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Avere 30 anni. Passato. Presente. Futuro.


TEMPORARILY

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TEMPORARILY

Oggi ho visto un breve video su YOUTUBE che mi ha molto colpito.

Un ragazzo giapponese più o meno mio coetaneo mostra il dettaglio delle spese mensili a partire dal suo stipendio >20k.

Il ragazzo in questione deve lavorare come ingegnere x una FANG o simile. Oltre a ciò è uno youtuber con quasi 2 milioni di iscritti.

Il tutto apparentemente senza sforzi eccessivi.

Voglio dire. Il tipo sembra avere anche una bella cera..

Ecco a questo punto non sono riuscito a evitare di fare paragoni con la mia situazione.

Intendiamoci..

Poteva andare peggio.

questo vale per tutti.. sempre 

E però io prendo dieci volte meno ed il mio futuro è tutt’altro che promettente.

Perché lui sì ed io no?

Perché lui è nato più intelligente. E sì.

Perché lui è cresciuto in un contesto più favorevole all’apprendimento di quella cultura. E sì.

Sicuramente è anche una questione di scelte.

Cosa le determina?

A mio parere i due fattori sopra citati: intelligenza e cultura (*)

In altre parole: se sei stupido e ignorante non potrai che prendere pessime decisioni nella vita.

* Non è chiaro fino a che punto si condizionano in modo reciproco

Ebbene io ho da poco superato i trenta e mi trovo in una situazione difficile. 

Da quasi 4 anni mi occupo di vendita nel campo dentale. 

Prima di questo università inutile.

Il lavoro è dinamico ed anche discretamente retribuito. Mi porta a investire continuamente in intelligenza sociale ed altre soft skills. Perciò bene da questo punto di vista.

Tuttavia è evidente come abbia mancato completamente il percorso di costruzione della cosiddetta “barriera di ingresso”: l’insieme delle competenze che definisce il valore di un professionista le cui basi dovrebbero essere poste tipicamente tra i 20 ed i 30 anni. 

Da questo punto di vista i 30 anni sembrano rappresentare un vero e proprio “punto di non ritorno” ed una sorta di spartiacque sociale. 

Estremizzando:

Da una parte chi ha saputo azzeccare la propria strada.

Dall’altra chi ancora si arrabatta e con ogni probabilità continuerà a farlo x il resto della sua vita. 

La consapevolezza di non avere coltivato competenze utili in senso professionale è x me motivo di riflessioni pressoché quotidiane.  

Da una parte mi sforzo di pensare a delle possibili soluzioni.

Dall’altra cerco di restare sul pezzo lavorando sui lati..

Non mollo allenamenti in palestra/piscina. Non mollo alimentazione. Non mollo lettura.

La televisione ormai non la guardo più. Solo libri e podcast incentrati sui temi di attualità e crescita personale.

No LTR convenzionali. No figli.

No vacanze perditempo.

I vecchi amici non li vedo più. Sono rimasti “indietro”.

Recentemente un maldestro tentativo di generare entrate extra è stato sospeso causa difficoltà nel lavorare su due fronti e necessità di investire risorse sempre crescenti.

Inglese e social circle sono altri due aspetti sui quali vorrei iniziare a lavorare seriamente. In entrambi i casi qui sto messo male.

Per concludere al momento mi barcameno tra mille difficoltà ma in qualche modo tiro avanti. Piccole soddisfazioni ogni tanto riesco pure a togliermele.

Il problema è che qui manca un progetto. Una direzione.

Voi come state vivendo i vostri 30 anni?

Siete soddisfatti del percorso fatto finora?

Ed il futuro?

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paolino21

Ti dico il mio parere basandomi più che altro sulla biologia. La tua vita, tu quanto essere, sei un pezzo di genetica che interagisce con l'ambiente circostante. Se sei soddisfatto di ciò che hai, non senti il bisogno di paragonarti con gli altri perché sostanzialmente sei occupato a goderti la tua di vita. 

La genetica non la puoi modificare, per questo non ha senso fare paragoni in generale. Devi modificare l'ambiente intorno a te andando alla ricerca di maggior soddisfazione. Facile? Ovviamente no. Tutti sarebbero soddisfatti altrimenti.

Come in ogni gioco, devi prendere rischi.

P.s. l'inglese è uno dei mezzi che più ti può dare chance di cambiare ambiente, fisico o virtuale, molto più di qualsiasi libro/podcast, io partirei da lì.

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jastatham

Ciao @TEMPORARILYiio li ho già passati i miei 30 da un po', sarebbe facile dirti alla tua età io qui io di la ma non voglio.

Voglio solo darti la mia sensazione dopo aver letto tutto, perché fai tutto quello che fai? Per mettere in fila un giorno dopo l'altro? Perché no ltr convenzionali no figli? Una risposta potrebbe essere voglio uscire con una diversa ogni settimana! Bene allora devo lavorare perché questo accada.

Mi sembra di vedere che stai cercando di applicare tutte le buone cose lette e dette senza tenere conto di chi sei e del perché, facendo così rimangono esperienze vuote fine a se stesse.

Questi sono i miei 2 cents.

 

JS

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4 ore fa, TEMPORARILY ha scritto:

Oggi ho visto un breve video su YOUTUBE che mi ha molto colpito.

Un ragazzo giapponese più o meno mio coetaneo mostra il dettaglio delle spese mensili a partire dal suo stipendio >20k.

Il ragazzo in questione deve lavorare come ingegnere x una FANG o simile. Oltre a ciò è uno youtuber con quasi 2 milioni di iscritti.

Il tutto apparentemente senza sforzi eccessivi.

Voglio dire. Il tipo sembra avere anche una bella cera..

Ecco a questo punto non sono riuscito a evitare di fare paragoni con la mia situazione.

Intendiamoci..

Poteva andare peggio.

questo vale per tutti.. sempre 

E però io prendo dieci volte meno ed il mio futuro è tutt’altro che promettente.

Perché lui sì ed io no?

Perché lui è nato più intelligente. E sì.

Perché lui è cresciuto in un contesto più favorevole all’apprendimento di quella cultura. E sì.

Sicuramente è anche una questione di scelte.

Cosa le determina?

A mio parere i due fattori sopra citati: intelligenza e cultura (*)

In altre parole: se sei stupido e ignorante non potrai che prendere pessime decisioni nella vita.

* Non è chiaro fino a che punto si condizionano in modo reciproco

Ebbene io ho da poco superato i trenta e mi trovo in una situazione difficile. 

Da quasi 4 anni mi occupo di vendita nel campo dentale. 

Prima di questo università inutile.

Il lavoro è dinamico ed anche discretamente retribuito. Mi porta a investire continuamente in intelligenza sociale ed altre soft skills. Perciò bene da questo punto di vista.

Tuttavia è evidente come abbia mancato completamente il percorso di costruzione della cosiddetta “barriera di ingresso”: l’insieme delle competenze che definisce il valore di un professionista le cui basi dovrebbero essere poste tipicamente tra i 20 ed i 30 anni. 

Da questo punto di vista i 30 anni sembrano rappresentare un vero e proprio “punto di non ritorno” ed una sorta di spartiacque sociale. 

Estremizzando:

Da una parte chi ha saputo azzeccare la propria strada.

Dall’altra chi ancora si arrabatta e con ogni probabilità continuerà a farlo x il resto della sua vita. 

La consapevolezza di non avere coltivato competenze utili in senso professionale è x me motivo di riflessioni pressoché quotidiane.  

Da una parte mi sforzo di pensare a delle possibili soluzioni.

Dall’altra cerco di restare sul pezzo lavorando sui lati..

Non mollo allenamenti in palestra/piscina. Non mollo alimentazione. Non mollo lettura.

La televisione ormai non la guardo più. Solo libri e podcast incentrati sui temi di attualità e crescita personale.

No LTR convenzionali. No figli.

No vacanze perditempo.

I vecchi amici non li vedo più. Sono rimasti “indietro”.

Recentemente un maldestro tentativo di generare entrate extra è stato sospeso causa difficoltà nel lavorare su due fronti e necessità di investire risorse sempre crescenti.

Inglese e social circle sono altri due aspetti sui quali vorrei iniziare a lavorare seriamente. In entrambi i casi qui sto messo male.

Per concludere al momento mi barcameno tra mille difficoltà ma in qualche modo tiro avanti. Piccole soddisfazioni ogni tanto riesco pure a togliermele.

Il problema è che qui manca un progetto. Una direzione.

Voi come state vivendo i vostri 30 anni?

Siete soddisfatti del percorso fatto finora?

Ed il futuro?

Ciao, io i trenta li raggiungerò tra qualche anno.

Mah che dire, anch'io a volte mi sento insoddisfatto e penso che avrei potuto dare e fare di più.

Credo sia umano.

È difficile incontrare qualcuno veramente felice alla nostra età (soprattutto in Italia, poi io sono del profondo sud quindi figurati).

Non credo sia per un mero discorso economico e professionale. Queste cose le credevo fino ai 23/24 anni.

Ho avuto compagni di liceo che a 19 anni hanno avuto la fortuna di frequentare università più prestigiose della mia con indirizzi più spendibili nel mercato del lavoro.

La maggior parte non si è assolutamente realizzata (magari lo farà in futuro), li vedi con un'aria abbastanza rassegnata a piangere per l'ennesima ltr andata male o perché han capito che studiare solo per i Money ha poco senso.

Anche perché i Money li puoi fare con altro.

Tornando a me, quando ho avuto la possibilità di lavorare per un periodo e di guadagnare anche discretamente ho capito che in realtà (come ti hanno già risposto altri) è l'ambiente che ci circonda oltre che il disagio interiore di esperienze non vissute il vero problema.

E la felicità è un qualcosa che si conquista passo passo, affrontando tappa dopo tappa, sporcandosi le mani.

Vedi che l'ambiente non ti soddisfa? Lavora per andartene.

Il tuo lavoro non ti piace? Trova un modo e un tempo per coltivare esperienze in altro. Gente molto più in là con gli anni si è reinventata fuori.

Io ho intenzione di farlo a breve.

Non sono un medico né un ingegnere, ma ho studiato lettere. E devo pure finire il percorso magistrale.

Devo impiccarmi?

Ho sempre studiato e cercato di fare soldi dai soldi e in alcuni casi ci sono anche riuscito. Non sono miliardario, ma sono libero di fare quello che voglio per qualche anno.

Non sottovalutare anche un mestiere pratico che possa rendere in termini economici e lato figa. Come scritto anche da @jastatham focalizzati sullo scopo della tua vita.

Per me il top è fare il lavoro che mi piace in un posto con donne di un buon livello.

Magari per te è altro.

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evolutionator
10 ore fa, TEMPORARILY ha scritto:

A mio parere i due fattori sopra citati: intelligenza e cultura (*)
In altre parole: se sei stupido e ignorante non potrai che prendere pessime decisioni nella vita.
[...]
Dall’altra chi ancora si arrabatta e con ogni probabilità continuerà a farlo x il resto della sua vita. 

avuto giusto un esempio oggi, mio zio
io penso che le persone, entro certi limiti, possano cambiare, non perché sia ottimista o positivista o scemista, l'ho visto succedere, abbiamo la capacità di ragionare, di imparare... solo che a un certo punto siamo così poco plasticamente radicati nelle nostre abitudini che è uno sforzo di una vita farlo, e soprattutto ciò che siamo è così subconscio per la maggior parte di noi che indirizzarlo per manipolarlo è praticamente infattibile, quindi serve 1. un'enorme forza di volontà e 2. qualcuno che abbia una strada pronta o un incipit o qualcosa che consenta di capire "ma perché sto facendo sta cazzata?"
se no si continua tutta la vita a cozzare contro le finestre come gli insetti, o peggio
onestamente se ci penso questa cosa è spiacevole, addirittura triste

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TEMPORARILY

Ciao @Kepak

Mi sono letto qualcosa delle tue vicende. Tanti punti in comune: 

Contesto famigliare.. Percorso di studi.. Social circle.. PAY.. 

E potrei continuare. 

Non frequento il forum in modo assiduo ma spesso mi capita di incrociare utenti che sembrano avere vissuto dinamiche molto simili a ciò che mi è toccato affronntare. 

Domanda rivolta a tutti: 

Ho visto che c'é la possibilità di verificarsi in modo da contattare i singoli utenti. 

E' cosa comune vedersi al di fuori di qui tra utenti? Perché io a questo sarei interessato. 

Tornando a noi Kepak non vorrei passasse il messaggio che io sia un frustrato.. 

Il mio non voleva essere uno sfogo personale ma piuttosto una richiesta di condivisione.

Per rispondere anche a @paolino21 e @jastatham che ringrazio x il loro feedback:

Soddisfazione è evidentemente qualcosa di molto personale anche se è possibile individuale dei comuni denominatori che conosciamo tutti molto bene. 

Per quanto riguarda i soldi.. 

Possiamo con opportuni accorgimenti equiparare la sete di soldi a quella di figa. 

Uno può benissimo decidere di evitare lo stress di fare nuove esperienze ed accasarsi con la prima che apre le gambe e dire di essere soddisfatto così. 

Similmente uno può decidere di evitare lo stress di migliorare la propria posizione economico/lavorativa e con ciò trovare il proprio equilibrio. 

E però è bene osservare che trattasi in entrambi i casi di forme di comfort zone.. 

In questo senso il mio impegno nelle attività sopra citate: l'allenamento.. la formazione.. il fatto di evitare LTR convenzionali.. 

Non sono a mio modo di vedere forme diverse x mettere in fila un giorno dopo l'altro.. 

Ma al contrario strumenti utili a raggiungere un migliore grado di soddisfazione. 

Sicuramente una persona dotata di migliore intelligenza e migliore cultura saprebbe fare meglio !! 

 

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gelsomino
13 ore fa, TEMPORARILY ha scritto:

Perché lui sì ed io no?

sei nato ITALIA e non hai le tette...

altrimenti anche tu avresti fatto i numeri...

è tutta questione di tette e fica....

ma parliamoci chiaro... ma la tipa ch est asopolando sui social in questo periodo,

se non avesse avuto quelel tette stroboscopiche, CHI SE LA SAREBBE FILATA A QUESTI LIVELLI,

SECONDO ME, MINIMO ADESSO STA SUI TRENTAMILA EURO DI GUADAGNI AL MESE.

Modificato da gelsomino
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Varos

ciao @TEMPORARILY! se non ho capito male, leggendo fra le righe e vari post passati, io, tu e @Kepak abbiamo una formazione universitaria poco spendibile... (io, con la mia "bella" triennale al momento snobbo anche il percorso più lineare che conduce al lavoro: l'insegnamento).

Io di anni ne ho 27, fatti qualche giorno fa. E mi riscopro anche in questi giorni estivi in limbo fra sogni di gloria che non ho mai sepolto (e che probabilmente, per mia indole romantica e idealista, mai seppellirò) e la realtà, spesso ostica e scontrosa.

Il mio piccolo spunto è che bisogna essere soddisfatti di se stessi. Gli altri diventano un paragone solo per spronarsi, per dire qualcosa tipo: "Ehy, quello ce la sta facendo! Cazzo, che ce la faccio pure io!"

Per il resto, anche a me farebbe piacere conoscere molti utenti fuori dal forum, in real life. Mi sono iscritto al predator, trovandolo congeniale per un progetto serio di crescita personale a tutto tondo. Forse con quello conoscerò il buon @Kepak, mio conterraneo, fra l'altro. Non so.

 

concludo dicendo che non mi sembri peccare in intelligenza e cultura.

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Marta90
9 ore fa, TEMPORARILY ha scritto:

Ciao @Kepak

Mi sono letto qualcosa delle tue vicende. Tanti punti in comune: 

Contesto famigliare.. Percorso di studi.. Social circle.. PAY.. 

E potrei continuare. 

Non frequento il forum in modo assiduo ma spesso mi capita di incrociare utenti che sembrano avere vissuto dinamiche molto simili a ciò che mi è toccato affronntare. 

Domanda rivolta a tutti: 

Ho visto che c'é la possibilità di verificarsi in modo da contattare i singoli utenti. 

E' cosa comune vedersi al di fuori di qui tra utenti? Perché io a questo sarei interessato. 

Tornando a noi Kepak non vorrei passasse il messaggio che io sia un frustrato.. 

Il mio non voleva essere uno sfogo personale ma piuttosto una richiesta di condivisione.

Per rispondere anche a @paolino21 e @jastatham che ringrazio x il loro feedback:

Soddisfazione è evidentemente qualcosa di molto personale anche se è possibile individuale dei comuni denominatori che conosciamo tutti molto bene. 

Per quanto riguarda i soldi.. 

Possiamo con opportuni accorgimenti equiparare la sete di soldi a quella di figa. 

Uno può benissimo decidere di evitare lo stress di fare nuove esperienze ed accasarsi con la prima che apre le gambe e dire di essere soddisfatto così. 

Similmente uno può decidere di evitare lo stress di migliorare la propria posizione economico/lavorativa e con ciò trovare il proprio equilibrio. 

E però è bene osservare che trattasi in entrambi i casi di forme di comfort zone.. 

In questo senso il mio impegno nelle attività sopra citate: l'allenamento.. la formazione.. il fatto di evitare LTR convenzionali.. 

Non sono a mio modo di vedere forme diverse x mettere in fila un giorno dopo l'altro.. 

Ma al contrario strumenti utili a raggiungere un migliore grado di soddisfazione. 

Sicuramente una persona dotata di migliore intelligenza e migliore cultura saprebbe fare meglio !! 

 

Anche io leggo della frustrazione nel tuo spunto di riflessione.

E non credo che si possa paragonare la sete di soldi alla sete di figa.

O meglio, spiegatemela, perché mi sembra un po' diversa la prima persona che ti dà uno stipendio ed un lavoro appagante e dignitoso dalla prima che apre le gambe. Temo che con questo paragone si stia perdendo qualcosa, ma forse intendevi proprio questo quando parlavi di "opportuni accorgimenti"

Tornando al discorso frustrazione: sono d'accordo su tutta la linea con @Varos, gli altri devono essere un modo per spronarti, e non un metro di paragone che ti porta a dire perché lui si e tu no. 

Forse anche il fatto che tu ti neghi certe cose per evitare comfort zone ti porta ad essere "insoddisfatto"?

cioè, secondo me sono soddisfazioni vedere che si riesce a far stare tutto nella propria vita.

Non dico di attenersi alla famosa frase "essere felici delle piccole cose" ma nemmeno buttarle via.

In merito al titolo del tread: il passato non lo puoi modificare e quindi non puoi modificare del tutto nemmeno il presente, ma in qualche modo puoi modificare il futuro.

 

 

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evolutionator
52 minuti fa, Marta90 ha scritto:

O meglio, spiegatemela, perché mi sembra un po' diversa la prima persona che ti dà uno stipendio ed un lavoro appagante e dignitoso dalla prima che apre le gambe. Temo che con questo paragone si stia perdendo qualcosa, ma forse intendevi proprio questo quando parlavi di "opportuni accorgimenti"

la parte simile è che danno entrambe piacere e soddisfazione (anche se il livelli differenti)
bisogna poi essere in grado di gestire queste emozioni/sensazioni

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