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La Scuola Italiana? Sbagliata di principio o ben fatta?


Wyatt99

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gelsomino
7 minuti fa, TEMPORARILY ha scritto:

il mio attuale lavoro che svolgo con soddisfazione sempre nel campo dentale ma diversa funzione

APPRESENTANTE DI PRODOTTI ortodontici per dentisti 

l'unico cazzo di lavoro che puoi fare in un posto del cazzo con il tuo diplom adel cazzo e la tua laurea del cazzo!

😁

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paolino21
Il 24/6/2022 at 23:36, leavingmyheart ha scritto:

Per quello non mi piace la macroeconomia. 

Questo è un argomento che ancora devo sviscerare per bene personalmente, pero Naval Ravikant e Nassim Taleb (due bei pezzi da 90, grandi pensatori, cercate da voi per vedere) sostengono esattamente quello che stai dicendo tu, anzi sostengono proprio che sia totalmente inutile studiarla. Leaving che per caso sei amico loro?

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IO.SI.TU.NO

Riprendo un secondo il post originario.

La scuola italiana è fatta malino, diciamo più che altro rimasta indietro, ma c'è di peggio.

Il problema principale però è che non ha praticamente alcuna connessione con il mondo del lavoro italiano.

- studi filosofia...ma prof di filosofia ad esempio non lo diventerai, con le tue conoscenze raramente farai qualcosa e più probabilmente finirai a 30 anni a fare il primo lavoro che trovi

- studi per diventare avvocato....all'iscrizione all'albo degli avvocati arrivano in pochi, e quei pochi o hanno lo studio del papà avvocato alle spalle, altrimenti finiscono per lavorare in uno studio di notai a sbrogliargli la loro merda in cambio di uno stipendio da stage

- studi per diventare ingegnere, fai l'ingegnere ma, dopo anni di stage, se lavori in una ditta guadagnerai ciò che può prendere un operaio con la terza media che fa i turni

- fai l'alberghiero, hai passione in ciò che fai, ma ti ritrovi come cuoco senza contratto in un ristorante, pagato 50€ al giorno 

- studi marketing e comunicazione, per finire con contratti determinati a risolvere tutta la campagna marketing di una ditta a Milano che poi ti scarica dopo 6 mesi quando ha avuto ciò che voleva

 

E questo vale per il nord come per il sud, al sud anzi è pure più tragica di così.

Le università italiane non sono certo peggio di quelle tedesche, inglesi o svizzere.

Il fatto è che in quei paesi però, un lavoro inerente a ciò per cui hai studiato (a patto di averne le competenze), lo trovi.

E sicuramente meglio pagato dell'operaio semi-analfabeta che però fa i turni.

 

E' secondo me fondamentale per chi vuole laurearsi in Italia o imparare un mestiere, l'essere abbastanza aperto mentalmente da spostarsi.

In Italia la carne al fuoco è veramente poca, e a mangiare sono in tanti....

Tra chi vuole mangiarsi tutto, e chi si finge sazio con 30gr di carne, accettando quindi di lavorare a vita con stage da 500€ al mese.

 

Credo che per quasi tutti i percorsi di studio, delle opportunità ci siano, ma fuori dal sud europa.

Un ingegnere edile a Dubai fa fortuna oggi...

Un responsabile marketing a Londra può trovare ciò che cerca...

Un buon cuoco in Svizzera raramente prende meno di 5000chf al mese...

Un direttore d'hotel di lusso in Italia prende 2000€ al mese, a Dubai dal triplo al quintuplo.

Un arredatore di interni può esprimere la sua creatività e mettersi in tasca bei soldini in Qatar.

 

Ora come ora ci sono economie in recessione come quella italiana e con una mentalità da 1800, e paesi come il Qatar in cui c'è ancora molto da inventare.

In Asia ci sono reti commerciali da sviluppare, e prodotti da importare.

Ci sono posti nel mondo a fiscalità praticamente 0, mentre in Italia paghi tra i 40 e il 70% di tasse se vuoi aprire qualcosa...dove cazzo si vuole mai andare con queste premesse?

 

Quindi più che ragionare sulla qualità dell'università, o ripiegare su un percorso che ti farà trovare più facilmente (meno faticosamente) lavoro in Italia, mi concentrerei su ciò per cui si è portati...

Per poi vedere in quale angolo del mondo la tua professionalità è valorizzata.

Modificato da IO.SI.TU.NO
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Wyatt99
6 ore fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

Riprendo un secondo il post originario.

La scuola italiana è fatta malino, diciamo più che altro rimasta indietro, ma c'è di peggio.

Il problema principale però è che non ha praticamente alcuna connessione con il mondo del lavoro italiano.

- studi filosofia...ma prof di filosofia ad esempio non lo diventerai, con le tue conoscenze raramente farai qualcosa e più probabilmente finirai a 30 anni a fare il primo lavoro che trovi

- studi per diventare avvocato....all'iscrizione all'albo degli avvocati arrivano in pochi, e quei pochi o hanno lo studio del papà avvocato alle spalle, altrimenti finiscono per lavorare in uno studio di notai a sbrogliargli la loro merda in cambio di uno stipendio da stage

- studi per diventare ingegnere, fai l'ingegnere ma, dopo anni di stage, se lavori in una ditta guadagnerai ciò che può prendere un operaio con la terza media che fa i turni

- fai l'alberghiero, hai passione in ciò che fai, ma ti ritrovi come cuoco senza contratto in un ristorante, pagato 50€ al giorno 

- studi marketing e comunicazione, per finire con contratti determinati a risolvere tutta la campagna marketing di una ditta a Milano che poi ti scarica dopo 6 mesi quando ha avuto ciò che voleva

 

E questo vale per il nord come per il sud, al sud anzi è pure più tragica di così.

Le università italiane non sono certo peggio di quelle tedesche, inglesi o svizzere.

Il fatto è che in quei paesi però, un lavoro inerente a ciò per cui hai studiato (a patto di averne le competenze), lo trovi.

E sicuramente meglio pagato dell'operaio semi-analfabeta che però fa i turni.

 

E' secondo me fondamentale per chi vuole laurearsi in Italia o imparare un mestiere, l'essere abbastanza aperto mentalmente da spostarsi.

In Italia la carne al fuoco è veramente poca, e a mangiare sono in tanti....

Tra chi vuole mangiarsi tutto, e chi si finge sazio con 30gr di carne, accettando quindi di lavorare a vita con stage da 500€ al mese.

 

Credo che per quasi tutti i percorsi di studio, delle opportunità ci siano, ma fuori dal sud europa.

Un ingegnere edile a Dubai fa fortuna oggi...

Un responsabile marketing a Londra può trovare ciò che cerca...

Un buon cuoco in Svizzera raramente prende meno di 5000chf al mese...

Un direttore d'hotel di lusso in Italia prende 2000€ al mese, a Dubai dal triplo al quintuplo.

Un arredatore di interni può esprimere la sua creatività e mettersi in tasca bei soldini in Qatar.

 

Ora come ora ci sono economie in recessione come quella italiana e con una mentalità da 1800, e paesi come il Qatar in cui c'è ancora molto da inventare.

In Asia ci sono reti commerciali da sviluppare, e prodotti da importare.

Ci sono posti nel mondo a fiscalità praticamente 0, mentre in Italia paghi tra i 40 e il 70% di tasse se vuoi aprire qualcosa...dove cazzo si vuole mai andare con queste premesse?

 

Quindi più che ragionare sulla qualità dell'università, o ripiegare su un percorso che ti farà trovare più facilmente (meno faticosamente) lavoro in Italia, mi concentrerei su ciò per cui si è portati...

Per poi vedere in quale angolo del mondo la tua professionalità è valorizzata.

L’unico hobby che veramente mi piace è la storia, del resto dei corsi di laurea mi interessa meno.

Però, all’estero so per certo che è meglio avere un titolo economico che storico.

Però è vero l’aspetto dell’estero.

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IO.SI.TU.NO
3 minuti fa, Wyatt99 ha scritto:

L’unico hobby che veramente mi piace è la storia, del resto dei corsi di laurea mi interessa meno.

Però, all’estero so per certo che è meglio avere un titolo economico che storico.

Però è vero l’aspetto dell’estero.


Anche io sono un mega fan di storia.

Guardo documentari, sento approfondimenti, a volte li metto anche in bluetooth alla radio mentre viaggio in macchina.

Però mai e poi mai mi sognerei di fare storia all'università...

E' una di quelle cose che puoi coltivare anche da appassionato, la laurea non ti darebbe per forza qualcosa in più...

E in termini di sbocchi lavorativi, una laurea in storia è pressoché inutile.

Anche se c'è da dire che con il digitale ci possono essere altri sbocchi lavorativi...

Ad esempio il canale youtube Geopop, che è di fatto un'azienda, uno che ha trasformato la geologia in intrattenimento.

Se sai comunicare passione, puoi reinventarti sul web in praticamente qualsiasi nicchia....a patto di essere tra i migliori nel proprio campo.

 

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Wyatt99
6 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:


Anche io sono un mega fan di storia.

Guardo documentari, sento approfondimenti, a volte li metto anche in bluetooth alla radio mentre viaggio in macchina.

Però mai e poi mai mi sognerei di fare storia all'università...

E' una di quelle cose che puoi coltivare anche da appassionato, la laurea non ti darebbe per forza qualcosa in più...

E in termini di sbocchi lavorativi, una laurea in storia è pressoché inutile.

Anche se c'è da dire che con il digitale ci possono essere altri sbocchi lavorativi...

Ad esempio il canale youtube Geopop, che è di fatto un'azienda, uno che ha trasformato la geologia in intrattenimento.

Se sai comunicare passione, puoi reinventarti sul web in praticamente qualsiasi nicchia....a patto di essere tra i migliori nel proprio campo.

 

Esatto, è quello che volevo dire io.

Ecco perché ho preferito fare una laurea diversa.

Li pratico come hobby, ma pensare di trovare lavoro sopratutto all’estero…

E sopratutto odio fare l’insegnante, perciò.

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gelsomino
7 ore fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

- studi filosofia...ma prof di filosofia ad esempio non lo diventerai, con le tue conoscenze raramente farai qualcosa e più probabilmente finirai a 30 anni a fare il primo lavoro che trovi

pARECCHI PROFESSORI DI FILOSOFIA AL LICEO CI DVENTAVANO...

perchè erano laureati in legge e non avrebebro fatto assolvere nemmo a ....

solo perchè nel piano di studi di legge ci sta un esame che si chiama FILOSOFIA DEL DIRITTO-....

questa è ITALIA CHE CI HANNO LASCIATO...

auguri a tutti.

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leavingmyheart
9 ore fa, paolino21 ha scritto:

Questo è un argomento che ancora devo sviscerare per bene personalmente, pero Naval Ravikant e Nassim Taleb (due bei pezzi da 90, grandi pensatori, cercate da voi per vedere) sostengono esattamente quello che stai dicendo tu, anzi sostengono proprio che sia totalmente inutile studiarla. Leaving che per caso sei amico loro?

 

 

Ravikant non l'avevo mai sentito nominare. Di Taleb avevo letto il suo libro famoso, quello dell'antifragile. Interessante anche se ridondante. 

Però ecco...io non sono un intellettuale. Per mia mentalità e stile di vita, non mi faccio sedurre da un "pensatore". 

Ti faccio un esempio. 

Pensa a tutta la produzione di editoriali di giornalisti e intellettuali vari. Oltre a tutto quello che senti in tv. Tutto lo storytelling.... tipo l'anno che vinse Trump fu l'anno anche della brexit. 

Bene.

"Nulla sarà più come prima, il mondo è cambiato, fine del capitalismo, crisi di identità occidentale etc etc... *

questi erano i discorsi. 

Come nel 2001 con l'attacco alle torri. Il 2008 con la crisi finanziaria. 

Oppure il fantomatico degrado dovuto ai social. 

 

Quante parole, quante ore spese a pensare e scrivere queste cose...

Ma alla fine, è un po' tutto inventato 🙂

convincente, certo. Però vedi, questo è il pregio del "pensare al pensiero": che non deve rendere conto a niente perché puoi sempre manipolarlo e girarlo a piacimento. 

Come l'interpretazione delle poesie/opere letterarie, dove ti sfracassano i coglioni 4 pagine per spiegare un "m'illumino d'immenso".

Magari il poeta dava una chiave di lettura, ma noi ce ne ipotizziamo 7 diverse. Per sentirci profondi e culturali. 

Tutto bellissimo, per carità. 

Però ci sono anche delle brutte persone come me. Che non lo sopportano. Perché hanno bisogno di andare dritto al punto e concretizzare poi qualcosa. 

Quindi cosa penso di un economista che sbraita su youtube, o di quelli che fanno i podcast parlando di attualità o politica? eh, che sono dei poveri sfigati. Non riesco a non pensarlo. Perché di tutto quello che fanno non resterà niente che porterà a un upgrade di vita a loro o a qualcun altro. Non ci compri nemmeno un caffè. Questo sforzo ossessivo di interpretare la realtà, cercando sottofondi culturali o ideologici... è tutta aria che si sposta, non c'è quasi niente di veramente reale. Per quanto possa apparire persuasivo. 

Negli scaffali delle librerie se vai nella sezione "crescita personale" o "psicologia" o "politica" trovi una produzione gigantesca di pensieri altamente persuasivi e verosimili. E mentre ti fai incantare perdi di vista la dimensione terra terra, che poi è quella che ti fa mangiare. 

 

Il trucco per capire quanto la tua comprensione di una cosa sia grande è vedere se e quanto riesci a prevederla. Ci sono quei 4 stronzi che fanno previsioni di apocalisse ogni anno, poi quando ci azzeccano diventano famosi e vengono visti come dei geni. Però nessuno si chiede perché non sono ricchi. Perché non hanno shortato la crisi del 2008 che loro vantano di aver previsto 👀

eh, perché non l'avevano prevista. Semplicemente dicevano ogni giorno che il bue sarebbe morto presto. E poi è arrivato il giorno in cui è effettivamente morto. Che bella previsione 😁

 

Diffidate dai "pensatori". Con pensiero fai anche la quadratura del cerchio. 

Poi è vero che l'evoluzione del pensiero filosofico è stato importantissimo. Storicamente. Come è vero che leopardi era un grande poeta. 

Ma questo non significa che tu debba fondare la tua visione del game of life sull'influenza dei pensatori. 

Puoi più o meno riconoscere il valore della cultura umanistica ma comunque guardarla con distacco. Almeno, io l'ho sempre fatto. E spesso questo distacco era vero e proprio sprezzo. 

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Wyatt99
Il 26/6/2022 at 23:49, leavingmyheart ha scritto:

Ma questo non significa che tu debba fondare la tua visione del game of life sull'influenza dei pensatori. 

Vero, però molto spesso ti puoi rivedere in taluni scritti.

Oppure possono aiutarti per vedere meglio il mondo sotto ad un altro punto di vista.

Credo che le letture non siano mai sbagliate, però dipende anche se ti sentì preso da ciò che leggi.

 

Comunque, gli esami di diritto sono di una insensatezza: studi pagine e pagine, se ti chiede un piccolo elemento inutile per il tuo fine, ti abbassano il voto.

La cosa utile è chiedere a chi ha già sostenuto l’esame cosa vuole sapere il professore: così facendo, risparmi tempo e porti solamente la parte richiesta.

Credo che gli esami di diritto siano la piaga dei corsi di laurea.

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evolutionator
Il 26/6/2022 at 14:09, IO.SI.TU.NO ha scritto:

Un ingegnere edile a Dubai fa fortuna oggi...

un po' troppo sensazionalismo, cinismo, e in generale narrativa creativa
puoi andare a dubai, ma poi la sera non c'è neanche un bar in cui uscire, e scordati in giro forme d'arte che non siano "grazie a questo sceicco per aver fatto qualcosa"; ricordiamoci inoltre che è uno di quei posti dove è facile trovare uomini che sulla metro stanno in piedi piuttosto che sedersi vicino ad una donna
in svizzera di nuovo bella, ma se non hai un po' lo spirito per viverci lo patisci, è come una valle d'aosta ma ricca
son posti in cui puoi andare qualche anno per farti i soldini, ma poi devi tornare in un posto vivibile

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