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Relazione finita.. o mai iniziata?


John789

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John789

Buongiorno, 

scrivo qui nella speranza di chiarirmi le idee, considerata l'enorme confusione che mi ritrovo in testa da giorni. Vi riassumo la situazione:

Conosco questa ragazza da un bel pò di tempo, almeno 2-3 anni, perché colleghi di studio. Pur conoscendoci, non abbiamo mai avuto modo di avvicinarci davvero: frequentavamo amicizie e posti diversi e ci ritrovavamo a scambiare qualche parola solo in quelle rare occasioni in cui le nostre amicizie in comune s'incrociavano in serate, campeggi ecc.. L'ho sempre stimata per la sua visione e prospettiva di vita e, da un pò a questa parte, ho cominciato a provare attrazione fisica. 

Un giorno (qualche mese fa) le scrissi un pò per caso e da lì abbiamo tenuto una conversazione che si è portata avanti per qualche settimana. In questi messaggi si denotava un forte interesse da ambo i lati a conoscersi e scoprirsi fino a due settimane fa quando lei vuota il sacco e mi dice apertamente che prova attrazione per me (sia fisica che mentale). Da lì abbiamo cominciato a vederci e già dal primo incontro è esplosa la passione. Non nascondo che sono stato benissimo, non provavo queste sensazioni da molto tempo. Ma qui vengono i problemi. 

Dopo 3-4 uscite, passiamo una giornata insieme a casa sua e dormo da lei. Fino a quel giorno tutto ok, ero convintissimo delle mie emozioni al punto che non avrei avuto problemi ad ufficializzare la nostra relazione agli amici. Ma da quella mattina ho avvertito qualcosa di strano: tutto quel desiderio, quella passione, quella voglia di passare tempo con lei si erano come spenti. Sentivo un'angoscia al punto che, se avessi potuto, sarei scappato. Mi sentivo spento dentro, annoiato. E lì ho cominciato a pensare, pensare, pensare.

Mi è successa una cosa simile due anni fa: ero uscito dalla mia relazione più importante (9 anni) perché innamorato di un'altra e una volta insieme ho sentito scomparire tutto nel giro di poco tempo al punto che ho dovuto mettere un punto. Non avvertivo più nessun sentimento di amore/innamoramento dopo mesi interi a desiderare quella persona. 

Adesso la dinamica è diversa. Vengo da una relazione che non c'è mai stata, da una one-itis durata 2 anni per cui ho provato delle emozioni fortissime, non paragonabili a quelle di qualsiasi altra relazione. Dopo l'ennesima delusione da parte sua ho deciso di allontanarmi (son passati 2 mesi) ma ho come la sensazione che quella storia mi abbia segnato tantissimo. Spesso mi chiedo: se quella persona mi faceva provare delle emozioni così forti, perché dovrei accontentarmi di emozioni meno forti come quelle che sto vivendo adesso con questa ragazza? Spesso mi dico anche che quelle emozioni erano "falsate" dal patologico, dall'ossessione, da un attaccamento ma sembra non bastarmi.

Non so che fare. Ho detto all'attuale ragazza che sono in crisi, ma non so spiegargli cosa mi succede. Quando c'è mi sento "oppresso" (forse anche dalla paura di perdermi la possibilità di incontrare persone che mi facciano sentire le stesse emozioni che ho vissuto con la One-itis), quando non c'è mi manca. 

Altra cosa che mi va di aggiungere: il sesso. Non è strabiliante anzi, quasi mi annoia. Lei non prende iniziativa (ed è così dalla prima volta), sembra abbia poca esperienza e mi è anche capitato di perdere il desiderio durante il sesso perché lei non si mostrava così "presa". Anche questo mi fa paura. Non posso sentirmi privo di desiderio in una relazione da poco iniziata. 

 

Vi ringrazio anticipatamente per le risposte. 

 

Modificato da John789
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Mi ricordi tanto una persona che conosco. Tanta voglia di iniziare, di provare emozioni, e poi nel giro di poco, ogni (rarissima) volta che riusciva ad incontrare qualcuna che riteneva davvero interessante, in due settimane perdeva completamente interesse senza riuscire ad individuare una causa che fosse una. 

Tu, però, qualche causa l'hai già individuata. Non vuoi provare niente di meno di ciò che hai già provato in passato. Mi sembra giusto e legittimo. Attento però a non fare paragoni astrusi: tieni a mente che con ogni persona avrai un rapporto diverso, ma le diverse modalità e i diversi tempi di coinvolgimento non indicano per forza attrazione minore. Insomma, non paragonare one-itis a qualcuno che hai appena conosciuto e con cui non hai ancora condiviso nulla. Questo lo dico in generale eh, non voglio dire che sia il tuo caso.

Dicevo: qualche causa l'hai già individuata. Il fatto che non sia la prima volta che ciò ti accade potrebbe far pensare che sia un tuo problema di indisponibilità emotiva e che quindi dovresti lavorare su di te, perché non è particolarmente equilibrato passare da grande trasporto a zero coinvolgimento all'improvviso. Ma magari in questo caso la ragazza non è stata all'altezza delle tue aspettative, e questo a priori non potevi saperlo. 

Per riassumere direi che solo tu puoi sapere se la scomparsa del tuo interesse è da imputare alla non compatibilità o a tuoi meccanismi nascosti e quindi il pattern sarebbe stato lo stesso con qualsiasi altra ragazza. Guardati dentro e sii onesto con te stesso. Meritiamo tutti di provare forti emozioni, ma per farlo dobbiamo essere in grado di reggerle e affrontarle.

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Sensei10

E che devi dire. Ti piace una ragazza, cerchi il flirt e magari sei bravo a creare il clima giusto, ti gratifica la conquista, ma, una volta ottenuta la conferma, il desiderio lascia il posto alla soddisfazione. Classico: perché desiderare ciò che oramai sei riuscito ad avere?

Oltretutto, se vieni da storie non proprio felicissime con donne che ti hanno lasciato dei segni è ancora più probabile che tu stia cercando di spurgare, anche inconsciamente, qualche ferita residua. E, da ultimo, vorresti riprovare le stesse emozioni di prima. Cerchi un tipo di ragazza, non la ragazza in sé. 

Le cose sono due: o vai avanti e scopri chi è davvero l'altra persona, perché non bastano due o tre scopate per capirlo e potresti esserne felicemente stupito, oppure le prossime volte ci pensi bene prima di buttarti, per evitare qualche sofferenza inutile. 

Tralascio volutamente il consiglio di trovare un ascolto professionale, poiché non so se è il caso. Ma forse sì. 

 

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John789
19 minuti fa, Wanda ha scritto:

Mi ricordi tanto una persona che conosco. Tanta voglia di iniziare, di provare emozioni, e poi nel giro di poco, ogni (rarissima) volta che riusciva ad incontrare qualcuna che riteneva davvero interessante, in due settimane perdeva completamente interesse senza riuscire ad individuare una causa che fosse una. 

Tu, però, qualche causa l'hai già individuata. Non vuoi provare niente di meno di ciò che hai già provato in passato. Mi sembra giusto e legittimo. Attento però a non fare paragoni astrusi: tieni a mente che con ogni persona avrai un rapporto diverso, ma le diverse modalità e i diversi tempi di coinvolgimento non indicano per forza attrazione minore. Insomma, non paragonare one-itis a qualcuno che hai appena conosciuto e con cui non hai ancora condiviso nulla. Questo lo dico in generale eh, non voglio dire che sia il tuo caso.

Dicevo: qualche causa l'hai già individuata. Il fatto che non sia la prima volta che ciò ti accade potrebbe far pensare che sia un tuo problema di indisponibilità emotiva e che quindi dovresti lavorare su di te, perché non è particolarmente equilibrato passare da grande trasporto a zero coinvolgimento all'improvviso. Ma magari in questo caso la ragazza non è stata all'altezza delle tue aspettative, e questo a priori non potevi saperlo. 

Per riassumere direi che solo tu puoi sapere se la scomparsa del tuo interesse è da imputare alla non compatibilità o a tuoi meccanismi nascosti e quindi il pattern sarebbe stato lo stesso con qualsiasi altra ragazza. Guardati dentro e sii onesto con te stesso. Meritiamo tutti di provare forti emozioni, ma per farlo dobbiamo essere in grado di reggerle e affrontarle.

Infatti cerco in ogni modo di eliminare il confronto, ma non sempre ci riesco. Quello che sentivo per la one-Itis era forte, divorante (sia in senso positivo che negativo), a tratti ingestibile. Quello che sento ora è più calmo, gentile, delicato, ma non escludo che sia anche questo un "sentire" che possa portare a una LTR. Forse non ci credo abbastanza, o non riesco ad accettarlo. 

C'è di fatto che forse, in parte, lei ha deluso le mie aspettative. Prende poco iniziativa, si lascia trascinare e non mi tiene testa come vorrei. Inoltre sento che non tiri fuori quella parte di me che mi piace e che ho visto tirar fuori dalla one-itis: il me ironico, divertente, a cui piace sperimentare, fare pazzie, ridere di gusto. È come se fosse tutto più "calmo". 

23 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

E che devi dire. Ti piace una ragazza, cerchi il flirt e magari sei bravo a creare il clima giusto, ti gratifica la conquista, ma, una volta ottenuta la conferma, il desiderio lascia il posto alla soddisfazione. Classico: perché desiderare ciò che oramai sei riuscito ad avere?

Oltretutto, se vieni da storie non proprio felicissime con donne che ti hanno lasciato dei segni è ancora più probabile che tu stia cercando di spurgare, anche inconsciamente, qualche ferita residua. E, da ultimo, vorresti riprovare le stesse emozioni di prima. Cerchi un tipo di ragazza, non la ragazza in sé. 

Le cose sono due: o vai avanti e scopri chi è davvero l'altra persona, perché non bastano due o tre scopate per capirlo e potresti esserne felicemente stupito, oppure le prossime volte ci pensi bene prima di buttarti, per evitare qualche sofferenza inutile. 

Tralascio volutamente il consiglio di trovare un ascolto professionale, poiché non so se è il caso. Ma forse sì. 

 

Come faccio a scoprire l'altra persona? Nel senso, proprio nel pratico, come faccio? Uscite, nuove esperienze.. ? 

Aggiungo quest'altra cosa. Lei tra un mese scarso parte per l'Erasmus e sarà via per tanto tempo. So che tutti mi direte lascia perdere perché l'Erasmus sfascia coppie, ma non è questo che m'interessa. A me interesserebbe sapere più quanto questa partenza imminente (e quindi poco tempo a disposizione) possa influire su una situazione già così incerta. 

 

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Sensei10
Adesso, John789 ha scritto:

Come faccio a scoprire l'altra persona? Nel senso, proprio nel pratico, come faccio? Uscite, nuove esperienze.. ? 

Beh, immagino che tu non la conosca poi tanto. Sei reduce da storie lunghe, quindi sai che ci vuole tempo prima di capire bene come è fatta l'altra. E' anche vero che quando due persone fanno fuoco e fiamme subito la tensione è destinata, per forza di umane necessità, a diminuire. Ci vuole pazienza se intendi avere un rapporto duraturo. Se invece, e sia detto senza alcun giudizio nei tuoi confronti, sei animato dall'entusiasmo e dall'eccitazione non ci fai nulla con la pazienza, anzi diventa un ostacolo noioso. 

Vista la situazione l'Erasmus è una medaglia a due facce completamente diverse: da una parte può scemare ancora di più l'interesse già in fase calante, dall'altra la lontananza e il rinnovo del desiderio può avvicinarti di nuovo a lei. Non scommetterei sulla prima ipotesi, per quel che leggo. 

 

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thehappyunicorn
3 ore fa, John789 ha scritto:

Spesso mi chiedo: se quella persona mi faceva provare delle emozioni così forti, perché dovrei accontentarmi di emozioni meno forti come quelle che sto vivendo adesso con questa ragazza? Spesso mi dico anche che quelle emozioni erano "falsate" dal patologico, dall'ossessione, da un attaccamento ma sembra non bastarmi.

Ti sei risposto da solo. Trauma bonding direi, così, su due piedi. Con la one itis era mezza tossica la relazione, vero? 

Devi guardarti dentro, viene da lì.

@Sensei10 dá un consiglio saggio, può essere che il conoscere meglio questa nuova persona porti a buone sorprese.

Tempo fa avevo letto un commento che mi aveva fatto pensare, chissà chi lo scrisse. Diceva su per giù: con chi hai finito la relazione avevi passato molto tempo. Devi darne (di tempo) anche alla nuova, se un minimo vale, tipo forzare un attimo. Un attimo eh, non troppo. Il commento diceva questo in due parole molto ben scelte. Il concetto è profondo, vale la pena pensarci.

Benvenuto nel club comunque 

Modificato da thehappyunicorn
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Back Door Man
15 minutes ago, thehappyunicorn said:

Ti sei risposto da solo. Trauma bonding direi, così, su due piedi. Con la one itis era mezza tossica la relazione, vero? 

Devi guardarti dentro, viene da lì.

 

https://abusewarrior.com/toxic-relationships/narcissistic-abuse/what-is-trauma-bonding/

 

Non conoscevo il termine ma è un argomento che ho studiato.

Mi sento di confermare.

Non puoi dire che la nuova non è buona, perché hai sempre in testa l'altra.

Fai triangolazioni.

2 hours ago, John789 said:

Infatti cerco in ogni modo di eliminare il confronto, ma non sempre ci riesco.

È la triangolazione che fai e non riesci a evitarlo.

Senza triangolazione la nuova che non sa fare sesso ti ecciterebbe, vorresti insegnargli cose (è così per la maggioranza dei maschi).

 

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roberto5552
5 ore fa, John789 ha scritto:

Buongiorno, 

scrivo qui nella speranza di chiarirmi le idee, considerata l'enorme confusione che mi ritrovo in testa da giorni. Vi riassumo la situazione:

Conosco questa ragazza da un bel pò di tempo, almeno 2-3 anni, perché colleghi di studio. Pur conoscendoci, non abbiamo mai avuto modo di avvicinarci davvero: frequentavamo amicizie e posti diversi e ci ritrovavamo a scambiare qualche parola solo in quelle rare occasioni in cui le nostre amicizie in comune s'incrociavano in serate, campeggi ecc.. L'ho sempre stimata per la sua visione e prospettiva di vita e, da un pò a questa parte, ho cominciato a provare attrazione fisica. 

Un giorno (qualche mese fa) le scrissi un pò per caso e da lì abbiamo tenuto una conversazione che si è portata avanti per qualche settimana. In questi messaggi si denotava un forte interesse da ambo i lati a conoscersi e scoprirsi fino a due settimane fa quando lei vuota il sacco e mi dice apertamente che prova attrazione per me (sia fisica che mentale). Da lì abbiamo cominciato a vederci e già dal primo incontro è esplosa la passione. Non nascondo che sono stato benissimo, non provavo queste sensazioni da molto tempo. Ma qui vengono i problemi. 

Dopo 3-4 uscite, passiamo una giornata insieme a casa sua e dormo da lei. Fino a quel giorno tutto ok, ero convintissimo delle mie emozioni al punto che non avrei avuto problemi ad ufficializzare la nostra relazione agli amici. Ma da quella mattina ho avvertito qualcosa di strano: tutto quel desiderio, quella passione, quella voglia di passare tempo con lei si erano come spenti. Sentivo un'angoscia al punto che, se avessi potuto, sarei scappato. Mi sentivo spento dentro, annoiato. E lì ho cominciato a pensare, pensare, pensare.

Mi è successa una cosa simile due anni fa: ero uscito dalla mia relazione più importante (9 anni) perché innamorato di un'altra e una volta insieme ho sentito scomparire tutto nel giro di poco tempo al punto che ho dovuto mettere un punto. Non avvertivo più nessun sentimento di amore/innamoramento dopo mesi interi a desiderare quella persona. 

Adesso la dinamica è diversa. Vengo da una relazione che non c'è mai stata, da una one-itis durata 2 anni per cui ho provato delle emozioni fortissime, non paragonabili a quelle di qualsiasi altra relazione. Dopo l'ennesima delusione da parte sua ho deciso di allontanarmi (son passati 2 mesi) ma ho come la sensazione che quella storia mi abbia segnato tantissimo. Spesso mi chiedo: se quella persona mi faceva provare delle emozioni così forti, perché dovrei accontentarmi di emozioni meno forti come quelle che sto vivendo adesso con questa ragazza? Spesso mi dico anche che quelle emozioni erano "falsate" dal patologico, dall'ossessione, da un attaccamento ma sembra non bastarmi.

Non so che fare. Ho detto all'attuale ragazza che sono in crisi, ma non so spiegargli cosa mi succede. Quando c'è mi sento "oppresso" (forse anche dalla paura di perdermi la possibilità di incontrare persone che mi facciano sentire le stesse emozioni che ho vissuto con la One-itis), quando non c'è mi manca. 

Altra cosa che mi va di aggiungere: il sesso. Non è strabiliante anzi, quasi mi annoia. Lei non prende iniziativa (ed è così dalla prima volta), sembra abbia poca esperienza e mi è anche capitato di perdere il desiderio durante il sesso perché lei non si mostrava così "presa". Anche questo mi fa paura. Non posso sentirmi privo di desiderio in una relazione da poco iniziata. 

 

Vi ringrazio anticipatamente per le risposte. 

 

Cazzo siamo uguali. Dopo vari vicissitudini, prima divorzio e poi oneitiis per una non riesco più ad innamorarmi di nessuna. Ho fatto naufragare due relazioni dopo la oneitis quindi deduco di non essere pronto e ne sto prendendo atto quindi esco solo per divertirmi in storie di una notte nell' attesa che qlcosa possa cambiare.

Direi che devi andarci piano secondo me, non avere fretta e aspettare che il tempo faccia il suo corso. 

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John789
19 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Beh, immagino che tu non la conosca poi tanto. Sei reduce da storie lunghe, quindi sai che ci vuole tempo prima di capire bene come è fatta l'altra. E' anche vero che quando due persone fanno fuoco e fiamme subito la tensione è destinata, per forza di umane necessità, a diminuire. Ci vuole pazienza se intendi avere un rapporto duraturo. Se invece, e sia detto senza alcun giudizio nei tuoi confronti, sei animato dall'entusiasmo e dall'eccitazione non ci fai nulla con la pazienza, anzi diventa un ostacolo noioso. 

Vista la situazione l'Erasmus è una medaglia a due facce completamente diverse: da una parte può scemare ancora di più l'interesse già in fase calante, dall'altra la lontananza e il rinnovo del desiderio può avvicinarti di nuovo a lei. Non scommetterei sulla prima ipotesi, per quel che leggo. 

 

Esatto. Non la conosco tanto. Inoltre, non so se per un semplice caso, ogni volta che le mie relazioni sono iniziate con un carattere "bruciante" sono sempre finite male. Per l'Erasmus la penso anche io così anche se, in questo caso, viene fuori un altro problema: quello della fiducia. Le vecchie storie mi hanno disilluso abbastanza, ma so che devo cambiare. Almeno se voglio una relazione lunga nella mia vita, o mi sbaglio? 

 

17 ore fa, thehappyunicorn ha scritto:

Ti sei risposto da solo. Trauma bonding direi, così, su due piedi. Con la one itis era mezza tossica la relazione, vero? 

Devi guardarti dentro, viene da lì.

@Sensei10 dá un consiglio saggio, può essere che il conoscere meglio questa nuova persona porti a buone sorprese.

Tempo fa avevo letto un commento che mi aveva fatto pensare, chissà chi lo scrisse. Diceva su per giù: con chi hai finito la relazione avevi passato molto tempo. Devi darne (di tempo) anche alla nuova, se un minimo vale, tipo forzare un attimo. Un attimo eh, non troppo. Il commento diceva questo in due parole molto ben scelte. Il concetto è profondo, vale la pena pensarci.

Benvenuto nel club comunque 

Tossica ai massimi livelli, credo. E quel "credo" mi fotte. 

Ho provato delle emozioni così forti che ancora non riesco a capire quanto ci fosse amore. Ho sempre creduto che lo fosse, avrei fatto ogni cosa per quella persona e mi si fermava il cuore ogni volta che la vedevo. Tirava fuori il meglio di me, ma anche il peggio. Nel frattempo: ansia nell'attendere una sua risposta, controllo accessi su WA, rabbia inspiegabile, tristezza di ogni volta che terminavamo una chiamata. Con gran forza di volontà ho chiuso, stava influendo anche sullo studio universitario e non andava bene. 

Sul secondo punto si, ho deciso di forzarmi quel pò che basta. Ieri ci siamo visti, abbiamo parlato con sincerità e il semplice esporre i miei dubbi mi ha fatto immediatamente sentire più leggero. Una serata completamente diversa da quella che mi aspettavo visti i precedenti. Mi sono sentito a mio agio. 

16 ore fa, Back Door Man ha scritto:

 

https://abusewarrior.com/toxic-relationships/narcissistic-abuse/what-is-trauma-bonding/

 

Non conoscevo il termine ma è un argomento che ho studiato.

Mi sento di confermare.

Non puoi dire che la nuova non è buona, perché hai sempre in testa l'altra.

Fai triangolazioni.

È la triangolazione che fai e non riesci a evitarlo.

Senza triangolazione la nuova che non sa fare sesso ti ecciterebbe, vorresti insegnargli cose (è così per la maggioranza dei maschi).

 

Grazie per l'articolo. Ci ho dato un'occhiata e mi son ripromesso di rivederlo per intero in giornata. Terrificante leggere queste cose, mi sembra di ritrovare il me di qualche mese fa, in cui il mio umore dipendeva esclusivamente da una persona. Avevo e ho diversi problemi nella mia vita, su tutti i campi. Penso sia anche abbastanza naturale che inconsciamente cerchiamo salvezza in qualcosa o qualcun'altro. 

 

 

Questione fiducia, che è saltata fuori preponderante dopo l'incontro di ieri. Sento di non riuscire ad averne abbastanza. Credo sia connessa alla paura d'investire e, di conseguenza, restarci male. Nelle vecchie relazioni finite una merda ho investito tanto, ho tirato fuori la parte più "romantica" di me e ci son rimasto male proporzionalmente a quanto ho dato (tra cui il tempo, da non sottovalutare. Anzi, forse è l'elemento principale). So che se mi fidassi, comincerei ad investire nell'altra persona, a vivermi la bellezza del dare senza grosse paure. 

Ieri ne abbiamo parlato, sono stato sincero e le ho detto che costruisco la fiducia con il tempo, non in pochi giorni insieme. Non so quanto sia stato carino, ma purtroppo la realtà è questa e non vorrei che il non parlarne si tramutasse poi in comportamenti scuri e inspiegabili quando lei sarà lontana. Mi ha più volte detto guardandomi negli occhi che lei ci tiene e che, quando è così, non ci sono tentazioni che tengano. Allo stesso tempo non mi ha poi tanto rassicurato con alcuni suoi racconti relativi a un suo tradimento e al fatto che ha "simpatizzato" con uno dei tizi che partiranno con lei in Erasmus. A volte mi sento un cazzo d'insensibile nel non riuscire a credere nella fiducia. Ho visto e provato talmente tanto schifo che nemmeno le lacrime di chi ho di fronte mi fanno credere che quella persona non si farà scrupoli a farmi del male, a tradire la mia fiducia. 

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Sensei10
1 ora fa, John789 ha scritto:

Esatto. Non la conosco tanto. Inoltre, non so se per un semplice caso, ogni volta che le mie relazioni sono iniziate con un carattere "bruciante" sono sempre finite male. Per l'Erasmus la penso anche io così anche se, in questo caso, viene fuori un altro problema: quello della fiducia. Le vecchie storie mi hanno disilluso abbastanza, ma so che devo cambiare. Almeno se voglio una relazione lunga nella mia vita, o mi sbaglio? 

Ma sai, se vuoi una relazione lunga non devi aspettarti una relazione lunga. 

So che è contraddittorio, ma il pericolo di caricare le attese è reale, elevato e inevitabile. Questo non significa che tu debba cercare avventure prive di senso, è inutile anche dirlo, ma che saprai trovare le persone più adatte a te e riconoscerle. 

Ad esempio, il carattere bruciante a cui fai riferimento: so cosa si prova, ed è indescrivibile, oltre che raro. A volte ho pensato che sarebbe stato  meglio avere 100 storielle con una partenza intensa che 1/2 che si procedono a passo d'uomo, stabilmente. E ancora non so bene nemmeno io quale sia la situazione preferibile, per come sono fatto. È il famoso equilibrio. Il batticuore, però, è veramente meglio del benessere? Non perché siano inconciliabili, ci mancherebbe, ma perché per batticuore intendo proprio quella fissazione per l'altra che diventa necessità. E con benessere, invece, quel piacere tranquillo, che non conosce l'ansia. Nel tempo ho realizzato che non c'è una posizione predominante, uno zenit e un nadir. Non dipende solo da noi, forse non dipende proprio dalle persone, ma dalle circostanze, dai periodi, dagli ambienti. Tutto ciò che circonda e crea l'occasione, insomma. La stessa persona, incontrata per caso in strada o conosciuta durante una vacanza, può emanare una luce diversa. E così anche noi, neanche a dirlo. 

Imparare l'equilibrio. Tanto prima o poi si cade, ma vorremmo cadere sul morbido anziche su un mucchio di vetri rotti. E magari l'altra persona ci tenderà la mano e ci tirerà su. 

Tu, come molti altri, hai creduto che quella mano arrivasse di sicuro, ma questo non è successo. Il bello è che c'era a tratti, sfiorava le tue dita e poi si ritraeva. E questo ha minato la tua fiducia, di cadere da solo non ti va più, di farti male non ti va più, di restare, lì sotto, ad attendere cenni neanche a dirlo. Però posso dirti una cosa? Non cambiare, non per questo motivo. Non cambiare per loro, per diventare come loro. Perché, probabilmente, se hai preso queste botte, sei anche abbastanza coraggioso da averle cercate, senza tirarti indietro. In due passaggi ti contraddici ma, per me, è molto positivo: cerchi una salvezza, però sei disposto a dare moltissimo. Potenzialmente sei ben centrato, allora.

Puoi andare avanti essendo te stesso, per riprovare certe emozioni e camminare saldamente. Serve solo un maggiore equilibrio.

In ciò che stai vivendo ora, c'è stato un dialogo e lei ti ha dato delle rassicurazioni. Bene, sono parole, hanno un peso specifico, nonostante ripetiamo a noi stessi che pretendiamo il seguito, cioè i fatti. Lascia stare il suo simpatizzare con un altro, capisci da te che non te lo avrebbe rivelato se avesse voluto lasciarsi una porta aperta.

Dalle l'opportunità di concretizzare il presente, la tua è sfiducia nei confronti del passato. Se non le concederai questo, non potrai sapere quanto lunga è la storia che ti accingi a scrivere.

L'Erasmus, certo, ti fa tentennare. Lontani, con giri estranei, con la fama che si porta appresso. Però vedi, hai chiesto del tempo. E questo è molto importante. Potevi fare finta di nulla, invece hai voluto affrontare la questione. È un approccio protettivo. Sano, se non ci sono chiusure a priori e del tutto ingiustificate. Perché non stai guardando lei dritta negli occhi, ma hai ancora la testa girata verso i fantasmi di ieri. E ieri è passato, non c'è più. 

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