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For those about to fight for IS


Errenz

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Oggi pensavo che migliorando se stessi si diventa sempre più soli, perché chi ci circonda "rimane indietro".

Perché non mi sento solo, allora?

La spiegazione si può trovare nel testo di "For those about to fight for metal" degli Ensiferum (riferimento a "For those about to rock" degli AC/DC), che inizia così: "Outnumbered but never alone we stand".

Tempo fa mi ho letto questo articolo che spiega perché il metal è un genere trasversale a tutte le nazioni del mondo e trova il motivo nella formazione, anche nei paesi meno sviluppati, di una classe media che vuole "distanziarsi dalla società di massa e di rifiutare le rigide norme sociali e religiose".

Voi direte: "Il metallaro è il classico tipo introverso e imbronciato, non un PUA!".

Personalmente ritengo che la musica metal permetta di trattare situazioni "controverse" che la maggioreanza delle persone preferisce censurare: l'erezione, il rapporto orale, ONS e menage a trois e così via (vabbé gli AD/DC sono "hard rock").

IS è un luogo dove vengono smentite convinzioni assurde della nostra società, dove si smette di credere a forze superiori che faranno incontrare a un uomo la donna giusta per lui (e vissero tutti felici e contenti), dove tanti raccontano che per trovare la "donna giusta" ne hanno provate tante e per provarne tante devi imparare a sedurle, devi smettere di essere come sei e essere il miglior te stesso possibile.

Non mi sento solo perché nel mondo ci sono migliaia di metallari che, in minoranza, ma mai soli, resistono alla società di massa.

Non mi sento solo perché su IS c'è chi pensa, come me, che riuscire a sedurre la donna che gli piace non sia frutto di fortunate coincidenze o un dono di qualche divinità, bensì un successo meritato migliorando la propria persona.

Prendo spunto dall'affermazione che Gli Atroci ribadiscono spesso alla fine dei loro concerti.

- Utenti di IS: siamo una minoranza, ma abbiamo ragione noi! -

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  • 8 mesi dopo...
Il 17/3/2022 at 22:36, Errenz ha scritto:

Oggi pensavo che migliorando se stessi si diventa sempre più soli, perché chi ci circonda "rimane indietro".

Perché non mi sento solo, allora?

La spiegazione si può trovare nel testo di "For those about to fight for metal" degli Ensiferum (riferimento a "For those about to rock" degli AC/DC), che inizia così: "Outnumbered but never alone we stand".

Tempo fa mi ho letto questo articolo che spiega perché il metal è un genere trasversale a tutte le nazioni del mondo e trova il motivo nella formazione, anche nei paesi meno sviluppati, di una classe media che vuole "distanziarsi dalla società di massa e di rifiutare le rigide norme sociali e religiose".

Voi direte: "Il metallaro è il classico tipo introverso e imbronciato, non un PUA!".

Personalmente ritengo che la musica metal permetta di trattare situazioni "controverse" che la maggioreanza delle persone preferisce censurare: l'erezione, il rapporto orale, ONS e menage a trois e così via (vabbé gli AD/DC sono "hard rock").

IS è un luogo dove vengono smentite convinzioni assurde della nostra società, dove si smette di credere a forze superiori che faranno incontrare a un uomo la donna giusta per lui (e vissero tutti felici e contenti), dove tanti raccontano che per trovare la "donna giusta" ne hanno provate tante e per provarne tante devi imparare a sedurle, devi smettere di essere come sei e essere il miglior te stesso possibile.

Non mi sento solo perché nel mondo ci sono migliaia di metallari che, in minoranza, ma mai soli, resistono alla società di massa.

Non mi sento solo perché su IS c'è chi pensa, come me, che riuscire a sedurre la donna che gli piace non sia frutto di fortunate coincidenze o un dono di qualche divinità, bensì un successo meritato migliorando la propria persona.

Prendo spunto dall'affermazione che Gli Atroci ribadiscono spesso alla fine dei loro concerti.

- Utenti di IS: siamo una minoranza, ma abbiamo ragione noi! -

Opinioni a caldo: 

1 - Ha ragione la realtà. Non noi o loro. Lei è Regina. 

Corollario: se porti più risultati per te e per le persone che ami, a seguire il reality check che ci contraddistingue, rispetto allo scegliere bovinamente da quale lato del reality sharing schierarti, i risultati sono un'ode alla Regina. 

Porta i numeri e devono stare a prendere appunti. 

2 -  "Il metallaro è il classico tipo introverso e imbronciato, non un PUA!". Il PUA è per definizione un nerd introverso ed imbronciato che invece di pagare un drink per conoscere una in modo playful, sta due anni chiuso a studiare manipolazioni e atteggiamenti posticci perché ad offrire un drink sembra needy. (sic) Il fatto che il PUA cerchi di imitare, per via di pseudoscienze degli anni '70 in USA, il comportamento esterno di un estroverso, non fa del PUA un estroverso e il fatto che studi allo specchio come sorridere in modo che sembri genuino, fa semplicemente di lui un pazzo manifesto. Il sorriso maschile è indizio di shell shock. Insomma è un imbronciato di base che crede di poter coprire il broncio con un sorriso, finendo solo per sembrare un idiota e uno shell shocked, un debole, alla gente seria. 

Esistono contingenze operative in cui questa "regola" è diversa? Sì, in uno swinger club lo stesso atteggiamento sicuro e virile da uomo, non da sorridente traumatizzato, allontana le coppie, fa percepire chiusura e tenuta della posizione. Sei lì perché qualcuno ti faccia fare sua moglie, è molto diverso il setting maschio-maschio in situazioni del genere, rispetto a quando sei uscito per conoscere qualcuna che cerca un maschio. Al marito piace l'idea che gliela chiavi, ma non troppo l'idea che si innamori di te perché sei uno serio che non cede confidenza perché non ha bisogno. 

Sto generalizzando un po' perché non è il main topic, ci sono diverse tipoligie di swingers. 

3 - Il forum naque molto prima che lo conoscessi ed è passato dall'essere piazza di discussione di manuali PUA, a piazza di importazione dell'importante scuola Russa, non basata su manipolazioni e mezzucci, ma appunto sul miglioramento personale. 

Poi sono arrivato e si è iniziato a parlare di Cattedrale, non piazza ma Cattedrale. A cosa? Come raduno di chi, di quelli che come i metallari possono parlare di erezioni o pompini? 

Ma no. 

Come raduno di quelli che sanno le dure verità redpillate e le cosucce needy da matti dei PUA e gli altri esterni credono tutti poracci nella legge di attrazione e nella donna giusta? (Il 75-80% degli altri esterni che conosco e che ha un minimo di esperienza o le crede tutte puttane, o tutte vendute per due righe, o tutte pazze, e non certo perché lo dicano i media, i quali continuano a sibilare l'opposto con frasi e obblighi di regia). 

Ma no. 

Anton mi aveva raccontato e mostrato come in Russia fosse completamente diverso il mondo della seduzione, non essendo basato su mezzucci e malriusciti tentativi di manipolazione come nel mondo anglosassone. 

Mostrato come le loro donne si facessero immortalare in scatti sul letto o in stanza con il manuale della scuola russa in mano, come le donne si facessero i selfie con gli esponenti del forum di la, per dimostrare di esserci state e vantarsene. 

Come gli esperti, o appassionati che dir si voglia di la, andassero in TV, a parlare agli uomini su come valorizzare le donne e come farle star bene. 

Non a farsi prendere per il culo da una manica di imbecilli in qualche format televisivo ita. 

Non sto dicendo che le TV russe siano un pozzo di trasparenza e di dignità, semplicemente la figura del tipo che invece di pensare all'alcool e al pallone pensa alle donne e a farle star bene, è vissuta diversamente da loro. 

Ho sentito la chiamata, perché ok che le donne russe hanno qualche particolarità manifesta come DNA, ma sempre primati umani sono, la stragrande maggioranza delle differenze sono culturali. 

Ho visto un mondo in cui tu non avessi bisogno di sentirti parte di una minoranza vessata e odiata ma che ha ragione. 

Un mondo, un'Europa forte e capace, in cui tu ti puoi vantare di essere qui, e gli altri che non ci sono sono ok anche loro, se lo sono. Ok. Perché ci sono imbecilli qui e fuori di qui, e loro non sono ok, sono NPC. 

Non ci sono mica riuscito. 

Nemmeno i miei clienti, dicono a qualcuno che sono miei clienti. 

Ma non è la missione di una vita, è un orizzonte per l'Europa. 

Una linea che ogni passo avanti che fai nella giusta direzione, si sposta un po' più avanti di un metro, mostrandoti vette che non avevi nemmeno immaginato prima, e che non puoi smettere d'inseguire. 

In questa guerra giusta, win win, la vittoria non è avere ragione e gli altri torto, ma mostrare la realtà, coi risultati e i numeri, perché sono l'unica cosa che esista.

Una realtà di donne che piangono di felicità e incredulità, in modo costante, ripetibile, retto, continuo. 

Se loro hanno norme sociali e religiose rigide, significa che ne hanno un vantaggio. In rassicurazione, in senso di appartenenza, in attenuazione della paura del giudizio e della morte. 

Le norme e le credenze non sono vere o false, non sappiamo un cazzo dell'universo. 

Sono buone, adatte, o inutili e controproducenti. 

Se uno trova buono per sopravvivere e non disperare il credere in qualche norma o credenza assurda... 

L'obiettivo del savio non è quello di combattere le credenze stupide e non vere, avendo ragione. 

Se vince, infatti, si darà una pacca sulla spalla da solo o con i suoi sodali imbronciati ed introversi, ma quella o quelle persone private delle convinzioni che le reggevano in piedi e che davano loro il coraggio per andare avanti nella vita, saranno rimaste senza la terra sotto ai piedi, confuse, spaventate. 

Quello che fanno quando sono confuse e spaventate è aggregarsi sotto il primo che dia loro slogan semplici e ripetitivi. 

Non il massimo per il fulgore radioso d'Europa. 

L'obiettivo del savio è mostrare con l'esempio che ci sono convinzioni che sovraperformano le loro di anni luce, perché basate sul reality check e non sulla rassicurazione del reality sharing, e che queste realtà, questi paradigmi che sono flessibili come la realtà, non rigidi come gli slogan del bove, portano davvero, e in vita, a quello che norme, religioni e pressione dei pari gli avevano promesso in qualche iperuranio o vita post rigor mortis. 

Quando il bovino, l'aggregato alla massa, vede l'esempio, allora è libero. 

Sta alla sua libera volontà chiedere, che siano riallineate le sue percezioni, che possa vedere e partecipare ad un mondo migliore. 

Non perché si è sconfitta con la ragione o il ragionamento la sua scarsa comprensione e sperticata, del mondo. 

Quella weltanshaaung, quelle convinzioni e norme disumane e stupidissime sono ciò cui si aggrappa per avere senso di appartenenza, vincere il senso di inesistenza e nullità, attenuare la paura del giudizio, della morte, della vita. 

Non è togliendogliele a calci con un ragionamento più pertinente e puntuale, che si toglie il suo bisogno di appartenenza, il suo desiderio di esistere agli occhi degli altri, la sua paura della morte e del giudizio, la sua paura della vita. 

E' mostrando una novella molto più potente delle sue, nell'ottenere quel senso di esistenza, quell'indifferenza al giudizio, quella serenità sulla morte e quel coraggio di vivere, che lui è libero di scegliere. 

Non combattuto, non parte della massa che combatte i pochi felici e fortunati, non parte dei pochi che combattono la massa. 

Libero di scegliere, perché ora conosce le opzioni e le loro conseguenze. 

Ha visto, vede intorno a sé, le conseguenze del pensiero ruminante e subumano, sia ammesso alla vista dei risultati del giusto, possa toccarli, e non sia deriso se per i primi minuti non ci crede. 

La dolce novella, la verità multifattoriale e multisfaccettata è talmente il contrario di tutto ciò che gli hanno in-segnato, inciso dentro, che sembra propaganda nemica. 

Nel 1976 il pilota sovietico Viktor Belenko disertò l'URSS arrivando negli USA a bordo di un moderno MIG-25, era così abituato alla propaganda comunista secondo cui in America si morisse di fame e miseria per colpa di pochi capitalisti, che non credette ai propri occhi quando arrivò. 

Non credeva. 

Vedeva, ma non credeva. 

Pensava di essere protagonista di una complicatissima e costosissima messinscena della CIA. 

Solo quando ebbe fatto il bis alla mensa militare senza che nessuno lo fermasse... capì. Accolse la verità. 

Attenzione bene. 

Non quando gliela spiegarono meglio. 

Non siamo in guerra, ci sono milioni di persone in Europa che non vedono e, se vedono, non possono credere. 

Siano nutrite, dissetate e fatte toccare con mano. 

Allora, saranno libere di scegliere. 

E sceglieranno ciò che più di altro attenua la loro paura di vivere, la loro paura della morte, la loro paura del giudizio, le loro necessità emotive insoddisfatte. 

Ora la domanda più scomoda: 

Alla tua mensa - tu che leggi, non tu a cui rispondo - se il nemico d'Europa che crede di lottare per cause giuste e onorevoli entrasse per mangiare. 

Sarebbe invasione, sarebbe un insulto, o potrebbe chiedere il bis? 

Non credo ci siano davvero nemici nella massa. 

Credo ci siano persone che non sanno, che non hanno ancora capito, e persone che non vogliono. 

Alcuni non sanno, magari pensano cose inutili e disfunzionali, ma io prima di oggi non sapevo ad esempio della possibilità di superposizione di un fotone per cui può andare al contempo avanti e indietro nel tempo. 

Al contempo potrebbe non essere la parola più adatta, ma sono una scimmia avvolta in bei vestiti e non ne ho altre. 

Alcuni non hanno ancora capito. 

Pensa a come strizza la fronte e aggrotta le ciglia una femminista da social, quando legge dei miei post scattando su parole chiave che non capisce, o come scatterebbe a molla Don Benzi, se non ci avesse salutato. 

Loro sono stupidi? 

Forse. 

Ma non è da testi scritti che non capiscono, che lo si nota. 

Lo si nota se la femminista da barzelletta vede e rivede le uniche donne felici che abbia visto in Europa e ancora non vuole capire, lo si nota quando Don Benzi vede l'esempio reale di donne ben felici di prostituirsi per scelta - tra cui anche ricche di famiglia che hanno la vocazione. 

Se anche davanti al "bis alla mensa militare" loro non vorranno capire, allora sapremo che sono degli stupidi disumani, e giacché la grandezza di un uomo è delineata dalla grandezza dei nemici che si sceglie, noi non vogliamo avere come nemici degli stupidi disumani. 

Loro devono stare coi loro pari a raccontarsela, a meno che non inizino a danneggiare nel concreto gli esseri umani, allora devono essere contenuti e rieducati o curati. 

Infine, ci sono quelli che non vogliono. 

Conosco uno che non vuole donne felici, che vuole vedere Europa umiliata e conquistata dagli arabi, che vede in noi degli idioti, che odia i bambini ed odia la libertà di scelta informata. 

Va bene. 

Almeno lui si sa che cazzo voglia, non è mica un nemico. 

Infatti è un mio amico. 

Perché so chi è e che cazzo vuole. 

So che ben poco lo soddisferebbe di più che vedermi deriso e morto. 

Per cui è mio amico, perché è libero di scegliere ed ha esercitato la sua Free Will. 

Per assurdo, lui vuole le stesse identiche cose che la massa bovina ottiene ma senza volerle. 

Riconosco che avrà molte più soddisfazioni di quante ne avrò io, nel vedere donne infelici e un'Europa in ginocchio e divisa. 

Non per gli arabi, ma fino a che Biden e compagnia saranno al potere oltreoceano con questa farsa di essere alleati, tanto alleati che il Regno Unito se ne è uscito per tempo. 

Ma combatto non contro di lui o quelli che vogliono l'opposto di ciò che il forum vuole ed ottiene, combatto per un'Europa in piedi il cui termometro di civiltà è la felicità delle sue donne. 

Non lo faccio - o facciamo per chi è con me - perché credo di vincere, è un orizzone, non un traguardo. 

Lo faccio perché amo combattere. 

Lo faccio for the sake of fight. 

Chasing the Horizon. 

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13 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Il sorriso maschile è indizio di shell shock. Insomma è un imbronciato di base che crede di poter coprire il broncio con un sorriso, finendo solo per sembrare un idiota e uno shell shocked, un debole, alla gente seria. 

Ci sono possibili patch per ovviare a questo problema? Perché se la tua espressione "standard" viene percepita dagli altri come broncio, anche se a te sembra di essere tranquillissimo, coprirla con un finto sorriso artificiale ho notato che allevia un po' questa sensazione negli altri.

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10 minuti fa, Gamebred ha scritto:

Ci sono possibili patch per ovviare a questo problema? Perché se la tua espressione "standard" viene percepita dagli altri come broncio, anche se a te sembra di essere tranquillissimo, coprirla con un finto sorriso artificiale ho notato che allevia un po' questa sensazione negli altri.

Cosa succede se loro credono tu sia imbronciato?  

Spoiler

Do quasi per scontato che loro riguardi gente seria, organizzata che produce risultati, genera profitti dando valore, fa della figa. 

Altrimenti il "problema" non è tanto quanto uno sia percepito imbronciato o falsamente imbelle e sbarbo, ma che cazzo ci stia a fare con questi inutili. 

 

  • Cuore Nero 1
  • Abbraccio 1
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2 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Cosa succede se loro credono tu sia imbronciato?  

 

Succede che mi escludono/non mi includono, non ricambiano i favori, sono meno aperti e disponibili, reagiscono peggio a mie aperture di conversazione, e tante altre cose simili.

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Tod
4 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Cosa succede se loro credono tu sia imbronciato?  

Se le hai attratte si chiedono perché e se hanno fatto qualcosa loro per renderti imbronciato, e probabilmente si adoperano di conseguenza.

Se vogliono testarti invece verbalizzano "accusando" l'altro di essere imbronciato. E sta a te comportarti adeguatamente. 

(risposta riferita a una situazione 1 vs 1 con una donna, dove il loro sta per la donna)

Modificato da Tod
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25 minuti fa, Gamebred ha scritto:

Succede che mi escludono/non mi includono, non ricambiano i favori, sono meno aperti e disponibili, reagiscono peggio a mie aperture di conversazione, e tante altre cose simili.

Forse questo è perché non ti rispettano, non perché non sembri abbastanza castrato. 

Se sei castrato ti accolgono tutti, due braccia in più per lavorare i campi, cui dare solo un pugno di riso e che non puntano alle donne, sono sempre gradite.

Se però punti alle donne, non siete amici. 

Potete essere alleati se serve più dividere con te che dividersi da te. 

Il che dipende da "a cosa servi", più che dal sorriso posticcio posato su un viso serio. 

Ma sto sempre dando per scontato che si parli di qualcosa, ossia di persone che hanno risultati reali nella vita reale e che fanno cose reali. 

Se parliamo di cercare senso di inclusione e amicizia mostrandosi innocui e imbelli, è una forma di resistenza al freddo del pinguino cucciolo, che ha la pelliccia e si stringe con gli altri per scaldarsi a vicenda. 

Appena cresce, si strappa la pelliccetta di dosso, sotto ha una muta idrorepellente e fluidodinamica con cui andare a caccia, in profondità nell'oceano, e da quel momento il modo in cui si protegge dal freddo è attaccando, conquistando e prendendo calorie dal cibo che caccia. 

Quando ne ha cacciato abbastanza, non sorride. 

Emette una bio-luminescenza dalla parte gialla del becco, che comunica "non solo me la cavo al freddo e con poco sole, ma in più ho così tanta abbondanza di energia del sole - presa con la forza alle prede - che la posso emettere come uno scorpione del deserto" (il quale deve dissipare di notte la troppa radiazione solare accumulata di giorno, facendo il suo effetto bio luminescente). 

Facendo così, una pinguina si gasa, dopo che ci ha sborrato, quando è da solo, vede allo specchio che non sta proprio sorridendo, ma non è imbronciato. 

Il fatto è che quando hai eiaculato in una nuova non sei imbronciato, ma non stai sorridendo. 

Il sorriso da "accettami, non sono un pericolo, sono innocuo", non è il contrario del broncio. 

Il contrario dell'essere imbronciato è avere fatto delle nuove ed avere delle linee di cash flow diversificate che in nessun modo risentono di come quei ceffi interpretino il tuo broncio o sorriso. 

Li hai una faccia diversa, ma non perché sorridi. 

 

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2 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Il contrario dell'essere imbronciato è avere fatto delle nuove ed avere delle linee di cash flow diversificate che in nessun modo risentono di come quei ceffi interpretino il tuo broncio o sorriso.

Il rispetto costa veramente tantissimo, già.

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1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

shell shocked

Ho riascoltato recentemente un pezzo dei Manowar che si chiama proprio Shell Shocked e parla di un reduce della guerra del Vietnam.

 

1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

la loro paura di vivere, la loro paura della morte, la loro paura del giudizio, le loro necessità emotive insoddisfatte. 

Ho finito di leggere da poco "Pensa e arricchisci te stesso" e ho trovato illuminante la sua analisi delle 6 grandi paure a cui attribuisce dei "sintomi" che io ho sempre considerato associati all'intelligenza.

 

2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

L'obiettivo del savio è mostrare con l'esempio

Questa è una grande verità che ho capito da poco leggendo Le 48 regole del potere di Robert Greene.

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