In cerca di un nuovo inizio

[Isidor Blake [Partecipante] 11]

A 29 anni ci si aspetta di aver superato l’età dell’incertezza, e di poter godere di quello che la gioventù ha ancora da offrirci senza dover però soffrire dei limiti e delle paranoie tipici dell’adolescenza e della post-adolescenza. Sicuramente questo non è il mio caso.

A 29 anni mi sento instabile e insoddisfatto come non mai. Fino a qualche mese fa ero convinto di essere riuscito a trovare finalmente una mia dimensione personale, ma con il passare del tempo questa certezza di sta sgretolando lentamente davanti ai miei occhi. Tutti i dubbi che hanno abitato la mia mente nel passato stanno riaffiorando più forti che mai.

A Luglio sono riuscito a spostarmi a Roma, complice uno stage in un ente molto ben visto nel mio settore, e ad abbandonare la mia cittadina, che nel bene o nel male mi ha fatto da gabbia per gli anni passati. L’opportunità che mi si è presentata è forse uno dei treni che capitano una volta nella vita, ma non sono sicuro di starla sfruttando al meglio. E se dovessi trovare una causa, la individuerei nel mio rapporto col genere femminile.

Non sono un adone, anzi, sono piuttosto bruttino. Ne sono sempre stato cosciente, e questa coscienza ha da sempre condizionato il mio relazionarmi con le ragazze. Il mio background è tutt’altro che sfavillante: primo bacio strappato a 16 anni durante una vacanza estiva, una friendzone in cui ho buttato 5 anni della mia vita (e che mi ha portato dei dolori inimmaginabili, non solo per quello che questa ragazza non mi ha detto e non mi ha fatto in positivo, ma soprattutto per quello che mi ha detto e fatto in negativo), la mia prima ragazza (con cui ho perso la verginità) conosciuta in uno scambio universitario, due anni di relazione bellissimi ma che poi sono andati spegnendosi per varie cause (Covid, appiattimento mio e un’altra ragazza in testa).
 

Quest’ultima ragazza è stato il mio fallimento più grande: pur essendo palese un forte interesse reciproco, non sono riuscito a prendermela, e dopo mesi lei ha deciso che il gioco non valeva (giustamente) la candela. Risultato? In un mese ho commesso tanti di quegli errori con lei che se mai avessi avuto una minima possibilità di recuperare la situazione, ora le ho perse tutte. E questa cosa mi fa stare ancora male, a mesi di distanza. Non tanto per lei come persona, ma perché non riesco ad accettare il mio fallimento, dovuto alla mia incapacità. 

Durante la relazione, sentivo di aver fatto il giro di boa e di essere finalmente ‘cresciuto’ dal punto di vista con il rapporto con le donne. Mai come in quel periodo ho avuto opportunità che non ho colto per mia scelta, scegliendo di rimanere fedele alla mi ragazza. Ma oggi sono tornato al punto di partenza. Non mi sento più sicuro con le donne, e il mio relazionarmi con loro ne risente molto: non riesco ad ‘osare’ di propormi come maschio. Dentro di me, sento una vocina che mi dice ‘non sei adatto, non hai i requisiti adatti per trombarle, non ti vorrebbero mai se non per pena o chissàcosa’. Le app di dating sono state un fallimento quasi totale, sono riuscito soltanto a rimorchiare una 45enne su Meetic con cui mi sono visto un paio di volte, chiudendo subito per evitare che la storia prendesse una strana piega. Non riesco ad essere interessante e affascinante, e non so più se è perché non riesco a esprimermi o se perché non lo sono veramente. E lo sconforto che questa situazione mi causa sta pian piano penetrando in tutti gli aspetti della mia vita. E io non ne posso più.

In passato ho consultato spesso questo forum, e devo ammettere che quei pochi risultati che ho raggiunto sono dovuti probabilmente a quello che ho imparato qui. Ho deciso di iscrivermi per cercare il supporto di persone che sicuramente hanno più esperienza di me, ma soprattutto che sono riuscite a superare i loro limiti, a vincere le loro paure e ad essere felici di sè stessi.

Per ora ho soltanto la speranza di riprendermi, di ribaltare questa situazione di merda. E spero che voi mi possiate aiutare a farlo, anche perché siete gli unici a poterlo fare. So che non sarà un’impresa facile, ma soltanto sapere che c’è un modo per varcare questa nebbia è uno dei barlumi di speme che illuminano il mio grigiore.

Per riuscire a trovare la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno.

I.B.

[Descent [Partecipante] 1259]

Che dire: è un'età del cazzo.

Buona permanenza. 

[nabu [Partecipante] 229]

Ma quale età del cazzo! Hai tutta la vita davanti!!! Ce l’avessi io! DAJEEE!

[Christopher Nilsson [Lurker] 1]

On 10/7/2022 at 1:07 AM, Isidor Blake said:

Non mi sento più sicuro con le donne, e il mio relazionarmi con loro ne risente molto: non riesco ad ‘osare’ di propormi come maschio.

Questa mi ha toccato molto, tanto rispetto per il modo in cui tratti l'argomento e tanta solidarietà perché, parliamoci chiaro: tutti quelli come noi incapaci di sedurre naturalmente una donna hanno solo avuto un cattivo esempio in tenera età, e per fortuna è qualcosa a cui si può rimediare.

Credo che il termine "maschio" sia il più adatto a definire questo genere di problematica, perché è l'emblema di tutte quelle caratteristiche che a molti di noi mancano per attrarre la "femmina", il sesso opposto, come avviene tra bianco e nero nello yin e yang.

Se vuoi un consiglio spassionato, cerca di fare delle routine e dei vari metodi soltanto un mezzo e non uno stile di vita. Il vero lavoro va fatto su te stesso attraverso la crescita personale e le gratificazioni a lungo termine, che ti daranno una struttura solida, stabile, e non teatrale ed evanescente come alcune cose che leggerai qui o nei libri di seduzione.

Hai letto il libro The Game, di Neil Strauss? A me è piaciuto tantissimo, e nelle considerazioni che tira alla fine mi sono ritrovato tutti i mesi trascorsi a Pisa fingendo di essere qualcuno che in realtà non ero. Ma è passato tanto tempo, e sono sicuro che come me e tanti altri troverai la quadra.

Benvenuto! ;D

Modificato 11 Ottobre 2022 da Christopher Nilsson