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Costruirsi una compagnia da fuorisede all'Uni


RosGio

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RosGio

Ciao a tutti, ho 21 anni, sono molto timido, mi percepisco come un impacciato e da 3 settimane ho iniziato a seguire le lezioni in presenza dopo un anno di ''dad''. Mi ritrovo così al secondo anno come se fossi ancora una matricola. L'impatto a livello di vita sociale non è stato dei migliori. Mi sono subito reso conto che tanti, probabilmente del posto, avevano già formato un gruppo e il più delle volte mi sono trovato a seguire da solo se non a fare due chiacchiere nelle pause con il pendolare di turno che vive a qualche km dalla sede. Condivido un appartamento con 3 ragazzi più grandi che sin da subito ho capito non sarebbero stati nelle condizioni di inserirmi in una cerchia, per motivi diversi che variano a seconda del coinquilino. A questo punto mi pento di non avere un social come Instagram. Prima, rapportandomi con gente che conoscevo da una vita,non ne avvertivo l'utilità, Oggi forse sarebbe stata un biglietto da visita. Mi sento senza alcun punto di riferimento, è la prima volta che mi affaccio in un mondo in cui non c'è qualcuno che non abbia conosciuto in passato. Temo che se non darò un taglio netto a questa situazione, oltre a perdere le tante possibilità che la vita universitaria offre, finirà per travolgermi sul piano del profitto. E questo non posso permettermelo, dato quello che la mia famiglia sta facendo per sostenermi. Secondo voi sono ancora in tempo, o la vostra esperienza vi dice che i gruppi una volta formati si chiudono? 

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Wyatt99
23 minuti fa, RosGio ha scritto:

Secondo voi sono ancora in tempo, o la vostra esperienza vi dice che i gruppi una volta formati si chiudono? 

Si, i gruppi si formano. Ma ti devi buttare.

Non puoi dire di aver perso senza aver giocato prima. Chiedi qualche consiglio per una materia nel momento di pausa, nel momento della lezione.

L'importante è agire, agire, agire.

Fumi? Chiedi l'accendino a qualcuno e da li ti attacchi a qualcosa.

 

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RosGio
Inviato (modificato)
5 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

Fumi?

In effetti sarebbe un buonissimo pretesto per parlare senza neanche farsi tanti sbattimenti mentali.

Purtroppo tra le cose che non ho mai fatto c'è anche il fumo. Sono convinto che al primo tiro si accorgerebbero che non ne ho mai presa in mano una. In questo momento mi sento insipido come Ned Flanders dei Simpson.

 

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leavingmyheart
51 minuti fa, RosGio ha scritto:

Ciao a tutti, ho 21 anni, sono molto timido, mi percepisco come un impacciato e da 3 settimane ho iniziato a seguire le lezioni in presenza dopo un anno di ''dad''. Mi ritrovo così al secondo anno come se fossi ancora una matricola. L'impatto a livello di vita sociale non è stato dei migliori. Mi sono subito reso conto che tanti, probabilmente del posto, avevano già formato un gruppo e il più delle volte mi sono trovato a seguire da solo se non a fare due chiacchiere nelle pause con il pendolare di turno che vive a qualche km dalla sede. Condivido un appartamento con 3 ragazzi più grandi che sin da subito ho capito non sarebbero stati nelle condizioni di inserirmi in una cerchia, per motivi diversi che variano a seconda del coinquilino. A questo punto mi pento di non avere un social come Instagram. Prima, rapportandomi con gente che conoscevo da una vita,non ne avvertivo l'utilità, Oggi forse sarebbe stata un biglietto da visita. Mi sento senza alcun punto di riferimento, è la prima volta che mi affaccio in un mondo in cui non c'è qualcuno che non abbia conosciuto in passato. Temo che se non darò un taglio netto a questa situazione, oltre a perdere le tante possibilità che la vita universitaria offre, finirà per travolgermi sul piano del profitto. E questo non posso permettermelo, dato quello che la mia famiglia sta facendo per sostenermi. Secondo voi sono ancora in tempo, o la vostra esperienza vi dice che i gruppi una volta formati si chiudono? 

Qualsiasi opinione è la benvenuta

 

 

Nella tua situazione i veri punti di riferimento sono due: una morosa e gli obiettivi lavorativi. 

La "vita sociale" te la fai anche servendo la messa. Ma non te ne fai nulla. E poi non sarai mai un buon amico adulto da verginello 😁

Probabilmente quando avrai un paio di compari decenti con cui uscire sarà più che sufficiente. Se contemporaneamente ti senti amato da qualcuna e lavori per trovare un posto al mondo 

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RosGio
Inviato (modificato)

 

Forse con ''vita sociale'' non intendiamo la stessa cosa,magari il tuo concetto è quello corretto. In ogni caso 

22 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

E poi non sarai mai un buon amico adulto da verginello.Probabilmente quando avrai un paio di compari decenti con cui uscire sarà più che sufficiente. Se contemporaneamente ti senti amato da qualcuna e lavori per trovare un posto al mondo 

puoi essere più chiaro?

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Wyatt99
1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

Nella tua situazione i veri punti di riferimento sono due: una morosa e gli obiettivi lavorativi. 

Beh, credo che sia un pensiero troppo estremista.

Ha appena iniziato il secondo anno di università, che obbiettivi lavorativi deve avere attualmente? Un part-time? L'obbiettivo è lasciare quel mondo il prima possibile.

Poi ha parlato di amicizie, non di amori. Partendo dal fatto che è in situazione di vantaggio, e cioè fuorisede con una casa. Gli permette di conoscere tipe dell'uni di diverse facoltà e di avere un luogo per appartarsi (fuck location ai tempi).

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PapuPetagna
21 ore fa, RosGio ha scritto:

Ciao a tutti, ho 21 anni, sono molto timido, mi percepisco come un impacciato e da 3 settimane ho iniziato a seguire le lezioni in presenza dopo un anno di ''dad''. Mi ritrovo così al secondo anno come se fossi ancora una matricola. L'impatto a livello di vita sociale non è stato dei migliori. Mi sono subito reso conto che tanti, probabilmente del posto, avevano già formato un gruppo e il più delle volte mi sono trovato a seguire da solo se non a fare due chiacchiere nelle pause con il pendolare di turno che vive a qualche km dalla sede. Condivido un appartamento con 3 ragazzi più grandi che sin da subito ho capito non sarebbero stati nelle condizioni di inserirmi in una cerchia, per motivi diversi che variano a seconda del coinquilino. A questo punto mi pento di non avere un social come Instagram. Prima, rapportandomi con gente che conoscevo da una vita,non ne avvertivo l'utilità, Oggi forse sarebbe stata un biglietto da visita. Mi sento senza alcun punto di riferimento, è la prima volta che mi affaccio in un mondo in cui non c'è qualcuno che non abbia conosciuto in passato. Temo che se non darò un taglio netto a questa situazione, oltre a perdere le tante possibilità che la vita universitaria offre, finirà per travolgermi sul piano del profitto. E questo non posso permettermelo, dato quello che la mia famiglia sta facendo per sostenermi. Secondo voi sono ancora in tempo, o la vostra esperienza vi dice che i gruppi una volta formati si chiudono? 

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Per fare amicizia non esistono luoghi migliori dell’Universita’.

Vacci tutti i giorni: lezioni, bar e biblioteca. Quando si avvicinano gli esami chiedi a qualcuno se vuole studiare insieme. Chiedi informazioni, possibilmente non banali, vedrai che alla fine qualcosa uscirà fuori. Per forza.

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