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ELEZIONI POLITICHE 2022: COME VOTERÀ L’UTENZA DI IS?


Wyatt99

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ArmandoBis
Il 29/9/2022 at 12:47, Giraluna ha scritto:

Ho compreso due cose nel corso della mia esistenza. 

La prima è che molto lo fa osservare in silenzio mentre il resto lo fanno gli altri. 

Non è credendo al detto "Non votare significare dare un voto alla maggioranza e se non ti piace chi è salito, potevi andare a votare" che si crede di rimanere nella melma. 

Ci sarebbe comunque. Questo perché per toglierla occorre altro che la politica. 

La seconda è che quando le cose devono accadere, accadono. Non le sposti da quel giorno, quell'orario, in quella circostanza. Non è il 25 di settembre che le cose sono cambiate. 

Le cose non stanno affatto così.

Non è che la gente fatica ad arrivare alla fine del mese o è disoccupata perché c'è la melma.

Non è che le cose "devono" accadere.

Ciò che accade è accaduto perché lo si è scelto.

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ArmandoBis
6 ore fa, RefPat ha scritto:

(...)

I risultati li fa sempre la società civile.

La società civile lavora,fa cultura,movimenti tutto e si sceglie la classe politica che la rappresenta, con cui fa i suoi intrallazzi. Questo succede sia nelle società dinamiche sia in quelle statiche. Cambiano solo metodi e risultati.

(...)

Si,ma se c'è una cosa in cui è la discriminante tra un paese in salute e uno in malora, quello è il popolo. E lo dimostra l'inefficacia del governo Draghi.

Vedi, anche tu come Human alla fine dai la colpa al popolo. È lui la discriminante. O ho capito male?

Questa storia della società civile, poi, è del tutto inventata. La società civile non ha nessuna rilevanza nei paesi moderni. La società civile si occupa solo ed esclusivamente di cazzate come il matrimonio tra omosessuali, il doppio cognome e simili.

La società civile non si occupa di politica e non fa politica. 

Sia per vocazione (la stragrande maggioranza delle organizzazioni non hai fra i suoi obiettivi migliorare la vita materiale delle persone) sia perché ci è costretta (per fare un esempio, Slow Food è uno dei pochi esempi di organizzazione della società civile che ha obiettivi politici, ma se vuole sopravvivere è obbligata a collaborare - e a tacere - con partiti e istituzioni che perseguono i fini opposti.)

Tutte le scelte rilevanti di politica economica, quelle che cambiano alla base le regole del gioco e operano trasformazioni radicali nel nostro modo di vivere, sono prese nell'ombra e da un ristretto numero di persone che hanno le competenze di capire quello che stanno facendo.

Solo un esempio: nessun individuo, nessun cittadino, nessuna organizzazione della società civile, nessun partito, è mai stato interpellato sulle politiche commerciali.

Eppure le politiche commerciali hanno un'importanza enorme sulla vita delle persone.

E sono regolate da accordi che vengono stipulati in segreto da un ristretto numero di tecnocrati.

Poi questi accordi vengono ratificati dai parlamenti, ma non esiste modo né di discuterli né di modificarli.

I partiti non hanno partecipato alla loro stesura e il singolo deputato si trova sul suo scanno un malloppo di qualche decina di migliaia di pagine, scritto in avvocatese, che può solo accettare o respingere. E gli è stato detto di accettarlo, perché tutti gli altri paesi hanno fatto la stessa cosa.

Di fatto, la società civile non esiste. Si identifica con il potere avallando qualunque scelta viene effettuata dietro le quinte.

Il TTIP è stato elaborato in segreto. Non si doveva neanche conoscere la sua esistenza. Infatti quando si è scoperta la manovra, il progetto si è arenato.

Eppure, quando la cosa è venuta alla luce (e a quel punto i lavori sono stati sospesi: l'obiettivo era evitare che si potesse discutere pubblicamente dei contenuti) nessuna organizzazione della società civile, nessun intellettuale, nessun partito ha protestato.

Tranne le poche, e sconosciute ai più, organizzazioni che si occupano di queste tematiche e che ormai sono ridotte al lumicino.

Ma, ripeto, il TTIP è solo un esempio.

Però indicativo, visto che ancora oggi nessuno sa che cos'è un trattato commerciale e soprattutto qual è il vero scopo di trattati come il TTIP. E perché si è costretti a negoziarli in segreto.

Comunque, se volete, ve lo svelo: tutta questa attività trattatistica e istituzionale (vedi BCE e regolamenti europei) serve a plasmare un mondo che non puoi modificare neanche se hai l'80% dei parlamentari. 

I singoli Stati non possono più opporsi si trattati. Giuridicamente sono stati declassati a soggetti privati; sono passibili di pignoramenti, sequestri e quant'altro.

Se secondo voi lo Stato dell'Argentina ha preso una decisione che vi ha danneggiato economicamente potete rivolgervi a un tribunale e richiedere un indennizzo.

Non so se cogliete la portata di questo passaggio.

Il vostro interesse privato è considerato paritario rispetto a quello di uno Stato, il quale Stato ha semplicemente preso una decisione di politica economica che personalmente vi ha danneggiato.

Ho fatto il caso dell'Argentina perché è un caso reale. (È chiaro che non succederà mai che la cosa tocchi gli Usa...)

Modificato da ArmandoBis
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RefPat
2 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

società civile non si occupa di politica e non fa politica

La società civile fa impresa

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ArmandoBis
58 minuti fa, RefPat ha scritto:

La società civile fa impresa

Sì, come no.

Il negozietto di verdura biologica a chilometro zero con i fagiolini a 8 euro al chilo, la cooperativa che elargisce servizi di mediazione culturale, la scuola steineriana per i ricchi non così ricchi...

Cose così.

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RefPat
48 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:
1 ora fa, RefPat ha scritto:

La società civile fa impresa

Sì, come no

Questo commento mi sa di apologia del socialismo.

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ArmandoBis
23 minuti fa, RefPat ha scritto:

Questo commento mi sa di apologia del socialismo.

Salvare le aziende che danno posti di lavoro veri, producendo cose e non chiacchiere, è socialismo?

Torniamo all'Europa.

Avrai letto che i tedeschi rifiutano il tetto sul prezzo del gas.

Hanno deciso di fare da soli.

Prendono 200 miliardi dalle loro riserve e li danno alle aziende per compensare l'incremento dei costi dell'energia.

Tutto bene?

Mica tanto, visto che una parte di quei 200 miliardi dovremo pagarli noi. E i francesi. E gli spagnoli. E i greci. E tutti quelli che a causa dei diktat della BCE non possono erogare alle proprie imprese sussidi equivalenti a quelli tedeschi.

Risultato, la Germania produrrà a costi più bassi dei suoi partner europei, così le sue esportazioni Intra UE aumenteranno.

Negli altri paesi aumenterà la disoccupazione, mentre la Germania riuscirà più o meno a mantenere i posti di lavoro.

E non è finita, parte dei 200 miliardi spesi verranno recuperati dal surplus commerciale che si è generato.

È chiaro?

Comunque, non preoccupatevi, non è la prima volta che lo fa. È più di vent'anni anni che i tedeschi vanno avanti col giochetto dei sussidi interni che fanno pagare agli altri europei. Prima manipolavano i cambi.

Eppure domani troverete scritto che la Germania va bene perché spendono i soldi oculatamente, mentre invece l'Italia va male perché il popolo ha votato la Meloni.

 

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Giraluna
10 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

lo si è scelto.

Opinabile. È una combo, in realtà. Perciò si, se vogliamo ha un senso solo questo:

10 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Le cose non stanno affatto così.

 

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ArmandoBis
1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Opinabile. È una combo, in realtà. Perciò si, se vogliamo ha un senso solo questo:

 

È una combo se si aderisce al vecchio paradigma che la gente sceglie i politici e i politici, con le loro scelte positive o negative, plasmano la gente; la quale sceglie nuovamente i politici, i quali ecc. ecc.

Un gioco di retroazioni positive e negative, i somma.

Poteva essere vero quando esistevano i partiti strutturati, portatori degli interessi di particolari classi sociali.

Oggi non più. Oggi la separazione tra la gente, i cittadini, l'elettorato, chiamateli come volete, e chi agisce, cioè chi detiene il vero potere, è assoluta.

Esistono le eccezioni. Mi duole dirlo, ma Draghi era una di queste.

Sia chiaro, io odio Draghi. Però devo ammettere che con Draghi avente pieni poteri, i tedeschi non avrebbero potuto mettere in piedi l'ennesima truffa mercantilista.

Ma si tratta, appunto, di un'eccezione. Draghi è stato sostenuto dagli Usa perché è l'unico politico europeista che c'è in Europa.

L'unico che ha limitato l'egemonia tedesca, impedendo la dissoluzione dell'euro. (Sì, Sarkozy e Merkel, due dei politici più stupidi degli ultimi duecento anni, avevano deciso - senza che se ne rendessero minimamente conto - la fine dell'euro).

Quindi, agli americani non è parso vero che Draghi fosse diventato PdC: l'idea era che lui e l'imbelle Macron riuscissero finalmente a contenere i tedeschi.

Qualcuno può pensare che si tratti di una ricostruzione complottista, ma non è così. È storia. Nel suo libro Varoufakis racconta il suo viaggio negli Usa a perorare le ragioni della Grecia presso gli alti papaveri dell'amministrazione americana. "Hai perfettamente ragione" gli hanno risposto, "ma noi non possiamo fare nulla. Siete sotto la Germania."

Quando è arrivato Draghi, gli americani hanno esultato perché speravano che mettesse ordine in quel porcile che è l'UE.

Speranza vana.

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Caraibika
18 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

A me non risulta che le persone che mettono la crocetta su un simbolo, ieri i 5Stelle e la Lega, oggi FdI, abbiano chissà quali speranze di cambiamento.

Mai sentito qualcuno dire: adesso che c'è il governo X, le cose cambieranno.

La gente non è stupida. Ha visto un susseguirsi di governi tra i più disparati, anzi, disperati, abbiamo pure avuto i due tecnici che il mondo intero ci invidia, Monti e Draghi, ma non è che si sia vista chissà quale differenza.

La gente percepisce che c'è qualcosa che non funziona, ma non sa cosa.

Vota, ma con molto scetticismo.

Anche gli schieramenti sono in pratica sempre gli stessi. La destra ha vinto con il 44% dei voti, probabilmente il suo peggior risultato della Seconda Repubblica, ma ha saputo stare al gioco della legge elettorale.

Riguardo all'euro, l'esperienza della Grecia è indicativa: tutte le più fosche profezie di ciò che sarebbe accaduto in caso di USCITA dall'euro, si sono verificate. Non uscendo ma RESTANDO nell'euro. In sostanza, i greci hanno dovuto sottoporsi a una feroce svalutazioni interna. Il paese non si riprenderà probabilmente mai dallo shock.

Nonostante questo, nonostante il fatto che hanno votato in un referendum contro le imposizioni dell'UE, i greci continuano a credere nell'euro.

Irrazionalismo?

Sì e no. In fondo tutti i giornali non hanno problemi a sostenere le cose più assurde. Di quanto aumenterà la benzina in caso di uscita dall'euro, fu chiesto al vicedirettore del Sole 24 Ore una decina di anni fa.

Di sette volte. (Venti centesimi al litro è la risposta corretta).

Oppure, secondo Boldrin, un economista che pretendeva, con Oscar Giannino, di guidare il paese, in caso di uscita dall'euro i salari italiani si allineerebbero a quelli cinesi. (Ciò equivale, quando fu fatta quella dichiarazione, a una perdita di potere d'acquisto del 70%-80%. Anche qui il dato vero è di un altro ordine di grandezza, un 3%-4% che verrebbe comunque riassorbito rapidamente.)

Gallegati, un economista che ha cercato di avvicinarsi alla galassia grillina, ha detto che in caso di uscita i risparmi degli italiani si contrarrebbero all'istante del 30%-35%. (Qui non c'è bisogno di fare tanti calcoli, la risposta è 0. A meno che non avevate intenzione di comprare casa a Parigi...).

Per Biasco, un economista che bazzicava la casa editrice Il Mulino, siamo semplicemente all'Armageddon, solo che a vincere sono le forze del male: in caso di uscita, tutte le banche fallirebbero istantaneamente.

Sole 24 Ore, il Mulino, i riformisti liberali, gente e istituzioni che si rappresentano come preparati ed equilibrati, sono dei propalatori di fake news.

Se uno dicesse che le auto della nuova serie della BMW passano da 0 a 100 km/h in 5 decimi di secondo, chiunque si accorgerebbe che c'è qualcosa che non va.

Non in economia. Non riguardo alle faccende monetarie.

Ormai l'idea che il valore della moneta sia legato alla fiducia non si sa bene di chi è entrata nella testa della gente.

Questo significa costruire l'intera politica economica (ma non solo) di un paese sulla truffa e sulla menzogna.

L'aspetto paradossale è che i più intransigenti sostenitori di questa truffa sono proprio i partiti di sinistra.

C'è un bel siparietto al riguardo su YouTube tra Cofferati e Luttwak.

Un ingenuo (come ero anch'io fino a una decina d'anni fa) può pensare che lo scontro fosse fra una visione di sinistra rappresentata da Cofferati e una visione più conservatrice (ad essere benevoli) interpretata da Luttwak. Invece...

(Dateci un'occhiata, merita.)

 

Hai visto cosa è successo alla sterlina negli ultimi giorni, in seguito all'annuncio del mini-budget (che tra l'altro entrerà in vigore solo a novembre, quindi potenzialmente ancora modificabile)? E il Regno Unito è una nazione molto più potente, credibile e solida dell'Italia.

Come giustamente puntualizzi negli interventi successivi, ormai i governi contano zero a livello economico, sono soggetti subordinati ai mercati. Ora, cosa pensi succederebbe a uno stato che ha il 150% (e passa) di rapporto debito/pil, pil in stagnazione, demografia da ospizio, spesa pubblica in continua crescita, totalmente incapace di fare riforme strutturali persino quando prenderebbe soldi a fondo perduto per farle? Credi seriamente che la nuova lira non verrebbe immediatamente shortata sui mercati, portandola a valere come un paese sudamericano random? E precisiamo, noi non siamo autarchici, soprattutto a livello energetico, dovremmo andare a comprare energia con i dollari scambiati con una moneta in caduta libera, con conseguenze a cascata su tutti i prezzi. L'inflazione attuale sarebbe acqua fresca al confronto.

L'Euro è uno strumento che favorisce la Germania a spese dei paesi più deboli, ormai si è capito, ma quando siamo entrati abbiamo firmato la nostra condanna. Non c'è modo per noi di tornare indietro, se non ci mandano ancora in default è solo perché il fatto che abbiamo la stessa moneta dei tedeschi fa in qualche modo da garanzia che in caso di difficoltà ci salvino, visto che per ora siamo ancora too big to fail per l'Euro e che la nostra industria lavora per loro.

Unico, proprio unico modo in cui ci vedo sopravvivere all'Italexit è usare prima una parte dei risparmi privati (5.000 miliardi sui conti, se non ricordo male) per estinguere una parte di debito e renderci più credibili e solidi, in grado di nuovo di spendere per far ripartire l'economia se nesessario. Solo che i privati non sono fessi, sanno bene cosa fa il governo italiano quando ha soldi in mano, mance e mancette inutili per accaparrarsi voti e zero politiche costruttive per la crescita nel medio lungo-termine, quindi partirebbe la fuga di capitali.

Modificato da Caraibika
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Maldoner
40 minuti fa, Caraibika ha scritto:

L'Euro è uno strumento che favorisce la Germania a spese dei paesi più deboli,

Qual è la motivazione tecnica dietro a questa cosa?

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