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Non dovrei provare quel che provo...


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Absens

Buonasera a tutti! Premetto che ho già avviato una discussione nella sezione “Parliamo di rapporto di coppia” dal titolo “ Giovani, ex e con figlia”. La mia storia è tutta lì. 

Perchè scrivere qui, dunque? Mi manca la mia ex compagna, terribilmente. Abbiamo una bambina di due anni e mezzo. Siamo entrambi giovani (io 26, lei 25). Siamo separati, sentimentalmente parlando, da febbraio, ma la convivenza è terminata a fine marzo, perché la situazione era diventata ingestibile. Allo stato attuale, siamo in piena guerra. Avvocati da tutte le parti e prime udienze che partiranno dopo l’estate. Fosse stato per me, ci tengo a chiarire, tutto l’iter avrebbe preso una piega consensuale e pacifica, ma chi è consapevole di avere potere, si sa, vuole esercitarlo. E in questa nostra penosa Italia, le donne ne hanno da vendere, a dispetto di quanto dicano.

Con lei cerco di essere cordiale, gentile. Cerco di mettere il bene al primo posto. Desidero che nostra figlia veda questo. Ma, infondo, il mio agire è mosso anche dall’interesse e dall’attrazione che ancora provo nei suoi confronti. La amo? Credo proprio di no, almeno razionalmente. Lei mi ama? Assolutamente no! Non sarebbe andata via. Sono consapevole dei suoi difetti, quanto dei miei, delle nostre rispettive mancanze nel rapporto. Lei di noi non vuole più saperne. Dice che separarsi è la cosa migliore per tutti. Intanto, tratta nostra figlia come fosse esclusivamente sua, si fa finanziare dai familiari per farmi la guerra, tutto con un atteggiamento sereno, disteso, imperturbabile. Evidentemente, crede di star avendo bene. Crede di essere una vittima. Come spesso accade, mi ha incolpato di tutto. Dal canto mio, sono vittima di un conflitto interiore: da un lato, la rivorrei( su quali basi, ora come ora?), dall’altro, voglio ricambiare occhio per occhio, dente per dente tutto quello che mi sta facendo passare. 

Mi chiedo sempre se ci sarà per noi un riavvicinamento, data la giovane età e il fatto che, volenti o nolenti, dovremo interfacciarci per sempre, avendo una figlia. Lo so, non dovrei pormi questa domanda e non dovrei vivere nell’illusione che suddetto riavvicinamento possa avvenire. 

È esasperante.

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porchetta

Ciao @Absens

Sai.. risulta difficile esporsi e parlare in un contesto come quello descritto da te. Avendo una figlia in comune hai un vincolo , come tu stesso hai ribadito , ed è un vincolo per la vita.

Sei giovane , circa come me , e io capisco (pur non avendo sperimentato)  il carico di responsabilità che senti addosso. 

Ma una cosa la posso dire ; la parte di te che vorrebbe lei indietro la rivorrebbe per ricreare una stabilità e uscire da tutti i conflitti venuti a crearsi , perchè inconsciamente pensi sarebbe più semplice, ma lei non è più quello che serve a te.

Dovrai batterti per trovare la stabilità e l'equilibrio senza farti calpestare nel triangolo mamma-papà-bambina.

Il bene suo è al centro del triangolo , nel frattempo ricostruisci la tua integrità mattone per mattone a prescindere dalla tua ex.

Sono solo parole , facili e banali , ma una situazione come la tua se non vissuta non credo possa essere capita fino in fondo. Un abbraccio.

 

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Seth44

Per l'amor di dio, lascia perdere ogni idea di riavvicinamento, di riconciliazione, di pacificazione. Non c'è speranza.

Purtroppo, nella situazione in cui sei, non ti si può nemmeno augurare di pensare solo a te stesso. Devi pensare sì a te stesso, ma anche e soprattutto a vostra figlia. Lei, il suo benessere, deve avere la priorità. Anche sul tuo.

Certo, un po' di collaboratività della tua ex, in questo, sarebbe opportuna (ci sono innumerevoli studi che dimostrano l'importanza della figura paterna per la crescita del bambino). Ma se anche non ci fosse (e sembra così), prima di fare qualcosa, qualsiasi cosa, dovresti chiederti cosa è meglio per vostra figlia. L'avete messa al mondo voi, sta a voi fare il possibile per crescerla nel migliore dei modi.

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Sensei10
9 ore fa, Absens ha scritto:

e non dovrei vivere nell’illusione che suddetto riavvicinamento possa avvenire. 

Ne abbiamo già parlato, vivi una situazione delicatissima. Ma sollevati, almeno un po': una bella percentuale di coppie separate sperimenta conflitti simili. Non tanto per il riavvicinamento, quanto per un mantenimento di buoni rapporti che sembra un miraggio. E quando sei lì, che pensi di aver trovato l'oasi, scatta qualcosa che aumenta la sete, facendo salire la voglia di restituire la negatività che sconti. Però... Perché? 

Bisogna imparare a costruire la propria vita. Ha un prezzo, abbastanza elevato. Se sei giovane, perché pensavi di avere raggiunto un obiettivo che si è dissolto. Se sei vecchio, perché devi ricominciare da capo e non hai più strumenti. E allora che si fa? Si paga, cercando di lasciare quel poco di intatto che resta e di non impoverirsi.

È la mamma di tua figlia, questo già vi unisce, se non adesso nel futuro prossimo. Non è pensabile diversamente, non sei scappato a Bali di notte, sei lì e vuoi fare il papà. Quanto a volere ancora lei, che dire. È molto duro, immagino, ricomporre il quadro andato in pezzi. Tu hai i pezzi ma lei ha buttato la cornice che li teneva insieme. Ricostruire. Un compito improbabile. Ma non significa che sia impossibile, chiaro. Un abbraccio

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Absens
7 ore fa, porchetta ha scritto:

Ciao @Absens

Sai.. risulta difficile esporsi e parlare in un contesto come quello descritto da te. Avendo una figlia in comune hai un vincolo , come tu stesso hai ribadito , ed è un vincolo per la vita.

Sei giovane , circa come me , e io capisco (pur non avendo sperimentato)  il carico di responsabilità che senti addosso. 

Ma una cosa la posso dire ; la parte di te che vorrebbe lei indietro la rivorrebbe per ricreare una stabilità e uscire da tutti i conflitti venuti a crearsi , perchè inconsciamente pensi sarebbe più semplice, ma lei non è più quello che serve a te.

Dovrai batterti per trovare la stabilità e l'equilibrio senza farti calpestare nel triangolo mamma-papà-bambina.

Il bene suo è al centro del triangolo , nel frattempo ricostruisci la tua integrità mattone per mattone a prescindere dalla tua ex.

Sono solo parole , facili e banali , ma una situazione come la tua se non vissuta non credo possa essere capita fino in fondo. Un abbraccio.

 

Ciao, e grazie di essere intervenuto, innanzitutto. 

Hai ragione in merito al comprendere. Situazioni come questa vanno vissute( e non lo auguro) per essere capite. Tuttavia, è vero che la rivorrei per tornare ad una stabilità, familiare prima di tutto, anche per mia figlia, per la quale ci sono sempre stato, sin dal primo vagito. Ricordo bene quel giorno...le sono stato accanto in sala parto e per 36 ore consecutive di  travaglio, giorno e notte. Mi manca avere una famiglia, sapete? È qualcosa che nella mia vita non ho avuto. Ad ogni modo, la domanda da porsi è se questa stabilità che tanto rivoglio prima di separarci esisteva.

La risposta è no. Infatti, bisognerebbe ristrutturare da capo il rapporto. Entrambi dovremmo essere consapevoli a pieno delle nostre mancanze. Insomma, non sarebbe un ricominciare, ma un iniziare tutto da capo su basi nuove e, certamente, più solide. Questo è possibile? Può essere auspicabile riavvicinarsi ad una donna che ti ha intentato un processo penale per maltrattamenti e che intende prendersi tua figlia, chiedendo un affido esclusivo? Il tutto, ci tengo a precisare, avviene col benestare dei suoi familiari. Le accuse, ovviamente, sono propedeutiche all’intenzione di prendersi la bimba. Qualcuno mi ha detto che dovrei odiarla o, quantomeno, trattarla con indifferenza. Eppure, io sono qui su un forum, in una sezione che parla di uomini devastati dall’amore perduto...

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Absens
6 ore fa, Seth44 ha scritto:

Per l'amor di dio, lascia perdere ogni idea di riavvicinamento, di riconciliazione, di pacificazione. Non c'è speranza.

Purtroppo, nella situazione in cui sei, non ti si può nemmeno augurare di pensare solo a te stesso. Devi pensare sì a te stesso, ma anche e soprattutto a vostra figlia. Lei, il suo benessere, deve avere la priorità. Anche sul tuo.

Certo, un po' di collaboratività della tua ex, in questo, sarebbe opportuna (ci sono innumerevoli studi che dimostrano l'importanza della figura paterna per la crescita del bambino). Ma se anche non ci fosse (e sembra così), prima di fare qualcosa, qualsiasi cosa, dovresti chiederti cosa è meglio per vostra figlia. L'avete messa al mondo voi, sta a voi fare il possibile per crescerla nel migliore dei modi.

Grazie per il tuo intervento. A mio figlia ci penso, cerco di essere presente, ma devo è una continua lotta. La madre di lei vede la bimba quasi ogni giorno, a breve ci trascorrerà le vacanze. Persino i bisnonni la vedono più di me. Attualmente, non c’è alcuna sentenza da parte del tribunale. Pertanto, il tempo con mia figlia diviene più una concessione che un diritto. In questo paese di merda le cose è così che funzionano. In tutto ciò, pur con gravi difficoltà economiche, cerco di sostenere la bambina economicamente. Non sono scappato. Mi sono assunto ogni responsabilità sin dall’inizio. E cosa ne ho ricavato? Nulla! Probabilmente, per loro sarebbe stato anche meglio se fossi sparito. Avrebbero potuto avere campo libero. 

Tornando alla mia ex, mi ha colpito il fatto che pensi che sia impossibile recuperare questo rapporto. Come mai dici questo?

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Absens
9 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Ne abbiamo già parlato, vivi una situazione delicatissima. Ma sollevati, almeno un po': una bella percentuale di coppie separate sperimenta conflitti simili. Non tanto per il riavvicinamento, quanto per un mantenimento di buoni rapporti che sembra un miraggio. E quando sei lì, che pensi di aver trovato l'oasi, scatta qualcosa che aumenta la sete, facendo salire la voglia di restituire la negatività che sconti. Però... Perché? 

Bisogna imparare a costruire la propria vita. Ha un prezzo, abbastanza elevato. Se sei giovane, perché pensavi di avere raggiunto un obiettivo che si è dissolto. Se sei vecchio, perché devi ricominciare da capo e non hai più strumenti. E allora che si fa? Si paga, cercando di lasciare quel poco di intatto che resta e di non impoverirsi.

È la mamma di tua figlia, questo già vi unisce, se non adesso nel futuro prossimo. Non è pensabile diversamente, non sei scappato a Bali di notte, sei lì e vuoi fare il papà. Quanto a volere ancora lei, che dire. È molto duro, immagino, ricomporre il quadro andato in pezzi. Tu hai i pezzi ma lei ha buttato la cornice che li teneva insieme. Ricostruire. Un compito improbabile. Ma non significa che sia impossibile, chiaro. Un abbraccio

Ciao, caro @Sensei10. Ricordo i tuoi messaggi e la forza che cercavi di infondermi. Purtroppo, sono ancora qui e in uno stato sempre peggiore, aggiungerei. Sto riscontrando enormi difficoltà ad accettare quanto successo. Evidentemente, i problemi che mi sono piombati addosso sono troppi e troppo grandi, a tal punto da atterrirmi. Oggi è il mio compleanno. Non c’è bisogno che dica che sento di non aver nulla da festeggiare. Stamane, quando sono andato a prendere la bimba da lei, mi ha fatto trovare un piccolo regalo, e ha fatto sì che me lo desse la piccola. Alla mia richiesta se quel dono fosse anche da parte sua ha risposto di no, che era solo un pensiero da parte di nostra figlia. Ha detto che vuole che lei cresca senza odiare il padre e ricordando di onorare le ricorrenze. Mi ha deluso molto la sua risposta. La sento inavvicinabile, convinta e risoluta, tanto sul nostro rapporto quanto sulla guerra che sta cercando di farmi. Lei, invece, dice di essere dalla parte della gentilezza e di volerla perseguire. Non so cosa pensare. Le sue azioni, però, parlano per lei e sono inequivocabili.

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Sensei10
6 minuti fa, Absens ha scritto:

Ciao, caro @Sensei10. Ricordo i tuoi messaggi e la forza che cercavi di infondermi. Purtroppo, sono ancora qui e in uno stato sempre peggiore, aggiungerei. Sto riscontrando enormi difficoltà ad accettare quanto successo. Evidentemente, i problemi che mi sono piombati addosso sono troppi e troppo grandi, a tal punto da atterrirmi. Oggi è il mio compleanno. Non c’è bisogno che dica che sento di non aver nulla da festeggiare. Stamane, quando sono andato a prendere la bimba da lei, mi ha fatto trovare un piccolo regalo, e ha fatto sì che me lo desse la piccola. Alla mia richiesta se quel dono fosse anche da parte sua ha risposto di no, che era solo un pensiero da parte di nostra figlia. Ha detto che vuole che lei cresca senza odiare il padre e ricordando di onorare le ricorrenze. Mi ha deluso molto la sua risposta. La sento inavvicinabile, convinta e risoluta, tanto sul nostro rapporto quanto sulla guerra che sta cercando di farmi. Lei, invece, dice di essere dalla parte della gentilezza e di volerla perseguire. Non so cosa pensare. Le sue azioni, però, parlano per lei e sono inequivocabili.

Prima di tutto, gli auguri di compleanno te li faccio lo stesso 😉

E cosa c'è da festeggiare? Te, che domande sono? Sei un papà, un uomo ancora innamorato e un ragazzo alle prese con difficoltà che il 99% dei tuoi coetanei non conosce. Questo significa che non deve farti forza nessuno, perché già sei forte di tuo. Ma posso dirti la verità? Non è il momento di essere forti. Quelle sono cazzate che si ripetono come un mantra quando succede qualcosa di brutto. Ce le dice, di norma, chi non ha la più pallida idea di ciò che stiamo passando. Quindi la forza ---> la mettiamo da parte per un'altra volta.

La consapevolezza è meglio. Fa un po' più male, è come quando ti punge una vespa, non so se ti è mai successo. Fa malissimo. Ti si gonfia la parte, brucia, all'inizio intensamente, sembra fuoco sotto la pelle. Poi resta la tumefazione arrossata. Fa male lo stesso, ma meno. Sempre meno. Diventa una bolla. Poi scompare. Sei consapevole che ti ha punto non una zanzara, ma un cazzo di imenottero armata di pungiglione e veleno. Però, ehi, sei vivo. E hai la pelle più dura di prima.

Non so cosa dirti. Lei è determinata. Entra nell'ordine di idee che in questo momento ha preso una decisione e ti sta tenendo lontano, purtroppo. Devi limitare i danni, per evitare peggioramenti nel rapporto e per te stesso. Soprattutto per tua figlia, che ti ha fatto un regalo e te ne farà tantissimi altri. Dai, papà. Tanti auguri.

 

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saekonogami
23 minuti fa, Absens ha scritto:

Oggi è il mio compleanno. Non c’è bisogno che dica che sento di non aver nulla da festeggiare

Ma assolutamente 

Devi festeggiare 

Sei un ragazzo giovane e già maturo, supererai anche questa

Ti ho letto in silenzio perché non avendo vissuto niente di simile ogni parola che potrei dirti suonerebbe male, ma mi si stringe il cuore

Io e te siamo nati con una settimana di distanza ( e solo QUALCHE anno prima) per cui non puoi essere triste oggi 😘

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Sensei10

Oh, qui è pieno di gente che pagherebbe - non sto scherzando, eh - per farsi fare gli auguri da @saekonogami. Hai già un motivo per farti strappare un sorriso 💪

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