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Uscire da soli


Lupo51

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Il 4/3/2023 at 18:23, Gamebred ha scritto:

È una mia impressione o quelli che incoraggiano ad uscire da soli sono anche quelli che ottengono meno risultati? 

Nell'ultimo episodio del webinar Favolosa di @^'V'^ lui accenna al fatto che per un uomo possa essere necessario un periodo di solitudine per liberarsi dalla compagnia di persone che lo limitano.

Quando l'ho sentito ho pensato a questo post. Non mi sembra che qualcuno incoraggi gli altri utenti a uscire da soli piuttosto di frequentare circoli sociali produttivi.

Da questa discussione mi sembra di capire che sia capitato a certi utenti, tra cui me, di non avere qualcuno con cui uscire oppure di avere amicizie che impediscono di ottenere risultati e quindi uscire da soli è diventata una necessità.

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Gamebred
2 ore fa, Errenz ha scritto:

un periodo di solitudine per liberarsi dalla compagnia di persone che lo limitano.

Che mi sembra molto diverso dall'uscire da soli.

Quello che tu citi è appunto un periodo (quindi limitato nel tempo) consigliato in una situazione ben precisa, per conseguire un obiettivo ben preciso. Che è appunto conoscere persone più adatte a noi. Per uscire con loro, e non con le precedenti, quelle che ci hanno spinto a voler fare il periodo di social suicide/detox.

2 ore fa, Errenz ha scritto:

Non mi sembra che qualcuno incoraggi gli altri utenti a uscire da soli

A me sembra di averlo letto più e più volte invece.

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Il 12/5/2023 at 18:37, Errenz ha scritto:

Nell'ultimo episodio del webinar Favolosa di @^'V'^ lui accenna al fatto che per un uomo possa essere necessario un periodo di solitudine per liberarsi dalla compagnia di persone che lo limitano.

Sicuramente il social suicide/detox è imprescindibile, ed è una necessità che credo sorga spontanea a chiunque intraprenda un percorso di 'crescita personale', il Modulo 2 del defunto Predator Clan (ora risorto come PREDATOR Lifestyle Design) si limitava a 'formalizzarlo'.

 

Ho letto il tuo ultimo report in merito e mi ha dato una bella botta di voglia di fare e di mettermi in gioco.

Pertanto l'altro ieri sera sono sceso e ho deciso di ampliare la mia comfort zone in maniera progressiva, esponendomi gradualmente alla fonte tensiogena: uscire da solo.

Ho stabilito un piano, decidendo in quale locale sarei andato. Mi son preparato e vestito bene. L'intento di missione era riuscire ad entrare da solo in un locale nuovo mai visto, sopportando l'inevitabile tensione che sperimenti quando fai qualcosa di nuovo, stare anche solo 10 minuti, prendersi uno shottino di tequila, scambiare due chiacchiere con qualcuno, magari stesso un cocktail man, e andare via.

Una volta parcheggiata la moto, la mia mente razionale inizia a remarmi contro, sento un qualcosa in pancia, ora non ricordo bene, ma sono sicuro che fossi in una feroce schermaglia mentale, cercavo di tenere a bada il mio dialogo interno, e ad auto-smascherarmi. Mi stavo raccontando che, anche in base ai preziosi advice di @Marco_drake, fosse necessario e utile essere ben vestiti e preparati nell'atto di uscire da soli, per proiettare un'immagine di serietà, ed evidentemente la fotocamera frontale del mio smartphone mi restituiva un'immagine dei miei capelli non perfetti, c'era qualcosa nei miei capelli che non andava.

MI ritengo una persona intelligente, e come ogni aspetto nella vita, c'è il lato della medaglia che va a tuo detrimento. L'intelligenza a cui faccio riferimento, è quella correlata al padroneggiare una certa attitudine al pensiero complesso.
L'intelligenza suddetta ti fornisce delle razionalizzazioni, delle scuse per non agire logicamente ineccepibili, perché ti auto-convincono maggiormente, riesci a raccontartela meglio, e infatti proprio questo pattern comportamentale ha caratterizzato la mia vita dall'adolescenza sino a qualche anno fa.
Nonostante ciò mi son vergognato di me, perché in vita ho prodotto delle filastrocche procrastinatrici di miglior fattura, dai, che cazzo di problemi avevano i miei capelli.

Pertanto inizio a ridere di me stesso, e nell'esercizio di Mastering di me stesso, mi accingo ad andare al locale. Nello scendere le scale di questo localino che la sera si svuota al piano terra dove è situato, perché chiude la caffetteria, e sposta le sue attività commerciali al pian di sotto, stile pub londinese, mi iniziano un pochino a tremare le gambe, e in quel momento penso a quando mi esposi per la prima volta alla doccia fredda.

Sento come se la calma sviluppata durante quei 2-3 secondi in cui mi butto sotto al getto della doccia, quando l'acqua fredda picchia la zona intorno alla lordosi cervicale, per poi scivolare lungo la schiena e infine mi sento coccolato, a mio agio nel disagio... sento che quella calma è traslata anche dinanzi a stimoli stressogeni di diversa natura ed entità, ovviamente sempre nei limiti fisiologici di sopportazione.

Entro e comincio ad osservare l'ambiente circostante con genuina curiosità. Saluto con un cenno la tizia alla cassa e il cocktail man alto e barbuto. Il locale è completamente vuoto, a parte per uno o due tavolini con due-tre persone. Non so dire se meglio o purtroppo.
Sono teso ma al tempo stesso concentrato sullo scrutare un posto nuovo. E' una modalità percettiva ed esistenziale che sperimento ormai da mesi grazie al PREDATOR, e che ho rinforzato anche grazie all'attitudine coltivata con la Mindfulness della presenza nel qui e ora, con tutti i tuoi sensi.

Ad un certo punto smorzo l'imbarazzo che si stava venendo a creare quando mi accorgo che cominciano a guardarmi con aria indagatrice. Per tanto mi rivolgo a loro, mi complimento per il design degli interni o una roba simile, non ricordo bene, e subentro subito dicendo la verità, con alcune parti omesse: "voglio variare un po' i posti e gli ambienti che frequento, pertanto a costo di farlo da solo, sono venuto in assetto esplorativo a vedere qualcosa di nuovo".

Da lì comincia una breve chiacchierata, faccio storytelling casuale e riesco a tenere una conversazione contemporaneamente con tutti e tre, la tizia alla cassa, il cocktail man e la cameriera. 
Fino a due anni fa per me era impensabile riuscire a tenere banco con degli estranei, avevo la mente in preda alle ansie e alla paranoie di come apparivo, di come mi stavan giudicando o altro ancora che non ricordo. Sicuramente è anche merito dell'attuale lavoro a contatto col pubblico che faccio.

La chiacchierata era intervallata ogni tanto dalla battuta della cassiera, che mi diceva che fossero in regola con documentazione e i contratti, suscitando l'ilarità: "sto aspettando quando ci chiederai se abbiamo il contratto".

A me fa molto ridere che venga presto come un tizio che sta a fare tipo ispettorato, ma mi fa piacere che la mia faccia e la mia figura nel complesso, come mi muovo e come parlo, non sembrino di primo impatto di un coglione completamente innocuo o di uno psicopatico.

Poi decido di aver terminato l'energia per l'esercizio di ampliamento della comfort zone, mi congedo e li saluto.

Mi sento davvero in God Mod, perché non solo ho rispettato la mia Parola, ma sono anche riuscito a fare un qualcosa cui vorrò abituarmi per agire in linea col mio sentire, nonostante nutra alcune riserve - come quelle evidenziate dall'ottimo scassacazzo @Gamebred (in senso buono, ti stimo e ti adoro) - verso il concetto di agire da lupi.
Il mio 'piano' è inserirmi in questo locale e un altro, piantarci le tende, per potermi poi così permettere di uscire da solo il tempo necessario a stringere nuove alleanze e/o eventualmente amicizie.

E infatti ho approfittato dell'euforia del momento per andare anche in un secondo locale, un cocktail bar che vende anche dischi in vinile e libri usati, che era pieno, e lì per un caso fortuito ho avuto modo di scambiare due chiacchiere col gestore, siamo finiti a parlare dei problemi della zona, delle migliorie che vorrebbe apportare al locale etc.

Insomma, al di là dei risultati che potrà portarmi effettivamente o meno questa strategia, sono soddisfatto di aver cominciato ad ampliare la mia comfort zone portando a termine queste due mission-esperimento. 

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Il 13/5/2023 at 19:08, Brif ha scritto:

Sicuramente il social suicide/detox è imprescindibile, ed è una necessità che credo sorga spontanea a chiunque intraprenda un percorso di 'crescita personale', il Modulo 2 del defunto Predator Clan (ora risorto come PREDATOR Lifestyle Design) si limitava a 'formalizzarlo'.

Spero che verrà ripreso nei webinar, perché allontanarsi dalle frequentazioni abituali e restare solo è una situazione che capita spesso a chi è in un percorso di miglioramento.

Il 13/5/2023 at 19:08, Brif ha scritto:

Ho letto il tuo ultimo report in merito e mi ha dato una bella botta di voglia di fare e di mettermi in gioco.

Sono molto soddisfatto di questo!

Leggere la tua esperienza è motivante per me.

Il 13/5/2023 at 19:08, Brif ha scritto:

Mi stavo raccontando che, anche in base ai preziosi advice di @Marco_drake, fosse necessario e utile essere ben vestiti e preparati nell'atto di uscire da soli,

Adesso devi creare una discussione in cui metti i link di tutti i suoi advice.

 

Il 13/5/2023 at 19:08, Brif ha scritto:

nonostante nutra alcune riserve - come quelle evidenziate dall'ottimo scassacazzo @Gamebred (in senso buono, ti stimo e ti adoro) - verso il concetto di agire da lupi.

@Gamebred vuole stimolare quelli che escono da soli a salire di livello trovando dei circoli sociali adeguati, no?

 

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  • 2 settimane dopo...
Il 15/5/2023 at 22:18, Errenz ha scritto:

Adesso devi creare una discussione in cui metti i link di tutti i suoi advice.

 

@Gamebred vuole stimolare quelli che escono da soli a salire di livello trovando dei circoli sociali adeguati, no?

 

E' una serie di semplici advice, nulla di eccessivamente complesso o articolato, parlo di questo messaggio

Comunque sì, concordo con Gamebred, sicuramente uscire da soli serve soltanto come pre-requisito per fare un giusto decluttering di persone inutili, zavorre, non in linea con te etc.

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vanhalen

@Brif 

queste vengono da un vero maestro dell'uscire da solo ... anzi sono al punto in cui la persona mi deve dimostrare che vale la pena passarci tempo altrimenti da solo sto meglio e trovo di meglio da fare. 

Ti do il cheatcode in tal senso. 

non fare piani strani o cose assurde . 

vai sul sito della ryanair , flixbus o quello che vuoi , fatti un biglietto , e sparisci per 3 giorni o 4 da solo in una città completamente nuova. 

ed ecco il trucco , non postarlo sui social, non farlo sapere ad altri . 

vai fatti il tuo viaggetto dove cazzo ti pare , poi torna . 

poi chiedi a chi frequenti ( amici ecc) cosa cazzo hanno fatto .  

imparerai più cose da questa cosa che dal tuo piano che hai fatto. 

RIngraziami dopo 

Parola di uno che è in giro per il mondo da ottobre e sono stato ora credo in 8 o 9 paesi . 

 

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12 ore fa, vanhalen ha scritto:

@Brif 

Ti do il cheatcode in tal senso. 

[...]

vai sul sito della ryanair , flixbus o quello che vuoi , fatti un biglietto , e sparisci per 3 giorni o 4 da solo in una città completamente nuova. 

ed ecco il trucco , non postarlo sui social, non farlo sapere ad altri . 

vai fatti il tuo viaggetto dove cazzo ti pare , poi torna . 

Cazzo, avevo proprio pensato di fare una cosa simile qualche tempo fa, era un'idea che mi balenava in testa.

E se sei tu a consigliarlo vivamente, non potrò che ridarci nuova linfa al " "progetto" ".

Appena ho del tempo da ritagliarmi in tal senso, lo farò.

Grazie mille per le tue dritte e advice che trasudano real esperienza. ❤️

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vanhalen
1 ora fa, Brif ha scritto:

Cazzo, avevo proprio pensato di fare una cosa simile qualche tempo fa, era un'idea che mi balenava in testa.

E se sei tu a consigliarlo vivamente, non potrò che ridarci nuova linfa al " "progetto" ".

Appena ho del tempo da ritagliarmi in tal senso, lo farò.

no non lasciarlo come solo "idea " o " progetto " o queste fregnacce

Dammi retta , oggi stesso , apri flixbus, ryanair , wizzair , quello che ti pare , 

Prendi 50 € euro di budget per il trasporto e vedi dove cazzo puoi arrivare e prenota ! 

Non pensare all'albergo , al dove dormo , cosa mangio , cosa vedo , dove mi faccio le foto e tutte queste puttanate da lonely planet. 

Prenota il volo , poi al resto ci pensi più tardi ,perché se non hai un biglietto aereo la cosa non è concreta e non la porterai mai a termine . 

ma se hai un biglietto e delle date a breve , la cosa diventa reale . 

è cosi che si fa ! 

pensa che la mia ex che oggi ha quasi 30 fottutissimi anni sono secoli che vuole andare a barcellona e non l'ha mai fatto per... vabbe . 

Per me invece andare oggi a barcellona -londra -parigi o quello che vuoi nel raggio di 4500 km  è quasi come andare a farmi una grigliata fuori e letteralmente ci sarò stato forse almeno un 10 volte, e raggiunge quella sensazione " oh sono a bcn " e sai già da dove si esce , dove prendere il treno ecc ecc 

insomma diventi cittadino del mondo. 

(Se supero i 4500 km , la musica cambia radicalmente perché spesso i voli fanno " fatica" ad avere questa autonomia eccetto alcuni modelli che possono fare voli molti più lunghi ma che comunque sono impegnativi. posso arrivare a 5000 km di distanza usando la combo volo + treni ad alta velocità )  

 

foto fatta me 2 settimane fa ... giusto  per spezzare la monotonia dei papiri pieni di cose campate in aria che vedo scritte su questo topic  

 

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vanhalen
Il 12/5/2023 at 18:37, Errenz ha scritto:

Nell'ultimo episodio del webinar Favolosa di @^'V'^ lui accenna al fatto che per un uomo possa essere necessario un periodo di solitudine per liberarsi dalla compagnia di persone che lo limitano.

Quando l'ho sentito ho pensato a questo post. Non mi sembra che qualcuno incoraggi gli altri utenti a uscire da soli piuttosto di frequentare circoli sociali produttivi.

Da questa discussione mi sembra di capire che sia capitato a certi utenti, tra cui me, di non avere qualcuno con cui uscire oppure di avere amicizie che impediscono di ottenere risultati e quindi uscire da soli è diventata una necessità.

semplice

1) cambia numero 

2) cancella i social 

3) sparisci per un 3-4 -5  mesi 

4) non puoi frequentare un cazzo se sei una pensare improduttiva di tuo. 

cioè che cazzo vuol dire essere una persona produttiva? 

anche uno che spacca le pietre sta producendo qualcosa , ma produrre non è sinonimo di risultato

il mondo è piene per esempio di aziende auto che producono auto , ma poi non vendono.  

In altre parole le persone produttive sono solitarie , non escono in branco per definizione. 

prima diventi una persona produttiva , ottieni risultati , poi otterrai persone che non usciranno con te , non saranno tuoi amici , ma vi vedrete quando capiterà ecc ma che ti saranno utili e viceversa quando serve. 

5) stai sbagliando quasi tutto . 

nel senso che focalizzarti sull'uscire da solo non è il sacro gral per tutti i tuoi problemi , ma è solo l'inzio. 

6) ballo salsa cubana da almeno 8 anni ... anche li stai cannando tutto ma non voglio fare un papiro 

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Il 5/6/2023 at 12:02, vanhalen ha scritto:

5) stai sbagliando quasi tutto . 

nel senso che focalizzarti sull'uscire da solo non è il sacro gral per tutti i tuoi problemi , ma è solo l'inzio. 

Su questo siamo d'accordo, probabilmente mi sono espresso male nei post precedenti. Io faccio sempre riferimento alla situazione descritta nel primo post.

Il 5/6/2023 at 12:02, vanhalen ha scritto:

cioè che cazzo vuol dire essere una persona produttiva? 

Io ho parlato di "social circle produttivo", che per me significa gruppi di persone che non ti limitano nel raggiungimento degli obiettivi che hai per la giornata/serata, ma piuttosto ti aiutano a raggiungerli.

Il 5/6/2023 at 12:02, vanhalen ha scritto:

6) ballo salsa cubana da almeno 8 anni ... anche li stai cannando tutto ma non voglio fare un papiro 

Dai scrivi "La guida definitiva alla salsa cubana"!

Dove sono andato io si ballano bachata e samba, ma mi interesserebbe comunque.

@vanhalen grazie per aver contribuito a questa discussione.

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