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Ritorno in gran spolvero


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MF22

Erano anni che non scrivevo un topic qui su IS. Me ne andai da un giorno all'altro con un velo di supponenza, senza un motivo concreto. Forse mi ero stufato, forse pensavo di non avere più bisogno di qualcuno che riordinasse i miei pensieri quando prendevano la tangente.

Non che la mia vita sia migliorata particolarmente da un paio di anni a questa parte, per lo meno lo è su molti aspetti. Poco in uno. E rieccoci qui.

Mi scuso preventivamente per l'abbondanza di dettagli, fanno parte del mio modo di raccontare e il fatto di raccontarli dice un po' anche di me.

Io 29 anni, lei 26.
Siamo amici. Lo so, lo so cosa state pensando.
 

Amici comuni, iniziamo a sentirci un paio di anni fa sporadicamente finchè dopo parecchi mesi mi rendo conto di aver voglia di vederla. "Però ci vediamo in amicizia, vero?". "Ahah, ma certo cosa pensavi". Non ci si vede, sparisco. 

Passano 4-5 mesi, prendo il telefono e le scrivo. Messaggi circostanziali, qualche battutina, finchè al mio "Sì, ma tu come stai?" scrive 4 messaggi, li cancella immediatamente, li riscrive, li ricancella immediatamente e poi:
"Il mese scorso hanno trovato un cancro a mio papà".

Alt. Umana confidenza volta ad un'empatica corrispondenza altrettanto umana.
Se non fosse che, di lavoro, faccio l'oncologo.

Mi spiegò la situazione, che cercai professionalmente di tradurre con il giusto supporto. Ne parlammo nelle settimane a seguire. Dopo 3 mesi la sua malattia andò in progressione (=plurime metastasi). Cercai di consigliarle la strada migliore da seguire.
Lei continuava a piacermi? Sì, anche nel mentre. 

Mi invitò a casa sua per conoscere il padre che stavo seguendo. Fui completamente dicotomizzato dal dovere umano (e anche professionale, ndr) di aiutare una persona malata e l'istinto di distogliermi indissolubilmente dalla situazione. Non ci riuscii, mi sarei sentito troppo in colpa. E, in fondo, avevo voglia di vederla.
Come adesso.

Il padre migliorò.
E io volevo vederla, ci provai più volte. Finchè una sera mi dissi "Se mi rifiuta anche stavolta, la chiudo qui" (infima auto-convinzione). Mi disse che non poteva. Passò un mese (gennaio 2022), mi chiese lei di vederci. 
Avevo timore (che, fondamentalmente, è sempre la discriminante tra il riuscire e il non riuscire a baciarla) ma feci comunque le cose nel modo giusto. Lei era amichevole ma non troppo, spinsi per allungare la serata, rifiutò. Percepii la sua repulsione, ci salutammo.
Appena arrivò a casa scrisse alla nostra amica in comune, quasi giustificandosi con lei (non ha mai particolarmente supportato questa pseudo-amicizia/intesa tra di noi) del nostro incontro,  dicendole che era giusto ci vedessimo solo in amicizia ma perchè ero sempre stato gentile con lei.

Non mi fece male, lo sapevo già.
Ma, vedete, ho un problema martellante e talvolta intrusivo. Forse è dovuto al lavoro che faccio e ad una sorta di sovrastruttura difensiva necessaria alla relazione con i pazienti: razionalizzo qualsiasi cosa, qualsiasi comportamento, fino renderlo comprensibile.

Lo dico per un motivo. Fui spinto tremendamente dal dirle tutto e liberarmi del peso. Spinta che si tradusse in realtà quando un amico mi rivelò che si stava per fidanzare con uno e che sembrava una cosa seria. Usai queste parole:


"Non mi viene facile mostrare affetto e concedermi di avere delle fragilità come quando si è attratti, so che abbiamo un'amicizia spontanea e prima di tutto è giusto che tu sappia che ti voglio bene e se non te l'ho detto prima è per il motivo qui sopra. So che queste cose non si dicono ma si sentono, nel rispetto di questa amicizia è giusto dirti che mi interessi e vorrei avere la possibilità di conoscerti oltre l'amicizia. Non pensare di avermi fatto fraintendere qualcosa perchè non è nulla di tutto ciò." 

In fondo speravo di liberarmi di tutto.
So cosa state pensando. Avete ragione, ma, era la verità. Mi sentii me stesso. 

Mi disse le solite cose. Che per lei era solo amicizia, che se avessi preferito si sarebbe distaccata. Non mi fece troppo male, lo sapevo già. 

Le dissi che avrei voluto parlargliene di persona e ci tenni a ribadire che se avesse avuto bisogno per la malattia di suo padre avrebbe avuto comunque la mia disponibilità professionale. 

Una settimana dopo operarono suo padre, mi chiamò più volte perchè aveva bisogno di supporto.

Della situazione ne parlammo di persona 2 settimane dopo, ci vedemmo e, con i miei modi un po' impacciati e un po' fintamente scherzosi, le dissi che mi piaceva. 2 frasi in croce, che captò benissimo (malgrado nei giorni successivi mi feci la sega mentale del contrario). Non rispose sostanzialmente nulla.
Ammetto, quel giorno sentii anche un suo lieve strato di tensione positiva. Mi tirò lungo la serata, voleva accompagnarmi in macchina. Le dissi di no frenato dalla paura e dal fatto che, al tempo, pareva fosse sostanzialmente fidanzata (a me non ha mai detto nulla, ndr).

Mi scrisse lei poco dopo. "Ciao, come stai?". Forse lì ebbi l'occasione di troncare, con qualsiasi motivazione, non ci riuscii.

Suo padre si complicò con un ascesso post-chirurgico che andò in risoluzione, assecondai la situazione (siamo a circa un mesetto fa)
Le chiesi di vederci, accettò. Non so perchè lo feci, fu un incontro amichevole del quale malgrado non concessi nessun rantolo di fragilità (cosa che avevo fatto le volte precedenti) ora vedo parecchi aspetti negativi sui quali non ho voglia di rimuginare. Andò semplicemente così.

Perchè vi scrivo? Perchè oggi le ho chiesto di venirmi a trovare e, amichevolmente, mi ha detto che non può. Non è il no, ma il come lo ha detto che mi fa tornare qui. Totalmente senza un peso, come quando avvisi un amico che questa settimana non puoi esserci. Ma sì, tanto si potrà la prossima. 

Siamo amici, c'è un rapporto paritario. Quanto meno in apparenza.
Lei mi scrive le sue cose e io, a volte mentendo a me stesso, sto al gioco. A volte mi fa star bene, a volte no. 
Credo di poter dire che lei mi voglia bene, anche se in buona parte questo affetto è dato da un meccanismo di ricompensa per esserle d'aiuto.

Non mi va di pensare a cosa è successo perchè è passato, non lo posso cambiare. 
Le voglio bene e, purtroppo, quel giusto troppo per togliermi la possibilità di portarmela a letto. 

Quanto a me, questo è il punto fondamentale, sono entrato in un loop perpetuo: lei non ci sta ed è stata chiara su questo, questo spinge tremendamente sul pensiero "Se non faccio niente per far cambiare la situazione, perchè dovrebbe cambiare?". Punto 1.
Ci agganciamo al punto 2: potrei chiudere e sparire. Non ci riesco, ve lo dico qui dopo le decine di migliaia di volte in cui ci ho pensato. Non ho la forza per farlo. 
Per il padre e per tutto, perchè mi sentirei in colpa. E' il mio lavoro, sono stato formato per questo.

A meno che non canalizzi questa volontà e riesca a trovare il coraggio di dirglielo. Precludendomi ogni possibilità. Ma, leggasi punto 1.

Ah, e poi, non ci riesco (forse l'ho già detto).

 

 

Detto ciò, visto che per quanto stia raschiando il fondo del barile rimango penemunito...consigli per uscirne e per esempio farci sesso?😇
 

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ciccioman333

Iniziare ad uscire e trombare altre che ti piacciono

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MF22
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5 minuti fa, ciccioman333 ha scritto:

Iniziare ad uscire e trombare altre che ti piacciono

Ahimè non ha funzionato un granchè

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nabu

Non puoi, amico. Perché non te la levi dalla testa? Questo racconto è così tossico e pesante che mi sto sentendo male x te...

Nel senso, continui a frequentarla come hai sempre fatto se ti fa piacere ma, come suggeriscono anche altri, nel frattempo ti apri con gioia al mondo che è strapieno di fantastiche donne che al contrario di questa qua non vedono l’ora di conoscerti x dartela!

credimi, sei innamorato e te la sogni la notte, ma è un”illusione della tua mente, una fantasticheria

oggi una mi passa accanto mentre mangiavo al bar e ci guardiamo, la rivedo alla cassa davanti a me e ci guardiamo, finisce di pagare e penso “ora se ne va, vediamo se si gira x riguardarmi l’ultima volta” e difatti accade... se non fossi stato già “accompagnato” un ciao almeno glielo avrei detto x attaccare bottone

apriti alla vita amico mio, con questa stai raschiando il fondo come giustamente ti accorgi anche tu

Non puoi trombartela... non così... ma io so che tu brami cmq un consiglio su come continuare a farti del male... ebbene se davvero vuoi perseverare a scavarti la fossa, devi provare a portartela via lontano dal solito contesto, che ne so, provare a vedere se accetta di venire al mare con te, con la scusa di allontanarsi x un giorno dai problemi e svagarsi, e in quel contesto del tutto nuovo (cioè io immagino x voi nuovo) provare a vedere - giocandocela bene - se aiuta a farti percepire diversamente da lei... difficilissimo!

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nabu
4 minuti fa, MF22 ha scritto:

Ahimè non ha funzionato un granchè.

Non ti è capitata ancora una che il tuo cervello percepisce dello stesso livello di quella x cui sei in fissa: ma tu continua con inesauribile speranza!😅

Modificato da nabu
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MF22
1 minuto fa, nabu ha scritto:

Non puoi, amico. Perché non te la levi dalla testa? Questo racconto è così tossico e pesante che mi sto sentendo male x te...

Nel senso, continui a frequentarla come hai sempre fatto se ti fa piacere ma, come suggeriscono anche altri, nel frattempo ti apri con gioia al mondo che è strapieno di fantastiche donne che al contrario di questa qua non vedono l’ora di conoscerti x dartela!

credimi, sei innamorato e te la sogni la notte, ma è un”illusione della tua mente, una fantasticheria

oggi una mi passa accanto mentre mangiavo al bar e ci guardiamo, la rivedo alla cassa davanti a me e ci guardiamo, finisce di pagare e penso “ora se ne va, vediamo se si gira x riguardarmi l’ultima volta” e difatti accade... se non fossi stato già “accompagnato” un ciao almeno glielo avrei detto x attaccare bottone

apriti alla vita amico mio, con questa stai raschiando il fondo come giustamente ti accorgi anche tu

Non puoi trombartela... non così... ma io so che tu brami cmq un consiglio su come continuare a farti del male... ebbene se davvero vuoi perseverare a scavarti la fossa, devi provare a portartela via lontano dal solito contesto, che ne so, provare a vedere se accetta di venire al mare con te, con la scusa di allontanarsi x un giorno dai problemi e svagarsi, e in quel contesto del tutto nuovo (cioè io immagino x voi nuovo) provare a vedere - giocandocela bene - se aiuta a farti percepire diversamente da lei... difficilissimo!

Ahimè ne sono in piena consapevolezza ma non fino al punto in cui riesco a rompere questi schemi. E' paradossale, vorrei avere la forza di dire basta eppure non ci riesco. Folle no?
 

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Sensei10

Farci sesso è tosta, specialmente con la situazione di suo padre. 

Metti in conto che anche se te la dovesse dare, potrebbe farlo più per sdebitarsi che per autentica voglia. Che ci fai? 

Togliertela dalla testa no, finché non incontri un'altra persona. Ma quello che emerge poco, e colgo l'occasione per farti i complimenti perché il racconto è scritto perfettamente, è se tu provi qualcosa o c'è unicamente attrazione fisica. 

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MF22
2 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Farci sesso è tosta, specialmente con la situazione di suo padre. 

Metti in conto che anche se te la dovesse dare, potrebbe farlo più per sdebitarsi che per autentica voglia. Che ci fai? 

Togliertela dalla testa no, finché non incontri un'altra persona. Ma quello che emerge poco, e colgo l'occasione per farti i complimenti perché il racconto è scritto perfettamente, è se tu provi qualcosa o c'è unicamente attrazione fisica. 

Non credo di provare qualcosa per lei che vada al di fuori dall'idealizzazione che ho di lei. Sono, come spesso accade nelle situazioni di fragilità, attratto dall'immagine che ho di lei piuttosto che da lei (per cui comunque provo affetto). Al di fuori di ciò: fisicamente sì, attrazione molto forte.

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Sensei10
1 minuto fa, MF22 ha scritto:

Non credo di provare qualcosa per lei che vada al di fuori dall'idealizzazione che ho di lei. Sono, come spesso accade nelle situazioni di fragilità, attratto dall'immagine che ho di lei piuttosto che da lei (per cui comunque provo affetto). Al di fuori di ciò: fisicamente sì, attrazione molto forte.

Scusa sarò io, ma non ho capito. 

Idealizzazione, quindi siamo oltre il mero fattore fisico, giusto? 

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MF22
Inviato (modificato)
2 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Scusa sarò io, ma non ho capito. 

Idealizzazione, quindi siamo oltre il mero fattore fisico, giusto? 

Sì, purtroppo sì.

Modificato da MF22
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