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Chi è la tua.....Sophie?


paolino21

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paolino21

Ieri sera torno a casa dopo una lunga serata. Mi corico a letto, sono le 3, è ora di dormire. Chiudo li occhi, mi giro di lato ed una visione pervade la mia mente.

Flashback. 

21 settembre.

Il mio Erasmus è appena cominciato, sono arrivato in città da tre giorni. Ho speso i primi due per sistemare la stanza e incominciare a conoscere la città. Tramite un ragazzo portoghese vengo a sapere di un locale movimento frequentato esclusivamente da Erasmus. Bene penso, ottimo modo per iniziare.

Ho conosciuto la mattina colui che sarà la mia wing per tantissime notti a seguire, un ragazzo algerino naturalizzato turco, un tipo sveglio.

Arriviamo intorno alle 22, locale pieno di gente. Prendiamo una birra e incominciamo a guardarci intorno. Scambiano una chiacchera qua e là, prendo un po' di contatti con ragazzi italiani, ed è subito palese un particolare, hanno tutti voglia di conoscere tutti. Perfetto penso. Approccio la prima ragazza, bruna, sguardo tagliente, caruccia, mi dice di essere rumena e di amare l'Italia, soprattutto la lingua parlata, mi dice che ogni volta che sente un italiano parlare le sembra di ascoltare una dolce melodia. Prendo Instagram e vado avanti, non mi voglio fermare qui, la situazione è troppo favorevole. Seconda birra.

Nel frattempo la mia wing mi dice di aver conosciuto due ragazze spagnole, mi fiondo a parlarci. Sono entrambe ricce, entrambe di Barcellona, cercano con un inglese poco probabile di comunicare, con scarso successo. Al ché dico loro che se vogliono possono parlare spagnolo e poi tradurrò per il mio amico (non che io sappia lo spagnolo, però sapete com'è...la birra, l'erasmus, diciamo mi sono concentrato sul togliere le s e capire se volessero mettermi la lingua in bocca o meno). Chiacchieriamo una decina di minuti, prendiamo i contatti e poi dentro a prendere un'altra birra. 

Appena presa la birra un ragazzo mi chiede un'informazione in inglese, lo squadro un attimo, ci penso. Ma sì, con questo accento io so perfettamente di dove sei...tu sei napoletano! E inizia un'altra piacevole chiaccherata, lui è qui già da una settimana. Mi racconta che fa fatica a credere alla bellezza della situazione, così animata, così piena di vita, di gioventù. Non potevo che essere d'accordo.

Adesso le birre iniziano a premere sulla vescica, è tempo di andare in bagno, c'è una fila lunghissima. Mi metto in coda, mi giro a sinistra e....

Vedo Lei.

Vuoto. Vuoto totale. 

È un'allucinazione continuo a dirmi.

Lei è letteralmente un angelo.

Bionda color miele, occhi azzurri esattamente della stessa tonalità di quelli di mia madre, naso piccolino, lineamenti delicatissimi. Soltanto un Dio può aver dato vita ad una creatura di tale bellezza.

Non ci penso neanche un attimo.

"Ciao, per caso questa è la fila per il bagno?"

"Sìsi, prima volta qui?"

 

Mi sorride. E che sorriso signori.

Mamma mia, sono veramente a terra.

Noto subito, ha la voce più bella che abbia mai sentito, veramente dolce, leggerissima. Parla italiano, ma ha un forte accento francese, scoprirò poi i genitori son uno per nazione.

 

"Sì sono appena arrivato, piacere Paolo"

"Piacere mio, mi chiamo Sophie"

 

 

Adesso, non sto a raccontarvi tutta la vicenda a seguire (spoiler: non è finita bene, ero veramente troppo cotto sin dal primo momento per giocarmela come si deve, mi piaceva letteralmente tutto di lei, tutto)

Ho uno curiosità, vi è mai successa una cosa del genere? Non parlo di cosa si prova quando vedi una ragazza bellissima o ci parli o di quando ti vengono i mini attacchi di cuore.

No no questo era altro, mai successo in vita mia, fatico veramente a spiegarlo a parole. Al solo pensiero, mi viene da sorridere. Non lo definirei colpo di fulmine, non è stato qualcosa di violento, anzi, era qualcosa di così dolce, così delicato. Ricordo proprio che tutte le altre ragazze, da lì in poi, sono totalmente sparite ai miei occhi, rese da lei totalmente inesistenti.

Per cui adesso, se vi è mai successo, vi chiedo, chi è la vostra Sophie? Cosa vi ricordate? Come vi ha fatto sentire?

Raccontatevi.

 

Modificato da paolino21
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Wyatt99

Certo, la chiameremo A.

È molto più piccola di me, e la vedo per la prima volta nel 2019. Io rimango colpito da lei, tanto è vero che chiedo alle mie amiche di trovare il suo profilo Instagram.

Era un periodo dove non sapevo muovermi, mi sentivo con una ragazza che comunque è durato poco. Ma io pensavo a lei.

Non riuscivo ad approcciarla, e passano gli anni. Passano gli anni e finalmente provo a contattarla.

Risponde, però poi mi dice di essere fidanzata. Ci sono rimasto male ma per il fatto che non ci ho provato prima.

Quando la vedo con quel vestito blu, io impazzisco.

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kkk4

Si, al liceo, si chiamava Carolina.

Ai tempi non conoscevo il game, le piacevo, ma per me non era concepibile andare da una ragazza a parlarci così dal nulla.

Ho una cartella nel mio hard disk con le sue foto prese dai social, si parla del 2006, ogni tanto la cerco su internet.

Se mi piace tanto lo street è proprio per questo, non voglio più provare quella sensazione.

Modificato da kkk4
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Antracite

Come Wyatt ha parlato a suo tempo di A., anch'io qualche tempo fa parlai di G., che addirittura dà il nome a una mia piccola azienda, benché non abbia più contatti con lei dal 2010.

G. era (ed è - Insta docet) una bellezza rurale, come le terre delle quali siamo entrambi indigeni. Dico "rurale" perché ricorda proprio il dì di festa leopardiano: nastro tra i capelli mossi, biondo scuro, per farsi la coda. Vestitini floreali a metà coscia, svolazzanti e casti insieme. Un sorriso naturale, coinvolgentissimo, bellissimo, molto diverso dai canoni estetici attuali che vogliono che tutti noi abbiamo delle piastrelle da cesso bianche e tutte uguali al posto dei denti.

Mi ha fatto sentire bene quando credevo di essere ricambiato. Male, malissimo quando ho capito che era solo gentilezza. Arrabbiato e affamato quando volevo "dimostrarle" che ce l'avrei fatta, nella vita, e che aveva fatto una cazzata (oh, lo pensano un po' tutti i maschi - avesse un minimo di senso, questo pensiero...).

Le piaceva il bassista di una band, che si chiamava esattamente come mi chiamo io. L'equivoco fu quello, e il fatto che ci fosse un misunderstanding di tale portata rese tutto più doloroso.

Non l'ho più rivista di persona, vive solo tramite IG e tramite la ragione sociale di questa mia azienda, per me. 

Se la incontrassi oggi e per qualche arcano motivo si innamorasse di me... Continuerei da dove ho lasciato 12 anni fa. Non mi è mai passata.

Unico dubbio che ho: per "colpa" sua ho modificato radicalmente il mio gusto originario, andando a cercare troioni galattici ovunque. Penso che solo lei possa spezzare l'incantesimo!

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Wyatt99

Le Sophie o le Caroline di turno, sono l'essenza di ogni uomo. 

Il giudizio altrui mi uccideva in quel periodo, perciò non agii. A volte la vedo, la vedo anche tramite IG. E' splendida.

Incredibile come batte il cuore quando la vedo passare. Quando passa lei, le altre non esistono più. E' come se nel mondo ci fossi solo io e lei. Ma il ragazzo è fortunato che ha scelto lui. Una vera chicca, una perla. 

A volte spero che mi arrivi un messaggio da lei, ma so che è impossibile. Spero che arrivi un messaggio del genere: "Ho sentito la canzone che mi hai consigliato, ed è bella".

Ma non è mai arrivato. Da altre ho ricevuto messaggi del genere, ma da lei.

Mi riempie di gioia solamente vederla.

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Il 1/7/2022 at 14:35, Antracite ha scritto:

Come Wyatt ha parlato a suo tempo di A., anch'io qualche tempo fa parlai di G., che addirittura dà il nome a una mia piccola azienda, benché non abbia più contatti con lei dal 2010.

G. era (ed è - Insta docet) una bellezza rurale, come le terre delle quali siamo entrambi indigeni. Dico "rurale" perché ricorda proprio il dì di festa leopardiano: nastro tra i capelli mossi, biondo scuro, per farsi la coda. Vestitini floreali a metà coscia, svolazzanti e casti insieme. Un sorriso naturale, coinvolgentissimo, bellissimo, molto diverso dai canoni estetici attuali che vogliono che tutti noi abbiamo delle piastrelle da cesso bianche e tutte uguali al posto dei denti.

Mi ha fatto sentire bene quando credevo di essere ricambiato. Male, malissimo quando ho capito che era solo gentilezza. Arrabbiato e affamato quando volevo "dimostrarle" che ce l'avrei fatta, nella vita, e che aveva fatto una cazzata (oh, lo pensano un po' tutti i maschi - avesse un minimo di senso, questo pensiero...).

Le piaceva il bassista di una band, che si chiamava esattamente come mi chiamo io. L'equivoco fu quello, e il fatto che ci fosse un misunderstanding di tale portata rese tutto più doloroso.

Non l'ho più rivista di persona, vive solo tramite IG e tramite la ragione sociale di questa mia azienda, per me. 

Se la incontrassi oggi e per qualche arcano motivo si innamorasse di me... Continuerei da dove ho lasciato 12 anni fa. Non mi è mai passata.

Unico dubbio che ho: per "colpa" sua ho modificato radicalmente il mio gusto originario, andando a cercare troioni galattici ovunque. Penso che solo lei possa spezzare l'incantesimo!

Ma andarla a trovare?

Non è una domanda retorica, intendo come controincantesimo per crearne uno nuovo
Mi si è definito nella testa il tuo racconto come uno di quei futuri rimpianti su letto di morte 

È un augurio, Antracite



 

Modificato da YOLO
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Wyatt99

Riprendo dicendo che la mia Sophie (o la mia a, chiamatela come volete) l’ho appena rivista.

In realtà non mi è scoppiato il cuore, forse anche dal fatto che l’averci provato, in fondo, mi ha fatto capire che, per almeno un minuto, ho potuto parlare con lei.

Io spero che sia felice con il suo ragazzo, e che la vita gli dia ciò che le volevo dare.

Non sono mai stato bravo con i sentimenti, un po’ per carattere e un po’ per riservatezza. A solo una ragazza le ho detto: “ti amo”. Ed era un amore serio, ma stiamo parlando del 2017.

Sophie, A o chi per esse, spero che siate felici. 

  • Grazie! 1
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paolino21
Inviato (modificato)
Il 4/7/2022 at 11:02, YOLO ha scritto:

Ma andarla a trovare?

Non è una domanda retorica, intendo come controincantesimo per crearne uno nuovo
Mi si è definito nella testa il tuo racconto come uno di quei futuri rimpianti su letto di morte 

È un augurio, Antracite

Ci riflettevo l'altro giorno. È giusto che le Sophie continuino per noi ad essere così come sono...inarrivabili.

È uno degli ingredienti che le rende speciali ai nostri occhi, in nessun caso varrebbe la pena correre il rischio di spezzare questa magia. 

Modificato da paolino21
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paolino21
Inviato (modificato)

L'altro giorno mi è anche venuto in mente un altro bellissimo ricordo. Era forse la terza o quarta sera che ci vedevamo, stesso locale nel quale ci eravamo incontrati la prima volta, a pochi metri dalla porta di entrata. Tanta, tanta gente fuori dal locale intorno a noi.

Flashback: abbiamo un paio di birre in mano, non ricordo precisamente di cosa stiamo parlando, sono distratto, continuo a dire a me stesso "Fai qualcosa stupido! Stupiscila!". Mi viene un'idea.

P - "Ok ascoltami, adesso facciamo un gioco diverso dal solito. Invertiamo i ruoli. Io interpreto una ragazza, una di quelle bellissime, di quelle che mentre fanno la fila vengono approcciate da ogni angolo. Tu sei un uomo, il tuo obiettivo è rimorchiarmi prendendo il mio numero di telefono. Io adesso mi metto qui, ti dò le spalle. Tu mettiti 5 metri più in là, vediamo cosa sai fare ok? Pronti? Via!"

 

 

Primo tentativo, si allontana, le dó le spalle. Con tutta la goffaggine del mondo, si avvicina da dietro. È lenta da morire, penso. Mi tocca la spalla sinistra prima ancora di aprire bocca.

S - "Ciao, come stai?"

La guardo un secondo....scoppio a ridere.

P - "Lo sai che se approcciassi io così sarei un maschio vergine?" Lei ride.

È stupenda quando ride. In realtà è stupenda sempre, ma quando ride un po' di più.

 

 

P - "Ok, secondo tentativo. Stavolta non mi toccare prima di parlarmi o mi spaventi, interpreto pur sempre una giovane donzella. Ricorda, prima contatto verbale, poi fisico. Torna in posizione. Pronti? Via!"

Si allontana, le dó ancora le spalle. Mi giro a spiarla con la coda dell'occhio. Si avvicina, stavolta è più veloce, più incisiva nei passi, nello sguardo. Sta migliorando, penso, è entrata nel personaggio. Forse troppo.

S - "Ciao!"

P - "Stop! Errore."

S - "Perché? Che ho fatto di male?"

P - "L'atteggiamento era giusto, stavolta ti è mancata la tecnica. Non mi devi mai parlare prima di aver stabilito un contatto visivo, così di spalle. Io non so chi sei. Prima dobbiamo incrociare lo sguardo, poi puoi iniziare a parlarmi. Ti mostro una volta come si fa"

 

 

 

Mi allontano. Mentre percorro quei 4-5 metri penso a quanto mi sto divertendo, a quanto vorrei questo momento non finisse mai.

P - "Pronta? Incomincio"

Mi avvicino, lentamente. Giusto per creare un po' di tensione. La raggiungo, mi metto al suo lato, mezzo passo più avanti, guardando dritto cercando di evitare il suo sguardoAspetto. Lei è alla mia sinistra. So che sta già cercando il mio sguardo, ma non è ancora giunto il momento.

Mi giro al lato destro dandole un po' le spalle...preferisco tirare un po' la corda. Attendo ancora pochi secondi...mi giro a sinistra, eye contact istantaneo. Sorrido.

P - "Ciao scusa, è questa la fila per il bagno?" 

Lei sorride. È un po' spiazzata.

S - "Cavolo che differenza, si vede che sei allenato! Okok adesso tocca a me, ho capito"

 

 

 

Si allontana, ma non sa cosa le aspetta.

P - "Pronta? Via!"

Si avvicina. E io, di spalle, faccio un passo a sinistra, più in là. Guardo dritto, evitando il suo sguardo di proposito.

Lei si avvicina ancora, vira, cerca di mettersi di fronte, di guardarmi in faccia. E io mi giro dall'altra parte e faccio un altro passo più in là. Ci riprova ancora, stesso risultato. Sta ridendo stavolta. Ed io incomincio ad alzare il passo e inizio camminare per sfuggirle. Lei inizia ad inseguirmi senza tregua e inizia a urlare in italiano fuori dal locale, davanti ad almeno 30-40 persone ubriache.

 S - "EHII FERMATI FERMATI! VOGLIO IL TUO NUMERO! DAMMI IL TUO NUMERO"

P - "AIUTO AIUTO, MI STA IMPORTUNANDO AIUTO AIUTO"

S - "MA IO VOGLIO SOLO IL TUO NUMERO!

P - "AIUTO AIUTO AIUTO"

 

 

 

Mi sento come un bambino che corre su un prato verde, infinito. Che sensazione magica, vorrei non finisse mai. Siamo davanti a 40 persone, ma è come se in quel momento, su tutto il pianeta Terra, ci fossimo solo io e lei.

 

Fine flashback. Mi piace questo thread perché è il più intimo nel quale scrivo, frequentato da pochi, riservato (anche se qualcuno in silenzio lo legge, vero @Giraluna?) 

Ci scrivo sempre a notte fonda, mi fa dormire sereno. Chissà dove e con chi starà dormendo Sophie stanotte, io comunque, mi sento solo di ringraziarla per momenti come questo.

 

 

Modificato da paolino21
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  • 4 settimane dopo...
Nila
Il 6/7/2022 at 03:28, paolino21 ha scritto:

Mi piace questo thread perché è il più intimo nel quale scrivo

Grazie per averci mostrato questo scorcio di vita attraverso i tuoi occhi, la tua sensibilità e le tue sensazioni. 

Ecco la differenza tra chi vive e chi sopravvive, secondo me. Se sai raccontare gli eventi in questo modo, significa che li vivi anche più intensamente. È un fare attenzione ai dettagli, ai colori, alle espressioni. È un accorgersi. Mi ci ritrovo. Anch'io fino a qualche anno fa ero così, e attraverso la scrittura ricevevo dei buoni feedback, lasciavo qualcosa.

Chissà poi cos'è successo...

Magari ci scrivo un post.

  • Grazie! 1
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