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Ho bisogno di sfogarmi e non so più come gestirmi.


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bass_97

Era da un bel po' che non aprivo un topic, negli ultimi mesi ho cercato di tenermi il più attivo possibile qui sul forum cercando di aiutare gli altri, di trovare conforto anche nel vedere che di fronte ai problemi di cuore non sono l'unico stronzo sulla terra. A volte penso come esistano situazioni ben peggiori della mia, decisamente più orrorifiche ma nonostante i miei sforzi mi sento perso. Alcuni di voi sanno il mio background, in fondo ho sempre cercato di scucirmi nel dare una mano, forse per sentirmi meno solo e far sentire gli altri meno solo.

Ma un recap non fa mai male per chi non avesse tenuto il segno, vi faccio il favore di metterlo in spoiler.

Spoiler

A marzo di quest'anno sono stato lasciato dalla mia prima ragazza con cui ho passato 2 anni molto intensi di relazione. Sono stati anni difficili lo ammetto, il covid ha complicato parecchio le cose oltre ad un mio problema di salute fisica che fortunatamente si è risolto questo aprile (problema che mi portavo dietro da quasi 2 anni e mezzo). Non voglio dilungarmi sul come mi ha mollato, ma è stata la classica litigata esplosiva dopo un periodo buio per entrambi. Litigata di sfogo in realtà, che non credevo avrebbe portato le cose a come sono ora. Ancora adesso mi maledico per aver perso la testa quel famoso sabato sera ed essermi incazzato per una stronzata. In fondo bastava che resistessi ancora un po' e tutto si sarebbe sgonfiato, per entrambi. 

Boom. 3 giorni di silenzio. Rottura.

Io corro ai ripari, penso che non voglio perderla e decido di usare la testa e non il cuore. Vado su google. Dimmi che fare sciamano del 21 secolo? 
"Fai no contact".

Okay, faccio no contact. Passano i mesi. Nessun rumore, solo quello della ghisa che sollevo e delle notifiche di Tinder dopo mesi di esitazione. 

Niente di niente.

La contatto dopo 5 mesi, questo agosto. Lei ha voltato pagina, mi dice che è disponibile per vederci, ma che ora frequenta un'altra persona e ci tiene. Mi vengono le vertigini, mi sale il sangue al cervello. In fondo dovevo comportarmi da manuale, fare finta di nulla, presentarmi e riattrarla, l'ho fatto quando ero una versione peggiore di me, perché non dovrei riuscirci di nuovo? Non ce la faccio. Sbotto. "Come un altro?". Botta e risposta senza senso. Zerbinaggio a non finire, io che le dico che questo non può essere vero e che per me lei è importante, specialmente perché provando a stare con altre donne avevo solo la testa per lei. In fondo nel suo storico lei mi ha raccontato che dopo la fine di una relazione faceva passare anni, anche se in quei casi era lei la mollata. Non riuscivo a crederci. Ad una certa lei mi chiama, la conversazione stava diventando insostenibile via chat. Le dita non erano abbastanza veloci per vomitare tutti i pensieri e le emozioni che provavo in quel momento.

Mi chiede: "Che cosa vuoi? Perchè tutto questo adesso?"

Io: "Perchè non riesco ad andare avanti, non abbiamo mai avuto un confronto. Ti ho aspettata, ti ho lasciato il tuo spazio, ho rispettato la tua scelta nonostante io ti amassi e non ho ricevuto nessun chiarimento. Nessun interessamento. Nulla. Come è possibile? Fino a pochi giorni prima dicevi di amarmi, ti ho trattata coi guanti nei mesi, ti ho sempre sostenuta, aiutata e persino nella tua scelta di rompere ho deciso per amore di non oppormi ed accettare. "

Lei: "Io non ti amavo più, quando litigavamo mi sentivo sfinita"

Io: "Non litigavamo mai, anzi il problema è che ogni volta che dovevo dire qualcosa i toni diventano esasperanti e drammatici. Al contrario è normale litigare di tanto in tanto, ma poi se ami una persona ci vai sopra. Non siamo perfetti. Ti prego."

La conversazione va avanti. Scuse confuse. Ammette di essere stata egoista, io la incalzo e cerco di farle capire quanto mi abbia ferito. Arriva ad urlarmi al telefono "Mi stai rovinando i mesi di terapia, sei arrivato troppo tardi dovevi farti vivo prima. Non staremo insieme, ne ora ne mai!"

Questo è quanto ricordo meglio di quella conversazione. In generale mi ha spiegato che nei mesi non ha avuto ripensamenti, che una delle sue più care amiche (che io ho visto due volte cacate perchè col covid era praticamente morta) si è rifatta viva e l'ha aiutata. L'ha integrata nel suo gruppo di amici. E guarda che succede: il cazzo pronto. Fumante, scaldato in tempo, tra l'altro medico e ricco. Il magico no contact non ha funzionato perchè lei manco ha avuto tempo di respirare e rimuginare che aveva già tutto apparecchiato. 

Io non ce la faccio più. Continuo a stare male, a pensare di volerla riconquistare ma sono in un gioco truccato. Non è solo 1 vs 1 con il ragazzo in questione, ma sarei io vs tutti gli amici nuovi (che sicuramente hanno un valore inflazionato essendo strettissimi della sua cara amica). Perché se lei rompesse con questo è come se si inimicasse tutti e lei non può permettersi questa merdata. Senza contare che io non posso darle le emozioni che, al di fuori del nuovo pisello, la nuova combricola le dà. Mi sento morire dentro.

Cerco di pensare a me stesso, trombo qualche ragazza di tanto in tanto (free, sia chiaro), ma continuo a pensare a lei. Sono ossessionato, mi sveglio pensando a lei, mangio pensando a lei, vado in palestra e penso a lei, mi sego e penso a lei. Solo lei. Lei, lei e lei.
Sto cercando in ogni modo a diventare un uomo migliore, più attraente, più forte, ma mi devasta vivere con la consapevolezza che lei non c'è e non ci sarà più. Che tutto quello che posso diventare non posso condividerlo con lei. Che il mio sogno di invecchiare insieme sia in frantumi.

Non riesco a dare un senso alla mia vita senza lei. Sopravvivo, cerco il piacere o di fare attività che possano garantirmi un piacere a lungo termine, mi distraggo ma sempre con l'amaro in bocca e il magone.

Ogni tanto arriva la speranza che prova a salvarmi e a cullarmi sussurrandomi "prima o poi tornerà" oppure "prima o poi la dimenticherai e riderai di quanto sei stato coglione a starci male". Il punto è che ho 25 anni, non 20. Continuo a pensare che a 30 anni è giusto iniziare a mettere su famiglia, il tempo stringe. Vorrei lei. Non voglio stare con una donna che sta con me perché è giunto il tempo di sistemarsi nonostante l'orologio biologico. Ma soprattutto ho paura che la mia ex, trovandosi in questo eden di amici con questo nuovo tizio, mi dimentichi per sempre e ci faccia famiglia. Che se lo sposi.

Mi sento in colpa a non riuscire ad essere felice per lei, perché io sento di essere l'uomo della sua vita. Ma il tempismo nella vita è tutto e per cui continuo a piangere da solo, sentendomi soprattutto solo. Mi commisero, mi sento un coglione perché un vero uomo avrebbe le spalle larghe da dire "Sai cosa? Fanculo, io ho l'obbligo di tollerare questa merda, posso conviverci ed essere felice". 

Non ci riesco. Sono passati 8 mesi ormai. Mi farebbe piacere leggere l'esperienza di qualcuno che ha provato o sta provando l'inferno, il più possibile vicino al mio girone. 

Scusate il dramma, sta sera è così che mi sento. 

Tema musicale prediletto che si accosta bene al mio stato d'animo.

 

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GhostRider77
1 ora fa, bass_97 ha scritto:

Io non ce la faccio più. Continuo a stare male, a pensare di volerla riconquistare ma sono in un gioco truccato. Non è solo 1 vs 1 con il ragazzo in questione, ma sarei io vs tutti gli amici nuovi (che sicuramente hanno un valore inflazionato essendo strettissimi della sua cara amica). Perché se lei rompesse con questo è come se si inimicasse tutti e lei non può permettersi questa merdata. Senza contare che io non posso darle le emozioni che, al di fuori del nuovo pisello, la nuova combricola le dà. Mi sento morire dentro.

Questa roba delle dinamiche di gruppo l'ho sempre odiata anche io, davvero non riesco a concepire come una persona possa essere così succube delle scelte di un gruppo, anche io ho avuto questo tipo di problemi con le ultime tipe con cui ci ho provato. Ti sono vicino amico, purtroppo non so come aiutarti, spero che qualcun'altro sappia darti una risposta migliore.

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Pete Bondurant
1 hour ago, bass_97 said:

Era da un bel po' che non aprivo un topic, negli ultimi mesi ho cercato di tenermi il più attivo possibile qui sul forum cercando di aiutare gli altri, di trovare conforto anche nel vedere che di fronte ai problemi di cuore non sono l'unico stronzo sulla terra. A volte penso come esistano situazioni ben peggiori della mia, decisamente più orrorifiche ma nonostante i miei sforzi mi sento perso. Alcuni di voi sanno il mio background, in fondo ho sempre cercato di scucirmi nel dare una mano, forse per sentirmi meno solo e far sentire gli altri meno solo.

Ma un recap non fa mai male per chi non avesse tenuto il segno, vi faccio il favore di metterlo in spoiler.

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A marzo di quest'anno sono stato lasciato dalla mia prima ragazza con cui ho passato 2 anni molto intensi di relazione. Sono stati anni difficili lo ammetto, il covid ha complicato parecchio le cose oltre ad un mio problema di salute fisica che fortunatamente si è risolto questo aprile (problema che mi portavo dietro da quasi 2 anni e mezzo). Non voglio dilungarmi sul come mi ha mollato, ma è stata la classica litigata esplosiva dopo un periodo buio per entrambi. Litigata di sfogo in realtà, che non credevo avrebbe portato le cose a come sono ora. Ancora adesso mi maledico per aver perso la testa quel famoso sabato sera ed essermi incazzato per una stronzata. In fondo bastava che resistessi ancora un po' e tutto si sarebbe sgonfiato, per entrambi. 

Boom. 3 giorni di silenzio. Rottura.

Io corro ai ripari, penso che non voglio perderla e decido di usare la testa e non il cuore. Vado su google. Dimmi che fare sciamano del 21 secolo? 
"Fai no contact".

Okay, faccio no contact. Passano i mesi. Nessun rumore, solo quello della ghisa che sollevo e delle notifiche di Tinder dopo mesi di esitazione. 

Niente di niente.

La contatto dopo 5 mesi, questo agosto. Lei ha voltato pagina, mi dice che è disponibile per vederci, ma che ora frequenta un'altra persona e ci tiene. Mi vengono le vertigini, mi sale il sangue al cervello. In fondo dovevo comportarmi da manuale, fare finta di nulla, presentarmi e riattrarla, l'ho fatto quando ero una versione peggiore di me, perché non dovrei riuscirci di nuovo? Non ce la faccio. Sbotto. "Come un altro?". Botta e risposta senza senso. Zerbinaggio a non finire, io che le dico che questo non può essere vero e che per me lei è importante, specialmente perché provando a stare con altre donne avevo solo la testa per lei. In fondo nel suo storico lei mi ha raccontato che dopo la fine di una relazione faceva passare anni, anche se in quei casi era lei la mollata. Non riuscivo a crederci. Ad una certa lei mi chiama, la conversazione stava diventando insostenibile via chat. Le dita non erano abbastanza veloci per vomitare tutti i pensieri e le emozioni che provavo in quel momento.

Mi chiede: "Che cosa vuoi? Perchè tutto questo adesso?"

Io: "Perchè non riesco ad andare avanti, non abbiamo mai avuto un confronto. Ti ho aspettata, ti ho lasciato il tuo spazio, ho rispettato la tua scelta nonostante io ti amassi e non ho ricevuto nessun chiarimento. Nessun interessamento. Nulla. Come è possibile? Fino a pochi giorni prima dicevi di amarmi, ti ho trattata coi guanti nei mesi, ti ho sempre sostenuta, aiutata e persino nella tua scelta di rompere ho deciso per amore di non oppormi ed accettare. "

Lei: "Io non ti amavo più, quando litigavamo mi sentivo sfinita"

Io: "Non litigavamo mai, anzi il problema è che ogni volta che dovevo dire qualcosa i toni diventano esasperanti e drammatici. Al contrario è normale litigare di tanto in tanto, ma poi se ami una persona ci vai sopra. Non siamo perfetti. Ti prego."

La conversazione va avanti. Scuse confuse. Ammette di essere stata egoista, io la incalzo e cerco di farle capire quanto mi abbia ferito. Arriva ad urlarmi al telefono "Mi stai rovinando i mesi di terapia, sei arrivato troppo tardi dovevi farti vivo prima. Non staremo insieme, ne ora ne mai!"

Questo è quanto ricordo meglio di quella conversazione. In generale mi ha spiegato che nei mesi non ha avuto ripensamenti, che una delle sue più care amiche (che io ho visto due volte cacate perchè col covid era praticamente morta) si è rifatta viva e l'ha aiutata. L'ha integrata nel suo gruppo di amici. E guarda che succede: il cazzo pronto. Fumante, scaldato in tempo, tra l'altro medico e ricco. Il magico no contact non ha funzionato perchè lei manco ha avuto tempo di respirare e rimuginare che aveva già tutto apparecchiato. 

Io non ce la faccio più. Continuo a stare male, a pensare di volerla riconquistare ma sono in un gioco truccato. Non è solo 1 vs 1 con il ragazzo in questione, ma sarei io vs tutti gli amici nuovi (che sicuramente hanno un valore inflazionato essendo strettissimi della sua cara amica). Perché se lei rompesse con questo è come se si inimicasse tutti e lei non può permettersi questa merdata. Senza contare che io non posso darle le emozioni che, al di fuori del nuovo pisello, la nuova combricola le dà. Mi sento morire dentro.

Cerco di pensare a me stesso, trombo qualche ragazza di tanto in tanto (free, sia chiaro), ma continuo a pensare a lei. Sono ossessionato, mi sveglio pensando a lei, mangio pensando a lei, vado in palestra e penso a lei, mi sego e penso a lei. Solo lei. Lei, lei e lei.
Sto cercando in ogni modo a diventare un uomo migliore, più attraente, più forte, ma mi devasta vivere con la consapevolezza che lei non c'è e non ci sarà più. Che tutto quello che posso diventare non posso condividerlo con lei. Che il mio sogno di invecchiare insieme sia in frantumi.

Non riesco a dare un senso alla mia vita senza lei. Sopravvivo, cerco il piacere o di fare attività che possano garantirmi un piacere a lungo termine, mi distraggo ma sempre con l'amaro in bocca e il magone.

Ogni tanto arriva la speranza che prova a salvarmi e a cullarmi sussurrandomi "prima o poi tornerà" oppure "prima o poi la dimenticherai e riderai di quanto sei stato coglione a starci male". Il punto è che ho 25 anni, non 20. Continuo a pensare che a 30 anni è giusto iniziare a mettere su famiglia, il tempo stringe. Vorrei lei. Non voglio stare con una donna che sta con me perché è giunto il tempo di sistemarsi nonostante l'orologio biologico. Ma soprattutto ho paura che la mia ex, trovandosi in questo eden di amici con questo nuovo tizio, mi dimentichi per sempre e ci faccia famiglia. Che se lo sposi.

Mi sento in colpa a non riuscire ad essere felice per lei, perché io sento di essere l'uomo della sua vita. Ma il tempismo nella vita è tutto e per cui continuo a piangere da solo, sentendomi soprattutto solo. Mi commisero, mi sento un coglione perché un vero uomo avrebbe le spalle larghe da dire "Sai cosa? Fanculo, io ho l'obbligo di tollerare questa merda, posso conviverci ed essere felice". 

Non ci riesco. Sono passati 8 mesi ormai. Mi farebbe piacere leggere l'esperienza di qualcuno che ha provato o sta provando l'inferno, il più possibile vicino al mio girone. 

Scusate il dramma, sta sera è così che mi sento. 

Tema musicale prediletto che si accosta bene al mio stato d'animo.

 

Seriamente… stai sputtanando del tempo prezioso… vuoi davvero continuare così? Ti parlo con cognizione di causa, ho passato quello che hai passato tu più o meno nello stesso periodo, e pure la mia con un altro in tempo zero.

Ci sono stato male mesi, poi ho realizzato: chi cazzo me lo fa fare? Cosa ha di così speciale? Risposta: niente.

Ci stavo bene? Molto. È necessaria alla mia felicità? No.

Ora è andata, capitolo chiuso … e lo dico nonostante lei da un mese a questa parte continui a scrivermi (ultima volta ieri), io non ho risposto. Fanculo. 
C’e’ solo una persona fondamentale… te stesso… So che sembra una cazzata, ma è così. Se non ti stacchi mentalmente, se non la lasci andare, non ti passerà mai.

Lei è andata avanti con la sua vita, e tu sei rimasto indietro, nel passato.

Vai avanti, dedicati ad amici, lavoro, famiglia, hobby (a me lo sport ha aiutato in una maniera che non avrei mai immaginato).

Non starai bene da un giorno all’altro, ma ogni giorno un pochino di più. Però devi farlo, devi impegnarti. Taglia i ponti con il passato è trova la tua serenità, un giorno alla volta.

In bocca al lupo.

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@bass_97 sono più grande di te ho 31 anni, ma se può aiutarti in qualche modo posso condividere qualcosa della mia storia. Ho avuto una storia lunga oltre 6 anni, lui mi ha lasciata ormai due anni fa. Per me è stata molto dura. Di lui non so più nulla. Lui ha avuto una crisi psicologica se così vogliamo chiamarla ed ha mandato all'aria tutto, compreso quello che rimaneva della nostra storia. Ha deciso di non fare più parte della mia vita. Io sono single ed ho avuto qualche occasione di conoscenza in questi due anni, ma di far storie serie non riesco credo ancora, cioè non penso di essere pronta. 

Ogni tanto torna il pensiero "chissà cosa fa, come sta", ma poi mi dico che non ha senso indagare e torno a fare quello che faccio tutti i giorni da due anni a questa parte: penso alle mie cose, hobby, cerco di fare nuove conoscenze anche se non è molto facile, ma le occasioni negli ultimi mesi non mi sono mancate.

Ha scelto lei di uscire dalla tua vita, come lo ha scelto il mio ex, cercarli di nuovo non porterebbe nessun vantaggio alle nostre giornate. 

Posso dirti che non è stato per niente facile anzi tutto il contrario, ma mi sono impegnata tutti i giorni, in tutti i modi possibili, per guardare avanti. Questo è il consiglio che mi sento di darti. Forza.

  • Grazie! 2
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Lupo_de_Lupis

Bass, provo a darti una lettura diversa. Sei ossessionato dalla sua immagine e dalle sensazioni che con lei provavi, OK, si tratta di una situazione comune. Hai un tarlo nella testa che ti ronza sempre dentro, speri di avere ancora una chance, di poterla in qualche modo riconquistare, OK, anche questa è una cosa comune. Vorresti anche solo per una volta andare a letto con lei, riprovare quelle vecchie sensazioni di caldo, accoglienza, estasi, OK, sensazione comune. Come vedi tutti noi siamo passati o siamo nella stessa situazione.

Ora diventiamo razionali, è ovvio che lei ha preso altre strade da tempo, se voleva ritornare da te avrebbe avuto il tempo per farlo, se fosse ancora presa un minimo ti cercherebbe, ti farebbe proposte non in stile friendzone per ammazzare la sua solitudine ma per frequentarvi in qualche modo ma tutto questo non è accaduto e non accade.

Se non è accaduto è perchè lei reputa altre persone meglio di te e, se vuoi saperla tutta, l'idea che tu possa baciarla, toccarla, spogliarla le crea solo disagio e negatività nella testa.  Tuttalpiù potrebbe offrirti una tenera amicizia fatta di suoi sfoghi dove ti racconta la sua vita e le sue sfighe d'amore. Lei ha altro in mente dal punto di vista sentimentale, tu sei passato e puoi solamente andartene via il più lontano possibile. Via da lei significa per sempre via da lei, significa che lei è morta, significa che tu devi contare solo su te stesso, significa che non la rivedrai mai più ti ha detto NO e ora devi avere un piano per te, devi agire cazzo, non tornare al passato a pensare com'era. Il passato si inculi. Ora ci sei tu e un piano per te di rinascita, tu hai valore non raccogli briciole, messaggini del cazzo, aperitivi inutili, baci di congedo sulla guancia, telefonate del più e del meno tra ex, pensieri dolci del passato per sentirti meglio. NO ora ci sei tu che chiude la porta per sempre ed esce da quel pozzo dove sei finito. Solo tu ti puoi aiutare. No contact e vivi con un piano.

 

In bocca al lupo.

 

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Mkoll

Non sono mai stato bravo a scrivere cmq; si ho passato qualcosa di simile, a è stata la prima ragazza in tutti i sensi, era perfetta (gia scritto in altro post) o almeno credevo:  estetica, gusti musicali, modo di comportarsi, passione per la moto, ect ect.

La faccio breve palo in faccia io uno straccio, mi ha salvato la naja.

Ovviamente potevo non finire in aeronautica in una base operativa durante la guerra in Jugoslavia???

Sta di fatto che sono stato "curato" come a Sampa per i drogati, lavora (ero in mensa ), esegui gli ordini, spazza, dormi, a ciclo continuo.

Ero entrato con in testa una canzone che girava fisso

 

Uscito il dolore era diventato un brusio di fondo, ho avuto altri pali ovviamente ma, dopo poco finivano nel white noise.

@bass_97 trovo il tuo modo di affrontarlo ma devi affrontarlo (magari senti un terapeuta).

 

  • Grazie! 1
  • Cuore Nero 1
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12 ore fa, bass_97 ha scritto:

Continuo a pensare che a 30 anni è giusto iniziare a mettere su famiglia, il tempo stringe

Bass...

Come te lo posso dire...

"gli uomini sono le nuove donne?" (cit. del titolo di un altro topic)

Togliti quell'orologio biologico dal culo, che non è tuo.

12 ore fa, bass_97 ha scritto:

Mi farebbe piacere leggere l'esperienza di qualcuno che ha provato o sta provando l'inferno, il più possibile vicino al mio girone. 

No. Non ti fa bene.

Leggi qualche storia di successo, ce ne sono qui dentro. Anche se ultimamente questo posto è diventato l'Altare del Disagio e del Disfattismo.

Dai cazzo, datti una ripigliata che hai 25 fottutissimi anni.

Starai ancora tanto male, ma tanto. Ogni volta il dolore avrà un nome e un viso diverso.

E talvolta ci sarà qualche intermezzo piacevole (felice è una parola grossa). Ti conviene farci pace, la vita di un maschio è così.

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Crossguild

Questa esperienza ti servirà. Capirai che la maggior parte di quelli che tu ora vivi come "bisogni" in realtà non esistono, e che mentre gli altri staranno a sposarsi e figliare tu andrai avanti con la tua vita, possibilmente scopando più di loro e senza rotture di scatole.

Se poi veramente vorrai anche tu "sistemarti", che sia almeno una decisione presa dopo decine di donne, non dopo la prima ragazza 

  • Grazie! 2
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Crossguild

Comunque se sei un 97 e hai avuto la prima ragazza due anni fa, è perfettamente fisiologico che tu ti senta così. Poi passa, soprattutto se non resti ancorato al passato e non carichi la tua ex di mille simbologie...

In questo aiuta l'età, a 23 anni è tardi per avere la prima ragazza, ma dai 25 in poi se ti lasci non ti rimarrà lo stesso trauma che a 15 anni, soprattutto perché sei in una età con molte più possibilità di conoscenza e magari anche i soldini per le escort

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Scannachiappolo

Bass, una cosa che noto è, fra le altre cose, un tuo esser eccessivamente severo nei tuoi confronti.

14 ore fa, bass_97 ha scritto:

Mi commisero, mi sento un coglione

È come se tu ti facessi pena da solo, e al contempo provi rabbia nei tuoi confronti, ed è un circuito che si autoalimenta.

Ecco, un consiglio: vedile diversamente le cose. Usa frasi diverse. Al posto di giudicarti così pesantemente, se fosse un tuo amico preso così, cosa proveresti, o cosa gli diresti? Magari un "tranquillo bro, non esser cosi. Può capitare. Non ti crucciare, oggi è così, domani andrà un po'meglio, e dopodomani ancora di più. Birretta?"

Sono cose normali, e non sei l'unico a viverle così. Non remarci contro, accettale. E una volta fatto questo, fai qualcosa che davvero ti piace.

A poco a poco, nessuna fretta e nessun giudizio. 

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