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Uomini e donne sono opportunisti in egual misura?


Crescendo63

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Crescendo63

Ecco un'altra mia riflessione su cui cerco confronto.
Stavolta ho osservato che specialmente nelle fase iniziali di conoscenza e seduzione, sia uomini che donne agiscono in modo opportunistico (com'è naturale). Però la nostra società solitamente riconosce l'opportunismo nei maschi, ma lo nega nelle femmine.
Voi cosa ne pensate? Ci ho preso oppure no? Mi è sfuggito qualcosa? :-)

 

Nelle relazioni uomo-donna, sessuali e/o sentimentali, solitamente si crede che gli uomini siano più subdoli e ingannevoli, mentre le donne più oneste e "virtuose". Ma questa è un'illusione: in realtà entrambi i sessi agiscono per lo più in modo opportunistico, ovvero volto a perseguire il proprio interesse, anche a discapito dell'altro.
Però questo opportunismo viene generalmente ignorato o negato nella donna; oppure viene giustificato, perché gli obiettivi femminili vengono considerati più "nobili" e ammissibili.

 

Uomini e donne sono diversi

Chiariamo subito che uomini e donne sono diversi per molti aspetti. Questo è un fatto evidente (basta guardare i rispettivi comportamenti: chi segue ossessivamente gli sport? Chi impazzisce per scarpe, borse e accessori? Ecc...), che è stato riconosciuto nei secoli. Solo di recente è sorta questa tendenza a vedere i due sessi come uguali, basata su ideologie invece dei fatti.

Ovviamente uomini e donne hanno anche punti in comune: entrambi desiderano essere amati, apprezzano il sesso, vogliono sentirsi ascoltati, accolti e apprezzati, ecc. Ma anche quando vogliono le stesse cose, possono avere priorità diverse: per esempio per gli uomini fare sesso è il bisogno primario, mentre per le donne è ricevere attenzione.

 

Bisogni diversi, uguale opportunismo

Questa diversità di obiettivi è parte del motivo per cui le donne possono apparire più "morali":

  • una donna che dice di "cercare l'amore" ci appare spinta da un motivo "elevato";
  • mentre un uomo che dica "voglio fare sesso" viene solitamente giudicato o sminuito.

In realtà entrambi stanno cercando una soddisfazione dei propri bisogni; e, come affermavo all'inizio, entrambi agiranno in modo opportunistico, a prescindere dall'obiettivo. Per esempio nascondono il loro vero scopo, quando sia conveniente:

  • Un uomo non dirà apertamente "Ho voglia di scoparti", perché sa che questo farebbe fuggire una possibile partner.
  • Ma anche una donna che cerchi una relazione importante, o che voglia il matrimonio, o che desideri ardentemente dei figli, non rivelerà subito i suoi obiettivi (a meno che sia molto ingenua), perché sa che questo probabilmente allontanerebbe l'uomo.

Insomma, quando ci avviciniamo al sesso opposto, e nella "danza della seduzione", è del tutto normale presentarsi nel migliore dei modi, celare o dissimulare i propri scopi, e mostrare di sé quegli aspetti che possano suscitare interesse nell'altro: questo vale ugualmente in entrambi i sessi (ma naturalmente pochi ammettono di farlo).

 

Peccati di omissione

Inoltre, non sempre l'obiettivo dichiarato corrisponde al vero, o è del tutto sincero:

  • Per esempio molte donne vogliono un partner benestante, ma di rado lo dicono apertamente; il loro "Cerco l'amore" è quindi in parte ipocrita (sarebbe onesto se dicessero "Cerco l'amore con un uomo ricco che mi faccia vivere una vita agiata"... ma ovviamente farebbero una figura diversa).
  • Similmente, molti uomini nascondono il loro bisogno di sesso per evitare giudizi o reazioni negative.

Entrambi omettono, o mentono, per meglio raggiungere il proprio scopo.

 

Opportunismo per tutte le stagioni

Finora ho usato esempi "classici" dove l'uomo cerca sesso e la donna una relazione, perché è il caso più comune; ma chiaramente ci sono molteplici possibilità:

  • A volte è l'uomo che desidera una relazione importante, ma non lo rivela per non apparire bisognoso.
  • A volte è la donna che ricerca un rapporto sessuale senza impegno, ma lo nasconde per evitare giudizi sociali negativi.
  • Certe volte dissimuliamo il nostro desiderio per stimolare l'interesse altrui. Molti credono che "In amore vince chi fugge", per cui si negano o mostrano indifferenza.
  • Molti nascondono quello che provano veramente per qualcuno: a causa di timidezza, vergogna, paura di essere rifiutati, oppure per timore dei giudizi altrui.

In alcuni di questi casi non si tratta proprio di opportunismo, ma non siamo comunque sinceri: ci comportiamo nel modo che più ci conviene, o in quello che riteniamo più adatto, invece di essere autentici. Peraltro questo ci viene naturale, quindi sarebbe ingenuo pensare che l'onestà dovrebbe regnare sovrana.

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Crescendo63
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*** PARTE 2

 

Perché siamo opportunisti

La spiegazione più semplice è che siamo opportunisti perché ci è utile, ci porta i risultati sperati. A ben guardare, ogni creatura vivente dev'essere opportunista (almeno in parte), cioè deve occuparsi dei propri bisogni, perché altrimenti non sopravviverebbe. D'altro canto, nelle specie sociali - come la nostra - l'opportunismo viene bilanciato dall'altruismo e dalla collaborazione (che portano un vantaggio evolutivo all'intero gruppo).

 

Opportunismo nelle relazioni

Ma parlando di relazioni sentimentali, una motivazione più profonda è quella evoluzionistica: siamo opportunisti perché questo ci porta vantaggi a livello di sopravvivenza e riproduzione (per cui questi tratti si sono riprodotti con la specie, mentre chi non li aveva si è estinto).

Naturalmente siamo guidati anche da valori e morale, ma le pulsioni evolutive o gli interessi personali spesso prevalgono. In generale, e specialmente nelle fasi iniziali di conoscenza e corteggiamento, l'opportunismo domina, perché siamo concentrati sui nostri bisogni, e non abbiamo (ancora) motivo per anteporre l'altro; è solo dopo che il coinvolgimento è scattato, o la relazione è iniziata, che l'altro ci diventa caro e tendiamo a mediare i nostri bisogni con i suoi.

  • Nella maggioranza dei casi, la donna valuta immediatamente un uomo in base a ciò che lui può offrirle, e non esita ad ignorarlo o scartarlo se lui si mostra "non all'altezza" delle sue molteplici esigenze.
  • Per l'uomo, il criterio di selezione è principalmente estetico, e meno stringente: se una donna viene considerata abbastanza bella, attraente o sexy, in genere è sufficiente - almeno inizialmente.

Questa selezione può avvenire anche inconsapevolmente, per istinto e non per calcolo.

 

Obiettivi diversi

E' importante notare che le motivazioni evolutive producono comportamenti diversi nei due sessi, perché ogni genere ha una strategia di accoppiamento per ottimizzare il suo successo riproduttivo:

  • I maschi cercano di fecondare più femmine fertili (giovani e sane) possibile ---> Ecco perché gli uomini tendono più verso la promiscuità.
  • Le femmine tendono a scegliere il maschio migliore e tenerselo (almeno finché la prole non sia autonoma) ---> Ecco perché le donne sono più selettive e tendono alle relazioni stabili (finché ne traggono vantaggio).

 

La morale non c'entra

Chiarito questo, appare evidente che le tendenze femminili non hanno una motivazione "morale" come si tende a credere ("Le donne cercano l'amore"), ma semplicemente fanno quello che assicura loro un miglior vantaggio evolutivo (riproduzione dei propri geni). Da un punto di vista naturalistico - invece che culturale - entrambi i generi fanno quello che più gli conviene, ovvero sono opportunisti.
La donna che si accoppia con l'uomo facoltoso, o che abbandona il marito dopo che i figli sono cresciuti, o che si innamora di un altro quando la coppia stabile si è "intiepidita", non è più né meno morale dell'uomo che corre dietro ad ogni gonnella, o lascia la vecchia partner per una più giovane: entrambi seguono i loro istinti evolutivi, a proprio vantaggio.

 

In sintesi: prima i bisogni, poi l'amore

Riassumendo e semplificando, potremmo dire che:

  • Le relazioni sentimentali sono motivate dalla soddisfazione dei bisogni in primo luogo (il che ci induce all'opportunismo iniziale).
  • In seguito sviluppiamo sentimenti d'amore (ispirati dalla felicità e appagamento derivati dalla soddisfazione dei bisogni), che attenuano l'opportunismo e ci appaiono come il "motore primo" della relazione.

Questa dinamica funziona per entrambi i sessi allo stesso modo.

La differenza è che i bisogni in una relazione esistono sempre (è impossibile non averne), mentre l'amore può esserci o meno, e con intensità variabile:

  • A volte l'amore cresce nel tempo, quando c'è notevole intesa e compatibilità.
  • A volte c'è un grande amore suscitato dall'innamoramento, che però si spegne quando scopriamo che l'altro non è come credevamo.
  • A volte l'amore sparisce del tutto e rimane solo il bisogno, per cui la coppia continua ma in modo conflittuale: è il tipico caso dei partner che si detestano ma continuano a restare insieme (perché la relazioni soddisfa comunque dei bisogni).
Modificato da Crescendo63
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