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Sindrome dell'uomo lasciato ... come superarla (consigli per disperati)


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Lupo_de_Lupis

Leggo di tante persone in grave difficoltà dopo un abbandono per cui ho pensato di scrivere qualche consiglio frutto di esperienze personali, letture, approfondimenti e psicoterapie varie per stare definitivamente meglio. Sono ben accette integrazioni, commenti, osservazioni perchè sul tema ognuno ha la sua esperienza e visione personale.  

Perchè ci fa così male l'abbandono della nostra ex fidanzata/compagna? Perchè non siamo pronti, non ce lo aspettiamo, spesso è un fulmine a ciel sereno, perchè lo fanno con determinazione buttandoci nella spazzatura senza possibilità alcuna di uscirne, perchè non ammettono repliche, perchè sono già altrove dove le emozioni nuove si sono formate. Spesso ce lo dicono, mi interessa un altro, anche dopo molti anni di relazione. Sono crudeli nel farlo e quasi provano piacere talvolta. Stiamo male perchè veniamo sostituiti di colpo, perchè non comprendiamo come sia possibile non essere più in cima ai suoi pensieri, perchè non c'è più il buon giorno e la buona notte, c'è solo abbandono come i cani in solitudine senza il loro padrone. Stiamo male perchè la pensiamo con un altro, perchè tutto quello che facevano con noi non c'è più, loro sono felici e non cadiamo nel pozzo, nel vuoto, nel nulla.

Come fare per stare meglio? Questa è la domanda più importante seconde me. Qui i miei consigli

1) stare male, piangere, urlare 

2) perdonarsi per non aver capito la situazione

3) trovare cose da fare per se stessi, cercare la bellezza nella natura/libri/viaggi/musica/dipinti/sculture, cercare amici, cercare amiche, trovare degli hobby e delle passioni

4) imparare a stare da soli e viaggiare da soli, ora siamo noi che dobbiamo badare a noi stessi in tutto e per tutto

5) No contact reale e social, non serve a nulla correre dietro a chi ci butta nella spazzatura. Non serviamo più. Se ci scrivono si può rispondere con educazione ma chiudere subito, di fatto siamo nella fase di rinascita e  ogni contatto con la tipa ci ributterebbe nella spazzatura. Se insiste, siamo a pescare salmoni in Alaska o meglio in Canada. Spesso scrivono per sentirsi meno in colpa.

6) Ripeto non diamo spazio alla nostra ex, ci chiede info solo per sentirsi meno in colpa o anche per solitudine talvota. Se scrivono chiudiamo in fretta oppure, meglio, siamo altrove.

7) Si rinasce piano piano ognuno coi propri tempi, possono volerci anche anni. Ma si rinasce, tutti!

 

** Attenzione **

Ci possono essere ritorni ambigui anche a distanza di anni, ovviamente se le cose alla tipa vanno male..... Spesso cercano in noi un amico che le conosca molto bene sui cui appoggiarsi, farsi consolare, farsi aiutare. Raramente cercano un ritorno vero, quello prevede le SCUSE che probabilmente mai arriveranno. Quindi attenzione perchè se non siete più innamorati può starci l'amicizia e anche un buon rapporto ma se si è innamorati si rischia di tornare all'inferno. In questi casi il problema One-itis diventa cronico e uscirne molto problematico.

 

Vogliatevi bene e siate egoisti! Aspetto commenti.

  

 

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L'unica cura è scopare. Concordo sul fatto di essere indipendenti dagli altri. Sempre e comunque.

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Scannachiappolo

Un'altra domanda interessante per me è: perché si sta così male?

A mio parere, ci possono esser due spiegazioni:

-quella più sana, in cui una persona è realmente innamorata dell'altra, e sente semplicemente perdere per sempre l'oggetto del desiderio.

-quella un po'meno sana, in cui il malessere più che "mancato amore" è dovuto ad una percezione che abbiamo di noi a seguito dell'esser lasciati. Il che significa sostanzialmente che ci stiamo immaginando il partner in questione che ci prende e ci butta nel sacchetto dell'umido. E quindi, come ci sentiamo? Spazzatura. Il malessere in questo caso, è più dovuto ad una ferita all'orgoglio, una perdita di autostima, forse perché di fondo non ne abbiamo troppa, e quindi viviamo il tutto come una svalutazione personale, un "non vali così tanto".

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thehappyunicorn

@Lupo_de_Lupis ti sei scordato del punto otto del piano di rinascita, cristo santo, lo scrivo io:

8) Andare a pay

Modificato da thehappyunicorn
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Varos
2 ore fa, Lupo_de_Lupis ha scritto:

Leggo di tante persone in grave difficoltà dopo un abbandono per cui ho pensato di scrivere qualche consiglio frutto di esperienze personali, letture, approfondimenti e psicoterapie varie per stare definitivamente meglio. Sono ben accette integrazioni, commenti, osservazioni perchè sul tema ognuno ha la sua esperienza e visione personale.  

Perchè ci fa così male l'abbandono della nostra ex fidanzata/compagna? Perchè non siamo pronti, non ce lo aspettiamo, spesso è un fulmine a ciel sereno, perchè lo fanno con determinazione buttandoci nella spazzatura senza possibilità alcuna di uscirne, perchè non ammettono repliche, perchè sono già altrove dove le emozioni nuove si sono formate. Spesso ce lo dicono, mi interessa un altro, anche dopo molti anni di relazione. Sono crudeli nel farlo e quasi provano piacere talvolta. Stiamo male perchè veniamo sostituiti di colpo, perchè non comprendiamo come sia possibile non essere più in cima ai suoi pensieri, perchè non c'è più il buon giorno e la buona notte, c'è solo abbandono come i cani in solitudine senza il loro padrone. Stiamo male perchè la pensiamo con un altro, perchè tutto quello che facevano con noi non c'è più, loro sono felici e non cadiamo nel pozzo, nel vuoto, nel nulla.

Come fare per stare meglio? Questa è la domanda più importante seconde me. Qui i miei consigli

1) stare male, piangere, urlare 

2) perdonarsi per non aver capito la situazione

3) trovare cose da fare per se stessi, cercare la bellezza nella natura/libri/viaggi/musica/dipinti/sculture, cercare amici, cercare amiche, trovare degli hobby e delle passioni

4) imparare a stare da soli e viaggiare da soli, ora siamo noi che dobbiamo badare a noi stessi in tutto e per tutto

5) No contact reale e social, non serve a nulla correre dietro a chi ci butta nella spazzatura. Non serviamo più. Se ci scrivono si può rispondere con educazione ma chiudere subito, di fatto siamo nella fase di rinascita e  ogni contatto con la tipa ci ributterebbe nella spazzatura. Se insiste, siamo a pescare salmoni in Alaska o meglio in Canada. Spesso scrivono per sentirsi meno in colpa.

6) Ripeto non diamo spazio alla nostra ex, ci chiede info solo per sentirsi meno in colpa o anche per solitudine talvota. Se scrivono chiudiamo in fretta oppure, meglio, siamo altrove.

7) Si rinasce piano piano ognuno coi propri tempi, possono volerci anche anni. Ma si rinasce, tutti!

 

** Attenzione **

Ci possono essere ritorni ambigui anche a distanza di anni, ovviamente se le cose alla tipa vanno male..... Spesso cercano in noi un amico che le conosca molto bene sui cui appoggiarsi, farsi consolare, farsi aiutare. Raramente cercano un ritorno vero, quello prevede le SCUSE che probabilmente mai arriveranno. Quindi attenzione perchè se non siete più innamorati può starci l'amicizia e anche un buon rapporto ma se si è innamorati si rischia di tornare all'inferno. In questi casi il problema One-itis diventa cronico e uscirne molto problematico.

 

Vogliatevi bene e siate egoisti! Aspetto commenti.

  

 

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Sensei10
1 ora fa, Scannachiappolo ha scritto:

quella un po'meno sana, in cui il malessere più che "mancato amore" è dovuto ad una percezione che abbiamo di noi a seguito dell'esser lasciati. Il che significa sostanzialmente che ci stiamo immaginando il partner in questione che ci prende e ci butta nel sacchetto dell'umido. E quindi, come ci sentiamo? Spazzatura. Il malessere in questo caso, è più dovuto ad una ferita all'orgoglio, una perdita di autostima, forse perché di fondo non ne abbiamo troppa, e quindi viviamo il tutto come una svalutazione personale, un "non vali così tanto".

Ma questo combacia anche con il primo punto, secondo me.

Partiamo dal presupposto che essere mollati (ma vale anche per le donne, ovviamente) dall'oggi al domani lascia sbigottiti sempre. Si può discutere, non andare d'accordo, avere delle avvisaglie, ma c'è sempre un alert che precede la rottura. In molti casi, invece, si scopre che così non è. 

Il minimo sindacale è sentirsi presi in giro. E sminuiti. E ti dirò, dal mio punto di vista, quasi per paradosso, più sei ben bilanciato e più ti fa male, perché poi ti chiedi perché una persona come te è stata trattata in questo modo, senza riuscire a saperlo davvero. Ti faccio un paragone un po' pesante: quando, purtroppo, qualcuno che conduce una vita attiva e sana si ammala, la prima domanda che si pone è "perché proprio io?". Ecco. Se sei uno regolare, nel campo affettivo e relazionale, se, perdonami l'espressione forzata, hai successo con chi ti sta intorno, ti chiedi la stessa cosa. Le storie finiscono. Ma in che modo? E per mano di chi? Spesso queste docce fredde arrivano da gente con mille insicurezze, che all'inizio hai condotto per mano come si fa con i bimbi lungo una strada tortuosa. Ed è chiaro che non potevi immaginare un epilogo simile. Hai messo in conto una fine, giustamente. Non hai messo in conto la modalità, però. Ti sei fidato dell'altra/o perché ti fidi di te. E sai che non avresti mai agito con quella freddezza di esecuzione. 

Poi, per carità, tutti siamo esseri fallibili. Non siamo dei in Terra. 

E quindi sì, probabilmente non ti ci vorrà una vita per rialzarti, ma di sicuro sarà complicato venirne fuori con le certezze intaccate, al principio.  

Naturalmente è un discorso molto ampio, generalizzare vale quel che vale. Ci sono delle variabili in campo per ciascuno di noi che determinano azioni e reazioni. Tuttavia trovo questo minimo comun denominatore quasi in ogni post: l'improvviso. E all'improvviso ti arriva questo pugno invisibile. Magari hai passato già mille crisi con l'altra persona, uscendone indenne, anzi più forte di prima. Magari tutti i momenti no sono stati superati proprio grazie alla tua capacità di ascolto e spiegazione. 

E poi, di colpo, non ti è più concesso.

Senza sapere perché. È l'equilibrio che solleva dubbi. Che ti spiazza. E ti fa cadere.

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Lupo_de_Lupis
43 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Spesso queste docce fredde arrivano da gente con mille insicurezze, che all'inizio hai condotto per mano come si fa con i bimbi lungo una strada tortuosa. Ed è chiaro che non potevi immaginare un epilogo simile. Hai messo in conto una fine, giustamente. Non hai messo in conto la modalità, però. Ti sei fidato dell'altra/o perché ti fidi di te. E sai che non avresti mai agito con quella freddezza di esecuzione. 

Hai centrato un punto molto importante di cui non ho parlato. Spesso accade proprio che siamo noi a risollevare e sostenere per anni le nostre fidanzate e poi quando vanno equilibrio spariscono..... Forse che non serviamo più, forse che venivamo apprezzati più per le nostre doti empatiche che per il resto?

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Sensei10
38 minuti fa, Lupo_de_Lupis ha scritto:

Hai centrato un punto molto importante di cui non ho parlato. Spesso accade proprio che siamo noi a risollevare e sostenere per anni le nostre fidanzate e poi quando vanno equilibrio spariscono..... Forse che non serviamo più, forse che venivamo apprezzati più per le nostre doti empatiche che per il resto?

Ma guarda, per me è stato parzialmente così, nell'ultima storia seria, almeno da parte mia, che ho avuto. 

Non vorrei essere tacciato di autoesaltazione, ma potrei affermare che "l'allieva ha superato il maestro": lei insicura e tendente alla negatività, io empatico e sempre ottimista. Alla fine, ruoli invertiti, anche se in modo del tutto deformato: lei distaccata e tranquilla, io in fibrillazione e con mille domande. 

Poi, per fortuna, il carattere esce fuori. E quindi ci si risolleva. 

Ma è accaduto esattamente ciò di cui parlo. E ho notato che non sono il solo

 

Modificato da Sensei10
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ArmandoBis
3 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Ma guarda, per me è stato parzialmente così, nell'ultima storia seria, almeno da parte mia, che ho avuto. 

Non vorrei essere tacciato di autoesaltazione, ma potrei affermare che "l'allieva ha superato il maestro": lei insicura e tendente alla negatività, io empatico e sempre ottimista. Alla fine, ruoli invertiti, anche se in modo del tutto deformato: lei distaccata e tranquilla, io in fibrillazione e con mille domande. 

Poi, per fortuna, il carattere esce fuori. E quindi ci si risolleva. 

Ma è accaduto esattamente ciò di cui parlo. E ho notato che non sono il solo

 

Ma adesso che è passato del tempo, lei come si comporta? Difficile immaginarla sicura di sé e con un rapporto appagante con un altro uomo.

Modificato da ArmandoBis
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Sensei10
11 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Ma adesso che è passato del tempo, lei come si comporta? Difficile immaginarla sicura di sé e con un rapporto appagante con un altro uomo.

Ne ho scritto in un altro thread, in questa sezione. 

È insondabile, verso di me ha un atteggiamento ondivago, seppure di base molto distaccato. Tempo fa è venuta spontaneamente a salutarmi come se nulla fosse mai accaduto, richiamando la mia attenzione mentre ero al telefono. Mi sono interrogato un po' sul motivo, ma non ne ho cavato un ragno dal buco. Forse per via della mia reazione tiepida, per non dire freddina, forse per i suoi sbalzi umorali, sta di fatto che nel giro di qualche giorno è passata da quel gesto all'indifferenza totale. Fa tutto da sola, come sempre. Ho l'impressione che ormai stia portando avanti questa linea della fermezza per partito preso, probabilmente autoconvincendosi di essere forte. Se le basta questo, buon per lei. Chissà cosa passa in quella testa confusa.

Sinceramente, poco importa. 

Per il resto non ho idea di cosa stia combinando. Qualunque momento stia attraversando, sono pronto a scommettere che non ci siano sicurezze né felicità. La vedo stanca, appesantita, sola. Sai come si dice, no? Chi nasce tondo, non muore quadrato. Ecco.

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