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Perchè se accetti anche un'amicizia con le ragazze, le stesse spariscono?


sedlex

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ArmandoBis
2 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Mi fai quattro domande che presuppongono quattro risposte diverse o più.

Gli approcci non sono mai uguali.

Le sostenute direi che le accantono subito.

Le altre due succedono e si manifestano in modalità differenti.

Generalmente, c'è un preciso primo passo, spesso l'unico ma significativo, da parte loro. Un contatto, diciamo 

Eh, lo so.

Ma quando avevo vent'anni, il primo passo di solito significava che avevo la strada spianata. A meno che emergesse una reciproca incompatibilità, tutto filava liscio.

Con l'aumentare degli anni, gli approcci mi sembra si siano deteriorati.

O no?

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sedlex
Inviato (modificato)
2 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Una volta una donna, ma una donna seria, strutturata, bella, realizzata, mi disse: "A volte ho bisogno di conferme, nient'altro". 

Direi che è una lezione preziosa. 

Spiega perché si accompagnino a gente che ci appare scarsa o perché evitino di andare avanti in una conoscenza con noi senza neanche un arrivederci.

Stante il discorso di un grande interesse che manca, certo. Ma non è sempre automatico.

si,infatti non è per niente automatico. Alle volte il "troppo interesse" le inibisce e non credo sia poi cosi inusuale nei rapporti interpersonali.

molte si bloccano pure se trovano un ragazzo strutturato, realizzato-autonomo-indipendente. e non male esteticamente e caratterialmente. Aspettono-attendono-sono di una passività disarmante, anche se sembrano(e lo sono) spigliate.

Preferiscono cassonetti umani e ne ho avuto la riprova proprio con una che mi piace molto-scarti la mia amicizia\conoscenza(ripeto-non sussiste obbligatorietà alcuna) e hai tra gli amici  usurai\cafoni(livelli assurdi, eh)\giocatori d'azzardo\puttanieri(nel senso di andare a puttane,che non è un male)\ e alcuni consumatori conclamati di cocaina? Ma tutte ste cose una ragazza-donna non le nota? E si torna ad una delle risposte date da un utente al mio quesito: potrebbe darsi che sti tipi danno utilità(seppur degradanti) che da me non possono avere.

E allora, come affermi tu, meglio non chiedersi il perchè.

Modificato da sedlex
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sedlex
3 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Eh, lo so.

Ma quando avevo vent'anni, il primo passo di solito significava che avevo la strada spianata. A meno che emergesse una reciproca incompatibilità, tutto filava liscio.

Con l'aumentare degli anni, gli approcci mi sembra si siano deteriorati.

O no?

deteriorati, in che accezione?

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ArmandoBis
4 ore fa, sedlex ha scritto:

deteriorati, in che accezione?

Sento il peso di tutte le relazioni problematiche, o fallite, che hanno attraversato.

Manca la spensieratezza, il vedere le cose come se fosse la prima volta.

Se manca questo, veramente una relazione si trasforma in una vera e propria rottura di coglioni.

Almeno per chi, come me, è incline alla solitudine.

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gelsomino
5 ore fa, sedlex ha scritto:

E allora, come affermi tu, meglio non chiedersi il perchè.

la vera domanda non è il perché....

la vera domanda è il come....

COME FARE A SCOPARLE?! HAHAHAHAHAHAH 

 

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Sensei10
4 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Eh, lo so.

Ma quando avevo vent'anni, il primo passo di solito significava che avevo la strada spianata. A meno che emergesse una reciproca incompatibilità, tutto filava liscio.

Con l'aumentare degli anni, gli approcci mi sembra si siano deteriorati.

O no?

Non credo che sia appannaggio di una determinata fascia d'età, ma sopra ai 40/45 mentire a se stessi, per molte persone, è quasi una regola. Va da sé che lo farai anche con gli altri.

Gli approcci rimangono più o meno quelli dei 20 anni, per ciò che vedo. Il dilemma tuttavia è: questa persona è davvero così? 

Sono versioni aggiornate. Aggiustate. Irriducibili giovani del primo mese. Poi la maschera cade. Subentra la realtà, la noia, la disillusione. 

Tanto tempo fa scrissi per scherzo proprio qui sopra che ormai sono un borghese corrotto. Beh, c'è poco da scherzare. Più o meno è la verità. 

Anche io mi rompo il cazzo, dopo un po'. Di norma vengo accusato di essere pesante. Ed è così. Ma lo sono o devo esserlo per sopravvivere? Perché, per me, che sia il primo giorno o il sesto mese è sempre uguale. Non cambio modo di fare, né abitudini, né mi faccio prendere dalla voglia di novità improvvisa per battere la routine. Né mi presento come un brillantone tutto sorrisi o come uno stanco e disincantato che ormai ha capito tutto. Ho un carattere. Dei lati divertenti e sereni. Dei lati bui e pensierosi. Come chiunque. Senza recite.

Innegabile che trovandomi accanto un'altra persona rispetto a quella conosciuta resti perplesso. Fino ad arrivare ad una fine scritta. E passare alla delusione. Al timore di aver dato retta ad un mare di stronzate, sparate per non affogare e per risultare più interessanti di ciò che si è.

A fiaccarmi è la stessa selezione  attenta, in base a certe caratteristiche. Che però sembra non bastare mai: più vai avanti, più si restringe. Arrivi al punto da non entusiasmarti più. A considerare ogni donna, anche la più acuta e curiosa, priva di stimoli. È molto triste, lo ammetto. Provi anche ad allargare le maglie, ma niente da fare. Troppe stronzate. La luce rimane fioca, flebile. Purtroppo.

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ArmandoBis
13 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Non credo che sia appannaggio di una determinata fascia d'età, ma sopra ai 40/45 mentire a se stessi, per molte persone, è quasi una regola. Va da sé che lo farai anche con gli altri.

Gli approcci rimangono più o meno quelli dei 20 anni, per ciò che vedo. Il dilemma tuttavia è: questa persona è davvero così? 

Sono versioni aggiornate. Aggiustate. Irriducibili giovani del primo mese. Poi la maschera cade. Subentra la realtà, la noia, la disillusione. 

Tanto tempo fa scrissi per scherzo proprio qui sopra che ormai sono un borghese corrotto. Beh, c'è poco da scherzare. Più o meno è la verità. 

Anche io mi rompo il cazzo, dopo un po'. Di norma vengo accusato di essere pesante. Ed è così. Ma lo sono o devo esserlo per sopravvivere? Perché, per me, che sia il primo giorno o il sesto mese è sempre uguale. Non cambio modo di fare, né abitudini, né mi faccio prendere dalla voglia di novità improvvisa per battere la routine. Né mi presento come un brillantone tutto sorrisi o come uno stanco e disincantato che ormai ha capito tutto. Ho un carattere. Dei lati divertenti e sereni. Dei lati bui e pensierosi. Come chiunque. Senza recite.

Innegabile che trovandomi accanto un'altra persona rispetto a quella conosciuta resti perplesso. Fino ad arrivare ad una fine scritta. E passare alla delusione. Al timore di aver dato retta ad un mare di stronzate, sparate per non affogare e per risultare più interessanti di ciò che si è.

A fiaccarmi è la stessa selezione  attenta, in base a certe caratteristiche. Che però sembra non bastare mai: più vai avanti, più si restringe. Arrivi al punto da non entusiasmarti più. A considerare ogni donna, anche la più acuta e curiosa, priva di stimoli. È molto triste, lo ammetto. Provi anche ad allargare le maglie, ma niente da fare. Troppe stronzate. La luce rimane fioca, flebile. Purtroppo.

Addirittura corrotto... Non ti sembra di esagerare?

Purtroppo descrivi una realtà abbastanza diffusa, cioè la difficoltà che molte persone hanno a trovare dei motivi di interesse in una relazione.

Del resto, Alberoni aveva fissato il campo di gioco nel suo best seller a livello mondiale: il rapporto di coppia è una partita a due, l'intero universo ne è completamente escluso.

Con queste premesse è difficile scansare la noia incombente, se ne può solo procastinare l'insorgenza, ma la fine è nota.

Tutto si riduce a una questione di culo. Sì Tratta solo di incontrare una donna che non sia alla ricerca delle farfalle nello stomaco ma semplicemente trovi piacevole vivere.

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Sensei10
56 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Addirittura corrotto... Non ti sembra di esagerare?

Neanche tanto. 

Perché perdi la spontaneità. O meglio, ce l'hai, ma è come se fosse sotto moderazione, a volte. Allora tendi a considerare unicamente i vantaggi che puoi ricevere, non ciò che ti va di fare davvero. 

Concordo sul culo. 

Concordo anche sulla conclusione. Tuttavia accade pure questo: le farfalle sono un segnale pessimo per il futuro, ma danno energia, coinvolgimento, entusiasmo. Per quanto imperturbabile tu possa essere, una donna-ciclone è sempre piacevole e stimolante. Quella che ha "solo" voglia di vivere è sicuramente più bilanciata e matura, ma potrebbe non comunicare nulla di particolare a livello emotivo. Per cui c'è un'impasse non trascurabile; accettare di finire nel vortice per sentirsi vivi una volta di più o avere certezze ben delineate, al prezzo però di un lento incedere? È un dubbio insolubile, a parer mio.

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SergioVittorio

Perché se accetti anche un'amicizia con le ragazze, le stesse spariscono?
 
Spariscono se non hanno nulla da guadagnare da te. Le donne per chi non l’ha ancora capito sono super utilitaristiche. Se puoi essere fonte di comodità non spariscono. La friendzone non è amicizia: è la dimostrazione che lei vale più di te; e spesso, non appena viene accettata, è già finita perché l’unica cosa che lei vuole é la conferma di ciò. 

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ArmandoBis
1 ora fa, Sensei10 ha scritto:

Neanche tanto. 

Perché perdi la spontaneità. O meglio, ce l'hai, ma è come se fosse sotto moderazione, a volte. Allora tendi a considerare unicamente i vantaggi che puoi ricevere, non ciò che ti va di fare davvero. 

Concordo sul culo. 

Concordo anche sulla conclusione. Tuttavia accade pure questo: le farfalle sono un segnale pessimo per il futuro, ma danno energia, coinvolgimento, entusiasmo. Per quanto imperturbabile tu possa essere, una donna-ciclone è sempre piacevole e stimolante. Quella che ha "solo" voglia di vivere è sicuramente più bilanciata e matura, ma potrebbe non comunicare nulla di particolare a livello emotivo. Per cui c'è un'impasse non trascurabile; accettare di finire nel vortice per sentirsi vivi una volta di più o avere certezze ben delineate, al prezzo però di un lento incedere? È un dubbio insolubile, a parer mio.

La donna-ciclone che tipo di proposte fa?

Nel 99% dei casi, ti proporrà qualcosa di confinato all'interno della coppia, dove magari vi sono anche altre persone, tutt'al più nel ruolo di comparse.

Una che invece ti propone di fare le ferie in un paese disagiato dell'Africa approfittandone per portare avanti un microprogetto di cooperazione non sarebbe, alla fine, o anche all'inizio, più coinvolgente.

Non so voi, ma io mi sono venuto a noia. Pensare di fare un qualsiasi cosa di cui io sia il beneficiario è un'idea che mi sconvolge.

Eppure vedo persone che vivono così. Tempo fa sono uscito con una che, avendo cominciato a lavorare prestissimo, prende già una buona pensione. La sua vita consiste nello spostarsi da un luogo all'altro e pubblicare sui social. (Ovviamente non mi ha dato una seconda possibilità. Gliene sono grato.)

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