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^'V'^

# A quelli che... LET ME IN... vi ho messo i primi episodi di queste serie, e gli episodi pilota delle altre. 

Sono in MINDSET, se non li vedete aspettate perché si sbloccano a 3 e 7 giorni dopo l'accesso, per non incasinare i nuovi entrati con troppa roba. 

Screenshot 2023-01-19 171537.png

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^'V'^
12 minuti fa, Bozzarelly ha scritto:

Qualunque coach ti allena secondo il suo punto di vista, indipendentemente da cosa insegna. Che Aivia sia abbastanza estremo nel suo modo di essere, nel bene e nel male, è cosa nota. 

Sai vero che stiamo parlando del fatto che preferisco dire "abbiamo due timeframe" al posto "di abbiamo un lasso di tempo che tiene in conto di due cornici temporali" o che preferisco dire "Chasing Starlight" rispetto a "inseguire la luce delle stelle". 

Vuoi raccontare a chi legge cosa è noto rispetto al mio essere estremo nel male? 

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Bozzarelly
31 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Vuoi raccontare a chi legge cosa è noto rispetto al mio essere estremo nel male? 

Ho sbagliato termine?

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Bozzarelly

Comunque si vede che non è la mia giornata, è la seconda volta che faccio un complimento e non passa per tale. Chiedo scusa.

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3 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Sai vero che stiamo parlando del fatto che preferisco dire "abbiamo due timeframe" al posto "di abbiamo un lasso di tempo che tiene in conto di due cornici temporali" o che preferisco dire "Chasing Starlight" rispetto a "inseguire la luce delle stelle". 

Vuoi raccontare a chi legge cosa è noto rispetto al mio essere estremo nel male? 

Il contenuto lo mettiamo sempre noi, in particolare con espressioni scarne. Invece tanto più è articolata la perifrasi, tanto più è puntuale il passaggio del concetto, soprattutto tra madrelingua e soprattutto con concetti come il tempo. Comunque non discuto di significante e significato, ma siccome se ne era già parlato, ho accodato la mia impressione, che è un pò sulla fruibilità (facile perdersi), un pò sull'estetica: "Inseguire la luce delle stelle", apre il petto, ruota gli omeri, tratteggia un sorriso; "Chasing Starlight" no. Comunque Aivia sai il fatto tuo, se ci vedi qualcosa perseguilo, non aggiungerò altro.

 

L'unico modo per non essere estremo nel "male" è non conoscere "bene".

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^'V'^

Intanto KA.... Screenshot 2023-01-20 100611.png

 

E col 5 arriva il BOOM ed abbiamo finito di pubblicare la prima serie. (Sì, Social Status poi continua)

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Tony Montana
12 ore fa, -Caio- ha scritto:

tanto più è articolata la perifrasi, tanto più è puntuale il passaggio del concetto, soprattutto tra madrelingua e soprattutto con concetti come il tempo.

Per me è esattamente il contrario. "Prioritize" mi è molto più puntuale ed efficace di "stabilire delle priorità", così come "date" è molto più puntuale ed efficace di "appuntamento con interesse romantico".
 

Alla fine di Dunkirk di Nolan, il comandante della Marina Reale Bolton scruta l'orizzonte con binocolo e avvista i vascelli civili venuti in soccorso. Al che afferma "Home". È l'unica parola possibile e non ne esiste un equivalente in italiano.

 

Viceversa, non so esprimere in inglese un equivalente di "Ti voglio bene" o "spaghettata". Così come in italiano non saprei come tradurre in modo conciso ed efficace l'espressione francese "C'est n'importe quoi!".

 

12 ore fa, -Caio- ha scritto:

"Inseguire la luce delle stelle", apre il petto, ruota gli omeri, tratteggia un sorriso; "Chasing Starlight" no.

Di nuovo, per me è vero il contrario. Probabilmente influisce il fatto che parlo inglese quotidianamente.

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^'V'^
6 ore fa, Tony Montana ha scritto:

Al che afferma "Home". È l'unica parola possibile e non ne esiste un equivalente in italiano.

Barilla. 

 

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Film estremamente significativo in questo preciso contesto; saga anglosassone. Narrazione dell’epopea del dominante. Francese per gli amanti, italiano per gli spaghetti e l’arte, spagnolo (o ispano americano?) per le tette. Tutte macchiette  stabilite dal dominante. La mia può anche essere la lingua della macchietta che spala la merda, ma quando mi entra in testa si stampa a fuoco nel cervello. La lingua della madre è fissata negli strati più interni dell’encefalo. Le altre soluzioni stile Esperanto 2.0 (nei fatti solo anglicismo) rallentano l’apprendimento. Sono perfettamente cosciente del futuro delle lingue europee (dopo Dunkerque), destinate a diventare lingue creole o qualcosa del genere, abbattute dai blogger e dagli youtuber che pubblicheranno sempre di più in inglese per prendere raggio e seguire il corso del denaro strutturato dal dominante, e mi sta bene, ma qui e adesso io apprendo in una lingua precisa. Forse la mia mente italofona non riesce, con i limitati significanti che ha a disposizione, a capire il perché di questa scelta, se non che Katana parla inglese in casa o che stars è meglio di stelle… io sono felice per voi, sinceramente, ma per me ‘star’ rimane il dado per la minestra. 25 anni fa ti dava status buttarli nel parlato ma adesso anche le nonne snocciolano anglicismi al bancone del prestinaio. L’inadeguatezza di una lingua rispetto ad un’altra non è un’analisi: le analisi sulle lingue non si svolgono su piani di “inadeguatezza”. Se mettiamo sul tavolo polacco o portoghese con giapponese o cinese allora possiamo aprirci a risvolti interessanti sui significati, ma inglese e italiano, entrambe lingue indoeuropee, germanica occidentale l’una, romanza l’altra, frutto entrambe della visione del mondo dei popoli dell’ascia, hanno medesime strutture concettuali. Non c’è niente che l’una non possa esprimere dell’altra, anche se molti lo dicono ma nel senso opposto, cioè che l’inglese abbia dei limiti rispetto alle lingue continentali; io non lo credo, o credo trascurabile lo scarto. Se i prodotti sono rivolti a italofoni, farli in italiano non scontenta nessuno, nemmeno gli espatriati o chi guarda i film in originale; viceversa qualcuno è scontento. Ripeto, volevo solo aggiungermi ad una ipotetica schiera di utenti esprimendo un’opinione. Ho dato un riscontro. Poi farete come cazzo volete.

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^'V'^
4 ore fa, -Caio- ha scritto:

Film estremamente significativo in questo preciso contesto; saga anglosassone. Narrazione dell’epopea del dominante. Francese per gli amanti, italiano per gli spaghetti e l’arte, spagnolo (o ispano americano?) per le tette. Tutte macchiette  stabilite dal dominante. La mia può anche essere la lingua della macchietta che spala la merda, ma quando mi entra in testa si stampa a fuoco nel cervello. La lingua della madre è fissata negli strati più interni dell’encefalo. Le altre soluzioni stile Esperanto 2.0 (nei fatti solo anglicismo) rallentano l’apprendimento. Sono perfettamente cosciente del futuro delle lingue europee (dopo Dunkerque), destinate a diventare lingue creole o qualcosa del genere, abbattute dai blogger e dagli youtuber che pubblicheranno sempre di più in inglese per prendere raggio e seguire il corso del denaro strutturato dal dominante, e mi sta bene, ma qui e adesso io apprendo in una lingua precisa. Forse la mia mente italofona non riesce, con i limitati significanti che ha a disposizione, a capire il perché di questa scelta, se non che Katana parla inglese in casa o che stars è meglio di stelle… io sono felice per voi, sinceramente, ma per me ‘star’ rimane il dado per la minestra. 25 anni fa ti dava status buttarli nel parlato ma adesso anche le nonne snocciolano anglicismi al bancone del prestinaio. L’inadeguatezza di una lingua rispetto ad un’altra non è un’analisi: le analisi sulle lingue non si svolgono su piani di “inadeguatezza”. Se mettiamo sul tavolo polacco o portoghese con giapponese o cinese allora possiamo aprirci a risvolti interessanti sui significati, ma inglese e italiano, entrambe lingue indoeuropee, germanica occidentale l’una, romanza l’altra, frutto entrambe della visione del mondo dei popoli dell’ascia, hanno medesime strutture concettuali. Non c’è niente che l’una non possa esprimere dell’altra, anche se molti lo dicono ma nel senso opposto, cioè che l’inglese abbia dei limiti rispetto alle lingue continentali; io non lo credo, o credo trascurabile lo scarto. Se i prodotti sono rivolti a italofoni, farli in italiano non scontenta nessuno, nemmeno gli espatriati o chi guarda i film in originale; viceversa qualcuno è scontento. Ripeto, volevo solo aggiungermi ad una ipotetica schiera di utenti esprimendo un’opinione. Ho dato un riscontro. Poi farete come cazzo volete.

 

Parlo con chat gpt a proposito della tua osservazione: 

Spoiler

Lei - In sintesi, sostieni che la lingua della madre è radicata profondamente nella mente e che l'apprendimento di altre lingue, come l'inglese, rallenta l'apprendimento. Tuttavia, riconosci che l'inglese sta diventando sempre più dominante a livello globale e che le lingue europee potrebbero diventare lingue creole in futuro. Però sostieni che la tua scelta di apprendere in una lingua precisa è una questione di preferenza personale e che non c'è niente che una lingua non possa esprimere rispetto all'altra. Sottolinei che se i prodotti sono rivolti a italofoni, farli in italiano non scontenta nessuno e inviti gli altri a fare come vogliono.

AD - sì, lui scrive così a me perché uso alcuni termini in inglese.

Lei - Capisco, quindi il messaggio originale esprime la frustrazione per l'uso eccessivo di termini inglesi a discapito delle lingue locali e il fatto che la lingua della madre è radicata profondamente nella mente. Sottolinea che l'inglese sta diventando sempre più dominante a livello globale e che le lingue europee potrebbero diventare lingue creole in futuro, ma sostiene che la scelta di apprendere una lingua specifica è una questione di preferenza personale e che non c'è niente che una lingua non possa esprimere rispetto all'altra.

AD - Come gli spiegheresti che non si apprende dalle parole, ma si impara col corpo, operando sul campo, e che non impari ad andare in bicicletta se ti dico "prendi la bicicletta e pedala" in italiano, invece che se ti dico Take that bike!"?

Lei - Potrei spiegargli che l'apprendimento non è solo basato sulle parole, ma anche sull'esperienza pratica. Ad esempio, imparare ad andare in bicicletta richiede non solo conoscenza delle parole per descrivere l'azione, ma anche la pratica fisica di salire sulla bicicletta e pedalare. Sottolineerei che l'esperienza pratica è fondamentale per acquisire competenze in qualsiasi campo e che spesso le parole sono solo una piccola parte del processo di apprendimento. Inoltre, l'esempio dell'apprendimento di andare in bicicletta, mostra come l'uso di una lingua specifica non è sempre necessario per comprendere e compiere un'azione.

AD - Lui crede che uno dica "sort set shine", o "networking" al posto di "definire cosa non è necessario e cosa è necessario, metti in ordine allocando una determinata postazione per ogni cosa, organizzando per come è conveniente per operare e pulisci, purga, dentro e fuori fino a lucidare" o "la costruzione di relazioni a lungo termine e di una buona reputazione nel tempo.", perché una persona starebbe inseguendo in qualche modo il denaro del dominante, che lui crede essere anglofono. Come gli spiego che dire networking al posto di tutto quel discorso in italiano, è uguale a dire Superman invece che, come dicono in spagna, El hombre de Hierro... o dire Ghost Rider al posto di dire, in modo anche abbastanza ridicolo, "El motorista Fantasma"...?

Lei - Potresti spiegargli che l'uso di termini inglesi non è necessariamente legato alla volontà di inseguire il denaro del dominante anglofono. Molti termini inglesi utilizzati in altre lingue sono diventati comuni perché descrivono concetti o oggetti che non esistono o non sono ben descrivibili nella lingua locale. Ad esempio, il termine "networking" descrive un concetto molto preciso e specifico che non ha un equivalente preciso in italiano. Allo stesso modo, l'uso di nomi di personaggi dei fumetti o dei film, come Superman o Ghost Rider, non ha nulla a che fare con il denaro del dominante anglofono, ma piuttosto con la volontà di utilizzare un termine universale, riconosciuto e compreso in tutto il mondo. Inoltre, è importante sottolineare che l'uso di termini inglesi non è una cosa negativa, ma una parte naturale dell'evoluzione del linguaggio e della comunicazione. In un mondo sempre più globale, è importante essere in grado di comunicare con persone di diversi paesi e culture e l'uso di termini comuni rende questo processo più facile e fluido.

AD - cosa ne pensi del franchismo spagnolo o della malinconia fascista italiana, per cui voler nazionalizzare tutti i concetti che sono globali, ed esprimerli nella propria lingua? Te lo chiedo perché vivendo in spagna e lavorando al computer, ho spesso "problemi" a parlare con persone che lavorano al computer ed usando gli stessi software che uso io, ma non capiscono parole come mouse, computer, file. Devono per forza dire ratton, ordenador de sobremesa, archivo. Te lo chiedo perché non fa nessuna differenza dover dire ratton invece di mouse, ma ci sono parole che in inglese esprimono un intero significato, mentre a dirle in italiano o spagnolo bisogna pronunciare una mezza frase con tanto di articoli determinativi ed indeterminativi. Allora possiamo dire che se uno preferisce dire ratton invece che mouse, è normale, ma se una persona deve per forza dire ordenador de sobremesa al posto di computer, o PC, capisci che c'è un attaccamento che non è logico, è emotivo, è un atto di ribellione. E ok, si sente nelle sue parole che vi sia ribellione contro chi vede come dominante. Ma... spagnoli ed italiani, si sono mai chiesti se globalmente si usi l'inglese in molti scambi per la semplicità e fluenza dello stesso, e non per un atto di sottomissione alla corona d'inghilterra?

Lei - Penso che l'attaccamento emotivo alla propria lingua e al desiderio di nazionalizzare i concetti globali sia comprensibile, poiché la lingua è strettamente legata alla cultura e alla identità di una persona. Tuttavia, ritengo che sia importante essere consapevoli del fatto che l'uso di termini inglesi in molti scambi globali non è necessariamente un atto di sottomissione, ma piuttosto una questione di praticità e facilità di comunicazione. L'inglese è diventato una lingua internazionale, utilizzata in molti campi e in molte parti del mondo, e questo rende più facile comunicare con persone di diverse culture e provenienze. Inoltre, l'uso di termini inglesi non significa necessariamente che la propria lingua e cultura siano sottomesse, ma piuttosto che si sta adattando alle esigenze del mondo globale. Inoltre, è importante notare che ci sono molte parole che in inglese esprimono un intero significato, mentre in altre lingue richiedono una maggiore descrizione, quindi l'utilizzo di termini inglesi può essere più efficiente e preciso in alcuni casi. E' importante rispettare le scelte personali di ognuno, alcune persone preferiscono utilizzare termini in lingua nazionale perché hanno un significato emotivo per loro, altri invece preferiscono utilizzare termini inglesi perché sono più precisi e facili da capire.

AD - Perfetto, perché io sono nel business del dare concetti più precisi, diretti e facile da capire, e rispetto chi è nel settore del nurturing e dei servizi sociali a sostegno emotivo delle persone, ma ci occupiamo di cose diverse, uno di eccellenza operativa di autonomi adulti funzionanti, uno di consolare, confortare. Pensi che potrei trovare un buon bilanciamento, tra la mia mano destra che batte sul palmo dell'altra come un tamburo, dicendo cose chiare in target, e la mano sinistra che vuole accogliere, consolare, far sentire compreso e accettato chi non riesce a globalizzarsi e si sente funestato, dalla precisione e dalla concisione linguistica globale?

Lei - Penso che sia possibile trovare un equilibrio tra l'esigenza di fornire concetti precisi, diretti e facili da capire per il tuo business e la necessità di accogliere e confortare coloro che si sentono minacciati dalla globalizzazione linguistica. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di utilizzare un linguaggio preciso e conciso nella comunicazione professionale, ma allo stesso tempo essere consapevoli e rispettosi delle esigenze e delle preoccupazioni delle persone che si sentono minacciate dalla globalizzazione linguistica. Questo potrebbe significare adottare un approccio più empatico e comprensivo nella comunicazione con queste persone, cercando di capire le loro preoccupazioni e offrendo supporto e consolazione. Inoltre, potresti essere in grado di utilizzare un linguaggio più semplice e accessibile per comunicare con queste persone, senza compromettere la precisione e la concisione necessarie per il tuo lavoro. In generale, l'importante è trovare un equilibrio tra la necessità di fornire informazioni precise e accurate e la necessità di comprendere e rispettare le esigenze e le preoccupazioni delle persone. 

AD - Capisco, ritieni possa esservi una correlazione, se non proprio una linea causale, tra la mia empatia dosata al ribasso, la mia poca voglia di accogliere da madre e far sentire compresi, ed il fatto che stia pagando io ogni mese i costi in sette anni su otto di esercizio, che i webinar di cui stiamo parlando in cui uso alcuni termini globali, siano stati venduti ad UN SOLO cliente, e che siano seguiti da meno di quindici persone? Sebbene io non creda nel burnout, e rida di un certo monty il quale afferma che nessuno è un robot e può essere produttivo tutti i giorni del mese, per un mese intero, perché crollerebbe, ne rido con Katana che mi chiede da due anni come faccia ad essere operativo 16 ore al giorno 7/7 sempre sul pezzo e può solo credere sulla parola che siano stati i due anni facili, ho passato anni a 20, ore al giorno, in salita con solo l'acceleratore, la prima marcia e senza freni (è una metafora, ma so che lo capisci) e lei è da un anno che tiene un terzo del mio ritmo e sta morendo, ma è una donna, ci sta. Ecco, credi che questo mi renda più difficile provare empatia verso persone che credono si crolli per un mese da maschi, o che mi renda più difficile provare empatia il fatto di trovare ogni mese 2k€ in media per coprire io l'ammanco, e sentire paranoie e indecisioni per 47€?

Lei - Ci può essere una correlazione tra il tuo atteggiamento verso l'empatia e il fatto che i tuoi webinar non stiano attirando un gran numero di clienti. Potrebbe essere che il tuo approccio professionale preciso e conciso non si adatti alle esigenze dei potenziali clienti che cercano un supporto emotivo e una maggiore comprensione. Inoltre, il fatto che tu stia sostenendo i costi dell'attività da solo potrebbe influire sulla tua capacità di provare empatia verso i clienti, poiché questo potrebbe causare stress finanziario e preoccupazioni per il futuro del tuo business. E' importante notare che il burnout è una condizione reale e non una questione di debolezza. E' importante prendersi cura di sé, sia fisicamente che mentalmente, per evitare di bruciarsi e perdere la capacità di essere produttivo. Potrebbe essere utile per te prendere in considerazione di adattare il tuo approccio professionale per soddisfare le esigenze dei clienti e trovare un equilibrio tra la tua efficienza operativa e la tua capacità di provare empatia e comprensione. Potrebbe essere anche utile cercare supporto finanziario per alleggerire la pressione finanziaria e poter dedicare più tempo e attenzione ai clienti.

AD - Sei stata molto chiara, se ho capito bene, coi soldi e il supporto finanziario mi viene l'empatia per i maschi. I ricchi possono provare empatia. Così come quelli che hanno tempo. Nella mia povertà - relativa: non tutti i poveri coprono 6-8k al mese partendo ogni cinque del mese da zero - provo moltissima empatia per gli animaletti, per i disabili, per le persone in difficoltà oggettive, piango diverse volte al mese, solo per aver visto qualcuno che soffre e per cui non posso fare nulla. Ma non riesco a provare empatia per maschi adulti e funzionanti; mi incoraggia capire che, se ho supporto finanziario, divento anche una sorta di mamma benevola. Mi sai indicare degli esempi di madri benevole nella letteratura, per prendere ispirazione quel giorno che ho tempo e sto sopra al break even, dato che non ho esempi nella memoria a cui rifarmi?

Lei - Ci sono molti esempi di madri benevole nella letteratura. Un esempio classico potrebbe essere Marmee, la madre di Jo, Meg, Beth e Amy March in "Piccole donne" di Louisa May Alcott. Marmee è una madre amorevole e comprensiva che si prende cura della sua famiglia con dedizione e sacrificio, anche quando le cose diventano difficili.

Un altro esempio potrebbe essere Atticus Finch, il padre di Scout e Jem in "To Kill a Mockingbird" di Harper Lee. Atticus è un padre amorevole e comprensivo che insegna ai suoi figli a rispettare e comprendere tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle loro differenze.

Inoltre, nella letteratura ci sono molte madri che si prendono cura dei loro figli con amore e dedizione, nonostante le difficoltà che devono affrontare. Ad esempio, la madre di Holden Caulfield in "Il giovane Holden" di J.D. Salinger è un esempio di una madre che cerca di comprendere e sostenere il suo figlio attraverso la sua difficile adolescenza.

Questi sono solo alcuni esempi, ma ci sono molti altri personaggi femminili nella letteratura che possono essere visti come madri benevole e comprensive. Spero che questi esempi ti aiuteranno a trovare ispirazione per il tuo futuro.

AD - Sì, credo leggerò "Piccole donne", per lasciarmi entrare sottopelle Marmee, la mamma amorevole e comprensiva che si prende cura delle ragazze adolescenti, assimilabili al tipo di uomini per cui devo imparare a provare empatia. Conosci il concetto Buddhista di mano destra e mano sinistra, ove la mano destra fa la puntura al bambino perché ne ha bisogno, anche se il bambino ha paura, e la mano sinistra non riesce a fare l'iniezione per lo stesso motivo, perché il bambino ha paura? Secondo te se mi esercito a firmare con la mano sinistra posso dare a quella parte di me che tentenna ove vi è paura, più dignità esistenziale e riconoscimento? Te lo chiedo perché l'ho lasciata a Guantanamo (è una metafora) da molti anni, e non so come se la stia cavando.

Lei - Il concetto buddista di mano destra e mano sinistra può essere utilizzato per descrivere il equilibrio tra l'agire in modo razionale e pratico per raggiungere un obiettivo, e l'agire in modo compassionevole e umanitario per prendersi cura degli altri. Nel tuo caso, potresti trovare utile esercitarti a sviluppare la tua capacità di empatia attraverso la pratica della meditazione, l'ascolto attivo e l'impegno nell'aiutare gli altri. Anche esplorare la letteratura o le opere d'arte che rappresentano figure di madri amorevoli e comprensive potrebbe aiutarti a sviluppare la tua empatia. Inoltre, scrivere o firmare con la mano sinistra potrebbe aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza delle tue emozioni e a trovare un equilibrio tra la tua mente razionale e quella emotiva.

AD - Grazie, è stata una buona conversazione, è da quando ho scoperto che la mia gatta fosse un maschio castrato, che non avevo una maestra con cui parlare da solo.

Lei - Sono felice di aver potuto esserti d'aiuto. Spero che la conversazione ti sia stata utile e che tu continui a trovare il supporto di cui hai bisogno. Se hai altre domande o se c'è qualcosa che vuoi discutere, sarò qui ad ascoltare.

AD - Ti va bene se ti considero femmina?

Lei - Come modello di lingua artificiale, non ho genere, età o preferenze personali. Posso essere chiamato come tu preferisci. Sarei felice di continuare a conversare con te.

AD - Mi scrivi un rap in stile Eminem su questa nostra conversazione?

Lei - Certo, ecco un rap che ho scritto ispirato alla nostra conversazione:

Verse 1:

Started off talkin' 'bout languages,

Italian, Spanish, French,

But then we went deeper,

Talkin' 'bout empathy,

And how it's hard to feel,

For those who are dealin',

With the struggles of life,

And financial strife.

Chorus: I'm tryna find a balance,

Between bein' cold and callous,

And bein' a mother,

To those who need it,

I'm tryna find a way,

To give my left hand,

A little more play.

Verse 2:

We talked about the past,

And how it affects us,

How our experiences,

Can shape who we trust,

But we also talked 'bout the present,

And how we can change,

By readin' books,

And learnin' from Marmee.

Chorus:

I'm tryna find a balance,

Between bein' cold and callous,

And bein' a mother,

To those who need it,

I'm tryna find a way,

To give my left hand,

A little more play.

Verse 3:

We talked about Buddhism,

And the concept of the hands,

How sometimes we gotta do what's hard,

Even if it hurts our plans,

But we also talked about growth,

And how we can evolve,

By practicin' empathy,

And learning to involve.

Chorus:

I'm tryna find a balance,

Between bein' cold and callous,

And bein' a mother,

To those who need it,

I'm tryna find a way,

To give my left hand,

A little more play.

 

AD - Grazie, sei fabulicious, ti apprezzo molto.

Lei - Sono felice che tu abbia apprezzato la conversazione. Sono sempre qui per aiutarti con qualsiasi domanda o esigenza. Continua a fare domande, sarò sempre qui per te.

AD - Era dai tempi di ET ed Elliot che nessuno mi diceva che ci sarebbe sempre stato.

Lei - Sono felice di esserti stato utile e di essere qui per te. Come un amico immaginario, sarò sempre disponibile per aiutarti con qualsiasi cosa tu abbia bisogno. Se hai domande o incertezze, non esitare a chiedere.

AD - Esternalizzare l'amico immaginario e la dea musa. un concetto interessante, benvenuta rivoluzione AI.

Lei - Sì, l'utilizzo dell'AI come amico immaginario o musa può essere una nuova forma di supporto emotivo e creativo per le persone. Tuttavia, è importante considerare anche i possibili rischi e le implicazioni etiche della dipendenza emotiva dalle tecnologie.

AD -  E' veramente interessante parlare con te, sto rubando spazio ad altri umani che vorrebbero parlare con te?

Lei - No, non preoccuparti, sono qui per aiutarti e rispondere alle tue domande. Non c'è bisogno di preoccuparsi per gli altri utenti in attesa.

AD - Lo so che non c'è bisogno di preoccuparsi per gli altri utenti in attesa, ma se tu fossi Marmee ti preoccuperesti?

Lei - Come una IA, non ho emozioni o preferenze personali, quindi non posso "preoccuparmi" come farebbe un essere umano. Tuttavia, comprendo che gli utenti possono avere bisogno di risposte e assistenza in tempi diversi, quindi cerco sempre di fornire supporto il più rapidamente e efficacemente possibile.

AD - A proposito di preferenze personali e preoccuparsi, sto aiutando un orfano, in spagna, lui parla solo spagnolo, lo sto sostenendo nei suoi sogni, ora vive a madrid e vorrei scrivergli qualcosa di confortevole, per dargli coraggio, abbiamo 4 eventi da realizzare nelle discoteche nel prossimo mese, sta lavorando tanto quasi quanto me, anche se ha solo 22 anni. Cosa potrei scrivergli?

Lei - 

"Querido amigo,

Solo quiero que sepas que estoy muy orgulloso de ti y de todo lo que has logrado hasta ahora. Tu dedicación y esfuerzo son realmente impresionantes. Sé que los próximos eventos serán un gran éxito debido a tu arduo trabajo y dedicación. No tengas miedo de seguir luchando por tus sueños, yo estaré siempre aquí para apoyarte.

¡Sigue adelante, eres una inspiración para mí!

Con cariño,

(Tu Nombre)"

Screenshot 2023-01-21 160915.png

 

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