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Sono fidanzata, ma ho un scopamico (collega)


anna_r93

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1 minuto fa, Sgchin ha scritto:

è un dilemma anche per me, quale sia la fazione GIUSTA.

La risposta è che non ci dovrebbero essere fazioni.

Il divide et impera è un trucco vecchio come il mondo, poi c'è chi ci casca o chi se ne sbatte i testicoli. 

 

2 minuti fa, Sgchin ha scritto:

ergo ho letto dopo dove dicevi che si trattava solo di una richiesta di condivisione esperienza, a mo di sondaggio (che amo tanto :D)

Bene, appunto. 

E allora prego, condividi la tua esperienza se ne hai. 

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Sgchin
3 minuti fa, RAWolf ha scritto:

Davvero? E tu hai esperienza in merito? Ci hai provato? 

E com'è andata? Ti va di parlarne? 

ho tappezzato il forum delle mie esperienze :D

con un accurato lavoro di ricerca puoi ricostruire tutto meglio di quanto saprei fare io ora :D (non che ti stia chiedendo di farlo ovviamente)

te lo riassumo qui, visto che ti interessa ai fini del discorso:

poche esperienze (mai relazioni) fino a circa 20 anni dove inizio una relazione monogamica con una che me la dava e che mi andava bene perchè me la dava ma di cui non sono mai stato così entusiasta (si era innamorata lei di me)

dopo circa 7 anni mi molla perchè ero l'emblema probabilmente di quello che viene definito appunto frocio (non lo dico con l'intento di credermi ora diverso eh). Per un po l'ho tradita con un'altra che si era innamorata di me, ma era una cosa più mentale che sessuale visto che quest'altra stava lontano e si scopava solo ogni tanto, lo dico perchè credo che conti

dopo che mi lascia ci sto sotto per un bel po e ci metto del tempo a ricentrarmi, nel frattempo scopo quel che posso, pochissimo perchè sono brutto e povero

eccezionalmente prendo in considerazione l'idea dell LTR, nel senso l'idea c'è sempre ma è mancata la ragazza che me la desse che ritenessi valida per LTR, un paio mi sono capitate e infatti l''LTR l'avrei fatta, ma loro no :D

ho passato molto più tempo da single che da fidanzato e vista col senno di poi (che è indubbiamente diverso dal senno del momento, non so se m'intendi) sono stato più felice tutto sommato da single, anche se bagno il biscottino una volta ogni 3 mesi

nella relazione ero depresso, non stimolato, senza motivazione ma più sereno più tranquillo meno stressato più rilassato. Non so se ho reso l'idea.

Non ho mai dato tutta la colpa, anzi, alla situazione monogamica ma più al fatto che la relazione fosse con la persona sbagliata

spero di averti risposto ;)

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1 minuto fa, Sgchin ha scritto:

nella relazione ero depresso, non stimolato, senza motivazione ma più sereno più tranquillo meno stressato più rilassato. Non so se ho reso l'idea.

Beh oddio no. 

È come dire sono zoppo ma comunque salto i fossi per lungo. 

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56 minuti fa, Giraluna ha scritto:

E ora, lo stesso denaro non gli basta per comprare l affetto e la stima della gente. Che non la sopporta. E se ne va.

si spero che esattamente succeda questo al mio ex e a sua moglie

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Sgchin
1 minuto fa, RAWolf ha scritto:

Beh oddio no. 

È come dire sono zoppo ma comunque salto i fossi per lungo. 

ero demotivato ma più rilassato. Ti sembra una cosa così contrastante?

Facevo meno ma allo stesso tempo mi stressavo meno

il dover fare, spingermi fuori dalla comfort zone, migliorarmi, ambire, sono cose stressanti.

se ti adagi sei demotivato e immobile ma anche meno stressato

io la vivo così

Modificato da Sgchin
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F-Knight
Il 30/9/2021 at 23:48, anna_r93 ha scritto:

Premetto che non conosco perfettamente le ragioni che mi portano a scrivere questa storia. Forse è semplicemente perché. nonostante io abbia molta sicurezza e riesca a reggere tutto questo con un’indifferenza quasi preoccupante, ho bisogno di parlarne e confrontarmi con qualcuno che spero che, non conoscendomi, non mi giudichi. Anche perché ho fatto un giro in questo forum e credo che tutti abbiano bisogno di non essere giudicati , ma solo ascoltati.

Ho quasi 30 anni e sono fidanzata da 10 anni con un ragazzo che ho voluto e amato tantissimo, che mi ha aiutata a crescere e sicuramente ad essere la donna che sono oggi. Un ragazzo proprio per bene, rispettoso, premuroso, attento, ma con un grande “ma”.

in tutti questi anni (e ahimè crescendo me ne sono sempre più resa conto) è stato davvero un sostegno enorme per la mia vita, ma non è mai stato un amante. Non abbiamo mai avuto una vita sessuale particolare attiva (sesso poco, molto macchinoso, addirittura programmato; del tipo “lo abbiamo fatto ieri, oggi possiamo non farlo”) e devo dire che non mi hai mai fatto sentire particolare bella, o particolare sensuale, anzi. Con quel fare proprio da fratello mi ha sempre trovato qualche difetto fastidioso e non ha mai mancato di farmelo notare, anche quando mi tiravo tutta per uscire la sera.

in 9 anni di relazione non siamo mai andati a vivere insieme. Sicuramente per mancanza di necessità prima (eravamo poco più che ventenni all’inizio della relazione) e poi perchè studiando entrambi 5 anni di Università non ne avevamo la possibilità. Una volta laureati e sistemati lavorativamente però, nemmeno. Ed è una cosa che mi ha fatto soffrire molto, questa sua tranquillità, questa sua insipidità, non so se mi spiego.

esposto per mesi e mesi la mia voglia di vivere con lui, finalmente troviamo casa e avviamo tutte le pratiche (la casa è in costruzione, ci vorranno ancora 11 mesi circa).

ecco, da lì iniziano i problemi seri.

al lavoro, un anno fa, arriva un collega, single, (mio coetaneo) con cui lavoro a stretto contatto (il nostro operato dipende da quello che l’altra e viceversa).

scatta subito una bellissima intesa professionale e personale, raggiungiamo un sacco di risultati e ci diciamo ogni giorno quanto siamo forti e stiamo bene insieme.

Inizialmente da parte mia zero interesse, da parte sua forse si, ma non mi interessava assolutamente sotto quel punto di vista.

fino a che, piano piano, noto i suoi sguardi, i suoi sorrisi, inizio a volerlo sentire extra orario di lavoro e non smetto di cercarlo cin scuse banali o solo per dirci, di nuovo, quanto siamo bravi.

insomma, mi inizia a piacere e inizio a volerlo. 
Senza ragione, inizio a parargli dei miei problemi di coppia e qualche settimana dopo gli dico che mi sono lasciata definitivamente e che ho deciso di prendere la casa da sola.

Nel frattempo la mia relazione continua a peggiorare, con la casa di mezzo e il mio ragazzo che inizia anche a fare quei discorsi pesantissimi sui soldi, sul mio lavoro troppo impegnativo e frasi del tipo “quando avremo dei figli non potrai lavorare tutte queste ore”. E io mi sento mancare l’aria.

Con il mio collega invece le conversazioni iniziano a farsi spinte ed esplicite e due mesi fa abbiamo iniziato ad andare a letto insieme. Inutile dirvi che il sesso è pazzesco, lo facciamo praticamente ovunque, quasi tutti i giorni usciti dal lavoro, io faccio sempre tardissimo, esco alle 2 di notte per andare da lui, dormo con lui, ci vogliamo tantissimo e non riusciamo a frenare questa cosa. Al lavoro va ancora meglio se si può dire ed entrambi per il momento vogliamo solo essere scopamici.

il fatto è che sto mentendo ad entrambi, e cosa più grave (oltre al fatto che sto portando avanti la costruzione di una casa in questa situazione) mi sento in colpa solo nei confronti del mio collega, di cui nel frattempo che io voglia o no sento di essermi innamorata.

Una parte di me spera che la cosi sfumi, che entro 11 mesi io possa chiudere questa relazione con il mio collega e tornare alla normalità in pace con tutti; dall’altra, e forse per la maggiore, vorrei poter vivere con il mio collega una nuova vita. Mi rende felice, mi fa sentire bella, desiderata, viva.

so che è solito clichè e che adesso arriveranno commenti del tipo “lascia tutto e fai pace con il cervello” e mi sta bene. Ma avevo proprio bisogno di raccontarlo a qualcuno. Quindi grazie a chiunque voglia dirmi la sua.

Situazione non facile. Non ho letto i commenti degli altri per non farmi influenzare e dirti cosa penso in maniera schietta.

Il punto non è il tuo nuovo collega. Non è lui il "problema" lui è solo un sintomo; sintomo si un tuo disagio: da una parte la voglia (legittima) di aprirti al nuovo dopo 10 anni in un rapporto non più soddisfacente e dall'altra la paura (altrettanto legittima) di lasciare il noto (ancorchè non entusiasmante) per l'ignoto.

Il mio consiglio spassionato è di prendere questa "fuga" con il collega come un segnale per te che forse è il momento di chiudere la relazione stantia in cui ormai ti senti intrappolata. Non sarà facile, anzi sarà dura perchè il tuo ragazzo di fronte alla decisione di rompere inizierà a promettere mari e monti e millanterà cambiamenti radicali pur di difendere lo status quo.

Ma sappi che nulla di ciò che ti dirà sarà vero. Lui è così, la vostra coppia, dopo 10 anni, è incardinata in quelle dinamiche e non cambierà.

ciao 

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Dave889

fossi nel tuo ragazzo e scoprissi sta cosa, ti ammazzerei (metaforicamente, non fisicamente, sono contro ogni tipo di violenza). 

 

Ma cosa cazzo aspetti a lasciarlo? 

 

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Giraluna
25 minuti fa, Minypony ha scritto:

si spero che esattamente succeda questo al mio ex e a sua moglie

Eh ... Io spero di capire come capperi si mette la modalità scura alle pagine di ricerca su gugl. 

Comunque, lo schifo dentro, come scrivevo, ce lo abbiamo tutti. Te compresa. Non sei nessuno per poterti ergere a tizia migliore di altri. Infatti stai agendo sospinta da quello schifo che ti porti dietro. Questo molto basicamente.

Più continuerai a pensare di fottere il sistema col tuo politically correct tutto campato per aria, più il sistema fottera te e con qualcosa di ancora più veloce di una miny scopata. 

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28 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Più continuerai a pensare di fottere il sistema col tuo politically correct tutto campato per aria, più il sistema fottera te e con qualcosa di ancora più veloce di una miny scopata. 

Purtroppo lo sto imparando e anche io ho fatto le mie merdate eh mai detto al contrario

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1 ora fa, Sgchin ha scritto:

Facevo meno ma allo stesso tempo mi stressavo meno

il dover fare, spingermi fuori dalla comfort zone, migliorarmi, ambire, sono cose stressanti.

se ti adagi sei demotivato e immobile ma anche meno stressato

Sì sì capisco. 

Si sta bene quando si è rincoglioniti (nota: non è un'offesa nei tuoi confronti), appunto perché si è rincoglioniti e non ci si rende conto di esserlo. Ci sono passato anch'io. 

Infatti ora concepisco di meno il fatto di stare troppo nella zona di comfort. È ovvio che si sta bene, altrimenti non si chiamerebbe così. 

Solo che poi è necessario avere qualcosa che ti fa tirare avanti, la spinta ad esplorare, a migliorare, e non è una cosa necessariamente correlata alla figa. 

Certo che si sta bene al calduccio, solo che è uno dei motivi per cui si scade agli occhi della tipa di turno, e direi anche giustamente. 

Se una ti conosce mentre sei al pieno del benessere, se porti avanti i tuoi obiettivi, ti dedichi ai tuoi hobby, poi non puoi fermarti e non fare più un cazzo. 

È pieno di storie di maschi che hanno ragionato così (e ragionano così tutt'ora, lo vedo anche attorno a me e talvolta lo faccio pure io), ci si adagia sugli allori mentre il nostro scopo è quello di evolvere, sempre. 

E questo lo si può (e si deve fare) sia in mono che in poli o in seghe, perché con la figa ripeto c'entra poco o nulla. 

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