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Come nasce una coppia? L'importanza dell'attrazione


Crescendo63

L'importanza dell'attrazione nella nascita di una relazione  

65 utenti hanno votato

  1. 1. Per te, provare attrazione fisica per qualcuno è indispensabile al desiderio di stare in coppia con lui/lei, o per vederlo come possibile partner?

    • SI - Per me è sempre indispensabile (o quasi)
      58
    • NO - Posso desiderare l'essere in coppia anche senza attrazione
      7


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F-Knight
Il 1/12/2021 at 18:54, Soulrider ha scritto:

A noi spetta il compito di rendere avvincente ed appagante la finestra della seduzione..devono e vogliono divertirsi nel sedurre ed essere sedotte..

Tu f-knight sei spento ..e loro lo percepiscono...non credi abbastanza nel tuo potere seduttivo..hai paura di scoprire che non hai più lo smalto di una volta ed attendi la loro validazione..

Lo capiscono prima che tu lo faccia ...fidati ..anche le più leggere e meno intellettualmente dotate ...è un istinto che loro hanno e noi no...

Questo smazzo...fare i giullari..farle ridere ..farle sentire bene ...tocca a noi..tocca a te 

@Soulrider,

mi ero colpevolmente perso questa perla. Dillo che sei nascosto nel mio taschino e stai vedendo e sentendo tutto ciò che vedo e sento io, perché hai centrato talmente bene il bersaglio che non c'è altra spiegazione.

Ne ho parlato lungamente come la mia terapeuta nel corso dell'ultimo incontro (ormai la vedo una volta al mese). Le ho spiegato che sono sereno e allegro ma ho pochissimo drive sessuale e poca libido, come se il mio corpo stesse rispettando ciò che la mia mente chiede ("stai solo per un pò").

Sento che mi sto risvegliando giorno dopo giorno ma non sono ancora "pronto"; direi che sono al "dai la cera togli la cera", ossia sto sviluppando un pò di automatismi che prima non avevo. Intanto con un pò di tipe che non mi attraggono molto ho riscosso molto successo. la collega di cui parlavo all'inizio del post ho ripreso a sentirla e anzi mi ha proprio detto che si è innervosita perchè ho fatto la preziosA e questo per lei è inaccettabile.

E' un percorso lento però, mi sento ancora un pò goffo e impacciato ma la fiducia in me sta pian piano tornando, complici anche i miei amici che mi spronano a riprendermi

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Soulrider

Sono empatico...semplicemente... @F-Knight e ...come accennato altrove... un master in one itis mi ha dato la  spintarella verso la conoscenza di certe dinamiche...

Io sono il primo ad aver vissuto questi periodi di "low profile",  me li sentivo addosso ..ora li riconosco in te .. 

Abbiamo scambiato qualche considerazione e "sento"  che tu hai un potenziale inespresso molto alto..potenziale che deve solo trovare l'ambiente giusto per esprimersi ...

Il tuo socialcircle è molto selettivo e fisiologicamente portatore  di ansia da prestazione ...facilissimo finire in panchina per prendere fiato ..quasi necessario ..forse 

Ultimamente guardavo Suits su netflix e ..non ci crederai,  ma mi sei venuto in mente tu...ambiente competitivo..fortemente speculativo ...branchi di squali e donne insoddisfatte ma determinate a caccia di sangue ogni giorno ed in ogni circostanza..

Cene e conviviali sempre molto "orientati" alla promiscuità tra lavoro e "altro" 

.....ambienti e quotidianità estreme  se vogliamo ...certamente affette da compulsivita' pervasiva e isterica..

Mette ansia ..solo guardarlo 

È un film certo ..amerrrricano per giunta...lo so 

Ma...

Pensavo che esistono due "asset" principali per essere vincenti in quella "arena"...due visioni opposte ..

Il primo è l ' essere squali ...essere dipendenti dall' odore e dal sapore del sangue, attaccando sempre e comunque ...ma devi avere del talento altrimenti alla lunga "ti stirano" e ti mangiano ..

Oppure una modalità "hypster" ..crossover, non schiava di quella  mentalità che negli anni 80 si definiva "yuppie", ma nemmeno submissive e vessata dagli squali ...un mood diverso e non incasellabile ....sapere dove si è collocati senza subire  il "cameratismo" tipico degli ambienti "smart" ...auto, orologi, vacanze, immobili, abbigliamento..tutto oltre il "limite di velocità " ......smarcarsi 

Anche qui ci vuole talento..perché sulle prime il branco ti isola e ti vessa perché sei " diverso " ....

Tutto il resto è "submissive" destinato a fare da fronte di sacrificio...depressi, esauriti, cocaninomani, nevrotici compulsivi, anaffettivi...un esercito di casi umani più o meno consapevoli immolati all'altare del rito dei "vincenti"...

Una setta virtuale dove nessuno è sano ma tutti appaiono perfetti ...

Difficile essere e restare solidi in queste acque....senza essere degli squali...

Difficile anche imbattersi in personalità che non siano portatrici di forti scompensi identitari...

Ma sono certo che tu stai ricostruendo bene...

Sai che per allenarsi occorre disciplina..costanza e determinazione...e qualche volta il cambio di passo ..di ritmo ...impongono delle calibrazioni..che hanno il sapore della sconfitta, ma non è così...

Così come alleneresti i tuoi deltoidi ..che non vogliono saperne di venire fuori...allo stesso modo recupera la tua "dimensione" ..serie dopo serie ..giorno dopo giorno .....

Allenamento, alimentazione....RIPOSO & RECUPERO ...sapevi allenarti...sapevi alimentarti...ma non sapevi come calibrare il RECUPERO....ora insegnalo al tuo corpo

 

Modificato da Soulrider
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Anghelos

Ogni volta i tuoi post sono illuminanti, @Crescendo63.

Però credo che bisognerebbe definire con chiarezza cosa sia una coppia.

Tu descrivi una "coppia ideale", spinta da un forte desiderio sessuale e attrazione fisica che si trasmuta in amore, o come l'hai definito, il desiderio della felicità dell'altro, che ha un equilibrio tra passione travolgente e voglia di condividere un percorso di vita.

Nella mia esperienza, modesta per carità, le passioni più travolgenti, il desiderio sessuale più forte è stato sempre e solo rivolto verso "incontri occasionali" o persone con cui sapevo non ci sarebbero state prospettive a lungo termine. Insomma la classica candela più luminosa che brucia però nella metà del tempo.

Viceversa, le migliori relazioni a "lungo termine", quelle nelle quali ho sentito di essere realmente in una coppia, addirittura convivendo, si caratterizzavano sì da una attrazione fisica buona, specie all'inizio, ma non dirompente.

Credo che la "sanità mentale" o la percezione di essa nell'altro partner, relativamente alla nostra scala di valori sia la prima qualità necessaria ma non sufficiente per la creazione di una coppia, che descrivo come un nucleo formato da persone che condividono un percorso di vita in accordo, su cui poter contare e tra i quali si fa sesso.

Quindi si, l'attrazione sessuale fisica è importante in una coppia, ma ha un suo posto ben definito oltre che uno "sweetspot" di intensità, né troppo poco, né troppo.

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Soulrider

Più vado avanti con l' età e più si consolida la convinzione che uno dei modelli di relazione sostenibili è quello che abbiamo buttato alle ortiche e che ci proveniva dal  dopoguerra ...

Non sono un nostalgico, tutt' altro ...

E nemmeno un maschilista...

Ma se dovessi costruire un prototipo di coppia "perfetta" non parlerei di amore..cioè non più...

Vedrei un uomo solido...centrato con priorità molto chiare e soprattutto  indiscutibili

Ed una una donna che ne è attratta, per scelta sua e perché la sua emotività la guida alla selezione di quel portatore di solidità e priorità intoccabili...ama le sue solidità i suoi punti fermi...ne è affascinata 

Priorita' Intoccabil i prima di tutto da lei...perché ne percepisce il ruolo e la capacità attrattiva...

E poi..dopo la prole ..dopo i 36 mesi...quando arriva l' ossitocina che sostituisce l adrenalina? Che si fa ? 

Il protrarsi ed  il divenire "strutturale" di questa dinamica, in tutte e due le esistenze Uomo e Donna ...crea la LTR perfetta..possibile.....

Quindi

Non credo che lui debba dire mai a lei ..ti amo,  non ti lascerei mai .......non dovrebbe mai accadere.....

.perché sarebbe una futile bugia...forse una intenzione sincera  si..ma portatrice di dipendenza e bisogno..nemici della attrattivita' ...

Credo che lei invece  possa dire a  lui ..".ho bisogno di te ..amo ciò che sei per me"  ....lei può dire Ti amo..perché il suo bisogno di lui,  è coerente con la sua attrattivita', lui emana attrattivita' in quanto provider...

Ma l 'amore reciproco se esiste allora è un circuito alternato in loop di " bisogni > presenza" sapientemente calibrati... ..la donna esprime bisogni l uomo esprime soddisfazione dei bisogni....nella giusta misura ..

In questo momento della mia vita.. dire ad una donna "io ti amo" sarebbe come dirgli "ti prego lasciami lasciami da solo perché devo imparare a camminare con le mie gambe ...prima di promettere che aiuterò te a farlo con le tue " 

Un uomo vero non può " amare "  nel senso della espressione del sentimento/bisogno ..ma può esserci....deve esserci ....in un sentimento/presenza.......non può essere "amore simmetrico e  reciproco ",  ma deve  essere  " abbastanza " ...al punto da dare alla donna la percezione che lui sia quanto di meglio lei possa avere ..

Il miglior corredo genetico disponibile...

Ciò che l uomo deve dare non è amore ...nella maniera più assoluta..

L' uomo deve dare i migliori stimoli..le migliori sicurezze...le emozioni più attrattive per lei.. le più grandi prospettive....le visioni più accattivanti...

In questo senso dire "ti amo" ad una donna è negargli ..in un istante... tutto ciò che lei vuole e di cui ha reale bisogno.....

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Crescendo63
4 hours ago, Anghelos said:

Ogni volta i tuoi post sono illuminanti, @Crescendo63.

Grazie :-)

 

Quote

Però credo che bisognerebbe definire con chiarezza cosa sia una coppia.

In realtà non ne avevo l'intenzione, perché poi ognuno la vive a modo suo, a seconda del suo momento. Il concetto chiave, per me, era "Attrazione ---> Desiderio di relazione (sessuale / affettiva / spirituale)": la spinta iniziale è (quasi sempre ) l'attrazione, ma quel che succede dopo dipende da tanti fattori.

 

Quote

Tu descrivi una "coppia ideale"

In realtà... no. :-D

Come ho detto, non ho inteso descrivere che tipo di relazione produce l'attrazione. Anche perché ritengo che non sia prevedibile a priori: a volte è una ONS, a volte una scopamicizia, una infatuazione, un grande amore... e a volte si passa dall'uno all'altra. Tutto scorre.

 

Quote

Nella mia esperienza, modesta per carità, le passioni più travolgenti, il desiderio sessuale più forte è stato sempre e solo rivolto verso "incontri occasionali"

Questa è la tua esperienza... ma a volte succede il contrario. La propria esperienza non fa mai testo :-)

 

Quote

Quindi si, l'attrazione sessuale fisica è importante in una coppia, ma ha un suo posto ben definito oltre che uno "sweetspot" di intensità, né troppo poco, né troppo.

Perdonami, ma questo definire degli "assiomi relazionali" mi sa di una persona giovane e ancora poco esperta, che ha bisogno di definire dei "paletti" che lo guidano e lo rassicurano. ;-)

Invece chi ha vissuto, a lungo e approfonditamente, ha capito che la vita è un mare che ci sballotta di qua e di là, in barba a qualsiasi assioma. IMHO :-D

(questo non esclude che ci siano delle "regole generali", come cerco di definire nei miei post; ma poi la vita reale si sviluppa in modi spesso imprevedibili...)

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Martina2803
Il 1/12/2021 at 18:34, Crescendo63 ha scritto:

Certamente è possibile, anzi direi che è normale.

Proprio perché attrazione, infatuazione, innamoramento e amore sono fenomeni diversi, l'uno non necessariamente conduce all'altro: a volte capita, altre no.

Possiamo provare attrazione anche verso persone terribili o totalmente incompatibili con noi (a livello di personalità): in questi casi, è naturale che l'infatuazione (quando accade) sia di breve durata, è che l'amore (se avviene) sia poi destinato a sfiorire - in seguito alle esperienze negative.

 

La sequenza attrazione -> infatuazione -> amore appare inevitabile solo nelle "favole romantiche" raccontate dai media, perché sono storie costruite per farci sognare, non per descrivere la realtà.

 

"Amore e desiderio sono due cose distinte: non tutto ciò che si ama si desidera, né tutto ciò che si desidera si ama."
(Miguel de Cervantes)

Grazie. Questa cosa è appena successa con il mio ex, che dopo 5 mesi ha pensato di chiedermi una pausa (un po' forzata per il fatto che era positivo in quarantena). All'inizio della nostra storia fu lui a dichiararsi e quando la prima volta lo rifiutai ci rimase molto male. Ammetto che è stata la mia prima relazione sebbene abbia appena compiuto 20 anni, semplicemente perchè prima non ero interessata ad averne. Lui era cottissimo di me, a detta della mia migliore amica voleva addirittura comprarmi l'anello di fidanzamento dopo poche sttimane (molto esagerato direi), però proprio per la sua genuinità e bontà mi innamorai. Con il passare dei mesi com'è giusto che fosse, nacquero le prime discussioni (che lui in molti casi non voleva affrontare perchè preferisce tenersi le cose dentro per non ferire ed evitare i problemi; penso sia una cosa ereditata dall'infanzia traumatica che ha avuto) ed essendo la mia prima storia ho fatto venir fuori i tratti più puri del mio carattere, in particolare l'impulsività, che però con il tempo ho cercato di far affievolire, oppure secondo lui la mia infantilità perchè magari facevo qualche vocina, oppure se mi diceva in giorni in cui non ci potevamo vedere, che mi doveva parlare, andavo in ansia. Diciamo che con questi miei atteggiamenti l'ho fatto stancare. Nonostante tutto, sebbene fosse ancora indeciso quando ci vedemmo dopo la pausa forzata dalla quarantena, decisi di lasciarlo perchè non potevo stare con una persona che viveva con dei sentimenti confusi nei miei confronti. Nell'ultimo periodo, a parte una volta che mi scrisse mi ha sempre evitata, oggi mi ha scritto per vederci perchè vuole chiarire una cosa, ma ovviamente non penso sia per tornare con me, ma per diatribe che ci sono state con altre persone di compagnie in comune (sì, sono stata molto stupida a mettermi con uno della compagnia. La mia paura più grande del fatto che se ci fossimo lasciati sarebbe stato un casino si è avverata, però sbagliando si impara). Nulla, spero di trarne insegnamento e di capire una volta per tutte che io non sono sbagliata, ma semplicemente non ho ancora incontrato la persona che si è veramente innamorata di me e che cercasse di comunicare nel caso ci fossero dei problemi.

Modificato da Martina2803
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F-Knight
Il 31/1/2022 at 16:08, Soulrider ha scritto:

Sai che per allenarsi occorre disciplina..costanza e determinazione...e qualche volta il cambio di passo ..di ritmo ...impongono delle calibrazioni..che hanno il sapore della sconfitta, ma non è così.

Apprezzo davvero le tue parole nelle quali mi specchio come in un lago di montagna...

E confermo che la similitudine con Suits è assolutamente azzeccata. Quando andai all'UniTrento per presentare il mio Studio ai ragazzi del quarto e quinto anno, per far capire loro un pò che vita si fa in uno studio internazionale, dissi proprio, "avete presente la series Suits? ecco da noi è così solo che siamo meno belli e meno ricchi"; morale: ne abbiamo reclutati 5 che si sono candidati spontaneamente.

E' una vita fatta di forte competizione in una città a sua volta fortemente competitiva; un incrocio fra Suits e, per certi versi, American Psyco.

La seconda categoria che tu descrivi, ossia l'outsider che ce la fa e risulta figo è una estrema rarità. Già chi si distingue un pò dalla massa tipo me, che sono fisicato e in versione casual vado in giro con le t-shirt di Naruto è una mosca bianca. In alternativa, grande omologazione specie dopo i 35 anni.

La cosa positiva è che non mancano gli stimoli e anzi i miei amici veri mi stimolano a fare il massimo in modo sano e cameratesco. Se èvero che siamo la media delle 5 persone che frequentiamo di più, sono fortunato. Poi però ci sono i finti amici, gli invidiosi.. e così via.

Infine le donne. Mi sto risvegliando piano piano. Noto di piacere a ragazze che a me non attraggono moltissimo fisicamente. Non riscontro però grande successo fra quelle che a me piacciono di più. Ma è anche vero che sono assolutamente passivo tanto che gli amici di cui sopra mi hanno ribattezzato "principessa". E hanno ragione. Ma sento che piano piano sto migliorando: la mia è un misto di paura del rifiuto (ho all'attivo un tiro un palo, per una che mi piaceva e tre rigori a porta vuota non tirati perchè ho avuto paura delle conseguenze) e desiderio di proteggermi e desiderio di stare ancora un pò da solo per imparare definitivamente ad apprezzare la bellezza di stare soli. Perchè se sai stare solo non sei ricattabile da quelche narcisista che ti vuole sedurre.

Sto bene così? Sì. Ho anche smesso di fumare, figurati.

Sono felice così? no. Felice no, sereno però, si ed è già qualcosa 

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Soulrider

Grande ...allora sarai il mio MikeRoss...ma per favore lascia stare quella figa di legno della MeganMarkle...è improbabile 

Sono contento che tu stia reagendo...

La lentezza del ritorno all'equilibrio è sana..il metabolismo (come sai bene) fa fa in fretta a perdere equilibrio e impiega invece tanto tempo a ritrovare la "bolla"...

Fare la principessa non è sbagliato ...anzi ..con quel fisico ...in quell' ambiente ...sei già un bel prodotto di nicchia ...continua così..ogni anno guadagnato con quella immagine "salutare e curata" è un capitale che il branco di  tacco12 scoprirà con calma ...

Poi, fidati, dovrai scacciarle dal letto ...tra un po.....

Il mio ambiente è molto più da Camera Caffè che da Suits ...e ci è voluto del tempo per essere apprezzato...

Ora..se volessi ...nel solo mio dipartimento ne ho almeno 3/4 che "pressano".... meno le considero e più sono esplicite ...

All'inizio ...i primi anni..ero trasparente...non ero assolutamente selezionabile.....la compagine femminile era fatta di perlopiù di giovani donne in odore di matrimonio o fresche di luna di miele....poi con il tempo sono accadute cose...questioni anche personali ..adesso tutte con figli adolescenti.....

Hanno cominciato ad apprezzare dopo che la prole è cresciuta e i mariti si sono spesso imbolsiti...

..un paio di loro hanno 20 anni abbondanti meno di me ...ma non fanno mistero sel fatto che preferiscono la maturità curata alla gioventù scialla e indolente ....

Ovviamente non sono io ad essere cambiato ma loro ad aver modificato il masterplan...hanno reindirizzato la bussola ed ecco che "spingono"...

Io mi godo l'abbondanza 

Continua così e non mollare ...manca poco 

 

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F-Knight
24 minuti fa, Soulrider ha scritto:

Fare la principessa non è sbagliato ...anzi ..con quel fisico ...in quell' ambiente ...sei già un bel prodotto di nicchia ...continua così..ogni anno guadagnato con quella immagine "salutare e curata" è un capitale che il branco di  tacco12 scoprirà con calma ...

Mah, 

purtroppo quelle più carine fanno molto le princess anche loro... princess + princess = stallo alla messicana.

Le smuovi con poca fatica solo se sei percepito come DAVVERO sopra la media e a Milano di uomini sopra la media non ce ne sono pochi.

Un'altra cosa che noto e mi manda a massa il cerebro è il fenomeno delle 3oenni che stanno con quelli più piccoli anche di 4/5 anni. Ma che problemi hanno?

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Crescendo63
18 ore fa, Martina2803 ha scritto:

nacquero le prime discussioni (che lui in molti casi non voleva affrontare perchè preferisce tenersi le cose dentro per non ferire ed evitare i problemi; penso sia una cosa ereditata dall'infanzia traumatica che ha avuto)

Probabile, ma è anche un tratto maschile: ci insegnano a tener duro e sopportare, a tenersi le cose dentro... ma così poi, col tempo, finisce che si scoppia (cioè ci si allontana all'improvviso e senza spiegazioni, o si fanno scenate esagerate, o vengono problemi di salute...).

 

Cita

Diciamo che con questi miei atteggiamenti l'ho fatto stancare.

Forse. O magari si sarebbe stancato comunque.

Non è che tutte le relazioni durano una vita... anzi, piuttosto il contrario. E' del tutto normale che, dopo un po', ad uno dei due passi l'imbarcata (o magari passa ad entrambi, ma uno dei due ci arriva prima).

 

Cita

decisi di lasciarlo perchè non potevo stare con una persona che viveva con dei sentimenti confusi nei miei confronti.

E allora lascerai qualsiasi partner ;-P

Perché nessuno è una roccia, ed i momenti di incertezza e dubbi possono capitare a chiunque (li avrai anche tu). Se sei così rigida (ma ti auguro sia solo l'età), puoi ritrovarti solo in due situazioni possibili:

  1. Il partner è onesto e sincero, esprime dei dubbi e tu lo lasci.
  2. Il partner è un furbacchione (che sa non conviene essere onesti), ti racconta le frottole che vuoi sentirti dire, e tiene in piedi il rapporto finché gli fa comodo.
  3. (la terza ipotesi - che non esiste - è un partner che ti ama sempre alla follia dal primo all'ultimo giorno. Quello esiste solo nei film romantici più stupidi)

Secondo te, quale dei due è un partner che vale la pena tenersi? ;-)

 

Cita

spero di trarne insegnamento e di capire una volta per tutte che io non sono sbagliata

Nessuno è sbagliato :-) (almeno finché non si fa intenzionalmente del male).

Semplicemente, siamo tutti umani, limitati e imperfetti, quindi è normale fare errori o combinare casini. Le persone sane, però, poi lo riconoscono e chiedono scusa.

 

Cita

non ho ancora incontrato la persona che si è veramente innamorata di me e che cercasse di comunicare nel caso ci fossero dei problemi.

A me pare che lui si fosse innamorato di te. Ma forse credi ancora che solo "il vero amore" duri per sempre; altra illusione romantica. Tutto scorre, sentimenti inclusi.

Quanto alla comunicazione, è indispensabile per far funzionare una relazione. Se lo comprendi, magari inizia tu a praticare una comunicazione diretta, chiara e sincera. Il simile attira il simile :-)

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