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Agli uomini piace, agli uomini non piace: seduzione al femminile


Verbena

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BlueScript
7 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Te ne faccio un altro. 

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Quando ho mollato il lavoro per dedicarmi a questa mission, non mi era conveniente economicamente, ero in rimessa, ma non era una di quelle cose che puoi fare a metà, era tutto o niente. 

Non è che potessi lavorare sette su sette, o anche cinque su sette, produrre qualcosina nei ritagli di tempo e aspettarmi che le persone contribuissero con un gettone mensile. 

Tant'è che quando mi si ruppe il computer nel 2016 e non avevo come comprarne un altro, stetti "al buio" nella produzione per tre mesi e persi il 60% dei paganti, che già erano pochi. 

Una under 21, tuttavia, preferiva di gran lunga quando facevo il buttafuori. 

Perché lavoravo tutte le sere, così poteva uscire a fare la troietta e io ero bloccato al lavoro, e di giorno poteva dopo la scuola stare con me - o, saltando la scuola, dormire con me. 

Invece stare al computer 16-18 ore al giorno e dare attenzioni a tutte queste persone togliendole a lei, e in più avere la pretesa di essere libero per uscire finalmente anche io qualche venerdì sera, rovinandole i piani e le trame di bugie, le era scomodissimo. 

Si era fatta due conti e aveva capito che se fosse riuscita a ridicolizzarmi qua sopra, a farmi perdere il rispetto di tutti, anche quei pochi avrebbero smesso di pagare e io sarei dovuto tornare a lavorare ogni sera, e ad avere qualche pomeriggio per stare abbracciati a guardare i cartoni. 

Il suo nemico era il Predator Clan, era quello che le toglieva attenzioni e tempo, e che inoltre mi dava, per la prima volta da quando avevo 17 anni, qualche sera libera per uscire anch'io. 

Si mise allora a studiare un piano malefico, conosceva uno che per motivi suoi mi detestava con tutte le sue forze, il suo sogno era fondare una religione e avere dei sudditi, essere visto come un guru e io, che sono le tre cose che meno voglio nella vita, secondo lui riuscivo ad avere tutto ciò che lui voleva. 

Mi odiava. 

Poi ogni sei mesi mi mandava un messaggio di scuse e spiegazioni, dicendo che aveva lui dei problemi irrisolti con il padre che non lo aveva mai voluto, ecc. 

Ok, gli dicevo sempre you welcome, no problem. It's ok. 

Il piano della ragazzina era passare a lui un sacco di imbeccate, menzogne e pettegolezzi contro di me, che lui sicuramente avrebbe sparpagliato tra tutti i miei clienti, facendomeli perdere. 

Lei usava il mio tablet, per accedere e chattare con lui, poi nemmeno si ricordava di uscire dal suo account, leggevo ogni due o tre settimane i loro tramini. 

Ci ridevo sopra, pensavo che se uno è così coglione da bersi certe stronzate, non lo voglio come cliente a prescindere. 

Lui nemmeno era al corrente del piano di lei (che non è una mia supposizione, me lo ha poi in seguito verbalizzato e spiegato nei dettagli). 

Lui semplicemente cercava di farle fare cose contro di me, dicendole ad esempio che i maschi amano chi rovina loro la vita, che serve un push & pull estremo, che serve fare dei dispetti come farsi chiavare da un caro amico e dal peggior nemico. 

Tutte cose che lei fece, poverina, perché manipolata a credere che fosse il modo per avere più attenzioni e desiderio. 

Lei intanto manipolava lui, sciorinandogli tutte queste cazzate contro di me, come se si volesse confidare con un amico che la capisce. 

Lui era golosissimo, perché ognuna di queste cose che mi mettevano in cattiva luce, poteva spifferarle ai miei clienti per distoglierli da me e provare a portarmeli via, stava mettendo in piedi una sorta di psicosetta per esauriti, pescando chi lo stava a sentire nelle sue rivelazioni contro di me... ottenute da una... insider. 

Io sapevo tutto, e pensavo a fare bene il mio lavoro, non a cosa trama una ragazzina per ottenere tempo ed attenzioni, e a cosa gli ficca in testa un detrattore per essere più amata facendomi dei danni. 

In questo suo lavorarmi in combo alle spalle, riuscì nel suo intento. 

Molti miei clienti si imparanoiarono e svanirono dopo essere stati contattati da questo detrattore ingastrito per motivi suoi. 

Fece anche un gruppo "segreto" su watsapp con i più fidati, (uno era un asset mio, che mi mandava ogni giorno gli screenshot) il gruppo era basato sul voler sabotare il Predator Clan e riuscire a far passare l'idea che Aivia fosse... 

Lo dico con parole sue: "le donne sono più intelligenti di Aivia". 

Loro consideravano le donne delle idiote mentecatte - io no - e volevano in ogni modo farmi passare da più idiota. 

Bene, che male c'è, ognuno ha i suoi endgame nella vita. 

Una vita passata a provare a farmi sembrare deficiente, non è spesa altrettanto bene che una vita passata a fare della figa in catamarano? 

Comunque il piano della ragazzina riuscì in buona parte, molti smisero di pagare il mensile, tutti in quel periodo, di botto. 

Così, non avevo i soldi per produrre, ma avevo rimasto le ultime centinaia di euro dal mese precedente (che fatturo il mese dopo). 

Andai a casa di lei, quando ormai il gioco aveva funzionato e sapeva che sapessi, e sua madre mi aprì la porta non sapendo nulla. 

Lei le disse di chiudere e si coprì la faccia con gli avambracci come fossi andato per picchiarla. 

Ma che cazz? 

Che fai, le dico. 

Sei venuto a picchiarmi perché ti ho rovinato il lavoro, fatto perdere i clienti, sai tutto... 

Ahahah risi, perché pensi che le mie azioni siano in reazione a quello che fa una ragazzina, sono venuto perché mi sono rimasti pochi soldi e una cosa che volevo è cambiarti lo schermo del computer, che quello che hai è vecchissimo e ti sta fottendo la vista, e prenderti un mouse, è brutto vederti discutere con tua madre perché ne avete solo uno e ve lo litigate. 

Allora la porto al mediaworld, lei non capisce cosa succeda, se sia una trappola, se sia un modo per isolarla e dopo darle col manganello telescopico nelle gambe, è titubante e nervosa, pronta a scappare. 

Le prendo lo schermo più bello della Sony, lei ne aveva puntato uno di marca infima perché tutto costava troppo... poi prendo due, mouse gaming belli, non uno. 

Perché due? Mi chiede. 

Uno per la mamma, era già brutto vedervi discutere per chi può usare quel mouse, non sarebbe elegante vedervi con un mouse bello e nuovo ed uno vecchio scalcinato. 

Poi torniamo a casa e la mamma chiede perché le abbia preso quelle cose. 

Sto per spiegare che era un mio desiderio da tempo, e che era l'ultimo momento in cui avrei avuto i soldi per realizzarlo, ma la ragazzina risponde per prima, sorridendo felice, e dice "perché vuol dire che me le merito" sorridendo. 

E' vero, le dico. 

Andiamo a vedere Il Castello Errante di Howl sul nuovo schermo, e ci mettiamo accoccolati a vedere i cartoni. 

Poi, le dissi... se il problema è che sto troppo al computer a rispondere alle altre persone e non ti do attenzioni... cosa ne dici se quando sto al computer mi stai in braccio come un cangurino? 

Diversi libri - e risposte nelle discussioni - che sono nel vecchio Predator Clan, sono scritti con una ragazzina sulle gambe. 

Una volta, qualcuno che sapeva bene o male questa storia, mi chiese perché, sapendo le sue cazzate, attivamente contro di me, non l'avessi sfanculata, scacciata, quella è la porta game. 

Risposi "i bambini devono essere felici, non farci felici".  

Il succo è che le mie azioni sono scelte mie, non reazioni a quello che una persona non completamente formata nel sistema nervoso centrale fa o dice. 

In questo senso, l'assorbire non ha quasi fondo. Non certo per masochismo, credo sia amore. 

Quello di Malefica, non quello degli amanti. 

 

Al mio paese quando, per giocare, da bambino facevo una cosa dannosa per me e/o per gli altri abbuscavo malamente.

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8 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

"perché vuol dire che me le merito"

Qua avrebbe ceduto pure un monaco tibetano.

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On 12/27/2021 at 3:08 PM, Celeste said:

veri gentlemen. Solo molto fermi, molto fermi. Di polso. In grado di permetterti di abbandonarti alla loro volontà, che fosse per una notte sola o di più. E le loro carezze, dopo notti infuocate, sono così pulite, sincere, pacifiche... Non ho mai visto la freddezza e il vuoto, in tali incontri.

Concordo. E non c'è nulla di meglio. 

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Il 28/12/2021 at 14:39, ^'V'^ ha scritto:

 

Se in una piramide non puoi salire... esci e cambia piramide. 

 

Sono un paio di giorni che mi soffermo su questa frase.

L'avevo già vista nel clan quando ci entrai nel 2018, ma non ci diedi peso, non come ora e in questo ultimo periodo, e tantomeno come oggi, dove a seguito dell' ennesimo episodio barzelletta da parte di superiori di ruolo a lavoro, ho deciso di mollare tutto ciò che avevo in mano andando via.

Provai ad informarmi già mesi fa a chi del mestiere, mettendo in pratica quanto ascoltato per come espatriare da qui, ma la ricerca di una meta, di un occupazione ed infine di un alloggio, da remoto e con nulla in mano non andò a buon fine.. ma il pensiero ogni tot giorni va sempre li.

Le uniche due persone circa della mia età e che sono andate via dall'Italia a cui ho potuto chiedere, hanno però entrambe appoggi familiari e lavorativi all'estero, quindi non mi ci sono potuto confrontare come volevo.

Volevo chiedere a te e a chi si trova nella mia situazione o l'ha già fatto, i passi o i consigli per poter lasciare il nostro bel Paese, partendo da zero (anche economicamente dato che avevo ritrovato un lavoro da 3 mesi) ed in quest'era covid, dove a sentir dire tutto è diventato impossibile, ma so che anche in casi come questi in qualche modo ce ne si può uscire.

Posso sapere la vostra esperienza?

Scusate l'off topic..

 

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13 minuti fa, .E. ha scritto:

Sono un paio di giorni che mi soffermo su questa frase.

L'avevo già vista nel clan quando ci entrai nel 2018, ma non ci diedi peso, non come ora e in questo ultimo periodo, e tantomeno come oggi, dove a seguito dell' ennesimo episodio barzelletta da parte di superiori di ruolo a lavoro, ho deciso di mollare tutto ciò che avevo in mano andando via.

Provai ad informarmi già mesi fa a chi del mestiere, mettendo in pratica quanto ascoltato per come espatriare da qui, ma la ricerca di una meta, di un occupazione ed infine di un alloggio, da remoto e con nulla in mano non andò a buon fine.. ma il pensiero ogni tot giorni va sempre li.

Le uniche due persone circa della mia età e che sono andate via dall'Italia a cui ho potuto chiedere, hanno però entrambe appoggi familiari e lavorativi all'estero, quindi non mi ci sono potuto confrontare come volevo.

Volevo chiedere a te e a chi si trova nella mia situazione o l'ha già fatto, i passi o i consigli per poter lasciare il nostro bel Paese, partendo da zero (anche economicamente dato che avevo ritrovato un lavoro da 3 mesi) ed in quest'era covid, dove a sentir dire tutto è diventato impossibile, ma so che anche in casi come questi in qualche modo ce ne si può uscire.

Posso sapere la vostra esperienza?

Scusate l'off topic..

 

Apri una discussione dedicata (detto dal principe dell'off topic) perché questa discussione per le femmine è molto importante ed è bene stia in linea con il titolo. 

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Il 27/12/2021 at 19:53, ^'V'^ ha scritto:

Ciò di femminile su cui punti l'attenzione cresce e fiorisce. 

Come ciò di maschile cui dai sesso in varietà. 

L'attenzione è la valuta maschile di cui si nutrono, al pari del nostro nutrirci di umori vaginali. 

Di cui si nutrono e di cui nutrono i propri comportamenti, anche senza averne coscienza. 

Quando fai notare una cosa, ci stai puntando i riflettori, l'attenzione. 

Quando stai a spiegare di non raccontarti cazzate, o imperioso dici di smetterla, stai dando attenzioni ad un comportamento inaccettabile. (Poi ognuno avrà la sua idea di quale sia il livello accettabile). 

L'altra sera, la vigilia, eravamo io, uomo di latta e Katana a mangiare con Vivian, una pro bulgara che lui frequenta da tempo. 

Aveva fame, ed aveva ordinato le lasagne, che erano buonissime, lo so perché i tre quarti del suo piatto li ho finiti io. 

Lei si è lamentata che non fossero buone (buonissime) ed ha parlato di pasta alla maionese, che le piace. 

Pasta alla maionese, in un ristorante dove ci conoscono. 

Ho pensato di chiamare la polizia, ma non ho detto niente, lui si è alzato ed è andato a salutare gente a un altro tavolo. 

Lui avrebbe potuto dire che stesse offendendo la pasta italiana, avrebbe potuto (secondo me dovuto) chiamare la sicurezza o le FFOO e farla allontanare dal tavolo. 

Se n'è andato. 

Quando è tornato ha cambiato discorso. 

Io sono rimasto al tavolo, ma ho diretto l'attenzione altrove e l'ho rimessa al centro del tavolo, a disposizione dei presenti, quando era stato cambiato completamente discorso. 

In chat secondo me l'importante è rispettare il proprio ritmo. 

Se ad esempio prendi il cell in mano ogni sei ore, o otto, il tuo ritmo dovrebbe rimanere quello. 

Se lei vede che pubblicando qualche cazzata per farti ingelosire, tu abbocchi e cambi ritmo di uso del cell, hai creato un precedente inaccettabile. 

Non importa se usi il cell per scrivere "sei patetica, smettila di fare 'ste cazzate da elementari". 

Lo hai usato fuori dal tuo ritmo. Per farti dare attenzioni, basta farti incazzare e fare giochetti da elementari. 

Non è che lo pensino, spesso è proprio un condizionamento subcorticale. 

Lo stesso accade con gli stalker. Uno telefona 30 volte alla ex, lei non risponde. 

Alla 30 esima però gli risponde e gli dice che ha rotto il cazzo, che è un coglione, che lo denuncia. 

Cosa gli ha appena insegnato? 

Che il modo per sentire la sua voce ed avere una reazione è chiamare 30 volte. 

Magari lui non lo pensa, ma è appena stato profondamente addestrato in questo. 

Il fatto di dare attenzioni o meno, dovrebbe essere relativo al coinvolgimento o distacco delle risposte in chat, che però devono rimanere nel proprio ritmo. 

Molti invece si perdono le giornate all'inizio rompendo il proprio normale ritmo di uso del telefono, poi una volta che ci si è fatto sesso, e soprattutto dopo averlo fatto 5-6 volte, è naturale essere presi da altro e tornare a ritmo, ad esempio risponderle ogni 8 ore od ogni due giorni. 

Ma lei lo vive come un distacco, come un disinteresse, ti ha conosciuto che chattavi ogni due ore, e se ti scriveva rispondevi subito e stavi mezz'ora a mostrificarti di chiacchiere... e poi improvvisamente dopo scopato alcune volte hai staccato le attenzioni. 

In base a come è lei, sia come stile di attaccamento sia come tolleranza alla frustrazione ed autogestione emotiva, può rispondere allontanandosi per proteggersi, cercando immediatamente attenzioni da altri, cercando di ferirti per avere reazioni, credendo di non esserti piaciuta a letto e soffrendone inutilmente, ecc. 

Allora, quando il suo comportamento è disdicevole, inaccettabile, suggerirei di mantenere lo stesso ritmo ma di abbassare le attenzioni, la lunghezza delle risposte o comunque il coinvolgimento nell'interazione. 

Quando il comportamento è win win, intelligente e finalizzato, quando comporta una progressione gradita ad entrambi nel rapporto, direi di mantenere il proprio ritmo ma di metterci più attenzioni ed incoraggiamento. 

Se invece uno ignora del tutto, tipo che smette di parlarci... 

1 - Lei non ha idea del perché e di solito le idee che si fa chiedendo alle amiche non c'entrano niente di niente con le tue motivazioni. 

2 - Tra loro - femmine - smettere di parlarsi e ignorarsi è un gesto attivo, di aggressione, non è come per noi semplice disinteresse e benedetto silenzio. Spesso penserà che tu stia tenendo il muso alla maniera femminile, ed essendo un comportamento attivo, che dà attenzioni, essendo una reazione, per loro, è probabile che il comportamento inaccettabile stia ricevendo nutrimento e stia solcando nuovi sentieri neuroplastici. 

3 - La puoi ferire, e non è lo scopo. Ignorare i comportamenti inutili e stupidi non ha lo scopo di minare l'autostima, far sentire rifiutata, sbagliata o ferire. Ha solo lo scopo di non nutrire di attenzioni i comportamenti. 

All'interno dei rapporti BDSM - di cui non sono esperto, parlo per sentito dire - le schiave rompono apposta le regole del Master, per essere sculacciate o fustigate, punite ecc. 

E con più ti incazzi e le sculacci, scudisci o frusti, con più violeranno le regole. 

Perché vogliono essere sculacciate? In parte. 

In parte perché quando ti sculaccio tutta la mia attenzione è a te, invece che ai fatti miei. 

Chi non ha mai giocato da bambino a fare scherzi alla nonna e farla impazzire, anche sapendo di venire poi punito, scagli la prima pietra. 

Di fatto, però, se la nonna reagiva ci aveva appena ripagato di tutto lo scherzo. 

Se la nonna trova le rane in bagno e senza dire niente e correrti dietro, le mette in una tinozza e le libera fuori, lo fai due volte, forse tre se sei di coccio, ma poi smetti. 

 

 

 

eppure nella storiella del tipo che era riuscito a tenere in piedi la relazione per un lunghissimo periodo, questi dopo aver ucciso il cavallo, non ignora le lamentele della moglie, ma grida: "uno!", come aveva fatto al primo avvertimento col cavallo.

è una figurazione errata?

o forse, la spiegazione sta nel fatto che nei rapporti non consolidati è più facile ottenere l'effetto sperato, togliendo e/o dirottando l'attenzione, in quanto ogni reazione di questo tipo vale anche di per sè a paventare la possibile fine della relazione stessa, laddove in quelli strutturati/di lungo periodo il togliere semplicemente l'attenzione, ignorando o non reagendo al comportamento sgradito, rischia di essere (fra)inteso, da parte di chi lo mette in atto, come "ok, allora lo posso fare!"?

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