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Ragazza con strabismo di venere?


Maelle

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15 ore fa, Maelle ha scritto:

Non saprei risponderti se a me piace o meno, dipende dalle giornate. A volte chiamo questo difetto  “la mia parte buona”, nel senso che pensare di averlo mi fa accantonare l’ansia del perfezionismo (un po’ tipica del mio carattere, un po’ della società in cui viviamo) e intravedo una certa dolcezza nel mio sguardo. Altre volte, anche per colpa di piccole prese in giro ricevute da bambina, penso che mi faccia sentire diversa dagli altri, perché una “strabica” è brutta a prescindere ed è motivo di vergogna per me e per chi potrebbe avermi accanto. 
 

Come ha detto qualcuno qui sul forum, ho un’autostima altalenante. Ricevo spesso consensi dai ragazzi intorno a me, ma a volte penso che mi vengano fatti i complimenti, perché quegli uomini ancora non hanno notato il mio difetto. 
 

Nel caso specifico di quest’ultimo ragazzo, il dubbio mi è venuto perché al secondo appuntamento siamo stati in un pub che lui frequenta di solito e infatti abbiamo incontrato due suoi amici. Lui sembrava anche contento di “mostrarmi”. Solo che quella stessa volta, durante il ritorno a casa più tardi, penso che lui abbia percepito per la prima volta il mio difetto (che si nota per lo più se guardo di lato, come quando stavamo seduti l’uno accanto all’altra in macchina) e che lì le cose per lui siano cambiate. 
 

Avrà fatto due conti: fisicamente gli piacevo e nelle uscite successive fra quattro mura avrebbe potuto superare il mio problemino. Ma davanti agli amici, no… 
 

Mi viene in mente quella battuta un po’ triste che si scambiano alcuni uomini “se è bella fisicamente e di viso no, basta metterle un sacchetto in testa”… 😔

Maelle

Non chiedermi il perchè, sappi solo che ti capisco appieno e ti sento vicina

Voglio provare a farti vedere la "cosa" da un'altro punto di vista

Quando conosci una persona tendi a nascondere la tua particolarità ( perchè è una particolarità, qualcosa che ti distingue dagli altri e non un difetto) come hai scritto più sù, cercando di non farla accorgere all'altro/a 

Probabilmente spendi più energie ad automonitorarti e sare attenta a "non farti scoprire" che a goderti l'interazione con le persone, ancorpiù con un maschio che ti piace, come quello di cui ci hai raccontato

Sappi che le persone questo lo avvertono, per quanto tu possa essere padrona della mistificazione, le persone lo avvertono

Sai cosa penso? Che nel momeno in cui sono arrivati i suoi amici tu ti sia sentita sotto pressione, non naturale e lui lo abbia avvertito

Penso inoltre che il tuo CREDERE che lui sicuramente avrebbe "scoperto" la tua particolarità in macchina ti abbia messo in una condizione di tensione e non naturalezza; in quel momento ciò che esprimevi non eri tu.

Sono sicuro che è questo che ha fatto storcere il naso a lui, la tua non coerenza e non il tuo dolce strabismo di Venere

Fose stato sicuramente per lo strabismo non ti avrebbe mostrato in pubblico, il perchè te lo hanno già ampiamente spiegato gli altri prima di me 

MA...ma il tuo cervello ormai è così incentrato a dare la colpa alla tua particolarità che non ti dà modo di vedere altre ipotesi

Questo per dirti che se lo strabismo è in primis per te il PROBLEMA, non farai altro che amplificarlo inconsciamente negli altri.

Non sei perfetta e sarebbe ipocrita dire il contrario, sei Maelle con la suà particolarità e con tutto quello che essa ti ha portato e lasciato, nel bene e nel male; SEI Maelle ANCHE grazie a quella tua particolarità, questo non dimenticarlo MAI!

 

Ti lascio facendoti un'ultima domanda un pò provocatoria: e se conoscendo una persona non fossi proprio TU a fargli notare che hai questa particolarità? Perchè non esporla (nei modi consoni ovvio) invece che nasconderla?

Un abbraccio... 

 

Modificato da -S-
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PapuPetagna
2 ore fa, Sensei10 ha scritto:

È pur sempre una rinuncia, accontentarsi di un pezzo più o meno grande. 

Ma sono d'accordo sulla tua ultima frase, che poi forse è ciò che volevo dire senza riuscirci. È una privazione per sé. 

Comunque a me sembra che ci sia un che di disumano, nella faccenda. Vergognarsi di andare in giro con una donna e poi scoparci in privato. Mi ricorda le immagini di apertura del remake di "Non aprite quella porta", dove si vedono delle vecchie fotografie con un piccolo Leatherface, il cui volto veniva immancabilmente coperto dalle mani degli adulti, poiché mostruoso. Tuttavia, nella trama, era anche l'amatissimo figlio sfortunato, funzionale alla condotta scellerata della famiglia. 

 

Secondo me invece è Madame Psychosis

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ArmandoBis
1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Forse, quando tuo padre ha fatto la WW1, tu hai fatto la WW2 e dopo vivi in piena guerra fredda per cui ogni notiziario potrebbe dire che Russia e America si sono lanciate un attacco e ci riguarda tutti e subito... 

Una certa dipendenza dalla radio e dalle notizie è comprensibile. 

Prima del 1989 ogni giorno era quello buono per la peggiore delle notizie. 

Questo può prendere via l'attenzione anche dalle cose più importanti ma "baseline", come la famiglia. 

Oggi abbiamo altre battaglie ed altre chiamate e specchietti per l'attenzione. 

Ma l'attenzione - di per se stessa - se non è la nostra arma o strumento è sicuramente la nostra valuta. 

Credo che se uno ha dei miliardi, billion, in Italia, per cui un cambiamento dell'1% di tasse gli costa dei milioni, ha motivo di pagare un poco di questa valuta - l'attenzione - a cosa succeda al governo Conte. 

Ma per chi non ha interessi pesanti in ballo... anche disintossicarsi piano piano da cosa succeda al governo Conte e trovare qualcosa di importante a cui pagare attenzioni... è parte della battaglia personale delle nostre generazioni.

Se, ad esempio - adesso - ognuno di quanti sono qui a leggere desse attivamente attenzioni agli ostacoli ed ai rallentamenti personali che stanno affrontando nella vita tre persone a cui tiene, si chiedesse se c'è qualcosa che possa fare in concreto... si chiedesse come farlo... 

Avremmo conquistato una postazione nemica in questa nostra guerra di trincea, fango e pioggia. 

Allego la canzone con cui pensarci. 

 

 

Bellissimo intervento.

Solo un'annotazione. Io che sono più vecchio posso dirlo tranquillamente: nel 1989 era già molti anni che la guerra fredda non scaldava più gli animi.

Era diventata non dico una recita, ma quasi. Tanto che nel settembre di quell'anno, lo ricordo bene, presentai in agenzia uno spot che aveva come oggetto il Muro di Berlino. Sarebbe stato il primo caso di pubblicità con un forte contenuto politico. 

La cosa notevole è che l'agenzia dove lavoravo, non particolarmente creativa e coraggiosa, decise di presentare solo la mia proposta.

Il cliente (per delicatezza non dirò chi è, se non che era un imprenditore veneto) la bocciò. Non me la presi più di tanto, culturalmente era quello che era. Infatti a livello di comunicazione non fece mai il salto.

Però, il fatto che la mia agenzia scalcinata avesse voluto far la figa la dice lunga sul fatto che ormai il Muro di Berlino di fatto non esisteva più da mo'...

 

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^'V'^
8 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Solo un'annotazione. Io che sono più vecchio posso dirlo tranquillamente: nel 1989 era già molti anni che la guerra fredda non scaldava più gli animi.

Forse dall'83, quando Stanislav Petrov salvò il mondo prendendo una decisione difficile. 

Forse lì ci si rese tutti un po' conto di aver passato una linea.

Che fosse il momento di fare due passi indietro. 

Quella linea rimase solo simbolica come muro fino all'89.

Forse il momento in cui il muro cade come linea reale e diventa il fantasma simbolico di se stesso... è l'83.

Probabilmente siamo tutti qui a scrivere grazie a Stanislav Petrov. 

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1 ora fa, -S- ha scritto:

Maelle

Non chiedermi il perchè, sappi solo che ti capisco appieno e ti sento vicina

Voglio provare a farti vedere la "cosa" da un'altro punto di vista

Quando conosci una persona tendi a nascondere la tua particolarità ( perchè è una particolarità, qualcosa che ti distingue dagli altri e non un difetto) come hai scritto più sù, cercando di non farla accorgere all'altro/a 

Probabilmente spendi più energie ad automonitorarti e sare attenta a "non farti scoprire" che a goderti l'interazione con le persone, ancorpiù con un maschio che ti piace, come quello di cui ci hai raccontato

Sappi che le persone questo lo avvertono, per quanto tu possa essere padrona della mistificazione, le persone lo avvertono

Sai cosa penso? Che nel momeno in cui sono arrivati i suoi amici tu ti sia sentita sotto pressione, non naturale e lui lo abbia avvertito

Penso inoltre che il tuo CREDERE che lui sicuramente avrebbe "scoperto" la tua particolarità in macchina ti abbia messo in una condizione di tensione e non naturalezza; in quel momento ciò che esprimevi non eri tu.

Sono sicuro che è questo che ha fatto storcere il naso a lui, la tua non coerenza e non il tuo dolce strabismo di Venere

Fose stato sicuramente per lo strabismo non ti avrebbe mostrato in pubblico, il perchè te lo hanno già ampiamente spiegato gli altri prima di me 

MA...ma il tuo cervello ormai è così incentrato a dare la colpa alla tua particolarità che non ti dà modo di vedere altre ipotesi

Questo per dirti che se lo strabismo è in primis per te il PROBLEMA, non farai altro che amplificarlo inconsciamente negli altri.

Non sei perfetta e sarebbe ipocrita dire il contrario, sei Maelle con la suà particolarità e con tutto quello che essa ti ha portato e lasciato, nel bene e nel male; SEI Maelle ANCHE grazie a quella tua particolarità, questo non dimenticarlo MAI!

 

Ti lascio facendoti un'ultima domanda un pò provocatoria: e se conoscendo una persona non fossi proprio TU a fargli notare che hai questa particolarità? Perchè non esporla (nei modi consoni ovvio) invece che nasconderla?

Un abbraccio... 

 

Bellissime parole, credo molto in questo, uomo o donna che sia, nella sua autenticità diventa automaticamente più attraente.Faccio un esempio spicciolo infatti, un uomo che nasconde volutamente il suo sguardo, o una sua "imperfezione" (che tra l'altro lui può credere tale, ma per me può non esserlo) mi fa allontanare piuttosto che un uomo che mostra fiero il suo viso, senza "inganni".

C'è però un problema che non possiamo non considerare, i social propinano un'immagine di sé che mira alla perfezione (fittizia ovviamente) e le persone, chi più e chi meno ovviamente, effettivamente stanno tendendo sempre di più a soffermarsi sui particolari non sulla persona nella sua interezza.

Tanto da agire su un aspetto o su un altro, con filtri che camuffino, o ricorrendo alla modifica dell'inestetismo, non tanto per sé, quanto per l'apparire in un certo modo all'esterno.

Ecco, questa visione distorta, purtroppo, incide anche su chi, di suo, su un aspetto  non si focalizzerebbe, ma per questioni esterne, invece, lo fa...

Senza dubbio, se noi in primis crediamo che non possa piacere un particolare lo renderemo più visibile (paradossalmente infatti, si dice sempre che mostrare una particolarità sia meglio di nasconderla), ma se la società va avanti con questa continua pressione, converrai con me che la questione diventa più complicata e l'occhio di chi guarda risulta essere un occhio decisamente CIECO, per non dire totalmente distaccato dalla realtà, tanto da non riuscire più a cogliere la bellezza dell'unicità.

Scusatemi per il papiro, ma è un argomento che mi tocca da vicino, perché troppo spesso, ormai, sento di ragazzi/e che accolgono solo dei parametri standard, omologati, come se fossimo dei sovrammobili, senza forme o caratteristiche in movimento.

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ArmandoBis
2 ore fa, Nova87 ha scritto:

 @Maelle (...) io mi vergognerei di un mio ragazzo se facesse il rapinatore in banca o se non fosse gentile con le persone o per mille altri motivi che ricadono più su aspetti caratteriali/comportamentali, che su aspetti fisici, come qualcuno prima di me ha già detto.

È però inutile fingere che non sia un dato di fatto che molte persone, invece, si facciano condizionare dalle comitive, dagli amici, non scelgono per sé, scelgono più per un desiderio comune ed in questo caso la mentalità del gruppo (o si dovrebbe dire branco, chissà) diventa un'arma molto potente.

(...)

Piccolo O.T. 

Questa osservazione ricalca pari pari uno dei passaggi più citati dell'opera di Keynes.

Sì riferisce ai mercati finanziari. Keynes afferma che non possono essere efficienti perché i trader si comportano come i giudici dei concorsi di bellezza. Invece di votare la donna che piace a loro, tendono a uniformarsi a quelli che ritengono siano i gusti degli altri giurati.

Se nel caso del concorso la cosa può essere opinabile, nella compravendita azionaria non lo è. Rinuncereste a comprare delle azioni che stanno salendo velocemente solo perché non credete alle prospettive di quell'impresa? Ovviamente no. Il vostro mestiere non è dimostrare che avete ragione, ma sfruttare le occasioni sotto qualsiasi forma di presentano.

Così comprate anche voi, magari con l'idea di uscire appena le cose volgono al brutto.

Un economista di una generazione successiva, il grande Hyman Minsky, portò il ragionamento di Keynes a un livello superiore.

Per Minsky i mercati finanziari sono intrinsecamente instabili proprio perché quando le cose vanno bene si genera un atteggiamento positivo verso il futuro. Questo comporta la tendenza ad assumersi sempre più rischi, giustificati razionalmente con l'idea che siamo entrati in un'epoca differente, dove non esistono più i cicli economici le cose sono destinate a migliorare indefinitamente..

La crisi del 2008 è al riguardo indicativa.

Era stata prevista da più di un economista (non però con l'intensità che ha avuto) ma quando si è verificata ha colto tutti di sorpresa.

La brutta notizia è che la situazione attuale non è così diversa. I titoli di qualunque genere sono decisamente sopravvalutati. Uno strano mix di deflazione salariale, inflazione inesistente riguardo ai prodotti di consumo (fatta salva l'inflazione dovuta a strozzature sul lato della domanda causa Covid) e inflazione spinta dei corsi mobiliari e immobiliari.

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ArmandoBis
24 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Forse dall'83, quando Stanislav Petrov salvò il mondo prendendo una decisione difficile. 

Forse lì ci si rese tutti un po' conto di aver passato una linea.

Che fosse il momento di fare due passi indietro. 

Quella linea rimase solo simbolica come muro fino all'89.

Forse il momento in cui il muro cade come linea reale e diventa il fantasma simbolico di se stesso... è l'83.

Probabilmente siamo tutti qui a scrivere grazie a Stanislav Petrov. 

Hai ragione.

È un evento di cui si parla poco, anche perché la storia venne alla luce parecchi anni dopo. Sicuramente dopo l'89.

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Giraluna
12 minuti fa, Nova87 ha scritto:

Scusatemi per il papiro, ma è un argomento che mi tocca da vicino, perché troppo spesso, ormai, sento di ragazzi/e che accolgono solo dei parametri standard, omologati, come se fossimo dei sovrammobili, senza forme o caratteristiche in movimento.

Te lo appoggio in toto. A me ha causato non pochi problemi questa omologazione. Le interazioni poi ... Non ne parliamo. Ormai sono veramente in molti (unisecs) che "pretendono". 

La prendo sul ridere. A volte mi annoia pure. Tanto alla fine saremo sempre il target di qualcuno. Non finisce il mondo.

Chi ha occhi per vedere il letto vuoto non lo avrà tanto spesso. E chi ha occhi che vedono troppo distorto ce lo avrà spoglio anche quando è occupato. 

E s intende non per forza unicamente tutto collegabile al sesso. Il letto può essere anche quello spazio riservato a chi sa scoprire l altro. 

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Maelle ha parlato anche di una tendenza innata sua al perfezionismo 

Che a volte ti sprona

Altre un po' ti condanna 

 

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