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Non dovrei provare quel che provo...


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saekonogami
6 ore fa, Absens ha scritto:

La rivoglio? Può sembrare assurdo, sono d’accordo anche su questo. Ma, tant’e! Perché? Mi attrae. È la madre di mia figlia; con lei ho creato un legame profondo ( racconto nel precedente topic). Insomma, le ragioni sono molteplici. Il rapporto, ovviamente, andrebbe costruito su basi e consapevolezze diverse. 

E ma è lei che non vuole... 

E non ti lascia margine.... 

Prima accetti questo prima puoi iniziare a guarire. 

Con toni diversi ma @Doom Headti sta dicendo le stesse cose, ora devi concentrarti sulla figlia e su come rimetterti in piedi 

 

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Doom Head
8 hours ago, Fajan said:

Comunque dicevo, sei una persona insensibile .

Sì io sono cattivissimo come Gru di Cattivissimo Me.

8 hours ago, Absens said:

Ben ritrovato! Apprezzo Il tuo essere diretto e senza peli sulla lingua. Sai che ti dico? Fai benissimo a non farti un’opinione definitiva sulla questione prendendo per buona soltanto la mia versione dei fatti. In questo periodo ho conosciuto tante persone che hanno fatto l’opposto, o demonizzando me sulla scorta dei suoi racconti, o lei sulla scorta dei miei. In medio stat virtus, dicevano i latini. Comunque, nel precedente topic ho spiegato dettagliatamente il rapporto e quelle che credo siano state le nostre mancanze.  Venendo a mia figlia, mi reputo un padre presente. Lo sono ora, nonostante la tempesta che ha inghiottito la mia vita, come lo sono stato da quando è nata. Cerco, quando è con me, di darle il meglio. Mi sforzo, non è facile, ma il mio obiettivo è, appunto, non far ricadere su di lei quanto sta accadendo. Riesco a stare con la bambina 13 ore a settimana. Pochissimo. Non di più. Tanto la madre vuole concedermi e in mancanza di buona volontà per trovare un accordo non mi resta, a malincuore, che attendere che sia un tribunale a pronunciarsi.  È un fare sciagurato? Sono d’accordo. Le donne durante le separazioni mi sembra di capire che lo siano. 

 

Voglio dirti una cosa che riguarda le accuse mosse dalla mia ex. Lei, essenzialmente, parla di violenza psicologica. Terribile, certo, non meno di quella fisica. Ti spiego brevemente a cosa fa riferimento. Vedi, lei ha sempre avuto una specifica concezione della vita, ma soprattutto dei rapporti. Il tutto si può riassumere in una frase:” Voglio essere libera di fare quello che mi pare, senza dover dar conto a nessuno”. Questo mantra l’ha portato prima nella nostra relazione e, infatti, spesso discutevamo, sia nell’ambiente familiare. Ti lascio immaginare come possa essere gestire un figlio e tutto ciò che gravita attorno ad una famiglia con una persona che, a prescindere dalla validità delle argomentazioni e delle ragioni del suo interlocutore, vuole fare come le pare. Questo è stato evidente anche durante la pandemia. Dunque, perché mi accusa di violenza psicologica? Ti faccio un esempio, poiché, a volte, certi messaggi passano venendo distorti dalla nostra personale percezione. Prendi un adolescente che vuole rincasare tutte le notti alle 4. I genitori glielo impediscono. Non è consono. Il ragazzo, frustrato, li demonizza, arrivando pian piano a reputarli la rovina della sua vita. Poco importa se i genitori hanno ragione; poco importa se le loro raccomandazioni sono sensate. Lui vuole fare a testa proprio. Così, inizia a creare degli alibi che giustifichino il non voler ascoltare i genitori:” Sono pesanti. “Sono ossessivi. “Mi tolgono l’aria”. “Mi mettono ansia”. Devo continuare?  A buon intenditor poche parole.

La rivoglio? Può sembrare assurdo, sono d’accordo anche su questo. Ma, tant’e! Perché? Mi attrae. È la madre di mia figlia; con lei ho creato un legame profondo ( racconto nel precedente topic). Insomma, le ragioni sono molteplici. Il rapporto, ovviamente, andrebbe costruito su basi e consapevolezze diverse. Capisco, tuttavia, che dall’esterno possano non essere condivisibili le mie ragioni. Inoltre, non so se sei sposato o lo sei stato e se hai figli.  Certe situazioni si comprendono meglio quando le conosci, lo saprai meglio di me. Ti assicuro, però, che voglio il meglio per mia figlia. Vorrei per lei l’armonia e l’unita di una vera famiglia. Di certo, non quanto sta accadendo. Soffro, mi devi credere, all’idea dei danni che questa guerra, perché tale è, potrà lasciarle. 

Appunto per ciò che ti sta facendo passare a te e a tua figlia (perché la situazione non è facile soprattutto per lei) che devi prendere coscienza che la tua ex non è persona con la quale sperare in un futuro roseo.

Poniamo il caso che questa storia si risolva, tu ti riprendi la tua tipa e quanto tempo ancora passerà prima che non ricapiti un altro casino?

Lo hai detto tu stesso che tipo è e non dar retta a chi ti racconta la favoletta ingenua degli amici degli amici in nome dell'amore, quelli ti piazzano un dialatatore anale tra le chiappe per farti prendere una seconda botta ancora peggiore della prima.

Ragiona e smettila di sognare ad occhi aperti, la tua tipa non vuole tornare con te e non ci sono spiragli e, detto tra noi, per il bene di tua figlia è meglio così.

8 hours ago, Fajan said:

non sai cosa vuol dire la parola AMORE.

Datti uno schiaffo in faccia da solo, fammi sta cortesia che io non c'arrivo da qui.

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Absens
Il 10/8/2021 at 09:44, saekonogami ha scritto:

E ma è lei che non vuole... 

E non ti lascia margine.... 

Prima accetti questo prima puoi iniziare a guarire. 

Con toni diversi ma @Doom Headti sta dicendo le stesse cose, ora devi concentrarti sulla figlia e su come rimetterti in piedi 

 

Hai ragione. Sono conscio di essere pericolosamente vicino al baratro. È molto dura. Pensavo di sopportare anche la separazione da lei, invece, devo ricredermi. Vivere il rapporto con mia figlia è un’altra impresa. È tutto in salita e la pendenza è massima.

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Absens
Il 10/8/2021 at 02:34, alphabeta ha scritto:

ho letto anche l'altro post - è una situazione tosta, ma tosta sul serio -
un mio amico anni fa faceva questa battuta cinica  " ma contro chi ti sei fidanzato ? "

allora faccio un conto al volo dei miei amici divorziati :  in realtà quasi tutti - ma hanno 40 anni passati - quello che ancora convive, in pratica non si parlano più - è una situazione surreale, mi ha spiegato che lo fa solo per i figli, ma loro due è come se fossero due estranei - uno dei miei amici non vede il figlio da mesi, beve come il pazzo, a livelli spropositati ☹️

che meraviglia eh ? Il covid ha finito per peggiorare il tutto 

io davvero non saprei il consiglio giusto - secondo me ci vuole un' esperto in queste cose

potrei dirti , dimentica tutto, lei e la bambina, avrebbe senso ? Non penso proprio

sul serio, non è facile dare un consiglio - ci vuole uno esperto in materia , un consulente, uno psicologo 

tu dici che la ami ancora - e se poi viene la fase dell' odio cosa fai ? impazzisci dieci volte più di lei ?  

hai bisogno di un sostegno serio, i nostri consigli non bastano

@alphabeta Ben trovato! Hai centrato il punto: è una situazione tosta è molto dolorosa, sotto tutti i punti di vista. È difficile, se non impossibile, vedere la luce in fondo al tunnel. Riguardo l’anno mia ex, non ho detto di amarla ancora, o, almeno, credo. Sono ancora attratto da lei, molto più di quanto immaginassi. Poco dopo la separazione, la mia razionalità ha tenuto botta, per un po’. Mano mano che passava il tempo, però, l’emotività ha preso il sopravvento. Tutto è resina più difficile dal fatto di doverla, comunque, vedere per la bambina. So di aver bisogno di un aiuto anche professionale. Da solo non ce la faccio. Non so se riuscirò  a risalire, sarò onesto.

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Absens
Inviato (modificato)
Il 10/8/2021 at 01:54, Sensei10 ha scritto:

Discorso complicato. Reale, attuale, ma complicato. I padri separati che conosco io, agli occhi delle ex, sono degli emeriti pezzi di merda. E ti dirò, qualcuno lo è o lo è stato sul serio. Hanno giocato col fuoco e si sono sorpresi per le bruciature ricevute. Quindi, vecchio adagio: chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Ciò non toglie che qualcosa vada rivisto, dagli affidi al mantenimento. 

Non lo so neanche io. Lui non sembra particolarmente scosso, ma spesso si porta una maschera per far vedere che è tutto a posto quando invece ci sono pezzi che crollano miseramente. C'è gente che vive di compromesso, ma non per mancanza di coraggio, solo per poter andare avanti. 

 

Le scontate, e banali, differenze tra uomini e donne che ascolto spesso non mi convincono del tutto. Ma di alcune cose sono sicuro ed una di queste è che le persone hanno molteplici sfaccettature. E quando parli di una donna, molto spesso devi tenere presente che le decisioni possono essere anche avventate, ma difficilmente non ponderate. E' molto giovane, hai ragione, ma è catapultata in un'esperienza che la fa passare da ragazza a donna, vale a dire la maternità. Non significa che non sia più una venticinquenne come le altre o che una sua coetanea senza figli sia immatura, ma che, tra i suoi tanti lati, ora lei ha un ruolo che le impone di fare dei programmi. Giusti o sbagliati lo dirà il tempo. 

 

Sì, esatto, ci convivi. Ma ce la fai, eh. Sei ancora vivo, nonostante tutto. E la sofferenza sarà via via minore, diventerà accettazione e dato di fatto. Non rassegnazione, questo è sicuro. Non puoi guardare tua figlia con occhi rassegnati, ma anzi devi trasmetterle positività e aiutarla a districarsi nel futuro. 

Capisco ciò che dici, non ricordo se lo hai scritto in passato, ma credo che tu abbia degli amici. Per quanto non riescano a mettersi nei tuoi panni, ti dovrebbero ascoltare, senza sbarrare gli occhi. Non dovrebbero guardare un padre disperato desideroso di ricompattare una famiglia, ma un ragazzo come loro, un amico, che ha bisogno di calore umano e mani tese per risalire un po' la china. 

Vedi quello che scrivevo più su? Mille sfaccettature. Le abbiamo tutti, eh, anche se pensiamo di essere tutti d'un pezzo. Macché, mica è vero. E ora ti dirò anche una cosa non proprio piacevole, ma prova a comprenderla per un minuto. Voglio dire, non comprenderla nel senso che devi giustificarla o essere solidale con lei. Prova a pensare che una ragazza di 25 anni abbia il desiderio di poter cambiare la sua vita appieno, proprio a causa dell'essere già mamma. Perché poi è vero che i figli ti rivoluzionano la vita, eccome se lo fanno. E' però altrettanto vero che la paura più grossa è quella di annullare se stessi, ed è molto comune anche tra i quarantenni. Anzi, forse anche di più, perché rimpiangono un passato che non torna e allo stesso tempo sentono l'accorciarsi degli anni a disposizione. Forse lei nutre questo timore. E' pentita. Prova a vivere gli spazi che trova aperti per riprogrammare la propria vita. Non può scindere il legame con la bambina, quindi chi resta? Tu, purtroppo. E' un discorso di merda, so di sembrare leggerissimo e superficiale, ma ti assicuro che non è così. Sarebbe semplice giudicare tout court: quella fa così, poi si comporta cosà, risultato: è una stronza col botto. Impossibile. Sarà stronza con te, ma deve avere uno scopo per se stessa, non credo sia pazza. 

 

Ma quando mai, sono problemi collegati tra di loro e la sua mancanza è causa ed effetto al tempo stesso. Stupido no, ma che stupido... Non puoi mica fare l'elenco a comando di ciò che ti smuove dentro. Se fosse tanto semplice, ogni volta che una qualsivoglia relazione finisce o entra in una crisi profonda saremmo felici e beati come se avessimo un ombrello gigante sotto al temporale. E invece col cazzo, siamo bagnati fradici, febbricitanti e infreddoliti, e pensiamo addirittura che farci beccare dal fulmine ci possa far stare bene. 

 

Ecco, questo sarebbe quantomeno strano. Di solito le madri detestano i padri che fanno solo giocare i figli. Normalmente non fai mai abbastanza, ma questo perché i padri sono anche dei cazzoni che pensano alla felicità come divertimento, sottoscritto compreso. Certo, tua figlia è molto piccola. Poi ti toccherà portarla dal pediatra, farle fare i compiti, pensare ai suoi vestiti, alle scarpe, ai libri di scuola, eccetera. Oneri ed onori, insomma. Il fatto che tu sia soltanto un amico di giochi è piuttosto insolito. A maggior ragione se con suo padre ha avuto determinate carenze. Sul dispensatore di denaro mi astengo dal commentare, la vostra situazione economica è un tasto personale su cui sarebbe sbagliato metter bocca. 

 

Impossibile. 

Tipico, lo sai. E' un modo di mostrare a se stessa che vuole il distacco. E di mostrarlo a te, naturalmente, che sei il destinatario dei suoi svaniti sentimenti. Quello che mi sfugge è il perché di tanto accanimento. Cioè, posso capire l'allontanarti, il voler fare una sua vita, la famiglia che la spaventa. Non capisco assolutamente che bisogno c'è di trattarti così come ci racconti. Non l'hai mai tradita, non le hai messo le mani addosso, non hai minacciato nessuno. La cattiveria ci sembra sempre gratuita, quando qualcuno ci scaccia dalla propria esistenza, eppure succede nelle relazioni ormai  logore e piene di litigi o in circostanze svalutative molto evidenti, spesso dettate da elementi di disequilibrio emotivo. Sì, insomma, la classica situazione in cui sei dio in terra e tutto d'un tratto ti trovi ad essere considerato come l'ultimo dei coglioni. Nel vostro caso il rancore da dove proviene? Non sembra avere una spiegazione netta. Non ti ama, okay, ma ciò non fa automaticamente di te un suo nemico. 

 

Fuori. Fuori c'è il mondo. Adesso non ti va di vederlo, è normale. Ma c'è. E ci devi portare anche tua figlia.

Ci sono diversi punti che hai sollevato di cui vorrei discutere. Dici, ad esempio, che è impossibile ricostruire da zero il rapporto. Coma mai lo pensi?

Riguardo le dinamiche della relazione, no, non le ho mai messo le mani addosso, nè l’ho tradita. C’è stato quel litigio per la borsa poco prima che ci separassimo quando lei mi registrava, minacciandomi di fermi tremare, ma per il resto solo conflitti verbali dove lei ha sempre reagito. Ha un carattere MOLTO ma MOLTO forte. Ne ho parlato anche nel primo thread. In quell’occasione, esasperato e incazzato per le sue minacce ed i continui ricatti, io tentati di prenderle la borsa dove aveva messo il telefono e ci fu questo “tira e molla”  che culminò con me che lanciai la suddetta borsa sul davanzale per poi riprendergliela pochissimo dopo. Lei, durante la terapia di coppia, non ricordo se l’ho detto, si sentiva col suo ex.

Comunque, credo che in parte si senta davvero vittima di qualcosa. Ho cercato di spiegare in un recente commento a doomhead l’idea che mi sono fatto circa le accuse di violenza psicologica. Tolte queste doverose precisazioni, il motivo prevalente per cui sta conducendo questa guerra è per ottenere l’affido esclusivo di nostra figlia. Non vuole dovermi dare conto di nulla. Vuole gestirla a modo proprio. 

Sai, come genitore sono sempre stato presente tanto quanto lei, sin dall’inizio. Mai delegato nulla della vita di nostra figlia. Desidero prendere gli onori, ma anche gli oneri. Per me sarebbe fantastico far vedere i compiti alla bambina, portarla al parco, in vacanza, ad un corso. Insomma, occuparmi di lei. Finora l’ho fatto ed è stato fantastico. Da quando ci siamo separati, invece, essere padre è diventato un incubo. Lei, probabilmente, ha vissuto la mia presenza come un danno, anche se non lo ammetterebbe. Le sue azioni parlano chiaro. Ha cercato sempre di imporsi su di me. Voleva e vuole favorire i suoi familiari a discapito di me e della mia famiglia. 

Hai detto che, a volte,  alcuni ex mariti meritano di essere definiti pezzi di merda, e sono d’accordo. Ovviamente, un conto è il dato obiettivo, un altro quello soggettivo. Che esempi hai avuto?

 

Venendo agli amici, difficilmente certi discorsi possono essere compresi da ragazzi di 25-26 anni. Separazioni, tribunali, accuse di maltrattamenti, affidi esclusivi, paternità negata, strumentalizzazioni, problemi economici...Insomma, il calderone è pieno di ingredienti tosti anche presi singolarmente, figuriamoci nell’insieme. Si viene ascoltati, ma per poco. A quest’eta si tende ancora a vedere quasi esclusivamente il lato spensierato e gioioso della vita. Al più, ho ricevuto punti di vista sulla questione sentimentale con lei. Tutti sono concordi nel dire che è assurdo pensare ad un riavvicinamento. Ci sta, ma quando la donna in questione è la madre di tua figlia, oltre ad essere la persona con cui hai condiviso intimante ogni cosa, il sonno, la quotidianità per più di due anni, è difficoltoso staccarsi. Nessuno di loro ha mai convissuto, quindi anche su questo la visione è limitata. Sul resto, neanche si pronunciano.  Ci si sente veramente molto soli e spesso il peso è insostenibile.

 

 

Modificato da Absens
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Absens
Il 10/8/2021 at 11:18, Doom Head ha scritto:

Sì io sono cattivissimo come Gru di Cattivissimo Me.

Appunto per ciò che ti sta facendo passare a te e a tua figlia (perché la situazione non è facile soprattutto per lei) che devi prendere coscienza che la tua ex non è persona con la quale sperare in un futuro roseo.

Poniamo il caso che questa storia si risolva, tu ti riprendi la tua tipa e quanto tempo ancora passerà prima che non ricapiti un altro casino?

Lo hai detto tu stesso che tipo è e non dar retta a chi ti racconta la favoletta ingenua degli amici degli amici in nome dell'amore, quelli ti piazzano un dialatatore anale tra le chiappe per farti prendere una seconda botta ancora peggiore della prima.

Ragiona e smettila di sognare ad occhi aperti, la tua tipa non vuole tornare con te e non ci sono spiragli e, detto tra noi, per il bene di tua figlia è meglio così.

Datti uno schiaffo in faccia da solo, fammi sta cortesia che io non c'arrivo da qui.

Perdonami, ma il bene di una bambina di poco più di due anni sarebbe stare con i genitori separati? Personalmente, ho fatto di tutto, affinché questa terribile eventualità non accadesse, e mi sento un fallito a non averla evitata. Un figlio, a parer mio, ha bisogno non solo di un modello educativo, ma anche affettivo. L’amore si dovrebbe apprendere, in primis,  guardando i propri genitori, siano essi uomo/ donna o dello stesso sesso. Crescere, invece, sin da piccolissimi, vedendo completa assenza di affetto nei due che ti hanno generato, sempre a parer mio, è una vergogna. 

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Doom Head
1 hour ago, Absens said:

ma il bene di una bambina di poco più di due anni sarebbe stare con i genitori separati?

Certo, perché secondo te è meglio che se ne stia in una casa con due che si odiano o magari assistendo in prima persona ai casini che si verranno a creare da due male assortiti.

Il tuo intestardirti con quella donna, seppur madre di tua figlia, a parer mio, è solo deleterio in quanto siete già arrivati alla guerra.

Una bambina, l'educazione, il rispetto e l'amore lo può apprendere anche da due genitori separati che collaborano insieme, non per forza devono vivere nella stessa casa fingendo di volersi bene salvo poi riempirsi di corna, litigare 24h o arrivare comunque ad una separazione inevitabile.

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alphabeta
1 ora fa, Absens ha scritto:

Ci sono diversi punti che hai sollevato di cui vorrei discutere. Dici, ad esempio, che è impossibile ricostruire da zero il rapporto. Coma mai lo pensi ?

Hai beccato un'arpia , non ti fai capace ? 😢
E tu sei un bravissimo ragazzo che non può tenere testa ad un'arpia del genere, generata da una famiglia di arpie se ho capito bene.
E tra poco perderai la pazienza ed uscirai completamente pazzo
inoltre tu hai un carattere molto preciso e ordinato, lei è una strafottente assoluta
devi iniziarla a vedere per la cessa assoluta che è - mi dispiace molto amico
ti consiglio un avvocato di quelli tosti , ma uno tosto veramente - ti devi organizzare per vedere la bambina, e quando la vedi,  l'arpia non deve stare tra i piedi - con l'arpia e famiglia, da oggi ci parla l'avvocato

so gent' è mmerd' ,ancora non ti è chiaro ?
fatti forza e coraggio

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Sensei10
5 ore fa, Absens ha scritto:

Ci sono diversi punti che hai sollevato di cui vorrei discutere. Dici, ad esempio, che è impossibile ricostruire da zero il rapporto. Coma mai lo pensi?

Perché nessun rapporto con un minimo di pregresso riparte davvero da zero. Ti faccio un esempio personale ma totalmente leggero: frequento una donna per tre mesi. Con tre mesi non hai molto, in termini di conoscenza. Puoi viverli a razzo, e quindi con intensità, ma sono nulla se vuoi sapere davvero chi hai accanto. In seguito ad un diverbio, la frequentazione si gela, finisce. Passa un tot di tempo, mettiamo altri tre mesi. Mi riviene in mente lei. Memore dei tre mesi insieme, decido di risentirla. Lei disponibilissima, la storia ricomincia. Ma ricomincia come? Con il piccolo bagaglio dei tre mesi e soprattutto con il ricordo del diverbio, che cerco di non ricreare ogni qual volta sento un campanello d'allarme. Evito oggi. Evito domani. Evito dopodomani. Il quarto giorno, con un diverso pretesto, scoppia una lite. E ci rivomitiamo addosso quello che ci siamo portati dal periodo precedente. 

Ora, immagina un po' una relazione come la tua. Con tutta la ruggine che si sta depositando sull'acciaio lucido che potevate essere. Non è pensabile ripartire da zero. Ci sarà sempre una macchia, più o meno grande, a minare la tranquillità e l'unità. Ma puoi anche ribaltare la prospettiva in campo positivo: decidete di mettervi alle spalle ciò che è successo. Proprio perché memori di questi giorni infelici. Ugualmente, non potete ripartire da zero. Non si ricostruisce un rapporto, casomai si mette un po' di scotch qua e là per compattare le crepe. Ma, onestamente, le crepe restano. 

5 ore fa, Absens ha scritto:

ci fu questo “tira e molla”  che culminò con me che lanciai la suddetta borsa sul davanzale per poi riprendergliela pochissimo dopo. Lei, durante la terapia di coppia, non ricordo se l’ho detto, si sentiva col suo ex.

Guarda, non ho esperienza di liti così accese. Verbalmente sì, anche peggiori, almeno credo. Ma mai fatto un tira e molla con la borsa o il cellulare o altro. Ti dico questo perché tu stai riportando il tuo punto di vista, la tua versione. So che penserai: ma io dico la verità, credetemi. Ma, come ti ho già detto, è una fiducia sulla parola, perché tu sei qui sopra a raccontarci la storia. Voglio dare per buona la tua narrazione, ma non posso sapere se lei ha vissuto come una cosa violenta ciò che è accaduto, una cosa che non le era mai capitato di vivere prima e che l'ha segnata. Inoltre, c'è questa faccenda dell'ex. Non ti dice nulla? Capisci che è piuttosto grave e che non puoi escludere, dietro la sua attuale riluttanza, un ritorno, seppur non a tempo pieno, del suo ex. Senza contare che già il ricontatto, di cui sei stato, purtroppo, testimone, forse dovrebbe rappresentare una lezione molto severa alla tua dignità. 

5 ore fa, Absens ha scritto:

Non vuole dovermi dare conto di nulla. Vuole gestirla a modo proprio. 

Questo non è possibile, a meno che tu non risulti essere un pericoloso criminale o un soggetto dedito ad alcool, droghe, reati di varia natura. E spesso l'ultimo punto, al giudice, nemmeno basta, se non sei un vero e proprio delinquente seriale. L'affido esclusivo è una misura eccezionale. Dovrebbe dimostrare con prove la tua totale inaffidabilità, ma, punto precedente, siccome ti credo, non hai alcun motivo di temere che ciò avvenga. Penso che il tuo avvocato ti abbia già rassicurato in merito. 

5 ore fa, Absens ha scritto:

Da quando ci siamo separati, invece, essere padre è diventato un incubo. Lei, probabilmente, ha vissuto la mia presenza come un danno, anche se non lo ammetterebbe. Le sue azioni parlano chiaro. Ha cercato sempre di imporsi su di me. Voleva e vuole favorire i suoi familiari a discapito di me e della mia famiglia. 

Bene, allora sappi una cosa. Questo non è legale, è sequestro di minore. Naturalmente non sarà così, ti starà mettendo i bastoni tra le ruote per la rabbia. Io però insisto: il compromesso, sui figli, va trovato, sempre. Non ha senso privare di un padre la bambina, a meno che tu non sia la reincarnazione di Totò Riina. Lei continuerà a pensare che sei inadatto nel tuo ruolo, ma, appunto, va salvaguardato il tuo ruolo. Non è facile, ma è l'unica strada percorribile. Comunque, in questi casi, l'intelligenza suggerisce sempre di non fare muro contro muro, perché poi a rimetterci sono proprio i figli che si vorrebbero salvare e che, invece, finiscono trattati come merce di vendetta. Oltretutto, se esclude i tuoi familiari, sta automaticamente negando alla bimba la possibilità di passare le feste o le vacanze con i nonni, altri cugini (se ci sono) eccetera. Mi sembra un po' troppo radicale come scelta, però, per carità, se ne sentono di tutti i colori. Anche qui può aiutarti solo un tribunale, se hai un avvocato abbastanza capace. Al di là del fatto che tu voglia tornare con lei o meno, ovviamente.

 

5 ore fa, Absens ha scritto:

Hai detto che, a volte,  alcuni ex mariti meritano di essere definiti pezzi di merda, e sono d’accordo. Ovviamente, un conto è il dato obiettivo, un altro quello soggettivo. Che esempi hai avuto?

Ma di tutto... Gente che aveva due amanti e poi ha fatto la vittima quando la moglie gli ha preparato le valigie cacciandoli di casa, ad esempio. O persone che di punto in bianco se ne sono andate chissà dove, scomparendo per periodi lunghi. Uomini maturi che hanno mandato all'aria i sacrifici di una vita dopo essersi invaghiti di ragazze estremamente giovani, che poi puntualmente li hanno mollati per qualcun altro, com'è giusto che sia. Altri che mettevano le mani addosso alle mogli e ancora oggi li senti dire: vabbè, ma non è successo niente... 

 

5 ore fa, Absens ha scritto:

Ci sta, ma quando la donna in questione è la madre di tua figlia, oltre ad essere la persona con cui hai condiviso intimante ogni cosa, il sonno, la quotidianità per più di due anni, è difficoltoso staccarsi. Nessuno di loro ha mai convissuto, quindi anche su questo la visione è limitata. Sul resto, neanche si pronunciano.  Ci si sente veramente molto soli e spesso il peso è insostenibile.

Sì, ci sta, lo capisco. Ma quello che intendevo io è che questi amici non possono lasciarti solo, per quanto non possano comprendere il dramma. Dovrebbero starti vicini, portarti fuori, proporti di fare qualcosa insieme. Non per farti dimenticare quello che stai passando, ma per ricordarti che puoi contare su di loro. 

5 ore fa, Absens ha scritto:

Ci sta, ma quando la donna in questione è la madre di tua figlia,

Una sola certezza: comunque andrà, rimarrà tale. E tu rimarrai suo padre. Questo non potrà togliervelo nessuno, in coppia o separati si va avanti lo stesso. 

 

 

 

Modificato da Sensei10
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Absens
Il 12/8/2021 at 22:07, alphabeta ha scritto:

Hai beccato un'arpia , non ti fai capace ? 😢
E tu sei un bravissimo ragazzo che non può tenere testa ad un'arpia del genere, generata da una famiglia di arpie se ho capito bene.
E tra poco perderai la pazienza ed uscirai completamente pazzo
inoltre tu hai un carattere molto preciso e ordinato, lei è una strafottente assoluta
devi iniziarla a vedere per la cessa assoluta che è - mi dispiace molto amico
ti consiglio un avvocato di quelli tosti , ma uno tosto veramente - ti devi organizzare per vedere la bambina, e quando la vedi,  l'arpia non deve stare tra i piedi - con l'arpia e famiglia, da oggi ci parla l'avvocato

so gent' è mmerd' ,ancora non ti è chiaro ?
fatti forza e coraggio

Ciao @alphabeta! Ti ringrazio del complimento, ma anch’io ho le mie colpe, come le ha lei. Arpia? Direi più l’ennesima donnetta che approfitta di un sistema favorevole, marcio e stantio culturalmente. Gli avvocati ci sono per quello che posso permettermi. Quel che manca è la forza di scalare questa montagna da 8000 m. L’ossigeno scarseggia e, a volte, la mente si annebbia. È tanto da sopportare. Mi devo scordare, comunque, un riavvicinamento per i prossimi 10 anni almeno. In questa situazione solo una border line si riavvicinerebbe dopo aver messo su questo bordello. Invece, lei è coerente col suo intento guerresco e da lì non muove un passo indietro. La nave che barcolla e che sta imbarcando acqua è la mia.

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