Tabula rasa

[AlessioC [Élite] 148]

Stringi i denti e concentrati su altre cose oltre al sesso, per quanto il sesso sia importante per te. Cerca di essere un buon amico per chi tuo amico lo è, e ingegnati a essere una buona compagnia in un modo o nell'altro.

Fa' così e un giro di conoscenze dove sono presenti alcune ragazze dovresti fartelo eventualmente, e allora avrai più sicurezza e confidenza. A quel punto potrai pensare a come arrivare al sesso con una di loro o con una delle loro conoscenti, o con qualche estranea se proprio preferisci il cold approach.

[Fajan [Banned] 229]

14 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Intendo che il fuoco se ci cadi dentro ti brucia e se scappi via congeli. 

Bisogna trovare la propria misura, che non può essere bianca o nera, binaria, schizzato coi social o rifuggirli come il male. 

Concordo,  quando ho capito che sui social non dovevo "vendere" me, ma il me "prodotto"  , mi è cambiata l'ottica nel loro utilizzo e son riuscito a cogliere qualche frutto.

E' come il farsi fare le foto, se ti senti pirla a farti  gli autoscatti, fattele fare da qualcuno per strada , magari donna che unisci l'utile ad dilettevole (e almeno per mè esco pure meglio in foto)

[Luiferro [Partecipante] 8]

(Errata corrige post principale: mi riferisco all'approccio a freddo quando parlo di mosse proibitive)

Dopodiché 

11 ore fa, AlessioC ha scritto:

Stringi i denti e concentrati su altre cose oltre al sesso, per quanto il sesso sia importante per te. Cerca di essere un buon amico per chi tuo amico lo è, e ingegnati a essere una buona compagnia in un modo o nell'altro. Fa' così e un giro di conoscenze dove sono presenti alcune ragazze dovresti fartelo eventualmente, e allora avrai più sicurezza e confidenza. 

Non fa una grinza, però se voglio crearmi delle possibilità e conoscere nuove ragazze tramite conoscenze comuni devo pur aprirmi anche a discorsi più personali

Esempio alcuni amici di lunga data si lasciano sfuggire cose sul loro rapporto di coppia, altri non hanno problemi a parlare dei flirt sui social,in palestra(...), delle conquiste e dei fiaschi totali, uno in particolare parla di scopamiche (ho avuto modo di verificare che non dice frottole). 

A questo punto non so come partire a fare certi discorsi, tanto meno posso inserirmi e dare pareri non avendo cognizione di causa. Hai presente il film "40annivergine" quando al tavolo da poker il protagonista è in difficoltà a descrivere con il tatto un sedere? Mi trovo in questa situazione per cui ascolto zitto, con l'entusiasmo di uno che vorrebbe estinguersi all'istante. Col tempo questi discorsi almeno in mia presenza sono diminuiti. Probabilmente si cresce o forse hanno capito che nascondo qualcosa. Chissà,forse qualcuno di loro mi percepisce come assessuale o gay. Solo quello delle scopamiche, il "barney" del gruppo mi tiene aggiornato.

Ovviamente come dice anche @^'V'^ non posso rivelare la mia totale verginità perché oltre a certificare lo sfigato che sono potrei  metterli in difficoltà. Ma non posso neanche raccontare frottole, passerei per inaffidabile e comunque non servirebbe a nulla. Ed è in questo che mi sento più indietro di uno con 10 anni in meno. Non so aprire io discorso a tema sentimentale o sessuale,temo di essere troppo indiscreto,invadente, perverso...

Credo che la propria maturità passi anche da come tra simili si parla del sesso opposto. Parlando di ragazze potrei trarne degli spunti di riflessione, delle esperienze,dei consigli e , soprattutto,  certificherei la mia presenza sul mercato. 

Ora vorrei invertire la mia tendenza approfittando delle conoscenze nuove all'università. Vorrei innanzitutto saper parlare di ragazze prima di saper parlare alle ragazze.
Spero di essermi espresso al meglio.

Modificato 13 Novembre 2021 da Luiferro

[^'V'^ [Aivia Demon] 160809]

16 ore fa, Luiferro ha scritto:

Non so aprire io discorso a tema sentimentale o sessuale,temo di essere troppo indiscreto, invadente, perverso...

Una volta ero con un pittore di strada e con dei suoi amici, e stavamo parlando con un mimo.

Ero un bambino. 

Il mimo era appena arrivato nella mia città, e si era accampato da qualche parte, era homeless. 

Così il pittore gli spiegava come usare dei cartoni per evitare l'umidità del suolo. 

Gli amici dissero "dai andiamo a mangiare qualcosa in trattoria, vieni anche tu", rivolti al mimo.

Lui fece la faccia che fanno i gatti quando per sbaglio gli colpisci il naso. Appena appena, ma era ovvio che non avesse i soldi per andare a mangiare in un ristorante o trattoria. 

Il pittore disse loro che non fosse il caso, vista la situazione. 

Noi abbiamo da mangiare più o meno ogni giorno e non ci rendiamo conto di quanto emotivamente coinvolgente sia il cibo, nel bene e nel male. 

Fotografiamo un piatto ben preparato, ci facciamo foto al ristorante, diciamo a qualcuno se vuole andare a mangiare qualcosa. 

Ma in alcune zone del mondo e per alcune persone è dura. Stare a sentire te che racconti delle tagliatelle al ragù di cinghiale che hai mangiato. 

Una cosa molto simile accade con i genitori. 

C'è chi li ha e li detesta, c'è chi ha perso la mamma a 7 anni, c'è chi gli è mancato il padre e ha dovuto accantonare il sogno di studiare e si è dovuto trovare un lavoretto pur che fosse. 

Quando apri un discorso a tema genitori, a volte senza accorgertene sei indiscreto, invadente, graffiante. 

Lo stesso vale per gli amici, le amicizie, i pari. 

Sono una delle cose più importanti della vita ma è per mezzo degli amici, non certo dei nemici, che conosciamo il tradimento, il rifiuto, l'essere scartati per un nuovo amico o amica, non è, l'amicizia, un argomento emotivamente neutro. 

Il lavoro, non tutte le persone mentre parli loro dei tuoi progetti o delle tue soddisfazioni professionali, stanno facendo un lavoro che amano, per cui si alzano col sorriso e dal quale guadagnano quanto basta loro ad essere felici e privi di preoccupazioni. 

La realizzazione personale. Anche chi sta guadagnando bene e fa un lavoro che gli piace, se ha 24 ore come me e 7-8 le passa a dormire, 8-10 a lavorare... è facile che abbia dovuto accantonare le cose che lo fanno felice, gli hobby, anche lo sport. 

Magari si racconta, come faccio io, che ancora sei mesi di tunnel poi penso anche a me stesso. Sono anni e anni, che rimando quei sei mesi. 

Allora anche parlare di hobby e piaceri della vita non è emotivamente neutro. 

Per quanto riguarda la soddisfazione sentimentale, sessuale e passionale... 

I sentimenti lasciano ferite che non si rimarginano, il sesso è un punto debole per ognuno e non tutti sono nati belli ricchi e popolari, o belle e giovani. 

Insomma, riguardo agli argomenti sessuali e sentimentali molti di noi, maschi e femmine siamo come quel mimo che si sta arrabattando per dormire sui cartoni e senza tatto gli viene chiesto se non voglia andare al ristorante. 

Puoi pensare che per le femmine sia diverso, dato che rimediano molto facilmente chi voglia farci sesso. Ma cercano spesso altro, e non lo trovano. 

Cita

indiscreto, invadente

Sì, può darsi. 

Dipende dal contesto e dal tipo di relazione che hai con una persona. 

Non è un argomento neutro ed ognuno ha le sue fragilità a parlarne o teme a qualche livello il giudizio di chi ascolta. 

Così è difficile che sia un argomento da posto di lavoro, da persone che parlano in gruppo e, anche se sei isolato con la persona, non è detto che l'argomento sia semplice da gestire. 

Pensa a come ti senti tu, quando viene fuori l'argomento e non sai se tacere o dire bugie per sembrare """normale""", allineato alla media dei racconti degli altri. 

Ricordo ad esempio che alle medie per non sembrare strambi dovevamo dire tutti di avere baciato, ognuno aveva la sua storia vissuta al mare, suppongo che i tre quarti di quelle storie, come la mia, fossero inventate per essere accettati. 

Tuttavia. 

Parlare di sesso e sentimenti non per forza ha a che fare con il parlare di posizioni e genitali, o racconti spietati e vittimistici di qualche ex. 

Per farti un esempio, una volta ho visto un pipistrellino ferito, incastrato dentro un cespuglio. Di giorno. Non dovremmo essere fuori di giorno. 

Con la mano tremante, sicura, esperta, decisa e timorosa di spaventare sono stato serpente tra le foglie. 

Era poco più di un cucciolo, deve aver visto in me una tigre al pasto. 

Forse ha pensato che il suo nascondiglio da ferito non lo avesse protetto. 

L'ho tenuto delicatamente, il suo cuore batteva forte e anche il mio, il respiro accelerato. 

Sfioro con il polpastrello la membrana delle sue ali, temo tantissimo di fargli male, ma ascolto con la pelle le parole che non può dirmi, con quegli ultrasuoni che non so udire. 

Contemplo il suo musino, ma non apre gli occhi nemmeno un istante. 

So che, se adesso mi guardasse, io non potrei più fare a meno di lui. 

Ma è cieco, ed abbiamo solo la pelle per conoscerci. 

Lo tengo in mano, al calduccio, lo copro dalla luce e gli faccio sentire che non è solo. 

O forse pensa di essere stato catturato, rapito, da un mostro gigante che lo mangerà.

Vorrei tanto potesse vedere i miei occhi, perché tutti abbiamo un segreto sepolto li dentro nel profondo, e non importa se mi conosce da una vita o da un minuto, è un mistero che affiora un poco alla volta, prima a noi stessi, poi a chi ci osserva. 

E guai a cercare di seguire una volpe nella sua tana, guai a squarciare quel mistero in fretta con luci troppo forti e crude. 

Affiora un poco alla volta, se solo potesse vedere come lo guardo. 

Scivolo dolcemente con le dita sul suo pancino, apre poco a poco le ali, è ferito. 

La sua reazione è quasi impercettibile, io sono vestito, lui è nudo, da quando ha aperto quelle alucce. 

Vorrei dell'olio, per avere le mani unte e non sfregare, fare piano. 

Mi faccio dare un bicchiere da asporto per il caffè, con dell'acqua. 

Lo faccio bere, gli lavo piano la ferita. 

E' contenuto, trattenuto, ma si sta lasciando andare al contatto, sta succedendo qualcosa. 

Qualcosa che deve affiorare piano da dentro, non si può squarciare con la luce cruda. 

Qualcuno passa e mi dice che potrei prendere delle malattie. 

Può darsi, ma non voglio perdere quel contatto tra le mani e il suo corpicino ferito. Attraverso di loro, si sta rivelando a me. Attraverso quella carezza, mi sto rivelando a lui. 

Mi muore in braccio. 

Non da solo in quel cespuglio. Non da solo nel giorno più duro, lontano dai suoi affetti e ferito. 

Ma ormai per me è tardi, potevo lasciarlo lì, nel suo roveto chiuso a nascondersi. 

Potevo raccontarmi che si rischiano malattie. 

Potevo farlo finire di soffrire con una botta, avevo gli anfibi. 

Invece ormai è tardi, mi sono coinvolto, ha aperto le ali e mi ha accolto, capito, sentito, ha smesso di avere paura. 

"Ti vedo", ha detto, nella sua cecità, con quel suo schiudersi piano piano, lasciarsi cullare e carezzare. 

Ormai è tardi. Avrei dovuto tirare dritto prima, di rompere la barriera tra io e non io, tra me e te. 

Ora mi sono fatto malissimo, ma ne è valsa la pena. Non è morto da solo spaventato e nascosto in quel cespuglio. Non aveva più paura. 

 

[^'V'^ [Aivia Demon] 160809]

Il 12/11/2021 at 20:45, Luiferro ha scritto:

non avere esperienze e di avere un forte bisogno di compagnia femminile. O sarebbe da fuori di testa?

Comunque, per incoraggiarti un poco, la prima volta lo feci in macchina, la macchina di lei, aveva dieci anni di più. 

Ricordo il profumo, Bulgari Classico. Era la prima volta che assaggiavo la figa e il profumo era quello, mi ha creato un'associazione fortissima per cui se per strada qualcuna ha quel profumo mi sento svenire dal desiderio, mi sembra stia passando un treno per il paradiso che chiude le porte tra due secondi ma devo fare il biglietto e c'è la fila. 

Spesso nemmeno ho i soldi, per quel biglietto. 

C'è chi le prime volte non riesce a raggiungere o mantenere un'erezione, chi per l'emozione viene subito, chi non riesce a venire abbastanza in fretta. 

Io non riuscivo a venire, ero così emozionato... 

I vetri erano appannati, lei si stava innervosendo perché in macchina in un parcheggio non è esattamente essere in un letto con la porta chiusa, il fatto che non mi sbrigassi a venire la indispettiva. 

Scrissi col dito, sul vetro appannato... lei era sopra di me, nel sedile dietro, scrivevo nel vetro sopra la mia testa e davanti ai suoi occhi... 

"SONO VERGINE" 

Non so se le stessi chiedendo di non essere arrabbiata con me, se le stessi comunicando qualcosa di carino, se... 

Si arrabbiò per non averglielo detto, credeva di minarci una bella chiavata perché ero fisicamente prestante, mi cacciò via dalla sua macchina, coi pantaloni da infilare, la camicia bianca da rimettere. 

Era la mia prima camicia decente, l'avevo comprata per piacerle. 

Me ne andai su per le scale e mio fratello stava ascoltando le spice girls... Non una canzone a caso, ma proprio "who do you think you are". 

Anche la canzone no, non ressi. Caddi in ginocchio a piangere sulle scale. 

Un tipo che conoscevo aveva la casa al mare. Lui aveva 19 anni, era vergine. 

Non lo disse a una certa Silvia, di 16. 

Ebbero la loro storia, fecero sesso diverse volte... 

Poi lei scoprì parlando con amici di lui, che fosse vergine. O forse lo disse lui, non ricordo. 

Ricordo che lei si incazzò e disse che se lo avesse saputo non gliel'avrebbe mai data e che si era sentita ingannata, truffata e chissà che altro vittimismo. 

Oggi ci avrebbe infilato anche un qualche #metoo. 

Sono soltanto due casi e non fanno statistica. 

Nemmeno se li metti insieme alle centinaia di casi simili che ho sentito da tante persone in anni di condivisione di esperienze. 

Però, tu... nel dubbio... se eviti di far percepire di essere vergine e se eviti di far percepire di avere bisogno... non so se vinci, ma di sicuro non perdi tutto. 

Tutto questo non significa andare in giro millantando in modo grossolano conquiste mai avvenute, nemmeno significa andare in giro con una moto americana a dire "Mi chiamo Lobo Marunga, vengo da lontano e non ho bisogno di nessuno". 

Significa che se riesci, con amore e rispetto, ad avere amiche femmine... 

La loro presenza accanto a te non solo tampona nel tuo sguardo quell'emorragia di bisogno che abbiamo tutti, di "energia femminile", di femminilità. 

Ma inoltre le altre con cui vieni in contatto credono e non credono che tu e qualcuna di queste ve la intendiate, se ti vedono con delle donne pensano spesso che ne scopi qualcuna. 

Il che ti evita tutta la parte di dover tacere o mentire, dato che stanno unendo i puntini da sole, con la loro testa e tu non hai pronunciato una mendacia. 

 

[Luiferro [Partecipante] 8]

13 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

lei si incazzò e disse che se lo avesse saputo non gliel'avrebbe mai data

Scusa la banalità  ma come riesci a spiegarti questa cattiveria? Dopotutto lo avevano fatto diverse volte a quanto pare il che presume un flirt collaudato non so se mi spiego. Sbaglio o denota una certa insicurezza della stessa ragazza paradossalmente?

Modificato 14 Novembre 2021 da Luiferro

[Kepak [Élite] 1844]

15 minutes ago, Luiferro said:

Scusa la banalità  ma come riesci a spiegarti questa cattiveria? Dopotutto lo avevano fatto diverse volte a quanto pare il che presume un flirt collaudato non so se mi spiego. Sbaglio o denota una certa insicurezza della stessa ragazza paradossalmente?

Le donne danno a chi ha già.

[^'V'^ [Aivia Demon] 160809]

21 ore fa, Luiferro ha scritto:

Scusa la banalità  ma come riesci a spiegarti questa cattiveria?

Ho avuto la fortuna di fare un brutto incidente in moto proprio nella città in cui abbiamo un'eccellenza a livello europeo come ospedale ortopedico. 

Ho avuto la fortuna di beccare di turno, nel pronto soccorso, proprio un professore esperto di gomito. 

Ci ho messo quasi due anni a muovere ed usare il braccio sinistro, ma in molte altre città, parti del mondo o semplicemente beccando un medico meno esperto al primo intervento (e al secondo, mi ha aperto due volte) ora sarei col braccio bloccato a 90° come la Barbie. 

Molti, che erano messi meglio di me, sono messi peggio. 

Quando viene il ghiaccio e le persone scivolano sul marciapiede picchiando l'olecrano, molte volte rimangono col braccio bloccato a Barbie a vita. 

Io non avevo più il gomito, avevo l'ulna in pezzi, il radio lussato che aveva tagliato il nervo radiale... e ora funziono. 

Ora, scusa la banalità, ma siccome stiamo parlando di una situazione emotivamente non neutra e molto carica di significati, sia biologici che psicologici, che sociali. 

Come ti spieghi la paura e la ritrosia di uno che arriva sul letto di ospedale e vede entrare un medico praticante, che non ha esperienza di gomiti e che è chiaramente a disagio e teso... 

Come ti spieghi, da medico che vuole fare esperienza, la tensione o addirittura il rifiuto del paziente... 

Vuoi fare esperienza quando è davvero, a cuore aperto... quando hai le sensazioni di un'essere così vulnerabile tra le mani... 

In un campo che biologicamente può portare a gravidanze, psicologicamente alle più grandi soddisfazioni della vita ed ai più grandi traumi, socialmente alle più grandi ammirazioni ed alle più bieche derisioni. 

Ci sono sempre state le "navi scuola", per i maschi. 

C'era la milf della zona che carontava i ragazzi, c'erano le pro, c'era il fatto, immutato nella storia della sessualità, che il maschio è il principio iniziatore, che ha già esperienza e guida, conduce. 

Nel Siddharta di Hermann Hesse, lui non va da Kamala per provare a chiavarla o per diventare il suo ragazzo. 

Ci va da allievo, per imparare l'amore. 

Verrà, poi, il momento in cui avrà questa mano ferma e asciutta, con chi vorrà fare sua. 

Ma il momento di essere allievi non è un intervento a cuore aperto con una persona che dipende da te, che ha paure e speranze. 

Riesci a spiegarti la "cattiveria" del paziente che vede entrare in sala operatoria un praticante che sta imparando sui libri e vuole tanto passare alla pratica? 

[Luiferro [Partecipante] 8]

 

" *inoltre le altre con cui vieni in contatto credono e non credono che tu e qualcuna di queste ve la intendiate, se ti vedono con delle donne pensano spesso che ne scopi qualcuna* "

Rispondo: O potrebbero pensare che sia gay. Essendo vergine potrei non capire alcuni loro eventuali segnali e ciò unito alla mia scarsa propensone a toccare le donne ,determinata dall insicurezza che ho in tal senso  potrebbe fuorviarle. O sbaglio?

Detto questo vorrei tanto avere amiche femmine, prima ne avevo,poi come uni stupido mi sono allontanato. Non sapevo gestire il fatto che una di loro avesse una cotta per me. Quella è stata una sliding door nefasta a causa della strada che ho preso. Mi piaceva il fatto di vedere il mondo da una prospettiva diversa e mi mancano quegli anni. 

 

*Riesci a spiegarti la "cattiveria" del paziente che vede entrare in sala operatoria un praticante che sta imparando sui libri e vuole tanto passare alla pratica* ?

 

Rispondo: Anche se dopo l'intervento riesce bene? Come sembra nel caso del tuo amico?

A questo punto, per togliere almeno la componente psicofisica di vergine, magari la fiutano di meno, ho iniziato a considerare le pay, però il fattore economico pesa parecchio. La mia intenzione sarebbe di fare 3 incontri per i prossimi 7-8 mesi, prima dell'estate. Sono studente e i soldi non mi crescono sull'albero.  Dovrò selezionare accuratamente la pro, per evitare esperienze controproducenti.Cosa fare al mio posto? Come centellinare gli shot? 

 

Modificato 14 Novembre 2021 da Luiferro

[Luiferro [Partecipante] 8]

Scusa il messaggio lungo. Ho dovuto modificarlo altrimenti sarebbe stato confusionario

Modificato 14 Novembre 2021 da Luiferro