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Ragazza con strabismo di venere?


Maelle

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DreamSpirit
14 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Screenshot 2021-10-14 142410.png

non ho capito

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DreamSpirit
7 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

ma probabilmente è il momento di smetterla di tirare sassi a chi ci tira piaghe e cavallette, che abbiamo fatto ad immagine e somiglianza del meschino agricoltore frullato nel cervello che siamo stati per 11 mila anni, e tornare a lanciare ghirlande di fiori, e inni dal cuore, a quella che è l'unica vera dea, per chi è un cacciatore. 

 

 

Poiché siamo matrilineari, lo siamo sempre stati. 

 

ELqC0fbX0AExstC.jpg

 

 

ci sta la cosa di essere matrilineari, però dopo un po' che uno ha esperienza davvero di come sono e cosa fanno (sapendo sempre tipo un 40% quando va bene) diventa improponibile innamorarsi 

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^'V'^
28 minuti fa, DreamSpirit ha scritto:

ci sta la cosa di essere matrilineari, però dopo un po' che uno ha esperienza davvero di come sono e cosa fanno (sapendo sempre tipo un 40% quando va bene) diventa improponibile innamorarsi 

Ti innamori valutando pro e contro e soppesandone la proponibilità? 

Io non controllo razionalmente nemmeno un'infatuazione estiva... 

Ti comporti in modo diverso da quel loro 40% che, purtroppo, sai? 

Io no... 

E' proponibile, per una ragazza, innamorarsi di te? 

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4 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Nel 2004 ebbi sei mesi d'amore con una che adesso è un pó famosa.

Lei aveva quella convinzione che la roba nera, borchiata, magari con le punte che vedi in certe vetrine dei sexy shop fosse sexy per i maschi. 

(Magari per alcuni sì, per me no).

Così venne la prima volta a casa mia in tuta. 

Mi disse di essere venuta in "tuta antisesso" per conoscerci con calma.

Non era una di quelle tute in triacetato sintetico... era di felpina che chiama il tatto quanto un peluche e le dava la forma e la carezzabilitá di una felina, una gatta.

La fase "conosciamoci con la tuta antisesso" durò un minuto e mezzo.

Tempo di metterci sul tappeto, con un cartone animato nello schermo, abbracciarla da dietro, sentire quel tatto morbido e sexy, baciarle la nuca all'attaccatura dei capelli, lei si gira, ci baciamo e facciamo l'amore.

Poi ci addormentiamo accoccolati.

E non ci eravamo detti una parola, ma si svegliò imbarazzatissima perché aveva fatto la pipì senza accorgersene, stava salvando il salvabile con lo scottex...

Mi disse che non le succedeva da quando aveva vissuto con sua nonna, l'unica casa dove si sentiva al sicuro e lasciava andare tutte le tensioni. 

Mi disse che era come mi conoscesse fin da bambina e si sentisse nel posto più sicuro e sereno al mondo, e che era in tremendo imbarazzo per avermi pisciato nel letto...

La guardavo innamorato.

Le chiesi se fosse stata una trappola quella della tutina stile cat woman - ma in colori pastello, con una nota romantica e provenzale - spacciata per antisesso...

Smise di essere imbarazzata e sorrise.

Ci si conosce facendo l'amore, non parlando, mi disse. 

Ma poi mi danno della puttana perché quando conosco qualcuno che mi piace ci parlo dopo, il sesso.

Ma se io ero quella venuta in tuta e piena di buone intenzioni... diventa molto più difficile andare a dire che sia stata puttana... molto più facile andare a dire che tu, abbia fatto tutto. 

Interessante. 

Ma... supponi semplicemente, invece, che tu abbia il fidanzato. 

Che io non lo sappia. 

Ma che tu sia uscita in tuta insospettabile perché avresti dormito da un'amica.

Esiste la possibilità che, per chi vede oltre la vetrina, ad occhi chiusi... una tutina da serata con l'amica diventi più sexy di una minigonna, perché strilla forte che sei davvero, una puttana...

Lei sorride, dice che lui si chiama [nome], che è molto bello ma non possiede questa sensibilità nostra e mia, ed è l'aver capito che sì, è una puttana ed averla trattata da principessa e con l'assenza di giudizio di una nonna, più che di una madre... 

L'aveva fatta sentire... di nuovo a casa. 

Come quando da bambina in quelle lenzuola profumate di sole e lavanda si svegliava bagnata di pipì, e la nonna, col mio stesso sguardo, le diceva che va tutto bene e che è un dono averla lì. 

Se sto sentendo molto male, a vivere, a volte chiudo gli occhi e sento l'abbraccio su quella tuta, pulita ma piena del sangue invisibile del rivale. 

O l'abbraccio appena messo l'asciugamano bianco caldo attorno ad una cui avevo fatto il bagnetto, sapendo che fosse l'ultimo, perché una volta incrociato il mio sguardo avrebbe saputo che io... sapevo. 

Per cui rimandai lo sguardo per minuti, continuando a tenerla abbracciata in quell'asciugamano bianco, soffice e caldo.

Invisibilmente intriso, questa volta, del sangue del mio, cuore.

Ma... finché non sapeva che io sapessi, non avrebbe visto disperazione in quell'ultimo abbraccio. 

Poi la guardai negli occhi, seppe che sapessi, la rimisi, in piedi, nella vasca ormai vuota, le tolsi l'asciugamano. 

Le pisciai addosso... sulla gamba...

Ma dai, cosa fai... 

Fagli bere pure il mio sangue, dal tuo calice...ma... io e te sappiamo che ci ho pisciato dentro.

Ma di chi parli? 

Di me e te, gli unici a sapere che quando ora beve il mio sangue, lui si beve la mia piscia. 

Ma perché sai sempre tutto...

Se sapessi sempre tutto mi sarei già suicidato mille volte. 

Mi nascondo quanto basta a continuare a vivere, e morire, in un abbraccio. 

E la abbraccio di nuovo.

Questa volta sapendo che lei sa che io so.

È un abbraccio diverso.

Ricorda il naufragio della fregata Méduse, vicino alle coste della Mauritania. 

Quando, di 150 della ciurma, imbarcati su una zattera di fortuna, solo 15 tornarono a casa.

Credo siano stati i 15 che si sono tenuti stretti abbracciati nonostante il disastro.

Invece di scalciare giù gli altri per sopravvivere. 

Anche se... "tornare a casa" significa una cosa molto diversa per ognuno di noi. 

Una curiosità: che la tuta servisse a non insospettire...

è stata un'ipotesi da te butta là, o ne avevi visto un indizio in qualcosa, magari proprio nella sua spiegazione alternativa, verosimile, ma un po' 'costruita'?

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DreamSpirit
3 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Ti innamori valutando pro e contro e soppesandone la proponibilità? 

Io non controllo razionalmente nemmeno un'infatuazione estiva... 

Ti comporti in modo diverso da quel loro 40% che, purtroppo, sai? 

Io no... 

E' proponibile, per una ragazza, innamorarsi di te? 

mah, secondo me se noi soffriamo ad intensità 10 (per dire un riferimento), con tutte le loro mosse bugie ecc classiche che sappiamo, a loro relativamente non gliene frega un cazzo, magari ogni tanto hanno qualche fastidio per noi che però  in un giorno chi se lo ricorda più. O se ci soffrono è una cosa molto lieve 

 

poi scritta così sembra un messaggio di uno di quei maschi tacchini che si lamentano delle tipe al bar con due birre, sto molto bene sessualmente, come coccole, contatto femminile e tutto, ma la sto vedendo un po' così 

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Giraluna

Invito un attimo alla riflessione su un punto riguardante l atteggiamento delle donne: la capacità di fregarsene della sofferenza maschile. 

Quello che ho visto per la maggiore non è che se ne freghino della sofferenza maschile, ma di essere donne. Questo passa attraverso l obnubilamento temporaneo dell'empatia. 

È più facile scordarsi chi si è e magari perseverare in una condizione non tua, che ricordarsi di chi ti aveva mostrato come essere donna e femmina, pure fosse una figa mancata (uomo che si comporta come una donna).

Questo perché vedo anche me e come mi comporto. Sto osservando che non riesco più a ricordare tutto. Però non ho scordato nessuno. 

Le uniche occasioni in cui ho voluto molto fortemente "cancellare l' esistenza di tizio dalla mia mente", per cui anche il suo dolore, sono state quelle in cui l empatia era molto forte e comunque non sono riuscita a fare completa tabula rasa. 

Tutt ora ricordo l enorme sofferenza di un ragazzo con cui uscii una volta sola. 

Tutte esperienza che mi hanno mostrato come far uscire la femmina. Anche se di fronte sentivo di non avere un uomo al 100%.

Non riesco a credere al 100% che una ragazzina o giovane donna o un adulta, pure presuntamente un po' ingenue come contatto col mondo, riescano a fregarsene veramente della sofferenza di un uomo. 

L ho visto pure nelle più razionali e meno impulsive. L ho visto pure con quelli che loro definiscono casi umani. 

Non esiste la donna insensibile. È innaturale. E se si vuole credere questo, è perché lo si vuole vedere in ogni loro singola azione. Un inganno, praticamente, mascherato da consapevolezza. 

Pure quelle disturbate mentalmente, clinicamente riconosciute tali e seguite da professionisti con psicofarmaci, sono per lo più così perché sono estremamente inibite alla sofferenza dato che potrebbero sentirla o addirittura la sentono e appunto hanno formato scudi così impenetrabili da volgere al peggio della loro condizione psichica.

Ho scritto infatti del temporaneo obnubilamento dell empatia. Nei casi meno estremi al momento si, se ne fregano e magari foldano, rovinando tutto. Rimane un sistema di protezione a tempo determinato. Poi se lo ricordano di quanto pinco dev essere stato male alla sua x azione o di quanto abbia effettivamente sofferto. E l ho visto accadere non solo mesi o anni dopo, ma anche poco tempo dopo. 

Ci sono diversi tred aperti da utentesse che, per quanto acerbe, sottolineano fra le righe una certa sensibilità alle inibizioni del tizio (dunque sofferenza nell essere naturali) o alle stesse strategie messe in atto da lui (altra sofferenza nell essere più naturali). 

Questo perché dentro di loro vogliono essere donne, femmine, ma di fronte hanno una voragine di dolore che sommata alla loro fa immancabilmente optare per la fuga e la rovina. 

La base rimane: non credo che nessuna sia indifferente alla sofferenza maschile. Né di fronte ad un maschio, ne di fronte ad una figa mancata. È la reazione alla stessa sofferenza maschile che porta spesso al lose. 

Per me è importante ricordarsi che il risultato (lose) implica ci sia stato un contatto - altrimenti non potrebbero capire, per quanto sconnesse, che c è stato del dolore - e sulla base di questo promemoria non chiudersi troppo, ma lasciarsi andare con più serenità anche alla possibilità di venire nuovamente presi di pancia.

Sennò che senso avrebbe sentire comunque una difficoltà generale d innamorarsi pur con qualcuno (o più di uno) che ci coccola, che coccoliamo e con cui siamo più intimi e disinibiti?

Qualquadra non cosa. 

In un sistema come l innamoramento, che non può essere così controllato come crediamo, sentire una quasi totale inibizione allo stesso è forse frutto di un evitamento volontario.

Evitamento che può anche significare fregarsene. A volte sento solo odore di giustificazione generale. 

Modificato da Giraluna
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Il 14/10/2021 at 17:42, ^'V'^ ha scritto:

40000 anni fa inizia l'industria litica Aurignaziana, da allora e fino al neolitico, 11'000 anni fa, spuntarono ovunque, in avorio di mammuth, ceramica, pietra calcarea, la mia amata ematite, statue veneree raffiguranti una donna dalla femminilità esacerbata. 

A volte anche incinta. 

Ovunque significa... ovunque. 

Le Veneri paleolitiche sono state trovate in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, sui Pirenei, in Svizzera, Russia, fino in Siberia, e in Asia. 

Anche in Italia, nelle grotte dei Balzi Rossi a Ventimiglia, ne furono trovate 15. Di Veneri scolpite in Steatite. 

Sembra che tutti i popoli di cacciatori, prima della caduta nell'agricoltura, conoscessero il volto di Dio. La femmina. 

40'000 anni fa. 

Oggi, 40'000 utenti si sono uniti nel nome del dio della nostra specie, della femminilità e del suo culto. 

Abbiamo superato la demenziale fase agricola, siamo tornati cacciatori. 

40'000 utenti sono solo l'inizio, e 40'000 anni furono solo l'inizio, ma probabilmente è il momento di smetterla di tirare sassi a chi ci tira piaghe e cavallette, che abbiamo fatto ad immagine e somiglianza del meschino agricoltore frullato nel cervello che siamo stati per 11 mila anni, e tornare a lanciare ghirlande di fiori, e inni dal cuore, a quella che è l'unica vera dea, per chi è un cacciatore. 

Torniamo a plasmare statuette di donne, invece che a sputare a simulacri di mezzi uomini capricciosi e isterici. 

Poiché mezzi uomini, li hanno creati a loro immagine e somiglianza, mentre stavano gobbi a strappare con fatica un misero nutrimento alla terra. 

A quella terra che si è rotta il cazzo e li sta per risputare via. 

Poiché siamo matrilineari, lo siamo sempre stati. 

E cacciatori, lo siamo ritornati... 

ELqC0fbX0AExstC.jpg

 

 

Aivia, sai di Gobleki Tepe?

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Göbekli_Tepe

https://www.fondazionemcr.it/news.jsp?ID_NEWS=448&areaNews=48&GTemplate=news_notiziario_archivio.jsp

 

 

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^'V'^
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