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Amicizia che si sgretola dopo 15 anni


Tananai

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Tananai

Buonasera a tutti,

scrivo per cercare un po' di conforto, riguardo a una cosa che fino a poco tempo fa pensavo non sarebbe potuta succedere. 

Ho 26 anni e mi trovo in un periodo di vita dove iniziano a delinearsi le vere amicizie, che fino a qualche tempo erano numerose. Poi ognuno, giustamente, prende le sue strade, delinea i suoi interessi, inizia a lavorare ci si vede meno e così via. L'ho sempre accettato, perchè fa parte della vita. In questi anni ho visto un processo di naturale. graduale allontanamento con persone con cui fino a 7 anni fa mi vedevo ogni settimana, ma è stato appunto tutto molto naturale e non ci ho quasi fatto caso. 

In questo mio gruppo di amici ho sempre avuto un carissimo amico, conosciuto più di 15 anni fa. È sempre stato una persona pura per me, sempre presente, insieme abbiamo vissuto tantissime serate, tantissime vacanze, ci siamo stati l'uno per l'altro in molti momenti di vita importanti, siamo letteralmente cresciuti insieme. 

Ecco, da qualche anno purtroppo questo mio amico è totalmente diverso: ha iniziato (credo) a sviluppare una certa invidia verso di me, suppongo per risultati lavorativi che ho ottenuto e anche per il fatto che negli anni ho migliorato moltissimo il mio inner game: ho migliorato il mio aspetto fisico, il mio approccio con le persone e il mio modo di vestire e questa cosa penso abbia scatenato in lui un senso di invidia, per il fatto che era sempre stato un po' considerato il belloccio del nostro gruppo, il figo dell situazione, il numero uno, quello idolatrato. Io non ho mai avuto interesse ad essere un divo, ma negli anni ho semplicemente notato che mi fa bene prendermi cura di me stesso, e vestirmi bene, e questo ha portato il mio amico a provare invidia verso di me,  al punto che si è messo a farmi i conti in tasca: se ci vediamo e indosso una maglia nuova inizia a mettere su una storia su quanti soldi io abbia fatto, su quanto io sia fortunato e lui no. Cosa che posso assicurare non vera, perchè lui ha il mio stesso lavoro e ha ottenuto gli stessi risultati lavorativi che sto ottenendo io già anni fa, quindi presumo che sia invidioso del fatto che non può più essere considerato "l'eroe" che ha raggiunto i propri obbiettivi. 

Inoltre, ogni volta che usciamo si lamenta di quanto la sua vita sia brutta, del fatto che vorrebbe trovare una ragazza, del fatto che non si piace (nonostante sia oggettivamente un ragazzo bellissimo) e tante altre cose. Professa una finta serenità che non esiste. Per poi criticare me dicendo che siccome non esco tutte le sere come lui fa, questa mia "sedentarietà" nasconde una "ambiguità sociale" (parole sue). Tutto questo semplicemente perchè sono SEMPRE stato una persona che sta bene con se stessa: mi piace stare a casa a cazzeggiare o guardare un film, non ho bisogno di uscire tutte le sere. Cosa che purtroppo sta facendo questo mio amico, che non ha letteralmente pace, non sta un secondo a casa, si comporta come amico da una vita con persone che ha conosciuto una settimana prima, dicendo che queste persone sono aperte mentalmente a differenza mia che sono chiuso. 

In tutto ciò ha smesso di chiamarmi se esce la sera, di fare almeno il gesto di chiedermi cosa faccio. E tutto questo mi fa male, perchè mi sento rimpiazzato da persone che non tengono veramente a lui ma escono insieme a lui solamente per fare serata o per mettersi in mostra su instagram. Questa cosa succede ciclicamente: l'anno scorso aveva un "amico" con il quale usciva letteralmente tutti i giorni, ci è uscito per qualche mese e poi è sparito. Adesso all'improvviso ha un nuovo amico (persona che conosco anche mio) con il quale esce sempre e mai una volta che mi abbia invitato chiedendomi se mi andasse di venire.

Non sopporto questo suo cambiamento perchè l'ho sempre ritenuto il mio migliore amico e all'improvviso mi ritrovo quasi tagliato fuori dalla sua vita, quando siamo insieme percepisco un'atmosfera negativa, di invidia nei miei confronti, di insoddisfazione da parte sua, e non voglio che questa amicizia continui solo perchè è storica e così deve essere. 

A volte penso che dovrei fare un passo verso di lui, fare vedere che ci tengo, scrivergli per cercare di organizzare, ma mi sembra sempre di elomosinare attenzioni, mi sembra che lui mi risponda solo perchè è tenuto a farlo in quanto mio storico amico, e non perchè ha voglia di parlare con me o vedermi.

Vorrei provare a distaccarmi una volta per tutte da questa persona, perchè questa situazione di limbo non mi fa bene, ma il problema è che siamo entrambi nello stesso giro di amici e sarebbe molto dura poi gestire tutto, perchè prima o poi ci ritroveremmo insieme ad una cena o un aperitivo qualsiasi, e mi farebbe troppo male trovarmi con lui in una situazione di completo distacco. 

 

In conclusione, scrivo per chiedervi se anche a voi è capitato di vivere lo sgretolamento di una amicizia che credevate storica, e come avete gestito il tutto. 

 

Grazie a chi risponderà!

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9 ore fa, Tananai ha scritto:

In conclusione, scrivo per chiedervi se anche a voi è capitato di vivere lo sgretolamento di una amicizia che credevate storica, e come avete gestito il tutto. 

 

È normale, ma già lo sai quindi non mi dilungo. Ho vissuto più o meno la tua stessa situazione, percepito invidia espressa sia tramite battutine come quelle che ti fa il tuo "amico" sia con "i tizi X e Y dicono che te la tiri". 

Quando qualcuno devia dal percorso di vita prefissato, ovvero studio - mi laureo - trovo un lavoro fisso - trovo la ragazza - faccio famiglia / mi sposo, viene inevitabilmente additato da coloro che invece lo seguono da bravi soldatini; personalmente non ci trovo nulla di male, ognuno fa quello che gli pare, però poi non può cagare il cazzo agli altri per le proprie scelte.

Quello che ho fatto io è semplicemente allontanarmi senza strappi, allungando i tempi di uscita, dilazionando i contatti sia virtuali che non, fino allo stato attuale in cui sono tendenti allo zero. Ovviamente poi se ci si becca in giro per caso, ad esempio sono fuori con altra gente, mi sento dire "oh vecchio che fine hai fatto?".

Chiaro che è sempre colpa di quello "diverso". In effetti tu (generico) che mi dici questo non hai mai il cell in mano h24 per mandarmi un messaggio, sia mai che sprechi 30 secondi di vita. Questo vale sia per M che per F.

In sintesi, si libera lo slot di spazio / tempo da alcune persone per accoglierne altre. Chi incontri nella tua vita spesso è funzionale a qualcosa, sia per accompagnarti nel tuo percorso per un giorno, per un anno oppure dieci: compagni/e di viaggio, non di vita.

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10 ore fa, Tananai ha scritto:

Non sopporto questo suo cambiamento perchè l'ho sempre ritenuto il mio migliore amico e all'improvviso mi ritrovo quasi tagliato fuori dalla sua vita, quando siamo insieme percepisco un'atmosfera negativa, di invidia nei miei confronti, di insoddisfazione da parte sua, e non voglio che questa amicizia continui solo perchè è storica e così deve essere. 

A volte penso che dovrei fare un passo verso di lui, fare vedere che ci tengo, scrivergli per cercare di organizzare, ma mi sembra sempre di elomosinare attenzioni, mi sembra che lui mi risponda solo perchè è tenuto a farlo in quanto mio storico amico, e non perchè ha voglia di parlare con me o vedermi.

Vorrei provare a distaccarmi una volta per tutte da questa persona, perchè questa situazione di limbo non mi fa bene, ma il problema è che siamo entrambi nello stesso giro di amici e sarebbe molto dura poi gestire tutto, perchè prima o poi ci ritroveremmo insieme ad una cena o un aperitivo qualsiasi, e mi farebbe troppo male trovarmi con lui in una situazione di completo distacco. 

 

In conclusione, scrivo per chiedervi se anche a voi è capitato di vivere lo sgretolamento di una amicizia che credevate storica, e come avete gestito il tutto. 

 Sì è successo e credo sia una cosa normalissima che succede a tutti, le circostanze cambiano e ognuno reimposta le sue cerchie. Con qualcuno ci si stacca semplicemente, altri dall'oggi al domani non ti rispondono più senza che sia successo nulla e a distanza di tempo nonostante i tentativi si vede che non sono interessati a riprendere, altri ancora sono i casi di persone un po' nocive come potrebbe essere il tuo amico e purtroppo sì, se questo è il caso e lui non cambia atteggiamento la sensazione di malessere non passerà facilmente neanche a distanza di anni mentre ci fai aperitivo costretto dalle circostanze. 

Visto che lo definisci il tuo migliore amico voglio sottoporti un caso particolare: 

Mi è successo di aver litigato con una delle mie più care amiche di allora e attuali essendone allegramente inconsapevole. Ognuno si stava avviando, io ero lontano da casa, non tornavo spesso e non ci si sentiva più come una volta, tutti avevano le loro paure sulla vita, sul cosa stavano facendo, sul cosa fare di sé stessi ecc ecc. Un giorno mi chiede se può chiamarmi e io pure entusiasta accetto, come la saluto e lei mi saluta attacca a rovesciarmi una secchiata di merda addosso che mi lascia pure confusa, no insulti (please) ma mi ritrovo accusata di cose che non mi ero nemmeno resa conto di aver fatto e non pensavo di aver fatto; in tutto questo la soluzione è stata non sentirmi attaccata ma in ascolto per lei e chiederle che cosa fosse successo. Da lì si è quasi spenta mi ha detto i veri problemi, abbiamo chiarito quello che competeva a noi ed altre cose ci è voluto il tempo perché erano sue e dipendevano da lei, io ero stata solo uno dei catalizzatori magari. Tutt'ora le condizioni sono tornate quelle quasi al litigio ma si sa che se c'è bisogno serio ci siamo ed è sempre stato così finora, domani chi lo sa  si vedrà. 

Detto questo ti chiedo, visto che lo definisci tuo migliore amico, come mai ti accorgi di questa sua insoddisfazione e malessere ma non hai la confidenza per dirgli "ma tutt'appost?" dirgli che hai notato ste cose e se ha qualche problema con te o meglio in generale? È altrettanto normale che la gente abbia delle crisi esistenziali e non sempre sa come venirne fuori. Da parte tua puoi tendergli una mano come amico o l'ennesimo schiaffo. 

Premesso che in qualsiasi genere di rapporto ognuno ci deve mettere del suo, c'è la possibilità che lui neghi, che non sia pronto o che non voglia sistemare le cose. Se è così in ogni caso dubito che ti paghino per fare il crocerossino, almeno il tuo lo hai fatto e sai la direzione da prendere. La buona notizia è che non avresti perso il tuo migliore amico, quella cattiva è che ti mancherebbe uno con cui passavi molte serate. Un'altra buona da jolly è che lascia spazio per altro 

 

 

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Wyatt99

Le amicizie finiscono e svaniscono.

Come molti hanno scritto qui, cambiano gli interessi, i pensieri, ciò che vi accomuna.

 

E' successo praticamente a tutti, ma non puoi farci niente: si gioca in due, non da solo.

Quello che posso dirti è di andare avanti, e se lui ti rivorrà, saprà dove bussare.

 

Mi è successo spesso, con amici che consideravo quasi fratelli. 

Poi si diventa più grandi, si cambia città e manco più chiamano quando ritornano, preferendo altri.

Mi arrabbio? No, non posso farlo. Ma se li incontro, un saluto, due chiacchiere, e via per la mia strada.

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  • 1 mese dopo...
RefPat
Il 15/2/2022 at 12:39, Wyatt99 ha scritto:

Poi si diventa più grandi, si cambia città e manco più chiamano quando ritornano, preferendo altri.

Mi arrabbio? No, non posso farlo. Ma se li incontro, un saluto, due chiacchiere, e via per la mia strada.

Sono d'accordo, a volte le persone smettono di piacersi e bisogna solo prenderne atto,senza rancore.

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  • 4 mesi dopo...
Panino

Sì, mi è successo. Non che i miei amici fossero dei gran fighi, anzi. Probabilmente alcuni nella loro testa lo pensavano. Credo che la causa sia stata una forte contrarietà nel vedermi migliorato. A distanza di tempo ci vedo invidia e senso di inferiorità per i risultati/percorso fatto.

Fatto sta che dal farmi battute sbeffeggianti per l'aspetto fisico (Oh Borriello!) a escludermi dal gruppo ci è passato poco. 
Inizialmente ho cercato di essere resiliente e mi sono limitato a ignorare tutte le volte che non mi invitavano, comportandomi come se niente fosse.
Poi di punto in bianco hanno inventato storie per diffamarmi con vari giri di persone. Quindi ho modificato la privacy sui social per evitare che contattassero determinate persone (senza bloccarli perché non volevo ancora chiudere "l'amicizia") e hanno reagito facendomi un'inquisizione per questo mio grave affronto dicendo che li avevo bloccati perché mi vergognavo di mostrare qualcosa 🙄

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