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Come gestite la solitudine? Vi sentite soli?


TARAS88

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Crossguild
13 ore fa, Gallagher ha scritto:

Sai quando magari ti succede qualcosa di bello e non vedi l'ora di dirlo a una persona? Il meccanismo è un po' quello. E non parlo della condivisione compulsiva e narcisistica da social, ma di un più profondo "godiamone insieme", riservato a poche persone.

Ormai per me le esperienze danno il meglio ex-post, per cui nel momento in cui la vivo mi cambia poco che non ci siano altri. Capisco comunque il tuo punto, purtroppo nella maggior parte dei casi le persone con cui viaggi sono su livelli completamente diversi rispetto a noi e questo goderne insieme è difficile.

Per esempio, quello che deve commentare tutto vs quello che si gode più il silenzio, davanti allo stesso paesaggio... Sai quante discussioni già solo per questo? Eheh 

13 ore fa, Gallagher ha scritto:

Che poi, fondamentalmente, il viaggio non fa altro che riflettere una condizione che vivo nel quotidiano, cioè la mancanza di rapporti profondi. Porta a galla quel senso di solitudine che nei restanti 350 giorni dell'anno vivo senza dargli troppo peso.

Prendilo come spunto, sappi comunque che se sei una persona con una certa indole diciamo così è più che fisiologico che non hai rapporti profondi. Quasi nessuno li ha, solo che altri sono più bravi a nascondere la sofferenza o ci pensano meno perché sono così di indole 

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Big Lucio

Mai provato i viaggi in gruppo con sconosciuti? Per quanto mi riguarda è stata un esperienza fantastica. Anche se dopo il viaggio non ho avuto più rapporti con quelle persone, quei giorni sono stati molto piacevoli. È una cosa che consiglierei a chiunque. 

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PapuPetagna
Il 30/8/2022 at 23:02, Gallagher ha scritto:

Riesumo questa discussione a cui avevo già risposto da vecchio amante della solitudine non più così convinto.

In questi giorni sono in viaggio da solo e mi sembra il caso di dare in presa diretta qualche contributo ulteriore al tema.

Ormai da anni la normalità è che io viaggi da solo.

Pur continuando ad amare gli aspetti legati alla libertà che questo modo di viaggiare consente, la mancanza di compagni di viaggio si fa sentire. Ed era ciò che avvertivo già prima di essere concretamente in viaggio.

Credo che viaggiare da soli sia bello perché ha un qualcosa di trasgressivo, di selvatico. Ma, se diventa la normalità, perde parte del suo fascino.

E, soprattutto, riflettevo sul fatto che, ad oggi, viaggiare da solo per me non sia una scelta, ma l'unica opzione possibile. Cioè, se domani decidessi di fare un viaggio con altre persone che già conosco, di fatto non potrei farlo. O perché il mio circolo sociale è ristretto e poco coeso, o perché abbiamo gusti diversi. Gli ultimi viaggi non in solitaria l'ho fatti con ragazze con cui stavo.

Insomma, nella mia vita ho sempre voluto fare molte cose, ma quasi mai ho avuto compagni di viaggio spontanei, e quindi invece di forzare i rapporti o rinunciare, ho preferito fare da solo.

Ma tutto ciò ha un prezzo.

La famosa frase "la felicità è vera solo se condivisa" è molto calzante. Dopo tanti viaggi e tante esperienze da solo, mi resta un po' di amarezza per non averle condivise. Certo, in viaggio si fanno conoscenze, ho tenuto i contatti con tante persone, ma è un po' diverso.

Sono una persona che tende a ragionare per obiettivi, e provo un forte dispiacere nel non aver nessun potere o controllo su questa cosa. Gli alleati, i compagni di viaggio, come gli amici e gli amori, possono solo capitare. E, specifico, non parlo di gente per fare numero. Parlo di persone importanti. E le persone importanti capitano e basta.

Quello che mi inquieta è che il mio agire, per quanto proattivo, non è stato sufficiente a creare le condizioni per gli incontri importanti.

Sarà mancanza d'amore, sarà che pretendo troppo.

Sarà che viaggiare mi sbatte in faccia la mia solitudine. Un buio che ho imparato ad attraversare, ma che per non diventare distruttivo deve collocarsi in un contesto più variegato.

Forse per un po' non viaggerò da solo. 

Capisco cosa intendi, ma secondo me le sensazioni cambiano a seconda del punto di vista.

Quando viaggiare da soli per scelta (nostra, ma in fondo anche un po’ degli altri) diventa la normalità si alza anche l’asticella. La voglia di condividere qualcosa con qualcuno è forte, ma questo qualcuno non può essere chiunque. Potresti provare il contrario: ti porti dietro una persona e dopo 24 ore rimpiangi di non essere partito da solo.

Io penso che viaggiare da soli possa anche non portare grossi benefici nella vacanza in se’, ma quando torni alla vita abituale sicuramente sì. Sei più aperto e con tanto spirito di iniziativa che altri non hanno perché già sei abituato ad affrontare la cosa più impegnativa di tutte: intrattenere te stesso.

E quando troverai finalmente la persona con cui condividere quello che vivi farai di tutto per tenertela stretta.

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  • 2 settimane dopo...
Mkoll
On 8/31/2022 at 10:02 PM, Big Lucio said:

Mai provato i viaggi in gruppo con sconosciuti? Per quanto mi riguarda è stata un esperienza fantastica. Anche se dopo il viaggio non ho avuto più rapporti con quelle persone, quei giorni sono stati molto piacevoli. È una cosa che consiglierei a chiunque. 

Concordo, a volte gli sconosciuti sono ottimi compagni di viaggio;  ho viaggiato parecchio in gioventù in Interrail e mi sono divertito (ho preso anche delle belle fregature ma ci stava). Ho un mio collega dell tua eta che viaggia molto con weroad e simili si trova bene.

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Crossguild
21 minuti fa, Yuber ha scritto:

 

Crepaldi è un bravo ragazzo e sono convinto sia in buona fede, ma non mi farei seguire come psicologo da lui nemmeno gratis...

Non so, dice anche cose giuste ma spesso vede le cose in modo troppo "macro" e diventa un dibattito fine a se stesso. Certo porta avanti temi che magari sono poco considerati su YouTube, però basta che vai nei commenti e trovi gente che non fa che confermare le proprie convinzioni e/o litigare.

Lasciamo stare poi il discorso su introversi ed estroversi...

Al di là del video, quello che non si coglie in alcuni casi è che spesso chi è solo lo è perché non si identifica con il mondo e le persone che ha intorno, e sapersi adattare non sempre è la strada migliore.

Quando ti rendi conto che, indole a parte, sei in grado di rivedere le tue opinioni, cambiare vita, etc... E di fronte ti trovi persone che fanno muro... Non ci sono cazzi, ti isoli. Continui a parlare con le persone ma smetti di aspettarti cose da loro, e oltre un certo limite smetti di frequentarle. Altro che danni della solitudine...

 

 

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Yuber
32 minuti fa, Crossguild ha scritto:

 

Al di là del video, quello che non si coglie in alcuni casi è che spesso chi è solo lo è perché non si identifica con il mondo e le persone che ha intorno, e sapersi adattare non sempre è la strada migliore.

 

 

 

La solitudine è un sentimento ed è questo il messaggio che il video vuole mandare , è un sentimento che si fonda sull'assunto "nessuno prova le stesse cose che provo io, nessuno è come me , non posso condividere le mie passioni, desideri ,hobby ecc. con nessuno".

La cosa che spiace anche a me è che nessuno psicologo , psichiatra e quant'altro riesce ad evidenziare bene i punti di forza degli introversi , ovvio che gli introversi sono svantaggiati da un punto di vista sociale per via della loro natura ma questo non significa che anche da introversi non si possano acquisire delle skill sociali.

Io ne ho visti parecchi di video sulla questione introversione/estroversione e la maggior parte sembrano quasi far passare il messaggio che essere estroversi sia figo,giusto,cool ecc. mentre essere introversi non sia un gran cosa ed è questa la cosa in cui non sono molto d'accordo.

 

In fondo è un sottile equilibrio tra il ricercare la compagnia degli altri e preferire la sola compagnia di se stessi, il segreto è capire quando la compagnia degli altri ti fa male e quando invece ti arricchisce . Io credo bisogna avere fiducia nel fatto che là fuori è pieno di persone con gli stessi nostri valori,ambizioni,hobby ecc. e che non siamo così soli come pensiamo.

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Crossguild
32 minuti fa, Yuber ha scritto:

La solitudine è un sentimento ed è questo il messaggio che il video vuole mandare , è un sentimento che si fonda sull'assunto "nessuno prova le stesse cose che provo io, nessuno è come me , non posso condividere le mie passioni, desideri ,hobby ecc. con nessuno".

La cosa che spiace anche a me è che nessuno psicologo , psichiatra e quant'altro riesce ad evidenziare bene i punti di forza degli introversi , ovvio che gli introversi sono svantaggiati da un punto di vista sociale per via della loro natura ma questo non significa che anche da introversi non si possano acquisire delle skill sociali.

Io ne ho visti parecchi di video sulla questione introversione/estroversione e la maggior parte sembrano quasi far passare il messaggio che essere estroversi sia figo,giusto,cool ecc. mentre essere introversi non sia un gran cosa ed è questa la cosa in cui non sono molto d'accordo.

 

In fondo è un sottile equilibrio tra il ricercare la compagnia degli altri e preferire la sola compagnia di se stessi, il segreto è capire quando la compagnia degli altri ti fa male e quando invece ti arricchisce . Io credo bisogna avere fiducia nel fatto che là fuori è pieno di persone con gli stessi nostri valori,ambizioni,hobby ecc. e che non siamo così soli come pensiamo.

Sono d'accordo sul discorso estroversi, infatti lo stesso Marco confonde estroverso con timido, e già questo dice parecchio...

Dall'altro lato c'è tutta una corrente soprattutto sui social di quelli "introversi e fieri di esserlo", ma in quel caso è evidente che è il loro modo di affrontare il disagio che vivono in una società di (finti) estroversi.

Nella maggior parte delle cose donne incluse essere l'uno l'altro cambia solo il quando e il come, per questo è inutile per uno introversi rimorchiare in disco o cose simili. L'unico vero rischio dell'introverso è quello di pensare troppo e confondere la sua indole con tutto il resto di se stesso.

Sul resto del discorso secondo me gente con gli stessi hobby si trova, il fatto è se sei uno che si stufa in fretta degli hobby/delle persone e ha bisogno di nuovi stimoli. A quel punto sei tu il primo a voler giustamente prendere le distanze...

I valori anche qui sono una cosa molto volubile secondo me, meno le ambizioni... E infatti trovare una persona con le stesse ambizioni o che con ambizione è arrivata dove vorresti arrivare tu è molto difficile.

 

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