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sono in preda ad una crisi


eunoia

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Giraluna
9 minuti fa, TheFil ha scritto:

son fottuto” deriva anche da questo, e dio solo sa quanto vorrei che il problema fosse dovuto ad una cosa del genere, ma non è così.

Il stai messo male era proprio riferito a questo: significa che le paranoie hanno radici più profonde. Toccano una sfera di te messa sinora da parte. 

Insomma: c è qualcosa che non va nel tuo personale sistema che neanche sesso buono e frequente riesce a far tacere. 

Ad occhio, sta uscendo la tua voglia di essere indipendente, solo che non sai bene come collocarla. Se sei un "pendolare" (chi ad esempio fa un po' come te, senza un lavoro fisso classico), il sospetto è che tu abbia già la vita che vuoi e il cordone dei tuoi va spezzato. 

Potrebbe averti influenzato o standoti ad influenzare. Da solo saresti un ragazzo con le sue skill. Qui (sta scrivendo ancora a casa con i tuoi, corretto? Il periodo invernale lo fai li, giusto?) sei più spento. 

Escludi proprio che la tua permanenza in casa possa aver contribuito a farti venire certi brutti pensieri, oppure sotto sotto ci avevi già pensato come opzione? 

Staccato il cordone, ho visto uomini senza laurea come te (ed anche con) incominciare a vivere davvero. 

Modificato da Giraluna
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3 ore fa, TheFil ha scritto:

 

guarda io pure non ho finito l'università 

non me ne fregava un cazzo...

vedevo tutti i miei coetanei laurearsi ,fare feste , io ci ho provato giuro ho dato parecchi esami ma non era una cosa che sentivo mia...

non mi ci vedevo proprio (aggravante vivevo in casa con due professori)

ho fatto diverse esperienze finché studiavo (anche io ho fatto l'animatrice )e ho imparato le lingue straniere mi sono presa i certificati, adesso ho un lavoro come receptionist in una ditta (dove sfrutto le mie competenze in merito) e coltivo una passione per la quale mi sento molto realizzata, traggo grande soddisfazione che non è il sassofono,bensì la scrittura

questo per dirti che non sempre quello che fanno gli altri va bene anche per te

ognuno ha un percorso diverso...

adesso sei sotto l'influenza di questi amici

ma se ti piace e continui il sassofono potrai insegnare a breve (anche io ho fatto sassofono in conservatorio) o se vedi che ti appassiona...poi è difficile smettere....

sono le cose che ci scelgono, non il contrario.. a me è successo così

basta avere un pò di costanza e andare sufficientemente avanti per vedere i risultati positivi e gratificanti

io ho mollato tutto l'ultimo anno

mi faceva vomitare

e comunque ho un lavoro dignitoso, niente di più niente di meno degli altri miei coetanei che non hanno proseguito la loro carriera e si sono laureati normalmente

Modificato da Minypony
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37 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Il stai messo male era proprio riferito a questo: significa che le paranoie hanno radici più profonde. Toccano una sfera di te messa sinora da parte. 

Insomma: c è qualcosa che non va nel tuo personale sistema che neanche sesso buono e frequente riesce a far tacere. 

Ad occhio, sta uscendo la tua voglia di essere indipendente, solo che non sai bene come collocarla. Se sei un "pendolare" (chi ad esempio fa un po' come te, senza un lavoro fisso classico), il sospetto è che tu abbia già la vita che vuoi e il cordone dei tuoi va spezzato. 

Potrebbe averti influenzato o standoti ad influenzare. Da solo saresti un ragazzo con le sue skill. Qui (sta scrivendo ancora a casa con i tuoi, corretto? Il periodo invernale lo fai li, giusto?) sei più spento. 

Escludi proprio che la tua permanenza in casa possa aver contribuito a farti venire certi brutti pensieri, oppure sotto sotto ci avevi già pensato come opzione? 

Staccato il cordone, ho visto uomini senza laurea come te (ed anche con) incominciare a vivere davvero. 

certo che ha contribuito.

mi sento proprio frenato in inverno quando sono dai miei.

ho un bellissimo rapporto con loro, ma sento proprio l’esigenza di andarmene.

vivo in una famiglia in cui i miei cugini trentenni vivono ancora coi loro genitori e ciò mi fa rivoltare lo stomaco. 

per inerzia i miei tendono a volermi con loro, ma a me non sta bene come cosa. 

non so chi voglio diventare, ma la cosa certa è che so chi NON voglio diventare.

Modificato da TheFil
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Giraluna
5 minuti fa, TheFil ha scritto:

per inerzia i miei tendono a volermi con loro

È un mood che ho visto in parecchi genitori italiani. 

5 minuti fa, TheFil ha scritto:

la cosa certa è che so chi NON voglio diventare.

Non ho alcun reale diritto a scriverti come uscire di casa. Anche perché hai iniziato ora a starci male, se non fisicamente (ti salva, appunto, una vita sessuale attiva), almeno mentalmente.

Si tratta comunque di farsi i conti. Letteralmente. Se vuoi "accontentarti" di un affitto, oppure tirare la cinghia per il tempo che serve e andare a comprarti un immobile, oppure dividere nel frattempo le spese con qualcuno. 

Sai tu quanto riesci a resistere con i tuoi. Di certo non c'è nessuna invidia delle vite altrui. Invidi, forse, il loro precariato, che se è reale, ti può fare credere che tu sia meno coraggioso. 

È reale il loro precariato?

Se vuoi farcela unicamente con le tue forze, da precario, chiedi ad altri nelle tue stesse condizioni. Se sei in posizione nettamente superiore al precariato, chiedi loro comunque e sarai di certo più avvantaggiato. 

Non provare invidia. Prova a chiedere come hanno fatto ad ottenere i risultati che vorresti. 

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26 minuti fa, Giraluna ha scritto:

È un mood che ho visto in parecchi genitori italiani. 

Non ho alcun reale diritto a scriverti come uscire di casa. Anche perché hai iniziato ora a starci male, se non fisicamente (ti salva, appunto, una vita sessuale attiva), almeno mentalmente.

Si tratta comunque di farsi i conti. Letteralmente. Se vuoi "accontentarti" di un affitto, oppure tirare la cinghia per il tempo che serve e andare a comprarti un immobile, oppure dividere nel frattempo le spese con qualcuno. 

Sai tu quanto riesci a resistere con i tuoi. Di certo non c'è nessuna invidia delle vite altrui. Invidi, forse, il loro precariato, che se è reale, ti può fare credere che tu sia meno coraggioso. 

È reale il loro precariato?

Se vuoi farcela unicamente con le tue forze, da precario, chiedi ad altri nelle tue stesse condizioni. Se sei in posizione nettamente superiore al precariato, chiedi loro comunque e sarai di certo più avvantaggiato. 

Non provare invidia. Prova a chiedere come hanno fatto ad ottenere i risultati che vorresti. 

se sia reale o meno non saprei proprio dirtelo. 

molti di loro son qui senza lavorare dall’inizio dell’uni e mi chiedo come facciano (probabilmente i genitori) a pagare l’affitto, le utenze, e da dove escano tutti i soldi per andare in disco ogni venerdì e bere 3 sere alla settimana.

la risposta più razionale che mi verrebbe da dare è che ho beccato persone con famiglie benestanti alle spalle, a differenza mia. 

la mia famiglia non se la cava male, ma la loro vita non riuscirei a farla, sia perché mi darebbe molto fastidio pesare 5-600 euro al mese + tasse universitarie + trasferte + spese per erasmus ai miei (pur vivendo con loro, son 3 anni che non chiedo loro un centesimo, e mai e poi mai lo farei adesso), sia perché, anche volendo, letteralmente non riuscirebbero a mantenermi. 

fermo restando che da ieri sera ad oggi grazie ai vostri interventi ho capito che ciò che mi preme non sia tanto essere come loro, ma il cercare la mia indipendenza totale, adesso mi converrebbe iniziare a pensare ad un piano d’azione.

Modificato da TheFil
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Giraluna
43 minuti fa, TheFil ha scritto:

se sia reale o meno non saprei proprio dirtelo. 

Proprio per questo ho pingato su quell aspetto. Dai tuoi scritti risultava una probabile percezione errata del tuo valore e del valore di queste persone. 

Nel senso: se sono veramente precari, che ce la stanno facendo con le loro forze e si ritagliano tutto ciò:

43 minuti fa, TheFil ha scritto:

l’affitto, le utenze, e da dove escano tutti i soldi per andare in disco ogni venerdì e bere 3 sere alla settimana.

Hanno skill che a te mancano. Per cui chiedere come fanno, senza fare quello invadente, per capire come raggiungere lo stesso obiettivo ci starebbe. 

Se, invece, salta fuori che sono i genitori, hai creato un poltiglia mentale falsa perché sei tu quello in netto vantaggio di skill. E sei stato influenzato dall out group. Un po' come qui, quando l andamento dei tred, spesso, prende pieghe dove alcuni utenti sono chiaramente imbambolati dall effetto del gruppo in cui si identificano anziché ragionare con la propria testa.

43 minuti fa, TheFil ha scritto:

son 3 anni che non chiedo loro un centesimo, e mai e poi mai lo farei adesso

Mi permetto, solo a titolo esplorativo per un mio commento meno falsato possibile: ti paghi anche gli alimenti?

Intendo: non chiedi un centesimo neanche per quello o sono loro a pagare anche i tuoi pasti?

Te lo domando perché è senza altro ammirevole quanto sopra, esattamente come non è totale se il vitto e l alloggio sono a carico loro. 

Non sai esattamente quanto ti costa la tua vita personale, intendo, per nove mesi l anno. 

Intendo 4.0: sei sicuramente sopra una spanna a chi è indipendente coi suoi soldi anziché con quelli dei genitori, tanto quanto il tuo piano d'azione per la vera indipendenza fuori di casa prevede, nei conti generali, che ti sfami per più di tre mesi l anno (quando sei in Puglia, la spesa la paghi tu immagino, giusto?).

Non si capisce cosa inclusa realmente questo non chiedere loro. Dato che sarebbe opportuno approfondirlo, ma per alcuni può risultare un invadente richiesta, ti ho lasciato la domanda con tanto di risposta qualora fossi in una situazione parzialmente indipendente (ti pagano vitto e alloggio). 

Se già dai quota in casa, cosa non obbligatoria che fai di tua spontanea volontà, sai che ti costa un anno di vita tua, in due posti differenti e ti basterebbe chiedere a qualche tuo amico in situazione simile, che abita, però, da solo come ha fatto a uscire di casa. 

Modificato da Giraluna
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7 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Proprio per questo ho pingato su quell aspetto. Dai tuoi scritti risultava una probabile percezione errata del tuo valore e del valore di queste persone. 

Nel senso: se sono veramente precari, che ce la stanno facendo con le loro forze e si ritagliano tutto ciò:

Hanno skill che a te mancano. Per cui chiedere come fanno, senza fare quello invadente, per capire come raggiungere lo stesso obiettivo ci starebbe. 

Se, invece, salta fuori che sono i genitori, hai creato un poltiglia mentale falsa perché sei tu quello in netto vantaggio di skill. E sei stato influenzato dall out group. Un po' come qui, quando l andamento dei tred, spesso, prende pieghe dove alcuni utenti sono chiaramente imbambolati dall effetto del gruppo in cui si identificano anziché ragionare con la propria testa.

Mi permetto, solo a titolo esplorativo per un mio commento meno falsato possibile: ti paghi anche gli alimenti?

Intendo: non chiedi un centesimo neanche per quello o sono loro a pagare anche i tuoi pasti?

Te lo domando perché è senza altro ammirevole quanto sopra, esattamente come non è totale se il vitto e l alloggio sono a carico loro. 

Non sai esattamente quanto ti costa la tua vita personale, intendo, per nove mesi l anno. 

Intendo 4.0: sei sicuramente sopra una spanna a chi è indipendente coi suoi soldi anziché con quelli dei genitori, tanto quanto il tuo piano d'azione per la vera indipendenza fuori di casa prevede, nei conti generali, che ti sfami per più di tre mesi l anno (quando sei in Puglia, la spesa la paghi tu immagino, giusto?).

Non si capisce cosa inclusa realmente questo non chiedere loro. Dato che sarebbe opportuno approfondirlo, ma per alcuni può risultare un invadente richiesta, ti ho lasciato la domanda con tanto di risposta qualora fossi on una situazione parzialmente indipendente (ti pagano vitto e alloggio). 

Se già dai quota in casa, cosa non obbligatoria che fai di tua spontanea volontà, sai che ti costa per un anno intero la tua vita, in due posti differenti e ti basterebbe chiedere a qualche tuo amico in situazione simile, che abita, però, da solo come ha fatto a uscire di casa. 

non contribuisco a vitto e alloggio ma cerco comunque di ricambiare in altri modi, magari pagando viaggi e non chiedendo mai indietro i soldi che mi capita di prestargli per vari motivi.

sicuramente con le mie entrate attuali un passaggio all’indipendenza totale sarebbe abbastanza impossibile, perciò è certo che i miei mi diano più di quanto io restituisca.

se dovessi andare contro la realtà, e parlare in modo astratto, ti direi che in questo momento farei una valigia e me ne andrei all’estero o in una grande città senza la certezza dì concludere qualcosa, partendo da zero e dai miei relativamente pochi risparmi. 

portando il tutto su un piano più razionale, possiamo dedurre che la mia sia voglia di non perdere tempo e iniziare a vivere in maniera indipendente, con tutti i rischi e le responsabilità che ne conseguono.

un modo per farlo senza sembrare pazzo può essere quello di iniziare l’università da qualche altra parte, e nel frattempo lavorare per mantenermi affitto, uni, serate, erasmus e tutto il resto. 

 

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Giraluna
8 minuti fa, TheFil ha scritto:

dovessi andare contro la realtà, e parlare in modo astratto, ti direi che in questo momento farei una valigia e me ne andrei all’estero o in una grande città senza la certezza dì concludere qualcosa, partendo da zero e dai miei relativamente pochi risparmi. 

@Kepak su questo tu puoi consigliarlo meglio di me. 

9 minuti fa, TheFil ha scritto:

su un piano più razionale, possiamo dedurre che la mia sia voglia di non perdere tempo e iniziare a vivere in maniera indipendente, con tutti i rischi e le responsabilità che ne conseguono.

Esattamente. Hai già una buona base d indipendenza emotiva. Si tratta di incicciarla coi un numero di fatti reali tale da aumentarti la spinta. 

10 minuti fa, TheFil ha scritto:

un modo per farlo senza sembrare pazzo può essere quello di iniziare l’università da qualche altra parte, e nel frattempo lavorare per mantenermi affitto, uni, serate, erasmus e tutto il resto. 

Su questo posso solo rispondere che forse questo è un modo. Metto il forse perché non so che significhi. Non ne ho esperienza. I prezzi degli studi universitari non li conosco. 

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senza nome
24 minuti fa, TheFil ha scritto:

non contribuisco a vitto e alloggio ma cerco comunque di ricambiare in altri modi, magari pagando viaggi e non chiedendo mai indietro i soldi che mi capita di prestargli per vari motivi.

sicuramente con le mie entrate attuali un passaggio all’indipendenza totale sarebbe abbastanza impossibile, perciò è certo che i miei mi diano più di quanto io restituisca.

se dovessi andare contro la realtà, e parlare in modo astratto, ti direi che in questo momento farei una valigia e me ne andrei all’estero o in una grande città senza la certezza dì concludere qualcosa, partendo da zero e dai miei relativamente pochi risparmi. 

portando il tutto su un piano più razionale, possiamo dedurre che la mia sia voglia di non perdere tempo e iniziare a vivere in maniera indipendente, con tutti i rischi e le responsabilità che ne conseguono.

un modo per farlo senza sembrare pazzo può essere quello di iniziare l’università da qualche altra parte, e nel frattempo lavorare per mantenermi affitto, uni, serate, erasmus e tutto il resto. 

 

Parlando restando in ita, con qualche oscillazione a seconda di regione o città e facendoti i conti in tasca, la borsa non la prenderesti, quindi ti servirebbero quei 800-1000 euro per vivere come vorresti fare, dovresti lavorare full time o part-time lungo .

E ti garantisco che se studi in un'università minimamente seria +32/40 ore a settimana di lavoro, la voglia di fare serate è abbastanza modesta, dopo un primo periodo di euforia.

Poi bho, ognuno è diverso, ovviamente.

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@TheFilsono stato menzionato non a caso.

Per situazione abbastanza difficile presi tutto quello che avevo (pochissimo) e andai in Germania.

Ti consiglio di farti una minima base economica (qualche migliaio di euro può bastare, non per forza cifre astronomiche) e poi partire. Magari potresti fare anche un piccolo corso di lingua sfruttando l'uni.

Il cibo non ti manca ed un tetto sulla testa pure (da quel che leggo), quindi puoi permetterti di programmare per bene.

Io per cause di forza maggiore non lo potei fare e vivendo in mezzo alla strada ho rischiato.

Seriamente.

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