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I PRIMI SEGNALI DI UNA RELAZIONE TOSSICA (narci/border)


TheRedQueen

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ArmandoBis

Si è scritto molto sui narcisisti, ma molto poco su coloro che, una volta scopertisi loro vittime, non riescono a spezzare le catene a cui sono legati.

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Sensei10
Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

da tantissimi anni

 

Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

sono laureanda

Leggermente fuori corso? 

Scherzo. Grazie per la "guida". Anche se poi ritengo più probabile l'incontro con alcuni tratti, e lì sì che è complicato riconoscerli. 

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TheRedQueen
17 hours ago, ArmandoBis said:

Si è scritto molto sui narcisisti, ma molto poco su coloro che, una volta scopertisi loro vittime, non riescono a spezzare le catene a cui sono legati.

Se ne parla, se ne parla. C'è un intero ambito che si occupa dello studio della dipendenza affettiva. E questa è una cosa. Non tutte le vittime sono dipendenti affettive.

Ma tutte le vittime sono dipendenti dal carnefice; a causa delle manipolazioni e delle infinite strategie usate dal partner maltrattante, la vittima finisce per dipendere da lui. Dobbiamo poi anche considerare che la dipendenza in questo tipo di rapporti è bilaterale. La vittima dipende dal carnefice tanto quanto il carnefice dipende dalla vittima.

Ognuno di questi punti sarebbe da sviscerare

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R4id3n

@TheRedQueen

Grazie per il tuo post, trovo che questi contenuti siano fondamentali perchè apportano un aiuto concreto per cercare di orientarsi durante o dopo le relazioni di questo tipo.

Leggendolo dall'inizio alla fine ho rivissuto la mia relazione e almeno il 90% delle cose che hai scritto le ho provate sulla pelle.

Ad esempio, quei momenti di "lucidità" che aveva e provava a mettermi in guardia da se stessa, soprattutto dopo forti litigi e riavvicinamenti tra noi. Lei si sentiva in un buco nero e io per "colpa" dell'amore che provavo per lei ho cercato di spingermi all'interno di questo buco per tirarla fuori. Farle capire che non era sola e che aveva me, che avrei lottato con lei contro i suoi demoni..... Ma spesso e volentieri lei si trasformava nei suoi demoni e mi pugnalava alle spalle.... Alla fine la frase che dice che se guardi l'abisso, è l'abisso che guarda te è tremendamente vera.

In questa relazione ho perso moltissime energie e positività, ora peró sento che queste stanno poco a poco tornando e ho una cicatrice enorme a ricordarmi cosa è successo.

Trovo che capire sia importantissimo per provare a invertire la rotta, ma soprattutto all'inizio di questo percorso, credo che chiunque sia stato/a vittima di queste relazioni cerchi informazioni per capire se c'è una "cura". Se sia possibile o no salvare il rapporto, trasformarlo e riuscire finalmente a vivere quella bellissima storia d'amore che credevamo di poter vivere con il/la nostro/a "carnefice".

Io personalmente ho dovuto sbatterci la testa piú volte prima di capire che non c'era una soluzione e che il rapporto cosí come lo avevo vissuto io non era mai esistito. Anche alla fine comunque lei ha dovuto avere l'ultima parola su come concludere la nostra relazione. Eravamo riusciti a lasciarci civilmente, invece ha deciso di tornare con grandissime maniferstazioni per poi sparire in una nuvola di fumo e trattarmi come una merda una volta che ho provato a chiedere le ultime spiegazioni.

Ho sempre pensato che con il dialogo e la ragione si potesse risolvere tutto. Ma con persone del genere non è possibile, perchè come dici tu appunto a loro non interessa veramente.

Ora mi sento usato, deluso e schifato dalla persona per la quale ho fatto veramente di tutto per "salvarla" e "aiutarla" nei suoi infiniti problemi.

Ho perso interesse nelle cose che fa o che possa fare, capendo che ormai siamo ad anni luce di distanza.

Spero con il mio piccolo contributo dia anche la visione di una "vittima", di come ci si senta durante e dopo il rapporto. In ogni caso se ne puó uscire. E' un percorso difficile ma con la giusta volontà si puó guarire e tornare a sorridere, consapevoli un po' di piú di noi stessi.

Modificato da R4id3n
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ArmandoBis
1 ora fa, TheRedQueen ha scritto:

Se ne parla, se ne parla. C'è un intero ambito che si occupa dello studio della dipendenza affettiva. E questa è una cosa. Non tutte le vittime sono dipendenti affettive.

Ma tutte le vittime sono dipendenti dal carnefice; a causa delle manipolazioni e delle infinite strategie usate dal partner maltrattante, la vittima finisce per dipendere da lui. Dobbiamo poi anche considerare che la dipendenza in questo tipo di rapporti è bilaterale. La vittima dipende dal carnefice tanto quanto il carnefice dipende dalla vittima.

Ognuno di questi punti sarebbe da sviscerare

Infatti. La donna su cui sono in fissa non mi sembra affatto incline alla dipendenza. Lei si definisce anaffettiva ed evitante. A parte la civetteria con cui spesso ci si rappresenta, in effetti nelle tre relazioni importanti che ha avuto solo l'ultimo era un narcisista. C'è in lei un meccanismo per il quale mantiene le relazioni anche se non funzionano. E purtroppo, quando hai a che fare con un disfunzionale, la situazione tende quasi sempre a peggiorare. L'idea che mi sono fatto è che volesse "salvare le apparenze". Cosa che va agli antipodi con tutta la sua personalità, perché ha posizioni contrarie alla massa praticamente su tutto. Ma proprio per questo, secondo me, c'è spazio per contraddirsi.

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freefall
Il 21/9/2021 at 13:10, TheRedQueen ha scritto:

Studio Psicologia da tantissimi anni, sono laureanda e ho avuto esperienza diretta con persone che probabilmente hanno un disturbo narcisistico di personalità. In particolare con una.                               

Sperando di poter essere d'aiuto, chiarire, e magari aprire gli occhi a chi crede di avere a che fare con una persona con questo disturbo, vorrei portarvi la mia esperienza.

 

 

Prima di soffermarmi sui comportamenti e frasi tipici di queste persone, dobbiamo sapere che in nessun altro rapporto conta tanto ascoltare la propria pancia e le proprie emozioni quanto nelle relazioni con una persona (presunta) narci/border. Il nostro corpo sente e capta molte più informazioni di quelle che poi giungono alla nostra consapevolezza, perciò non ignorate le sensazioni che avete, anche se a primo impatto vi viene da pensare che siano infondate: niente di quello che sentiamo è infondato e nel corso del rapporto con una persona con disturbi di personalità ve ne accorgerete gradualmente sempre di più.

Io sono qui per aiutarvi ad uscire da certi rapporti prima che vi logorino. O almeno ci provo.                                                                                                    

 

Quindi, come ci si sente in una relazione d'amicizia o sentimentale con un soggetto narci/border? 

Ci si sente soffocati, controllati, inibiti, spenti, sconnessi dalla realtà, soli, oppressi, invasi, impotenti, indifesi, inadeguati, sbagliati, colpevoli, confusi, insicuri, inferiori, condizionati, costretti, sottomessi, umiliati, giudicati, disprezzati, svalutati, invidiati, incompresi o NON ascoltati, ignorati, puniti, vincolati.

Dunque NON dobbiamo ignorare, negare, allontanare queste sensazioni, pensando che magari ci sbagliamo, che forse abbiamo un'idea o una percezione scorretta delle cose.

Queste sensazioni sono il primissimo segnale da cui PARTIRE per capire cosa NON VA.

 

 I PRIMI SEGNALI DI UNA RELAZIONE TOSSICA

I segnali contrastanti ci sono già all'inizio. Le svalutazioni, fatte passare per battute molto leggere, cominciano già ad insinuarsi nella primissima fase di conoscenza. Solo che non ci si dà peso, primo perché non le si percepisce come umiliazioni, tanto sono sottili, secondo perché la futura vittima non si immagina minimamente con chi ha davvero a che fare, e terzo perché quand'anche la preda si accorgesse di tali segnali, spesso in questa prima fase li reprime giustificandoli ("ah è un tipo scherzoso", "vabbè ma mica lo pensa davvero"...).

Altra cosa, il soggetto in questione in certi momenti fa delle confidenze circa la sua vera essenza ( "temo che quando mi conoscerai davvero non ti piacerò più", "tutti quelli che mi hanno conosciuto bene alla fine stavano male con me / mi abbandonavano", "una volta ero un* grande stronz*", "sono una brutta persona / sono un mostro / faccio solo del male"...), solo che all'inizio, incredule/i, tendiamo a reprimerli giustificandoli ("se vabbè sta esagerando", "sta facendo la vittima", o addirittura "ma quanto è cara questa persona, da avere un tale livello di fiducia e affetto da volermi esporre i suoi timori più grandi!", quest'ultima è assurda, eppure...).

Poi love bombing a palla, diventa così presente e asfissiante che vien da chiedersi cosa facesse nella sua vita prima di incontrarci.

Già all'inizio si rivela essere un grande criticone, sparla dietro chiunque in maniera più o meno diretta o velata, soprattutto tende a creare una grande differenza di valutazione tra noi e gli altri: percepiamo di essere uniche/ci, speciali e meravigliose/i, mentre tutti gli altri attorno a noi sono infimi, stupidi, non all'altezza. All'inizio noi abbiamo ragione su tutto, veniamo difes* in tutto e per tutto. E questo ci porta ad allentare il tiro, aprirci, fidarci. Oltretutto con questo suo comportamento sentiremo di aver creato con lui/lei una speciale complicità, diversa dai rapporti che intrattiene con gli altri. Insomma, ci sentiamo diverse/i e per questo importanti ai suoi occhi.

Veniamo portati/e "sul trono" e possiamo anche sentirci fiere/i di essere mostrate/i a tutti i suoi conoscenti, che si complimenteranno con lui/lei per la grossa vittoria, come se fossimo dei trofei.

Altro segnale che si rivela all'inizio, ma quando siamo ormai già cott*, sono confessioni circa il suo passato o la sua vita presente piuttosto allarmanti, che ovviamente, se fossero state rivelate fin dal primo giorno, ci avrebbero indotto a scappare, mentre se rivelate successivamente, proteggono il soggetto dal rischio di essere lasciato (esempi? Far credere di avere un lavoro stabile e redditizio quando nella realtà non lavora ormai da tempo, o fa su degli stipendi miseri con cui fatica a campare da sol*, far credere di venire da un buon ambiente sociale e famigliare, quando in realtà la sua famiglia e la sua casa sono in condizioni disastrate e altamente problematiche, omettere di non aver mai raggiunto il diploma di scuola superiore, o mentire sul titolo di studio, omettere eventuali gravi denunce prese...). *

Già si rivelano i primi tentativi di controllo, che all'inizio, non essendoci abituat*, lasciano esterrefatt* e possono portare le vittime ad arrabbiarsi o, al contrario, dispiacersi per la mancanza di fiducia che lui/lei mostra di avere.

All'inizio ci riempie di domande sul nostro conto e questo può lusingarci perché abbiamo l'impressione che sia interessat* a noi, in realtà sta raccogliendo info sui nostri punti deboli. Questo test lo si riconosce perché le domande sono spesso insolite, magari ripetitive e comunque tendono a girare attorno ad uno stesso tema (manco fosse un interrogatorio).

Di base bisogna notare come avviene l'ingresso di questa persona nella nostra vita: se vi entra dall'oggi al domani, con rapidità e irruenza, o se vi entra gradualmente, a piccole dosi, come avviene nei rapporti normali.

Inoltre questi soggetti, essendo dei dominatori, tenderanno ad assumere il controllo della situazione già dall'inizio, come? Parlando sempre di sé. Attirando l'attenzione su di sé, facendo o il giullare, o la vittima. In un modo o nell'altro ci troviamo comunque a stargli dietro

*N.B. Per chi non lo sapesse o avesse ancora dei dubbi, omettere informazioni importanti su di sè è equiparabile alla classica menzogna

 

TATTICHE E COMPORTAMENTI NARCISISTICI

Il seguente elenco raccoglie svariati aspetti delle modalità relazionali manipolative attuate SISTEMATICAMENTE dai narcisisti. L'aspetto della sistematicità, frequenza, continuità nel tempo è importante, perché in piccola misura tutti attuiamo i comportamenti sotto riportati. Ciò che distingue queste persone da una struttura sana di personalità è che tali modalità relazionali sono pervasive e rappresentano l'unico modo di relazionarsi alle persone.

Non mi soffermerò troppo su love bombing, gaslighting e sulle tecniche più conosciute, ma sulle sottigliezze e sulle manipolazioni più subdole e ambigue.

 

COMPORTAMENTI TIPICI

1) LOVE BOMBING:

- Fase di idealizzazione: attenzioni e presenza eccessiva-opprimente, regali continui, mille mila messaggi...

- Comportamento camaleontico e mirroring: copiano tutto quello che facciamo o siamo noi, mostrano di avere i nostri stessi gusti in ogni ambito (quando in realtà è tutta una farsa): musicale, artistico, cinematografico, letterario, universitario, lavorativo, sportivo ecc.

- Ci confidano segreti che dicono di non aver mai rivelato a nessuno -> così ci fanno sentire speciali, ci elevano anche con continui complimenti, elogi, noi ai loro occhi abbiamo sempre ragione, facciamo sempre la cosa giusta, siamo sempre dalla parte del giusto. Ci mettono sul piedistallo, in poche parole.

- Riempiono di domande, tanto che paiono veramente interessati, capaci di ascoltare ed empatici

- Se ci troviamo in un momento particolarmente doloroso e difficile della nostra vita, loro compaiono come i nostri salvatori -> fanno leva sui nostri bisogni (ascolto, compagnia, sostegno, ammirazione, affetto...) poi dopo poco diventano coloro da salvare

- Test vari per valutare il nostro grado di tolleranza alla frustrazione e i nostri punti deboli -> dopo il primo mese cominciano lentamente ad inserire determinati comportamenti svalutanti, scenate, accuse, prevaricazioni... per testare i nostri limiti e la nostra sopportazione, cioè per capire fin quanto in là possono spingersi

 

2) MINACCE E RICATTI:

Possono essere diretti e palesi ("Se tu farai questo, allora io...") oppure ben celati dietro frasi raffinate, spesso espresse in maniera vittimistica.

ESEMPI :

- Se farai "cosa X" temo che mi allontanerò/stancherò

- Non sei più disposta a fare "cosa X" per me, ECCO perché vado a cercarla da altri!

 

3) CONTINUE PROIEZIONI:

Proiettano su di noi caratteristiche che non ci appartengono, e che col tempo scopriamo invece appartenere a loro.

ESEMPI :

- Sei egoista! / Non te ne frega nulla dei bisogni degli altri!

- Tu mi controlli -> In realtà sono loro a tenerci sotto controllo nella vita reale, sui social, nelle nostre interazioni ecc. e a volte son bravi a nasconderlo perché non compiono azioni evidenti, eppure sentiamo comunque di essere inibite/i e costantemente sotto i loro occhi giudicanti

- Tu ti diverti a giocare coi miei sentimenti / ci godi a vedermi stare male

- Tu imbastisci litigi per il puro gusto di litigare -> N.B. Quando questi soggetti sono annoiati nella relazione, fanno scenate di rabbia o hanno crisi intense di cui non ci spieghiamo l'origine e che ci appaiono assurde, insensate, prive di scopi e motivazioni

- Tanto lo so che ti vuoi scopare tutt* quell* che ci sono in giro -> cosa sto a spiegare, ovviamente sono loro che provano il desiderio di portarsi a letto chiunque; a volte il loro tradimento è solo mentale, altre volte anche fisico

- Tu mi manipoli

- Un giorno dici una cosa e il giorno dopo ne dici un'altra / cambi sempre idea ed io non so più se fidarmi di te -> proiezione del loro gaslighting + induzione di senso di colpa

- Tu ti compiaci quando ti accorgi di aver sedotto / di piacere a qualcuno

- Tu a volte dici delle cose per mettermi alla prova -> sono loro a farlo costantemente per raccogliere più informazioni possibili su di noi, vedere come reagiamo e individuare i nostri punti deboli

 

4) BATTUTE SARCASTICHE SVILENTI, FRECCIATINE UMILIANTI SIA IN PRIVATO CHE IN PUBBLICO: se gli facciamo notare che il loro commento ci ha ferito, ci risponderanno con una giustificazione, ad esempio che non abbiamo ironia o che non capiamo la loro ironia

 

5) GIUDIZI E COMMENTI SU DI NOI

- Sei troppo sensibile / emotiv* -> frase super tipica, che tirano fuori nei momenti in cui stiamo male per qualcosa che hanno provocato

- Sei troppo razionale / analitic* / non c'è bisogno di capire sempre tutto / non c'è sempre un motivo dietro tutto -> e invece c'è, sanno che rischiano di essere sgamate/i e la cosa non gli piace per niente

- Sei fredd* / distaccat* / lontan*-> lo dicono ogni volta che percepiscono che i loro bisogni non sono soddisfatti, che sentono di starci perdendo, che non siamo più dispost* ad ascoltarli o comprenderli

- Sei lunatic* / instabile / impulsiv*-> altra frase molto frequente che tirano fuori quando andiamo in crisi per i loro comportamenti incoerenti e scostanti

- Hai dei problemi mentali / hai il disturbo X -> tipico far passare noi per pazzi/e, così cerchiamo di cambiare e adeguarci, compiacerli, e loro salvaguardano la loro posizione e si godono lo show

- Mi controlli troppo -> ci portano ad essere gelos* e sospettos* inserendo delle persone all'interno del nostro rapporto (triangolazione), poi una volta che siamo ossessionat* da questa situazione si lamentano del fatto che siamo paranoicche/ci o controllanti

 

6) POSSONO IMPEGNARSI A MODIFICARE CERTI COMPORTAMENTI PER VENIRCI INCONTRO, MA PUNTUALMENTE DOPO POCO TEMPO RICOMINCERANNO AD ATTUARLI PERCHÉ GLI SFORZI, I SACRIFICI E I COMPROMESSI CHE PER UNA PERSONA "SANA" APPAIONO LEGGERI, PER LORO COSTITUISCONO UNA FATICA IMMANE, APPUNTO INSOSTENIBILE

 

7) SONO CONSAPEVOLI DEL MALE CHE FANNO. ALCUNI DI LORO SI DISPIACCIONO PER QUESTO, E IN ALCUNI MOMENTI DI ESTREMA LUCIDITÀ POSSONO CONFIDARCI COSE COME:

- Sono un* vigliacc*/codard*

- Sono stat* molto stronz* in passato, ora non lo sono più

- Temo di non riuscire ad instaurare un rapporto profondo e duraturo con nessuno

- Credo di non essere in grado di ricevere amore o di amare

 

8) CI PORTANO A FARE DELLE COSE CHE NON AVREMMO MAI PENSATO O DESIDERATO DI FARE, IN TUTTI GLI AMBITI (RELAZIONI, HOBBY, INTERESSI, SESSUALITÀ...) attraverso queste tattiche:

- facendo leva sui nostri sensi di colpa

- parlandoci gradualmente e frequentemente della cosa che vorrebbero spingerci a fare

E POSSONO VANTARSI DEI RISULTATI CHE HANNO OTTENUTO GRAZIE ALLE LORO TECNICHE PERSUASIVE E MANIPOLATORIE

 

9) PUNISCONO SISTEMATICAMENTE:

Ogni volta che non soddisfiamo le loro aspettative o i loro bisogni (mai esplicitati, oltretutto), risponderanno attuando un comportamento che ci ferisce estremamente, e quando gli/le chiederemo come mai lo ha fatto, troveranno delle giustificazioni, gireranno la frittata, spostando la responsabilità del loro comportamento su di noi (la formula è sempre: "l'ho fatto perché tu hai fatto..."). Insomma, è colpa nostra se ci tratta di merda.

 

10) GASLIGHTING:

Distorcono fatti, frasi dette da noi, da loro o da altri in base a come gli fa comodo e in base ai loro obbiettivi.

Per esempio io subii da parte sua un vero e proprio lavaggio del cervello riguardo alla possibilità che avessi un disturbo mentale, poi dopo dei mesi venne a dirmi che mi ero messa in testa da sola di avere quel disturbo. Io ero certa di ricordarmi bene e fortunatamente una mia amica, testimone della situazione, ha confermato che si trattava di gaslighting.

 

11) TRIANGOLAZIONE:

Si circondano di persone con cui sfogarsi e in cui cercare conforto e sostegno. Queste persone conoscono solo la loro versione dei fatti perché non entrano in contatto con noi; in questo modo si assicurano dei ciechi alleati pronti a difenderli al momento del bisogno, e parallelamente ci creano un vuoto attorno. Terra bruciata. Possono cercare il supporto anche delle persone a noi vicine, coinvolgendo anche loro nelle manipolazioni.

Il supporto di queste persone gli servirà anche per portare valore alle loro opinioni e tesi nei momenti in cui discutiamo ("Anche persona X pensa questo di te!"), il tutto per generare insicurezza in noi e crearci un senso di confusione. E ovviamente a lungo andare questa tecnica ci porta alla rottura dei rapporti con queste persone, perché loro inizieranno a odiare noi e noi inizieremo ad odiare loro.

 

12) FANNO LEVA SUI NOSTRI SENSI DI COLPA PER OTTENERE CIÒ CHE VOGLIONO:

Esempi. In ambito sessuale, reagiranno con crisi vittimistiche se gli diciamo che non abbiamo voglia ("non mi desideri più", "ti faccio schifo", "è perché desideri qualcun altro, vero?", "non ti piaccio più"...).

Se vogliamo uscire da sol* con amiche/ci se ne usciranno con "ti diverti di più se io non ci sono""non mi vuoi più"...

 

13) INVASIONE DEGLI SPAZI:

- FISICI: si trattengono assieme a noi rubandoci tutte le energie e il tempo, ci stanno attaccati anche fisicamente, a volte attuano violenza fisica

- PERSONALI: non hanno rispetto per la nostra privacy (tanto che vanno a sbandierare le nostre cose in giro facendole passare per delle confidenze tra amici)

- MENTALI: continue puntualizzazioni e analisi delle nostre azioni, parole, reazioni spontanee, espressioni corporee, modi di porci, vestirci, truccarci, con la conseguenza che arriviamo a sentire di dover controllare ogni minuscola cosa, perché altrimenti ci arriva la mazzata, la crisi, la scenata, l'aggressione, la denigrazione

 

14) INCAPACITÀ DI SOSTENERE UN CONFRONTO IN MANIERA FUNZIONALE:

Alcuni rispondono ai conflitti con l'EVITAMENTO, quindi si allontanano fisicamente o virtualmente dalla situazione / persona, le impediscono di poter entrare in contatto con loro (per es. rifiutando le telefonate o gli incontri dal vivo) si chiudono in un silenzio che può durare anche molto tempo, oppure, se restano presenti, diventano freddi, lontani, disinteressati (silence treatment).

Oppure, possono reagire buttandosi appieno nella discussione, ma dimostrando una totale incapacità di ascoltare, empatizzare e comprendere i nostri bisogni e richieste. Spesso usciamo da questi litigi sfinite/i, confuse/i e insoddisfatte/i, perché ci ritroviamo ad aver ascoltato ed assecondato la loro prospettiva, ma sentiamo che loro non hanno fatto lo stesso nei nostri confronti.

 

15) RIVELAZIONI, CONFIDENZE, SCOPERTE SU FATTI IMPORTANTI SUL LORO CONTO QUANDO ORMAI STIAMO INSIEME DA UN PO' E SIAMO LEGATE A LORO:

Potrebbero rivelarci gradualmente di aver fatto, in passato, delle cose per niente carine. Ovviamente, queste rivelazioni verranno comunicate a rapporto già avviato, così che sarà meno probabile che noi li lasciamo, perché ormai siamo attaccat* e purtroppo spesso dipendenti da loro. Oppure, accade che all'inizio, in fase di love bombing, si presentino a noi in un certo modo, studiato appositamente per avere la nostra fiducia, stima, interesse e affetto.

Poi, gradualmente, cominciano a calare la maschera e improvvisamente cominciano a farci discorsi totalmente differenti, a volte addirittura opposti a quelli che ci facevano quando ci siamo conosciuti, mostrano di avere opinioni su cose o persone nettamente differenti da quelle che avevano all'inizio. Arriviamo a non riconoscerli più e possiamo anche perdere la fiducia o la stima nei loro confronti, perché ci sembra di non stare più con la persona che avevamo conosciuto all'inizio.

Per la mia esperienza, quando feci notare questo cambiamento alla persona in questione, mi rispose che "nella vita si cambia", che aveva intenzione di maturare, crescere, e che quindi non sarebbe più tornata la persona dei primi mesi (e ci mancherebbe, quella persona non è mai esistita!), oppure rispose che la davo per scontata, che mi ero abituata troppo a tutte le sue attenzioni. Ancora una volta, era colpa mia se lei aveva piano piano tolto attenzioni affettuose nei miei confronti.

 

16) INCAPACITÀ DI ESPRIMERE I PROPRI BISOGNI, ASPETTATIVE, RICHIESTE, DESIDERI:

Queste persone si aspettano di vedere tutti i loro bisogni soddisfatti, ma non chiedono esplicitamente aiuto a chi gli sta intorno. Si aspettano in un certo senso che gli altri sappiano di cosa hanno bisogno, senza che gli venga comunicato chiaramente. Così, spesso queste persone adottano comportamenti passivo-aggressivi per esprimere le proprie emozioni, la propria frustrazione o un loro bisogno. Questo comportamento porta svantaggi su tutti i fronti, in primis a chi li attua perché vedrà frequentemente i propri bisogni insoddisfatti, e anche a chi li subisce, perché si sentirà frustrato e reagirà allontanandosi.

 

17) PRETENDONO E CHIEDONO RISPETTO, MA SONO I PRIMI A VIOLARLO CONTINUAMENTE

 

18) STANDO CON LORO ARRIVIAMO GRADUALMENTE AD AVERE ANSIA (TACHICARDIA, SUDORAZIONE, TENSIONI MUSCOLARI, CONTRAZIONI IN VARIE AREE DEL CORPO, SENSO DI ANGOSCIA E PERICOLO, IPER VENTILAZIONE, VERTIGINI, MAL DI TESTA, NAUSEA), DOLORI PSICOSOMATICI, DISTURBI DELL'ALIMENTAZIONE (per es. minore o maggiore appetito o disturbi alimentari), DELL'UMORE (per es. tratti depressivi), DEL SONNO (per es. Insonnia o ipersonnia), TRATTI DEL PTSD (Disturbo da stress post traumatico)

 

19) PRENDONO IL MEGLIO DA NOI, ASSORBONO I NOSTRI INTERESSI, GUSTI, TALENTI, PENSIERI, FINO A CHE NON DIVENTIAMO SCONTATE/I E COMINCIANO AD ANNOIARSI:

Come fare a capire che sono annoiati dal rapporto? Pensiamo a tutte le cose che nei primi tempi sembravano fare con tanto interesse, sincerità e disinvoltura nei nostri confronti. I vecchi momenti di condivisione in cui ci sentivamo ascoltat*, desiderat*, stimat*, adorat*, vengono sostituiti da sbadigli o occhiate altrove mentre gli parliamo, finto interesse e ascolto o vere e proprie distrazioni/interruzioni quando gli parliamo, mancanza di coinvolgimento in semplici attività di coppia in cui una volta loro apparivano coinvolti (per es.  stare in casa la sera a chiacchierare, mostrargli cose che appartengono al nostro mondo, come foto, riflessioni, libri, canzoni ecc., cenare insieme, fare giri in città, più in generale stare insieme).

Questo può portarci a tentare di compiacerl*, convinte/i ancora una volta che se lui o lei non mostra più le attenzioni di un tempo sia per qualche cosa che facciamo o non facciamo noi. Non c'è cosa più sbagliata di questo ragionamento: se una persona si annoia in nostra compagnia non è perché noi siamo noios*, ma perché la persona non è interessata.

Insomma, desideriamo di compiacerl*, così ci troviamo ad acquistare abiti  speciali, ci avviciniamo ai loro interessi nella speranza di riottenere la considerazione perduta, ci curiamo maggiormente nell'aspetto, cominciamo a fargli/le regali, prestargli/le soldi, preparargli/le sorprese, insomma, facciamo qualsiasi cosa nella speranza di tornare amabili ai loro occhi. Tutto questo però è inutile perché non siamo mai state/i amate/i, neanche i primi tempi in cui "amate/i" è proprio il termine che useremmo per descrivere come ci sentivamo. È inutile tentare di compiacerli,/le ormai hanno avuto da noi quello di cui avevano bisogno, non gli serviamo più.

La scelta migliore è lasciarl* se non lo abbiamo già fatto.

Pensiamoci.

Vogliamo davvero elemosinare il calore e la stima di una persona a cui non frega niente di noi, del nostro mondo interiore, dei nostri progetti e desideri, quando il mondo è pieno zeppo di persone che ci apprezzano o ci apprezzerebbero se solo ci conoscessero?

 

Mi incurioscisce un eventuale rapporto fra il tuo nickname e questo thread (Regina Rossa di Carrol o di Resident Evil?) ma non ti chiederò questo.

 

Vorrei invece sapere cosa diresti a chi vuol combattere il craving.

Alla fine, molti capiscono che è una relazione schifosa, quella con un/una psycho. Però non riescono ad uscirne. Oppure ne escono, ma non hanno la mente libera.

Primi passi per combattere il craving?

(Si può sempre andare dallo psicologo, ovviamente, ma non tutti ci vanno, probabilmente i maschi sono più restii, quindi, che possono fare?)

 

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Crescendo63
On 9/21/2021 at 1:10 PM, TheRedQueen said:

Studio Psicologia da tantissimi anni, sono laureanda e ho avuto esperienza diretta con persone che probabilmente hanno un disturbo narcisistico di personalità. In particolare con una.                               

Sperando di poter essere d'aiuto, chiarire, e magari aprire gli occhi a chi crede di avere a che fare con una persona con questo disturbo, vorrei portarvi la mia esperienza.

Molto interessante il tuo discorso, e ottima l'analisi dei comportamenti (mi interesso anch'io di psicologia... da un pochino più di te ;-) una 40ina d'anni).

Faccio solo due obiezioni:

  • Certi comportamenti possono essere vissuti anche da persone che non sono narcisiste, ma hanno altre difficoltà (sono immature, infantili, hanno qualche tipo di ferita o trauma...). Quindi un singolo tratto non è necessariamente indice di narcisismo (ma una serie probabilmente sì).
  • Le proprie "sensazioni di pancia" a volte possono ingannare (invece tu lei ha presentate come sempre affidabili). Pensiamo all'ipocondriaco che si immagina le malattie (e ci crede), o al paranoico che vede nemici ovunque; oppure chi ha una "ferita del tradimento", vede tradimenti anche dove non ci sono. Per cui il "Me lo sento!" non sempre corrisponde al vero.

Certo, quando abbiamo vicino qualcuno che fa di tutto per NON farci credere in noi stessi, che ha i tratti indicati da te, allora è meglio fidarsi del proprio sentire che di lui/lei. Ma, in generale, le proprie sensazioni andrebbero prese "cum grano salis". :-)

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TheRedQueen
2 hours ago, freefall said:

 

Mi incurioscisce un eventuale rapporto fra il tuo nickname e questo thread (Regina Rossa di Carrol o di Resident Evil?) ma non ti chiederò questo.

 

Vorrei invece sapere cosa diresti a chi vuol combattere il craving.

Alla fine, molti capiscono che è una relazione schifosa, quella con un/una psycho. Però non riescono ad uscirne. Oppure ne escono, ma non hanno la mente libera.

Primi passi per combattere il craving?

(Si può sempre andare dallo psicologo, ovviamente, ma non tutti ci vanno, probabilmente i maschi sono più restii, quindi, che possono fare?)

 

Si riesce a combattere contro la dipendenza "fisica" (quella che ti fa agire e tornare dall'ex partner) solo quando si inizia a capire le dinamiche del rapporto in cui si è rimasti intrappolati e quando si inizia a comprendere che quella persona è fatta così e che non cambierà mai a scapito di tutte le belle parole. Una persona che non è dipendente affettiva, a questo punto, una volta raggiunta questa consapevolezza, inizia a staccarsi e a controllare il proprio comportamento, sebbene con difficoltà e dolore. Certo è che la dipendenza mentale è molto più difficile da combattere e per quella io credo sia indispensabile un percorso di terapia. I traumi vanno trattati e risolti, altrimenti ce li si porta dietro per sempre e in ogni ambito della vita. E possiamo tranquillamente dire che un rapporto dove si viene maltrattati e manipolati lascia un trauma enorme. Il gaslighting va curato, altrimenti il seme marcio che ci è stato impiantato non farà che crescere e autoalimentarsi anche a distanza di tempo dalla fine della relazione.

Sicuramente è importante, per combattere contro la dipendenza mentale dall'ex psycho:

- Eliminare qualsiasi stimolo della realtà che ci riconduca a lui/lei (eliminare regali, oggetti, lettere ecc. o quantomeno metterli tutti in un angolo remoto della casa, non seguire più/bloccare su tutti i social la persona in questione e tutti i suoi amici...)

- Uscire con i nostri amici e conoscere persone e ambienti nuovi

- Leggere tanti articoli, guardare video di specialisti che parlano di quello che abbiamo subito

- Parlarne con qualcuno che sa di cosa stiamo parlando e che quindi può capirci e aiutarci

 

Ah, e il mio nick ha un significato ancora diverso :)

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