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Darla o non darla?


Violet2019

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Violet2019
8 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Si sente che finalmente può cogliersi al volo con qualcuno

...

Questo come effetto non riguarda né il farmi sentire attratto, né il farmi innamorare. 

E' una sensazione di comunanza e amicizia. 

Credo però sia fondamentale per l'amore. Se manca questo sentimento di comunanza non credo che la donna (o,viceversa, l'uomo) possa mai passare fra i buchini più stretti del setaccio.

8 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Piuttosto che tenerci testa, se qualcosa che conosco è utile ad agire nella direzione di renderle la vita più bella, comoda e più semplice, lo faccio.

A meno che non la peggiori a me. 

❤️

8 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

potrei parlarti dell'apparente mancanza di logica di molte donne. 

Per moltissimi maschi non hanno una logica. 

...

se i dati che dai per svolgere il ragionamento sono fallati alla fonte, il risultato prodotto sarà sempre demenziale. 

...

Facendole fare esperienze vive. 

Reali. 

Permettendole di sbagliare, senza giudicarla. 

Di sperimentare perché c'è lui vicino e in caso aggiusta l'emergenza. 

Facendole provare cose che da sola non avrebbe provato per via delle paranoie delle sue amiche o della paranoia su cosa pensi la gente (ma che cazzo vuoi che pensi la gente, riesce a malapena a camminare).

Rarità. La maggior parte degli esseri maschili ha bisogno di qualcuno che li guidi. Perché da soli non di farebbero nemmeno la barba, il letto o altro. Da soli, appunto, riescono a malapena a camminare. Ho utilizzato il termine esseri maschili e non maschi o uomini volutamente.

8 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Nemmeno per scherzo mi hanno mai detto, nemmeno tra maschi, che queste fossero belle ma stupide o che fosse una noia non poterci parlare di diritto navale o di fisiologia. 

Ma quando lei invecchierà? Quando avranno 60/70 anni? Qui entra in gioco il discorso che avevi fatto sul chi scegliere per una relazione. Ok essere attratti dall'estetica (primo livello del setaccio) ma poi deve esserci la persona dietro. Ecco perché queste donne di cui parli probabilmente saranno bellissime e non stupide.

8 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Magari non stanno benone a varietà

E questo è un punto su cui ancora molti uomini hanno reticenze. Figuriamoci le donne.

18 minuti fa, Creamy ha scritto:

Cioè avrei preferito cedere un po’ di intelligenza (che è comunque comunissima e nella media) a favore di un po’ di bellezza in più, da donna

Creamy a me sembri avanti anni luce rispetto a molte tue coetanee...e non. Sulla bellezza ci si può anche lavorare. Certo non si diventa miss Italia ma una ragazza curata, in forma, vestita in modo femminile (correggetemi uomini se sbaglio) credo sia sufficiente a suscitare l'attrazione sessuale maschile, a meno che una non abbia proprio evidenti deformità. Non voglio fare body shaming ma è la realtà dei fatti.

18 minuti fa, Creamy ha scritto:

ma nella realtà praticamente nessuno è a questo livello

Mi sento di confermarlo purtroppo. Ma non arrenderti. Lavoriamo piuttosto per essere donne migliori.

18 minuti fa, Creamy ha scritto:

io normalmente mi innamoro di quelli in cui intravedo un potenziale 

Che potenziale vedi? Quali sono le cose specifiche che noti in un uomo?

Intanto ieri ho rivisto il tipo del thread. Quando siamo insieme è sempre carino, attento, gentile, premuroso. Parla moltissimo. Prima e dopo. Mi racconta cose della sua vita, dell'infanzia, del suo lavoro e di come sia felice che tutto proceda a gonfie vele, di alcune idee per il futuro, dei suoi interessi e passioni. Chiede ovviamente di me, nello specifico anche il problema che avevo da risolvere per il quale non ci siamo visti martedì, dei miei piani per il futuro. Ma, soprattutto,parla, ripeto, delle sue passioni, cercando sempre di sottolineare quanto sia bravo e figo ecc ecc (mi sembra quasi una ricerca di validazione) e quanto sia un bravo ragazzo. È stimolato dalla mia curiosità su certi argomenti, ascolta i miei punti di vista, insomma è un bello scambio. Uno scambio che durerebbe anche tutta la notte probabilmente se non fossi io a porvi fine perché devo rincasare visto che lavoro il giorno dopo. Ah mi ha anche detto che potevo fermarmi lì se volevo, ero sdraiata sul suo divano in completo relax e mi ha detto "Non devi alzarti per forza, puoi restare pure fino a domattina" ma non era un invito a dormire da lui,era più un modo per dirmi stai tranquilla nessuno ti obbliga ad andare via. Parliamo proprio come due amici dopo, sembra quasi non ci sia tensione sessuale o altro. Questo è bello, mi piace, era da tempo che non trovavo questo tipo di comunicazione con un uomo.

La mia analisi del tutto è: boh.

Scherzi a parte credo di piacergli ma che voglia tenere chiari i limiti. Credo anche che siamo in due fasi della vita diverse. Credo inoltre sia una bella persona e mi fa piacere continuare a sentirlo e vederlo nei limiti dei rispettivi impegni ed intenzioni. So che vogliamo probabilmente cose diverse quindi penso non sarà un legame destinato a crescere ma andrà lentamente a morire a meno che non lo si riesca a trasformare in altro, parlo anche solo di amicizia. Difficile. E sarà stata una bella parentesi della mia vita, una parentesi che grazie a molti interventi qui sul forum mi ha aiutata a capire molte cose.

Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate voi.

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Sensei10
40 minuti fa, Violet2019 ha scritto:

cosa ne pensate voi.

Eh ma sai, la risposta non esiste. 

Tempo fa ebbi una storia con una donna che mi disse, nelle prime fasi della conoscenza: in una coppia bisogna anche essere amici. 

Io sono d'accordo con questa visione. Se parliamo di una coppia stabile, ovviamente. Ma la mia sfumatura di "amicizia" si colora di complicità. Lo stesso senso dell'umorismo, la stessa compenetrazione per cui basta scambiarsi un'occhiata senza dire, la stessa esigenza di confidarsi non sempre con lo scopo di rendersi interessanti o di generare attrazione continua. 

Però andando avanti scoprivo che per lei l'aspetto amicale era quasi più importante del resto. Stava bene con me, ma voleva "parlare". Voleva ascoltare, essere ascoltata, forse compresa più che altro. Non era una complicità, era proprio passare del tempo con un amico. Benissimo ma questo si rifletteva sulla tensione sessuale da te citata. Avrei passato giornate intere accanto a lei, ma sentivo anche la necessità di toccarla, nel senso più ampio possibile. A lei, invece, sarebbe bastato il dialogo un giorno, il sesso un altro giorno, anche la distanza e il silenzio, come si fa appunto con un amico (tolto il sesso, ovvio) che senti ogni tanto e con cui ti racconti. 

Niente di male, intendiamoci. Ma allora bisogna fare chiarezza. L'aspetto sacrificabile era quello dell'intimità sessuale che, infatti, è andata scemando fino a scomparire, fino ad un giorni in cui mi disse chiaramente "Oggi sono un po' giù, avevo una voglia matta di vederti ma non te la prendere se non mi va di fare altro". 

Ora, a parte le riflessioni sulla mia cattiva gestione del rapporto e la sua instabilità emotiva, è chiaro che dovevamo uscire dall'equivoco. Non lo abbiamo fatto mai. Oggi siamo due estranei, abbiamo perso ogni contatto. Peccato, perché se ci fossimo detti davvero - prima a noi stessi poi in modo reciproco - cosa volevamo, potevamo restare in qualche maniera uniti. 

Amici, forse.

 

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Marco_drake
3 ore fa, Creamy ha scritto:

e allora mi chiedo: secondo te anche noi donne non potremmo avere un ruolo nel guidare l’uomo o ragazzo (nel mio caso 😂) nel farlo maturare in quella che è la sua essenza e la sua natura? Così come dovrebbe e potrebbe essere?

Quando io provo a realizzare quel potenziale che dicevo di intravedere, a volte come risultato immediato si innamorano anche loro, a volte si chiedono dove sia il bluff oppure tentano di controllarti, forse non per cattiveria ma perché non ne sono abituati 

E quindi come dovremmo reagire noi in questi casi? Pensi che la via più semplice sia la comunicazione diretta o lasciare tempo per dimostrare che noi siamo realmente quello che mostriamo di essere?


Una volta citai questa scena che avevo appena finito di vedere (il finale di stagione di Hannibal) a una ragazza:

 

Spoiler

 


Le raccontai di come mi avesse fortemente colpito il dialogo nella scena:

-  Credi di riuscire a cambiarmi allo stesso modo in cui io sono riuscito a cambiare te?

- ...io ti ho già cambiato.

Passa qualche mese. Questa ragazza dice una cosa molto intelligente (win-win) ad una amica, io per scherzare pongo l'accento su quando sia riuscito ad aiutarla a cambiare la sua visione del mondo in una visione più funzionale.

Lei capisce, mi dice è vero e poi mi cita la frase della serie "...come io ho cambiato te".

Mi si scalda il cuore, era verissimo!

Si pensa che nella relazione maestro-allievo sia l'allievo ad ottenere il vantaggio/cambiamento più grande.

Anzi, nel mondo di oggi, il maestro può essere addirittura visto come il carnefice "brutto e cattivo", colui che prova a imporre la sua volontà sull'allievo indifeso, facendo maestro-splaning.

In realtà l'allievo - e gli allievi - cambia il maestro tanto quanto (se non più) il maestro cambia lui (indipendente dalla tematica di insegnamento).

Il rapporto che si crea maestro-allievo è di insegnamento RECIPROCO, ma non sul piano idiota "la mia opinione è uguale ai tuoi fatti" - altrimenti che maestro sarebbe? - ma mentre tu mi stai insegnado X, io ti sto insegnando Y, su un altro piano (e a volte ne sono spesso incosapevole, di quanto sono utile alla persona che mi sta insegnando).

Quindi cambiando punto di vista, prendendone uno più alto, io allievo (tu ragazza) siamo gli insegnanti del maestro.

Per questo non c'è nessun giudizio di genere o di valore nel lasciarsi guidare, così come nel ballo non c'è veramente chi guida e chi si lascia guidare, entrambi sono guidati dalla musica. Il resto è appararenza.

 

  • Grazie! 2
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Violet2019
1 ora fa, Sensei10 ha scritto:

 in una coppia bisogna anche essere amici. 

Io sono d'accordo con questa visione. Se parliamo di una coppia stabile, ovviamente. Ma la mia sfumatura di "amicizia" si colora di complicità.

La penso come te. La mia relazione più lunga, l'unica davvero importante della mia vita è stata con un ragazzo che è diventato mio amico. Nel tempo. Complicità, interessi simili, supporto. Ma parliamo appunto di una coppia: non è questo il caso. Qui siamo solo due persone che si stanno conoscendo ed hanno piacere a trascorrere del tempo insieme.

1 ora fa, Sensei10 ha scritto:

Ora, a parte le riflessioni sulla mia cattiva gestione del rapporto e la sua instabilità emotiva, è chiaro che dovevamo uscire dall'equivoco. Non lo abbiamo fatto mai. Oggi siamo due estranei, abbiamo perso ogni contatto. Peccato, perché se ci fossimo detti davvero - prima a noi stessi poi in modo reciproco - cosa volevamo, potevamo restare in qualche maniera uniti. 

Amici, forse.

 

Si. Anche qui non è il caso. Credo serva più tempo. Ho raccontato di aver avuto un amico con cui andavo a letto insieme per anni. Era nata da una frequentazione, poi diventata amicizia con benefit poi solo amicizia perché ho iniziato una frequentazione con un'altra persona. Era bellissimo il rapporto fra di noi. Ma lo era diventato col tempo. Avevamo avuto modo di conoscerci grazie al sesso e poi da lì era nato un altro sentimento.

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Sensei10
11 minuti fa, Violet2019 ha scritto:

La penso come te. La mia relazione più lunga, l'unica davvero importante della mia vita è stata con un ragazzo che è diventato mio amico. Nel tempo. Complicità, interessi simili, supporto. Ma parliamo appunto di una coppia: non è questo il caso. Qui siamo solo due persone che si stanno conoscendo ed hanno piacere a trascorrere del tempo insieme.

Si. Anche qui non è il caso. Credo serva più tempo. Ho raccontato di aver avuto un amico con cui andavo a letto insieme per anni. Era nata da una frequentazione, poi diventata amicizia con benefit poi solo amicizia perché ho iniziato una frequentazione con un'altra persona. Era bellissimo il rapporto fra di noi. Ma lo era diventato col tempo. Avevamo avuto modo di conoscerci grazie al sesso e poi da lì era nato un altro sentimento.

Sì ma sai: "due persone che si stanno conoscendo e hanno piacere a passare del tempo insieme", benché siano frasi compiute ed esplicative esattamente cosa significano? 

Perché se quella che chiedi è un'opinione su come si sta sviluppando il vostro rapporto, a me sembra che viaggiate alla stessa velocità. Almeno dai racconti, poi sulle sensazioni non mi esprimo. 

Cioè la mia domanda è: data una conoscenza che non viene intesa come relazione (nel senso di "storia"), cosa vuoi sapere davvero? 

Io non vedo una persona che, citandoti, "voglia tenere chiari i limiti". I limiti li hai messi anche tu, da post a post ricorre il concetto che probabilmente non è ciò che desideri e che non andrete troppo lontano. Quindi, volete la stessa cosa l'uno dall'altra. O c'è qualcos'altro?

Modificato da Sensei10
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^'V'^
Il 5/1/2023 at 08:21, Creamy ha scritto:

E in merito a questo l’ho sempre pensato ma non ho mai capito come dimostrarlo, 

Molto spesso son le premesse ad essere sbagliate e seguendo il filo conduttore logico da quella partenza comunque poi si giunge ad un risultato diverso, non sempre o per forza fallace 

È per questo poi che la spiegazione a comportamenti incomprensibili, per molti uomini, di una donna è che questa sia pazza o completamente priva di logica e raziocinio 

 

Parlavo dell'apparente logica fallace nell'esprimere visioni del mondo che appaiono spesso demenziali e contraddittorie. 

Non dei comportamenti, quelli non derivano dalle sue visioni del mondo e non dai suoi pensieri. 

Al massimo, una volta avvenuti gli stessi, ella troverà delle ragioni di copertura agli stessi. 

Esempio recente, uno mi commenta che cazzo di problema logico abbiano le donne che pubblicano di continuo foto provocanti e seminude e dichiarano di volere un uomo square, family oriented... 

Sono due cose in aperta contraddizione. 

Non metti una bistecca in un prato per catturare un ruminante. 

E' noto che quel tipo di foto è proprio ciò che spaventa ed allontana gli square, i family oriented, ecc. 

Ma non è una logica fallata, non è che lei pensi "siccome voglio attirare uomini ad alto valore e che vogliano una famiglia, il modo che mi sembra più funzionale è cercare migliaia di like suggerendo continuamente bordi dei capezzoli ed orizzonte degli eventi ginecologico."

E' che lei è agita dalla ricerca di attenzioni e validazione così come un maschio lo è dal sesso, e sta proprio facendo la stessa cosa: 

Le danno molti like e validazione le foto provocanti e le darebbe molti like ed approvazione farsi vedere con un uomo potente e family oriented. 

Non viene da una logica. 

La logica, fallata o meno, è quella con cui ti spiega come mai voglia un uomo del genere. 

A quel punto dirà così tante cose senza senso, che uno asseconderà se vuole scopare, o si allontanerà per non discutere. 

Ma se invece parliamo di atteggiamenti e visioni del mondo, notiamo proprio il non sequitur nella sua forma perniciosa e velenosa, perché cieco a se stesso. 

Il retore che afferma volontariamente il falso sapendo di convincere una platea di bifolchi, a me non piace ma ha una sua logica. 

Invece notiamo molte donne proferire risultati molto falsi, provenienti da un processo logico magari anche di altissimo livello, ma basati su cose di cui non si ha esperienza diretta. 

Ad esempio ho fatto il buttafuori 18 anni e se un collega mi fa un discorso contro l'immigrazione, lo capisco. 

Se il 90% degli immigrati con cui sei entrato in contatto ti ha provato ad aggredire in gruppo e con armi, ha sputato ai tuoi piedi e ti ha detto che qui comandano loro perché siamo tutti froci... 

E' comprensibile la tua logica, parte da dati reali. 

Allora posso migliorare i suoi ragionamenti facendogli notare che anche uno spacciatore pensa che le donne siano tutte tossiche che si fanno fare per due righe. 

Ossia, è ovvio che il nostro punto di vista sia a campo molto ristretto, per via del lavoro e del tipo di persone che si avvicinano di conseguenza. 

Gli faccio notare Rachid che lavora tantissimo e rispetta il Ramadam, gli faccio notare Momo che si allena, cerca di stare lontano dai connazionali per non avere guai e nemmeno fuma, e piano piano abbiamo ragionamenti parimenti logici, ma con una migliore mole di dati alla fonte. 

Però noti che, sia nel parlare del 90% degli immigrati che ha conosciuto, sia nel nominare nello specifico Rachid e Momo, si parla di fatti, di cose reali di cui ha esperienza e verso cui punta l'attenzione selettiva. 

Molte volte invece le ragazze hanno idee contrarie o a favore verso qualcosa per via delle cose che hanno letto sui social o nei quotidiani. 

Anche molti maschi, ma per le ragazze e donne è proprio una situazione tipica. 

In quel caso, portarle a fare esperienze in zona di sviluppo prossimale, ossia vicino ad uno che se va male qualcosa la sistema, può valere più di "provare a farle ragionare". 

Quel provare a farle ragionare è motivo della frase che gira poco sui social, ma che più o meno tutti i maschi dicono, secondo cui alle donne sia più facile ficcarlo in culo che in testa. 

Ma è normale, non puoi mettere delle informazioni a parole in un sistema che vive di informazioni ripetute e rinforzate dalla pressione sociale, dall'ignobil numero, e sperare che le tue parole abbiano una valenza superiore a quelle delle influenze cui è soggetta di continuo. 

Beh, a meno tu non sia la sua cartomante. 

 

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^'V'^
8 ore fa, Violet2019 ha scritto:

Rarità. La maggior parte degli esseri maschili ha bisogno di qualcuno che li guidi.

Ci sono dati divergenti a seconda degli studi e delle variabili osservate, ma siamo intorno al 60-70%.

Se consideriamo la % emergente da un 35% di Builder (sistema dominante a base di serotonina) e da un 22% di Negotiator (sistema dominante a base di estrogeni), stiamo più sul 60%. 

La parte restante è fatta o di maschi fatti per andare per primi (to lead) in esplorazione, poi c'è chi segue e chi no, o di maschi fatti per dare direttive e gestire (manager), poi c'è chi si fa dirigere e chi no. 

Questo è un problema solo se guardiamo alla nostra società in cui le persone sono isolate o in coppie. 

In una tribù umana è sacrosanto che il 60% dei maschi siano gregari, la loro efficacia in questo senso non dipende dal ruolo di follower o di leader, quanto da chi hanno scelto al comando (sopra) o alla guida (davanti). 

Comando e guida che sono due cose diverse, esiste un capo di viaggio e di campagne, e un capo di villaggio. 

Non sarei mai un capo villaggio, ma, lo fossi, metterei una donna mia pari agli affari interni e mi occuperei degli esteri, del rapporto con gli altri capi e le loro tribù. 

Ci sono tanti studi apparentemente contrastanti, sul ruolo del testosterone nel ranking sociale. 

Alcuni studi dicono che i gruppi testosteronici funzionino peggio come performance di gruppo, alcuni dicono il contrario. 

Hanno entrambi ragione, perché si deve ragionare col bisturi e non con l'ascia. 

Andando nel dettaglio col bisturi, notiamo che i gruppi in cui vi è molta differenza di testosterone tra il boss e chi segue, sovraperformano di varie misure i gruppi in cui c'è una lotta interna per il bossing, dato che ci sono livelli simili di testosterone tra i membri. 

Quelli in cui, poi, c'è molta performance perché c'è un sopra e un sotto tra maschi, come testosterone, sottoperformano quelli che invece di avere una sola divisione sopra e sotto, hanno tre livelli gerarchici. 

Ora, siccome nei forum di seduzione partono angosce a sentir parlare di gregari, alpha, ecc... 

Gli arditi della prima guerra mondiale sono stati soldati che ci hanno invidiato nel mondo. 

Probabilmente i più cazzuti dell'epoca, o tra i più cazzuti del mondo.

Anche perché iniziarono ad essere radunati dai vari battaglioni per meriti e audacia sul campo, non erano selezionati con test psicoattitudinali e prove fisiche, ma con i risultati reali sul field. 

Loro andavano all'assalto ripetendo il nome del loro comandante, Messe, come un mantra. 

E no, non erano meno fighi e operativi, per questo.

Noi siamo i figli di figli di gente che non si è estinta. 

Le tribù dove non c'era un 60-70% di maschi gregari, che vogliono essere guidati, si sono estinte nella competizione diretta ed indiretta per risorse e femmine. 

E allora siamo figli di figli di persone che al 60-70% sono follower. 

Il problema nasce quando si osserva un uomo come unità autonoma e non come pezzo importante di un sistema sociale, tribale. 

Che è lo stesso problema che hanno gli etologi nell'osservare un primate. 

Loro dicono "una scimmia non è una scimmia", ossia, il comportamento di un individuo di una specie sociale, si apprezza e manifesta nella sua relazione coi simili, non osservando l'individuo da solo in gabbia. 

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Violet2019
4 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Io non vedo una persona che, citandoti, "voglia tenere chiari i limiti". I limiti li hai messi anche tu, da post a post ricorre il concetto che probabilmente non è ciò che desideri e che non andrete troppo lontano. Quindi, volete la stessa cosa l'uno dall'altra. O c'è qualcos'altro?

I limiti stanno nel dichiarare al secondo appuntamento che sei traumatizzato dalla precedente relazione e non vuoi impegni. Nel dire che in questa fase della tua vita non riesci a gestire rapporti. E nel manifestare il tutto con coerenza non cercandomi quasi mai se non per vederci, tolto qualche ping ogni tanto. Nel vederci sempre a casa tua, dopo cena, investendo quindi meno energie possibili nella cosa.

Io vorrei invece qualcosa di più. Come ho scritto nell'altro topic vorrei qualcuno che sappia anche prendersi cura di me, da maschio. Non che io non sappia farlo da sola ma è diverso. Ed è qualcosa che lui non può darmi, non in questa fase della sua vita. E mettere tali paletti inevitabilmente mi allontana.

Però ho scoperto una persona interessante e bella. Seria. Coerente. Ed ho piacere a trascorrerci del tempo insieme.

 

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Sensei10
40 minuti fa, Violet2019 ha scritto:

I limiti stanno nel dichiarare al secondo appuntamento che sei traumatizzato dalla precedente relazione e non vuoi impegni. Nel dire che in questa fase della tua vita non riesci a gestire rapporti. E nel manifestare il tutto con coerenza non cercandomi quasi mai se non per vederci, tolto qualche ping ogni tanto. Nel vederci sempre a casa tua, dopo cena, investendo quindi meno energie possibili nella cosa.

Io vorrei invece qualcosa di più. Come ho scritto nell'altro topic vorrei qualcuno che sappia anche prendersi cura di me, da maschio. Non che io non sappia farlo da sola ma è diverso. Ed è qualcosa che lui non può darmi, non in questa fase della sua vita. E mettere tali paletti inevitabilmente mi allontana.

Però ho scoperto una persona interessante e bella. Seria. Coerente. Ed ho piacere a trascorrerci del tempo insieme.

 

In un'altra fase della mia vita ti avrei detto di lasciar perdere tutto, ma lo capisco anche perché ho attraversato momenti così, in passato.

In realtà non stai mettendo dei paletti all'altra persona ma a te stesso. Perché, penso rifacendomi al me precedente, esci da qualcosa e vuoi cambiare aria, così ti racconti che cascasse il mondo non ripeterai l'esperienza pregressa. Sbagliato, non sapendo cosa potrebbe accadere ti stai solo precludendo qualcosa che potrebbe piacerti. Ma questo lo dico con il senno di poi, è facile.

La tua esigenza è comprensibile. Posto che io, lo dico sinceramente, stento a capire come tu possa non trovare quel qualcuno che vorresti. Per carità, tra leggere le idee messe nero su bianco qui dentro e muoversi nel mondo c'è un oceano. Ma mi sembri una donna in gamba, ben centrata, adulta nel senso migliore.

Molto bella la chiosa, importante. Purché non sia un contentino momentaneo, sarebbe un peccato. 

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Wyatt99

@Violet2019non ho letto tutto perché ho da fare in questi giorni, ma come è finita la faccenda? Vi vedete ancora?

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