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Agli uomini piace, agli uomini non piace: seduzione al femminile


Verbena

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^'V'^
2 ore fa, RiderM ha scritto:

eppure nella storiella del tipo che era riuscito a tenere in piedi la relazione per un lunghissimo periodo, questi dopo aver ucciso il cavallo, non ignora le lamentele della moglie, ma grida: "uno!", come aveva fatto al primo avvertimento col cavallo.

è una figurazione errata?

o forse, la spiegazione sta nel fatto che nei rapporti non consolidati è più facile ottenere l'effetto sperato, togliendo e/o dirottando l'attenzione, in quanto ogni reazione di questo tipo vale anche di per sè a paventare la possibile fine della relazione stessa, laddove in quelli strutturati/di lungo periodo il togliere semplicemente l'attenzione, ignorando o non reagendo al comportamento sgradito, rischia di essere (fra)inteso, da parte di chi lo mette in atto, come "ok, allora lo posso fare!"?

Aspe'... Non è che lui grida "uno!" ed accede al potere del cristallo di luna. 

E' che lui ha dovuto sacrificare il suo amato cavallo, con cui finanche dormiva insieme nella stalla, per caricare di significato greve quell'"uno!". 

Per chi non sapesse la storia, in viaggio di nozze, andando via dalla chiesa, il cavallo brontola e si lamenta per una buca, lo sposo, cocchiere, grida "uno!", la seconda volta che, dopo chilometri, il cavallo brontola e sbruffa per la strada accidentata, grida "due!" e gli dà il colpo di grazia con la sua rivoltella. 

La sposa gli fa notare che è stato agghiacciante, che ha ucciso, sparandogli in testa, il suo cavallo adorato con cui finanche dormiva insieme... 

Lui dice "uno!" e da quel giorno passarono più di 50 anni di matrimonio senza una rottura di cazzo, drama o battibecchi subumani. 

Però, per caricare di significato quell'"uno!", lui ha sacrificato (Sacro ufficio, produzione di cose sacre) il suo amato cavallo. 

Molti di noi vogliono sentire silenzio ed evitare stronzate, lagne e disumanità, senza però essere disposti a caricare di significato i propri sguardi che inquiete tenebre... e lunghe, all'universo menano. 

 

 

 

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Gamebred
3 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Molti di noi vogliono sentire silenzio ed evitare stronzate, lagne e disumanità, senza però essere disposti a caricare di significato i propri sguardi che inquiete tenebre... e lunghe, all'universo menano.

Come si fa a comunicare in maniera efficace questa cosa agli altri esseri umani? Il 99% della gente che conosco non riesce a capire quanto sia importante la tranquillità, evitare i litigi, evitare il drama. È il loro pane quotidiano, ci sguazzano, è dimostrazione di unità. 

È davvero impossibile comunicare agli altri (soprattutto le donne) che ODIO il drama, i litigi sul nulla, che adoro stare tranquillo? Ho provato anche spesso a fqre gesti eclatanti in stile uccisione di cavallo, ma non sembrano sortire nessun tipo di effetto. Tanto se non ci sono io, c'è qualcun altro. E io rimango lo stronzo troppo permaloso/che non ci teneva veramente a loro. 

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Bozzarelly
36 minuti fa, Gamebred ha scritto:

E io rimango lo stronzo troppo permaloso/che non ci teneva veramente a loro. 

Quello che "non ti si può dire niente" e/o da pigliare per il culo di fronte agli altri.

Tu sparisci per qualche ora al solo scopo di evitare un bagno di sangue senza dover farti del male da solo ma, al tuo ritorno, sei solo uno che è andato a farsi i cazzi suoi. Ed è pure colpa tua.

Modificato da Bozzarelly
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Caraibika
43 minuti fa, Gamebred ha scritto:

Come si fa a comunicare in maniera efficace questa cosa agli altri esseri umani? Il 99% della gente che conosco non riesce a capire quanto sia importante la tranquillità, evitare i litigi, evitare il drama. È il loro pane quotidiano, ci sguazzano, è dimostrazione di unità. 

È davvero impossibile comunicare agli altri (soprattutto le donne) che ODIO il drama, i litigi sul nulla, che adoro stare tranquillo? Ho provato anche spesso a fqre gesti eclatanti in stile uccisione di cavallo, ma non sembrano sortire nessun tipo di effetto. Tanto se non ci sono io, c'è qualcun altro. E io rimango lo stronzo troppo permaloso/che non ci teneva veramente a loro. 

Non ti sentono come insostituibile, non hai un valore personale abbastanza elevato da far sì che la tua assenza impatti in modo fortemente negativo sulla loro vita. Dubito che ci sia un modo per cambiare la cosa, a parte farsi il culo per raggiungere il proprio apice e anche così ci saranno quelle che non ne risentiranno, o perché troppo stupide per capire cosa perdono o perché il tipo di valore che possiedi non è essenziale per loro.

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^'V'^
1 ora fa, Gamebred ha scritto:

Come si fa a comunicare in maniera efficace questa cosa agli altri esseri umani? Il 99% della gente che conosco non riesce a capire quanto sia importante la tranquillità, evitare i litigi, evitare il drama. È il loro pane quotidiano, ci sguazzano, è dimostrazione di unità. 

È davvero impossibile comunicare agli altri (soprattutto le donne) che ODIO il drama, i litigi sul nulla, che adoro stare tranquillo? Ho provato anche spesso a fqre gesti eclatanti in stile uccisione di cavallo, ma non sembrano sortire nessun tipo di effetto. Tanto se non ci sono io, c'è qualcun altro. E io rimango lo stronzo troppo permaloso/che non ci teneva veramente a loro. 

Nel caso della storia del cavallo, è un matrimonio, "fare una madre", c'è un vincolo legale per stare insieme, e per stare insieme, in due o in cento, servono regole condivise e chiare. 

Ma quello è un contratto per figliare: per il bene del minore, del futuro figlio, lui sacrifica il cavallo che ama. 

Nel caso delle tue interazioni, o delle mie, ove non vi è la condivisa volontà di figliare messa a verbale e firmata... 

Vige la regola degli adulti: le tue regole per te/le mie regole per me. 

Il che significa che tu non vuoi cambiare il 99% della gente (serio?) che campa di drama subumano e cazzate. 

Significa che non vuoi questo schifo di merda nella tua vita, e così cambi strada. 

A loro il drama, le loro regole, a patto che stiano nel loro porcile tra loro, a te le tue regole. 

Cita

Il 99% della gente che conosco non riesce a capire quanto sia importante la tranquillità, evitare i litigi, evitare il drama.

Dividiamo la necessità di tranquillità dalla voglia di evitare litigi futili, lagne subumane e drama da bestie. 

Secondo gli studi del Dott. Reiss, tutti abbiamo un'impronta digitale emotiva, unica non in quanto vogliamo cose diverse, quanto nell'intensità con cui vogliamo tutti le stesse cose. 

Nel caso della tranquillità, mi situo al limite estremo mondiale di debolezza della necessità, meno del 2% degli umani se ne frega della tranquillità quanto me. 

Citando i suoi studi (su moltissime migliaia di umani) a riguardo:

"Molte persone con basso desiderio di t. sono 
coraggiose, calme e rilassate. Molte si spaventano
difficilmente. Molti hanno poche paure. Molti
non hanno attacchi di panico. Molti sperimentano
poca ansia o stress. Potresti gestire bene lo stress.
Forse eccelli quando sei sotto pressione. Potresti
rimanere “freddo” sotto pressione, rimanendo in
equilibrio quando le cose vanno male. Probabilmente
tendi a stare così addosso alle persone che
quasi soffocano.
Potresti metterci un po’ a lamentarti del dolore
quando ti ammali o ferisci. Potresti non lamentarti
per il dolore nemmeno quando sei ferito.
Forse sei un avventuriero. Potresti essere un amante
del rischio. Forse cerchi il brivido, l’eccitazione, il
coraggio e l’avventura. Alcune persone con questo
desiderio sono motivate da ciò che una volta Winston
Churchill descrisse come l’euforia di affrontare
il pericolo senza essere ferito. Alcune sono attratte
da attività legate al pericolo come l’alta velocità, lo
sci alpino o l’alpinismo.
Molte persone coraggiose danno il meglio di sé in
qualsiasi situazione che richieda di essere efficienti
sotto stress o in cui il pericolo sia rilevante per la
prestazione lavorativa. A loro potrebbe non piacere
un lavoro o una carriera che dà importanza alla
sicurezza e comporta poco stress.
Le persone prudenti e le persone amanti del rischio
tendono a fraintendersi reciprocamente.
Molte persone
prudenti pensano che coloro che si assumono
il rischio siano individui spericolati che giudicano
erroneamente la loro esposizione al pericolo.
Molti amanti del rischio pensano che le persone
prudenti siano troppo timide e sarebbero più felici
con uno stile di vita più eccitante. La verità è che
l’individualità è molto più grande di quanto si supponga
comunemente. Alcune persone sono nate
per essere caute e altre sono nate per essere temerarie.
Dal momento che ogni persona è più felice
con uno stile di vita che soddisfa la sua natura, lui /
lei resisterà alle pressioni esterne per cambiare."

Insomma, puoi tenermi una lectio magistralis sull'importanza della tranquillità, ma non potrai convincermi così come un omosessuale non potrebbe convincermi del fatto che baciare uno con la barba ispida e sentirsi preso da terga come la sua paperottina da bagno, sia una sensazione importante. 

Però, possiamo accettare che ad altre persone piaccia ciò che a noi repelle, e che non siano da convincere. 

Le mie regole per me/le tue regole per te. 

Se ad alcuni servono la lagna, il drama inutile, il conflitto futile, il vittimismo (tutto questo è su un altro binario rispetto al bisogno di tranquillità basso o alto), il tuo obiettivo è quello di cercarti un'altra strada, altre persone (secondo me molto superiori all'1% cui accenni) e di lasciar vivere queste bestie con i loro consimili. 

 

Cita

È davvero impossibile comunicare agli altri (soprattutto le donne) che ODIO il drama, i litigi sul nulla?

Trovo sia la cosa più semplice del mondo, si tratta di dire che si sa dove sia la porta e che il soprabito lo prendi da te. 

Si tratta di andarsene, allontanarsi emotivamente e fisicamente dalle persone che ti rompono i coglioni. 

A meno che... 

Ho una necessità di indipendenza enorme, anche qui nel 2% della popolazione, la ho forte quanto ho debole la necessità di tranquillità. 

Le persone che hanno molto desiderio di indipendenza tendono ad essere riluttanti al compromesso. 

E tendono a fraintendersi con le persone che hanno desiderio di legami, di interdipendenza e dipendenza. 

Gli indipendenti, come me, tendono a dire alle altre persone di prendere o indicare la porta alla prima rottura di cazzo, le persone con più bisogno di interdipendenza tendono a credere che quelli come me siano ostinati e che sarebbero più felici se si accordassero con gli altri invece che con un LA che gli proviene dagli inferi del profondo interiore. 

La tua necessità di contatto sociale e di dipendenza, potrebbero essere più alte della media e in questo caso potresti essere molto più motivato e stimolato a cercare un compromesso con il drama degli altri, e magari di convincerli a non scaricare drama, pur che stiano nella tua vita, che motivato a rispettare la tua necessità di silenzio e di pace cambiando strada. 

In questo caso, dato che ogni persona è più felice con un lifestyle che rispetta e soddisfa la propria natura, il proprio temperamento, resisterai, giustamente, alle mie pressioni esterne che spingono verso il farti dire agli esseri umani che sai dove sia la porta. 

Se questo è il caso, è importante comprendere che io sono ok, tu sei ok, siamo tutti diversi. 

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Bozzarelly
19 minuti fa, Caraibika ha scritto:

Non ti sentono come insostituibile, non hai un valore personale abbastanza elevato da far sì che la tua assenza impatti in modo fortemente negativo sulla loro vita. Dubito che ci sia un modo per cambiare la cosa, a parte farsi il culo per raggiungere il proprio apice e anche così ci saranno quelle che non ne risentiranno, o perché troppo stupide per capire cosa perdono o perché il tipo di valore che possiedi non è essenziale per loro.

Più semplicemente, l'abitudine e la quotidianità fanno perdere o calare il valore iniziale. E' normale e succede anche agli uomini, che lo si voglia o meno. Per questo parecchi si invischiano in amanti e ulteriori matrimoni, senza rendersi conto che ripetono lo stesso schema da cui sono sfuggiti.

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46 minutes ago, Gamebred said:

È davvero impossibile comunicare agli altri (soprattutto le donne) che ODIO il drama, i litigi sul nulla, che adoro stare tranquillo? Ho provato anche spesso a fqre gesti eclatanti in stile uccisione di cavallo, ma non sembrano sortire nessun tipo di effetto. Tanto se non ci sono io, c'è qualcun altro. E io rimango lo stronzo troppo permaloso/che non ci teneva veramente a loro. 

E' difficile perché spesso, soprattutto dal punto di vista femminile, il problema in questione non è un nulla e quello del dramma è una normale modalità di comunicazione. E i gesti eclatanti non funzionano, passi solo per insensibile a meno a che il cavallo non lo uccidi davvero. Mi spiego peggio 😆, con un esempio personale. Stavo in LTR, in quel periodo vivevo praticamente a casa del mio ex, feci un esame all'università, lo superai brillantemente e volevo un pomeriggio rigenerante al mare. Tornata a casa sua, lui mi disse ho sonno blabla e andò a dormire. Io ci restai malissimo per me fu un dramma e feci la drammatica con tanto di lite furibonda, lui andò anche via di casa per qualche ora lasciandomi sola a casa sua (gesto eclatante). Quando tornò per me era lo stronzo insensibile, non avevo neppure considerato l'idea che al mare potevo benissimo andarci sola o con qualcun altro evitando tutto questo stress ad entrambi. Sapete quando ho capito che gli uomini, o meglio, qualsiasi persona equilibrata, detesta i drammi inutili e ho iniziato a comunicare in maniera efficace con l'altro sesso migliorando a dismisura la qualità delle persone che frequento? Quando mi ha mollata per un'altra dopo mesi di 🤘, quando ha davvero ammazzato il cavallo. Passato il dolore iniziale, ho riflettuto su cosa fosse andato storto e come dicevo all'inizio di questo post unendo riflessioni, esperienze sul campo a letture varie sulla seduzione, sulla comunicazione, sono riuscita a migliorare tantissimo l'aspetto relazioni interpersonali. Quindi secondo me l'unica cosa che fa effetto è maturare, vivere quelle esperienze che ti portano a questa consapevolezza e ovviamente tu non puoi agire su questo, ma puoi cercare di circondarti di persone equilibrate che non si nutrono di drammi e litigi.

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Gamebred
11 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Significa che non vuoi questo schifo di merda nella tua vita, e così cambi strada. 

A loro il drama, le loro regole, a patto che stiano nel loro porcile tra loro, a te le tue regole. 

E quindi, rimanere solo. SOLO. Solo, solo, solo. Senza social circle. Senza un aiuto in caso di bisogno. Senza una persona con cui condividere gioie, fare esperienze insieme, sfogarmi se sono un po' giù. Con una vita sessuale che campa di app di incontri. E' davvero questa la soluzione?

Io fino a pochi anni fa ero esattamente il tipo da "nessun compromesso, la porta è quella". Quando ho cominciato a provare a scendere a compromessi, mi dispiace davvero dirlo, ma sono arrivati dei risultati. Social circle, lavoro, esperienze, profili social, fclose. Tutto.

Per questo ritengo che cercare un modo per comunicare con gli altri sia molto più efficace che rimanere da soli. Se fossi ricco chiaramente sarebbe un'altra cosa, ma come diceva giustamente Caraibika poco sopra in quel caso avrei molto da mettere sul piatto e le relazioni sarebbero molto diverse.

 

Per il discorso tranquillità vs rischio: non penso che siano così diametralmente opposti a dire il vero. Io con tranquillità intendo che ad esempio, non ho voglia di girare con gente che tutte le volte che si esce si ubriaca e litiga pesantemente tra di loro, o con i buttafuori, o con i fidanzati delle tipe con cui ci provano in disco. Non penso questa sia paura del rischio.

Le tue percentuali comunque (indipendenza, bisogno di tranquillità etc) derivano da qualche test? Quando hai tempo e voglia, ti andrebbe di linkare? Mi hai messo la curiosità di sapere anche le mie.

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Gamebred
1 minuto fa, Verbena ha scritto:

Sapete quando ho capito che gli uomini, o meglio, qualsiasi persona equilibrata, detesta i drammi inutili e ho iniziato a comunicare in maniera efficace con l'altro sesso migliorando a dismisura la qualità delle persone che frequento? Quando mi ha mollata per un'altra dopo mesi di 🤘, quando ha davvero ammazzato il cavallo.

Grazie ❤️

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^'V'^
4 minuti fa, Gamebred ha scritto:

E quindi, rimanere solo. SOLO. Solo, solo, solo. Senza social circle. Senza un aiuto in caso di bisogno. Senza una persona con cui condividere gioie, fare esperienze insieme, sfogarmi se sono un po' giù. Con una vita sessuale che campa di app di incontri. E' davvero questa la soluzione?

Ma davvero percepisci un mondo in cui a non volere i rincoglioniti e le immature addosso, rimani solo? 

Davvero percepisci un mondo in cui sono tutti stupide bestie tranne te? 

Se sì... fammelo vedere, mostrami questo luogo d'incanto.

Ma... prima... guardalo tu: 

https://www.sciencealert.com/scientists-have-identified-the-driving-force-behind-your-darkest-impulses

 

http://www.darkfactor.org/

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