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Storia di un threesome: il reo, il giudice e il boia


Gianilo

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Gianilo

Qualche giorno fa, all'alba come da tradizione, si è consumata l'ennesima esecuzione capitale.

Lì tra il pubblico curioso si vociferava che il condannato, stavolta, se l'è proprio meritata. 

Errori. Volontà di Potenza. Amore sconfinato.

Questi i tre reati capitali. Che ne bastava uno con una giudice a presiedere il tribunale.

Breve sintesi degli accadimenti e della sentenza fatale (ma prevedibile).

Il Reo perde la testa per la Giudice. Difficoltà iniziali, resistenze simboliche. Il condannato conduceva una vita sessuale piuttosto vitale. La Giudice ne è naturalmente attratta. Ne nasce una ltr di buonissima qualità. Tra le altre la giudice spicca per intelligenza emotiva, curiosità,  buona connessione con la realtà  (straniera con figlia avuta da giovanissimissima). Qualità estetiche notevoli.

La relazione procede per lungo tempo con un coinvolgimento pesante del reo. Si sconfina in un portato emotivo importante. Primo reato accertato.

Ma si è in Team. Momento prezioso. 

Prime volontà di sperimentare insieme i confini della sessualità della Giudice. Esperire finalmente la bisessualità. Provare MMF.

Il reo è entusiasta essendo uno spirito sperimentatore e felice di condurre il Gioco d'avventura. L'idea. Un sodale. Un caro amico. Una persona affine. Quello con cui esci il weekend. Quello con cui ti rilassi dopo il lavoro.

Perché no. La cosa è gestibile. Il reo organizza tutto con scaltro entusiasmo.

Far succedere cose Belle alle persone che ama.

Ma non si cura delle potenziali conseguenze. Puro delirio da hyubris. Secondo reato.

Esperienza duretta ma affascinante. La giudice apprezza inebriata. 

Anche il boia, ovviamente.

Passano mesi di alti e bassi. Il giudice cerca sicurezze dalla relazione. Fa delle richieste. Ormai ci si frequanta da molto. Ancora la stessa scena vissuta e rivissuta con altre donne in precedenza.

Il Reo ama la Giudice.

La giudice rompe. Le esigenze centrifughe del reo non sono più accettate dalla Corte.

Il reo prova a ricucire. Ritorni e riaddii. Su e giù.

Il reo a questo punto si vede animato da un Amore completo e continua a sostenere la giudice nella vita. La tiene nel proprio social circle, le dà una mano se necessario. Anche quando la giudice sembra non averne bisogno. In realtà il Reo riconosce alla giudice una forza d'animo e un passato esperienziale totalmente meritevoli di tutto l'amore di cui dispone. Passano dei mesi. 

La Giudice cambia lavoro. C'è una occasione nella azienda di proprietà del Boia. Cazzo, bello. Il Reo è felice di creare connessioni a rete win win per le persone a lui vicine.

Patto verbale tra sodali.

"Se scatta qualcosa io sono qui ad ascoltare e comprendere."

"Certo, siamo nel cerchio Sacro della condivisione trio."

Continuano frequentazioni di gruppo (tutti nello stesso social circle).

E anche incontri davanti a un bicchiere di vino tra i tre protagonisti. Diverse volte.

Festa di compleanno di una amica. Tutti presenti. Serata alcolica. Si torna a casa nella notte.

Il reo, la giudice e il Boia. 

Ipotesi trio. Why not, pensa il reo disposto a soffrire nel vederla appagata da un altro pur di stilllare un momento di agognatissima felicità ritrovata con lei. Freddo il Boia.

Si beve qualcosa. È tardi. La giudice "è stanca". Sussurra all'orecchio del Reo che le circostanze sono cambiate. In coppia era un gioco. Di coppia. Ora non sarebbe così intrigante.

Il Reo si allontana facendosi promettere che la giudice non si metterà alla guida per tornare subito a casa. Non è nelle condizioni. Si assicura che il Boia sia d'accordo. E che non la lasci andare. 

Il reo torna a casa.

Era l'alba quando è arrivato a casa. Alle sei era al letto. Ora di ghigliottina.

Vi risparmio dettagli perniciosi e le conseguenti vicende. L'elemento di deliziosa brutalità è che prima della confessione del sodale Boia  (venuta un paio di settimane dopo), il Reo aveva confidato alla Giudice, in un momento di fragilità, che non riusciva più a starle a distanza. Che quella distanza era come sadico stillicidio per la sua anima.

La liaison durava da un po'. Sembra non realizzata fino a un certo punto. Poco importa allo stato attuale delle cose.

Rimane l'Amore (quello che fa sentire al Reo il viscerale desiderio che la Giudice che lo ha condannato a quella sentenza spietata abbia tutto quello che cerca nella vita. Tutto quello che lo stesso Boia può darle. Perché il Boia può. Il reo, no. E davvero sarebbe felice se la giudice e il Boia riuscissero. O ci provassero). Terzo reato. Quello che nessuna Giudice ti perdona.

L'Inganno.

Le colpe del Reo.

E una nuova e sempre bestiale Sofferenza. Brutale. Quella che si fa sentire in ogni fibra. In ogni momento. 

Niente di nuovo sul fronte Occidentale. 

Ma si è un bel po' stanchi. Un bel po'.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da Gianilo
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Giraluna
18 minuti fa, Gianilo ha scritto:

si è un bel po' stanchi. Un bel po'.

No senti, scusa ... Con tutto il rispetto per l enorme bellezza suicida del post, che vorrebbe da me una risposta altrettanto incorniciata, non ce la faccio a mantenere il garbo quando leggo cose di questo genere:

18 minuti fa, Gianilo ha scritto:

Reo si allontana facendosi promettere che la giudice non si metterà alla guida per tornare subito a casa. Non è nelle condizioni. Si assicura che il Boia sia d'accordo. E che non la lasci andare. 

Come caspita siete abituati????!!!! 

Capisco l emporwerment femminile ecc ecc. Non fare i badanti preoccupati!!!

Le palle!!! Le palle!!! Tirate fuori le palle!!! Non siete i loro padri!!!! Uno stra cacchio di pelo di figa non può rincoglionirvi così!!! 

Ok, date loro una mano, finché ve la danno e c è condivisione, ma poi basta. Si arrangino, per l amor del cielo. È già la ennesima che sento ubriacarsi e che ha bisogno di essere "monitorata". 

Non venirmi a scrivere che era solo un po' alticcia ed hai voluto gonfiare un po' tu per circostanziare il reato. Non vi accorgete di che razza di fine fate ogni sacrosanta volta. E se te ne accorgi, e lo accetti, la domanda è spontanea: di cosa cribbio vuoi essere stanco?

Se vuoi porci un limite, incomincia ad infilare (non il cazzo del boia e neanche il tuo) il bastone nell ingranaggio; poi toglilo e fai girare tu la ruota (non il Boia; non la Giudice). 

Perdona davvero. Non è più tollerabile un atteggiamento del genere. Sarei un ipocrita a valorizzare te e spergiurare lei come la classica donna che fa le solite cose. Sii il padrone e non il reo. 

Modificato da Giraluna
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Wyatt99

Mi sembra un testo futurista, simile a Palazzeschi.

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senza nome

Scusami, capisco il momento e ti mando un abbraccio virtuale, però tutta la vicenda è "banale", i veri errori sonk due:

-mai scopare la tua ragazza con un altro (al massimo con un'altra);

-e se proprio devi infrangere la prima regola(e non la devi infrangere, te lo assicuro) devi farlo con persona pay o con una persona che non rivedrai mai più (tipo quello in vacanza a Roma ma che è americano, luogo di scambisti a 300km da casa, ecc.ecc.)

 

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Gianilo
9 minuti fa, Giraluna ha scritto:

No senti, scusa ... Con tutto il rispetto per l enorme bellezza suicida del post, che vorrebbe da me una risposta altrettanto incorniciata, non ce la faccio a mantenere il garbo quando leggo cose di questo genere:

Come caspita siete abituati????!!!! 

Capisco l emporwerment femminile ecc ecc. Non fare i badanti preoccupati!!!

Le palle!!! Le palle!!! Tirate fuori le palle!!! Non siete i loro padri!!!! Uno stra cacchio di pelo di figa non può rincoglionirvi così!!! 

Ok, date loro una mano, finché ve la danno e c è condivisione, ma poi basta. Si arrangino, per l amor del cielo. È già la ennesima che sento ubriacarsi e che ha bisogno di essere "monitorata". 

Non venirmi a scrivere che era solo un po' alticcia ed hai voluto gonfiare un po' tu per circostanziare il reato. Non vi accorgete di che razza di fine fate ogni sacrosanta volta. E se te ne accorgi, e lo accetti, la domanda è spontanea: di cosa cribbio vuoi essere stanco?

Se vuoi porci un limite, incomincia ad infilare (non il cazzo del boia e neanche il tuo) il bastone nell ingranaggio; poi toglilo e fai girare tu la ruota (non il Boia; non la Giudice). 

Perdona davvero. Non è più tollerabile un atteggiamento del genere. Sarei un ipocrita a valorizzare te e spergiurare lei come la classica donna che fa le solite cose. Sii il padrone e non il reo. 

Touchè.

Su tutta la linea.

Grazie.

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Giraluna
Adesso, Gianilo ha scritto:

Touchè.

Su tutta la linea.

Grazie.

Prego. Concludo con questo, a titolo generale.

E basta non questi mmf. Se vuole sperimentare le sue paure e i suoi limiti, prima si fa un ffm. O te lo prepara o vi accordate con pay, sito quello che vi pare. 

Che anche qui ... Tutta intelligente ecc ecc ... Chiedile se lecca fighe o è disposta a farlo. Poi vediamo se il palco non casca. L accetti comunque, perché è una vulnerabilità, ma ci pensi due volte prima di peccare d indulgenza troppo a lungo. E alla fine quella che gode di più è sempre lei. Non va bene. Il tiro deve aggiustarsi. 

Come le presunte bisecs che hanno storie con donne epperò giunge l uomo e chissà perché, spesso, non spunta l ffm

Ma come? Non è bisecs, tutta avanti e gaiarda?

Se, come no ... Ci sta. Ripeto, ognuno di noi ha le sue vulnerabilità, ma che dopo una certa abbondanza di esperienza non si capisca quando è farlocca da quando è veramente un puttanone pronto a darvi tutto non ci sta. Captate le farlocche e fatele diventare dei puttanoni. Con voi, s intende o in comunione, come vi pare, ma che siano originali. 

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BrianBoru
35 minuti fa, Gianilo ha scritto:

Qualche giorno fa, all'alba come da tradizione, si è consumata l'ennesima esecuzione capitale.

Lì tra il pubblico curioso si vociferava che il condannato, stavolta, se l'è proprio meritata. 

Errori. Volontà di Potenza. Amore sconfinato.

Questi i tre reati capitali. Che ne bastava uno con una giudice a presiedere il tribunale.

Breve sintesi degli accadimenti e della sentenza fatale (ma prevedibile).

Il Reo perde la testa per la Giudice. Difficoltà iniziali, resistenze simboliche. Il condannato conduceva una vita sessuale piuttosto vitale. La Giudice ne è naturalmente attratta. Ne nasce una ltr di buonissima qualità. Tra le altre la giudice spicca per intelligenza emotiva, curiosità,  buona connessione con la realtà  (straniera con figlia avuta da giovanissimissima). Qualità estetiche notevoli.

La relazione procede per lungo tempo con un coinvolgimento pesante del reo. Si sconfina in un portato emotivo importante. Primo reato accertato.

Ma si è in Team. Momento prezioso. 

Prime volontà di sperimentare insieme i confini della sessualità della Giudice. Esperire finalmente la bisessualità. Provare MMF.

Il reo è entusiasta essendo uno spirito sperimentatore e felice di condurre il Gioco d'avventura. L'idea. Un sodale. Un caro amico. Una persona affine. Quello con cui esci il weekend. Quello con cui ti rilassi dopo il lavoro.

Perché no. La cosa è gestibile. Il reo organizza tutto con scaltro entusiasmo.

Far succedere cose Belle alle persone che ama.

Ma non si cura delle potenziali conseguenze. Puro delirio da hyubris. Secondo reato.

Esperienza duretta ma affascinante. La giudice apprezza inebriata. 

Anche il boia, ovviamente.

Passano mesi di alti e bassi. Il giudice cerca sicurezze dalla relazione. Fa delle richieste. Ormai ci si frequanta da molto. Ancora la stessa scena vissuta e rivissuta con altre donne in precedenza.

Il Reo ama la Giudice.

La giudice rompe. Le esigenze centrifughe del reo non sono più accettate dalla Corte.

Il reo prova a ricucire. Ritorni e riaddii. Su e giù.

Il reo a questo punto si vede animato da un Amore completo e continua a sostenere la giudice nella vita. La tiene nel proprio social circle, le dà una mano se necessario. Anche quando la giudice sembra non averne bisogno. In realtà il Reo riconosce alla giudice una forza d'animo e un passato esperienziale totalmente meritevoli di tutto l'amore di cui dispone. Passano dei mesi. 

La Giudice cambia lavoro. C'è una occasione nella azienda di proprietà del Boia. Cazzo, bello. Il Reo è felice di creare connessioni a rete win win per le persone a lui vicine.

Patto verbale tra sodali.

"Se scatta qualcosa io sono qui ad ascoltare e comprendere."

"Certo, siamo nel cerchio Sacro della condivisione trio."

Continuano frequentazioni di gruppo (tutti nello stesso social circle).

E anche incontri davanti a un bicchiere di vino tra i tre protagonisti. Diverse volte.

Festa di compleanno di una amica. Tutti presenti. Serata alcolica. Si torna a casa nella notte.

Il reo, la giudice e il Boia. 

Ipotesi trio. Why not, pensa il reo disposto a soffrire nel vederla appagata da un altro pur di stilllare un momento di agognatissima felicità ritrovata con lei. Freddo il Boia.

Si beve qualcosa. È tardi. La giudice "è stanca". Sussurra all'orecchio del Reo che le circostanze sono cambiate. In coppia era un gioco. Di coppia. Ora non sarebbe così intrigante.

Il Reo si allontana facendosi promettere che la giudice non si metterà alla guida per tornare subito a casa. Non è nelle condizioni. Si assicura che il Boia sia d'accordo. E che non la lasci andare. 

Il reo torna a casa.

Era l'alba quando è arrivato a casa. Alle sei era al letto. Ora di ghigliottina.

Vi risparmio dettagli perniciosi e le conseguenti vicende. L'elemento di deliziosa brutalità è che prima della confessione del sodale Boia  (venuta un paio di settimane dopo), il Reo aveva confidato alla Giudice, in un momento di fragilità, che non riusciva più a starle a distanza. Che quella distanza era come sadico stillicidio per la sua anima.

La liaison durava da un po'. Sembra non realizzata fino a un certo punto. Poco importa allo stato attuale delle cose.

Rimane l'Amore (quello che fa sentire al Reo il viscerale desiderio che la Giudice che lo ha condannato a quella sentenza spietata abbia tutto quello che cerca nella vita. Tutto quello che lo stesso Boia può darle. Perché il Boia può. Il reo, no. E davvero sarebbe felice se la giudice e il Boia riuscissero. O ci provassero). Terzo reato. Quello che nessuna Giudice ti perdona.

L'Inganno.

Le colpe del Reo.

E una nuova e sempre bestiale Sofferenza. Brutale. Quella che si fa sentire in ogni fibra. In ogni momento. 

Niente di nuovo sul fronte Occidentale. 

Ma si è un bel po' stanchi. Un bel po'.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bellissima la tua storia.

La Dea che splende, brucia, consuma e si rivitalizza.

Tutto viene messo al suo servizio dei suoi schiavi: energia, impegno, sentimenti, la loro vita se serve.

Hai adempiuto al tuo ruolo di schiavo. Siine felice.

Se non ti sta bene il ruolo di schiavo, invece, la prossima volta non comportarti da schiavo, se ci riesci.

Riflettici: cosa hai guadagnato dall'averle offerto un tributo alla Sua potenza, se non quello di averla compiaciuta?

Cosa ci guadagnavi tu da un mmf se non quello di adempiere al tuo ruolo di schiavo?

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BrianBoru
14 minuti fa, senza nome ha scritto:

Scusami, capisco il momento e ti mando un abbraccio virtuale, però tutta la vicenda è "banale", i veri errori sonk due:

-mai scopare la tua ragazza con un altro (al massimo con un'altra);

Non sono d'accordo. Dipende dal motivo per cui l'ha fatto. Se era solo per compiacere lei senza guadagnare niente allora sono d'accordo 

14 minuti fa, senza nome ha scritto:

-e se proprio devi infrangere la prima regola(e non la devi infrangere, te lo assicuro) devi farlo con persona pay o con una persona che non rivedrai mai più (tipo quello in vacanza a Roma ma che è americano, luogo di scambisti a 300km da casa, ecc.ecc.)

Su questo genere di giochi vale sempre il principio che sta gente il giorno dopo non deve esistere più

Ma ovviamente questo lo decidi tu se hai il potere di imporlo. Mi pare che questo non sia il caso.

Ma non è un errore.

L'errore è stato quello di aspettarsi di fare il master quando non si è master

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Gianilo
30 minuti fa, BrianBoru ha scritto:

 

Cosa ci guadagnavi tu da un mmf se non quello di adempiere al tuo ruolo di schiavo?

Capisco perfettamente la riflessione.

Ma c'ė da dire che ho dovuto fare sintesi di una storia durata in montagna russa per più di due anni. 

Ho distillato dettagli funzionali al racconto di questa vicenda.

Il rapporto era di mutuo piacere. Prima che lei avanzasse pretese io ho vissuto il mio in libertà.

Per un anno e mezzo è stata una Seria.

Ho ceduto un po' di terreno quando ho avuto casini miei personali accennati altrove.

E non si tratta di adempiere a necessità altrui. Si tratta di rendere Grazie a una che lo merita. He poi la tattica sia stata fallace è perfettamente evidente. Ma c'è una componente di propensione al rischio che va valutata. Hybris, appunto.

E, a prescindere dalle circostanze, io sono un fierissimo schiavo della Dea. È un Sacro vanto.

E della Miss che devi essere giusto e inflessibile padrone.

Che poi abbia fatto cazzate mi pare lapalissiano. 

 

 

  • Grazie! 1
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gelsomino
1 ora fa, Gianilo ha scritto:

Ma si è un bel po' stanchi. Un bel po'.

Non ho capito solo una cosa,

IL BOIA è QUELLO A cui hai fatto scopare in trio la prima volta la tua donna?

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