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Non ha la testa.


Sergio1988

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Sergio1988
21 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Si tratta prima di prendere confidenza col concetto che quasi nessuna presenza esterna alla famiglia sia fissa, dato che può accadere veramente di tutto e poi la maturità di comprenderla appieno. 

A te come a lei può accadere qualcosa che vi costringe a interrompere. Come si interrompe è a discrezione soggettiva. Ciò fa male, se si sparisce e ciaone. 

Tuttavia il come poco importa, perché il concetto di base resta: nessuno è per sempre. Neanche la tua famiglia. L unica differenza è che la seconda è un po' più fissa dell altra. Sempre a tempo determinato.

Esattamente, nulla è per sempre e l'ho imparato a mie spese. Purtroppo, è la vita. 

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Sergio1988
9 minuti fa, free_dom ha scritto:

quindi la tua storia di 6 anni è finita parecchi anni fa.. a me lo scorso anno, ma sempre entrambi siamo stati lasciati dopo 6 anni. Pensiamo di costruirci si una bella corazza, di poter diventare di ghiaccio, ma in fondo non è possibile al 100%. 

Seppure per me è stato in questi ultimi mesi un rapporto di chat e un incontro dal vivo, con quella persona (lo speaker), mi trovavo bene a parlare ma ho cercato sempre di mantenere un certo "distacco" emotivo, ovvero di cercare/pensare di essere diventata di ghiaccio (tanto che lui chattando me lo fece notare più volte, che ero tutto tranne che di ghiaccio) dopo il trauma subito di essere stata lasciata dopo 6 anni. Eppure anche il suo ghosting improvviso, a me ha fatto un pò male (nulla di paragonabile neanche lontanamente al dolore che ho provato dopo esser stata lasciata, ma comunque mi ha fatto un pò male la sparizione, perchè mi ero un minimo affezionata a lui).

Ma evidentemente è la vita, credo che bisogna imparare sempre di più a navigarci dentro cercando di prendere meno "botte" possibili, ed al contempo evitare di chiudersi a riccio per paura di esser delusi, ma mi rendo conto già solo scrivendolo, che ciò non è per nulla facile da mettere in pratica.

Quando ci si trova bene con una persona, il dispiacere è più che leggittimo. Tanto più quando ci si vede e si passano dei bei momenti assieme.

A volte non è nemmeno il chiudersi a riccio, a me è capitato spesso di sentire ragazze in chat che non mi prendono minimamente, mi annoio subito...Quindi quando mi capita di sentire affinità in chat, anche sul lato estetico, cerco di approfondire.

Bisogna sempre mettere in preventivo che la delusione sia sempre dietro l'angolo, anche se poi quando arriva e un po' ci credi e ti crei aspettative, un po' fa male. 

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26 minuti fa, Sergio1988 ha scritto:

Bisogna sempre mettere in preventivo che la delusione sia sempre dietro l'angolo, anche se poi quando arriva e un po' ci credi e ti crei aspettative, un po' fa male

Sì, esatto, mettere in preventivo la delusione. Senza peró porsi lo strampalato obiettivo di poterla eliminare...dato che non c’è nulla di patologico nel provarla. Non siamo robot, cazzo. E non sarebbe nemmeno carino trasformarsi in quest’ultimi.

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Mogss
24 minuti fa, Celeste ha scritto:

Sì, esatto, mettere in preventivo la delusione. Senza peró porsi lo strampalato obiettivo di poterla eliminare...dato che non c’è nulla di patologico nel provarla. Non siamo robot, cazzo. E non sarebbe nemmeno carino trasformarsi in quest’ultimi.

Concordo.

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Sensei10
59 minuti fa, Sergio1988 ha scritto:

Bisogna sempre mettere in preventivo che la delusione sia sempre dietro l'angolo

E invece no.

Perché poi si rischia di vivere con il pensiero ossessivo che il primo impedimento, magari casuale, magari improrogabile, sia un segnale negativo.

Le cose vanno vissute per come sono. Bene se è bene, male se è male. Pensare troppo a quel che sarà, se sarà, come sarà, non aiuta a godersi il presente con la giusta serenità di giudizio. 

Anche perché non c'è un'alternativa, o una storia va avanti o finisce. Lapalissiano.

E se finisce non è detto che sia una delusione.

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Giraluna
1 ora fa, Sergio1988 ha scritto:

Bisogna sempre mettere in preventivo che la delusione sia sempre dietro l'angolo,

Bisogna tenere a mente che siamo imperfetti e mortali. Dunque di godersi i momenti per quello che sono, dei momenti.

Arriva il sereno dopo la tempesta. E quando c è la tempesta, o ci si ripara sotto un portico, oppure ci si prende tutta la pioggia. L importante è tornare a casa 😉

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Sergio1988
19 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

E invece no.

Perché poi si rischia di vivere con il pensiero ossessivo che il primo impedimento, magari casuale, magari improrogabile, sia un segnale negativo.

Le cose vanno vissute per come sono. Bene se è bene, male se è male. Pensare troppo a quel che sarà, se sarà, come sarà, non aiuta a godersi il presente con la giusta serenità di giudizio. 

Anche perché non c'è un'alternativa, o una storia va avanti o finisce. Lapalissiano.

E se finisce non è detto che sia una delusione.

Certo, io parlavo col senno di poi. Nel mentre, ho cercato di goderne appieno, poi è andata male...

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Sergio1988
10 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Bisogna tenere a mente che siamo imperfetti e mortali. Dunque di godersi i momenti per quello che sono, dei momenti.

Arriva il sereno dopo la tempesta. E quando c è la tempesta, o ci si ripara sotto un portico, oppure ci si prende tutta la pioggia. L importante è tornare a casa 😉

Ecco, allora diciamo che io adesso sono un pochino sotto al portico e per 3/4 sto prendendo la pioggia. Speriamo di tornare a casa in tempi brevi 😁

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free_dom
22 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

E invece no.

Perché poi si rischia di vivere con il pensiero ossessivo che il primo impedimento, magari casuale, magari improrogabile, sia un segnale negativo.

Le cose vanno vissute per come sono. Bene se è bene, male se è male. Pensare troppo a quel che sarà, se sarà, come sarà, non aiuta a godersi il presente con la giusta serenità di giudizio. 

Anche perché non c'è un'alternativa, o una storia va avanti o finisce. Lapalissiano.

E se finisce non è detto che sia una delusione.

anche questo è vero. Assolutamente. Bisogna viversele, le cose che capitano (se capitano). Con gli occhi aperti e la testa sulle spalle ma bisogna viversele. E' un pò quello che ho sempre pensato, poi se c'è la "delusione", bisogna saper buttarsela alle spalle il prima possibile. Come dice @Celeste, non siamo robot, cazzo.

Modificato da free_dom
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1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Si tratta prima di prendere confidenza col concetto che quasi nessuna presenza esterna alla famiglia sia fissa, dato che può accadere veramente di tutto e poi la maturità di comprenderla appieno. 

A te come a lei può accadere qualcosa che vi costringe a interrompere. Come si interrompe è a discrezione soggettiva. Ciò fa male, se si sparisce e ciaone. 

Tuttavia il come poco importa, perché il concetto di base resta: nessuno è per sempre. Neanche la tua famiglia. L unica differenza è che la seconda è un po' più fissa dell altra. Sempre a tempo determinato.

Post bellissimo (e altrettanto vero). Grazie 

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