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ELEZIONI POLITICHE 2022: COME VOTERÀ L’UTENZA DI IS?


Wyatt99

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OdetoJoy

Intanto se questo è il biglietto di presentazione di FDL in tema di covid, veramente c'è da dire grazie perchè è la prima cosa sensata e basata sulla scienza che leggo a riguardo

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/30/covid-il-responsabile-sanita-di-fdi-vaccino-solo-agli-anziani-stop-allobbligo-per-sanitari-mascherine-in-ospedale-solo-in-certi-reparti/6822850/

Non se ne poteva più di sentire quelle cazzate tipo "il covid è grave anche nei bambini"

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Wyatt99
2 minuti fa, OdetoJoy ha scritto:

Intanto se questo è il biglietto di presentazione di FDL in tema di covid, veramente c'è da dire grazie perchè è la prima cosa sensata e basata sulla scienza che leggo a riguardo

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/30/covid-il-responsabile-sanita-di-fdi-vaccino-solo-agli-anziani-stop-allobbligo-per-sanitari-mascherine-in-ospedale-solo-in-certi-reparti/6822850/

Non se ne poteva più di sentire quelle cazzate tipo "il covid è grave anche nei bambini"

E vogliamo parlare delle mascherine solamente nei mezzi pubblici portati a Luglio-Agosto?

In questi mesi abbiamo avuto:

- allentamento misure covid

- aumento dosi

- Una estate calda

Ma la mascherina sul bus pubblico doveva necessariamente essere indossata. E attenzione, non andava bene la chirurgica. Assurdo.

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15 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

 

Dai tuoi interventi è evidente che l'Italia è in una situazione economica e sociale disastrosa perché la gente è ignorante, ragiona di pancia, vota senza sapere cosa sta facendo.

Per te la colpa è della gente comune. E dei politici opportunisti che la assecondano.

Per me, invece, la colpa è della classi dirigenti e delle politiche economiche criminali che hanno portato avanti in tutti questi anni.

Non solo in Italia, ma anche in Europa. Quell'Europa che da vent'anni ha la peggior performance fra tutte le aree economiche del mondo. Comprese quelle dove ci sono ancora la fame e le guerre.

No, Armando, non è questo che ho voluto descrivere con i miei interventi.

Per me, come già ho scritto, le situazioni sono complesse, la realtà e gli ambienti operativi anche, e dare la colpa ad un singolo ente di quanto sta accadendo non descrive il mio pensiero. Quindi, no, non penso che la colpa della situazione attuale sia solo del popolo, ma esso è uno dei fattori.

Questo non significa che non sappia che ci sono persone che decidono le cose a tavolino e che gli mangiano in testa, significa che credo in un modello in cui il singolo ed il popolo deve ed è costretto ad agire se vuole il proprio benessere.

La mia era una critica al voto e ad un sistema democratico che incanala gli uomini e i popoli democratici in un teatrino. Tale teatrino consiste, appunto, in uno specchietto per le allodole che non cambia mai la situazione in quando chi viene eletto finisce per sottostare o al volere becero del popolo, o ai propri interessi o a quelli di altri poteri che certamente non sono interessati al benessere del paese. Le poche mosche bianche vengono fagocitate e distrutte.

È questo che io critico.

È l'immobilismo che soggiace nella popolazione e che si esprime solo in una singola azione: mettere una crocetta e fare i tifi da stadio, credendo che qualcosa cambierà, come se il male fosse un tipo di governo e quello nuovo e tifato la salvezza.

Ma appunto, non funziona così.

Se il popolo vuole cambiare la propria situazione deve agire su altri mezzi che non sono rilegabili a mettere una crocetta su di un foglio ogni cinque anni.

Per farti capire. Se anche come descrivi tu ci fosse un grande gruppo di uomini tenuto sotto scacco da un piccolo gruppo di uomini (e fosse anche solo il fattore determinante al malessere del grande gruppo), il grande gruppo dovrebbe agire, informarsi e trovare ogni mezzo attivo per ribaltare la situazione.

Se invece il grande gruppo si mette a votare singoli rappresentanti ogni cinque anni, per governali, che però finiscono costantemente sotto l'influenza del piccolo gruppo, oppure non hanno il potere di combatterlo, oppure si fanno i loro interessi, mentre il grande gruppo si lamenta non facendo altro e continua a cambiare rappresentanti sperando che qualcosa cambi, allora la colpa diventa anche la loro.

E questo non perchè hanno realmente la colpa attiva su quel malessere, ma perchè peccano di immobilismo assoluto e di combattere per modificare il loro ambiente operativo.

È questo il punto e questo esempio estremamente semplificate di ciò che scorgo, nè è il succo.

Questo, sempre pensando che la realtà è complessa e che certamente non ho intenzione di individuare un singolo fattore per la situazione attuale e per me non c'è un grande cattivo che vuole far star male tutti.

Quindi, ci sono fattori esterni e non controllabili che influiscono sulla situazione; poteri che ci mangiano; popoli che fanno scelte sbagliate o sono parte di scelte sbagliate e quant'altro.

Io mi soffermavo solo su uno di questi fattori che però è estremamente importante.

Il paese va a picco e la gente mette crocette, non agisce attivamente per cambiare la situazione, non partecipa al cambiamento.

Questa per me è una colpa, non è la sola colpa, ma è una delle tante ed è anche piuttosto impattante.

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Caraibika
1 ora fa, Maldoner ha scritto:

Qual è la motivazione tecnica dietro a questa cosa?

Fondamentalmente con l'Euro è stato creato un sistema fisso che ci impedisce di svalutare la moneta (cosa su cui siamo campati per decenni), rendendo i nostri prodotti poco competitivi rispetto a industrie e manifatture di altri paesi europei come la Germania, uno dei nostri principali concorrenti. I tedeschi hanno insistito da subito per farci entrare perché sapevano benissimo che ci avrebbero azzoppato, ma i nostri bravi politici dell'epoca, essendo come sempre incompetenti o venduti, se ne sono fregati.

Poi vabbè, i problemi che ho menzionato prima amplificano il tutto, insieme all'entrata in scena della Cina nel wto che ha mandato ulteriormente fuori mercato molte aziende nostrane.

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ArmandoBis
3 ore fa, Caraibika ha scritto:

Hai visto cosa è successo alla sterlina negli ultimi giorni, in seguito all'annuncio del mini-budget (che tra l'altro entrerà in vigore solo a novembre, quindi potenzialmente ancora modificabile)? E il Regno Unito è una nazione molto più potente, credibile e solida dell'Italia.

Come giustamente puntualizzi negli interventi successivi, ormai i governi contano zero a livello economico, sono soggetti subordinati ai mercati. Ora, cosa pensi succederebbe a uno stato che ha il 150% (e passa) di rapporto debito/pil, pil in stagnazione, demografia da ospizio, spesa pubblica in continua crescita, totalmente incapace di fare riforme strutturali persino quando prenderebbe soldi a fondo perduto per farle? Credi seriamente che la nuova lira non verrebbe immediatamente shortata sui mercati, portandola a valere come un paese sudamericano random? E precisiamo, noi non siamo autarchici, soprattutto a livello energetico, dovremmo andare a comprare energia con i dollari scambiati con una moneta in caduta libera, con conseguenze a cascata su tutti i prezzi. L'inflazione attuale sarebbe acqua fresca al confronto.

L'Euro è uno strumento che favorisce la Germania a spese dei paesi più deboli, ormai si è capito, ma quando siamo entrati abbiamo firmato la nostra condanna. Non c'è modo per noi di tornare indietro, se non ci mandano ancora in default è solo perché il fatto che abbiamo la stessa moneta dei tedeschi fa in qualche modo da garanzia che in caso di difficoltà ci salvino, visto che per ora siamo ancora too big to fail per l'Euro e che la nostra industria lavora per loro.

Unico, proprio unico modo in cui ci vedo sopravvivere all'Italexit è usare prima una parte dei risparmi privati (5.000 miliardi sui conti, se non ricordo male) per estinguere una parte di debito e renderci più credibili e solidi, in grado di nuovo di spendere per far ripartire l'economia se nesessario. Solo che i privati non sono fessi, sanno bene cosa fa il governo italiano quando ha soldi in mano, mance e mancette inutili per accaparrarsi voti e zero politiche costruttive per la crescita nel medio lungo-termine, quindi partirebbe la fuga di capitali.

Lo scenario che hai prospettato non solo è irrealistico, è completamente assurdo.

Riporti semplicemente quello che scrivono i giornali. Non c'è nessun paper, nessuna ricerca scientifica, che avalla questa spazzatura.

Il valore atteso di una nuova lira rispetto all'euro è circa l'80%.

In caso di turbolenza dei mercati - situazione quanto mai probabile - si introduce una restrizione sui movimenti di capitali.

Tutto qui.

Quando nel '92 l'Italia uscì dallo SME la lira si deprezzò rispetto al Marco di più del 20%.

Nei mesi successivi il deprezzamento toccò il 40%.

Non ci fu nessuna impennata dei prezzi, nessuna fuga di capitali, nessuna crescita del debito pubblico.

Nessuno se ne accorse.

E l'Italia ricominciò a crescere a ritmo sostenuto.

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Giraluna
5 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Speranza vana.

Ma seriamente state davvero credendo di poter leggere le retroazioni di quattro "al potere" e di tutte le nazioni? 

A volte siete impressionanti. 

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ArmandoBis
3 ore fa, Human ha scritto:

No, Armando, non è questo che ho voluto descrivere con i miei interventi.

Per me, come già ho scritto, le situazioni sono complesse, la realtà e gli ambienti operativi anche, e dare la colpa ad un singolo ente di quanto sta accadendo non descrive il mio pensiero. Quindi, no, non penso che la colpa della situazione attuale sia solo del popolo, ma esso è uno dei fattori.

Questo non significa che non sappia che ci sono persone che decidono le cose a tavolino e che gli mangiano in testa, significa che credo in un modello in cui il singolo ed il popolo deve ed è costretto ad agire se vuole il proprio benessere.

La mia era una critica al voto e ad un sistema democratico che incanala gli uomini e i popoli democratici in un teatrino. Tale teatrino consiste, appunto, in uno specchietto per le allodole che non cambia mai la situazione in quando chi viene eletto finisce per sottostare o al volere becero del popolo, o ai propri interessi o a quelli di altri poteri che certamente non sono interessati al benessere del paese. Le poche mosche bianche vengono fagocitate e distrutte.

È questo che io critico.

È l'immobilismo che soggiace nella popolazione e che si esprime solo in una singola azione: mettere una crocetta e fare i tifi da stadio, credendo che qualcosa cambierà, come se il male fosse un tipo di governo e quello nuovo e tifato la salvezza.

Ma appunto, non funziona così.

Se il popolo vuole cambiare la propria situazione deve agire su altri mezzi che non sono rilegabili a mettere una crocetta su di un foglio ogni cinque anni.

Per farti capire. Se anche come descrivi tu ci fosse un grande gruppo di uomini tenuto sotto scacco da un piccolo gruppo di uomini (e fosse anche solo il fattore determinante al malessere del grande gruppo), il grande gruppo dovrebbe agire, informarsi e trovare ogni mezzo attivo per ribaltare la situazione.

Se invece il grande gruppo si mette a votare singoli rappresentanti ogni cinque anni, per governali, che però finiscono costantemente sotto l'influenza del piccolo gruppo, oppure non hanno il potere di combatterlo, oppure si fanno i loro interessi, mentre il grande gruppo si lamenta non facendo altro e continua a cambiare rappresentanti sperando che qualcosa cambi, allora la colpa diventa anche la loro.

E questo non perchè hanno realmente la colpa attiva su quel malessere, ma perchè peccano di immobilismo assoluto e di combattere per modificare il loro ambiente operativo.

È questo il punto e questo esempio estremamente semplificate di ciò che scorgo, nè è il succo.

Questo, sempre pensando che la realtà è complessa e che certamente non ho intenzione di individuare un singolo fattore per la situazione attuale e per me non c'è un grande cattivo che vuole far star male tutti.

Quindi, ci sono fattori esterni e non controllabili che influiscono sulla situazione; poteri che ci mangiano; popoli che fanno scelte sbagliate o sono parte di scelte sbagliate e quant'altro.

Io mi soffermavo solo su uno di questi fattori che però è estremamente importante.

Il paese va a picco e la gente mette crocette, non agisce attivamente per cambiare la situazione, non partecipa al cambiamento.

Questa per me è una colpa, non è la sola colpa, ma è una delle tante ed è anche piuttosto impattante.

La realtà è complessa?

Beh, sì, ma questo non significa che vale tutto, che può succedere tutto.

Prendiamo la Croazia. Pare che a gennaio entrerà nell'euro.

Per i croati sarà un bagno di sangue.

Come lo so?

Ho dato una veloce scorsa a una tabella presa da internet mentre giocavo col gatto.

Non ci vuole molto di più.

Pochi semplici dati (che evidentemente giornalisti, politici e commentatori non sanno leggere) dicono già come andrà a finire.

Alla faccia della complessità.

 

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Mkoll
3 hours ago, Giraluna said:

Ma seriamente state davvero credendo di poter leggere le retroazioni di quattro "al potere" e di tutte le nazioni? 

A volte siete impressionanti. 

Si chiama barsport.

Siamo uomini

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ArmandoBis
18 ore fa, Caraibika ha scritto:

Fondamentalmente con l'Euro è stato creato un sistema fisso che ci impedisce di svalutare la moneta (cosa su cui siamo campati per decenni), 

(...)

Che l'Italia abbia in passato svalutato la lira per rendere più appetibili i suoi prodotti lo trovate su tutti i giornali e in tantissimi libri.

"Svalutazioni competitive" è il termine che è stato adottato per definirle.

Svalutazioni, è il commento che viene solitamente aggiunto, che non ci hanno aiutato a renderci più concorrenziali. (Anzi, viene quasi da pensare che se non le si fosse praticate le cose sarebbero potute andare meglio.)

In questa ricostruzione c'è un solo, piccolo problema: le svalutazioni competitive NON SONO MAI AVVENUTE.

L'Italia non ha mai svalutato la lira (tranne, se non sbaglio, un piccolo aggiustamento negli anni '50.)

Ora, vi domanderete come sia possibile che un fatto che non si è mai verificato sia ormai entrato nel pensiero comune e faccia parte del patrimonio storico di questo paese.

È possibile, possibilissimo.

Vi dirò di più. Interventi sulla lira in realtà sono stati fatti, non svalutandola ma RIVALUTANDOLA.

Per chiarire come questo fraintendimento sia avvenuto (alla base non c'è malafede ma crassa ignoranza) ecco alcune nozioni fondamentali.

Allora, SVALUTAZIONE-RIVALUTAZIONE sono operazioni che presuppongono CAMBI FISSI. Ad esempio, la Banca d'Italia decide che a fronte di 600 lire non consegnerà più un dollaro statunitense ma solo 90 centesimi. In questo caso la lira è stata rivalutata. Lasciamo per un attimo perdere i motivi che possono aver spinto a una simile decisione, il punto è che i rapporti tra le monete sono fissati per decisione delle autorità monetarie. Un tempo questo era fattibile, dato che i capitali potevano spostarsi da un paese all'altro con molta difficoltà e prevalentemente a fronte di scambi di beni reali.

DEPREZZAMENTO-APPREZZAMENTO qui siamo in un regime di cambi flessibili (come il nostro attuale, caratterizzato da piena mobilità dei capitali; dato il fatto che i capitali si spostano liberamente, una Banca Centrale ha scarse possibilità di fissare un cambio irrealistico).

Ad esempio, recentemente l'euro è andato a pari col dollaro. Si è dunque DEPREZZATO, mentre molti giornalisti ignoranti dicono che si è SVALUTATO rispetto al dollaro. La differenza è sostanziale.

Poi c'è il RIALLINEAMENTO, l'operazione che ha creato la confusione e la leggenda delle svalutazioni competitive.

Se infatti tu paese A hai un accordo di cambio fisso con il paese B ma avete due tassi di inflazione molti diversi, come fate a mantenere lo stesso rapporto di cambio?

Non potete, dovete quindi intervenire. Questo intervento si chiama RIALLINEAMENTO. 

Se tu paese A hai un'inflazione del 10% e il paese B solo del 5% devi modificare il tasso di cambio riducendo il valore della tua moneta del 5%.

Questa riduzione di valore, solo NOMINALE perché il cambio REALE è rimasto invariato, è stata scambiata dai giornalisti e dai commentatori per una svalutazione.

Niente male, per degli esperti...

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Wyatt99
Inviato (modificato)

Nel frattempo, il Partito Democratico è in alto mare. Tra chi vuole uno scioglimento del partito (Bindi) e chi vuole allargare l'alleanza (Emiliano), la ditta è in una crisi non indifferente.

Se è vero che ha preso più voti rispetto al 2018, è anche vero che i propri alleati hanno deluso (in primis +Europa e Impegno civico, dove il primo non supera la soglia per lo 0,05% e l'altro non elegge nemmeno il proprio segretario). Sarà possibile una alleanza solida con il M5S? Io credo che funzionerebbe (e neanche tanto bene) solamente in caso governativo, e cioè in un governo in caso di caduta del prossimo che avremo.

La situazione di queste elezioni politiche, nonché del caso Siciliano (cioè la rottura dell'alleanza csx-m5s, con quest'ultimo che ha preferito correre da solo, con un proprio candidato, dando strada libera a Schifani di diventare presidente della Sicilia) non promette niente di buono, per loro.

Secondo voi, il risultato del terzo polo, cioè quasi l'8%, è un buon risultato?

Mentre delusione totale per italexit: in totale ha raccolto l'1,90%, ma superando il 3% in Friuli. Ovviamente non ha superato la soglia di sbarramento in Italia, perciò nessun eletto.

Clamoroso dato per il partito di Cateno De Luca (ex sindaco di Messina): il partito Sud chiama Nord, nel collegio di Messina, è riuscito a eleggere un deputato e una senatrice. E' anche arrivato secondo nell'elezione regionale in Sicilia. E' la vera sorpresa delle elezioni.

Modificato da Wyatt99
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