Sindrome dell'uomo lasciato ... come superarla (consigli per disperati)

[thehappyunicorn [Partecipante] 1858]

9 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Perché poi io "bad boy" in senso letterale lo sono stato. Parliamo come mangiamo: diciamo che da ragazzo ero un po' più stronzo di come sono oggi. E per questo ho deciso di operare dei cambiamenti ed apportare qualche miglioria, non solo nelle relazioni, ma in generale nei confronti del prossimo. È stato un lavoro lungo e silenzioso, dapprima volontario, poi spontaneo. Ho dovuto mescolare e dosare gli aspetti del carattere in conflitto. E devo dire, oggi, dopo aver superato i quaranta ormai da un po', che sono moderatamente soddisfatto. 

Direi che, a leggerti nei vari commenti, hai fatto un ottimo lavoro. Sono le mie storie preferite quelle che ruotano intorno al riscatto dal male

[Varos [Partecipante] 773]

Ci ho pensato.

Ho da aggiungere un piccolo contributo. Credo abbia valore sia per un uomo che per una donna.

-Non fare della propria sofferenza una crociata, con la "carnefice" (la ragazza o ragazzo che ci ha lasciato o similia) della nostra situazione che si espande a tutto il globo terracqueo. Più diretto: non fare di tutta l'erba un fascio. Persone di valore esistono e le incontreremo ancora.

Siamo noi a dover mutare, migliorare. E se lo facciamo, lo facciamo per noi stessi. Non dobbiamo farci nemmeno promesse irrealizzabili, o non auspicabili, del tipo: non soffrire mai più per nessuna/o. Non dobbiamo puntare a diventare automi. Conserviamo la bellezza della nostra umanità. Se riportiamo il focus su di noi, avremo sempre tutti gli strumenti per non arrenderci ancora una volta. Non finirà mai.

Il gioco della vita è tutto qui.

Non arrendiamoci.

[JohnB [Partecipante] 17]

3 hours ago, Varos said:

Ci ho pensato.

Ho da aggiungere un piccolo contributo. Credo abbia valore sia per un uomo che per una donna.

-Non fare della propria sofferenza una crociata, con la "carnefice" (la ragazza o ragazzo che ci ha lasciato o similia) della nostra situazione che si espande a tutto il globo terracqueo. Più diretto: non fare di tutta l'erba un fascio. Persone di valore esistono e le incontreremo ancora.

Siamo noi a dover mutare, migliorare. E se lo facciamo, lo facciamo per noi stessi. Non dobbiamo farci nemmeno promesse irrealizzabili, o non auspicabili, del tipo: non soffrire mai più per nessuna/o. Non dobbiamo puntare a diventare automi. Conserviamo la bellezza della nostra umanità. Se riportiamo il focus su di noi, avremo sempre tutti gli strumenti per non arrenderci ancora una volta. Non finirà mai.

Il gioco della vita è tutto qui.

Non arrendiamoci.

Che belle parole ...

[Sensei10 [Partecipante] 7466]

12 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Tre domande (in ordine crescente di difficoltà)

- il tuo essere stronzo ti portava ad attirare una particolare tipologia di donna o c'era comunque varietà (magari con uno o due tratti in comune)?

- qual è stato il percorso che ti ha portato a non essere più stronzo, pardon, ad esserlo un po' meno?

- perché eri stronzo, e di conseguenza per quale motivo hai deciso di correggerti?

😂 La specifica della difficoltà mi ha strappato un sorriso.

Rispondo volentieri, dovrei scrivere moltissimo ma:

- C'era varietà, nel senso che a seconda dell'ambiente di estrazione cambiava anche il tipo di ragazza. Di fondo io però ero come adesso, se non c'era qualcosa di cerebrale dietro non ero interessato granché. Tuttavia, pur provenendo da contesti differenti, queste ragazze, pensandoci, proprio perché portate a lavorare molto con la testa avevano il tratto comune della grande personalità all'esterno ma di una estrema dolcezza interiore. Spesso donne "alfa" (non saprei come dirlo diversamente), ma nel privato molto dolci. Alcune fragili. Alcune un po' matte, ma nel senso giocoso. Problematiche sul serio mai, per quello sono dovuto arrivare ad oggi, pensa. Francamente non ho mai capito se fosse una naturale inclinazione femminile, che poi è ciò che dicono quasi tutti, o se fossero proprio le tizie in questione ad essere così. 

- Qui dovrei andare un po' sul personale e so che mi perdonerai la superficialità. Diciamo che se segui il branco sbagliato poi te ne rendi conto. Perché senti di non essere così. E se ti devo dire tutta la verità, mi hanno insegnato tutto le donne, le ragazze, che frequentavo di volta in volta. Tutto. Gli uomini dovrebbero essere eternamente grati alle donne (perlomeno a quelle che funzionano).

- Perché probabilmente cresci in un ambiente culturale che ti condiziona e se le tue possibilità sono in costante aumento, tendi a sopravvalutarti o comunque a sentire che puoi giocare con l'altra persona. Tuttavia sai benissimo che il male fatto poi ti torna indietro. Ho cominciato a mettermi dalla parte di queste ragazze. Alcune non mi avevano fatto nulla, quindi fare il "bad boy" era da coglioni. E il dolore inflitto poi diventava il mio, perché magari le rivedevi felici dopo averle trattate malissimo e pensavi: io non sono stato in grado di regalarle questo. Non parlo di sensi di colpa, ma proprio di dispiacere. Mi stanno sul cazzo i prepotenti, e non mi volevo sentire o vedere così. Men che meno nei confronti delle creature che amo di più al mondo. Quindi, perché? Per dimostrare cosa? E a chi, soprattutto? Sono sempre stato leale, ho sempre difeso i deboli. Eppure mi stavo comportando come la gente che odiavo, che ritenevo vuota e stupida. Credo che faccia parte della crescita individuale. Poi ci sono tanti altri motivi che ti migliorano, anche: lo studio, ad esempio. La conoscenza di persone in gamba. I traguardi di vario genere. Gli amici, quelli veri, che ti stanno vicino quando sei tu a stare male e non ti chiedono nulla in cambio. E allora, sai, vale davvero la pena nuotare nella melma per vedere chi è più sporco e cattivo? No, la melma puzza. Alla fine affoghi. E quindi ho afferrato qualche ramo per salvarmi. Ci sono riuscito.

 

Modificato 6 Ottobre 2021 da Sensei10