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La voce interiore


thehappyunicorn

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thehappyunicorn

Non sono riuscito a trovare un Td dove si parlasse esplicitamente di questo. Cerco di farla breve, spero mi capirete: quando si ha a che fare con una nuova donna (direi che il problema abbia sfumature abbastanza diverse per la situazione inversa), non parlo di approcci a freddo dove vale tutto e le situazioni sono molto dinamiche, ma di conoscenze da situazioni più convenzionali, ho una voce dentro che parla. L'ho sempre avuta, ma messa a tacere il più delle volte, maltrattata diciamo e non le ho mai dato importanza. Questa voce interiore è capace di comunicare due cose solamente: ci sta o non ci sta. La voce interiore, una specie di oracolo, professa il verdetto dal subconscio, dove risiede, verso la mia parte razionale, nelle primissime fasi di frequentazione con una nuova donna. Si dice che ci vogliano 3 secondi per capire se una persona ci piaccia o meno. La mia voce si manifesta con tempo molto variabile, ma direi che 1 minuto di interazione molto spesso è tutto quanto abbia bisogno per sentire quello che sente lei e proclamarsi, 1 minuto ovviamente da quando è iniziata una conversazione esclusiva tra me e la donna in esame, ma può essere molto meno anche. Attenzione: la voce può dire: ci sta, ma poi la donna può benissimo avere già un compagno e quindi materializzare la profezia può non essere immediato o possibile ugualmente. Il ci sta della voce non significa che ci sarà necessariamente interazione intima, ma solo che, volendo, si può proseguire, che la luce è verde diciamo. Questa voce, come dicevo, l'ho bellamente maltrattata molte, troppe volte, perché di mio sono incline al razionale (ma dai?!): che senso ha quindi dare retta alla voce? La voce è non definibile, eterea, la voce parla a vanvera.

Ma sto arrivando a realizzare che ho sbagliato, che non vale la pena fare così, che esiste sul serio un sesto senso, una voce, un qualcosa di non spiegabile che guida da dentro. La razionalità, l'eccesso di razionalità, è una fregatura, non è corretta, la troppa razionalità è irrazionale a sua volta, se mi seguite. E quindi vi chiedo, se questa voce sapesse sul serio, sentisse sul serio, cose che tu non sai neanche di sentire, ma che ci sono, vale veramente la pena cercare un modo per avvicinarsi ad una persona per cui la voce ha detto no? So che mi capite. Spero almeno. Vale davvero la pena inventare, contattare, insistere, sforzarsi con un rischio di fallimento molto elevato, quando la voce in 1 minuto aveva già capito tutto? Certo, la voce a volte si ricrede, insistendo si arriva a situazioni che avendo seguito la voce fin da subito non si sarebbero create. Avviene. La voce diceva no, ma tu continui lo stesso, e riesci a trovare un varco per aprire una connessione emotiva con la donna. Ma a che sforzo? E con che percentuale di successo?

Voi seguite la vostra voce? O la bellezza, i modi della donna, sono abbastanza per calpestare questa vostra parte interiore e farvi continuare anche quando non avreste dovuto? E che percentuale di successo avete se così fosse? Le mie, se la voce aveva detto non ci sta, sono basse. Voglio per questo dare più importanza alla mia voce interiore, ma ammetto che ho anche paura di perdere occasioni che solo insistendo e andandole contro potrei ottenere, infatti ho sempre vissuto così. Ora chiedo a voi: avete la voce interiore? E vi lasciate guidare da lei? 

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Yuna

Rispondo da donna. Mi ritrovo perfettamente in quello che dici, anche a me basta la prima uscita o la prima chiacchierata per capire se con quella persona c'è sintonia o no. Quando ho forzato le cose non è andata mai bene, cercavo di farmi andare bene uomini solo perché "buoni partiti" sulla carta ma che "la voce" non sentiva compatibili. Si dice spesso che bisogna conoscere le persone e farsi conoscere, che ci vuole tempo ma forse alcune cose si sentono a pelle e dovremmo seguire di più l'istinto.

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Crescendo63
2 hours ago, thehappyunicorn said:

ho una voce dentro che parla.

Ce l'abbiamo tutti, anche se molti (specialmente maschi) tendono a sottovalutarla o ignorarla :-)

 

Quote

esiste sul serio un sesto senso, una voce, un qualcosa di non spiegabile che guida da dentro.

E' certamente un fenomeno reale (anche se spesso sfugge alla ragione), ma è complicato dal fatto che non c'è una voce sola, bensì queste "voci" possono venire da parti diverse di noi:

  • L'intuizione
  • L'istinto, la "reazione di pancia" (gut feeling)
  • La lettura a livello subliminale di fenomeni oggettivi (p.es. del linguaggio non verbale)
  • La percezione della "energia psichica" (tipo quando entri in una stanza affollata e percepisci tensione, o che qualcosa non va, senza avere altre informazioni)

Magari quello di cui parli coinvolge solo una o due di queste funzioni, non so. Ma potrebbero essere diverse.

 

Il problema è che risulta molto difficile distinguere tra queste parti, e quindi anche capire quanto "la voce" è affidabile.

A volte la reazione di pancia ci svela una verità che l'altro vuole nasconderci... ma altre volte siamo noi che proiettiamo la nostra paura, o il nostro desiderio sull'altro (in pratica vediamo non una cosa reale, ma la proiezione di una nostra emozione).

Per cui, in generale, è utile seguire la nostra voce interiore... ma è bene non crederle ciecamente, per default. E' un po' come un amico intelligente, ma che a volte prende cantonate :-D

 

Inoltre, sono capacità che si sono potenziare ed affinare, se le si ascolta e le si coltiva. Se invece le ignori o le respingi, rimangono "acerbe". Io ho sviluppato moltissimo il mio intuito, dandogli sempre molta attenzione e considerazione (il che non implica credergli sempre).

Col tempo si impara anche a distinguerle: p.es. l'intuito raramente sbaglia, mentre la reazione di pancia può essere ingannevole quando proviene da una paura (specialmente quando ci sentiamo emotivamente turbati).

 

Quote

vale veramente la pena cercare un modo per avvicinarsi ad una persona per cui la voce ha detto no?

La voce potrebbe essersi sbagliata. Specialmente se c'è di mezzo qualche paura o insicurezza.

 

Quote

E che percentuale di successo avete se così fosse? Le mie, se la voce aveva detto non ci sta, sono basse.

Ma questa potrebbe essere auto-convizione. Se provo a fare qualcosa già convinto di fallire, fallirò quasi sicuramente (sarò teso, non darò il meglio, mi auto-saboterò...).

 

Quote

Voglio per questo dare più importanza alla mia voce interiore

Se vuoi potenziarla e affinarla, questa è la strada giusta.

Accetta che non è infallibile, ma che è uno strumento prezioso. E' un po' come il navigatore: a volte sbaglia, altre ti porta dove vuoi :-) Quindi lo segui ma senza credergli ciecamente.

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thehappyunicorn
13 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

A volte la reazione di pancia ci svela una verità che l'altro vuole nasconderci... ma altre volte siamo noi che proiettiamo la nostra paura, o il nostro desiderio sull'altro (in pratica vediamo non una cosa reale, ma la proiezione di una nostra emozione).

Pensavo proprio, in passato, a quanto difficile sia capire se una emozione provata sia proiezione o meno, arrivando a non trovare risposta. Penso manchi proprio il sistema di riferimento della situazione, il piano cardinale, come quando sei su un treno e a lato ce n'é un altro, stai leggendo, e di colpo ti rendi conto dal finestrino di un inizio di movimento leggero ma senza sapere se sia il tuo treno o quell'altro a spostarsi. Quello che noto è che posso avere una impressione sbagliata di una persona dalla sua immagina, da come posa nell'ambiente, dalla sua forma visiva di essere, ma quando inizio a parlarci è immediato capire di aver toppato nella valutazione visuale. Sono sicuro succeda a tutti. Esempio classico: una persona sembra poco socievole, chiusa, scazzata e poi vado a dirle un semplice 'ciao' e si rivela tutt'altro. Quando però, con una persona, si inizia una vera interazione verbale, fatta di comunicazione, lì mi sembra di avere risultati più consistenti in termini di intuito->conseguenze. Ho una situazione in mano dove la voce ha espresso parere negativo, e anche per messaggi ho avuto quel leggero feeling di, mhee... Per una volta darò retta a lei, alla voce, mollerò tutto così, di colpo, come se questa persona mi avesse già rifiutato nel modo più categorico, quando in realtà non avevo che cominciato ad avvicinarla. Questa sarà la mia nuova linea di azione per il futuro a breve/medio. È sempre interessante sperimentare cose nuove. Ho la forte impressione che questa nuova linea sia promettente, anche solo perché genere stupore nel ricevente, e questo è buono, sempre

 

15 ore fa, Yuna ha scritto:

Rispondo da donna. Mi ritrovo perfettamente in quello che dici

Grazie della risposta, in effetti ho imparato nel tempo proprio dalle donne tutta una serie di cose, e anche questa mia ultima riflessione viene dallo stesso percorso. Ma sono felice di leggere nero su bianco il tuo pensiero e trovarci una ulteriore conferma 

Modificato da thehappyunicorn
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