Vai al contenuto

Quando le canzoni assumono un significato


vol-à-voile

Messaggi raccomandati

vol-à-voile

Apprezzo il tuo messaggio @Blego.

Due settimane fa mi sento con mio cugino via telefono, sposato con figli, mi chiede come andava con la mia ragazza, gli dico che erano già 3 mesi che ero single.
Da premettere che mesi fa ebbi una crisi in cui lui mi disse che è normale averla quando sei con qualcuno ecc.
Insomma, mi sente e mi dice “ancora? Ma proprio non vuoi capire che è tutta così la vita?”. Al che mi viene naturale e senza un attimo di esitazione dirgli “ preferisco essere libero che in una galera”.
Muto.
Parlando con mia madre uscì fuori che questo cugino era desideroso di avere una famiglia ed aveva probabilmente messo da parte l’amore per la sua compagna. Giusto? Non giusto? Ha ottenuto ciò che voleva (terapia di coppia inclusa, a quanto mi diceva mia madre).

Nel frattempo io continuo la mia vita cercando di pensarci il meno possibile, ma il pensiero sulla mia ex cade sempre senza però capire bene il perché dato che è la prima volta che mi trovo dall’altra parte della barricata e non pensavo fosse così doloroso 

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
vol-à-voile
Inviato (modificato)

Ho avuto un paio di settimane toste dal punto di vista emotivo: ho spesso pensato alla mia ex durante le mie lunghe passeggiate, sono finito a vedere foto e video suoi e nostri, soprattutto i suoi dove fa la pagliaccia e mi hanno realmente fatto bene in cuor mio, mi facevano sorridere nella sua tenerezza, tanto che ho realmente pensato di scriverle. Ho aspettato però prima la terapia per spiegare quanto successo alla mia psicoterapeuta e magari poi pensare sul da farsi.

Stamane le ho scritto una mail, molto sintetica, in cui le chiedevo come stava, che era da tempo che volevo sapere se stava bene, se avesse cominciato a lavorare e dove. Le ribadito che spero che stia realmente bene e contenta e soddisfatta con il suo lavoro e con i bambini (è una maestra delle elementari).

Mi ha risposto che sta bene, che sta facendo molti giri di classi per la provincia (è ancora una supplente) però è molto contenta del lavoro e che si augura che anche io stia bene.

Non lo nego: la mail mi ha dato un sobbalzo al cuore, l’ho letta e riletta diverse volte nonostante fosse alquanto sintetica.

Vorrei chiederle altro, sapere qualche dettaglio della sua “felicità”, ma non vorrei neanche passare per egoista dato che in fin dei conti le ho fatto del male. Dovrò pensare bene.

 

Avevo promesso di andare oltre la questione e di non scrivere più qui ma mi sa che questo topic mi terrà incollato qui sopra per un po’.

Modificato da vol-à-voile
Link al commento
Condividi su altri siti

Blego

Questa partita si gioca sul filo del rasoio della tua capacità di interpretare e riconoscere quello che provi e comportarti di conseguenza senza cedere agli schemi difensivi automatici della tua psiche. 

Finora sei stato abbastanza coerente e allineato tra ciò che senti e ciò che fai non cedendo alle (normali) ricadute emotive. 

Ci sta che tu l'abbia contattata e che tu sia curioso della sua vita: si vede che devi averle voluto davvero bene a questa donna.

Non colpevolizzarti. 

Diventare in poco tempo degli sconosciuti fa perdere il terreno da sotto i piedi al nostro ego: è una sorta di "morte". Per controbilanciare tenta disperatamente, attraverso delle emozioni sgradevoli, di farti compiere delle azioni per apparentemente evitare la morte di cui sopra. È tutto inutile e,razionalmente, lo sai. 

È un lutto. Lo devi vivere come tale e lo stai facendo alla grande. 

Link al commento
Condividi su altri siti

vol-à-voile

Ciao @Blego, grazie della risposta.

Sono molto vuoto, era da tempo che non mi sentivo così: non me ne frega nulla di niente e nessuno, potrei sul serio passare le giornate vegetando su un divano. Non lo faccio per rispetto a me stesso e perché anche mi sono sempre rifiutato di avere il classico pensiero deprimente di chi non sta bene mentalmente.

Sono oramai 4 mesi in cui non avverto il benché minimo stimolo verso il gentilsesso. Ricordo per un periodo mi scaricai Tinder giusto per perdere tempo: un disastro, sia visivamente (0 attrazione verso anche ragazze oggettivamente belle) ma sopratutto le conversazioni le terminavo sempre io e smettevo di rispondere perché finivo sempre a confrontare la brillantezza della mia ex con la mediocrità delle donne in questione.

Resisto e tutto quello che vuoi, ma lei mi rimane comunque nel cuore e sapere che sta bene e che è felice mi riempie comunque il cuore di gioia, cosa che non sentivo oramai da diverso tempo.

Ma sono comunque nel torto qualsiasi cosa faccia, per cui se dovessi comunque risponderle cercherò di farlo essendo il più neutrale possibile, perché farle ulteriore male farebbe il doppio del male a me, è questo il vero pericolo 

  • Grazie! 1
  • Abbraccio 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Sensei10
17 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Sono molto vuoto, era da tempo che non mi sentivo così: non me ne frega nulla di niente e nessuno,

Vol, non sai quanto ti capisco. 

Conoscere qualcuna sembra uno sport ripetitivo e, quando succede, oltre alle formalità di cortesia non si va. 

Su Tinder ho inventato fidanzate inesistenti e improvvise, non volendo ghostare né dare pali ho dovuto sparare sta cazzata per annullare match anche potenzialmente buoni. Ma non c'è mai una scintilla, al di là di quella col bel sorriso, il fisico, la simpatia, mi sembrano tutte uguali. 

Recentemente sono uscito con una ragazza molto più giovane di me, di quelle che ti vedono come una specie di guru qualsiasi affermazione tu faccia. Un bacio dopo averla riaccompagnata a casa, all'invito a salire ho declinato. Volevo tornarmene a casa, a pensare ai fatti miei. L'ho sentita talmente malleabile che mi ha fatto tenerezza.

Giorni fa mi ha ricontattato la mia ultima ex degna di questa "definizione", una storia andata a morire a gennaio per non si sa quale ragione, in fondo stavamo bene. Ed ero anche piuttosto preso, ma abbiamo retto male alcune pressioni esterne negli ultimi tempi. Sono stato educato ma stringato. Telegrafico, anzi. Credo abbia capito, non è il tipo che ha bisogno di test. Avrei voluto dirle molte cose, provare a rivederla. Credimi, mi costa fatica. Se avessi una minima spinta, però, lo farei. Lo farei con tutti i timori del caso, forse cercando di impostare diversamente il rapporto. 

Ti voglio fare una domanda: la paura di farle male pensi sia dovuta ad un'asimmetria sentimentale o al fatto che in qualche maniera tu ti senta più "forte" e più in alto di lei?

  • Mi piace! 2
  • Abbraccio 1
Link al commento
Condividi su altri siti

vol-à-voile
Inviato (modificato)
14 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Volevo tornarmene a casa, a pensare ai fatti miei.

Grazie anche a te per la risposta, fa sempre piacere leggere i “vecchi” del forum darsi le pacche sulla spalla a vicenda.

Ti comprendo: se leggi questo piccolo scorcio di diario, noterai che ho avuto lo stesso identico atteggiamento. Mi piacerebbe analizzare e dire che sono oramai tutte uguali, che mi hanno rotto il cazzo, che sono arrivate ad essere talmente noiose ed inarrivabili che finiscono per sabotarsi da sole e che preferisco una bella sega solo in casa. Magari avrò anche ragione ma qui devo ammettere una sola cosa: sono io, non sono loro. Sono io che non funziono. E non c’è nulla di male - per carità di Dio - devo imparare ad aggiustarmi. Come? Bella domanda.

14 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Ti voglio fare una domanda: la paura di farle male pensi sia dovuta ad un'asimmetria sentimentale o al fatto che in qualche maniera tu ti senta più "forte" e più in alto di lei?

Credo che molto più ingenuamente sia dovuto da ciò che provo per lei: quando le ho scritto, il mio cuore era nervoso. Quando ho letto la notifica con il suo nome, il mio cuore batteva. Quando la vedo in foto o video sorridere, idem.
Sapere o anche solo immaginare (perché di questo si tratta) che con una mail potrei farle riaffiorare ricordi di quel 4 novembre 2022 mi lacera il cuore, credimi. È semplice empatia

Modificato da vol-à-voile
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Nila

Mi inserisco solo un secondo, perchè i vostri ultimi messaggi mi hanno strappato un sorriso di tenerezza. Qualche ora fa ho scritto anch'io parole simili a Tokyo in un suo thread, e ogni tanto fa bene leggere che certi sentimenti e sensazioni non hanno genere. Ma sono comuni agli esseri umani. 

Mi sento solidale con voi e con il vostro periodo, io ne sto uscendo adesso, ma veramente da poco. 

Tempo al tempo.

  • Mi piace! 1
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Sensei10
Adesso, vol-à-voile ha scritto:

Mi piacerebbe analizzare e dire che sono oramai tutte uguali, che mi hanno rotto il cazzo, che sono arrivate ad essere talmente noiose ed inarrivabili che finiscono per sabotarsi

Concordo, piacerebbe anche a me.

Confesso che il mio narcisismo mi ha sempre protetto. In genere, il pensiero della noia proveniente dall'esterno mi salvava, quando qualcosa non andava. È facile dire che la tipa di turno non è quella giusta. O che una vale l'altra, quando si tratta di scartare. È stupido, sai che non è vero, ma ti aiuta.

Ecco, adesso mi sta succedendo la stessa cosa ma, come te, sono io che non la faccio andare. C'è qualcosa che nasce a priori, una non-volontà che stento a superare.

Abbiamo una differenza enorme, se non sbaglio, che è l'età. Io sono ad un punto un po' critico, non dico arrivato perché non lo sono e guai a pensarlo, ma sto tirando qualche somma. E sono stanco. È una stanchezza di cui, non lo nego, non so parlare. Non mi viene facile. E non voglio inquinare il tuo thread con le mie riflessioni. Ma prima o poi devi pure fare i conti con quello che ti rimane dei tuoi errori, e non sempre puoi rimediare.

Tu sei un ragazzo giovane, con un lavoro che moltissimi ti invidierebbero (non so cosa fai, ma leggendoti ho capito che è qualcosa di poco comune e soddisfacente), hai una grande maturità, e altre cose che, istintivamente, direi più che positive.  Hai un mondo da scoprire, ancora. Ma ho idea che queste sensazioni che provi, su cui puoi certamente lavorare al meglio, provengano da un'introspezione profonda e forte. E tranne repentini stravolgimenti, difficilmente cambierai. È un grande vantaggio, perché trarrai il meglio dagli altri e a tua volta lo proietterai. Non solo sulle donne, anche sugli amici, sulle conoscenze. Tuttavia un'aura percepibile è pure un problema, perché accanto ai successi ci sarà sempre l'intimo sentore di solitudine. Naturalmente posso dire una cazzata, ma non lo so. Da quel pochissimo che ricavo dai tuoi post, l'aria è familiare.

21 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

semplice

L'empatia è un dono, tutt'altro che semplice.

Capire l'altro è magnifico.

Assorbire lo stato d'animo altrui, purtroppo, diventa una tortura; è lo specchio esatto di quando incappiamo in qualcuno non empatico ed egoista, e ci chiediamo come sia possibile. Lo è. E lo è quando qualcuno non prova nulla per noi, figuriamoci quando prova troppo, e troppo diversamente.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

vol-à-voile
27 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

E non voglio inquinare il tuo thread con le mie riflessioni.

Credo che sono un paio di topic dove “inquiniamo” pensieri altrui. Tranquillo, esprimiti pure: cosa c’è che va, cosa c’è che NON va, qual è il tuo piano di azione e così via.

28 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Tu sei un ragazzo giovane

Ti ringrazio ma tra due settimane sono già 38 ahimè, di giovane non mi rimane più neanche la tessera del bus.

30 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

provengano da un'introspezione profonda e forte.

Da piccolo ricordo mia madre una volta mi prese a sberle perché non parlavo, non mi esprimevo. Sono sempre stato introspettivo e ora tranne questi ultimi anni in cui mi sono aperto di più, sono ritornato al punto di prima. 
 

31 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

l'intimo sentore di solitudine

Penso sia il problema più grande: non riesco più a gestire la solitudine. Mia madre invecchia, la mia famiglia è inesistente è sparsa per tutta Italia, io sono fuori da anni, i miei amici hanno le loro vite con mogli e figli. E ci sono io che se rimango qua non ho nessuno, se torno in Italia di nuovo bisogna ricominciare da zero. Voglio smetterla di avere questo atteggiamento ma a 38 anni, sai meglio di me che uscire e iscriversi a corsi che non sopporti solo per socializzare è una cosa che ti fa una pigrizia infinita. O sbaglio? 
 

34 minuti fa, Sensei10 ha scritto:

Assorbire lo stato d'animo altrui, purtroppo, diventa una tortura; è lo specchio esatto di quando incappiamo in qualcuno non empatico ed egoista, e ci chiediamo come sia possibile. Lo è. E lo è quando qualcuno non prova nulla per noi, figuriamoci quando prova troppo, e troppo diversamente.

Te pensa che la mia ex era uguale uguale, di una empatia pazzesca. Una donna con due coglioni enormi ma allo stesso tempo un’empatia pazzesca.

Per cui penso che con lei ho a maggior ragione un occhio di riguardo 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Sensei10
52 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Tranquillo, esprimiti pure: cosa c’è che va, cosa c’è che NON va, qual è il tuo piano di azione e così via.

Prima di tutto, grazie.

Secondo poi, è curioso. Ho sempre pensato, lo penso tutt'ora e credo di averlo scritto nel forum ogni tanto, che nella vita non conti molto il progetto che si mette in cantiere. Quello può fallire, può cambiare, può essere ripensato. Quello che veramente conta, sempre, è il piano B. 

Sul lavoro ti abitui ad averlo costantemente. I più fighi ti diranno che possiedi una grande attitudine al problem solving, la verità è che hai in tasca un piano B. 

Beh... Non ho alcun piano B, attualmente. Questo disorienta e allo stesso tempo mette di buonumore, se ci penso bene. Perché per una volta lascerò che che sia l'istinto di sopravvivenza a parlare. Per ora posso staccare un po' la spina, l'ho fatto tante volte. Ma adesso non ho programmi di riserva. Vediamo cosa succede. Quando hai dimestichezza con la capacità di prendere di petto gli avvenimenti, fai sempre in tempo a ricominciare. Almeno spero. Ma per ora, per una volta soltanto, lascerei fluire gli eventi. Niente fatalismi, sia chiaro. Ma posso concedere ad energie, mente e sentimenti una vacanza. Se la meritano.

Probabilmente non accadrà niente di speciale. Quantomeno mi servirà per ricarburare.

52 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

tra due settimane sono già 38 ahimè, di giovane non mi rimane più neanche la tessera del bus.

Sì in effetti ricordo con molto dispiacere quando cominciarono a venire meno alcuni privilegi "da giovane", so che la tua è una battuta ma poi se vai a vedere corrisponde alla verità. 

Premesso che ognuno è a modo suo, devo dire che andando avanti dopo i 30 ho attraversato onde sinusoidali, e i picchi sono stati entusiasmanti. Considera però che alla tua età ero già padre e sposato da qualche anno. Ma stavo benissimo, al tempo. Dopodiché si è rotto qualcosa irrimediabilmente. La cosa più singolare è che le storie post matrimonio sono state, per quanto brevi, tra le più intense mai avute. 

Comunque a 38 anni sei giovane, sei nel pieno della maturità ed è un momento piuttosto cruciale: tra due o tre, quattro anni vedrai i tuoi coetanei ingobbirsi, riempirsi di rughe, occhiaie, pance prominenti e doppi menti. A livello emotivo, li vedrai rassegnati, fermi, placidi nel loro calo di interesse verso la vita. Tranne qualche sporadica eccezione, naturalmente. Sentirai discorsi insopportabili, lamentele stanche. Ora è il momento per mettere, come si dice, fieno in cascina. A 45, il giro di volta: per la mia esperienza o sbocci di nuovo o appassisci. Se tanto mi dà tanto, non appassirai.

52 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

sono ritornato al punto di prima. 

Non è un male.

Come ti dicevo, l'introspezione è qualcosa che i più non hanno o hanno limitatamente.

Alla gente fa schifo rispondere alle domande. Fa paura. Quindi le evita, e si nutre di manciate di sicurezze che sono, in realtà, sabbie mobili. 

Sai quante persone si sposano per trovare solo tranquillità? Quasi tutti. Pochi per amore. E con amore intendo tutto, non solo l'affetto più genuino. Perché l'affetto poi diventa sentimento fraterno, ed è un'altra storia rispetto al desiderio di vibrare accanto all'altra. 

Ti aiuterà, essere così. Ti aiuterà ma a momenti sarà la tua croce, perché in un mondo dove tutti camminano a testa bassa, continuare a tenerla alta per guardarti intorno potrà a tratti essere un vanto o un peso.

52 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Voglio smetterla di avere questo atteggiamento ma a 38 anni, sai meglio di me che uscire e iscriversi a corsi che non sopporti solo per socializzare è una cosa che ti fa una pigrizia infinita. O sbaglio? 

Lo sport che pratico da sempre è il nuoto.

Negli ultimi anni ho un po' mollato ma, come posso, riprendo. L'ultima volta che ho frequentato assiduamente una piscina è stata l'estate scorsa. Quindi sono il meno indicato a parlare di attività di gruppo.

Sui corsi per socializzare sfondi una porta aperta, sembra un po' Fight Club, con Norton che cerca un diversivo per non impazzire. O uno ha una passione che vuole proprio coltivare o diventa un esercizio patetico. Non sbagli.

Guarda, io sono da sempre residente nella stessa città. Ho amici stretti che conosco dall'adolescenza, sposati, con figli, più o meno impegnati. Non tutti, per mia fortuna. Ma tra lavoro e scazzi, non ti vedi poi così tanto (per fortuna). I genitori non li ho. Sono papà e questo chiaramente è il mio primo pensiero, nonostante la separazione. 

Se tu mi conoscessi, diresti di me che sono molto socievole. Perché poi è vero, non è che indosso una maschera. Però... Alla fine adoro la mia intimità. Mi piace stare per conto mio. Mi piace starmene con me stesso. Ho dovuto lavorare, anche inconsapevolmente, per avere questa socialità, la facilità di attaccare bottone, di introdurre un discorso, di risultare più o meno brillante e di sentirmi chiedere ogni volta "Va tutto bene?" semplicemente perché stavo facendo ciò che fanno tutti, cioè i cazzi miei. Alla fine sono riuscito a mediare gli aspetti, complice anche il fatto che ho ricominciato dopo tanti a vivere da solo. 

Se tu senti il fardello di questa solitudine, forse devi direzionare la modalità di rapportarti al prossimo. Che non significa accontentarsi di uscire col primo che passa o frequentare una tipa qualunque giusto per fare coppia, ma avere un "grip", in maniera tale da non sentirti fuori posto e da fare da traino per gli altri. Mi dirai: sì ma in pratica? Beh, sei all'estero. Hai viaggiato, anche se per lavoro, in posti che altri non vedono o vedono per qualche giorno da turisti. Già questo è un bagaglio che ti rende effettivamente diverso dalla gran parte della gente. Perché avrai fatto delle esperienze. E ne farai altre. A cui affiancherai elementi su elementi. 

Potresti avere un sogno nel cassetto. Non tanto per allargare i tuoi giri, quanto per riempire meglio il tuo bagaglio.

Oppure, meno genericamente, darti del tempo. Con pazienza. Dedizione, quasi.

Penso che ognuno possa costruire il proprio racconto. Ma poi deve essere interessante; di scrittori è pieno il mondo, di scrittori appassionanti no. Quei pochi che ci sono vengono apprezzati e ricercati. 

1 ora fa, vol-à-voile ha scritto:

Per cui penso che con lei ho a maggior ragione un occhio di riguardo 

Chiaro.

Ed è esattamente il motivo per cui ci innamoriamo.

Quasi tutti di un'idea, alcuni di una persona.

E per questo dopo un po' sembra di non riuscire a trovare nessuno. E si avverte un senso di estraneità. Di confronto impietoso. Di "chi cazzo me lo fa fare". 

Guarda, aver a che fare con ex particolarmente in gamba è drammatico, in realtà. Non è un bene. Perché quando finisce, puoi essere sollevato, dispiaciuto, come ti pare, ma avrai inconsciamente alzato il tuo livello e se già prima erano in poche a incuriosirti, dopo saranno ancora meno. È lì che affiora la crisi, perché si innesta lo stallo conseguente. 

È normale che tu abbia un occhio di riguardo per lei. Ti fa onore. 

Datti tempo, ancora.

  • Mi piace! 1
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...