Vai al contenuto

Mancanze ed equilibri


Yuna

Messaggi raccomandati

Yuna

Ciao, non ho una domanda precisa da fare. Arrivata all'età di 31 anni da qualche anno sento che mi manca qualcosa. Ho un buon lavoro, mi sento realizzata e pensavo che mi mancasse un uomo e una famiglia (il famoso orologio biologico?). Dopo alcune relazioni finite non so più cosa voglio. Vorrei una persona accanto ma più per poter fare cose insieme, viaggiare, un complice con cui condividere esperienze (che sia uomo, donna, amico o fidanzato forse non fa differenza). Le amiche o sono sposate/fidanzate o se single mi annoiano, parlano di uomini che le usano/trattano male e si lamentano per la condizione di single. Sento di aver bisogno di leggerezza, di spensieratezza ma non so come trovarla e dove cercarla, da dove iniziare. 

A volte penso che dovrei rivoluzionare la mia vita, ma come si fa? Il lavoro mi gratifica e mi piace ma passando 8-9 ore in ufficio il tempo corre via e mi sembra di restare ferma, di vivere giornate tutte uguali. 

Come si trova un equilibrio per essere veramente sereni da soli e non avere la sensazione di perenne di mancanza di qualcosa che magari non arriverà mai? È come se vivessi in attesa di una svolta.

  • Mi piace! 1
  • Wow 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Sensei10
27 minuti fa, Yuna ha scritto:

Come si trova un equilibrio per essere veramente sereni da soli

Non si trova, a meno che tu non abbia un fetish per gli eremi. O meglio, l'equilibrio è lo stesso che hai quando sei in compagnia. 

La noia, la tristezza, la percezione dell'assenza, invece, te le tieni. E le trasformi in qualcosa che ti piace. Hai hobby? O sogni nel cassetto? Mi riferisco a cose che puoi fare senza dover necessariamente interagire con qualcuno. 

Quanto al lavoro, è difficile dare un consiglio. Io ho potuto ritagliarmi dei tempi, ad esempio. Organizzando le mie giornate ed i compiti ci sono riuscito. Ovviamente il poter lavorare a distanza, saltuariamente, ha accelerato il percorso. 

Ma non è per tutti così e, in futuro, potrebbe non esserlo più neanche per me, con un ritorno permanente in presenza o semplicemente per un cambiamento professionale.

Solo una piccola, forse superflua, raccomandazione: non pensare che le altre persone non dedichino la maggior parte delle ore a lavorare. Da fuori spesso le vite altrui sembrano emozionanti e piene, ma come ti avvicini scopri che vengono scandite da tocchi simili ai tuoi. Ti dico questo perché la pressione della routine può gettarti in uno stato di frustrazione illogico. Non per nulla parli di "rivoluzionare" la vita. Forse non serve arrivare a tanto, bastano pochi riempitivi o una lieve novità. Come aprire una finestra per la circolazione dell'aria, insomma. 

Vivi in una città grande o in una realtà di provincia?

  • Mi piace! 1
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Yuna
30 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Non si trova, a meno che tu non abbia un fetish per gli eremi. O meglio, l'equilibrio è lo stesso che hai quando sei in compagnia. 

La noia, la tristezza, la percezione dell'assenza, invece, te le tieni. E le trasformi in qualcosa che ti piace. Hai hobby? O sogni nel cassetto? Mi riferisco a cose che puoi fare senza dover necessariamente interagire con qualcuno. 

Quanto al lavoro, è difficile dare un consiglio. Io ho potuto ritagliarmi dei tempi, ad esempio. Organizzando le mie giornate ed i compiti ci sono riuscito. Ovviamente il poter lavorare a distanza, saltuariamente, ha accelerato il percorso. 

Ma non è per tutti così e, in futuro, potrebbe non esserlo più neanche per me, con un ritorno permanente in presenza o semplicemente per un cambiamento professionale.

Solo una piccola, forse superflua, raccomandazione: non pensare che le altre persone non dedichino la maggior parte delle ore a lavorare. Da fuori spesso le vite altrui sembrano emozionanti e piene, ma come ti avvicini scopri che vengono scandite da tocchi simili ai tuoi. Ti dico quest edo perché la pressione della routine può gettarti in uno stato di frustrazione illogico. Non per nulla parli di "rivoluzionare" la vita. Forse non serve arrivare a tanto, bastano pochi riempitivi o una lieve novità. Come aprire una finestra per la circolazione dell'aria, insomma. 

Vivi in una città grande o in una realtà di provincia?

Grazie per le riflessioni, come hobby vado n palestra e frequentavo un corso di lingue che ora credo di riprendere a settembre e leggo molto.. però si è proprio una voglia di novità quella che sento, magari come mi consigli basta qualcosa in piccolo senza "rivoluzioni". Forse già qualche conoscenza nuova.

Vivo in una realtà di provincia (ho indicato Roma ma sono fuori Roma)

Per il lavoro mi dà tante soddisfazioni ma forse è lo stare chiusi in ufficio che dopo anni diventa pesante, poi sono quasi sempre sola o massimo in due, tre persone, è un ambiente piccolo. Devo trovare una volvola di sfogo

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Sensei10
35 minuti fa, Yuna ha scritto:

Grazie per le riflessioni, come hobby vado n palestra e frequentavo un corso di lingue che ora credo di riprendere a settembre e leggo molto.. però si è proprio una voglia di novità quella che sento, magari come mi consigli basta qualcosa in piccolo senza "rivoluzioni". Forse già qualche conoscenza nuova.

Vivo in una realtà di provincia (ho indicato Roma ma sono fuori Roma)

Per il lavoro mi dà tante soddisfazioni ma forse è lo stare chiusi in ufficio che dopo anni diventa pesante, poi sono quasi sempre sola o massimo in due, tre persone, è un ambiente piccolo. Devo trovare una volvola di sfogo

 

Beh, già vivere nei dintorni di Roma aiuta, sempre che i dintorni siano quelli che penso io e non un paesino. 

Inoltre puoi spostarti, credo e spero, facilmente in città. La palestra è un luogo di incontro, comunque, a meno che tu non sia estremamente introversa e riservata. Il corso di lingue è buono; adesso credo di capire anche il tuo riferimento ai viaggi. Le lingue imparate sui libri vanno bene, quindi è un ottimo diversivo per la sua utilità. Poi c'è la seconda parte, un po' più ostica, che consiste nella pratica ed è lì che, in realtà, le apprendi fino a padroneggiarle. Quindi in prospettiva hai già un obiettivo. Leggi, okay, anche se la lettura, come la visione e l'ascolto, sono esercizi che normalmente si fanno in solitudine. 

Che cosa ti piacerebbe fare e non hai mai approfondito veramente? Anche solo per pigrizia o apparente inaccessibilità.

 

  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Yuna
24 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Beh, già vivere nei dintorni di Roma aiuta, sempre che i dintorni siano quelli che penso io e non un paesino. 

Inoltre puoi spostarti, credo e spero, facilmente in città. La palestra è un luogo di incontro, comunque, a meno che tu non sia estremamente introversa e riservata. Il corso di lingue è buono; adesso credo di capire anche il tuo riferimento ai viaggi. Le lingue imparate sui libri vanno bene, quindi è un ottimo diversivo per la sua utilità. Poi c'è la seconda parte, un po' più ostica, che consiste nella pratica ed è lì che, in realtà, le apprendi fino a padroneggiarle. Quindi in prospettiva hai già un obiettivo. Leggi, okay, anche se la lettura, come la visione e l'ascolto, sono esercizi che normalmente si fanno in solitudine. 

Che cosa ti piacerebbe fare e non hai mai approfondito veramente? Anche solo per pigrizia o apparente inaccessibilità.

 

Diciamo che il periodo covid non mi ha aiutato, il corso di lingue è continuato online e la palestra su appuntamento da sola. I viaggi all'estero tutto sospeso perché non sto al 100% con la salute e non potevo rischiare di prendere il covid. Per il resto sono una persona molto curiosa e aperta a tutto ma tendo a buttarmi poco. Per esempio è un po' che penso all'idea di un corso di sub ma poi mi faccio frenare da paure varie 😆 però cerco sempre trovare un compromesso tra la voglia di fare e le paure derivanti in parte dal carattere e in parte dai problemi di salute.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Sensei10
36 minuti fa, Yuna ha scritto:

Diciamo che il periodo covid non mi ha aiutato, il corso di lingue è continuato online e la palestra su appuntamento da sola. I viaggi all'estero tutto sospeso perché non sto al 100% con la salute e non potevo rischiare di prendere il covid. Per il resto sono una persona molto curiosa e aperta a tutto ma tendo a buttarmi poco. Per esempio è un po' che penso all'idea di un corso di sub ma poi mi faccio frenare da paure varie 😆 però cerco sempre trovare un compromesso tra la voglia di fare e le paure derivanti in parte dal carattere e in parte dai problemi di salute.

 

Mi spiace apprendere dei problemi di salute, sei così giovane. Speriamo che non siano gravi, ovviamente. 

Corso sub = ottima idea. Richiede una concentrazione sopra la media, al di là dell'applicazione fisica. Inoltre devi conoscere bene le attrezzature e, quindi, è un grande stimolo anche dal lato "estrinseco" diciamo, perché non è come immergersi trenta secondi nell'acqua della vasca da bagno con il naso tra pollice e indice.

Questa cosa del buttarsi poco... Peccato. Se sei curiosa, prova a cedere alla curiosità. Le paure sono normali ed entro una certa misura anche lecite, se non ledono gli altri. Non  è questo il caso, però, sono paure tue su di te. Sai, il timore, come la vergogna, l'imbarazzo, la timidezza, che sia chiaro non hanno nulla di totalmente negativo, non riguardano mai l'operatività. Voglio dire, non abbiamo davvero paura di "fare", ma rinunciamo ad agire in base al disagio che il pensiero di una certa attività ci procura. È come se ci si fermasse sulla soglia di un giardino: ma una volta entrati, ci siamo, siamo dentro. È sulla soglia che il cuore batte fino ad arrivare in gola, perché siamo fermi. Quando siamo già all'interno dobbiamo concentrarci, scioglierci e imparare a destreggiarci naturalmente per muoverci con tranquillità. E magari scopriamo posti incantevoli. Ora, questo è un esempio letteralmente rose e fiori, mi rendo conto. Ben diverso è provare, che so, il deltaplano. Ma il principio è tutto sommato lo stesso. Poi, chiaramente, non è che ci si debba per forza buttare in ogni tipo di esperimento. Ci sono tante esperienze evitabili e rimanere nella propria ignoranza va benissimo.

Se però qualcosa ci attira e soprattutto ci aiuta... Un pensiero concreto lo farei. È un po' come con gli approcci: e se poi non...? Se mai si fa, mai si sa. Vale la pena andare a vedere cosa c'è dall'altra parte, se lo vogliamo. 

Vedrai che riuscirai a scuoterti. E vedrai che, come sempre succede, quando meno te lo aspetterai, il caso concorrerà nel tuo cambiamento

Modificato da Sensei10
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Yuna
23 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Mi spiace apprendere dei problemi di salute, sei così giovane. Speriamo che non siano gravi, ovviamente. 

Corso sub = ottima idea. Richiede una concentrazione sopra la media, al di là dell'applicazione fisica. Inoltre devi conoscere bene le attrezzature e, quindi, è un grande stimolo anche dal lato "estrinseco" diciamo, perché non è come immergersi trenta secondi nell'acqua della vasca da bagno con il naso tra pollice e indice.

Questa cosa del buttarsi poco... Peccato. Se sei curiosa, prova a cedere alla curiosità. Le paure sono normali ed entro una certa misura anche lecite, se non ledono gli altri. Non  è questo il caso, però, sono paure tue su di te. Sai, il timore, come la vergogna, l'imbarazzo, la timidezza, che sia chiaro non hanno nulla di totalmente negativo, non riguardano mai l'operatività. Voglio dire, non abbiamo davvero paura di "fare", ma rinunciamo ad agire in base al disagio che il pensiero di una certa attività ci procura. È come se ci si fermasse sulla soglia di un giardino: ma una volta entrati, ci siamo, siamo dentro. È sulla soglia che il cuore batte fino ad arrivare in gola, perché siamo fermi. Quando siamo già all'interno dobbiamo concentrarci, scioglierci e imparare a destreggiarci naturalmente per muoverci con tranquillità. E magari scopriamo posti incantevoli. Ora, questo è un esempio letteralmente rose e fiori, mi rendo conto. Ben diverso è provare, che so, il deltaplano. Ma il principio è tutto sommato lo stesso. Poi, chiaramente, non è che ci si debba per forza buttare in ogni tipo di esperimento. Ci sono tante esperienze evitabili e rimanere nella propria ignoranza va benissimo.

Se però qualcosa ci attira e soprattutto ci aiuta... Un pensiero concreto lo farei. È un po' come con gli approcci: e se poi non...? Se mai si fa, mai si sa. Vale la pena andare a vedere cosa c'è dall'altra parte, se lo vogliamo. 

Vedrai che riuscirai a scuoterti. E vedrai che, come sempre succede, quando meno te lo aspetterai, il caso concorrerà nel tuo cambiamento

Grazie sei molto empatico, hai capito perfettamente il tipo di paura che mi frena in generale nella vita. Tant'è che sono molto indecisa, rifletto tanto, sicuramente troppo, prima di fare qualsiasi passo. Cercherò di scuotermi ancora di più, sento che è un percorso che ho già iniziato e che deve solo continuare. I problemi di salute per ora li gestisco ma dovrò convincerci, ci sono cose a cui devo rinunciare ma per il resto non mi precludono una vita normale per fortuna 

  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
PapuPetagna
Il 23/8/2021 at 20:04, Yuna ha scritto:

Grazie sei molto empatico, hai capito perfettamente il tipo di paura che mi frena in generale nella vita. Tant'è che sono molto indecisa, rifletto tanto, sicuramente troppo, prima di fare qualsiasi passo. Cercherò di scuotermi ancora di più, sento che è un percorso che ho già iniziato e che deve solo continuare. I problemi di salute per ora li gestisco ma dovrò convincerci, ci sono cose a cui devo rinunciare ma per il resto non mi precludono una vita normale per fortuna 

All’inizio di questa estate mi sono ritrovato in una situazione simile alla tua. Situazione lavorativa stantia. Situazione emotiva deprimente per essermi appena lasciato alle spalle una storia dove per la prima volta nella mia vita non avevo nulla di cui rimproverarmi. Una storia a distanza che mi ha lasciato in eredità un carnet di biglietti del treno per viaggiare tra le due città in questione da utilizzare in poche settimane a causa delle vecchie restrizioni sulla circolazione tra regioni. Allora visto che non mi piace buttare soldi ogni sabato me ne sono andato in giro da solo per l’Italia rivedendo posti già conosciuti e scoprendo cose nuove. Nella mia testa sgomitavano due tipi di pensieri: quelli che speravano in un incontro a sorpresa e quelli che maledicevano la mia ex. E insomma, non è che me le sono godute tanto queste gite. Ho anche scoperto che Reggio Emilia è la città più brutta d’Italia. Poi sono andato a vedere una mostra e c’era questa frase che mi ha colpito:

DON’T LOOK NOW, THINGS ARE COMING

Sembrava scritta apposta per me. A distanza di qualche mese non posso dirti che sia successo granché, ma vedo piccole cose muoversi nella giusta direzione. Serve molto dialogo interiore, devi diventare la tua migliore amica e trascinarti fuori di casa nei giorni in cui non ne avresti alcuna voglia.

  • Grazie! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

PapuPetagna
23 ore fa, PapuPetagna ha scritto:

All’inizio di questa estate mi sono ritrovato in una situazione simile alla tua. Situazione lavorativa stantia. Situazione emotiva deprimente per essermi appena lasciato alle spalle una storia dove per la prima volta nella mia vita non avevo nulla di cui rimproverarmi. Una storia a distanza che mi ha lasciato in eredità un carnet di biglietti del treno per viaggiare tra le due città in questione da utilizzare in poche settimane a causa delle vecchie restrizioni sulla circolazione tra regioni. Allora visto che non mi piace buttare soldi ogni sabato me ne sono andato in giro da solo per l’Italia rivedendo posti già conosciuti e scoprendo cose nuove. Nella mia testa sgomitavano due tipi di pensieri: quelli che speravano in un incontro a sorpresa e quelli che maledicevano la mia ex. E insomma, non è che me le sono godute tanto queste gite. Ho anche scoperto che Reggio Emilia è la città più brutta d’Italia. Poi sono andato a vedere una mostra e c’era questa frase che mi ha colpito:

DON’T LOOK NOW, THINGS ARE COMING

Sembrava scritta apposta per me. A distanza di qualche mese non posso dirti che sia successo granché, ma vedo piccole cose muoversi nella giusta direzione. Serve molto dialogo interiore, devi diventare la tua migliore amica e trascinarti fuori di casa nei giorni in cui non ne avresti alcuna voglia.

@free_dom

  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

grazie @PapuPetagna... ma sai in quest'ultimo anno mi sono forzata già ad uscire di casa, ad esempio sono uscita con due ragazzi che sapevo già non ispirarmi nulla se non al massimo in amicizia, quindi l'ho vista come un'occasione per ampliare le conoscenze; risultato: uno si è mezzo innamorato di me e io invece nulla, gli avevo messo in chiaro da subito che per me era amicizia e basta, ma se non provo nulla (neanche attrazione fisica) cosa posso farci?

Esco vado in giro e non mi sembra che i ragazzi si avvicinino (o sono piccoli, io ho 30 anni compiuti quest'anno, o non mi hanno ispirato nulla almeno le poche occasioni che mi sono capitate durante l'estate), cosa devo fare farmi andare bene tutto? Non riesco. Quindi mi becco la solitudine vera e propria.

Sono stufa anche di forzarmi a uscire a momenti

  • Wow 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...