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"A pensar male si fa peccato ma..."


Scannachiappolo

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Scannachiappolo

Discussione un po'così (non sapevo di preciso dove inserirla) per vedere per un "problema" della mia vita, chiamiamolo così. Non c'è una vera e propria richiesta, lo scrivo più per uno scambio di vedute, per vedere cosa ne pensate e VOI come vivete la stessa problematica:

 

Faccio una fatica bestia a vedere il lato oscuro/manipolatorio/machiavellico/utilitaristico (talvolta anche in positivo, non in negativo) del prossimo.

Mi spiego.

A differenza di altre persone, come la mia ragazza, ho la tendenza a vivere in un mondo "fiabesco". Sono convinto che la gente non faccia le cose per cattiveria. Dico: Magari le fa perché ha dei deficit, motivi X, ma che non le facciano perché sono cattivi, perché voglia fottermi attivamente... Forse talvolta tendo a giustificare il prossimo.

Diametralmente opposta la mia ragazza. Si fida di me perché dice che sono abbastanza limpido, sincero, leale, ma nei confronti di altri cambia completamente. Diviene famelica, ti etichetta subito come un pezzo di merda, come un approfittatore, senza girarci troppo attorno.

Svariate volte escono discorsi su "questa puttana ci prova con te" quando io magari ho quell'impulso per cui lo penserei anch'io, ma dopo mi fermo e dico "ma no dai", o anche "questo ha tentato di fotterti", quando alla stessa maniera mi parte anche a me l'imput di pensare la stessa cosa, ma tendo a dire "ma no, non penso l'abbia fatto con cattiveria".

Sostanzialmente la vedo così: da un certo lato ci vivo bene con me stesso, riflette forse un tentativo di comprendere veramente ciò che mi sta di fronte, da un'altro talvolta mi sento un coglione facilmente aggirabile. Di contropartita vedo la forma mentis della mia ragazza come molto utile per la propria protezione, ti toglie molti pensieri perché una volta che etichetti poi ti viene facile, ma al contempo mi sembrerebbe di tagliare le cose con l'accetta, senza davvero capirle a fondo.

Anche perché talvolta ho fatto anch'io nella vita cose "cattive", ma non le ho mai fatte con l'intento di fottere qualcuno. La cosa che mi è sempre pesata è stata il non venir minimamente ascoltato/ compreso, che magari al posto dello stronzo ti sarei potuto sembrare diverso e magari meno imputabile, ma per gli altri era più facile dire "sei uno stronzo" e pace.

Non so, qualcun'altro con la mia tendenza? O con la tendenza opposta? Per certi aspetti mi piacerebbe esser un po'piú categorico senza girarci attorno, mi sembra di capire che si vive meglio (anche perché il farsi dubbi senza etichettare a me porta all'overthinking)

 

 

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Bozzarelly
13 minuti fa, Scannachiappolo ha scritto:

"ma no, non penso l'abbia fatto con cattiveria".

 

Fatta la battuta, non capisco il problema. Se pensi ti manchi qualcosa, fai il possibile per aggiungere pezzi.

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november_rain

Ciao @Scannachiappolo

io in tal senso mi sento di aver trovato una sorta di equilibrio, che forse è la cosa migliore, tra la tua veduta e quella della tua ragazza, anche se tendo più a essere come lei ma molto meno categorica.

Mi spiego: io tendenzialmente parto dal presupposto che le persone non sono ingenue, che non fanno niente per niente e che ognuno fa le cose per un tornaconto personale. Sono molto disincantata su questo, difficilmente penso alla bontà genuina di qualcuno, solitamente c'è sempre un interesse di fondo o quantomeno un po' di furbizia. D'altra parte però la vivo bene, nel senso che ne sono serenamente consapevole, e quindi non mi faccio "raggirare" come dici tu, e allo stesso tempo non subisco negativamente il fatto che qualcuno possa essere meschino o poco limpido nei miei confronti, ne prendo atto e basta, lo guardo con spirito critico e penso che bene o male tutti in fondo sono così, bisogna solo farsi più furbi e sorvolare dove possibile. 

Ti consiglierei di cercare di vedere le cose per quello che sono, pensare che le persone non facciano niente con cattiveria penso sia sbagliato, purtroppo la cattiveria esiste ed è dentro ognuno di noi, chi più chi meno. L'importante è saperla leggere, non giustificare sempre il prossimo, ma piuttosto analizza ogni situazione nel modo più oggettivo possibile. Ovviamente non è giusto neanche etichettare ogni cosa o persona negativamente come fa la tua ragazza, sicuro è però che lei è molto più preparata ad eventuali fregature. 

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Seth44
19 minuti fa, Scannachiappolo ha scritto:

Faccio una fatica bestia a vedere il lato oscuro/manipolatorio/machiavellico/utilitaristico (talvolta anche in positivo, non in negativo) del prossimo.

[...]

Non so, qualcun'altro con la mia tendenza? O con la tendenza opposta? Per certi aspetti mi piacerebbe esser un po'piú categorico senza girarci attorno, mi sembra di capire che si vive meglio (anche perché il farsi dubbi senza etichettare a me porta all'overthinking)

Io mi trovo in una situazione simile alla tua.

Tendenzialmente vado d'accordo con quasi tutti e in quasi tutti vedo del buono, anche se, naturalmente, ho le mie antipatie, ovvero individui che a pelle non riesco a soffrire. Ma sono davvero la minoranza. Aggiungo che, oltre a benvolere molte persone, mi sento altrettanto benvoluto, in quanto ho l'impressione che siano molti quelli che mi sono sinceramente affezionati e hanno una buona opinione di me. Anche e soprattutto tra le donne.

Quindi tendo a fidarmi, sono poco o per nulla diffidente. E finora, che io sappia, non sono mai stato penalizzato da questo atteggiamento.

Va detto che a volte rischio seriamente di andare in dissonanza cognitiva, perché so benissimo che le persone sono spesso false, manipolatrici, opportuniste e via dicendo. Non sono un illuso, anzi, a volte nei miei ragionamenti sfioro il cinismo. Eppure, quando poi le persone me le trovo davanti, faccio anch'io una gran fatica a vedere il loro lato negativo, mentre quello positivo mi balza subito all'occhio.

Ma vivo bene così.

Modificato da Seth44
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giannicarlo
23 minuti fa, Scannachiappolo ha scritto:

Anche perché talvolta ho fatto anch'io nella vita cose "cattive", ma non le ho mai fatte con l'intento di fottere qualcuno.

Io credo che la risposta stia qui.

Se partiamo da questo presupposto, possiamo vedere come, la maggioranza delle persone non agisca in mala fede.

Piuttosto, è la nostra l'interpretazione personale a rendere una determinata azione "buona/cattiva". Infatti si dice "la malizia sta negli occhi di chi guarda". 

Presumo piuttosto che le persone agiscano sulla base di ciò che ritengono migliore e più opportuno per loro stesse e siamo poi noi, narratori esterni a dargli un giudizio.

Ma di base, fatico ad immaginare una persona che brama di far stare male gli altri. E se così fosse, lo inviterei ad iniziare un percorso psicoterapeutico. 

Come lo proporrei a qualcuno che pensa sempre che gli altri siano in malafede. 

Qualcuno si approfitterà di me? Certo, ma è meglio che vivere una vita intera nella sfiducia.

 

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Seth44
17 ore fa, giannicarlo ha scritto:

Qualcuno si approfitterà di me? Certo, ma è meglio che vivere una vita intera nella sfiducia.

Sono grossomodo le stesse parole che ho detto, qualche tempo fa, a un'amica, una ragazza molto chiusa che ha dei livelli di diffidenza quasi patologici nei confronti del genere maschile. Chiaro che si tratta di un meccanismo di autodifesa, ma la mancanza di fiducia, se insistita e protratta troppo a lungo, porta a inaridirsi.

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giannicarlo
28 minuti fa, Seth44 ha scritto:

Sono grossomodo le stesse parole che ho detto, qualche tempo fa, a un'amica, una ragazza molto chiusa che ha dei livelli di diffidenza quasi patologici nei confronti del genere maschile. Chiaro che si tratta di un meccanismo di autodifesa, ma la mancanza di fiducia, se insistita e protratta troppo a lungo, porta a inaridirsi.

Anche perché, se non ti metti mai in gioco perché parti dal presupposto che sarai sfruttata/o… certo magari eviti brutte esperienze ma al contempo ti privi di tutte quelle che invece potrebbero essere belle ed appaganti. 

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Mkoll
3 minutes ago, giannicarlo said:

Anche perché, se non ti metti mai in gioco perché parti dal presupposto che sarai sfruttata/o… certo magari eviti brutte esperienze ma al contempo ti privi di tutte quelle che invece potrebbero essere belle ed appaganti. 

Stesso problema con una ragazza collega\amica non riesco a farla fidare degli uomini, dal mio punto di vista se non fai un po' di "esperienza"rcome diavolo fai a fare un minimo di selezione????

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giannicarlo
1 ora fa, Mkoll ha scritto:

Stesso problema con una ragazza collega\amica non riesco a farla fidare degli uomini, dal mio punto di vista se non fai un po' di "esperienza"rcome diavolo fai a fare un minimo di selezione????

E tu sfottila. Dalle ragione e vedi che si inizia a porre delle domande 

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Mkoll
3 minutes ago, giannicarlo said:

E tu sfottila. Dalle ragione e vedi che si inizia a porre delle domande 

lo faccio abbondantemente, qualche progresso qua e la, ma poi appena qualcuno le propone di uscire non in gruppo , scappa e si rinchiude nel suo riccio.

 

Modificato da Mkoll
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