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LTR 1 anno e mezzo incinta


Marbs85

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Nightek
Il 29/5/2022 at 20:27, Marbs85 ha scritto:

Buonasera a tutti, vorrei raccontarvi la mia storia: 1 anno e mezzo fa ero vergine a 35 anni, trovate un mio thread se lo cercate, sono sempre stato troppo timido e preso dal lavoro. Propio al lavoro conosco questa ragazza molto carina, parliamo per mesi e alla fine si fa avanti lei. Prima relazione seria, perdo completamente la testa, decidiamo di andare subito a convivere perchè lei è fuori regione per lavoro e io devo fare 50km da pendolare. Tutto bellissimo anche se con alti e bassi iniziali. Lei è premurosa, fa tutto in casa io mi occupo del resto e dedido di accollarmi da solo le spese dell'affitto anche se lei voleva fare a metà. Con poca esperienza mi sembra tutto bellissimo e soprassiedo a tutto. Dopo un anno lei resta incinta. Rimaniamo shockati perchè avendo io un varicocele al terzo grado la probabilità di una gravidanza era molto bassa. Discutiamo, lei mi dice che non vuole perdermi e che le va bene effettuare un'IVG. Io non me la sento e quindi portiamo avanti la gravidanza. Ora siamo al 6° mese. Il problema è che sento un macigno enorme, nel giro di un anno ho praticamente abbandonato tutti i miei hobby, il vivere alla giornata ecc. e sto per ritrovarmi pieno di responsabilità. Mi rendo conto di non essere felice come dovrei ma sono pronto ad affrontare le nuove sfide e fare qualsiasi cosa per mia figlia. Il punto è che in questi mesi ho scoperto che la mia ragazza è molto oppressiva, vuole che io stia con lei tutti i pomeriggi liberi, non è d'accordo che io faccia un secondo lavoro per avere più introiti e stare tranquilli, non ha alcuna ambizione, hobby o amici. Il suo mondo ora che sta in maternità è la casa e le telefonate alla madre. Ha una fobia per il pulito in casa, passa a raccogliere la polvere tutti i giorni e tieni tutto con un'ordine maniacale. Non gli piace invitare gente a pranzo o cena salvo rare volte. Non si crea un social circle. Inoltre la sua famiglia ha dei grossi problemi, sia economici sia mentali secondo me: poca voglia di lavorare e discussioni continue. Lei lo sa che non li reggo, purtroppo tra un mese salirà la madre una settimana...

Col senno di poi siamo agli antipodi come caratteri anche se su tanti punti andiamo d'accordo: non ci piace la confusione, ci piace la tranquillità e fare le piccole cose di tutti i giorni.

Le voglio bene anche se sento che non la amo come prima ma non la voglio lasciare e voglio il meglio per mia figlia. Inoltre a lavoro ho colleghe che stimo, piene di hobby più simili a me mentalmente che mi ronzano attorno. Mi sento una brutta persona, penso di aver sbagliato tutto ma non voglio che soffra ne lei ne nostra figlia. Lei per me ha fatto tanto e sento che mi ama. 

Come vi comportereste?

 


Quando si tratta di scopare, tutti pensano di essere i più fortunati del mondo. Mai capito il perché.
Conosco diverse persone che rischiano gravidanze senza neanche avere problematiche legate a basse probabilità di concepimento. Tu almeno hai scelto di rischiare, pensando di salvarti grazie al varicocele ma ti è andata male.
E oltre ad aver rischiato lì, hai scelto di rischiare ulteriormente esprimendo il tuo dissenso nell'abortire un bambino che potrebbe benissimo non essere tuo. Ma sembra che a te, questo dubbio non passi proprio per la testa. Ed è grave. Vista la tua situazione con varicocele di terzo grado, mi farei più di 2 domande.
Senza contare che, pure se fosse tuo, saresti in grado di gestirlo? Perché se non hai voglia di diventare padre, è inutile provare a fare il padre.
Le uniche cose che potrebbero salvarti sono 1) fare il test del DNA perché tutta la storia fa sospettare non poco. 2) qualora fossi tu il padre, potresti convincere la tua ragazza a far adottare la bambina.
Se non siete pronti a fare i genitori (e mi pare chiaro che sia così) è meglio che la bambina cresca con qualcun altro. Perché quella che rischia di andarci di mezzo, senza averne colpe, è proprio lei e non è giusto.
Fermo restando che, io al posto tuo avrei acconsentito a far abortire e non capisco proprio perché tu non l'abbia fatto. Ti sei condannato da solo, in pratica. Avresti almeno potuto chiedere consiglio ad un familiare ma da quello che capisco non l'hai fatto minimamente (e questa è un'altra cosa molto grave)

Purtroppo quando si fanno tanti grossi sbagli in sequenza, si pagano le amare conseguenze.

Ma, forse qualche piccola possibilità di uscirne c'è ancora, come ti dicevo. Al tuo posto, non le sprecherei. Sei ancora in tempo per tentare entrambe le vie. Poi se nessuna delle 2 andasse, pazienza. Almeno ci hai provato.
Buona fortuna
 

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IO.SI.TU.NO
Il 28/7/2022 at 16:14, ^'V'^ ha scritto:

Premesso che, a parte i modernissimi test del DNA, nella nostra sensazione cablata, la paternità è sempre adozione. 

E a volte succede, vedi un cucciolo, bum! Imprinting rovesciato. 

Premesso questo, non so gli altri, ma una bambina è una bambina, è così potente come imprinting che spezza i legami di sangue, spezza la necessità che sia propria. 

Parlo per me, e parlo di sensazioni, altri possono viverle diversamente. 

Credo che una ragazza madre che ha una figlia piccola, faccia MOLTA meno fatica ad avere un compagno fisso che si prende cura anche della bambina, rispetto a quella che ha un figlio piccolo maschio. 

E credo che lo stesso possa avvenire nel momento in cui hai il dubbio che sia tua. 

Oggi abbiamo il test del DNA, ma ripeto che parlo di sensazioni cablate in milioni di anni, prima del test. 

Abbiamo anche il paracadute, ma la sensazione di buttarsi dall'aereo è tutt'altro che noiosa. 

Abbiamo anche il condom, ma vedere la donna su cui hai investito tempo ed attenzioni fatta da uno che usa il guanto, non abbassa di una virgola la gelosia biologica maschile per il sesso. Anche se razionalmente sai che non torna incinta del nemico. 

Parlando di sensazioni, ed in particolare mie, non sento resistenze interne nel crescere una bambina che penso non essere mia, se c'è stato quel "BUM!" imprinting rovesciato... 

BUM! Che con le bambine mi può capitare MOLTO più facilmente che con un bastardo competitor in formazione. 

Ammetto, invece, che crescere il bastardo figlio del nemico avvantaggiando la sua linea Y, mi metterebbe in grosse e continue difficoltà interiori, forse insormontabili. 

Forse, non ne ho esperienza diretta. 

Ma come idea mi strangola e mi fa sentire a pezzi. 


Confermo.

Una donna che ha una figlia femmina è generalmente meno problematico frequentarla come coppia normale, e passare giornate piacevoli tutti insieme senza gelosie o tentativi di sabotaggio da parte del bambino....

La bambina ti può vedere quasi come una figura protettiva, un pezzo del puzzle che mancava.

Un figlio maschio ti vede istintivamente come quello che gli scopa la madre, pur non razionalizzandolo, l'istinto è quello.


Nel mio caso all'inizio delle frequentazioni con madri single, i bambini erano lo scoglio e il freno più grande.

Finita la frequentazione invece, i ricordi più belli li ho di giornate in cui giocavo con loro e di certi gesti di affetto spontanei che un adulto non sarebbe capace di darti.

Delle ragazze in questione non me ne frega niente, di tipe migliori o peggiori di quelle che mi scopo ora ce ne sono ovunque.

Siamo 8 miliardi nel mondo, di cui la metà donne, ma i bambini con cui ho interagito mi hanno sempre lasciato qualcosa.

Ad esempio in camera ho appeso un quadro fatto dal figlio della mia ex, un bambino di 6 anni, dipinto da lui a scuola per me per Natale....di sua mamma invece mi sono dimenticato anche la voce o la data di nascita.

 

Detto ciò, tornando al mero cinismo di chi non ha figli.

Una donna che ti "accusa" di essere il padre di suo figlio/a nonostante tu non l'abbia riconosciuto e nonostante nessun test del DNA lo confermi; sei sicuro possa veramente avanzare pretese economiche?

Perché da quel che so, la donna in tribunale può citarti come padre biologico del bambino, ma la cosa deve essere confermata o smentita dal giudice.

Con appunto, molto spesso, un test del DNA o un elemento testimoniale che dia conferme abbastanza inequivocabili di una frequentazione.

Ad esempio varie persone che dicano che l'uomo, confidandosi, aveva detto che stavano provando ad avere figli.

Se l'uomo rifiutasse, il giudice può valutare la condotta come tacito riconoscimento, e obbligarti a pagare gli alimenti.

In ogni caso vale sempre la cara e buona regola dell'essere dei bosn vivants, ma far trasparire il fatto che in banca non si ha nemmeno 1€ e nulla di intestato.

E sinceramente, dovessi pagare alimenti per un figlio che so non essere mio, piuttosto faccio armi e bagagli e me ne vado in un altro paese.

Modificato da IO.SI.TU.NO
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