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Il mio anno distruttivo: doppia one itis + la mia malattia


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Turzioboa

Ciao, ho letto solo il primo post, e la risposta di quel mattacchione di RAWolf, del quale condivido ogni singola parola, avendo vissuto non in prima persona, ma comunque direttamente, ciò che stai vivendo adesso.

Quando sei dentro una situazione, vivi le cose in maniera diversa da chi le vede esternamente. Ok.

Però la razionalità, soprattutto in noi maschietti, deve essere la nostra ancora di salvezza, e sai bene che rasenta la follia invischiarsi in una situazione così, quando ci sono problematiche tue ben più grandi su cui tenere il focus.

La phiga, per esperienza personale, è un piacevolissimo effetto collaterale di quando stiamo bene (emotivamente), siamo centrati, siamo brillanti.

A volte ci si accontenta delle briciole, ma non deve essere il tuo caso. Reagisci, e focalizzati su ciò che devi fare tramite azioni quotidiane, giorno per giorno.

I momenti belli che ti mancano, li rivivrai.

I momenti brutti, negativi, che vuoi frantumare e allontanare per sempre (riguardo il rapporto con l'altro sesso), li rivivrai, ma lavorando su te stesso non ti farai travolgere dalle onde, non così a lungo come adesso.

La vita è una e hai toccato con mano cosa voglia dire. Il responsabile di te stesso sei tu, non la sudamericana che oggi c'è e domani no. 

Quindi forza!

 

Un abbraccio sincero.

  • Grazie! 1
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Roadlife
Il 15/7/2023 at 13:08, Turzioboa ha scritto:

Però la razionalità, soprattutto in noi maschietti, deve essere la nostra ancora di salvezza, e sai bene che rasenta la follia invischiarsi in una situazione così, quando ci sono problematiche tue ben più grandi su cui tenere il focus.

Sai come mi sento? Che era così folle che andare sempre piu avanti (già dall'inizio che era sposata) piu uscivano i problemi e piu io investivo. Cosa è accaduto quando lei ha dovuto investire dopo essersi lasciata dal marito?

Pensare di averla ferita solo perchè pensavo ad altro in quei 6-7 giorni ora non ricordo con la sua conseguenza di chiudere e decidere in pochissimo tempo? Questa cosa mi sta facendo vivere malissimo e ho l'ossessione continua di capire il perchè. Una donna si può disinnamorare se viene ferita, però penso debba usare anche un minimo di raziocinio per capire che doveva aspettarmi o quanto meno parlare in faccia. 

Appena ho iniziato a mettere il focus piu seriamente sulla mia salute---> mio calo di attenzioni su di lei ---> ho iniziato ad avere i dubbi sulla relazione ---> paura in lei --> lei fugge all'improvviso.


E' incredibile come mi senta in un corpo non mio, quando proietti tutto su altro che non sia te. 
Vorrei guadarmi allo specchio per dire che esisto ancora, non sprofondare nei pensieri e nella negatività, di nuovo nella depressione fottuta, so razionalmente che dovrei esistere solo IO. Il resto viene da sè. Dovrei pensare al mio bene, soprattutto ora. Io lo voglio pensare ma quel vuoto, quella solitudine chissà se andranno mai via.

Scusate sempre lo sfogo ma scrivere mi fa sentire leggermente più distratto.

Buona domenica

  • Grazie! 2
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Lupo_de_Lupis

Road è complesso dirti qualcosa di utile ora. Esci fai cose, corri nei parchi, visita parchi nuovi, laghi cose così, monti,  la natura alla fine ci aiuta tanto soprattutto nei momenti in cui sentiamo il vuoto. Ora fatti una cortesia esci dal pozzo in cui ti trovi metticela tutta, dai!

In bocca al lupo!

 

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Roadlife
2 ore fa, Lupo_de_Lupis ha scritto:

Esci fai cose, corri nei parchi, visita parchi nuovi, laghi cose così, monti,  la natura alla fine ci aiuta tanto soprattutto nei momenti in cui sentiamo il vuoto. Ora fatti una cortesia esci dal pozzo in cui ti trovi. 

Sono completamente affondato, a 7 giorni la mia forza di reagire ora è pari allo zero. Ho passato 7 giorni uguali, sono uscito un paio di volte con gli amici che cercano tirarmi su ma inutilmente.  Giovedì entro in ospedale in queste fottute condizioni mentali, assurdo. Mercoledì andrò dallo psicologo.

Stavo tornando a fare con il sorriso tutto ciò ma con lei, ed eravamo agli inizi. Il fatto che quella ragazza mi avesse preso dalla depressione della mia ex è mi avesse fatto tornare a guardare il mondo a colori.

Devo pensare che quel giorno che ha preso il treno e ci siamo salutati è come se fosse morta per me. Quel treno che incredibilmente ho deciso io di far prendere a lei ma solo per 2 maledetti giorni. Se solo fossi salito con lei a Roma già quando lei me lo chiedeva non sarebbe successo nulla di tutto ciò.

Aver progettato alle spalle l'abbandono è sintomo che non riusciva a fidarsi di me e delle mie parole.

Cambiare un continente e chiudere qualunque via di comunicazione anche indiretta è un qualcosa di veramente che ti dice "ehi, non esiste più, quel treno è scomparso e lei con lui. Morta. Non chiederti spiegazioni, non ci sarà nemmeno un giorno della tua vita dove lei tornerà".

Vorrei solo avere un confronto e capire, perché? Sto indagando se questa può essere una ragazza con un disturbo di tipo border ma poi leggo e sembra che il border possa essere anche io su certi tratti. E mi sento ancora più un colpevole.

Viva il lupo comunque, un abbraccio a te.

 

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raff
Il 17/7/2023 at 05:19, Roadlife ha scritto:

Stavo tornando a fare con il sorriso tutto ciò ma con lei, ed eravamo agli inizi. Il fatto che quella ragazza mi avesse preso dalla depressione della mia ex è mi avesse fatto tornare a guardare il mondo a colori.

Questa è una delle lezioni più importanti da cogliere. Che l'unica persona che deve farti tornare a guardare il mondo a colori non può essere che TE STESSO. Finché ti aggrappi ad un'altra persona (per di più donna e quindi dal carattere tendenzialmente più volubile) sei come una foglia nel vento. Finché metti la tua felicità nelle mani degli altri sarai sempre in balia dei loro cambiamenti. Nessuno è perfetto, tutti commettiamo questo errore, chi più chi meno. Ma almeno avere la mentalità che "la mia felicità viene da me, da dentro di me e non da altri o cose esterne" è un frame mentale da adottare il più possibile. Perché hai bisogno di lei per essere felice? A te che manca? Non sei autosufficiente alla tua felicità? Se non sei felice da solo come pensi di esserlo con gli altri, e se non sai guardare i colori del mondo di tuo perché una dovrebbe restare con te? Per essere triste e infelice insieme a te? Se tu stai con una perché lei ti serve a placare la tua depressione e a farti uscire  da una storia tu stai prendendo molto da lei e in cambio che dai, un po' meno depressione?

Inoltre, usare una nuova storia per "dimenticarsi" della precedente secondo me è sbagliato. Va bene farti le altre, ma allo stesso tempo devi metabolizzare la precedente, devi vivere il dolore che ne deriva e lasciarlo andare. Altrimenti stai solo reprimendo, e quella è una cosa che ti porterai dentro inconsciamente e, prima o poi, o verrà fuori o ti controllerà senza che nemmeno te ne accorgi.

  • Cuore Nero 1
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raff
Il 17/7/2023 at 05:19, Roadlife ha scritto:

Devo pensare che quel giorno che ha preso il treno e ci siamo salutati è come se fosse morta per me.

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Roadlife
5 minuti fa, raff ha scritto:

Questa è una delle lezioni più importanti da cogliere. Che l'unica persona che deve farti tornare a guardare il mondo a colori non può essere che TE STESSO. Finché ti aggrappi ad un'altra persona (per di più donna e quindi dal carattere tendenzialmente più volubile) sei come una foglia nel vento. Finché metti la tua felicità nelle mani degli altri sarai sempre in balia dei loro cambiamenti. Nessuno è perfetto, tutti commettiamo questo errore, chi più chi meno.

 

5 minuti fa, raff ha scritto:

Se non sei felice da solo come pensi di esserlo con gli altri, e se non sai guardare i colori del mondo di tuo perché una dovrebbe restare con te? Per essere triste e infelice insieme a te?

Lei si è rispecchiata nella mia rinata voglia vivere da dopo l'operazione e nel modi in cui io riuscivo a darle amore che effettivamente riuscivo a fare. Certo che se io fossi sempre triste direi anche io che cazzo una ci sta a fare? 

È quando il castello di carte costruito dalla mia "finta" felicità che mi ha bloccato nel darle quelle attenzioni ecco che a lei ho mostrato il vero me, quello pauroso distaccato, pensieroso ecc.

Ovvio non dico che dovesse essere lei a salvarmi ma era un cazzo di momento dove tutto si era messo insieme e io non riuscivo a gestire tutto. Perché non parlarmi? Non so cosa sara passato per la sua testa, i pensieri che si faceva...mi ricordo il giorno prima di partire mi disse "hai gli occhi tristi..". E io ancora ero con lei.

Sono quei gesti che ho fatto per lei a cui lei era innamorata, chiedendo anche un po di tempo per metabolizzare l uscita dalla mia storia perché ogni tanto anche io ero pensieroso su sta cosa. 

Valeva lo stesso per lei che era uscita da un matrimonio e doveva metabolizzare. 

Tutti e due non pronti. Io lo dicevo continuamente che forse avevamo bisogno di un rapporto di frequentazione e non di una convivenza venuta cosi forzata. 

5 minuti fa, raff ha scritto:

 

Se tu stai con una perché lei ti serve a placare la tua depressione e a farti uscire  da una storia tu stai prendendo molto da lei e in cambio che dai, un po' meno depressione?

No semplicemente il tempo di andare con i piedi di piombo con i sentimenti e con la situazione se mi avesse amato seriamente mi avrebbe rispettato con i miei tempi. Nella mia difficoltà. Anche lei soffriva di depressione qualche mese fa ma dato dal suo matrimonio non da se stessa. Lei era innamorata di me che le dico? No aspetta torno quando sono felice? Molto sinceramente le dicevo sempre che volevo andarci piano, di rispettare i miei tempi, che non volevo correre. Tu immagina entrare in una convivenza così dal nulla. Come mi sono sentito? Sono stato onesto con lei, sempre. 

5 minuti fa, raff ha scritto:

Inoltre, usare una nuova storia per "dimenticarsi" della precedente secondo me è sbagliato. Va bene farti le altre, ma allo stesso tempo devi metabolizzare la precedente, devi vivere il dolore che ne deriva e lasciarlo andare. Altrimenti stai solo reprimendo, e quella è una cosa che ti porterai dentro inconsciamente e, prima o poi, o verrà fuori o ti controllerà senza che nemmeno te ne accorgi.

 È incredibile quanto io pensavo stessi risalendo la china ma in realtà dentro stavo male senza saperlo, lo psicologo mi ricordo due mesi fa che mi disse :Tu sei guarito. Grazie alla malattia che ti sta facendo vedere le cose in un modo diverso e grazie a questa ragazza. Un pó li per lì dentro di me sapevo che non era normale tutto ciò anche detto da uno specialista. 

Cioè alla fine io avevo un mood da persona guarita e lui in effetti mi vedeva così. Ma cosa è accaduto quando lei è andata via? Di nuovo quel maledetto vuoto. Io per questo quando scrivevo nei giorni precedenti che non mi attaccavo e magari non la calcolavo era anche per evitare di legarmi così forte. Ma lei lo sapeva bene. Sono stato uomo a metà. Nessuna persona sana di mente si sparerebbe 700 km a settimana per vedersi con una donna sposata. Ecco già da lì era un  chiaro campanello di allarme che dovevo frenarmi. 

L'unica cosa a parte tutto ciò e a parte la mia condizione credo che il dialogo, il confrontarsi su qualunque problema avrebbe risolto tutto. Ha fatto tutto lei di nascosto in questo modo. Ciò non so quanto sia stato giusto.

In ogni caso bisogna ripartire dal mio doppio dolore ora e dalla malattia. Trovare un briciolo di forze per metabolizzare tutto e iniziare un lavoro su me stesso. Voglio vivere e godermi la vita per minimo un anno. Senza donne. Voglio ritrovare me stesso, avere un equilibrio. 

Grazie di cuore comunque Raff.

  • Abbraccio 1
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ArmandoBis
2 ore fa, Roadlife ha scritto:

 

Lei si è rispecchiata nella mia rinata voglia vivere da dopo l'operazione e nel modi in cui io riuscivo a darle amore che effettivamente riuscivo a fare. Certo che se io fossi sempre triste direi anche io che cazzo una ci sta a fare? 

È quando il castello di carte costruito dalla mia "finta" felicità che mi ha bloccato nel darle quelle attenzioni ecco che a lei ho mostrato il vero me, quello pauroso distaccato, pensieroso ecc.

Ovvio non dico che dovesse essere lei a salvarmi ma era un cazzo di momento dove tutto si era messo insieme e io non riuscivo a gestire tutto. Perché non parlarmi? Non so cosa sara passato per la sua testa, i pensieri che si faceva...mi ricordo il giorno prima di partire mi disse "hai gli occhi tristi..". E io ancora ero con lei.

Sono quei gesti che ho fatto per lei a cui lei era innamorata, chiedendo anche un po di tempo per metabolizzare l uscita dalla mia storia perché ogni tanto anche io ero pensieroso su sta cosa. 

Valeva lo stesso per lei che era uscita da un matrimonio e doveva metabolizzare. 

Tutti e due non pronti. Io lo dicevo continuamente che forse avevamo bisogno di un rapporto di frequentazione e non di una convivenza venuta cosi forzata. 

No semplicemente il tempo di andare con i piedi di piombo con i sentimenti e con la situazione se mi avesse amato seriamente mi avrebbe rispettato con i miei tempi. Nella mia difficoltà. Anche lei soffriva di depressione qualche mese fa ma dato dal suo matrimonio non da se stessa. Lei era innamorata di me che le dico? No aspetta torno quando sono felice? Molto sinceramente le dicevo sempre che volevo andarci piano, di rispettare i miei tempi, che non volevo correre. Tu immagina entrare in una convivenza così dal nulla. Come mi sono sentito? Sono stato onesto con lei, sempre. 

 È incredibile quanto io pensavo stessi risalendo la china ma in realtà dentro stavo male senza saperlo, lo psicologo mi ricordo due mesi fa che mi disse :Tu sei guarito. Grazie alla malattia che ti sta facendo vedere le cose in un modo diverso e grazie a questa ragazza. Un pó li per lì dentro di me sapevo che non era normale tutto ciò anche detto da uno specialista. 

Cioè alla fine io avevo un mood da persona guarita e lui in effetti mi vedeva così. Ma cosa è accaduto quando lei è andata via? Di nuovo quel maledetto vuoto. Io per questo quando scrivevo nei giorni precedenti che non mi attaccavo e magari non la calcolavo era anche per evitare di legarmi così forte. Ma lei lo sapeva bene. Sono stato uomo a metà. Nessuna persona sana di mente si sparerebbe 700 km a settimana per vedersi con una donna sposata. Ecco già da lì era un  chiaro campanello di allarme che dovevo frenarmi. 

L'unica cosa a parte tutto ciò e a parte la mia condizione credo che il dialogo, il confrontarsi su qualunque problema avrebbe risolto tutto. Ha fatto tutto lei di nascosto in questo modo. Ciò non so quanto sia stato giusto.

In ogni caso bisogna ripartire dal mio doppio dolore ora e dalla malattia. Trovare un briciolo di forze per metabolizzare tutto e iniziare un lavoro su me stesso. Voglio vivere e godermi la vita per minimo un anno. Senza donne. Voglio ritrovare me stesso, avere un equilibrio. 

Grazie di cuore comunque Raff.

Devi rimettere le cose nella giusta prospettiva.

Renditi conto che guarire è un lavoro a tempo pieno.

Qualsiasi tipologia di cura richiede la partecipazione attiva del soggetto.

Negli ultimi decenni sono stati individuati tutta una serie di supporti che potenziano gli effetti della medicina tradizionale e che sono entrati nei protocolli delle istituzioni più avanzate, ad esempio dell'Istituto dei Tumori di Milano, dove si usa la meditazione e altre tecniche analoghe per migliorare la risposta dell'organismo.

Ad esempio, non so se vale anche nel caso della radioterapia, ma in caso di chemioterapia Valter Longo propone un periodo di dieta ipocalorica che ha come effetto di proteggere le cellule sane e rendere quelle malate più suscettibili all'effetto dei farmaci.

Questi temi sono stati affrontati da Servan-Schreiber in due libri, Guarire e Anticancro, e sapeva di cosa parlava, visto che lui stesso si era ammalato di tumore ed era guarito aiutandosi anche con questi ausili che, in anni recenti, sono ormai stati integrati nella medicina tradizionale.

Parlane col tuo medico. E anche sentire uno psicologo può esserti utile per ricentrarti su quelle che sono le tue effettive priorità.

 

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Roadlife
Inviato (modificato)

Buongiorno, torno ad aggiornarvi ieri ho avuto un colloquio con psicologo/psichiatria.

Dopo aver spiegato quello che è successo queste sono le sue conclusioni. Io non ho dimostrato abbastanza l'amore per lei, perché sono frenato da vari blocchi per paura di ferirmi e di conseguenza non mi sono lasciato andare. (Mi domando se lasciarsi andare significava accettare i litigi su ogni cosa) Vabbè questo lo sapevano anche i fermenti lattici semicit.

La domanda che gli ho fatto è: come mai una donna innamorata fa questo? Non aspetta va via? E lui mi dice che non ho mai veramente dimostrato a lei che l amassi sia a parole che con i fatti (ok, allora buttiamo tutto nel cesso i mesi di sacrifici che io ho fatto per vedermi con lei, accettarla in casa ecc). Solo perché fisicamente ero debilitato, stressato, spossato dovevo dare a lei tutto l'amore del mondo e le attenzioni. 

Lui dice che lei ha tratti borderline ma anche io su vari aspetti ma in ogni caso la sua impulsività ha forzato un qualcosa che io sentivo di volev fare ma a gradi. Non posso sentirmi colpevole ma colpevole al 50%.

Non mi vede depresso, non mi vede ansioso. Mi ha detto che ho già passato tantissime cose nella vita e lei la dimenticherò con l aiuto delle persone vicine in pochi mesi ( ho i miei dubbi). 

I dubbi perché sento che veramente la amo e non ci siamo aspettati a vicenda. 

Oggi inizio il percorso per la radioterapia sono calmissimo come sempre ma dal lato sentimentale mi sento smarrito, spaesato per non avere lei accanto a me, per averla fermata e dire quello che sentivo veramente. Rabbia.

Alcuni tipi di donne forse non aspettano, non vogliono essere ferite come dice lui e scappano via perché stanno amando troppo. Devo credere questo?

Insomma in tutto questo io ho le mie colpe, come preventivato. Lei troppo impulsiva. Risultato? Un macello. 

La cosa che mi ha dato fastidio dello psicologo mi ha detto che sono solito pensare per gradi e, dunque, non dovevo pensare una cosa alla volta, cioè secondo questo schema:

Salute --> stare bene ---> ragazza

Dovevo pensare:

"Sto con una ragazza che mi vuole bene e che non devo ferire e che vuole starmi vicino durante il periodo di convalescenza ecc. Ergo non merita che io la tratti con distacco".

Mi ha confuso solo piu le idee sinceramente. 

 

 

Modificato da Roadlife
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garibaldi99a

Oddio... Prova a parlarne con un altro psicologo.. molti fanno colloquio gratuito la prima volta. 

Una donna che di base è svitata, se non ti fa andare fuori di testa con una cosa, prima o poi ne farà un'altra. Quindi se non era l'evento della separazione, magari sarà stato altro in futuro.

Potrebbe aver ragione il tuo psicologo.. io ti consiglio di parlarne con almeno altri 2 magari cercane di rinomati (passaparola e NON INTERNET) e che fanno colloquio gratuito. 

Ripeto.. prova con altri, ma non è detto che questo psicologo sia poco valido. 

RICORDATI BENE: UNO PSICOLOGO NON DEVE MAI DARE CONSIGLI DI VITA SULLE PROPRIE SCELTE

Modificato da garibaldi99a
  • Cuore Nero 1
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