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Train Game


Errenz

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Ultimamente mi sono dedicato all'approccio in treno e vorrei condividere con voi le conclusioni a cui sono arrivato, confidando di essere d'aiuto a chi, come me, è alle prime armi e di ricevere commenti che arricchiscano il mio game.
 
Dopo i primi tentativi ne ho parlato con amici e amiche: tutti me l'hanno sconsigliato. Mi pare di aver capito che, sul treno, la donna si senta "in trappola" e quindi un po' spaventata dall'essere approcciata, soprattutto dopo alcuni episodi recenti di violenze in treno. Mi sono venute in aiuto due nozioni: la teoria del cervello rettiliano (letta in un post di Taurus) e la "scadenza programmata" illustrata nel Metodo Mystery.
 
Peacockig: il mio peacocking consiste in un libro. Quasi tutti sul treno guardano il cellulare: il cervello rettiliano è attratto da ciò che è diverso. Inoltre il libro può conferire l'aria da "intellettuale", che di solito non è considerato pericoloso (il cervello rettiliano evita ciò che sembra pericoloso). Il libro potrebbe funzionare anche da accessorio da aggancio, ma non ho ancora provato a prestarlo al target.
 
Prossemica: gli sconosciuti tendono a disporsi in modo omogeneo nei vagoni, se in treno è molto pieno è  normale mettersi direttamente di fronte o a fianco al target, se è  vuoto di solito mi siedo nei sedili dal lato opposto del corridoio o anche più lontano.
 
Opener: vado esclusivamente di indiretto per essere il meno "aggressivo" possibile. Se trovo un contestuale uso quello. Al secondo posto uso l'opinion opener:"Bello il tuo xxx, vorrei regalarlo alla mia amica/parente per il suo compleanno, dove l'hai preso?", oppure, se hanno l'ombrello con se "Danno pioggia oggi?", eccetera.
Se proprio non mi viene in mente niente ho collaudato due routine personali: 
1) Vado in bagno, poi torno al mio posto de chiedo al target se hai il gel idroalcolico perché in bagno era finito il sapone/l'acqua (evenienza molto frequeste sui treni dei pendolari): le donne ce l'hanno quasi sempre e faccio anche la figura di quello attento all'igene; per precauzione ne tengo una boccetta in tasca o nello zaino e dico "Di solito lo porto ma oggi proprio non lo trovo". Se il target non ha il gel, frugo bene e trovo il mio (così non passo l'iterazione successiva con le mani sporche). Penso che la scena di non trovare qualcosa susciti empatia nelle donne, che spesso hanno la borsa in disordine e non trovano cose che sanno di averci messo dentro.
2) Esordisco con "Ciao, avresti una mentina? Oggi ia pranzo ho mangiato xxx (cibo puzzolente) e adesso con la mascherina sto morendo" anche in questo caso tenere delle mentine o simili con se e fare la scena illustrata sopra per il gel, così  da non passare l'iterazione con l'alito che puzza.
Se avete un lavoro che fa DHV, entrambe queste opener possono essere modificate inserendo dettagli su i posti potenzialmente sporchi che avete frequentato per lavoro prima di salire sul treno (invece del bagno) oppure su dove avete mangiato in pausa pranzo. A volte il target è incuriosito e mi pone delle domande.
 
Scadenza programmata: il target potrebbe pensare "Oddio adesso questo mi assilla fino al capolinea", per evitare che accada io apro il set circa 2 fermate prima di dover scendere e, alla fermata precedente la mia, guardo fuori e dico "ah la mia è la prossima". Quando non sono nel mindset giusto, però,  l'attesa mi snerva: in queste situazioni apro subito e alla prima fermata dico "mi mancano ancora xxx fermate".
 
Kino: non ho mai tentato di inserire la kino, rimanendo sempre su un game verbale.
 
Chiusura: lo scopo è l'n-close. L'arrivo a destinazione impone la fine dell'approccio. Se ho ricevuto IOI (generalmente sorrrisi durante le pause della conversazione) ma non abbiamo trovato argomenti comuni, mi presento e propongo lo scambio del numero di telefono per rivedersi. Se invece la conversazione si è focalizzata su un interesse comune, uso un metodo che ho letto nel diario di KKK4, ovvero dò al target il mio biglietto da visita, uso la scusa di farmi inviare del materiale inerente alla discussione (video, link, titoli di libri) su Whatsapp.
Non ho mai ambito al k-close o all'OAS nei cessi dei treni, ma se qualcuno ci sa arrivare in modo sistematico, sono aperto alla sperimentazione.😇
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Yuber
12 ore fa, Errenz ha scritto:
Ultimamente mi sono dedicato all'approccio in treno e vorrei condividere con voi le conclusioni a cui sono arrivato, confidando di essere d'aiuto a chi, come me, è alle prime armi e di ricevere commenti che arricchiscano il mio game.
 
Dopo i primi tentativi ne ho parlato con amici e amiche: tutti me l'hanno sconsigliato. Mi pare di aver capito che, sul treno, la donna si senta "in trappola" e quindi un po' spaventata dall'essere approcciata, soprattutto dopo alcuni episodi recenti di violenze in treno. Mi sono venute in aiuto due nozioni: la teoria del cervello rettiliano (letta in un post di Taurus) e la "scadenza programmata" illustrata nel Metodo Mystery.
 
Peacockig: il mio peacocking consiste in un libro. Quasi tutti sul treno guardano il cellulare: il cervello rettiliano è attratto da ciò che è diverso. Inoltre il libro può conferire l'aria da "intellettuale", che di solito non è considerato pericoloso (il cervello rettiliano evita ciò che sembra pericoloso). Il libro potrebbe funzionare anche da accessorio da aggancio, ma non ho ancora provato a prestarlo al target.
 
Prossemica: gli sconosciuti tendono a disporsi in modo omogeneo nei vagoni, se in treno è molto pieno è  normale mettersi direttamente di fronte o a fianco al target, se è  vuoto di solito mi siedo nei sedili dal lato opposto del corridoio o anche più lontano.
 
Opener: vado esclusivamente di indiretto per essere il meno "aggressivo" possibile. Se trovo un contestuale uso quello. Al secondo posto uso l'opinion opener:"Bello il tuo xxx, vorrei regalarlo alla mia amica/parente per il suo compleanno, dove l'hai preso?", oppure, se hanno l'ombrello con se "Danno pioggia oggi?", eccetera.
Se proprio non mi viene in mente niente ho collaudato due routine personali: 
1) Vado in bagno, poi torno al mio posto de chiedo al target se hai il gel idroalcolico perché in bagno era finito il sapone/l'acqua (evenienza molto frequeste sui treni dei pendolari): le donne ce l'hanno quasi sempre e faccio anche la figura di quello attento all'igene; per precauzione ne tengo una boccetta in tasca o nello zaino e dico "Di solito lo porto ma oggi proprio non lo trovo". Se il target non ha il gel, frugo bene e trovo il mio (così non passo l'iterazione successiva con le mani sporche). Penso che la scena di non trovare qualcosa susciti empatia nelle donne, che spesso hanno la borsa in disordine e non trovano cose che sanno di averci messo dentro.
2) Esordisco con "Ciao, avresti una mentina? Oggi ia pranzo ho mangiato xxx (cibo puzzolente) e adesso con la mascherina sto morendo" anche in questo caso tenere delle mentine o simili con se e fare la scena illustrata sopra per il gel, così  da non passare l'iterazione con l'alito che puzza.
Se avete un lavoro che fa DHV, entrambe queste opener possono essere modificate inserendo dettagli su i posti potenzialmente sporchi che avete frequentato per lavoro prima di salire sul treno (invece del bagno) oppure su dove avete mangiato in pausa pranzo. A volte il target è incuriosito e mi pone delle domande.
 
Scadenza programmata: il target potrebbe pensare "Oddio adesso questo mi assilla fino al capolinea", per evitare che accada io apro il set circa 2 fermate prima di dover scendere e, alla fermata precedente la mia, guardo fuori e dico "ah la mia è la prossima". Quando non sono nel mindset giusto, però,  l'attesa mi snerva: in queste situazioni apro subito e alla prima fermata dico "mi mancano ancora xxx fermate".
 
Kino: non ho mai tentato di inserire la kino, rimanendo sempre su un game verbale.
 
Chiusura: lo scopo è l'n-close. L'arrivo a destinazione impone la fine dell'approccio. Se ho ricevuto IOI (generalmente sorrrisi durante le pause della conversazione) ma non abbiamo trovato argomenti comuni, mi presento e propongo lo scambio del numero di telefono per rivedersi. Se invece la conversazione si è focalizzata su un interesse comune, uso un metodo che ho letto nel diario di KKK4, ovvero dò al target il mio biglietto da visita, uso la scusa di farmi inviare del materiale inerente alla discussione (video, link, titoli di libri) su Whatsapp.
Non ho mai ambito al k-close o all'OAS nei cessi dei treni, ma se qualcuno ci sa arrivare in modo sistematico, sono aperto alla sperimentazione.😇

sul treno o sui bus è facile sembrare dei maniaci anche perchè i nostri mezzi pubblici ne sono pieni di soggetti strani e/o pericolosi. Con i set singoli è molto meglio andare di diretto siccome non puoi fare dvs direttamente a lei (altrimenti sembreresti uno che si dà delle arie). C' è un altro "problema" , chi è generalmente in treno non è nel mood di conoscere gente ma solo di tornare a casa o andare a lavoro, non dico di non provarci ma fai attenzione e non aspettarti chissà quali interazioni. Il rischio di un approccio indiretto in questi luoghi è che ti mette in una di  quelle conversazione fatte di frasi fatte , alquanto sterile , no?

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kkk4
13 ore fa, Errenz ha scritto:
Chiusura: lo scopo è l'n-close. L'arrivo a destinazione impone la fine dell'approccio. Se ho ricevuto IOI (generalmente sorrrisi durante le pause della conversazione) ma non abbiamo trovato argomenti comuni, mi presento e propongo lo scambio del numero di telefono per rivedersi. Se invece la conversazione si è focalizzata su un interesse comune, uso un metodo che ho letto nel diario di KKK4, ovvero dò al target il mio biglietto da visita, uso la scusa di farmi inviare del materiale inerente alla discussione (video, link, titoli di libri) su Whatsapp.
 

Davvero ho scritto roba simile? Ma poi, in quale diario? Io non ho un diario ahahaha

No dai, effettivamente in passato mi è capitato di usare una ruotine simile, ma non è una cosa sistematica.

Contrariamente a quanto dice Yuber, eviterei un approccio diretto, minchia, davanti a tutti, troppa spinta come cosa.

Solitamente quando scendo giù (sono terrone), prendo il treno per l'aeroporto, non mi fermo mai al primo posto disponibile ma cerco sempre un set, non sempre lo trovo.

Ultimamente ho lasciato il numero a una controllora, poi mi ha scritto, il pomeriggio stesso, ma non siamo usciti alla fine, era la tipica che voleva essere cercata e corteggiata, a 36 anni, lol.

Io mi concentrerei solo su ragazze che effettivamente mi dicono qualcosa o su quelle che mandano IOI, lì approcciare diventa quasi naturale e non è forzato, non servono routine.

Un po' di tempo fa ho approcciato una ragazza con una valigia enorme, ho cercato di indovinare di dove fosse, da lì abbiamo cominciato a parlare un po', anche lì, nclose ma poi non l'ho rivista, terza dose il giorno dopo ed ero ko.

 

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mrjako
22 minuti fa, kkk4 ha scritto:

Davvero ho scritto roba simile? Ma poi, in quale diario? Io non ho un diario ahahaha

No dai, effettivamente in passato mi è capitato di usare una ruotine simile, ma non è una cosa sistematica.

Contrariamente a quanto dice Yuber, eviterei un approccio diretto, minchia, davanti a tutti, troppa spinta come cosa.

Solitamente quando scendo giù (sono terrone), prendo il treno per l'aeroporto, non mi fermo mai al primo posto disponibile ma cerco sempre un set, non sempre lo trovo.

Ultimamente ho lasciato il numero a una controllora, poi mi ha scritto, il pomeriggio stesso, ma non siamo usciti alla fine, era la tipica che voleva essere cercata e corteggiata, a 36 anni, lol.

Io mi concentrerei solo su ragazze che effettivamente mi dicono qualcosa o su quelle che mandano IOI, lì approcciare diventa quasi naturale e non è forzato, non servono routine.

Un po' di tempo fa ho approcciato una ragazza con una valigia enorme, ho cercato di indovinare di dove fosse, da lì abbiamo cominciato a parlare un po', anche lì, nclose ma poi non l'ho rivista, terza dose il giorno dopo ed ero ko.

 

Spettacolo dovresti fare un video a day in the life of kkk4

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Gamebred
45 minuti fa, kkk4 ha scritto:

Io mi concentrerei solo su ragazze che effettivamente mi dicono qualcosa o su quelle che mandano IOI, lì approcciare diventa quasi naturale e non è forzato, non servono routine.

Questo è un punto più che fondamentale, eppure mi sembra che tanti lo ignorino completamente.

NON SI APPROCCIA A CASO. Non potete aprire una semplicemente perché ve la chiavereste, e sperare di ottenere risultati. Se non vi ha dato almeno un minimo segnale di interesse, è deleterio per i vostri risultati, per la vostra autostima, e per il vostro social proof mettervi ad arpionare tipe a caso.

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evolutionator

quei due sul forum lol

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54 minuti fa, kkk4 ha scritto:

Davvero ho scritto roba simile? Ma poi, in quale diario? Io non ho un diario ahahah

Mi riferisco solo alla mossa di lasciare il biglietto da visita, che ho letto in "4 fclose in street" che in effetti è un report ma l'ho trovato nella sezione diari.

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mrjako
14 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

 

Giocare d'azzardo è una cosa che puoi permetterti di fare fuori casa e se hai già almeno una che te la dà. 

 

Per il resto, la maggiore criticità con le tipe sui treni/bus lunga percorrenza è l'effetto inflazione. 

È innaturale stare a flirtare bloccati fisicamente in un luogo. È quello il problema. Quindi non importa quanto hai giocato bene, quando lei sia attratta da lei. Perché se il viaggio dura 1 ora, mantenere il "tono" dell'interazione per 1 ora è impossibile. Quindi partite a 1, arrivate anche a 8, 9, lei super presa. Sono le 17.45. Alle 18.00 potete tranquillamente essere ritornati a 2. Argomenti finiti e lei che gioca con lo smartphone. 

Dopo che vi salutate tu, per lei, sarai il ragazzo da 2, non da 9. E non ci uscirà mai con te. 

 

Ecco perché è importantissimo STACCARE

Ossia, dopo lo scambio di numeri, fate altre 5 minuti di talking. Poi alla sua ennesima risata vi alzate immediatamente, e le dite che dovete fare una telefonata. E cambiate vagone. 

Se invece non potete cambiare posto perché è tipo un bus pieno, siete fottuti 😁

 

è la strategia che conta. Se non si può andare a scopare bisogna sempre lasciare il campo, sul momento del 9. 

 

Potresti aprire un thread con la strategia che usi in diurna nei vari contesti? bus treno supermercato piazza cafè ecc

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