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Speranz4

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Speranz4

Ciao ragazzi di solito sono uno a cui piace molto leggere e di meno interagire ma vorrei un vostro punto di vista sulla mia situazione attuale lavorativa/sociale/relazionale. Premetto che ho avuto modo di visionare alcuni webinar di Zema e sto proseguendo con i primi esercizi del Clan che mi stanno richiedendo un importante impegno mentale; mi rendo conto però che nel contesto in cui sono ora non riesco a vedere sbocchi applicativi o un percorso chiaro da seguire. Mi ritrovo con il classico social circle di provincia chiuso dove le ragazze presenti o hanno tresche ambigue con i ragazzi che ci sono un po' più svegli oppure palano chiunque nella mistica ricerca del principe azzurro anche se sono dei cessi a pedali. Ora non voglio fare la parte del lamentoso o che si piange addosso ma qui vedo che il tessuto sociale è composto per la maggior da social circle simili al mio molto chiusi difficli da penetrare e che comunque offrono pochi vantaggi lato figa dato che qua la maggior parte è in cerca di ltr e mi sembra ogni volta di avere a che fare con delle ritardate cosmiche con delle convizioni al limite dell'assurdo. L'idea che mi era venuta era provare ad organizzare delle feste private come suggerito da zema ma dovrei fare quasi tutto da solo e anche lì poi racimolare ragazze sarebbe un problema da non poco conto visto che quelle che conosco sono possessive l'una con l'altra e poco aperte alle conoscenze siccome qui purtroppo c'è una mentalità del cazzo. Ora dal punto di vista economico sono messo bene visto che lavoro da 3 anni vicino casa nel settore IT, il lato negativo è che sono su un progetto di nicchia e che in pratica a meno che non mi spacchi di studio in un altro campo sempre in ambito informatico è quasi impossibile riuscire a cambiare luogo lavorativo. Considerando che lavoro 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì sempre in smart working restare tutta la giornata al pc a studiare è deleterio e lo faccio con molta difficoltà. Per quanto riguarda Tinder  ho fatto il platinum e ho seguito l ebook di zema ma su una trentina di match in un mese scarso ho trovato solo turiste perditempo, ragazze che leggono un messaggio e non leggono il secondo o disagiate totali di paese. Di certo non ho un profilo curatissmo ma onestamente non credo cambi molto riguardo l'efficacia di quest'app in questo luogo. Per ultimo punto vivo ancora con i miei anche se ho un'indipendenza economica perchè inizialmente volevo accumulare più denaro possibile per acquistare eventualmente una casa qui, poi però nel tempo ho cambiato idea visto che significherebbe un investimento importante che mi vincolerebbe qui e onestamente visto il contesto generale mi sento un po' soffocato... tra colleghi ultra quarantenni monogami che in azienda volevano rimanere di più in ufficio per non tornare dalla moglie, responsabili rincoglioniti che mi fanno bestemmiare ogni giorno e mi hanno fatto perdere anche  la minima passione per questo lavoro e dulcis in fundo genitori settantenni con idee arcaiche. Ora secondo voi in che direzione dovrei muovermi? Sicuramente dovrei andarmene di casa ma dove? in affitto/mutuo qui e provare a espandere i cirocli sociali anche se ora come ora mi sento abbastanza inadeguato? Oppure sarebbe meglio studiare e cercare opportunità lavorative magari a Milano visto che ho già un backup economico? Attualmente la cosa che sento di dover fare è rendermi indipendente dal punto di vista emotivo dai miei genitori perchè mi rendo conto mi hanno viziato troppo dato che mio padre ha avuto una vita abbastanza difficile e già a 18 anni doveva mantenere la sua famiglia di origine e poi a 25 pure quella della sua prima moglie poi purtroppo venuta a mancare (io sono figlio del secondo matrimonio e ho 1 sorella e 1 fratello di una ventina d'anni più grandi di me in cui rivedo le mie problematiche). Quindi è stato sempre possessivo con me per non farmi passare ciò che ha dovuto passare lui ma mi rendo conto che questo ha fatto più danni che bene facendomi crescere con delle insicurezze importanti. Scusatemi se il topic è sconnesso o privo di corretta punteggiatura ma l'ho scritto di getto.

Modificato da boh.
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ICEBREAKER

ma se lavori in smart working in teoria non dovresti poter lavorare dove vuoi tu? inizi andando in un'altra città.  Poi trovare il lavoro successivo lo decidi dopo... ma non dovresti avere vincoli particolari in teoria (poi non ho idea)

Comunque visto che i soldi non ti mancano, valuterei lo psicologo (tipo il nostro) soprattutto riguardo il rapporto con tuo padre. 

Più che altro perchè se riesci a non viverla in modo "soffocante" nonostante lui, avresti più energie in generale.  

Non sto dando consigli, sicuramente andarsene è la cosa migliore... però se l'opzione poi è che rimani ugualmente e la vivi male... 

Per intenderci:

1) la vivi meglio, e fai le cose nonostante la situazione 

2) te ne vai

3)la vivi male, e rimani soffocato

Per come sono fatto io, alla fine ho preso la prima strada e adesso ho un buon rapporto con i miei, motivo per il quale riesco a fare più cose in generale, ovviamente ci sono problemi strategici proprio nello stare a casa piuttosto che a vivere da soli. 

Alla fine dei conti però penso sia stata la scelta più adatta per me

 

 

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Back Door Man
On 8/31/2021 at 4:18 PM, boh. said:

Ciao ragazzi di solito sono uno a cui piace molto leggere e di meno interagire ma vorrei un vostro punto di vista sulla mia situazione attuale lavorativa/sociale/relazionale. Premetto che ho avuto modo di visionare alcuni webinar di Zema e sto proseguendo con i primi esercizi del Clan che mi stanno richiedendo un importante impegno mentale; mi rendo conto però che nel contesto in cui sono ora non riesco a vedere sbocchi applicativi o un percorso chiaro da seguire. Mi ritrovo con il classico social circle di provincia chiuso dove le ragazze presenti o hanno tresche ambigue con i ragazzi che ci sono un po' più svegli oppure palano chiunque nella mistica ricerca del principe azzurro anche se sono dei cessi a pedali. Ora non voglio fare la parte del lamentoso o che si piange addosso ma qui vedo che il tessuto sociale è composto per la maggior da social circle simili al mio molto chiusi difficli da penetrare e che comunque offrono pochi vantaggi lato figa dato che qua la maggior parte è in cerca di ltr e mi sembra ogni volta di avere a che fare con delle ritardate cosmiche con delle convizioni al limite dell'assurdo. L'idea che mi era venuta era provare ad organizzare delle feste private come suggerito da zema ma dovrei fare quasi tutto da solo e anche lì poi racimolare ragazze sarebbe un problema da non poco conto visto che quelle che conosco sono possessive l'una con l'altra e poco aperte alle conoscenze siccome qui purtroppo c'è una mentalità del cazzo. Ora dal punto di vista economico sono messo bene visto che lavoro da 3 anni vicino casa nel settore IT, il lato negativo è che sono su un progetto di nicchia e che in pratica a meno che non mi spacchi di studio in un altro campo sempre in ambito informatico è quasi impossibile riuscire a cambiare luogo lavorativo. Considerando che lavoro 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì sempre in smart working restare tutta la giornata al pc a studiare è deleterio e lo faccio con molta difficoltà. Per quanto riguarda Tinder  ho fatto il platinum e ho seguito l ebook di zema ma su una trentina di match in un mese scarso ho trovato solo turiste perditempo, ragazze che leggono un messaggio e non leggono il secondo o disagiate totali di paese. Di certo non ho un profilo curatissmo ma onestamente non credo cambi molto riguardo l'efficacia di quest'app in questo luogo. Per ultimo punto vivo ancora con i miei anche se ho un'indipendenza economica perchè inizialmente volevo accumulare più denaro possibile per acquistare eventualmente una casa qui, poi però nel tempo ho cambiato idea visto che significherebbe un investimento importante che mi vincolerebbe qui e onestamente visto il contesto generale mi sento un po' soffocato... tra colleghi ultra quarantenni monogami che in azienda volevano rimanere di più in ufficio per non tornare dalla moglie, responsabili rincoglioniti che mi fanno bestemmiare ogni giorno e mi hanno fatto perdere anche  la minima passione per questo lavoro e dulcis in fundo genitori settantenni con idee arcaiche. Ora secondo voi in che direzione dovrei muovermi? Sicuramente dovrei andarmene di casa ma dove? in affitto/mutuo qui e provare a espandere i cirocli sociali anche se ora come ora mi sento abbastanza inadeguato? Oppure sarebbe meglio studiare e cercare opportunità lavorative magari a Milano visto che ho già un backup economico? Attualmente la cosa che sento di dover fare è rendermi indipendente dal punto di vista emotivo dai miei genitori perchè mi rendo conto mi hanno viziato troppo dato che mio padre ha avuto una vita abbastanza difficile e già a 18 anni doveva mantenere la sua famiglia di origine e poi a 25 pure quella della sua prima moglie poi purtroppo venuta a mancare (io sono figlio del secondo matrimonio e ho 1 sorella e 1 fratello di una ventina d'anni più grandi di me in cui rivedo le mie problematiche). Quindi è stato sempre possessivo con me per non farmi passare ciò che ha dovuto passare lui ma mi rendo conto che questo ha fatto più danni che bene facendomi crescere con delle insicurezze importanti. Scusatemi se il topic è sconnesso o privo di corretta punteggiatura ma l'ho scritto di getto.

Io do sempre il consiglio di allontanarsi da casa.

Senza con questo accusare i genitori di qualcosa.

Anche fossero i migliori del mondo allontanarsi è basilare per il completo sviluppo della personalità adulta.

(In altri casi do lo stesso consiglio specificando che ci sono cose evidenti che non vanno bene nella famiglia di chi spiega il caso).

Già che ci siamo: non so se lo sai. Sono i casi in cui il soggetto trova scuse e fa resistenze e vorrebbe ma non vuole perché "hanno bisogno di lui" e cose simili.

Risultato: nei casi più patologici non se ne vanno mai, perché hanno una forte dipendenza dai familiari (che gli hanno inciso in testa con lo scalpello) e quasi sempre non hanno i mezzi economici per farlo, oltre a disturbi psichici più o meno gravi.

Non è il tuo caso. Puoi andare con Dio.

 

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Speranz4

Lo smart working è stato indetto causa covid ma comunque ci sono giornate in cui devo tornare in azienda quindi realisticamente non posso spostarmi a piacimento (volendo potrei andarmene qualche giorno fuori anche dell'Italia ma non so quanto abbia senso). Per quanto riguarda il rapporto con mio padre mi sono già consultato a livello psicologico ma mi rendo conto che non è quello il problema base. Cioè principalmente devo agire e rendermi autonomo pienamente senza fare affidamento sulla famiglia però devo capire in che direzione focalizzare le mie energie. Dato che è una persona con tanta esperienza di vita ed eccellente nel bricolage, lavori manuali, riparazioni, impianti elettrici e tutto ciò che riguarda l'atto pratico ritiene la maggior persone tutte incompetenti quindi io non riesco capire fin dove ascoltarlo e quando fare di testa mia. Non avendo esperienze mi rendo conto che non ho le conoscenze per discernere se dia consigli ottimali oppure se ci sono altri modi di fare più efficienti. Paradossalmente se non avessi una figura così incombente mi sentirei più libero di sperimentere. Onestamente ne ho parlato con loro ma sono i primi che dicono che vogliono solo il mio bene e che sono libero di fare ciò che voglio. Però quando ho paventato l'ipotesi di andarmene in affitto nella stessa città ho sentito come risposta: ma è meglio il mutuo che comunque si può cedere invece dell'affitto che sono soldi sprecati però già così sentirei di vincolarmi a loro. Cioè da un lato c'è l'orgoglio che mi dice di andarmene e di cavarmela da solo dall'altra però sento che a prescindere che sia mio padre o meno è comunque un uomo di esperienza quindi andrebbe ascoltato. Purtroppo in famiglia ho avuto mio fratello che è andato via a 24 anni di casa per poi ritornare a vivere in questa città 12 anni dopo (su insistenza di mio padre ha chiesto il trasferimento giù per prendere la casa di nostra nonna visto che viveva in una topaia nella città dove lavorava) accogliendo come convivente dopo qualche anno la prima che ha trovato con due figlie a carico dicendo che "non voleva stare solo" vabbè... Mio padre ha sempre avuto un rapporto conflittuale con mio fratello e mia sorella ( 44 anni vive da 3 a casa con noi dopo che è stata fuori anche lei 12 anni per lavoro) anche dovuto alla perdita della loro madre immagino e sono convinto che se non fossero dovuti emigrare forzatamente per lavoro non se ne sarebbero mai andati di casa... Pochi amici poche frequentazioni e mentalità sempre critica con chiunque, un modello in cui non voglio ricadere. Spesso non capisco la gente come abbia fatto a rendersi pienamente indipendente dai genitori capendo come comportarsi da "adulta" in determinate situazioni sociali. Mi sento un adolescente invece di un adulto. 

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Back Door Man

Faccio la pubblicità perché questo prodotto interessa anche me

https://www.officinadelsuccesso.com/downloads/escape-plan-the-next-three-years-pentalogia-completa/

 

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JohnSnow92
44 minuti fa, boh. ha scritto:

Lo smart working è stato indetto causa covid ma comunque ci sono giornate in cui devo tornare in azienda quindi realisticamente non posso spostarmi a piacimento (volendo potrei andarmene qualche giorno fuori anche dell'Italia ma non so quanto abbia senso). Per quanto riguarda il rapporto con mio padre mi sono già consultato a livello psicologico ma mi rendo conto che non è quello il problema base. Cioè principalmente devo agire e rendermi autonomo pienamente senza fare affidamento sulla famiglia però devo capire in che direzione focalizzare le mie energie. Dato che è una persona con tanta esperienza di vita ed eccellente nel bricolage, lavori manuali, riparazioni, impianti elettrici e tutto ciò che riguarda l'atto pratico ritiene la maggior persone tutte incompetenti quindi io non riesco capire fin dove ascoltarlo e quando fare di testa mia. Non avendo esperienze mi rendo conto che non ho le conoscenze per discernere se dia consigli ottimali oppure se ci sono altri modi di fare più efficienti. Paradossalmente se non avessi una figura così incombente mi sentirei più libero di sperimentere. Onestamente ne ho parlato con loro ma sono i primi che dicono che vogliono solo il mio bene e che sono libero di fare ciò che voglio. Però quando ho paventato l'ipotesi di andarmene in affitto nella stessa città ho sentito come risposta: ma è meglio il mutuo che comunque si può cedere invece dell'affitto che sono soldi sprecati però già così sentirei di vincolarmi a loro. Cioè da un lato c'è l'orgoglio che mi dice di andarmene e di cavarmela da solo dall'altra però sento che a prescindere che sia mio padre o meno è comunque un uomo di esperienza quindi andrebbe ascoltato. Purtroppo in famiglia ho avuto mio fratello che è andato via a 24 anni di casa per poi ritornare a vivere in questa città 12 anni dopo (su insistenza di mio padre ha chiesto il trasferimento giù per prendere la casa di nostra nonna visto che viveva in una topaia nella città dove lavorava) accogliendo come convivente dopo qualche anno la prima che ha trovato con due figlie a carico dicendo che "non voleva stare solo" vabbè... Mio padre ha sempre avuto un rapporto conflittuale con mio fratello e mia sorella ( 44 anni vive da 3 a casa con noi dopo che è stata fuori anche lei 12 anni per lavoro) anche dovuto alla perdita della loro madre immagino e sono convinto che se non fossero dovuti emigrare forzatamente per lavoro non se ne sarebbero mai andati di casa... Pochi amici poche frequentazioni e mentalità sempre critica con chiunque, un modello in cui non voglio ricadere. Spesso non capisco la gente come abbia fatto a rendersi pienamente indipendente dai genitori capendo come comportarsi da "adulta" in determinate situazioni sociali. Mi sento un adolescente invece di un adulto. 

Secondo me potresti puntare sull'affitto con un contratto a breve termine magari (1 anno tipo) e con casa arredata, così non hai troppi vincoli. Sul mutuo ci devi pensare meglio, non che sia una pessima scelta, ma se ancora non sei sicuro di quello che vuoi fare in futuro...

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Back Door Man
41 minutes ago, boh. said:

Lo smart working è stato indetto causa covid ma comunque ci sono giornate in cui devo tornare in azienda quindi realisticamente non posso spostarmi a piacimento (volendo potrei andarmene qualche giorno fuori anche dell'Italia ma non so quanto abbia senso). Per quanto riguarda il rapporto con mio padre mi sono già consultato a livello psicologico ma mi rendo conto che non è quello il problema base. Cioè principalmente devo agire e rendermi autonomo pienamente senza fare affidamento sulla famiglia però devo capire in che direzione focalizzare le mie energie. Dato che è una persona con tanta esperienza di vita ed eccellente nel bricolage, lavori manuali, riparazioni, impianti elettrici e tutto ciò che riguarda l'atto pratico ritiene la maggior persone tutte incompetenti quindi io non riesco capire fin dove ascoltarlo e quando fare di testa mia. Non avendo esperienze mi rendo conto che non ho le conoscenze per discernere se dia consigli ottimali oppure se ci sono altri modi di fare più efficienti. Paradossalmente se non avessi una figura così incombente mi sentirei più libero di sperimentere.

A prescindere dal fatto che tuo padre sia in gamba oppure no la figura paterna è sempre un po' ingombrante.

Ne sanno qualcosa i figli di padri di successo.

Non solo di successo, proprio gente di talento.

Non mi va di fare nomi ma pensa a cantanti / attori figli di cantanti e attori di talento "certificato". Hanno tutti sofferto un po' questa cosa.

 

41 minutes ago, boh. said:

Onestamente ne ho parlato con loro ma sono i primi che dicono che vogliono solo il mio bene e che sono libero di fare ciò che voglio. Però quando ho paventato l'ipotesi di andarmene in affitto nella stessa città ho sentito come risposta: ma è meglio il mutuo che comunque si può cedere invece dell'affitto che sono soldi sprecati però già così sentirei di vincolarmi a loro.

Ho scoperto da poco che gli affitti non sono facili da ottenere. Qui in Spagna ti fanno interrogatori peggio che in Questura.

Vogliono sapere che lavoro fai, che lavori hai fatto in passato, che tipo di lavoro vuoi svolgere. Vogliono documenti. Una cosa esagerata perché c'è squilibrio di domanda e offerta di immobili in affitto. Ma non è dappertutto così.

Comunque è vero che puoi cedere un mutuo, ma in pratica potrebbero servirti anni per trovare il compratore.

Per cui se lo fai vincoli tempo e denaro al territorio.

Non te lo consiglio.

 

41 minutes ago, boh. said:

Cioè da un lato c'è l'orgoglio che mi dice di andarmene e di cavarmela da solo dall'altra però sento che a prescindere che sia mio padre o meno è comunque un uomo di esperienza quindi andrebbe ascoltato. Purtroppo in famiglia ho avuto mio fratello che è andato via a 24 anni di casa per poi ritornare a vivere in questa città 12 anni dopo (su insistenza di mio padre ha chiesto il trasferimento giù per prendere la casa di nostra nonna visto che viveva in una topaia nella città dove lavorava) accogliendo come convivente dopo qualche anno la prima che ha trovato con due figlie a carico dicendo che "non voleva stare solo" vabbè... Mio padre ha sempre avuto un rapporto conflittuale con mio fratello e mia sorella ( 44 anni vive da 3 a casa con noi dopo che è stata fuori anche lei 12 anni per lavoro) anche dovuto alla perdita della loro madre immagino e sono convinto che se non fossero dovuti emigrare forzatamente per lavoro non se ne sarebbero mai andati di casa... Pochi amici poche frequentazioni e mentalità sempre critica con chiunque, un modello in cui non voglio ricadere. Spesso non capisco la gente come abbia fatto a rendersi pienamente indipendente dai genitori capendo come comportarsi da "adulta" in determinate situazioni sociali. Mi sento un adolescente invece di un adulto. 

Nessuna famiglia è perfetta.

Hai mai letto qualcosa sulle Costellazioni familiari oppure qualcosa di Eric Berne riguardo al cosiddetto "copione di vita"?

Le storie dei tuoi fratelli evidenziano dei conflitti.

Io ti consiglio sempre di andartene.

 

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ICEBREAKER

Fai conto che Aivia sta inserendo escape plan nel modulo 1 (bonus), visto che sei del clan dacci un'occhiata.

 

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@boh. Non per farti i conti in tasca ma secondo me scegliere Milano è un po' una brutta idea. Ti auguro di avere almeno 3000€ al mese di entrate ma se non è così escluderei Milano: ti ritroveresti a vivere in un mini appartamento senza verde tuo e in mezzo ad altra gente di ogni risma. Da come parli dato che tuo papà è bravo nei lavori manuali di casa, probabilmente non vivete in un appartamento ma in una casa con giardino, cosa che per me non ha eguali. Si avvicina l'inverno, forse ancora chiusure causa covid, davvero vuoi rischiare di passare in solitudine questo periodo con il rischio di non potere nemmeno uscire di casa? 

Personalmente eviterei le grandi città a favore delle medie, ovviamente al nord e, se posso, a nordest. Parlo per esperienza personale dato che ci vivo: qui abbiamo tutto, a detta del forum scopiamo come ricci, le venete sono facili e, scherzi a parte, non c'è il caos che hai a Milano. Però ti serve la macchina chiaramente. 

Poi se i soldi te lo permettono ti consiglierei l'affitto di una porzione di residence: immagina portare la tipa nel tuo piccolo villaggio fortificato che trasuda benessere da ogni parte.

Per es ti consiglierei Treviso e dintorni, è una delle città messe meglio del Veneto rispetto a tipologia di popolazione e sicuramente respiri aria nuova. Da come scrivi provieni da una buona famiglia, a modo, di certo non vorrai mescolarti alla feccia delle periferie delle grandi città. Anche perché se è la tua prima esperienza fuori casa credo sia utile agire in modo tranquillo, già avrai da pensare alle lavatrici, cucinare, stirare ecc, non credo che tu abbia intenzione di guardarti costantemente le spalle perché magari, dati i prezzi proibitivi delle grandi città, con il tuo stipendio ti puoi permettere al massimo un appartamento anni '60 in uno di quei palazzoni in cui gira di tutto e di più 

Poi chiaramente fatti un po' di conti tu

 

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Speranz4

Vi ringrazio per le risposte ci sono diversi spunti:

- Escape Plan ho visto il primo capitolo e devo finirlo di vedere ma per quanto sia interessante come progetto la difficoltà nell'attuarlo è proprio il cercare persone allineate con questo spirito di sviluppo che fuori da qui sono difficili da individuare

- Per quanto riguarda i conflitti familiari me ne sono reso conto in questi ultimi anni è proprio per questo che ho maturato l'idea che devo rendermi più indipendente emotivamente e sradicare l'abitudine di fare sempre affidamento sui miei. Per quanto riguarda la Berne mi informerò a riguardo grazie magari trovo qualche informazione in più.

- Per quanto riguarda lo stipendio sì in effetti con 1600 euro qui dove sono vivi da nababbo in pratica e il rapporto qualità/prezzo della vita è molto alto ma mi rendo conto che milano sarebbe una spesa onerosa e avevo già messo in conto di chiudere a volte in rosso alcuni mesi. La discreta somma da parte accumulata in 3 anni però era una cosa che non mi faceva preoccupare eccessivamente e infatti avevo valutato dei business online o comunque degli investimenti da poter fare anche come bnb per cercare una seconda entrata . Ovviamente non andrei a vivere in un appartamento condiviso fuori porta ma avevo cercato dei monolocali con contratto giornaliero non troppo fuori mano che con 7/800 euro d'affitto che mi consentivano magari di stare lì l'inverno e l'estate di tornare qui ma forse la sto vedendo troppo rosea ahahah. Purtroppo non ho una casa con giardino e vivo in uno dei quartieri più malfamati della mia città in periferia ahhaah e quindi sono abituato a rapportarmi con tutti i tipi di persone visto che mi adatto molto a chi ho davanti. Per porzione di residence cosa intendi esattamente? Stavo valutando anche altre realtà oltre milano ma dipende chiaramente in funzione del lavoro e trasferirmi da una provincia del sud a una provincia del nord non so quanto sia conveniente ma chiaramente sono tutte supposizioni ora come ora.

Modificato da boh.
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