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Dovrei ma non posso


Ciats

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Ciats

Ahahah ma no..erano a cena lei e il suo compagno che è come un babbo per la mia ex. 
 

Il punto però è un altro. Non voglio più pensarla o starci male. Mi sembra di starmi infilando in un vicolo cieco senza uscita.

Modificato da Ciats
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Bozzarelly
33 minuti fa, Ciats ha scritto:

Ahahah ma no..erano a cena lei e il suo compagno che è come un babbo per la mia ex. 
 

Il punto però è un altro. Non voglio più pensarla o starci male. Mi sembra di starmi infilando in un vicolo cieco senza uscita.

Il metodo (non la soluzione ma la strada) è sempre quello: dedicarsi ad altro e ad altre.

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Ciats
57 minuti fa, Bozzarelly ha scritto:

Il metodo (non la soluzione ma la strada) è sempre quello: dedicarsi ad altro e ad altre.

Posso chiederti se il pensiero ossessivo (lei ha un bellissimo volto) sul fatto che fosse la migliore che potessi mai trovare sia “normale” in uno stato emotivo come l’attuale?

 

Cioè il porla sopra un piedistallo.

 

E perché quel maledetto bastardo del mio cuore non capisce che se questa sono 7 mesi che convive con il personal trainer di turno se ne deve fare una ragione e andare avanti?

Perche se mi dicono “ha riseguito  alcuni ragazzi su Ig” devi starci male come fosse ancora mia?

Perchè sono una testa di c…o colossale anche dopo aver avuto tutto spiattellato davanti?  Perché ancora farmi le paranoie per like messi da lei a mia sorella o le visualizzazioni delle mie storie? Perché ancora attaccato a queste stronz..te?

 

 

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Bozzarelly
7 minuti fa, Ciats ha scritto:

Posso chiederti se il pensiero ossessivo (lei ha un bellissimo volto) sul fatto che fosse la migliore che potessi mai trovare sia “normale” in uno stato emotivo come l’attuale?

 

Cioè il porla sopra un piedistallo.

 

E perché quel maledetto bastardo del mio cuore non capisce che se questa sono 7 mesi che convive con il personal trainer di turno se ne deve fare una ragione e andare avanti?

Perche se mi dicono “ha riseguito  alcuni ragazzi su Ig” devi starci male come fosse ancora mia?

Perchè sono una testa di c…o colossale anche dopo aver avuto tutto spiattellato davanti?  Perché ancora farmi le paranoie per like messi da lei a mia sorella o le visualizzazioni delle mie storie? Perché ancora attaccato a queste stronz..te?

Hai altre, al momento?

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Ciats
1 minuto fa, Bozzarelly ha scritto:

Hai altre, al momento?

Ad ora no. Ho chiuso qualche settimana fa una uscita con una ragazza e qualche obbiettivo su cui concentrarmi. Ma su due piedi di concreto alcunché.

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ArmandoBis
Il 29/1/2023 at 16:22, Ciats ha scritto:

(...)

E perché quel maledetto bastardo del mio cuore non capisce che se questa sono 7 mesi che convive con il personal trainer di turno se ne deve fare una ragione e andare avanti?

(...)

 

Manca un po' tutto il contesto, per capire.

Quanti anni hai; che tipo di lavoro fai; paese, piccola città, o grande, o metropoli.

Vediamo se indovino.

28?

Paese grossetto/città piccola.

Lavoro potenzialmente ben pagato ma routinario.

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Ciats
4 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Manca un po' tutto il contesto, per capire.

Quanti anni hai; che tipo di lavoro fai; paese, piccola città, o grande, o metropoli.

Vediamo se indovino.

28?

Paese grossetto/città piccola.

Lavoro potenzialmente ben pagato ma routinario.

Quasi bingo 

32 lei 28

paese Grosseto/città piccola giusto 

commercialista quindi giustissimo hahaha

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ArmandoBis
2 ore fa, Ciats ha scritto:

Quasi bingo 

32 lei 28

paese Grosseto/città piccola giusto 

commercialista quindi giustissimo hahaha

Devi leggere assolutamente "il lavoro culturale" di Luciano Bianciardi, ambientato appunto a Grosseto. Altra epoca, però; seconda metà degli anni '50.

Già allora si poneva la questione di cosa fare nella/della propria vita.

A quel tempo esistevano gli intellettuali. Persone che grazie all'istruzione avevano schivato il lavoro di fabbrica, che aveva trasformato/stava trasformando il Paese da cima a fondo.

Si trattava dunque di restituire, almeno in parte, ciò che si aveva ricevuto senza particolari sforzi né meriti.

Nacque così l'impegno politico.

Tornando a noi, il problema è l'età giovane di entrambi, soprattutto in relazione alle richieste dell'ambiente.

Se vi foste incontrati dieci anni fa e per campare aveste dovuto mettere a reddito un podere malandato, le difficoltà e gli impegni quotidiani avrebbero cementato il vostro rapporto (se le cose fossero andate per il verso giusto, ovvio).

Nella vita terziarizzata e depurata da ogni rischio (che per molti costituisce un ideale da raggiungere) le persone fluttuano nell'aria. Sono completamente disancorate. Quindi ci sta che a trent'anni si sia ancora immaturi e basta cambiare lavoro per scaravoltare la propria vita.

Il personal trainer, poi. Quasi l'equivalente della baby sitter procace per i quarantenni.

In sostanza non ho particolari consigli da darti. Quando avevo 32 anni comunque, pur vedendo le cose come le vedo oggi, non mi potevo considerare maturo, non avevo la stabilità che puoi acquisire attraverso l'esperienza di lavori difficili e rischiosi, esponendosi ai fallimenti ma anche alle rinascite.

Senza un background di questo tipo si rischia di restare troppo esposti alle mattane di tipe come quella che hai descritto e direi che non è il massimo della vita.

 

 

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Ciats
1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:

Devi leggere assolutamente "il lavoro culturale" di Luciano Bianciardi, ambientato appunto a Grosseto. Altra epoca, però; seconda metà degli anni '50.

Già allora si poneva la questione di cosa fare nella/della propria vita.

A quel tempo esistevano gli intellettuali. Persone che grazie all'istruzione avevano schivato il lavoro di fabbrica, che aveva trasformato/stava trasformando il Paese da cima a fondo.

Si trattava dunque di restituire, almeno in parte, ciò che si aveva ricevuto senza particolari sforzi né meriti.

Nacque così l'impegno politico.

Tornando a noi, il problema è l'età giovane di entrambi, soprattutto in relazione alle richieste dell'ambiente.

Se vi foste incontrati dieci anni fa e per campare aveste dovuto mettere a reddito un podere malandato, le difficoltà e gli impegni quotidiani avrebbero cementato il vostro rapporto (se le cose fossero andate per il verso giusto, ovvio).

Nella vita terziarizzata e depurata da ogni rischio (che per molti costituisce un ideale da raggiungere) le persone fluttuano nell'aria. Sono completamente disancorate. Quindi ci sta che a trent'anni si sia ancora immaturi e basta cambiare lavoro per scaravoltare la propria vita.

Il personal trainer, poi. Quasi l'equivalente della baby sitter procace per i quarantenni.

In sostanza non ho particolari consigli da darti. Quando avevo 32 anni comunque, pur vedendo le cose come le vedo oggi, non mi potevo considerare maturo, non avevo la stabilità che puoi acquisire attraverso l'esperienza di lavori difficili e rischiosi, esponendosi ai fallimenti ma anche alle rinascite.

Senza un background di questo tipo si rischia di restare troppo esposti alle mattane di tipe come quella che hai descritto e direi che non è il massimo della vita.

 

 

Grazie infinite della risposta.No non è il massimo.

È distruttivo sopratutto perché io (da povero cogl..ne) quale sono c’avevo creduto con tutto m stesso per la prima volta in vita mia che sarebbe finita assieme a lei.

 

È bastato un cambio di lavoro (in una azienda multinazionale che ora,fiuto,la stia facendo traballare non poco poiché trattata solo come un numero e super stressata ogni giorno) e un personal trainer con il complimento facile (dopo che si era lasciato con la sua fidanzata) a farmi buttare nel dimenticatoio come fossi un ferro vecchio.

 

E via subito a convivere con l’impavido personal/professore di educazione fisica (quando con me affrontata tante volte questo argomento e sempre rispedito al mittente)

 

Via con le cene a coppie con la sua migliore amica

 

Via come compagna fedele ai compleanni degli amici di lui

 

Via con i viaggi e chissà cos’altro. Perché tanto vero io e lei che siamo stati? Polvere al vento..

 

Quel vento che io pensavo c’avrebbe portato tanto lontani.

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