Vai al contenuto

storia complicata ormai giunta a termine


Messaggi raccomandati

Vinnie1997

Buonasera: come da titolo, vorrei raccontarvi la mia storia. 
Sono un ragazzo di 25 anni, lei 23. Io di Rieti, lei di Terni (distanza di 25 min di macchina). Ci conoscevamo da un po' perché era un'amica della mia ex e mi ha sempre colpito il suo modo dolce e gentile.
3 anni fa vinsi un concorso pubblico per diventare sottufficiale e partii per la volta di Firenze, approcciandomi per la prima volta ad uno stile di vita militare. La vita proseguiva dura, senza libertà individuale ( se non piccoli scampoli la sera) ma reso tutto più complicato dalla situazione Covid. Infatti, a causa delle ormai famose zone rosse, era impossibile uscire dalla caserma.
Lei nel frattempo si era lasciata da poco con un ragazzo che l'aveva trattata male tra cui corna,grida, parolacce, alchè, convintomi dei miei mezzi, ci provai. E andò tutto bene. Arrivò il periodo di natale, e finalmente sceso a casa, ci incontrammo. Due settimane fantastiche, culminate con tanto sesso e passione. E decidemmo di metterci insieme. Tornando a Firenze, la vita intanto proseguiva sempre più duramente, anche perché il periodo covid incalzava sempre di più e non ci era concesso nemmeno andare in libera uscita. A San valentino le regalai un pacco di cioccolatini con scritto: "anche se lontani, sei sempre vicino a me" e lei ha conservato questa frase nella cover del telefono. La comunicazione con lei era saltuaria, periodi dove riuscivo a sentirla la sera in maniera "illegale" ( non ci era concesso usare il telefono dopo il sotto, ma nonostante tutto, abusivamente lo facevo). Nel frattempo lei era stata contattata dal suo ex che l'ha iniziata a minacciare, ed io come consiglio le diedi di : ignorarlo perché gente così non merita la nostra attenzione. E lei ha iniziato anche ad arrabbiarsi con me pensando che in realtà non me ne fregasse nulla. Non era mia intenzione e infatti glielo dissi. 
La vita in caserma proseguiva nel frattempo, ma le poche libertà che ci erano concesse erano legate a poche ore di libera uscita. Nel frattempo io stavo sviluppando una specie di apatia, dove non riuscivo a essere "felice" vuoi per la lontananza dai miei cari, vuoi per la vita militare, vuoi per le poche ore di sonno, dove ho iniziato a chiudermi in me stesso e questo si è riflettuto anche nella comunicazione con lei, avvertendo questo iniziano le prime discussioni dove lei ha avvertito il fatto di non essere "desiderata" o "voluta". Verso maggio iniziano a esserci finalmente i permessi di fine settimana dove io potevo scendere a casa e potermi incontrare con lei. Capitava però che scendendo il venerdì sera, il venerdi notte dormivo a casa mia,  sabato da lei, e la domenica dovessi ripartire perchè sarei dovuto ristare a firenze entro un determinato orario. Lei ha avvertito questa cosa come una non volontà di voler stare da lei e iniziano le discussioni al riguardo. Le spiegai che se scendevo il venerdi sera, il venerdi e il primo sabato volevo stare comunque con i miei genitori perché sarebbe stato ingiusto nei loro confronti non trascorrere del tempo con loro e il sabato sera e la domenica mattina con lei prima di ripartire. A giugno è arrivato il giuramento ma ovviamente a porte chiuse, e questo mi fece molto soffrire ai tempi.  L'estate alcuni amici miei organizzarono un viaggio in Sardegna ed io, per svagarmi, accettai. Partii ma a lei non lo comunicai perché ero sicuro che ci sarebbe rimasta male per questa cosa. (Mi assumo la responsabilità di questo gesto, infatti ho sbagliato e ne pagherò le conseguenze in seguito). Al ritorno dal viaggio riuscimmo a incontrarci prima che, finita la licenza, ripartii per Firenze. Nel frattempo con il nuovo anno, le cose cambiarono leggermente in meglio perché ottenemmo come libertà i fine settimana liberi ( almeno fino a natale, prima che riscoppiasse la situazione covid) e alcuni fine settimana lei riuscì addirittura a venirmi a trovare a firenze. Durante uno di questi weekend le presentai i miei compagni e aggiungendoli su instagram, lei scoprì questa vacanza in sardegna e ci rimase estremamente male. Talmente male che in un primo momento ci lasciammo, ma la convinsi del fatto che la ragione stava sul fatto di non farle pensare che non volessi andare in vacanza con lei, ma del fatto che volessi svagarmi ( senza essere infedele) con alcuni amici miei. Dopo questo episodio, lei inizia a pensare male in ogni mio gesto. Esempi: una volta doveva ripartire da firenze a casa sua e ci erano solo 2 treni: uno alle 19 e uno alle 23:30. Avendo io il rientro alle 22 in caserma le feci prendere il treno alle 19 e lei subito ha iniziato a sospettare che non volessi stare con lei e che preferivo rientrare prima. Lì iniziai ad arrabbiarmi ed a dirle che non era così. Un altro episodio successe sempre a firenze dove stando in una stanza di albergo, stavamo facendo sesso ed essendo la stanza comunicante con la hall, decisi di accendere la tv per non sentire il rumore e lei ha pensato subito al peggio pensando che non volessi stare con lei. Tutto questo culminò con un suo sfogo durante una vacanza di natale che ci eravamo fatti dove lei avvertì il fatto di non essere desiderata o voluta, cosa che da parte mia non è mai stato così: le dissi chiaramente che io in molte attività ero limitato a causa della caserma e che non doveva sempre pensare al peggio in qualcosa che dicevo o facevo. Questi litigi, continui, continuarono fino a marzo: dove lei alternava periodi dove si incolpava di non avere fiducia e periodi dove tutti i problemi del mondo fossero colpa mia, per il fatto di non sentirci assiduamente al telefono per esempio o per il fatto che non riuscivo a rispondere ai messaggi di frequente. Nel frattempo lei iniziò a lavorare in un pub e le nostre conversazioni si ridussero ulteriormente. Una sera di fine marzo mi chiamò per un'ora, attaccandomi anche pesantemente al telefono, ed io come prima reazione, oltre a rimanerci male troncai i rapporti con lei. Mi sentivo in quel momento una merda, perché era l'ultima persona che volessi deludere. Verso fine maggio provai a ricontattarla, preso dal forte sentimento che provavo per lei, perché non era giusto che terminasse così, perché io non volevo terminarla. Sebbene ostica all'inizio, dove provavo a spiegarle che se ero sparito era perchè ci ero rimasto male di quanto lei dubitasse di ogni cosa che facessi, decidemmo di riprovarci ancora, sebbene non lo dicesse esplicitamente. Il giorno del suo compleanno le feci recapitare un mazzo di rose. Le feci la promessa di volermi impegnare al massimo nella nostra relazione sebbene difficile, perché per me lei era ed è importantissima. L'estate durante il tirocinio applicativo, essendo mandato vicino casa sua, mi venne a trovare spesso portandomi addirittura dei dolci un giorno, ed io ero contento perché finalmente con un po' di tempo trascorso con lei riuscivamo ad essere felici. Ma anche durante questi periodi, lei alternava giornate dove era felice, e altre dove mi rinfacciava le cose successe in passato attaccandomi e dicendo che erano forzate o che comunque non volute da me. Ma comunque io ero felice perché riuscivo a dimostrarle i miei sentimenti. Andammo in vacanza insieme al termine del tirocinio, e siamo stati bene, all'ultimo giorno di vacanza, il giorno lei mi confessò che andò a letto con un altro uomo nel periodo dove ero sparito, ed io abbastanza sportivamente  iniziai a farle delle battute al riguardo, ma apparentemente lei ci rideva su. La sera stessa mi tolse la parola, alchè le chiesi cosa fosse successo: lei ha iniziato di nuovo ad attaccarmi dicendomi che non mi dovevo permettere di giudicare ciò che ha fatto e che non ero nessuno per farlo. Questo mi fece stare estremamente male, mi fece scoppiare a piangere nella stanza di albergo e lei si sentì in colpa per questo: mi strinse forte tutta la notte e io feci lo stesso. Il giorno dopo, della partenza, in macchina non parlò, presumo per i sensi di colpa. Io le feci recapitare a casa un cuscino con una foto nostra, e quando lo ha visto lei ha iniziato a dirmi :"non ti merito" "sei una persona meravigliosa" "mi dai attenzioni che io non so percepire" "è colpa mia all'80% se la relazione è andata male" "se non so essere felice da sola con me stessa, non potrò essere felice con gli altri".  E qui iniziò di nuovo la fase bipolare, dopo una settimana mi ha iniziato a dire che siamo estremamente incompatibili perché non le do attenzioni che per lei dovrebbero essere scontate e che per me non le sono e viceversa. Quindi ha deciso di lasciarmi, questa volta definitivamente. Andai a parlarci a Viterbo, dove era fermamente convinta della sua intenzione, ed io rimasi estremamente triste e deluso, perché non mi capacitavo del fatto che avendo finalmente un po' di tempo per poterlo trascorrere al meglio con lei, abbia potuto prendere una decisione simile. Prima di ripartire per firenze, andai a trovarla davanti al suo posto di lavoro perché desideravo un suo abbraccio per poter stare bene, e non mi ha voluto vedere, e me ne andai sconsolato. Il 29 ottobre intanto ho la notizia del giuramento finale e della consegna del grado, e finalmente senza nessuna restrizione legata al covid o alla vita militare. Durante questo periodo da settembre a ottobre ho provato a scriverle, sporadicamente, qualche messaggio per poterle fare capire che mi mancava e che non volevo più stare senza di lei perchè stavo male e che la desideravo al giuramento. Mi ha sempre detto che non voleva più averne  nulla a che fare. Domenica scorsa le portai un pacco di cioccolatini sotto casa sua, ma non mi ha nemmeno ricevuto e lì rimasi estremamente deluso. Allora le scrissi un messaggio dopo 4 giorni, dopo che non ci sentivamo da meta settembre con scritto queste testuali parole.

 


"Scusa il disturbo, penso che ti debba delle spiegazioni riguardo degli accadimenti avvenuti negli ultimi giorni e mi auguro che tu legga questo messaggio.
L’unica cosa che avrei voluto era avere accanto al mio giuramento, la donna che amo. Un momento che sarebbe rimasto per sempre nella mia vita, e avrei voluto ricordarmi per sempre della tua presenza. Un momento che mi era stato tolto il primo anno, così come mi avevano azzerato ogni diritto. Era anche un’occasione per introdurti nella mia vita, perché come ti avevo promesso, volevo farti capire che volevo cambiare veramente le cose. Volevo introdurti i miei genitori, volevo introdurti i miei cani, o ormai solo Joy dato che Leo è in coma farmacologico, volevo introdurti alla mia vita, volevo aprirmi con te come avrei voluto farlo in mille altre occasioni, ma il mio carattere di merda a causa della stanchezza, rabbia, tensione, mi ha fatto chiudere in me stesso: non volevo che ciò capitasse più. Ti avrei voluto accanto perché, come ti ho sempre ripetuto, tu eri uno dei motivi che mi hanno sempre spinto avanti in questo corso. Seppur distanti, eri sempre vicina a me. Dovrebbe essere il giorno più bello della mia vita, e invece non riesco per un istante a essere felice.
Ero venuto sotto casa tua domenica scorsa a portarti un pacco di cioccolatini, con l’intento di parlarti, chiarire, rivedere i tuoi occhi e immergermi nella tua dolcezza, accarezzandoti il viso e guardandoti negli occhi affinché avessi potuto farti cambiare idea sul tuo non voler venire: Me ne ero andato con un grosso rammarico di non essere riuscito a poterti incontrare, e la cosa che mi ha dato più fastidio è stato l’essere ignorato, ti ho lasciato lì i cioccolatini ed ero ripartito per Firenze. 
Mi manca accarezzarti, farti sorridere e stringerti forte al mio petto, mi manca il tuo odore, il tuo sapore, la tua voce.
Ho cercato di poterti incontrare prima di ripartire per Firenze, venendo sotto il tuo locale, con l’unico intento di poterti abbracciare. Ma come ogni volta che sono venuto, ti ho potuto vedere soltanto per un istante prima di andarmene come sempre con la coda tra le gambe. Ho cercato di poterti contattare qui a Firenze perché mi faceva piacere sentirti e chiedere come stesse andando, e invece anche questa volta ero  stato rimbalzato.
Per carità, non pretendo che con le parole io possa farti cambiare idea, ma io nonostante tutto quest’estate con te sono stato bene. Non posso scordarmi di come mi hai portato i dolci al tirocinio, dell’appartamento senza luci a , della vacanza improvvisata , e anche del giorno in spiaggia . Ero pronto a ricominciare, veramente. Il gesto del regalo del cuscino con la nostra foto per me simboleggiava solo un istante che avevo catturato dove entrambi stavamo bene e che volevo portassi con te. 
Hai voluto allontanarti, poco prima che ripartissi.  La tua assenza è letteralmente un coltello conficcato nel cuore, dove ogni giorno che passa scende sempre più in fondo e fa sempre più male.
La cosa che mi fa stare così, è sapere che ti ho messo paura, dubbi sul futuro, e che magari adesso col mio comportamento, starai pensando che non rispetto ciò che pensi e che sono egoista, e che magari adesso a te sta bene anche così.  Sotto questo punto di vista mi sento una merda, perché quando ero sparito era perché il mio cazzo di orgoglio era rimasto ferito da quando ogni mio gesto era messo in discussione, anche per la cosa più banale come poteva essere accendere la tv. E se sono ricomparso non era perché avevo del tempo libero, ma perché mi mancavi come mi manchi adesso, sotto ogni punto di vista. La tua assenza in passato mi ha fatto stare male, e anche adesso non riesco a non pensarti ogni singolo giorno, e di quanto a volte sia imbecille a non saper gestire bene le mie emozioni. Come ti ho detto in precedenza, ero solo pronto a non voler commettere più determinati errori.
Ma tu ormai hai deciso così, hai deciso di concentrarti su di te, sul lavoro e sull’università, ed io non posso permettermi di poter giudicare questo. 
Eri tutto ciò che ho sempre desiderato e che ho sempre cercato in una donna, prima che in un’amica e dopo ancora come fidanzata. Perché quando sto abbracciato a te ogni dolore, sofferenza o preoccupazione passa e quando dormivi sopra il mio petto, il mio cuore batteva fortissimo.
Nel mio futuro, onestamente, non avrei visto nessun’altra persona al di fuori di te, perché nessuna è come te, così dolce e intelligente: quel mix letale che mi ha fatto innamorare così tanto di te e che mi ha fatto desiderare di costruirmi un futuro con te accanto, fatto di viaggi, avventure (anche disavventure) ristoranti, alberghi in tutta Italia e nel mondo. Così come nel mio sogno, volevo svegliarmi con te accanto ogni mattina e tornare la sera, dormendo abbracciato a te dicendoti che sarebbe andato tutto bene, perché in tutta sincerità avrei desiderato tanto fossi tu la madre dei miei figli.
 Sei meravigliosa così come sei, e per favore non cambiare mai per nessuna ragione al mondo, sia con tutti i tuoi pregi che con i tuoi difetti. Quando ero triste hai cercato in tutti i modi di cercare di tirarmi su di morale, anche l’ultimo giorno al mare hai cercato di tirarmi su accendendo l’aria condizionata, e dormire con te accanto che mi scaldavi era la cosa più bella di questo mondo. Ed io questo non potrò mai scordarlo, come non potrò mai scordarmi di te.
Avrei voluto dirti queste cose a voce, ma non penso che avresti acconsentito. 
A questo punto, vorrei che facessi finta che non ti abbia invitato al mio giuramento. Sparirò dalla tua vita perché non voglio più che la mia presenza possa ferirti in alcun modo, il solo pensiero mi rattrista ulteriormente. Preferisco che tu non soffra sebbene questo mi comporti un dolore così tanto grande. Ti auguro solamente ogni bene del mondo, avrei voluto renderti felice almeno la metà di come mi hai fatto stare bene te. Vorrei soltanto che un domani tu possa sapermi perdonare per tutto il dolore che in passato ti ho causato nolente, perché mai e poi mai avrei voluto farti instaurare cattivi pensieri, o peggio: non volerti o desiderarti. 
 Non esigo una risposta a quanto scritto, puoi anche ignorare o anche bloccarmi da whatsapp, ma almeno sappi che ti ho amato e ti amo veramente tanto. Mi manchi e mi mancherai tantissimo. Scusa il papiro."

 

La sua risposta





Ho letto il messaggio, anzi li ho letti tutti. E ho visto i baci perugina lasciati fuori dal cancello. 
Ignorarti non mi rende felice né mi fa sentire una persona migliore, ma ho bisogno una volta per tutte che tu capisca che così non si fa. Di possibilità ce ne siamo date tante e non è andata, ha fatto male ma va bene così. Ora non puoi continuare a cercarmi quando vuoi e sinceramente mi spaventa l’idea che tu possa presentarti così di soppiatto a casa mia e ritenere anche sia una cosa del tutto legittima.
Se vuoi sapere da me cosa penso, la risposta è semplice: una storia in cui ho creduto tanto ma che (come purtroppo può capitare) non è andata. E se non è andata è stata per colpa di entrambi, visto che appunto siamo in due, e non ce l’abbiamo fatta a proteggere quella fiamma debole e fragile che c’era tra noi perché non avevamo il coraggio di ammetterci che in realtà non si reggeva Su niente. Ho lottato parecchio, anche se forse tu non te ne sei mai reso davvero conto; probabile tu abbia fatto lo stesso anche se in un modo diverso, ma i nostri modi in generale sono così diversi che non si sono incastrati e mai lo faranno. Ciò ovviamente non significa che non ci siano stati momenti in cui sono stata davvero bene: per la prima volta ho capito come ci si sente ad essere innamorata davvero, pensavo che prima o poi saremmo usciti insieme dal tunnel di sofferenze che ci ha condannati da quando abbiamo provato ad essere più di semplici amici; ero certa che (con due modalità diverse di sicuro) ci saremmo dedicati a lavori in cui avremmo aiutato gli altri per incontrarci poi comunque ogni sera e rimanere le persone che siamo sempre state; fare il viaggio dei miei sogni in Africa e, dopo aver almeno provato a visitare mezzo mondo, ti avrei visto anche io come padre dei miei figli. Ma devo essermi creata una falsa immagine di te nella mia testa (e viceversa tu) perché molte poche volte siamo stati bene sul serio e, dopo svariati tentativi, ho capito. 
Adesso con la mente lucidissima ti confermo che, sì, ho scelto me, essendomi per tanto tempo persa ed ignorata. Non pretendo affatto tu capisca questo, ma quest’altro sì: lascia che la vita faccia il suo corso. 
Tra pochi giorni giurerai da maresciallo, mi sembra assurdo quanto sia volato il tempo e quanto tu sia vicino alla fine del tuo viaggio. È uno dei giorni più importanti della tua vita, te lo devi godere punto e basta. Così come devi essere felice per il tuo stesso percorso, per la persona che sei e per il futuro, che non sai mai chi, che cosa e dove ti porterà. Non mi sento di peccare di tracotanza se dico che, dietro la corazza che ti sei costruito, c’è un Uomo con la u maiuscola che è sensibile, molto intelligente e maturo e che vorrei mi ascoltasse. 
Vincenzo, sono tanto felice tu stia raggiungendo i tuoi traguardi e parlo senza alcun secondo fine, semplicemente sei una delle rarissime persone del mio passato che ricordo con piacere perché ci ho tenuto e ti ho voluto tanto bene. A maggior ragione ti prego di non spingermi a bloccarti ovunque, siamo adulti e penso che riusciamo bene a capire dove stanno i limiti o comprendere il significato delle parole “no” e “basta”.
Un giorno lontanissimo forse ci incontreremo, ovviamente ognuno con la sua vita, e vorrei non associare la tua persona all’idea di qualcosa che mi possa far male, paura o immensa rabbia e dispiacere. Almeno questo è il mio pensiero al riguardo, sai che sono tipo che preferisce unire più che disunire e quindi non mi piace per niente arrivare a litigare a morte, a bloccarsi, a sputare nel piatto dove ho mangiato. Tu ovviamente sei libero di vederla come ti pare, prendimi anche per una stronza ma ora ho bisogno che tu vada avanti, che la smetti di cercarmi in generale e di scrivermi perché ormai sono mesi che sai come la penso. Non devi sparire dalla mia vita “per me”, devi farlo perché va fatto nel rispetto nostro, così come io sono sparita dalla tua. 
In bocca al lupo per il giuramento, per gli esami, per il futuro e tutto quanto.



La mia ulteriore risposta
Eleonora, ciò che mi dispiace é che tutto é stato condizionato da fattori esterni. Mi dispiace, é vero che é anche colpa nostra ( se non principalmente mia per alcune cose) ma se ho insistito così tanto é perché sono consapevole che sarebbe stato diverso, come dici te può capitare che una relazione possa andare male, ma per questioni legati all'incompatibilita totale caratteriale. Io non penso che sia così, e mi dispiace averti fatto sempre dubitare al contrario. Le occasioni in cui siamo stati insieme fisicamente ho sempre pensato e ritenuto tu fossi la persona giusta, perché non ho mai avuto alcun dubbio su questo e ti avrei difeso a spada tratta con chiunque. É vero che ci abbiamo provato varie volte, ho provato a introdurti nella mia vita in maniera graduale, forse sbagliando, ma mi spiace che così ti ho instaurato cattivi pensieri. Così come mi dispiace averti messo paura venendo sotto casa tua. Non voglio dire sia stato giusto, ti chiedo scusa per questo, volevo con un modo un po' brusco, cercarti di convincerti a venire. Ma non voglio assolutamente giustificare ciò che ho fatto. Riconosco di aver sbagliato. La cosa che mi fa dispiacere é che quest'anno sarebbe stato diverso perché finalmente non ci sarebbe stata nessuna limitazione, in tutti i sensi, e finalmente avremmo potuto "goderci" molto di più tutto quanto. Ma con i se e con i ma non si fa nulla: l'unica cosa é che sì, su di te non ho mai dubitato e ho sempre creduto in te, perché eri una delle poche certezze che avevo e mi dispiace anche averti fatto passare il messaggio di averti data per scontata. Anche per questo avrei voluto fossi presente sabato, perché hai condiviso questo percorso con me in maniera "distante" e volevo fossi presente, per condividere questo momento per sempre con te. Anche se non ci sarai, sarai sempre nel mio cuore e nella mia testa.
Sarei ipocrita a dirti che non vorrei riprovarci, adesso che finalmente sono padrone della mia vita, ma é giusto così: ho avuto la mia occasione e non sono stato in grado di poter dimostrare molto, molto altro. É giusto che ognuno pensi alla propria vita, ma come ti dicevo nel mio futuro avrei visto soltanto te.
Non voglio nel tuo cuore alberghi rabbia, rancore, o qualsiasi altro sentimento di astio nei miei confronti, e spero tu capisca che sto così perché mi manchi come l'aria e perché in molte cose mi rammarico per come mi sono comportato.
Vorrei veramente che un domani, potremmo reincontrarci, vorrei farti capire che non sarà più così.   Sebbene non sia un maestro ad esprimere i miei sentimenti, quello che provo per te é qualcosa di unico. Per quello che hai vissuto, non provo semplicemente amore, ma anche un forte senso di protezione che avrei voluto trasmetterti anche col mio lavoro perché non voglio che nessuno ti faccia del male.
Ti ringrazio per ciò che hai scritto, spero un domani di raccontarti di quante persone ho potuto aiutare e di quante brutte persone ho arrestato. Come ti ho detto ieri sera, non cambiare mai e poi mai, e non ti far mettere mai i piedi in testa ❤️

 

 

 

 

Adesso sono in una situazione dove dovrei essere felice, ma non riesco a esserlo. Mi sento in colpa per quanto successo. Sicuramente adesso con lei devo avere il freeze più totale. Ma a parte ciò non volevo mai e poi mai ferirla. Riconosco i miei errori di non essere stato in grado di poter essere più vicino ma questo purtroppo non è dipeso totalmente da me. Vorrei un vostro parere in merito, su cosa fare, su come non autoincolparmi più del dovuto, su come superare questo periodo. Sono convinto che fuori da questa caserma, le cose sarebbero potute andare diversamente poiché io non sono quel tipo di persona che lei pensa che io sia, ovvero uno stronzo menefreghista.  Scusate il papiro ma ciò mi è servito anche per sfogarmi.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

ArmandoBis

Vedo che sei un novizio.

Almeno, dai pochi interventi si può dedurre questo.

Dovresti quindi cercare un po' di storie di rotture qui sul forum e scoprirai che tutte seguono lo stesso canovaccio.

Lei ti molla ma si dà la colpa. Tu ci resti male e glielo dimostri. Lei diventa dura come l'acciaio. Cerchi di farle cambiare idea e lei diventa ancora più dura.

Diciamo che tutti gli errori che si potevano perpetrare tu li hai commessi.

Però, senza offesa, sei anche andato oltre.

Il tradimento non si può accettare. Tu te lo sei fatto andare bene.

Io non sono una persona manesca, ma probabilmente una bella sberla gliela avrei data. Forse anche due. E ti dirò di più, penso che lei se l'aspettasse e in qualche modo lo volesse.

Perdonarla così aggratis è sbagliato. Gli induci, come è successo, il senso di colpa. Solo che quando gli passa diventa una iena...

 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Vinnie1997
8 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Vedo che sei un novizio.

Almeno, dai pochi interventi si può dedurre questo.

Dovresti quindi cercare un po' di storie di rotture qui sul forum e scoprirai che tutte seguono lo stesso canovaccio.

Lei ti molla ma si dà la colpa. Tu ci resti male e glielo dimostri. Lei diventa dura come l'acciaio. Cerchi di farle cambiare idea e lei diventa ancora più dura.

Diciamo che tutti gli errori che si potevano perpetrare tu li hai commessi.

Però, senza offesa, sei anche andato oltre.

Il tradimento non si può accettare. Tu te lo sei fatto andare bene.

Io non sono una persona manesca, ma probabilmente una bella sberla gliela avrei data. Forse anche due. E ti dirò di più, penso che lei se l'aspettasse e in qualche modo lo volesse.

Perdonarla così aggratis è sbagliato. Gli induci, come è successo, il senso di colpa. Solo che quando gli passa diventa una iena...

 

Ti ringrazio per la risposta. Premetto che i momenti bipolari li ha sempre sofferti perché ha problemi di autostima con sè stessa. Nel periodo in cui non ci sentivamo ha detto che era libera di fare ciò che gli pareva, dato che si sentiva "single" ma questo onestamente non gliel ho fatto pesare. A tal riguardo aggiungo che quest' estate siamo stati bene, non c'è stato un momento dove siamo stati male, se non l'ultima sera. Però ecco, fin quando mi riconosco degli errori dove ho potuto cercare di rimediare ( e fin dove finiscono i miei errori iniziano le difficoltà esterne) iniziano anche i suoi di errori 

Link al commento
Condividi su altri siti

Vinnie1997

Il mio pensiero al riguardo é che lei preferisca stare sola e soffrire per la mia mancanza, piuttosto che avere paura e stare male per la mia lontananza. Io su questo non posso fare nulla, volevo farle capire che non ci sarebbe più stato il periodo covid o altro che avrebbe limitato tutto, ma ahimè ormai é andata

Link al commento
Condividi su altri siti

Sagittair

Mio parere? 

Siete entrambi giovani, tremendamente giovani. Per carità non che l'esser giovani sia un male, anzi. E' semplicemente un bellissimo periodo della vita in cui la spinta propulsiva è massima e le esperienze si vivono in modo totalizzante. Bianco o nero, il grigio quasi non esiste.

Eppure la vita caro mio è fatta di mille sfumature. 

Cosi come tra il suo ex "stronzo" e tu "bravo ragazzo". 

La realtà, che va accettata, è che nè lo stronzo puro, nè il bravo ragazzo puro riusciranno mai a soddisfare tutti i bisogni emotivi di una donna. E' un dato di fatto, è la psicologia femminile che è fatta cosi. Prima te ne renderai conto e lo accetterai, prima farai luce su tutti gli aspetti oscuri della vita seduttiva e/o relazionale.

Ora come ora, il tuo pensiero è solo uno, non ci vuole un genio per capirlo. Lei, lei e poi lei. L'hai persa, ti senti giustamente in difetto perché hai commesso degli errori E la rivuoi. Ma guarda che gli errori li ha commessi anche lei eh. Non attribuirti tutti i meriti XD. 

La mia domanda però è molto semplice: ma ragazzo mio, ma come a fai dire di volere lei, se non sai nemmeno chi sei e che cosa vuoi tu? 

E la stessa domanda la potrei porre allo stesso modo a lei eh. Nemmeno lei si conosce, nemmeno lei sa cosa vuole

E te lo dimostro subito. 

Vi siete messi assieme, ok. Vi siete incontrati e per un certo periodo è andata ok. Poi lei ha iniziato a permettimi il termine tecnico "cagare il cazzo", rivendicando attenzioni. Attenzioni che tu ovviamente, causa vincoli esterni non potevi dedicarle. 

In realtà dietro a questo "disturbo bipolare", c'è una cosa molto semplice. Psicologia femminile. Che tu non conosci e quindi non sai nemmeno come affrontare. 

Quel cagare il cazzo era un test per vedere quanto tu fossi congruente con te stesso. Ed ovviamente non l'hai superato. Infatti giorno dopo giorno ha iniziato a testarti in maniera sempre più potente. Sino allo scontato epilogo, ovvero che ti ha esasperato e s'è fatta mollare.  

Si ok, tu mi dirai ma da una parte c'era questa sua esigenza emotiva ben evidente, dall'altra la non possibilità di soddisfare quell'esigenza. Come cavolo facevo?

Ma da come parli mi pare abbastanza evidente tu fossi conscio di questa cosa vero?

Beh e allora perché farla vivere in cattività? In attesa che tu tornassi, che la triste realtà si trasformasse nel magico sogno? E' un illusione nella quale ti cullavi ed in cui hai rinchiuso anche lei. Di fatto fottendole anni di gioventù che con il passare del tempo hanno iniziato a pesarle come un macigno.

Questa è stata la tua grande incongruenza. 

In apparenza sembravi un uomo con saldi principi, che voleva ottenere dei risultati lavorativi, che stava costruendo il suo futuro... ma dall'altro, ti rivelavi come un bambino con una grande paura di perderla.

L'hai fatta vivere nella prigione dorata del sogno che mai si avverava. Pian piano che le cose non cambiavano... il sogno s'e trasformato in un incubo ... ed i test di congruenza di cui parlavo sopra si sono fatti sempre più potenti. 

Sino a che ti ha portato alla rottura  

Un uomo vuole il meglio per la sua donna, e se non riesce a darglielo, beh la lascia libera per la sua strada. 

Ora non voglio farti passare per un manipolatore o per un carceriere, perché è evidente tu non lo sia. Ma così ti sei comportato ai suoi occhi.

Quando alla fine, bastavano davvero solo il gesto di lasciarla libera.

E sono altrettanto sicuro che lei avrebbe deciso di rimanere al tuo fianco, senza stupidi test.
 

Il ritorno poi non è altro che la seconda stagione del melodramma, ancora più esasperato.

Ci avete riprovato, ok.

Ma a parte le belle parole con cui l'hai ricondotta a te. Il dubbio nella sua testa era ancora presente e doveva essere fugato.

Ed infatti ha iniziato  nuovamente a testarti con cadenza regolare. Ottenendo sempre risposte insoddisfacenti, ecco che ha calato l'asso... la gelosia retroattiva.

Sai Vincenzo mentre non eravamo inisieme, mi sono fatta un altro.

E qua devo dire che l'avevi quasi imbroccata, ma poi sei caduto rovinosamente con dei commenti perculanti che hanno tradito il fatto te la fossi realmente presa sul personale. E infatti t'ha tolto giustamente la parola. Sempre per nell'ottica .... ma tu chi cazzo sei per permettermi di dirmi cosa posso o non posso fare. Io sono libera.

Ed aveva ed ha ragione.

Avrebbe tranquillamente potuto starsene zitta, cosi come facesti tu con la vacanza (anche se a dire il vero voi in quel momento eravate ancora in relazione, e tu non gliel'avevi detto.... per paura della sua reazione. E' una bella botta, insomma non le hai dimostrato fiducia e non ti sei manco dimostrato uomo libero che dice... oh tipa ho bisogno di una vacanza. vado con i miei amici in Sardegna.) ma non l'ha fatto.

In modo del tutto infantile ha vuotato il sacco 

E perché non l'ha fatto? Con il solo scopo di ferirti? Per sentirsi più a posto con la propria coscienza? Nah

L'ha fatto perché si aspettava da te una reazione. Quella unica reazione che aspettava da troppo tempo ma che ancora una volta non sei stato in grado di fornirle.

Lei voleva sentirsi libera, tutto qua. Ma ha capito che con te non lo sarebbe mai potuta realmente essere. Perché tu quel "tradimento" gliel'avresti rinfacciato per sempre.

Ovviamente s'è incazzata. Come una qualsiasi persona sana di mente farebbe. 

E tu? .... Ti sei messo a piangere! 

Perchè semplicemente lei agiva da donna

Da qui i suoi... "non ti merito" "sei una persona meravigliosa" "mi dai attenzioni che io non so percepire" "è colpa mia all'80% se la relazione è andata male" "se non so essere felice da sola con me stessa, non potrò essere felice con gli altri".

Era oramai evidente ai suoi occhi che parlavate e parlate due lingue diverse. Questo è, null'altro.

Lei voleva e vuole un uomo a fianco, che la capisca che la sostenga. E tu al momento mi spiace per te, ma uomo non lo sei. Ed hai un sacco di lavoro interiore da fare prima di diventarlo.

 

Il mio consiglio spassionato? Lascia andare questa ragazza e ringraziala sinceramente perché ti sta dando la più grande occasione della tua vita. Quella di crescere. 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Vinnie1997
35 minuti fa, Sagittair ha scritto:

Mio parere? 

Siete entrambi giovani, tremendamente giovani. Per carità non che l'esser giovani sia un male, anzi. E' semplicemente un bellissimo periodo della vita in cui la spinta propulsiva è massima e le esperienze si vivono in modo totalizzante. Bianco o nero, il grigio quasi non esiste.

Eppure la vita caro mio è fatta di mille sfumature. 

Cosi come tra il suo ex "stronzo" e tu "bravo ragazzo". 

La realtà, che va accettata, è che nè lo stronzo puro, nè il bravo ragazzo puro riusciranno mai a soddisfare tutti i bisogni emotivi di una donna. E' un dato di fatto, è la psicologia femminile che è fatta cosi. Prima te ne renderai conto e lo accetterai, prima farai luce su tutti gli aspetti oscuri della vita seduttiva e/o relazionale.

Ora come ora, il tuo pensiero è solo uno, non ci vuole un genio per capirlo. Lei, lei e poi lei. L'hai persa, ti senti giustamente in difetto perché hai commesso degli errori E la rivuoi. Ma guarda che gli errori li ha commessi anche lei eh. Non attribuirti tutti i meriti XD. 

La mia domanda però è molto semplice: ma ragazzo mio, ma come a fai dire di volere lei, se non sai nemmeno chi sei e che cosa vuoi tu? 

E la stessa domanda la potrei porre allo stesso modo a lei eh. Nemmeno lei si conosce, nemmeno lei sa cosa vuole

E te lo dimostro subito. 

Vi siete messi assieme, ok. Vi siete incontrati e per un certo periodo è andata ok. Poi lei ha iniziato a permettimi il termine tecnico "cagare il cazzo", rivendicando attenzioni. Attenzioni che tu ovviamente, causa vincoli esterni non potevi dedicarle. 

In realtà dietro a questo "disturbo bipolare", c'è una cosa molto semplice. Psicologia femminile. Che tu non conosci e quindi non sai nemmeno come affrontare. 

Quel cagare il cazzo era un test per vedere quanto tu fossi congruente con te stesso. Ed ovviamente non l'hai superato. Infatti giorno dopo giorno ha iniziato a testarti in maniera sempre più potente. Sino allo scontato epilogo, ovvero che ti ha esasperato e s'è fatta mollare.  

Si ok, tu mi dirai ma da una parte c'era questa sua esigenza emotiva ben evidente, dall'altra la non possibilità di soddisfare quell'esigenza. Come cavolo facevo?

Ma da come parli mi pare abbastanza evidente tu fossi conscio di questa cosa vero?

Beh e allora perché farla vivere in cattività? In attesa che tu tornassi, che la triste realtà si trasformasse nel magico sogno? E' un illusione nella quale ti cullavi ed in cui hai rinchiuso anche lei. Di fatto fottendole anni di gioventù che con il passare del tempo hanno iniziato a pesarle come un macigno.

Questa è stata la tua grande incongruenza. 

In apparenza sembravi un uomo con saldi principi, che voleva ottenere dei risultati lavorativi, che stava costruendo il suo futuro... ma dall'altro, ti rivelavi come un bambino con una grande paura di perderla.

L'hai fatta vivere nella prigione dorata del sogno che mai si avverava. Pian piano che le cose non cambiavano... il sogno s'e trasformato in un incubo ... ed i test di congruenza di cui parlavo sopra si sono fatti sempre più potenti. 

Sino a che ti ha portato alla rottura  

Un uomo vuole il meglio per la sua donna, e se non riesce a darglielo, beh la lascia libera per la sua strada. 

Ora non voglio farti passare per un manipolatore o per un carceriere, perché è evidente tu non lo sia. Ma così ti sei comportato ai suoi occhi.

Quando alla fine, bastavano davvero solo il gesto di lasciarla libera.

E sono altrettanto sicuro che lei avrebbe deciso di rimanere al tuo fianco, senza stupidi test.
 

Il ritorno poi non è altro che la seconda stagione del melodramma, ancora più esasperato.

Ci avete riprovato, ok.

Ma a parte le belle parole con cui l'hai ricondotta a te. Il dubbio nella sua testa era ancora presente e doveva essere fugato.

Ed infatti ha iniziato  nuovamente a testarti con cadenza regolare. Ottenendo sempre risposte insoddisfacenti, ecco che ha calato l'asso... la gelosia retroattiva.

Sai Vincenzo mentre non eravamo inisieme, mi sono fatta un altro.

E qua devo dire che l'avevi quasi imbroccata, ma poi sei caduto rovinosamente con dei commenti perculanti che hanno tradito il fatto te la fossi realmente presa sul personale. E infatti t'ha tolto giustamente la parola. Sempre per nell'ottica .... ma tu chi cazzo sei per permettermi di dirmi cosa posso o non posso fare. Io sono libera.

Ed aveva ed ha ragione.

Avrebbe tranquillamente potuto starsene zitta, cosi come facesti tu con la vacanza (anche se a dire il vero voi in quel momento eravate ancora in relazione, e tu non gliel'avevi detto.... per paura della sua reazione. E' una bella botta, insomma non le hai dimostrato fiducia e non ti sei manco dimostrato uomo libero che dice... oh tipa ho bisogno di una vacanza. vado con i miei amici in Sardegna.) ma non l'ha fatto.

In modo del tutto infantile ha vuotato il sacco 

E perché non l'ha fatto? Con il solo scopo di ferirti? Per sentirsi più a posto con la propria coscienza? Nah

L'ha fatto perché si aspettava da te una reazione. Quella unica reazione che aspettava da troppo tempo ma che ancora una volta non sei stato in grado di fornirle.

Lei voleva sentirsi libera, tutto qua. Ma ha capito che con te non lo sarebbe mai potuta realmente essere. Perché tu quel "tradimento" gliel'avresti rinfacciato per sempre.

Ovviamente s'è incazzata. Come una qualsiasi persona sana di mente farebbe. 

E tu? .... Ti sei messo a piangere! 

Perchè semplicemente lei agiva da donna

Da qui i suoi... "non ti merito" "sei una persona meravigliosa" "mi dai attenzioni che io non so percepire" "è colpa mia all'80% se la relazione è andata male" "se non so essere felice da sola con me stessa, non potrò essere felice con gli altri".

Era oramai evidente ai suoi occhi che parlavate e parlate due lingue diverse. Questo è, null'altro.

Lei voleva e vuole un uomo a fianco, che la capisca che la sostenga. E tu al momento mi spiace per te, ma uomo non lo sei. Ed hai un sacco di lavoro interiore da fare prima di diventarlo.

 

Il mio consiglio spassionato? Lascia andare questa ragazza e ringraziala sinceramente perché ti sta dando la più grande occasione della tua vita. Quella di crescere. 

Ti ringrazio per la risposta. Il motivo per cui me lo ha detto é stato perché approcciandosi per la prima volta con me dopo la rottura, mi rivelò questo fatto dicendo che :" aveva necessità di farlo per svagarsi, ma non la fece stare meglio".  Per quanto riguarda il resto non ho mai rinfacciato il tradimento, sia mai, le uniche battute che ho fatto, erano : ma io sono meglio, ho le dimensioni più grosse ecc, ma senza nessuna intenzione di rinfacciarlo.

Non sono il tipo di persona che limita una persona, non le ho mai negato nulla, anzi sono il tipo di persona che incoraggia sempre. Se ho insistito per stare con lei é perché ho la consapevolezza che col tempo le cose si sarebbero sistemate, senza costruire nessuna gabbia. Tanto é che quando stavamo di presenza fisica non c'erano queste problematiche.

Gli errori che mi riconosco riguardano il fatto che non ho potuto darle, in lontananza determinate attenzioni. Che non sono riuscito ad esserle più vicino. Questo me lo riconosco. Ma non l ho fatto per cattiveria, perché non volessi farlo, ma perché ero appunto limitato in tutto, dal covid e dal resto. Sicuramente questa situazione non si sarebbe presentata, non é autoconvincimento. E se insisto così tanto é perché con lei sto bene, e sarei ipocrita ad affermare il contrario, così come lei é stata bene. Sicuramente una sua esigenza é avere accanto una persona che le stia vicino, anche fisicamente, cosa che attualmente non posso fare. E la sua paura più grossa é che a distanza di tempo, la stessa situazione di rimanere di nuovo sola, si possa presentare di nuovo. Per questo lei preferisce soffrire per la mia assenza, che per paura di rimanere di nuovo sola. Io, per rispetto suo, non voglio più fare nulla perché qualsiasi cosa posso fare la posso ferire.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sagittair
1 minuto fa, Vinnie1997 ha scritto:

Ti ringrazio per la risposta. Il motivo per cui me lo ha detto é stato perché approcciandosi per la prima volta con me dopo la rottura, mi rivelò questo fatto dicendo che :" aveva necessità di farlo per svagarsi, ma non la fece stare meglio".  Per quanto riguarda il resto non ho mai rinfacciato il tradimento, sia mai, le uniche battute che ho fatto, erano : ma io sono meglio, ho le dimensioni più grosse ecc, ma senza nessuna intenzione di rinfacciarlo.

Non sono il tipo di persona che limita una persona, non le ho mai negato nulla, anzi sono il tipo di persona che incoraggia sempre. Se ho insistito per stare con lei é perché ho la consapevolezza che col tempo le cose si sarebbero sistemate, senza costruire nessuna gabbia. Tanto é che quando stavamo di presenza fisica non c'erano queste problematiche.

Gli errori che mi riconosco riguardano il fatto che non ho potuto darle, in lontananza determinate attenzioni. Che non sono riuscito ad esserle più vicino. Questo me lo riconosco. Ma non l ho fatto per cattiveria, perché non volessi farlo, ma perché ero appunto limitato in tutto, dal covid e dal resto. Sicuramente questa situazione non si sarebbe presentata, non é autoconvincimento. E se insisto così tanto é perché con lei sto bene, e sarei ipocrita ad affermare il contrario, così come lei é stata bene. Sicuramente una sua esigenza é avere accanto una persona che le stia vicino, anche fisicamente, cosa che attualmente non posso fare. E la sua paura più grossa é che a distanza di tempo, la stessa situazione di rimanere di nuovo sola, si possa presentare di nuovo. Per questo lei preferisce soffrire per la mia assenza, che per paura di rimanere di nuovo sola. Io, per rispetto suo, non voglio più fare nulla perché qualsiasi cosa posso fare la posso ferire.

No caro, mi spiace. stai sbagliando tutto. Te la stai cantando e suonando come vuoi tu.

Mi son preso la briga di leggere anche le tue discussioni precedenti... e guarda caso in tutte c'è una struttura simile.

Facci caso perché a me risulta abbastanza evidente la cosa. 

E sinceramente non ci tengo che tu mi torni ogni tot anni a scrivere qua sopra perché si ripresenta sempre ed immancabilmente la stessa situazione. Devi anche un attimo imparare dai tuoi errori.

E questa è l'ennesima occasione per farlo.   

Se a te piace credere quello che hai scritto, cioè che lei preferisca soffrire la tua assenza per paura di rimanere di nuovo sola, beh sei liberissimo di fallo pure. Ma sarebbe l'ennesima opportunità sprecata. Perchè semplicemente questo non corrisponde a verità.

E non te lo dico perché sono un veggente o uno psicopatico che si diverte a disseminare rovina in relazioni di persone che nemmeno conosce. 

Te lo dico perchè la verità è tutta li, nelle parole di risposta che ti ha scritto lei. (mente solo nella parte dell'uomo con la u maiuscola. D'altra parte in un mare di durezza, ci sta una piccola carezza al cagnolino bastonato. Illuso tu se ci credi, soprattutto alla luce dei tuoi comportamenti ... )

Sinceramente sembra che quelle parole le abbia scritta un robot e non una donna, da tanto sono asettiche ed impersonali. 

Se ci pensi è una versione più edulcorata di quei messaggi di chat che ho visto nell'altra discussione con cui quell'altra ragazza ti intimava di non contattarla più e di non mettere dicerie in giro.

Vedi, quando le donne arrivano a questo punto significa che hanno proprio toccato il fondo. Si sono torturate, si sono messe le fette di salame sugli occhi, hanno lottato, sofferto pianto fino all'ultima lacrima, ma ora sono esauste, disilluse e consapevoli che purtroppo nulla può cambiare. O meglio tu non puoi cambiare. 

Il problema non sono le condizioni al contorno. La lontananza, il covid, il tuo lavoro, etc... il problema sei tu. O meglio quello che tu non sei e che oramai per lei è evidente. 

Tu, oggi come oggi non hai proprio più il potere nè di farla gioire, nè di farla soffrire. Sei un ricordo del passato, e lei ha già messo la parola fine sulla vostra storia.

Da lei non otterrai più nulla se non indifferenza.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Vinnie1997

Non voglio conf

54 minuti fa, Sagittair ha scritto:

No caro, mi spiace. stai sbagliando tutto. Te la stai cantando e suonando come vuoi tu.

Mi son preso la briga di leggere anche le tue discussioni precedenti... e guarda caso in tutte c'è una struttura simile.

Facci caso perché a me risulta abbastanza evidente la cosa. 

E sinceramente non ci tengo che tu mi torni ogni tot anni a scrivere qua sopra perché si ripresenta sempre ed immancabilmente la stessa situazione. Devi anche un attimo imparare dai tuoi errori.

E questa è l'ennesima occasione per farlo.   

Se a te piace credere quello che hai scritto, cioè che lei preferisca soffrire la tua assenza per paura di rimanere di nuovo sola, beh sei liberissimo di fallo pure. Ma sarebbe l'ennesima opportunità sprecata. Perchè semplicemente questo non corrisponde a verità.

E non te lo dico perché sono un veggente o uno psicopatico che si diverte a disseminare rovina in relazioni di persone che nemmeno conosce. 

Te lo dico perchè la verità è tutta li, nelle parole di risposta che ti ha scritto lei. (mente solo nella parte dell'uomo con la u maiuscola. D'altra parte in un mare di durezza, ci sta una piccola carezza al cagnolino bastonato. Illuso tu se ci credi, soprattutto alla luce dei tuoi comportamenti ... )

Sinceramente sembra che quelle parole le abbia scritta un robot e non una donna, da tanto sono asettiche ed impersonali. 

Se ci pensi è una versione più edulcorata di quei messaggi di chat che ho visto nell'altra discussione con cui quell'altra ragazza ti intimava di non contattarla più e di non mettere dicerie in giro.

Vedi, quando le donne arrivano a questo punto significa che hanno proprio toccato il fondo. Si sono torturate, si sono messe le fette di salame sugli occhi, hanno lottato, sofferto pianto fino all'ultima lacrima, ma ora sono esauste, disilluse e consapevoli che purtroppo nulla può cambiare. O meglio tu non puoi cambiare. 

Il problema non sono le condizioni al contorno. La lontananza, il covid, il tuo lavoro, etc... il problema sei tu. O meglio quello che tu non sei e che oramai per lei è evidente. 

Tu, oggi come oggi non hai proprio più il potere nè di farla gioire, nè di farla soffrire. Sei un ricordo del passato, e lei ha già messo la parola fine sulla vostra storia.

Da lei non otterrai più nulla se non indifferenza.

Non voglio confrontare le due storie. 

Per carità come dici te devo prendere esempio solo per poter crescere personalmente ( e lo apprezzo come consiglio). Per quanto la verità in fondo possa conoscerla solo lei, per quanto riguarda la parte del : dare attenzioni, il problema sorge quando inizio a darle e lei pensa che siano sforzate. Poi il giorno dopo riconosce che in realtà esagera Lei e chiede scusa per la reazione, ed a distanza di due ore torna ad accusarmi che sono finte. 

Ma ecco, per quello che hai scritto in precedenza, niente da eccepire 

Link al commento
Condividi su altri siti

Sagittair
3 minuti fa, Vinnie1997 ha scritto:

Per quanto la verità in fondo possa conoscerla solo lei, per quanto riguarda la parte del : dare attenzioni, il problema sorge quando inizio a darle e lei pensa che siano sforzate. Poi il giorno dopo riconosce che in realtà esagera Lei e chiede scusa per la reazione, ed a distanza di due ore torna ad accusarmi che sono finte. 

E ancora ... siamo sempre li. Psicologia femminile. 

Se non la conosci e non la accetti domande di sto tipo te le continuerai a fare.  Sempre. 

E te le fai perché sei un cazzo di maschio, che ragiona da maschio, con una psicologia maschile. E finché è cosi sta cosa non riesci a capirla.

E poi a dire il vero non c'è nulla da capire. C'é solo da accettare che quello è il suo comportamento perché quella è la sua natura di donna.

E' incoerente? Certo che lo è. Ma chi se ne fotte! Sicuramente non gliene frega nulla a lei di esserlo stata.

E poi lo dice pure il detto ... in amore ed in guerra niente regole.

Beh l'hai provato sulla tua pelle.

E lei grazie a questa incoerenza s'è salvata la pelle.

Perché tu invece di lasciarla nel suo brodo, le sei andato dietro. Ed è uscito allo scoperto quello che realmente sei. (uno che non sa quello di cui una donna ha realmente bisogno e che quindi non è nemmeno in grado di darglielo)

Per questo ti ha mollato.

Non prendertela per le mie parole, ma la tua situazione ad oggi questa è. 

Ora puoi continuare a recriminare, piangere sul latte versato etc...  oppure puoi guardarti sinceramente allo specchio e chiederti ma io chi sono? Cosa voglio davvero in una relazione, nella mia vita? Cosa voleva davvero quella ragazza da me? Come posso fare a non ricadere negli stessi errori con la prossima? 

Link al commento
Condividi su altri siti

Vinnie1997
2 minuti fa, Sagittair ha scritto:

E ancora ... siamo sempre li. Psicologia femminile. 

Se non la conosci e non la accetti domande di sto tipo te le continuerai a fare.  Sempre. 

E te le fai perché sei un cazzo di maschio, che ragiona da maschio, con una psicologia maschile. E finché è cosi sta cosa non riesci a capirla.

E poi a dire il vero non c'è nulla da capire. C'é solo da accettare che quello è il suo comportamento perché quella è la sua natura di donna.

E' incoerente? Certo che lo è. Ma chi se ne fotte! Sicuramente non gliene frega nulla a lei di esserlo stata.

E poi lo dice pure il detto ... in amore ed in guerra niente regole.

Beh l'hai provato sulla tua pelle.

E lei grazie a questa incoerenza s'è salvata la pelle.

Perché tu invece di lasciarla nel suo brodo, le sei andato dietro. Ed è uscito allo scoperto quello che realmente sei. (uno che non sa quello di cui una donna ha realmente bisogno e che quindi non è nemmeno in grado di darglielo)

Per questo ti ha mollato.

Non prendertela per le mie parole, ma la tua situazione ad oggi questa è. 

Ora puoi continuare a recriminare, piangere sul latte versato etc...  oppure puoi guardarti sinceramente allo specchio e chiederti ma io chi sono? Cosa voglio davvero in una relazione, nella mia vita? Cosa voleva davvero quella ragazza da me? Come posso fare a non ricadere negli stessi errori con la prossima? 

Ti ringrazio, sei stato illuminante. Meglio investire il tempo su se stessi che nel rimanerci male. Anche se necessito del tempo per metabolizzare la cosa 

  • Abbraccio 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...