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Diagonale

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Giraluna
6 minuti fa, Celeste ha scritto:

quello che qualcosa ti faccia sentire - dopo lunghi periodi di deserto emotivo

Nota la dissonanza in ciò che hai scritto. 

Non l incoerenza. Ho scritto la dissonanza. 

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ArmandoBis
21 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Anni fa ho studiato l'argomento autismo - Asperger - autismo ad alto funzionamento.

Sono arrivato a formulare la tesi che in alcuni casi i tratti autistici sono indotti nei bambini da comportamenti non appropriati dei care givers.

In rete ho trovato supporto a questa mia idea.

Una minoranza di opinionisti lo conferma.

È una tesi non politicamente corretta. Sono soddisfatto del risultato. Che qualcun altro sia giunto alle mie stesse conclusioni mi basta.

Confermo che nel tempo possono attenuarsi e anche scomparire.

Anche se ogni caso è a sé, a grandi linee si può dire che i tratti Asperger non sono uno svantaggio perché l'Asperger ha punteggi più bassi in certi settori e più alti in altri, e nei settori dove è svantaggiato migliora con l'esperienza fino a normalizzarsi.

 

La vicenda è abbastanza strana.

Non ho mai saputo cosa fosse la sindrome di Asperger prima di un paio di anni fa, quando la mia one-itis (cronica, ormai ci rido sopra) mi dice che una psicologa gli ha fatto un test da cui è emerso che ha alcuni tratti dello spettro autistico.

Mi spiega quali sono e rimango stupito per il fatto che riesco a capire perfettamente di cosa sta parlando. E il motivo è che anch'io ce li ho avuti, anzi, ce li ho ancora, ma sono molto attenuati rispetto a lei (forse grazie a un percorso analitico abbastanza approfondito).

Fatta questa scoperta, non ho potuto fare a meno di notare la similitudine fra la sua infanzia e la mia. In particolare, in un atteggiamento che ho definito "adultizzazione precoce" e che ti porti dietro anche nell'adolescenza. Ovvero, pensi come un adulto e ti comporti come un adulto ma non sei un adulto. Non ti dico i disastri che questo modo di porsi produce. In pratica, vieni quasi completamente emarginato.

In entrambi i casi, sia il mio che il suo, trattandoci fin da piccoli da adulti ci siamo dovuti costruire un falso sé alla fine dei conti molto disfunzionale. Al punto che, pur avendogli spiegato in tutte le salse che i bambini vanno trattati da bambini e non da adulti, la mia amica non ha ancora capito la differenza.

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Diagonale
1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:

Scusa, non per farmi i fatti tuoi, ma i tuoi tratti Asperger alla fin fine non sono di fatto immodificabili? Voglio dire, il tuo periodo top non era per caso frutto di uno precedente in cui ti sei ricaricato tenendo alla larga fattori logoranti come le relazioni affettive?

Te lo dico perché nel tuo racconto mi ci ritrovo abbastanza; anch'io avevo tratti Asperger, anche se non l'ho mai sospettato, e non mi sembra si possano modificare.

Adesso che sono avanti negli anni si sono attenuati molto; una mia amica psicologa mi ha detto che a volte se ne vanno da soli. 

Però ce ne hanno messo di tempo...

 

Anche io credo che certe mie caratteristiche non spariranno mai, come dice @Giraluna posso imparare a conoscere i miei tempi. Ovvero posso imparare a capire quando si innesca il conto alla rovescia per andare ad esplodere dove non faccio danni.

Se può fare statistica i miei sono più autistici di me, gente completamente anafettiva, ipercritica, mai un segno d'affetto, litigate h24. Andavano sterilizzati.

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Back Door Man
11 minutes ago, Diagonale said:

Se può fare statistica i miei sono più autistici di me, gente completamente anafettiva, ipercritica, mai un segno d'affetto, litigate h24. Andavano sterilizzati.

Buona questa della sterilizzazione 😆

Se ti può interessare c'è un thread che aprii io dove si parla di famiglie disfunzionali.

Lo trovi col motore di ricerca del forum

"Thread per i sopravvissuti a famiglie disfunzionali"

_

Lo saprai, comunque puntualizzo, che le famiglie disfunzionali e i tratti autistici sono due cose diverse.

Semmai sono stati osservati tratti autistici "indotti" in bambini cresciuti in famiglie disfunzionali.

Con un po' di dati a disposizione la correlazione è abbastanza intuitiva

(Nei casi osservati i tratti autistici sembravano indotti dai comportamenti dei care givers).

Qualcuno l'ha scritto. È comunque molto politicamente scorretto affermarlo.

La famiglia ha una sacralità sociale molto radicata nella nostra cultura. Questa sacralità diventa un ostacolo quando si tratta di risolvere conflitti all'interno della stessa famiglia.

È abbastanza comune che un adolescente entri in contatto con uno psicologo perché ha comportamenti strani indotti dalla famiglia tossica, gli altri membri della famiglia lo indichino quale pecora nera (noi buoni, lui cattivo), e lo psicologo confermi per evitare di entrare in guerra.

Ti rimando comunque a quel thread per gli approfondimenti.

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ArmandoBis
1 ora fa, Diagonale ha scritto:

Anche io credo che certe mie caratteristiche non spariranno mai, come dice @Giraluna posso imparare a conoscere i miei tempi. Ovvero posso imparare a capire quando si innesca il conto alla rovescia per andare ad esplodere dove non faccio danni.

Se può fare statistica i miei sono più autistici di me, gente completamente anafettiva, ipercritica, mai un segno d'affetto, litigate h24. Andavano sterilizzati.

Sicuro si possano definire anaffettivi? Non è che tutta la loro emotività ce la mettevano nelle litigate e non restava niente per il resto?

Me lo domando perché non credo che genitori veramente anaffettivi possano crescere figli che non lo sono a loro volta.

E tu non mi pare che lo sia. Anzi, dai l'impressione di mettere le mani avanti per evitare di soffrire dopo.

Comunque, scusa se te lo dico, ma sta ragazza tanto giusta non deve essere. Cos'è sta storia della vecchiaia? Ma che gli salta in mente?

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Giraluna
2 ore fa, Diagonale ha scritto:

Ovvero posso imparare a capire quando si innesca il conto alla rovescia per andare ad esplodere dove non faccio danni.

Spiega meglio questo passaggio, for cortesi. 

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Diagonale
Inviato (modificato)
1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:

Sicuro si possano definire anaffettivi? Non è che tutta la loro emotività ce la mettevano nelle litigate e non restava niente per il resto?

Me lo domando perché non credo che genitori veramente anaffettivi possano crescere figli che non lo sono a loro volta.

E tu non mi pare che lo sia. Anzi, dai l'impressione di mettere le mani avanti per evitare di soffrire dopo.

Comunque, scusa se te lo dico, ma sta ragazza tanto giusta non deve essere. Cos'è sta storia della vecchiaia? Ma che gli salta in mente?

Era una fan di Lana Del Rey, era qualcosa su questo mood:

A me non sembra strano, tutte le donne si fanno pare sull'invecchiamento molto di più degli uomini in quanto si identificano molto di più con la propria avvenenza estetica. Eravamo brilli.

 

EDIT: i miei erano anaffettivi nel senso che non c'erano mai segni di affetto carezze, baci, abbracci, segni di apprezzamento e cose così. Sempre citando battiato "il piacere di stare insieme soltanto per litigare". L'unica eccezione era quando mia madre doveva fare qualche ricattino emotivo, allora si metteva a fare l'affettuosa e piangere (ma dietro c'era la richiesta di fare o meno qualcosa).

Modificato da Diagonale
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Diagonale
43 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Spiega meglio questo passaggio, for cortesi. 

In realtà la metafora della bomba ad orologeria era presa da un mio amico che ha problemi di attacchi d'ira, lui ha lavorato con uno psicologo molto sul riconoscere quando sta per sbroccare e uscire dalla situazione che lo sta innescando prima che succeda. Con ottimi risultati nel corso degli anni, tranne una ricaduta qualche giorno fa in cui ha pestato a sangue il padre perché aveva lasciato il frigo aperto. (Detta così pare che sto parlando di un bambino, è un ingegnere che lavora in ambito banking, belloccio che ne avrà f-chiuse una decina solo nell'ultimo anno)

Nel mio caso è più una questione di carica e scarica come avevamo già detto. Ho bisogno di periodi da solo in cui seguo la mia routine per "ricompattare la mia identità", ovvero rimettere tutti i miei pezzi in linea con ciò che sono e che voglio essere.

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ArmandoBis
10 ore fa, Diagonale ha scritto:

In realtà la metafora della bomba ad orologeria era presa da un mio amico che ha problemi di attacchi d'ira, lui ha lavorato con uno psicologo molto sul riconoscere quando sta per sbroccare e uscire dalla situazione che lo sta innescando prima che succeda. Con ottimi risultati nel corso degli anni, tranne una ricaduta qualche giorno fa in cui ha pestato a sangue il padre perché aveva lasciato il frigo aperto. (Detta così pare che sto parlando di un bambino, è un ingegnere che lavora in ambito banking, belloccio che ne avrà f-chiuse una decina solo nell'ultimo anno)

Nel mio caso è più una questione di carica e scarica come avevamo già detto. Ho bisogno di periodi da solo in cui seguo la mia routine per "ricompattare la mia identità", ovvero rimettere tutti i miei pezzi in linea con ciò che sono e che voglio essere.

Pestare a sangue il proprio padre fa pensare, più che a una ricaduta, ad aggressività immagazzinata e compressa che ha trovato finalmente sfogo.

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Giraluna
11 ore fa, Diagonale ha scritto:

mio amico che ha problemi di attacchi d'ira

 

11 ore fa, Diagonale ha scritto:

ha pestato a sangue il padre

Il tuo autismo, l amico rabbioso ... Dettagli che ad una figa media farebbero paura a me invece lasciano indifferente. 

Non ne sono spaventata. E non perché tu sia dietro uno schermo, non verificato e sono tutta al sicuro, ma perché nella bocca dell inferno ci sono già entrata. 

Posso tornarci e uscirci a piacimento, adesso. Non a caso bazzico comunque il forum nonostante il mio saluto perché so che tu ed altri non verreste mai a chiedere consiglio o suggerimento nel mio thread. 

Tanto quanto determinate utenze svaniscono nel momento esatto in cui vi punto, oppure con quelle cui stavi dando corda incominci ad avere un atteggiamento diverso. Lo avevi notato, per caso? 

È una misurazione che faccio spesso per ricompattare me stessa (hai usato i termini più adatti).

Tu farai altrettanto. 

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