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Single o fidanzato?


Dibidabidu

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Sensei10
4 ore fa, Dibidabidu ha scritto:

Mi sento quasi utilizzato come strumento per raggiungere il suo obbiettivo.

Se rimarrai per dieci secondi in totale silenzio, mentre lei è in una stanza attigua alla tua, sentirai nitidamente due suoni alternarsi: 

Tic toc.

Non è il social cinese, ma il suo incontrovertibile orologio biologico, le cui lancette sbattono via via più pesanti. 

Non sei "utilizzato", o forse sì. Ti ha scelto per essere il padre dei suoi figli e questa cosa ha una lettura duplice: da un lato, sei il portatore dei geni che attualmente vorrebbe ritrovare da mamma. Il che è molto positivo. Dall'altro, ovviamente ha un'esigenza che puoi sforzarti di comprendere quanto vuoi, ma che non capirai mai in profondità. So di cosa parlo; puoi essere il papà migliore del mondo, ma dopo la nascita, e solo a livello educativo/formativo. I padri non contano un cazzo nel processo di gestazione. La responsabilità non gli appartiene, a loro appartiene la  tutela della propria donna affinché conduca una gravidanza priva di rischi e sofferenze, se possibile.

Desiderano, è chiaro, che il nascituro sia protetto e venga al mondo sano, in un ambiente pulito e lontano da traumi e schifezze varie. Capiscono che è un loro prolungamento, è una parte della loro vita che si perpetua. Ma a guidarli sono sentimenti e cervello, una volta appurato che tutto ha preso, si spera, la giusta direzione.

Non la pancia, non l'istinto, non il corpo. Il corpo lo hanno impegnato quando hanno mandato in missione gli spermatozoi, e neanche con esagerata consapevolezza, più per istinto. Infatti gli uomini dicono "Sono pronto" o "Non sono pronto". Le donne mai.

Per cui è normale il tuo dubbio: vorresti donare i tuoi spermatozoi ad un altro utero. Che fisicamente sia presente o meno poco importa, tu sai inconsciamente che da qualche parte esiste. Puoi smentirmi a parole, ma ci sono passato e so perfettamente che tutte le volte che ho rimandato la paternità con una che voleva essere madre, sarei invece stato pronto con un'altra, che o non poteva o non lo voleva o non lo voleva con me. Finché, poi, con naturalezza, ho incontrato una donna e mi sono sentito di diventare padre, in maniera consapevole e non per darle il contentino né il trofeo da mostrare alle amiche.

Al momento vi stanno guidando due sensazioni opposte ed uguali, state seguendo un richiamo immutabile, e pur tuttavia mimetizzato sotto le foglie dell'impegno, della convenienza, dell'amore ma anche del dubbio e della convinzione di ciò che possa essere migliore o peggiore. 

Prima di fare qualcosa che potrebbe - non è detto ma potrebbe - rivelarsi controproducente per te, per lei e soprattutto per chi verrà, pensaci bene e prendi il coraggio a due mani.

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Slev1n

Sono in una situazione simile, seppur diversa. Stessa età, convivenza, Milano, la quale amplifica tremendamente la sensazione di bruciare tempo prezioso dietro un qualcosa per cui non valga la pena perderci un ulteriore secondo.

Posso solo consigliarti di non prendere decisioni contro la tua volontà. Se non sei convinto di qualcosa, non farlo. Il rimorso, in casi come questo (metter su famiglia) può essere peggiore del rimpianto.

Inoltre dici che la vostra relazione non è sana; questo dovrebbe già bastare...

Modificato da Slev1n
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13 ore fa, Dibidabidu ha scritto:

Grazie davvero per la risposta.

E se mi sbagliassi e rimpiangessi di aver chiuso la relazione

Mi sento si schiacciato, ma dall'altra parte capisco il suo bisogno di donna, il suo "sogno" seppur molto invadente nei miei confronti direi quasi in modo egoistico.

Lo capisco davvero ma sento che anche lei dovrebbe capire me.. e se c'è davvero amore ascoltarmi e aspettarmi, le.ho sempre.detto che anche a me piacerebbe metter su famiglia più avanti, per la mia idea almeno tra 4/5 anni in una relazione sana, però considerando il periodo (cambio lavoro, casa, spese, instabilità di coppia) mi sembra un pò azzardato pensarci ora.. tuttavia l'obbiettivo è comune in fondo, quindi questo sicuramente un po mi oppone resistenza nel chiudere la relazione.

Scusami se divago, sto buttando fuori un po di pensieri

Da donna, anch’io under 30, la voglia di metter su famiglia arriva intorno a quest età, la sua voglia di avere un figlio non se ne andrà mettiti l’anima in pace, e se tu non lo farai ci sono due probabilità o ti lascia e li farà con qualcun altro o nel peggiore dei casi smettere di prendere la pillola e casualmente ti dirà che è rimasta incinta. Oppure sarà motivo di discussione continua come credo sia già?

anch’io da donna vorrei un uomo al mio fianco che abbia la stessa voglia che ho io di metter su famiglia, secondo me non riesce a comprendere come mai tu non voglia perché per noi (che vogliamo figli sia chiaro non tutte le donne ne vogliono) a una certa (secondo ciò che vedo in giro) è il massimo completamento d’amore, e il fatto che tu non ti senta pronto la destabilizza evidentemente e si chiede come mai cosa cambia ora o tra 5 anni, sente l’orologio biologico che va avanti. 
 

secondo me da come scrivi ci tieni molto a lei e sei in un limbo fra:

-mi sistemo metto su famiglia controvoglia ma non perdo la mia ltr

-mollo tutto e mi rifaccio una vita

sei comunque giovane se non sarà con lei sarà con qualcun altro fra 2,3 o 6 anni.

 

 

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19 ore fa, Dibidabidu ha scritto:

Ti rispondo un anno e mezzo dopo, e sono ancora allo stesso punto, anzi le cose sono anche peggiorate. Sono ancora più in dubbio.

Abbiamo comprato casa, intestata a lei (io non ho pagato niente) pago praticamente un contributo al mutuo, come se fosse un affitto, un po perché non ero sicuro di cointestare, un po per soldi, e un po perché mi sono sentito più tranquillo essendo meno "legato e vincolato".

Comunque proprio ieri ha iniziato a farmi un discorso incentrato sui figli  mi ha detto che sente che è arrivato il momento, io le ho spiegato che non sono pronto, che abbiamo tante cose da sistemare prima di fare un passo del genere, ma la sua voglia di metter su famiglia sembra sovrastare la sua pazienza di accogliere ed ascoltare me.

Mi sento quasi utilizzato come strumento per raggiungere il suo obbiettivo.

Io non so se voglio una famiglia, probabilmente è un bisogno che sentirò quando mi sentirò "pieno" quando sentirò solide le fondamente di una relazione sana, mi sembra un discorso maturo, e quando ne parlo con lei capisce il mio punto di vista, ma comunque è insoddisfatta perché il suo bisogno di fare figli asap sembra essere più grande..

E così sono 5 anni di relazione, senza essere sicuri di stare insieme...

Lei dice di amarmi davvero, ma mi sembra di vivere un paradosso.

Io non se ci amiamo veramente o fingiamo di farlo, di provarci e riprovarci, fatto sta che mi sembra assurdo vivere una relazione così e fare un figlio in questo momento pieno di dubbi e insicurezze.

Scusate per il papiro

Bisogna sempre partire dal presupposto che ogni tipo di rapporto ha una sua evoluzione, con il tempo si crea maggiore affinità, si va più a fondo. Questo a volte può portare a rivalutare la persona che abbiamo conosciuto, in peggio o in meglio! Certamente se tu al momento hai dei dubbi, un figlio in arrivo non è certo la soluzione. Non lasciarti incantare dalla frase “Ti amo davvero”; troppo spesso queste parole vengono dette senza capire quale è il vero significato. Arriva al dunque con lei, dille apertamente ciò che sentì e ti spaventa, e vedi la sua reazione. Ma prima di tutto TU devi focalizzarti sul perché hai dei dubbi verso questa persona. Quando si ama davvero qualcuno si accettano pregi e difetti. È facile vivere il grande sogno quando tutto va bene e non ci sono problemi. Capisci il valore di una persona quando iniziano le difficoltà. Lasciar andare una persona con cui hai condiviso esperienze ed investito te stesso non è mai semplice, ma alle volte dobbiamo anche accettare il fatto che quella persona non fa per noi ed avere la forza di andare avanti, concentrandosi sul fatto che la vita è piena di imprevisti e che può sempre capitare di incontrare una persona migliore

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KeanB

Però lei dovrebbe anche comprendere se ci siano delle instabilità che all'utente destano preoccupazione. Non è che se le viene voglia di metter su famiglia, non debba avere anche l'intelligenza di capire che magari ci sono delle cose da sistemare e da rendere stabili prima (lavoro, casa, e altri cazzi). 

Mi sembra di capire che l'utente non è che non voglia, non vuole ORA, che è diverso. Io sono d'accordo col fatto che lei dovrebbe anche essere in grado di fare dei discorsi più maturi e seri, che semplicemente mettere sul tavolino la voglia di avere un figlio. 

Se il freno sono questioni più serie e pratiche, dovresti provare a farglielo capire, e se non lo capisce, valutare di mollare tutto. Se il freno invece è che non sei convinto di lei, allora devi mollare tutto a prescindere.

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Dibidabidu

ho letto e riletto diverse volte le vostre risposte. mi state davvero aiutando a riflettere su questa situazione, i vostri punti di vista sono molto interessanti e vi ringrazio per avermi dedicato il vostro tempo.

Comunque ne abbiamo parlato apertamente ed entrambi siamo consapevoli della situazione. I suoi dubbi a sua detta riguardano solamente la questione tempismo/figli, io peró nutro alcuni dubbi anche su di lei.

In questi giorni mi prenderò del tempo per riflettere con calma e prenderò una decisione ma voglio essere convinto.

 

 

 

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  • 7 mesi dopo...
Dibidabidu

Buonasera a tutti,

dall’ultimo messaggio che ho scritto l’anno scorso, abbiamo parlato, ci siamo ascoltati, ci siamo capiti, ci siamo chiesti scusa, ci abbiamo riprovato ma comunque il risultato è che oggi sono qui a preparare i vestiti e le mie cose da portare via di casa..

non ci stiamo lasciando male anzi c’è rispetto per gli anni passati insieme e per le persone che siamo, ma sicuramente c’è delusione e tristezza.

Ci sono state diverse situazioni poco piacevoli e poco da “complici” per un lungo periodo non mi sono sentito ascoltato, sul comprare casa, e sul discorso figli in particolare. Per farla breve credo di non vedere più Me all’interno della relazione. Faccio meno musica che è una mia grande passione, la zona dove ha comprato casa non mi piace, e sento sfumare il sogno di riuscire a staccarmi dal lavoro da dipendente. Io invece vorrei darmi da fare per perseguire questi obbiettivi, un figlio ora non mi aiuterebbe anzi, saluterei con ogni probabilità queste mie ambizioni.

Ho capito che in questi anni siamo cambiati, e i miei obbiettivi sono mutati, mi sento più maturo, proprio perché riconosco questo non sento di essere pronto per un figlio, vorrei concentrarmi su di me, sulle mie passioni, sul risparmio, sulla libertà dal lavoro da dipendente (obbiettivo difficile e ambizioso ma vorrei provarci).

Un figlio adesso andrebbe contro questi obbiettivi e se lo facessi spazzarei via anche l’ultima parte di me che urla di non essere stata ascoltata.

Negli ultimi anni di relazione la fiducia in me stesso si è abbassata tantissimo, voglio darmi spazio e investire su di me, voglio ritrovare questa fiducia, voglio guardarmi allo specchio ed essere fiero di chi sono.

Devo però ammettere che l’idea di riprendere in mano la mia vita, le mie passioni, ormai da tempo lasciate quasi totalmente in disparte mi piace. Mi spaventa invece l’idea che il mio carattere abbastanza introverso non mi aiuterà a trovare una ragazza anche solo per sesso.

Dal punto di vista più intimo,  non avevo quasi più voglia di farlo con lei, vedendo invece ragazze per strada e a qualche serata la curiosità di conoscerle e di arrivare al sesso mi veniva eccome, credo sia un chiaro segnale, eppure so che una parte di me penserà sempre a lei.. e anche al bene che voglio al cane che abbiamo preso insieme e che il sogno che avevamo fatto ci è sfumato davanti.

non so se un giorno avrò dei figli, ne con chi, ma se dovesse essere voglio arrivare a quel giorno consapevole di volerlo da una donna che amo e che mi ama a sua volta, e non fare un figlio per accontentare qualcuno.

Ho paura, sono triste, sono deluso ma voglio ricominciare da me e voglio darmi fiducia, voglio ascoltare la voce che mi dice di concentrarmi su di me, di riscoprirmi.

grazie a tutti per i messaggi, nei momenti più difficili sono tornato a rileggere mi hanno aiutato molto.

un abbraccio

 

 

Modificato da Dibidabidu
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maidiremai
2 ore fa, Dibidabidu ha scritto:

Buonasera a tutti,

dall’ultimo messaggio che ho scritto l’anno scorso, abbiamo parlato, ci siamo ascoltati, ci siamo capiti, ci siamo chiesti scusa, ci abbiamo riprovato ma comunque il risultato è che oggi sono qui a preparare i vestiti e le mie cose da portare via di casa..

non ci stiamo lasciando male anzi c’è rispetto per gli anni passati insieme e per le persone che siamo, ma sicuramente c’è delusione e tristezza.

Ci sono state diverse situazioni poco piacevoli e poco da “complici” per un lungo periodo non mi sono sentito ascoltato, sul comprare casa, e sul discorso figli in particolare. Per farla breve credo di non vedere più Me all’interno della relazione. Faccio meno musica che è una mia grande passione, la zona dove ha comprato casa non mi piace, e sento sfumare il sogno di riuscire a staccarmi dal lavoro da dipendente. Io invece vorrei darmi da fare per perseguire questi obbiettivi, un figlio ora non mi aiuterebbe anzi, saluterei con ogni probabilità queste mie ambizioni.

Ho capito che in questi anni siamo cambiati, e i miei obbiettivi sono mutati, mi sento più maturo, proprio perché riconosco questo non sento di essere pronto per un figlio, vorrei concentrarmi su di me, sulle mie passioni, sul risparmio, sulla libertà dal lavoro da dipendente (obbiettivo difficile e ambizioso ma vorrei provarci).

 

ti va di spiegare un po' se e quanto la relazione fosse / fosse diventata limitante delle attività personali indipendenti?  

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Dibidabidu
9 ore fa, maidiremai ha scritto:

ti va di spiegare un po' se e quanto la relazione fosse / fosse diventata limitante delle attività personali indipendenti?  

Io non so se il problema è stata la mia relazione o come ho vissuto io all’interno della relazione per quanto riguarda le attività personali.

Fatto sta che ho messo da parte per buona parte le mie produzioni musicali, anche se devo anche dire che già avevo diminuito prima di mettermi insieme a lei. Quindi non sento di darle la colpa in questo, probabilmente sono io che non me la vivo bene.

ho ridirezionato le energie verso di lei e verso le esperienze da fare insieme. Anziché fare musica, viaggiavo con lei ad esempio (diciamo fino al 2/3 anno) a me piaceva anche viaggiare. Detto questo, lei non mi ha mai “impedito” di fare musica eppure il tempo a disposizione tra lavoro, attenzioni da dedicare a lei e tempo per me cozzavano.

Dopo il 3 anno tutto si è appiattito, io ho maturato alcuni interessi (che comprendono anche obbiettivi economici) che ho paura di non riuscire a portare avanti. Abbiamo speso tanti soldi in affitto, e speravo che avremmo comprato una casa che non costasse tantissimo in modo da risparmiare un po’ invece mi ritrovo in una casa costosa a pagare spese condominiali alte che va contro il mio interesse attuale (risparmiare per il futuro).

se poi dovesse capitare un figlio Non voglio assolutamente essere dipendente da un lavoro 8 ore al giorno e con lo stipendio mantenere il figlio e la casa e pagarmi due settimana di “libertà” delle vacanze estive, è una vita che non voglio. Se non risparmio per bene ora quando lo faccio?

non sono sicuramente un tirchio, ma non mi piace l’idea di avere debiti, mutui prestiti o essere sempre con l’acqua alla gola.

ho provato a parlare con lei prima di comprare casa, (sul fatto che i soldi servono anche per garantirci un futuro migliore) ma lei non ha saputo ascoltarmi su questo è ha deciso di continuare con l’acquisto nonostante i miei dubbi, anche sulla posizione della casa, io li ho ceduto, l’ho vista commossa perché ci ha visti lì dentro, ha visto la famiglia, e ho creduto in lei.

una frase mi ha dato particolarmente fastidio, di sua madre che era presente quando siamo andati a vedere casa, riferendosi a me dice: “non va bene neanche questa?” Lì ho capito e forse avevo già rinunciato.

d’altronde buona parte erano soldi suoi o della suafamiglia , ma io ora contribuisco a pagare il mutuo anche se la casa non è intestata a me. (Una sorta di affitto diciamo).

Scusami non so se ho risposto, ma quando ne parlo mi perdo via.

 

 

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maidiremai
48 minuti fa, Dibidabidu ha scritto:

Io non so se il problema è stata la mia relazione o come ho vissuto io all’interno della relazione per quanto riguarda le attività personali

comincio con una parentesi: le spese condominiali sono un aspetto che tanti trascurano di valutare a dovere, così una proprietà in un condominio con spese di gestione elevate e importanti manutenzioni incombenti rischia di avere costi annui non tanto diversi dall'affitto, oltre all'investimento e eventuale mutuo

non hai risposto del tutto compiutamente, ma un po' sì; io intendevo se la coppia era tendente a una simbiosi limitante - che è una trappola in cui si può cadere facilmente e altrettanto facilmente logora - e pare abbastanza così

aumenta lo scombussolamento del lasciarsi, ma aumenta anche il bisogno di farlo 

 

la cosa più importante è che adesso hai sui 28 anni, hai interessi e programmi che giustamente vengono prima della coppia, perché due cuori e una capanna, come ben sai, in realtà non vanno bene a nessuna. mi viene in mente lo sbotto di un amico: ah beh, certo anche a me piace l'auto x, la casa y e la vacanza z, ma o quelle o il tempo libero, non ho mica ereditato 

 

io ho scarsa esperienza di ltr, ma le pochissime che ho avuto un po' degne di tale definizione hanno portato agli stessi problemi, sebbene io avessi un lavoro di continue trasferte che distoglieva dal finire a imbuto sulla tipa, potevo anche variare un po', tornavo a casa da due volte alla settimana fino anche a due al mese, e così si è mantenuto più vivo il desiderio. altri periodi non era così ma avevo comunque un equilibrio fra tempo e attività condivise e solo mie, ma a un certo punto è comunque arrivato l'ultimatum, che per carità comprendo assolutamente, come comprendo te, perché a un certo punto poteva anche andarmi bene riprodurmi ma stavo arrancando in vista di traguardi professionali, che mi sembravano necessari per una stabilità senza rinunce o sprechi delle precedenti fatiche, ma le nostre scadenze sono diverse da quelle biologiche stringenti          

Modificato da maidiremai
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