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AFFONDO?


Garibaldino

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Garibaldino

Situazione:

Da un paio di mesi ho un nuovo lavoro, dove conosco A, anche lei appena entrata.
32 anni io, fidanzato e convivo. 35 lei, fidanzata credo con il suo lui storico. Non ho info sul loro rapporto, anche se lei lo nomina spesso (non chissà quali elogi, ma ha chiarito sin da subito la sua esistenza).

Questo lavoro ci unisce molto poiché entrambi appassionati, il che ci sta portando a passare molto tempo insieme e a trascurare i rispettivi partner per via del carico molto impegnativo che spesso ci portiamo anche a casa.

A me questa cosa sta creando molti problemi nel mio rapporto di coppia in quanto non riesco a dedicare le giuste attenzioni alla mia lei. Immagino che la cosa sia reciproca anche per A ma, come anticipato, non ho sufficienti informazioni sull’altro versante (comunque se ancora non lo é, lo diventerà prima o poi perché almeno per 3 anni dobbiamo letteralmente sgobbare).

Durante il giorno noto che -casualmente- (….) ci troviamo sempre a stare insieme nonostante lavoriamo in un team e quando siamo in gruppo percepisco il suo sguardo su di me. Non per vantarmi, ma sono abbastanza forte nel lavoro, quindi sono “ammirato” un po’ da tutti, lei compresa. 

Sento che c’è attrazione, ma nessuno dei due vuole fare un passo perché significherebbe mettere in discussione tutto. Questo sta cristallizzando un po’ i rapporti che restano limitati all’essere colleghi (e più passano i giorni più prendiamo questa direzione). Ma vorrei invertire la rotta e vedere che succede, il problema è che se sbaglio rovino un ambiente di lavoro che attualmente è idilliaco. Sento che lei non farebbe mai un passo, si esporrebbe troppo. Ma i segnali ci sono, anche se molto sottesi. 

Affondo il colpo? (Non avrebbe senso per come siamo ora, rischierei troppo) 

Aspetto e studio la situazione? Mi distacco completamente e vedo che succede? 

Un consiglio per chi ci è già passato e comprende la situazione del lavoro. 

 

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Gr_78

Se vuoi agire fallo subito più passa il tempo meno possibilità hai.

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Il fatto che il tuo rapporto stia prendendo una certa piega non vuol dire che anche il suo stia andando in quella direzione non sai niente delle condizioni nelle quali stanno loro due e magari invece a lei le cose vanno bene 

cerca di prendere info riguardo la sua situazione e poi valuta il da farsi 

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Garibaldino

Aggiornamenti (in realtà pochi).

Sembro un ragazzo alle prime armi, sebbene vi assicuro non sia così. Ma questa situazione mi sta letteralmente bloccando. 
 

Con la mia lei sempre peggio e sono consapevole di esserne la causa. Non ci sono con la testa che, ogni giorno, è sempre più direzionata verso A.

So di esserne drogato in questo momento ed ogni giorno ho bisogno della mia dose di tempo con A, altrimenti sto male.

Durante il lavoro, mi impongo di essere distaccato da lei, più che altro per vedere se nonostante la mia volontà la situazione per stare insieme si crea comunque. E si crea. Non pranza senza aspettare me, non va via senza aspettare me (facciamo insieme il tragitto fino al parcheggio), non c’è giorno in cui non parla con me. Per rendervi l’idea, il team in cui lavoro è molto grande (70 persone) ed il luogo idem (open space di circa 300 mq). 
 

Mi rendo conto che mi sto attaccando alle briciole, non ho niente in mano se non sensazioni. Generalmente non ho mai avuto problemi ad approcciare, non ho difficoltà con le donne, anzi sono abbastanza apprezzato. 

Le opzioni sono due:

- siamo semplicemente colleghi, mi sto facendo un film (possibile, ma con nessuna delle altre colleghe ho questo rapporto, nonostante io venga cercato praticamente da tutti per via della mia bravura).

- lei è bloccata come lo sono io, andare oltre al rapporto che abbiamo significherebbe mettere in gioco tante cose. E nessuno dei due ha certezze sull’altro, anche perché io appaio freddo e distaccato nei suoi confronti. 
 

Se le dedicassi più attenzioni del dovuto, essendo una donna, capirebbe (se non lo ha già fatto) che c’è interesse da parte mia; sento che loro percepiscono questa cosa molto prima di noi. Errore che non voglio commettere, perché sarei in netta posizione di svantaggio. 
 

Sto scivolando, ogni giorno di più, e immagino perfettamente il baratro in cui sprofonderò se non faccio qualcosa. 
 

Espormi significherebbe mettere in discussione tante cose, ma è come se stessi aspettando un segnale da parte sua. Cosa stupida e infantile, cosa che non ho mai fatto. Mi sono sempre buttato prendendomi i miei si e i miei no. 

Abbiamo zero contatto fisico, non riesco ad entrare nel suo spazio. Il che non mi permette neanche di buttarmi (prendere e baciarla). Siamo vicini ma distinti anni luce.

 Mi piace nei modi e fisicamente mi fa impazzire (letteralmente: la sbatterei al muro).

La mia incertezza deriva principalmente dalle ripercussioni che potrei avere sul lavoro.

Che cazzo di situazione, non avrei mai voluto questo, soprattutto per quello che stavo costruendo con la mia lei che, attualmente, è -ahimè- non proprio uno dei miei primi pensieri. 

Purtroppo non posso parlarne con nessuno,  ho solo “voi” di supporto. Ancora tengo, ma se resto in questo limbo sono sicuro di sprofondare.

 

 

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azcotal

Ammesso che ci sia interesse,un modo per tastare il terreno potrebbe essere quello di invitarla ad un "aperitivo di lavoro" quando siete da soli nel parcheggio aziendale.

Giusto per capire se fuori da quell'ambiente dove tutti si conoscono,pure lei che magari ha paura di perdere il posto o diventare l'argomento di gossip del 2023,può relazionarsi con te in modo meno ingessato.

Almeno scopri se può essere un abbaglio dovuto alla novità di una donna che rompe la routine della tua vita già programmata(convivenza,etc..) alla quale ti aggrappi come unico pezzo di legno che galleggia nel'oceano.

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Garibaldino

Vi ringrazio per le risposte, scusate ma non ho molto tempo in questi giorni per rispondere.

Andiamo per ordine:

Oggi, più di altri giorni, l’ho letteralmente ignorata, a malapena salutata quando ci siamo visti. L’intero team lavorava singolarmente ad un progetto (me compreso) e, morale della favola, alla fine è venuta lei da me per confrontarci. Stavolta però ho notato che fosse veramente per motivi lavorativi e non per tentare un contatto. Il che mi stava facendo girare le palle, ma ovviamente non ho dato nulla a vedere.

La tipa è molto misteriosa, ho difficoltà a leggerla probabilmente perché quando sono con lei non sono lucido al 100%. 

Usciamo per la pausa sigarette ed in quel momento le do attenzioni, facendole un complimento molto particolare, che so che ha apprezzato. Infatti è rimasta in silenzio (contrariamente ai “grazie” di circostanza che normalmente si dicono). Subito dopo mi sono girato verso altre colleghe che erano lì in pausa quindi l’ho lasciata così. 

Punto a favore di oggi, il fatto che è venuta a sapere che una tipa (di altro reparto) mi sta cercando per vederci fuori dall’ufficio per un aperitivo. Non sono particolarmente interessato a quest’altra anche se un extra me lo concederei volentieri.

Ora mi chiedo: lei sa che sono fidanzato e convivo, secondo voi sono punti a favore il fatto che io esca effettivamente con quest’altra o potrebbe vedermi come il classico coglione che se la fa con tutte? Ho paura di giocarmela male, fossi stato single non avrei avuto dubbi ed avrei accettato. 

In teoria (tramite colleghi fidati) posso farle sapere sia se ci esco, sia se rifiuto. Ma non so quale delle due cose sia meglio. Forse lasciarla nel dubbio la migliore. 

Ripeto, una chiavata extra anche se non ho tempo ed energie me la farei, ma il mio obbiettivo adesso è A, anche se continuo ad avere poco in mano (giusto il mio uccello probabilmente). 

Vi aggiorno. Grazie a tutti. 
 

PS: per quanto riguarda la mia relazione di coppia dovrei aprire un post a parte. Vero quanto dice @azcotal sulla routine, ma è anche vero che ci sono cose che la mia lei, senza fargliene una colpa, non riesce proprio a darmi. E più vado e più me ne rendo conto. Sto cercando di capire se possa essere un giusto compromesso per accompagnarci nel futuro. 

 

 

 

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Nila
3 ore fa, Garibaldino ha scritto:

sulla routine, ma è anche vero che ci sono cose che la mia lei, senza fargliene una colpa, non riesce proprio a darmi. E più vado e più me ne rendo conto. Sto cercando di capire se possa essere un giusto compromesso per accompagnarci nel futuro. 

 

Senza aprire un thread. Cosa non ti dà? Parliamo a livello sessuale o anche proprio di relazione?

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Garibaldino
21 ore fa, Nila ha scritto:

Senza aprire un thread. Cosa non ti dà? Parliamo a livello sessuale o anche proprio di relazione?

Entrambe. La realtà è che più passa il tempo e più mi rendo conto che siamo poli opposti. Stiamo insieme da circa 2 anni. 

Sessualmente, e parlo fin dai primi tempi (questo per dire che non è un qualcosa che si è affievolito), lei è statica. Sono io che ho sempre in mano la situazione, inizio, invento, decido, oso. Lei sembra una bambola che fa tutto quello che io chiedo. Alle volte ho anche paura di spingermi oltre, secondo me ha pochissima esperienza. Io ho bisogno di una tr*ia a letto, di una persona che mi dia scariche di adrenalina.  
Tutto questo sta rendendo il sesso apatico tra noi, anche io sto diventando molto egoista con il passare del tempo.

Quando invece per me dare piacere alla mia partner è sempre stata una priorità. Mi fa sentire invincibile, mi fa godere. Ogni volta è come se fosse sempre la prima volta. Un’intesa che ho raggiunto soltanto con poche donne, ma che ha alzato la mia asticella a livelli molto alti dal punto di vista sessuale. 
 

Passiamo al punto 2) la relazione.
Anche qui, siamo due persone opposte. Io sono una persona curiosa, mi interesso di tutto ed amo condividere e confrontarmi (chi meglio del partner?). Cerco di allargare ogni giorno i miei orizzonti, anche verso ciò che sembra lontano da me. Sono giocoso, amo la compagnia.

Lei è l’esatto mio opposto: sembra non essere interessata a niente, non ha passioni, hobby. È taciturna, non ha fantasia. È una psicologa ma (vi giuro) non mi hai mai parlato una volta della mente umana, di come funziona, non mi ha mai aiutato in momenti di difficoltà ad analizzare i miei sentimenti, le mie sensazioni, i miei stati d’animo. Ho altre amiche psicologhe, con cui riesco ad aprirmi sui miei problemi molto meglio. 

Mi spiace ammetterlo, ma sembra una persona completamente vuota. E più vado avanti e più percepisco il vuoto. 
 

Esempio: discutiamo? Io parlo, cerco di mettermi nei miei e nei suoi panni. Faccio discorsi, faccio esempi, e lei è lì che mi ascolta in silenzio. Finisco, cercando una reazione da parte sua: nulla, zero. Silenzio. Non riesce a fare un discorso per più di un minuto. È chiusa in se stessa, inizialmente pensavo...

Alle volte, mi fa venire talmente tanta rabbia che dico: ma sei stupida? Ma vuoi rispondere? Ma come fai a non rispondere?

La sua risposta cavallo di battaglia è sempre questa: “e cosa ti devo dire?”

Sono esempi paradossali, che non riesco nemmeno a trasmettervi a parole. Vi dico solo che ci sono volte che piazzerei una telecamera mentre discutiamo per farlo vedere a qualcuno e chiedere: “ma sono matto io?” Si, perché mi metto talmente tanto in discussione da arrivare a pensare di essere pazzo io….. 

Ho sempre cercato la profondità nella persona da avere al mio fianco, ma più scavo in lei e più non trovo nulla.

Non riusciamo a comunicare, nonostante (dalla mia) penso di essere un discreto comunicatore. I suoi argomenti invece sono sempre pari a zero (purtroppo questo non lo dico solo io, ma anche chi la conosce).

Non sono qui per vantarmi, ma ho sempre parlato con le donne in maniera fantastica. So tenere in piedi una discussione, argomentare, confrontarmi. Ridere.
 

Mi chiedo spesso se il problema sono io, o semplicemente il fatto che siamo due persone incompatibili. È la persona più insicura del mondo, nonostante -per citare l’aspetto fisico- non le manchi nulla è un 8 pieno. 

Il nostro rapporto è l’esatta traslazione dei quello sessuale. Dinamicità vs statica. 

Mi dispiace dipingerla così, sto parlando di lei quasi fosse un mostro. In realtà è una persona buona, dolce, premurosa. Ha sicuramente tanti aspetti bellissimi, la sensibilità e l’umanità che molti cercano in una donna. 

Ma non riesce a far vibrare le corde della mia anima. 
 

PS: lo so, sono una merda. Ma nei miei pensieri continuo ad avere A. Sento che c’è un muro tra noi che non riesco ad abbattere. Forse è un muro che vedo solo io, perché dall’altra è normale che il rapporto sia questo: colleghi. Ma non ho spazio di manovra per il momento…
vabbè le feste natalizie serviranno a schiarirmi le idee. 

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Nila
22 ore fa, Garibaldino ha scritto:

più vado avanti e più percepisco il vuoto. 

Mamma mia. 

Una persona multisfaccettata non può vivere bene in una relazione così. Sbiadisce. Mi sembri molto consapevole di te stesso.

Comprendo sempre di più l'infatuazione per la collega. Prova a lasciar passare questa manciata di giorni, anche se immagino ti serviranno solo per desiderarla di più. 

 

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paolino21
Il 20/12/2022 at 20:20, Garibaldino ha scritto:

Entrambe. La realtà è che più passa il tempo e più mi rendo conto che siamo poli opposti. Stiamo insieme da circa 2 anni. 

Sessualmente, e parlo fin dai primi tempi (questo per dire che non è un qualcosa che si è affievolito), lei è statica. Sono io che ho sempre in mano la situazione, inizio, invento, decido, oso. Lei sembra una bambola che fa tutto quello che io chiedo. Alle volte ho anche paura di spingermi oltre, secondo me ha pochissima esperienza. Io ho bisogno di una tr*ia a letto, di una persona che mi dia scariche di adrenalina.  
Tutto questo sta rendendo il sesso apatico tra noi, anche io sto diventando molto egoista con il passare del tempo.

Quando invece per me dare piacere alla mia partner è sempre stata una priorità. Mi fa sentire invincibile, mi fa godere. Ogni volta è come se fosse sempre la prima volta. Un’intesa che ho raggiunto soltanto con poche donne, ma che ha alzato la mia asticella a livelli molto alti dal punto di vista sessuale. 
 

Passiamo al punto 2) la relazione.
Anche qui, siamo due persone opposte. Io sono una persona curiosa, mi interesso di tutto ed amo condividere e confrontarmi (chi meglio del partner?). Cerco di allargare ogni giorno i miei orizzonti, anche verso ciò che sembra lontano da me. Sono giocoso, amo la compagnia.

Lei è l’esatto mio opposto: sembra non essere interessata a niente, non ha passioni, hobby. È taciturna, non ha fantasia. È una psicologa ma (vi giuro) non mi hai mai parlato una volta della mente umana, di come funziona, non mi ha mai aiutato in momenti di difficoltà ad analizzare i miei sentimenti, le mie sensazioni, i miei stati d’animo. Ho altre amiche psicologhe, con cui riesco ad aprirmi sui miei problemi molto meglio. 

Mi spiace ammetterlo, ma sembra una persona completamente vuota. E più vado avanti e più percepisco il vuoto. 
 

Esempio: discutiamo? Io parlo, cerco di mettermi nei miei e nei suoi panni. Faccio discorsi, faccio esempi, e lei è lì che mi ascolta in silenzio. Finisco, cercando una reazione da parte sua: nulla, zero. Silenzio. Non riesce a fare un discorso per più di un minuto. È chiusa in se stessa, inizialmente pensavo...

Alle volte, mi fa venire talmente tanta rabbia che dico: ma sei stupida? Ma vuoi rispondere? Ma come fai a non rispondere?

La sua risposta cavallo di battaglia è sempre questa: “e cosa ti devo dire?”

Sono esempi paradossali, che non riesco nemmeno a trasmettervi a parole. Vi dico solo che ci sono volte che piazzerei una telecamera mentre discutiamo per farlo vedere a qualcuno e chiedere: “ma sono matto io?” Si, perché mi metto talmente tanto in discussione da arrivare a pensare di essere pazzo io….. 

Ho sempre cercato la profondità nella persona da avere al mio fianco, ma più scavo in lei e più non trovo nulla.

Non riusciamo a comunicare, nonostante (dalla mia) penso di essere un discreto comunicatore. I suoi argomenti invece sono sempre pari a zero (purtroppo questo non lo dico solo io, ma anche chi la conosce).

Non sono qui per vantarmi, ma ho sempre parlato con le donne in maniera fantastica. So tenere in piedi una discussione, argomentare, confrontarmi. Ridere.
 

Mi chiedo spesso se il problema sono io, o semplicemente il fatto che siamo due persone incompatibili. È la persona più insicura del mondo, nonostante -per citare l’aspetto fisico- non le manchi nulla è un 8 pieno. 

Il nostro rapporto è l’esatta traslazione dei quello sessuale. Dinamicità vs statica. 

Mi dispiace dipingerla così, sto parlando di lei quasi fosse un mostro. In realtà è una persona buona, dolce, premurosa. Ha sicuramente tanti aspetti bellissimi, la sensibilità e l’umanità che molti cercano in una donna. 

Ma non riesce a far vibrare le corde della mia anima. 
 

PS: lo so, sono una merda. Ma nei miei pensieri continuo ad avere A. Sento che c’è un muro tra noi che non riesco ad abbattere. Forse è un muro che vedo solo io, perché dall’altra è normale che il rapporto sia questo: colleghi. Ma non ho spazio di manovra per il momento…
vabbè le feste natalizie serviranno a schiarirmi le idee. 

Cosa farei io:

A) termina la relazione con questa persona, non avete niente da darvi.

B) scopare con un altra ragazza che non sia A

C) a palle vuote, dopo aver variato sessualmente, chiedersi se vale davvero la pena rischiare la situazione sul lavoro.

Secondo me il tuo problema non è l'infatuazione per A, il problema è che dato che non vari, ti viene super facile infatuarti di qualcuna un minimo interessante e scopabile.

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