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[#5 Bonus] Vita a 4 Zampe: Disumano - Mostruoso - Impersonale


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Questo capitolo finale sulle cose di noi che inquietano e spaventano le donne, è un capitolo bonus e fa storia a sé, infatti non dipende da un nostro comportamento reale. 

Parliamo di stereotipi, polarizzazione dell'out group, pregiudizi. 

Gli stereotipi sono credenze rigide, semplificate e generalizzate che un individuo può avere su un gruppo di persone. La polarizzazione di gruppo avviene quando le persone vengono categorizzate in base a determinate caratteristiche o aspetti della loro identità, che potrebbero o non potrebbero essere veri o rilevanti.

Questa categorizzazione può portare a una serie di aspettative e giudizi basati sul gruppo a cui si pensa che appartengano.

In moltissimi casi gli stereotipi sono veri, non dipendono da un tuo comportamento specifico, ma dal comportamento di tante altre persone assimilabili a te agli occhi di chi osserva

Il che presuppone, perché avvenga la polarizzazione di gruppo, che la persona che osserva sia parte di un altro gruppo diverso in quell'ambito. 

Dove vivo ci ho messo sei mesi a trovare casa in affitto, dire che non si affitta ad italiani è illegale, ma di fatto ogni volta che usciva l'informazione che fossi italiano, saltava fuori che lo avesse già affittato il socio il giorno precedente e non avessero ancora rimosso l'annuncio dal sito. (Annunci che puntualmente rimanevano altri sei mesi e venivano pure aggiornati). 

Perché le persone hanno pregiudizi sugli italiani? 

No, perché qui dove vivo tre italiani su cinque negli ultimi dieci anni hanno smesso di pagare l'affitto, è stato difficile mandarli via di casa soprattutto se ci si era infilata una donna o un bambino, e riuscendo a mandarli via si scopriva anche che si fossero venduti i mobili del proprietario al mercato dell'usato. 

Agli occhi di una persona non italiana, siamo semplicemente italiani. 

Andare a spiegare ad uno ad uno che quelli che fanno così vengono tutti da Bolzano (battuta), è una considerazione in-group, che capisce un altro italiano, ma non una persona esterna al gruppo degli italiani, che percepisce come out-group. 

Questo short cut del pensiero, è attivissimo nelle fasi di prima conoscenza con una donna. 

E riguarda sia stereotipi giusti e corretti ma a volte non applicabili al nostro caso specifico, che stereotipi e pregiudizi che lei ha riguardo a gruppi immaginari che ha solo nella sua, mente. 

Un uomo di origini arabe in Italia potrebbe essere percepito da una donna come potenzialmente abusivo e violento, a causa degli stereotipi negativi associati agli uomini arabi nella società. Questo è un esempio di polarizzazione di gruppo basato su un'associazione reale, anche se lo specifico individuo in questione potrebbe non condividere affatto questi tratti negativi.

Un esempio di pregiudizio invece basato su cose che ha in testa lei, gruppi di cui quell'uomo non fa davvero parte o che sono immaginari, si ha nella casistica, in cui una donna categorizzi un uomo in un certo "gruppo" basato sul suo comportamento, aspetto o altri tratti che lei associa a un certo tipo di persone, anche se lui stesso non è consapevole o non si identifica con quel gruppo. O anche nella casistica in cui una donna categorizzi un uomo sulla base del segno zodiacale di questi. 

Queste aspettative e giudizi possono influenzare la percezione e l'interazione di una persona con l'individuo "categorizzato", che diventa pertanto impersonale e mera espressione del suo gruppo di appartenenza agli occhi di lei. Potrebbe portare a malintesi, pregiudizi e discriminazione, perché lo stereotipo può sicuramente riguardare cose di cui lei ha paura o per le quali va in ansia. 

Le donne, come tutti gli esseri umani, sono soggette a influenze culturali, sociali ed educative che possono condizionare il loro modo di pensare e percepire gli altri.

Queste influenze possono a volte portare a formare associazioni mentali automatiche e involontarie tra certe caratteristiche di una persona e certi comportamenti o tratti di personalità, anche se non ci sono prove reali che supportino queste associazioni nel caso specifico.

Per esempio, se una donna è stata cresciuta in un ambiente dove le è stato insegnato, direttamente o indirettamente, che gli uomini che presentano certe caratteristiche (come un certo modo di vestire, un certo accento, una certa nazionalità, ecc.) sono pericolosi o inaffidabili, donnaioli o alcolisti, potrebbe automaticamente sentirsi in ansia o spaventata quando incontra un uomo che presenta queste caratteristiche, anche se lui non ha mai mostrato comportamenti pericolosi o inaffidabili ed è un niubbo trascurabile nel PREDATOR ALCOLISMO. 

Questa reazione di ansia o paura è involontaria e può essere molto difficile da controllare, anche se la persona è consapevole che non è basata su fatti reali, e di norma consapevole non lo è. 

Questo può portare a situazioni difficili e spiacevoli, dove la donna potrebbe reagire in modo eccessivamente cauto o sospettoso, o addirittura evitare del tutto l'interazione, anche se l'uomo in questione non ha fatto nulla per meritare tale reazione.

Questo può essere frustrante e ingiusto per l'uomo, e può anche portare la donna a perdere l'opportunità di avere un'interazione positiva o di costruire una relazione significativa.

Con un filo di acredine coniai molti anni fa, a tal proposito, il concetto di Minefield, campo minato. 

Il fatto che tu non vedi dove siano le mine, ma le pesti. 

Avevo avuto un'interazione ottima con una ragazza che mi piaceva tantissimo, e lei all'improvviso si congelò e si spaventò di me. 

In pratica non sapevo di fare lo stesso sport e di aver fatto delle cose di lavoro che erano caratteristiche del suo ex, per il quale aveva sofferto. 

Ma sarebbe potuto benissimo essere il fatto di avere il suo stesso panino preferito al Mc Donald's. 

Queste cose, del tutto simili alla skinner box, sono imprevedibili come mine sepolte, appunto. 

Non esiste un modo per saltarci fuori. 

Se un topo prende la scossa premendo una leva dentro una scatola rossa, poi avrà paura delle leve ma anche delle scatole e del colore rosso. 

Se la scatola fosse stata verde, cosa completamente ininfluente sulla corrente elettrica, il nostro amico di colore rosso avrebbe avuto una chance. 

Ma se invece di associazioni personali inconoscibili, parliamo di associazioni tipiche con i nostri gruppi di appartenenza, è importante lavorare sulla nostra consapevolezza delle associazioni mentali automatiche che potremmo triggerare e cercare di sfidarle quando non sono basate su fatti reali nel nostro caso. 

Chiamarle miti o falsi pregiudizi, come va molto di moda in ambito progressista, non aiuta perché ogni persona ha avuto continue conferme nella vita di quegli stereotipi che riguardano categorie reali. 

E questo tocca un'area sensibile delle dinamiche sociali e delle aspettative di genere.

In molti contesti sociali, gli uomini sono spesso sotto pressione per fare il primo passo nell'approcciare le donne, e hanno molto più bisogno del singolo risultato, sia perché devono variare, sia perché per loro è generalmente più difficile avere un'altra candidata da conoscere, mentre le donne possono avere una scelta più ampia di potenziali partner.

Questo può portare a una dinamica in cui gli uomini sentono che hanno meno opportunità e quindi possono essere più colpiti da un rifiuto o da un giudizio negativo, mentre le donne possono sentirsi oberate dall'attenzione indesiderata e quindi possono essere più propense a fare giudizi rapidi per proteggersi e scartare in fretta. 

Tanto, anche se sbagliano a valutare, se ne trova un altro in questione di minuti, ore o la sera successiva. 

Un uomo potrebbe invece cercare attivamente falsificazioni ai suoi pregiudizi sul gruppo di cui fa parte quella donna, con la stessa spinta con cui lei cerca invece conferme rapide ai propri pregiudizi. 

Essere consapevoli degli stereotipi e dei pregiudizi che potrebbero influenzare il modo in cui siamo percepiti dagli altri è estremamente utile. Questo può aiutarci a comprendere meglio le reazioni degli altri e a comportarci in modo più consapevole.

L'obiettivo non è quello di sentirsi costretti a conformarsi a certi comportamenti solo per evitare di essere etichettati in un certo modo. E' quello di mostrare upfront, se sono vere, le nostre caratteristiche diverse da quelle medie del gruppo in cui pensiamo di essere stati messi nella mente di chi osserva.

Trovare un equilibrio tra essere consapevoli delle aspettative degli altri e rimanere fedeli a se stessi può essere una sfida, ma è fondamentale comprendere quando le aspettative degli altri non riguardano noi ma il gruppo o i gruppi in cui persone ci categorizzano e su cui proiettano tutti i loro preconcetti, veri o pazzi che siano. 

Facciamo alcuni esempi di stereotipi fondati, reali, la cui colpa non è della persona che ci etichetta, ma delle altre persone del nostro stesso gruppo: 

Gli uomini italiani sono donnaioli: questo stereotipo si basa su una certa cultura di corteggiamento e di relazioni extraconiugali in Italia, ma ovviamente non tutti gli italiani sono infedeli.

Gli uomini russi bevono molto: l'alcolismo è un problema noto in Russia, ma ci sono molti uomini russi che bevono con moderazione o che sono astemi.

Gli uomini mediorientali sono dominanti e controllanti: questo stereotipo deriva da una cultura patriarcale in alcune regioni del Medio Oriente, ma ci sono molti uomini mediorientali che trattano le donne con rispetto.

Gli uomini americani sono superficiali: questo stereotipo si basa sulla cultura popolare americana, che spesso enfatizza l'aspetto fisico e il successo materiale, ma ci sono molti uomini americani che apprezzano la profondità e l'autenticità.

Gli uomini asiatici sono freddi e distanti: questo stereotipo si basa su certi modelli di comportamento in alcune culture asiatiche, ma ci sono molti uomini asiatici che sono calorosi ed emotivi.

Gli uomini di questo o quel paese ce l'hanno piccolo: questo stereotipo si basa su questioni talmente misurabili ed oggettive, che i brand di condom fanno taglie diverse a seconda della regione del mondo dove vendono, ma ci sono uomini di quel paese che ce l'hanno più grande. 

Gli uomini di questa o quella regione d'Italia sono estremamente gelosi, possessivi e tradizionalisti nei ruoli: certo, è vero, inutile negarlo, ma ci sono alcuni uomini che vengono dalle stesse regioni che sono diversi. 

Gli uomini che lavorano nell'esercito o nella polizia sono autoritari e violenti: molti uomini in queste professioni sono addestrati a gestire situazioni di conflitto in modo calmo e professionale, ma lo stereotipo persiste che possano essere inclini a comportamenti autoritari o violenti, ed in effetti alcuni lo sono o lo diventano, come dimostrato dal famoso esperimento carcerario di Stanford. 

Gli uomini che praticano arti marziali o pugilato sono aggressivi: anche se queste discipline enfatizzano il controllo, il rispetto e la disciplina, lo stereotipo persiste che gli uomini che praticano arti marziali o pugilato possano essere più inclini all'aggressività, ed in effetti alcuni lo sono, ma quando per una donna il praticante di Judo che impara l'arte della cedevolezza e della gentilezza, è nello stesso calderone del praticante scalmanato di Thai Boxe, abbiamo una polarizzazione dell'out group. 

Gli uomini che lavorano nel settore finanziario sono manipolativi e privi di scrupoli: anche se molti uomini nel settore finanziario lavorano con integrità e onestà, lo stereotipo persiste che possano essere manipolativi o privi di scrupoli.

Gli uomini che lavorano nel settore delle vendite sono manipolativi e bugiardi: molti lo sono, inutile negarlo, ma alcuni profili molto performanti nel settore delle vendite sono assolutamente schietti e onesti, vendere auto usate one shot cercando di appioppare qualcosa a un cliente è diverso ad esempio dal curare gli interessi di un cliente fisso sul medio lungo, e anche questo non significa che tutti i venditori di auto usate siano come il venditore di auto usate stereotipato. 

Gli uomini che guidano moto o macchine potenti sono irresponsabili e pericolosi: anche se molti uomini che guidano moto o macchine potenti sono responsabili e attenti, lo stereotipo persiste che possano essere inclini a comportamenti irresponsabili o pericolosi. 

Gli uomini che lavorano in lavori "pericolosi" come la sicurezza sono impulsivi e amano il rischio: anche se molti uomini in questi lavori sono in quelle mansioni apposta perché responsabili e prudenti, lo stereotipo persiste che possano essere impulsivi o amanti del rischio, e persiste perché molti lo sono. 

Gli uomini che lavorano come buttafuori sono maneschi, fasci, ignoranti e violenti: certo, è in molti casi vero, e il modo in cui ho affrontato la questione nella mia vita non è stato quello di lamentarmi che la gente abbia pregiudizi, fare la vittima o cercare di sensibilizzare il mondo contro i pregiudizi, ma appunto quello di mettere upfront le mie caratteristiche vere che sono in contrasto con lo stereotipo. 

Per esempio, adesso ho quasi tutti i libri in Italia in qualche scatolone e quelli che ho espatriato li stavo per mettere su mensole e scaffali che avrei dovuto comprare. 

Poi mi sono ricordato del perché, avessi così tanti libri esposti appena entrati in camera mia, ed era come pre-emptive strike verso chi entrava a casa mia temendo fossi un ignorante cafone per via del lavoro. 

Oggi quell'esigenza di display di una caratteristica opposta allo stereotipo non ce l'ho, per cui il posto di tutti quei libri è archiviati in delle scatole, non in vista. 

Gli uomini che lavorano in ambito tecnologico sono socialmente inetti: questo stereotipo si basa sull'immagine del "nerd" che passa tutto il tempo davanti al computer e non ha competenze sociali, ma ci sono molti uomini nel settore tecnologico che hanno vita sociale attiva e sono abili nel relazionarsi con gli altri.

Gli uomini che fanno il lavoro manuale sono meno intelligenti: questo stereotipo si basa sull'idea errata che il lavoro intellettuale sia superiore al lavoro manuale, ma ci sono molti uomini che fanno lavori manuali e hanno un'intelligenza notevole, sia pratica che teorica.

Gli uomini che praticano sport di squadra sono machi: questo stereotipo si basa sull'associazione tra sport di squadra e cameratismo maschile, ma ci sono molti uomini che giocano a sport di squadra e hanno un atteggiamento sommesso o accondiscendente (Che ad alcune donne fa sentire un controllo che pensano di voler sentire). 

Gli uomini che lavorano nel settore della moda sono vanitosi e non troppo convinti di essere etero:  questo stereotipo si basa sull'associazione tra il settore della moda e l'importanza dell'aspetto fisico, dell'apparenza e la stragrande maggioranza di gay nel settore, ma ci sono molti uomini che lavorano nel settore della moda e hanno una visione equilibrata e sana della bellezza e dell'autostima, così come hanno scelto quel lavoro perché ci sono più modelle a tiro che a fare l'autotrasportatore. 

Gli uomini che lavorano nel settore sanitario sono ipersensibili, in un certo senso effemminati: questo stereotipo si basa sull'associazione tra il settore sanitario e l'empatia e la cura per gli altri, ma ci sono molti uomini nel settore sanitario che sono in grado di gestire le loro emozioni in modo sano e appropriato, pur mantenendo un alto livello di compassione.

Gli uomini che apprezzano la femminilità nel vestire, vogliono le donne ai fornelli: esiste questa correlazione tra i conservatori, perché negarlo. Così mi è successo di complimentarmi per le scarpe col tacco con una ragazza, in un locale dove molte erano in ciabatte o basse di stoffa, e lei si è inviperita e mi ha accusato di essere QUINDI uno che vuole la donna a casa ai fornelli e a fare bambini, io allora ci vidi un essere inferiore e mollai subito il colpo, anche perché era un complimento sincero e non ci stavo provando, non ero interessato al resto del suo aspetto. Ma di fatto bisogna prendere coscienza del fatto che sì, esiste lo stereotipo del conservatore tradizionalista e tra le sue caratteristiche vi è quella di apprezzare la differenza marcata di genere nel vestire. Io non sono assolutamente conservatore, pro famiglia monogamica, o pro donna che si sciupa a stare ai fornelli, ma sì sono molto attratto dai segnali sessuali secondari mostrati, come le differenze nel vestire. Allora sta a me, rompere il possibile stereotipo del gruppo in cui potenzialmente mi potrebbero ficcare per economizzare il pensiero. 

 

Ora vediamo degli stereotipi immaginari che alcune donne potrebbero avere in mente: 

 

Gli uomini che guidano macchine costose sono arroganti/ce l'hanno piccolo/ devono compensare un "ego" fragile: questo stereotipo potrebbe derivare da una certa correlazione tra reddito e comportamento, ma ovviamente non tutti gli uomini che guidano macchine costose sono arroganti, e il concetto di ego è una misconcezione del secolo scorso. Certo, qualcuno può comprare un'auto costosa per compensare delle insicurezze, ma molti la comprano semplicemente per scopare e per sgasare in bocca ai maschi che hanno auto meno prestigiose. 

Gli uomini che praticano sport estremi sono irresponsabili: questo stereotipo potrebbe derivare dall'associazione tra sport estremi e comportamenti a rischio, ma ci sono molti uomini che praticano sport estremi e sono responsabili in altri aspetti della loro vita.

Gli uomini che lavorano nel settore finanziario sono materialisti: questo stereotipo potrebbe derivare dall'associazione tra il settore finanziario e la ricchezza materiale, ma ci sono molti uomini che lavorano nel settore finanziario e apprezzano le cose immateriali della vita, la musica e la figa. 

Gli uomini che suonano in una band sono infedeli: questo stereotipo potrebbe derivare dall'immagine del "rockstar" che vive uno stile di vita sfrenato, ma ci sono molti uomini che suonano in una band e sono fedeli ai loro partner (sic). 

Gli uomini che viaggiano molto per lavoro sono distanti e non disponibili: questo stereotipo potrebbe derivare dall'associazione tra viaggi frequenti e mancanza di tempo per relazioni stabili, ma ci sono molti uomini che viaggiano molto per lavoro e sono comunque in grado di mantenere relazioni solide e significative, oltre ad avere periodi di giornate intere a casa con la famiglia. 

Gli uomini dello Scorpione sono dominanti, ossessivi e gelosi: come tutti gli stereotipi basati su costrutti irrazionali, scientificamente infondati e però creduti reali da molte donne, il problema non è sensibilizzare il mondo affinché le persone si orientino un attimo nel mondo reale, ma conoscere quali siano gli stereotipi negativi per le donne, legati al proprio segno zodiacale o altre cose simili, e se è vero che abbiamo caratteristiche opposte, ricordarsi di mostrare quelle upfront. 

Ecc. 

Gli esempi sono tanti, ma non sono infiniti. 

Se consideriamo le paranoie Minefield individuali di una singola donna, allora sono inconoscibili e tendenti al numero delle donne nel mondo come minimo, ma se consideriamo categorie reali o immaginarie che hanno o possono avere in mentre le donne, la ricerca si stringe di parecchio. 

Per un uomo che cerca di identificare in quali categorie o gruppi potrebbe essere classificato agli occhi delle donne, è importante considerare sia i gruppi reali (basati su fatti concreti come la nazionalità, la professione, l'età) che quelli arbitrari o immaginati (come il segno zodiacale, il tipo di auto che possiede, alcune caratteristiche fisiche, ecc).

Identifica i Gruppi Possibili: rifletti su quali gruppi o categorie potresti rappresentare secondo il punto di vista di una donna. Possono essere basati su vari fattori come l'età, la nazionalità, la professione, l'istruzione, l'aspetto fisico, gli hobby e persino il segno zodiacale o altre amenità irrazionali ma note. 

Riconosci gli Stereotipi Associati: per ciascuno di questi gruppi, cerca di identificare gli stereotipi comunemente associati. Ad esempio, se sei un buttafuori, uno stereotipo comune potrebbe essere che sei violento. Se sei italiano, potresti essere percepito come un grande amante del calcio, della pizza o come un traditore, a seconda dello stereotipo.

Rifletti su Te Stesso: valuta onestamente se alcune delle caratteristiche associate a questi stereotipi sono vere per te. Ad esempio, se uno stereotipo associato alla tua professione è l'essere molto occupato e tu sei effettivamente una persona molto impegnata, allora questo particolare stereotipo è vero per te, e va bene, perché può attirare, se mostrato, proprio delle donne che vogliono i loro spazi e non vivono in paranoia d'abbandono. Se sei italiano, sei percepito come donnaiolo e lo sei, va benissimo perché questo terrorizzerà quella donna che ha paura dei donnaioli, ma calamiterà quella donna che ha un debole per gli italiani proprio per questo. 

Mostra Caratteristiche Contrarie SE VERE: se uno stereotipo associato a te è negativo e non rappresenta chi sei veramente, cerca di mostrare attivamente caratteristiche contrarie. Ad esempio, se la professione di buttafuori è associata alla violenza e tu sei una persona pacifica, cerca di mostrare la tua natura calma e pacifica nelle tue interazioni, a partire dal cameriere o dal barista che vi porta la consumazione. 

Comunicazione: La comunicazione è fondamentale. Se pensi che una donna possa avere preconcetti su di te basati su stereotipi, in alcuni casi un comportamento potrebbe non comunicare a sufficienza e potrebbe essere utile affrontare queste questioni apertamente e con onestà.

Ad esempio, se hai avuto un'esperienza che potrebbe aver dato luogo a pregiudizi (come essere un buttafuori), potresti spiegare come questa esperienza ti abbia in passato esposto a giudizi, sia attirandoti donne che cercavano un violento e ne erano attratte, sia allontanandoti donne più adatte a te, cadute vittima dei loro bias, mostrando così che non sei conforme allo stereotipo, ma ammettendo, se hai un minimo di onestà intellettuale, che esiste come stereotipo perché in genere è vero. 

Essere consapevoli di come potresti essere percepito, che questa percezione non è colpa tua ma può triggerare nelle donne una reazione di disgusto o paura, e fare uno sforzo per mostrare chi sei veramente, SE DIVERSO DALLO STEREOTIPO, è molto importante specialmente quando incontri qualcuna per la prima volta.

Se sei una donna e hai letto fino a qui, questo è un problema più che altro maschile. 

Non perché i maschi non abbiano pregiudizi o stereotipi sulle donne, sulla loro nazionalità, sulla loro professione, ecc. 

Ma perché tutte queste cose il maschio non le usa per filtrare con chi fare sesso le prime 5-15 volte, e durante quel periodo di intercorsi sessuali e momenti condivisi, la possibilità di conoscerti come persona, e non come reazione a scatto all'impersonale gruppo cui appartieni ai suoi occhi, ce l'ha. 

Se sei donna, per te il consiglio è valido invece per un'altra situazione: il maschio che ti sta conoscendo come persona, ossia con cui avete fatto molto sesso e ci si conosce, a volte davanti a tue pretese, sparizioni, comportamenti che non capisce, potrebbe colmare il vuoto di informazioni con lo stereotipo tipico del tuo genere, nazionalità, cultura, demografica, ecc. 

In quei casi dovresti essere consapevole di un paio di cose. 

Una è che se lo stereotipo esiste e riguarda un gruppo reale, c'è un motivo. Non è un problema culturale, c'è un motivo, magari non è colpa o responsabilità tua, ma di 3 altre persone del tuo gruppo su 5 sì, ed è tua responsabilità in quello specifico segmento dimostrare di essere diversa. 

L'altra è che devi conoscere gli stereotipi tipici dei gruppi cui appartieni ai suoi occhi, perché nei momenti in cui non capirà che diavolo ti prenda, perché ti comporti in un modo che non capisce, tenderà ad interpretare sulla base di quelli.

Se nel tuo caso specifico gli stereotipi di una categorizzazione in cui ricadi non sono veri, sta a te l'onere della prova, come per i maschi e, come per i maschi, sta a te capire cosa lui potrebbe pensare in base al pregiudizio ed anticiparlo col comportamento diverso oppure comunicare, parlare e nominare chiaramente lo stereotipo, mostrare di riuscire a comprendere che sia corretto e perché, e spiegare come mai nello specifico non si adatti a te. 

 

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In difesa di questo bias del salto alle conclusioni da un dettaglio, devo dire che come specie ci ha salvato la vita. 

Se esci da una caverna e vedi dietro un cespuglio l'orecchio di una tigre dai denti a sciabola e la sua coda, ti basta questo dettaglio per tornare dentro la caverna più quatto possibile. 

Non hai bisogno di falsificazione, di andare dietro al cespuglio col tuo miglior pensiero scientifico, a guardare bene in bocca che sia uno smilodonte. 

Ecco, molte donne vivono il primo approccio con uno sconosciuto in modalità radar di dettagli dai quali saltare alle conclusioni. 

E ci sono gruppi, reali o immaginati da loro, che in effetti hanno caratteristiche che le mettono in ansia. 

Ci sono donne ad esempio che se fai la guardia giurata o un lavoro in cui hai una pistola ti left swappano subito dalla loro vita perché hanno paura che le persone che hanno una pistola possano sparare alla compagna e poi suicidarsi. 

In quei casi arriviamo a paranoie tanto irrazionali che non si riesce nemmeno a ragionare con prove del contrario, come chi ha paura di volare non si convince con la rarità degli incidenti aerei confrontata con la frequenza degli incidenti stradali. 

Ma senza andare in casi di ansia triggerata da dettagli simili, ci sono moltissimi casi più normali. 

Come maschio può essere strano perché anche se una tipa rappresenta tutti i peggiori stereotipi che hai registrato nella vita, se è giovane e fatta bene vuoi comunque fare dei giri in giostra, poi al massimo evitare di farti derubare o manipolare in una relazione

Ma come donna lo scatto "silenzioso dentro la caverna" alla vista delle orecchie di tigre è spesso immediato. E molte volte su dieci sbagliato. 

Lamentarsene non serve, serve capire come vengono percepiti i gruppi reali o immaginari con cui potrebbero catalogarci, e se abbiamo caratteristiche diverse dallo stereotipo noto, mostrarle o comunicare direttamente. 

Ripeto, se non stiamo parlando di categorie pazze come l'oroscopo o paranoie strane, la maggior parte degli stereotipi e pregiudizi, delle polarizzazioni dell'out-group, è lì per un motivo ed è vera. 

E' un tipo che si vede da ogni lato, stereo-tipo. 

E' un cliché, che è il rumore cliché cliché cliché che facevano le macchine nello stampare copie tutte identiche. 

Mostrare di riuscire a capire, e riconoscere, che lo stereotipo sia vero e fondato, e che semplicemente non si adatti al nostro caso, è molto meglio - sia per M che per F - che fare i social justicer pagliaccissimi contro gli stereotipi e i pregiudizi. 

Si perde di credibilità e di fiducia, oltre ad apparire rotti nell'organo del pensiero e mancanti di presa sulla realtà. 

 

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