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Ragazza con strabismo di venere?


Maelle

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Giraluna
2 minuti fa, Wanda ha scritto:

ho paura che, dirigendo l'altra persona, questa in qualche modo si senta sminuita. 

 

2 minuti fa, Wanda ha scritto:

Mi ci vogliono più tempo e sincerità con me stessa per capire quale sia la vera croce.

 

3 minuti fa, Wanda ha scritto:

storcendo il naso se in risposta ho solo un "va benissimo tutto ciò che stai già facendo"

Te la lancio, una possibile prospettiva. 

Prova a considerare che davvero gli vada bene. Personalmente ho compreso una cosa degli uomini. 

Le esitazioni le hanno anche loro. Credimi. Le hanno per lo più prima del date, che dell atto.

Sentono l attrazione scorrere e si preoccupano di segarsi per non fare cilecca, capire quanto conviene farlo prima o a ridosso del date ... 

Poi davanti alla donna, alcuni per queste ragioni trovano bellissimo ciò che stai facendo, davvero stimolante e seriamente non gli basta che quello che stai facendo, altri vogliono pure altro da te. 

Tutto dipende da quanto hai confidenza con il fatto che non si scopa per fare attività e dimostrarsi, ma per mostrarsi; spogliarsi e viversi. 

Abbiamo la stessa pulsione alla riproduzione, ma la esprimiamo diversamente, trattandosi di generi diversi. E sai che bene o male non scopi per rimanere incinta. Nel senso che senti la pulsione all accoppiamento, ma non è che ti fai mettere incinta. 

Perciò il fine ultimo non c è. Resti a utero vuoto, mettendola proprio in termini volgari. 

Tutto il contorno è perciò venuto col tempo veramente esacerbato. Si preferiscono azioni decise alternate a frizioni molto potenti. Così ci sono scenari dove tu sei esitante e lui categorico. 

Il sesso è stato traslato in bianco o nero. Per ogni va bene così, Wanda, c è una Wanda che si frena e funziona in maniera più complicata. Per ogni celeste che vuole imparare, si crede sia la stessa cosa dall altra parte della barricata. 

Ognuno funziona a incastri diversi. Con passi e sguardi così diversi l uno dall altro che diventa un impegno troppo gravoso pensarci troppo su. 

Semplicemente, non farti condizionare dai pensieri, ma osserva le reazioni ai fatti.

Il sesso può non essere esorbitante. Può migliorare. Può essere qualcosa di spettacolare. 

Puoi far intendere. Puoi suggerire. Puoi esporti. 

Non ci sono dogmi precisi. Ci sono incastri. Uno può riuscire più facilmente di un altro. E tuttavia, quello più difficile non può in alcun modo sminuire la persona, perché nessuno ha titoli per farlo in un campo come questo.  

Potere e dovere: devi riprodurti. Devi essere sempre porca. Sempre pronta. Sempre aperta. 

Non è proprio così che funziona. 

Puoi aprirti. Puoi bagnarti. Puoi riprodurti. Hai tu il potere di non infilare il pilota automatico e di sentire meglio il tuo corpo. 

Tranne per l ultima, dato che immagino tu sappia come riprodurti, al resto va data una risposta con l esperienza diretta e non con i pensieri. 

I pensieri molesti generano esitazioni, si traggono conclusioni spesso fallaci. 

L azione può invece fare più luce. 

Non saprai mai come tizio la prende. E comunque non sarebbe alla stessa maniera di Caio. 

Osa fin dove senti. Fin dove puoi. Non fin dove pensi fino all esaurimento.

  • Grazie! 1
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Sensei10
1 ora fa, Giraluna ha scritto:

 

 

Te la lancio, una possibile prospettiva. 

Prova a considerare che davvero gli vada bene. Personalmente ho compreso una cosa degli uomini. 

Le esitazioni le hanno anche loro. Credimi. Le hanno per lo più prima del date, che dell atto.

Sentono l attrazione scorrere e si preoccupano di segarsi per non fare cilecca, capire quanto conviene farlo prima o a ridosso del date ... 

Poi davanti alla donna, alcuni per queste ragioni trovano bellissimo ciò che stai facendo, davvero stimolante e seriamente non gli basta che quello che stai facendo, altri vogliono pure altro da te. 

Tutto dipende da quanto hai confidenza con il fatto che non si scopa per fare attività e dimostrarsi, ma per mostrarsi; spogliarsi e viversi. 

Abbiamo la stessa pulsione alla riproduzione, ma la esprimiamo diversamente, trattandosi di generi diversi. E sai che bene o male non scopi per rimanere incinta. Nel senso che senti la pulsione all accoppiamento, ma non è che ti fai mettere incinta. 

Perciò il fine ultimo non c è. Resti a utero vuoto, mettendola proprio in termini volgari. 

Tutto il contorno è perciò venuto col tempo veramente esacerbato. Si preferiscono azioni decise alternate a frizioni molto potenti. Così ci sono scenari dove tu sei esitante e lui categorico. 

Il sesso è stato traslato in bianco o nero. Per ogni va bene così, Wanda, c è una Wanda che si frena e funziona in maniera più complicata. Per ogni celeste che vuole imparare, si crede sia la stessa cosa dall altra parte della barricata. 

Ognuno funziona a incastri diversi. Con passi e sguardi così diversi l uno dall altro che diventa un impegno troppo gravoso pensarci troppo su. 

Semplicemente, non farti condizionare dai pensieri, ma osserva le reazioni ai fatti.

Il sesso può non essere esorbitante. Può migliorare. Può essere qualcosa di spettacolare. 

Puoi far intendere. Puoi suggerire. Puoi esporti. 

Non ci sono dogmi precisi. Ci sono incastri. Uno può riuscire più facilmente di un altro. E tuttavia, quello più difficile non può in alcun modo sminuire la persona, perché nessuno ha titoli per farlo in un campo come questo.  

Potere e dovere: devi riprodurti. Devi essere sempre porca. Sempre pronta. Sempre aperta. 

Non è proprio così che funziona. 

Puoi aprirti. Puoi bagnarti. Puoi riprodurti. Hai tu il potere di non infilare il pilota automatico e di sentire meglio il tuo corpo. 

Tranne per l ultima, dato che immagino tu sappia come riprodurti, al resto va data una risposta con l esperienza diretta e non con i pensieri. 

I pensieri molesti generano esitazioni, si traggono conclusioni spesso fallaci. 

L azione può invece fare più luce. 

Non saprai mai come tizio la prende. E comunque non sarebbe alla stessa maniera di Caio. 

Osa fin dove senti. Fin dove puoi. Non fin dove pensi fino all esaurimento.

E brava @Giraluna.

Bellissimo post 

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ArmandoBis
22 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

(...)

Se parliamo di persone esteticamente normali, per cui non freak e non Angeli di V.S. molto spesso sono questioni di fase caratteriale, di mancata sintonia a livello personale, a non far scattare quel passaggio dagli incontri passionali privati alle uscite in pubblico. 

A volte è proprio che lei è imbarazzante come persona da portare in giro. Comportamento intendo. 

A volte è una persona decente ma non c'è compatibilità e fase tra i due, se non un'iniziale attrazione sessuale. 

 

Enucleo questa parte dell'intervento, assolutamente magistrale, perché racchiude un concetto, quello di "fase caratteriale", che rappresenta, metaforicamente, quello che è successo credo a tutti.

Ovvero incontri una persona che condivide molti dei tuoi interessi nonché il modo di pensare.

Immagini di trovarti in piena sintonia con lei, e invece no. Non scatta nulla e il rapporto si esaurisce rapidamente.

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Giraluna
33 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

E brava @Giraluna.

Bellissimo post 

Grazie. 

Viene abbastanza facile, quando si è ancora giovani e si ha la percezione di avere tutta la vita davanti, desiderare sempre il meglio. Ci sta. 

La quantità (di orgasmi, di leccate, di penetrate) superano in percezione la qualità e potrebbe far storcere un attimo il naso delle prestazioni meno fatiscenti. 

Poi si evolve. Si cresce. E nel frattempo il mondo si stringe, diventa più piccolo e non percepisci lo stesso senso di grandiosità. 

Per lo meno: il senso di grandezza deriva dalle piccole cose. 

A volte sei stanco e vuoi solo accucciolarti. Altre sei stressato e non riesce a rizzarsi. 

Lei magari ha una voglia matta in pre ciclo, che si farebbe penetrare anche sulla rampa delle scale e quando la tocchi appena un giorno dopo vorrebbe essere guardata intensamente negli occhi ed essere baciata con più insistenza. 

Accordarsi non è più avere amplessi grandiosi, con il mondo davanti, ma piccoli ritagli di piacere, a volte spinto, a volte più sensuale e lento con la sensazione marcata che il mondo te lo sei lasciato alle spalle. 

La prospettiva da cui si osserva cambia la percezione dell osservato e dell'osservatore. Una volta sei l uno, un altra l ultimo. Ogni tanto entrambe. 

Occorre la mano ferma su certi pensieri ed il tocco più versatile a certe azioni. 

Più semplicemente: come fai a pensare che possa dargli fastidio e frenarti, se chi hai davanti non ha udito la tua domanda, sia essa pronunciata a parole oppure suggerita a colpi di lingua o di fiatone? 

Quando intercorrono queste esitazioni è importante trovare il proprio sistema di arginarle.  

Se in quel momento giungono pensieri strani, delle insicurezze di testa, magari potrebbe funzionare chiudere gli occhi, respirare sollevando e abbassando il petto mentre s immagina il suo sguardo amorevole, la culla che può stimolare un certo allontanamento dal pilota. 

Una risposta che lo frenerebbe e rilascerebbe una più genuina esposizione a farsi sentire e a sentire l altro. Nella semplice perfezione di essersi conosciuti. 

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22 ore fa, Minypony ha scritto:

Ma se ha problemi con te per questo eliminalo subito dalla tua esistenza 

Il fatto è che io non ne sono certa. I miei sono solo dubbi, magari dati da un’insicurezza personale…

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22 ore fa, Celeste ha scritto:

Ma a te, il tuo strabismo piace?

E cosa ti fa pensare che lui ti tenga nascosta per lo strabismo? Hai indizi? Ti ha mai chiesto ad esempio se si possa correggere?

Io ad esempio ho le occhiaie, da sempre. Sì, forse me ne sarò lamentata qualche volta. Ma in realtà mi piacciono tanto, perchè trovo mi diano un allure da tossica romantica. Vale la stessa cosa per lo strabismo; magari ti piace pure...e poi arriva un non estimatore, ed ecco i dubbi e gli interrogativi. E' un peccato.

Non saprei risponderti se a me piace o meno, dipende dalle giornate. A volte chiamo questo difetto  “la mia parte buona”, nel senso che pensare di averlo mi fa accantonare l’ansia del perfezionismo (un po’ tipica del mio carattere, un po’ della società in cui viviamo) e intravedo una certa dolcezza nel mio sguardo. Altre volte, anche per colpa di piccole prese in giro ricevute da bambina, penso che mi faccia sentire diversa dagli altri, perché una “strabica” è brutta a prescindere ed è motivo di vergogna per me e per chi potrebbe avermi accanto. 
 

Come ha detto qualcuno qui sul forum, ho un’autostima altalenante. Ricevo spesso consensi dai ragazzi intorno a me, ma a volte penso che mi vengano fatti i complimenti, perché quegli uomini ancora non hanno notato il mio difetto. 
 

Nel caso specifico di quest’ultimo ragazzo, il dubbio mi è venuto perché al secondo appuntamento siamo stati in un pub che lui frequenta di solito e infatti abbiamo incontrato due suoi amici. Lui sembrava anche contento di “mostrarmi”. Solo che quella stessa volta, durante il ritorno a casa più tardi, penso che lui abbia percepito per la prima volta il mio difetto (che si nota per lo più se guardo di lato, come quando stavamo seduti l’uno accanto all’altra in macchina) e che lì le cose per lui siano cambiate. 
 

Avrà fatto due conti: fisicamente gli piacevo e nelle uscite successive fra quattro mura avrebbe potuto superare il mio problemino. Ma davanti agli amici, no… 
 

Mi viene in mente quella battuta un po’ triste che si scambiano alcuni uomini “se è bella fisicamente e di viso no, basta metterle un sacchetto in testa”… 😔

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12 ore fa, PapuPetagna ha scritto:

Osservazioni molto lucide.

Io sono tra quelli che c’era cascato e pensavo che @Maelle fosse un uomo.

Adesso non posso che notare questa cosa. “Bella, simpatica, indipendente, ecc...” te lo dici da sola. Poi ti fai il problema dello strabismo di Venere (se ne sarà accorto lui? Leggo che è una cosa sfumata). La tua autostima viaggia su un rollercoaster.

Potrebbe essere semplicemente che questo ragazzo ti piace molto e stai cercando di capire perché non ti ha ancora presentato ai suoi amici.

Se vuoi raccontare altro magari afferriamo meglio come stanno effettivamente le cose.

La metafora del rollercoaster è perfetta per me! 

Ho pensato che questa altalenanza derivi paradossalmente dalla latenza del mio problema.

Sai, un profilo greco o la mancanza di capelli sono “difetti” che chi ti incontra nota subito. Sono lì, evidenti, e chi si rapporta con te può decidere da subito come categorizzarti in quei primi minuti in cui tutti noi ci facciamo un’idea più o meno coscientemente di chi abbiamo di fronte.

Lasciatemi passare il termine “categorizzarti”, nel senso che può decidere subito se è un qualcosa che può accettare, perché magari ne è anche attratto, o se è qualcosa che esteticamente non riesce a superare in un eventuale partner. 


Al contrario, il mio difetto non sempre si nota subito, perché è più evidente se guardo da un lato, e mi sembra quasi di “truffare” chi si approccia a me in un corteggiamento iniziale. Come se stessi nascondendo la fregatura dentro il pacco, quella che ti fa spegnere il sorriso, quando finalmente lo apri dopo averlo tanto desiderato. 
 

Ovviamente tutto questo mio ragionamento si riferisce alle prime fasi tra uomo e donna. L’amore vero e consolidato se ne frega dell’aspetto esteriore e si basa sul fatto di “essere in fase”. Il mio problema è arrivare a quel punto….

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Bolt
10 minuti fa, Maelle ha scritto:

Non saprei risponderti se a me piace o meno, dipende dalle giornate. A volte chiamo questo difetto  “la mia parte buona”, nel senso che pensare di averlo mi fa accantonare l’ansia del perfezionismo (un po’ tipica del mio carattere, un po’ della società in cui viviamo) e intravedo una certa dolcezza nel mio sguardo. Altre volte, anche per colpa di piccole prese in giro ricevute da bambina, penso che mi faccia sentire diversa dagli altri, perché una “strabica” è brutta a prescindere ed è motivo di vergogna per me e per chi potrebbe avermi accanto. 
 

Come ha detto qualcuno qui sul forum, ho un’autostima altalenante. Ricevo spesso consensi dai ragazzi intorno a me, ma a volte penso che mi vengano fatti i complimenti, perché quegli uomini ancora non hanno notato il mio difetto. 
 

Nel caso specifico di quest’ultimo ragazzo, il dubbio mi è venuto perché al secondo appuntamento siamo stati in un pub che lui frequenta di solito e infatti abbiamo incontrato due suoi amici. Lui sembrava anche contento di “mostrarmi”. Solo che quella stessa volta, durante il ritorno a casa più tardi, penso che lui abbia percepito per la prima volta il mio difetto (che si nota per lo più se guardo di lato, come quando stavamo seduti l’uno accanto all’altra in macchina) e che lì le cose per lui siano cambiate. 
 

Avrà fatto due conti: fisicamente gli piacevo e nelle uscite successive fra quattro mura avrebbe potuto superare il mio problemino. Ma davanti agli amici, no… 
 

Mi viene in mente quella battuta un po’ triste che si scambiano alcuni uomini “se è bella fisicamente e di viso no, basta metterle un sacchetto in testa”… 😔

 

Ma è tanto evidente il tuo strabismo di venere secondo te? Sii sincera.

Nel senso, è un elemento che reputi invalidante, oppure guardandoti in maniera oggettiva diresti che per te non è "brutto da vedere"?

Lascia stare per un attimo la validazione che hai o non hai ricevuto, dato che può dipende anche da altri fattori.

 

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