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Incel aspirante PUA (scherzo)


Elvis94

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cortex901
40 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

L'altra emozione è l'entusiasmo. 

Non l'entusiasmo per le donne o per il reward sessuale che speri di cavarci, ma perché ami quello che fai, ami farlo, lavorare duro ti fa felice, stai facendo proprio quello che ti piace fare e così sei intrinsecamente premiato, incentivato, rewarded. 

In questo modo, in qualche anno ti sei arrampicato senza odiare ogni centimetro di albero. 

Vorrei tanto sapere dove trovare sto entusiasmo, io ormai provo solo odio e invidia per tutti, non riesco a mettere piede fuori casa e vedere la gente accoppiata o che si diverte con amici. Vorrei il rispetto e la considerazione dalle persone e invece sono un cagnetto randagio solo. So però che questo NON è il mio destino e vorrei cambiare e iniziare anche ad essere più sereno.

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^'V'^
11 minuti fa, cortex901 ha scritto:

Vorrei tanto sapere dove trovare sto entusiasmo, io ormai provo solo odio e invidia per tutti, non riesco a mettere piede fuori casa e vedere la gente accoppiata o che si diverte con amici. Vorrei il rispetto e la considerazione dalle persone e invece sono un cagnetto randagio solo. So però che questo NON è il mio destino e vorrei cambiare e iniziare anche ad essere più sereno.

Lo stai cercando nel posto sbagliato. 

Te lo riscrivo, dove sia: 

"Non l'entusiasmo per le donne o per il reward sessuale che speri di cavarci, ma perché ami quello che fai, ami farlo, lavorare duro ti fa felice, stai facendo proprio quello che ti piace fare e così sei intrinsecamente premiato, incentivato, rewarded."

E' l'entusiasmo per cui sei in quello che chiamo PREDATOR STATE, perdi il senso del tempo e non ti pesa lavorare 20 ore al giorno, perché fai quello che ti piace e che ti premia in modo intrinseco. 

Per intenderci, se devi dimagrire e allora ti dicono di andare la mattina a correre mettendo la sveglia prima, magari inizi, ma è una cosa che odi, e la prima volta che piove non ci vai, un'altra volta hai un problema, e poi ti accorgi che non vai più. 

Se invece trovi uno sport che ti piace e ti entusiasma, ad esempio il calcio, e non vedi l'ora di andare a piantare dei goal e di giocare con gli altri... 

Dopo un anno che giochi per divertimento e con entusiasmo, hai corso per il campo e dietro alla palla quanto uno che va tutte le mattine a correre. 

Ma senza fare nulla che non ti entusiasmasse in se stesso. 

Lo stesso vale per le diverse posizioni lavorative. 

Se sei uno che si ricarica le batterie socializzando, e ti mettono in team ad avere a che fare con i collaboratori o con i clienti... il tempo ti vola. 

Se ti mettono in un loculo davanti a un computer, odi ogni giorno che il sole sorge. 

Alla fine della fiera, sei in forma ed hai fatto carriera se al contempo odiavi la tua posizione attuale e amavi il processo con cui modificare la posizione attuale. 

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cortex901
23 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Lo stai cercando nel posto sbagliato. 

Te lo riscrivo, dove sia: 

"Non l'entusiasmo per le donne o per il reward sessuale che speri di cavarci, ma perché ami quello che fai, ami farlo, lavorare duro ti fa felice, stai facendo proprio quello che ti piace fare e così sei intrinsecamente premiato, incentivato, rewarded."

E' l'entusiasmo per cui sei in quello che chiamo PREDATOR STATE, perdi il senso del tempo e non ti pesa lavorare 20 ore al giorno, perché fai quello che ti piace e che ti premia in modo intrinseco. 

Per intenderci, se devi dimagrire e allora ti dicono di andare la mattina a correre mettendo la sveglia prima, magari inizi, ma è una cosa che odi, e la prima volta che piove non ci vai, un'altra volta hai un problema, e poi ti accorgi che non vai più. 

Se invece trovi uno sport che ti piace e ti entusiasma, ad esempio il calcio, e non vedi l'ora di andare a piantare dei goal e di giocare con gli altri... 

Dopo un anno che giochi per divertimento e con entusiasmo, hai corso per il campo e dietro alla palla quanto uno che va tutte le mattine a correre. 

Ma senza fare nulla che non ti entusiasmasse in se stesso. 

Lo stesso vale per le diverse posizioni lavorative. 

Se sei uno che si ricarica le batterie socializzando, e ti mettono in team ad avere a che fare con i collaboratori o con i clienti... il tempo ti vola. 

Se ti mettono in un loculo davanti a un computer, odi ogni giorno che il sole sorge. 

Alla fine della fiera, sei in forma ed hai fatto carriera se al contempo odiavi la tua posizione attuale e amavi il processo con cui modificare la posizione attuale. 

Il problema è la cazzo di laurea, studiare è noioso, mi deprime... quando la prendo cambio pure lavoro (na merda perché lavoro da casa tutti i giorni da solo, ma almeno mi permette di gestirmi per studiare).

Si potrei abbandonarla subito, ma mancano solo 4 esami e buttare una media del 29.6 sarebbe troppo brutto veramente, poi sicuramente mi faciliterebbe nel cercare lavoro all'estero, quindi... devo avere pazienza ma sto bruciando dalla voglia di cambiare un po la mia vita

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cortex901

Non so cosa avrei fatto se tornassi indietro ma sicuramente qualsiasi scelta non sarebbe stata quella ottimale perché non avevo un briciolo della consapevolezza che ho oggi... quindi niente devo portare pazienza

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uno_qualunque
1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Allora, che tu voglia planare, come scoiattolo, verso una sequenza autoalimentante di trombamicizie e tipe lascive, che tu voglia planare verso la vita del family man... 

La cattiva notizia è che la strada non è battere le ali in quella direzione, ma salire con le zampine sull'albero. 

La buona notizia è che l'albero su cui salire è lo stesso, è quando sei a livello per planare, che decidi da che parte produrti in un salto scoiattolare. 

C'è un'altra notizia, ma non so se sia buona o cattiva. Dipende da te. 

Per arrampicarsi su quell'albero, serve molta sponsorizzazione emotiva, serve molto carburante. 

Immagina lo stesso tipo di carburante emotivo che ti serve per tirarti in piedi in un mese dopo una rottura umiliantissima e drammatica di una relazione importantissima, ma fatto bruciare per anni. 

Questo carburante proviene da soli due luoghi, e sono gli unici due luoghi dentro di te dove puoi minarlo. 

Nessuno di questi due luoghi ha a che fare con la motivazione o con la spinta di tre giorni che può darti un video motivazionale sul tubo. 

Un'emozione che può darti la mordacia per fare quello che va fatto, è la rabbia perché non sei al livello che ti spetta. 

Non il livello top, non la pietra apicale della piramide, ma il tuo cazzo di posto. 

Se hai la fortuna di conoscere questa rabbia, non farti dire da nessuno che dovresti abbandonare ""l'ego"" o che dovresti fare un percorso per gestire la rabbia. 

Loro ti vogliono debole e povero, non c'è posto per tutti salendo sull'albero. 

 

L'altra emozione è l'entusiasmo. 

Non l'entusiasmo per le donne o per il reward sessuale che speri di cavarci, ma perché ami quello che fai, ami farlo, lavorare duro ti fa felice, stai facendo proprio quello che ti piace fare e così sei intrinsecamente premiato, incentivato, rewarded. 

In questo modo, in qualche anno ti sei arrampicato senza odiare ogni centimetro di albero. 

 

Ora una notizia cattiva. O buona, non so come sei. 

 

E' un carburante che prende fuoco solo se entrambe le emozioni sono presenti e in sintesi tra loro. 

 

Sai dove trovarle, dentro di te? 

Da stampare e appendere al muro.

Sono particolarmente d'accordo con il discorso sulla rabbia che, se incanalata "positivamente", è devastante.

Ringrazio tutt'oggi di vero cuore tutte coloro che in passato mi hanno rifiutato, cornificato, ecc. perché mi hanno permesso di essere ciò che sono oggi. I nostri momenti più bassi sono l'origine dei nostri momenti più alti.

  • Cuore Nero 5
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cortex901
4 minuti fa, uno_qualunque ha scritto:

Da stampare e appendere al muro.

Sono particolarmente d'accordo con il discorso sulla rabbia che, se incanalata "positivamente", è devastante.

Ringrazio tutt'oggi di vero cuore tutte coloro che in passato mi hanno rifiutato, cornificato, ecc. perché mi hanno permesso di essere ciò che sono oggi. I nostri momenti più bassi sono l'origine dei nostri momenti più alti.

Si la rabbia è utile ma credo che vada controllata, usata come motore interno e mai esternata, ad essere rancorosi le persone si allontanano da te... e poi come dice lui ci vuole anche l'entusiasmo, così si equilibrano

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^'V'^
18 minuti fa, uno_qualunque ha scritto:

 

Ringrazio tutt'oggi di vero cuore tutte coloro che in passato mi hanno rifiutato, cornificato, ecc. perché mi hanno permesso di essere ciò che sono oggi. I nostri momenti più bassi sono l'origine dei nostri momenti più alti.

Never stop blaming, never stop bullying 🖤

  • Cuore Nero 3
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^'V'^
12 minuti fa, cortex901 ha scritto:

Si la rabbia è utile ma credo che vada controllata, usata come motore interno e mai esternata, ad essere rancorosi le persone si allontanano da te... e poi come dice lui ci vuole anche l'entusiasmo, così si equilibrano

Mica sei arrabbiato con loro, sei pissed off per dove sei. 

Da fuori non si vede rabbia, si vede uno che fa delle cose invece che stare a parlare di un cazzo con la gente inutile. 

Da fuori si vede solo che visualizzi e non rispondi perché non hai tempo.

Nota: se delle persone, dove sei tu, sono al loro posto e stanno bene dove stanno, lasciali in pace. Non è che devi convincere gli altri che sia un posto di merda. 

Uno è a posto col mondo quando è al suo posto. Se non è il tuo posto, lo sai e questa cosa ti morde ogni giorno, sia da sveglio che quando sogni. 

Se uno è un maiale ed è tuo compagno di porcile, non aiutarlo a scavalcare, gli fai dispetto e lo tagli fuori dai suoi amici. 

Quello è il suo posto. 

Lui deve stare in un porcile. 

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cortex901
2 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Mica sei arrabbiato con loro, sei pissed off per dove sei. 

Da fuori non si vede rabbia, si vede uno che fa delle cose invece che stare a parlare di un cazzo con la gente inutile. 

Da fuori si vede solo che visualizzi e non rispondi perché non hai tempo.

Nota: se delle persone, dove sei tu, sono al loro posto e stanno bene dove stanno, lasciali in pace. Non è che devi convincere gli altri che sia un posto di merda. 

Uno è a posto col mondo quando è al suo posto. Se non è il tuo posto, lo sai e questa cosa ti morde ogni giorno, sia da sveglio che quando sogni. 

Se uno è un maiale ed è tuo compagno di porcile, non aiutarlo a scavalcare, gli fai dispetto e lo tagli fuori dai suoi amici. 

Quello è il suo posto. 

Lui deve stare in un porcile. 

Non parlavo della rabbia nei confronti di chi è nel porcile con me (anche perché non c'é nessuno nel porcile con me ahaha)

Parlavo dell'invidia nei confronti di chi è al posto in cui vorrei essere io... è un attimo farsi prendere troppo da questo sentimento negativo e fare cazzate che ti fanno odiare dalla gente. Per non parlare dei vari casi di incel rage

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^'V'^
49 minuti fa, cortex901 ha scritto:

Il problema è la cazzo di laurea, studiare è noioso, mi deprime...

Il problema è un altro... secondo me. 

La laurea è appena il livello di competenza minimo per capire le novità e le ricerche nel tuo settore. 

E' come aver imparato a leggere, non è come aver letto quello che è importante e continuare a leggere gli aggiornamenti. 

Appare evidente tu abbia scelto o dovuto scegliere una laurea in qualcosa che non ti interessa, solo perché ti avrebbe dato un qualche tipo di lasciapassare per il fantomatico... "mondo del lavoro"... 

O un biglietto di sola andata per un paese meno ridicolo. 

Ok. 

Non è tutto perduto, se nella tavolozza di possibilità di lavori diversi che si possono ottenere con la tua laurea, capisci in quale tipo di lavoro puoi vivere le tue inclinazioni personali. 

Premesso che, se siamo nel 2023 e non ai tempi dei tuoi genitori, non stai scegliendo il lavoro della vita, non farai lo stesso lavoro a vita. 

Ma puoi scegliere il tipo di contesto e ambiente lavorativo che meglio fitta le tue inclinazioni. 

In questo senso, uno psicologo del lavoro può aiutarti a mettere un attimo a fuoco le caratteristiche che cerchi in un lavoro che si prenderà un terzo della tua vita quotidiana o anche di più. 

Siti come questo, intanto, ti possono aiutare a fare luce e stringere il campo di tiro. 

Ad esempio un mio cliente ha cambiato lavoro, accettando - e valorizzando - le proprie particolarità di temperamento e, sebbene sia andato a prendere solo 100 euro in più al mese ed abbia anche più restrizioni di prima sull'uso del cellulare (prima stava a chattare tutto il tempo al lavoro), arriva a casa carico e pieno di vita, la sua qualità della vita e la voglia di lavorare sono triplicate, non sono aumentate di soli 100 euro al mese. 

Ed entrambi i lavori sono nelle possibilità del suo titolo di studio. 

Probabilmente sarebbe stato saggio da parte sua cambiarlo anche si fosse trattato di perdere, 100 euro al mese, invece di prenderli in più. 

Perché nel lavoro che ama e lo entusiasma farà di sicuro carriera, gli vola il tempo e dà il meglio di sé. 

Nel lavoro che odiava riceveva continuamente raccomandate per i ritardi la mattina, e ci si trascinava di forza. 

Il titolo di studio è lo stesso, e anche l'inquadramento come livello verticale. 

Ma siamo tutti diversi e a livello qualitativo orizzontale abbiamo il nostro posto nel mondo, non solo a livello verticale. 

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