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La simpatia come qualità


gypsy

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gypsy

Ciao a tutti, 

 

Uscite con una ragazza, passate un pomeriggio divertentissimo. Lei super simpatica, sorriso a 360, battuta pronta e pure figa. Vive il momento, non rompe le palle, non vi assilla il giorno dopo. È l'amica / scopamica perfetta. Detto ciò.....

Quanto conta per voi la simpatia in un rapporto di amicizia o nel rapporto di coppia? È una qualità o come dice il gergo "il troppo storpia"? 

 

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bass_97
16 minuti fa, gypsy ha scritto:

Ciao a tutti, 

 

Uscite con una ragazza, passate un pomeriggio divertentissimo. Lei super simpatica, sorriso a 360, battuta pronta e pure figa. Vive il momento, non rompe le palle, non vi assilla il giorno dopo. È l'amica / scopamica perfetta. Detto ciò.....

Quanto conta per voi la simpatia in un rapporto di amicizia o nel rapporto di coppia? È una qualità o come dice il gergo "il troppo storpia"? 

 

È una domanda così tanto ipotetica che mi sembra difficile dare una risposta. Il discorso è che se la "troppa simpatia" oscura o toglie altre qualità necessarie per il rapporto (che sia di amicizia, di amore ecc..) allora è lì che poi diventa un problema. Ma dire che in generale se una tipa è troppo simpatica allora non va bene mi sembra difficile.

Secondo me è tutta una questione di sapersi comportare bene nel momento e nel luogo giusto. Per fare un esempio: non è il top che una mi spari le barzellette mentre si scopa

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Wyatt99

L’essere simpatici è una ottima qualità. Ma deve essere naturale. Non forzata. Si nota quando uno prova a far ridere e quando uno lo fa in maniera naturale.

 

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Sensei10
Il 1/9/2023 at 18:57, gypsy ha scritto:

Quanto conta per voi la simpatia in un rapporto di amicizia o nel rapporto di coppia? È una qualità o come dice il gergo "il troppo storpia"? 

Per me non conta granché. 

Però la domanda è (tantissimo) vaga.

Per dire, se una è molto seriosa pubblicamente, arrivo a dire chiusa, e si apre nel privato rivelando lati di sé non percepibili immediatamente, per me diventa più attraente della simpaticona di turno. L'esempio tipico è nel vecchio adagio di circostanza usato per descrivere una donna (o un uomo) che non ci piace. 

D'altra parte, quasi chiunque tende ad apparire prima di tutto simpatico nelle conoscenze, quindi vuol dire che è un aspetto importante. E lo è. Ma è anche un'arma a doppio taglio. Perché sfido chiunque a voler stare al cazzo al prossimo deliberatamente, se l'intento è quello di provarci. Quindi spesso è una recita; siamo tutti simpatici all'inizio, poi dopo qualche tempo escono fuori gli aculei e, oh no!, com'è stato possibile? 

Insomma, è un buon biglietto da visita ma non è una qualità particolare. Anche perché viene confusa con l'affabilità e/o con la gentilezza, altre grandi doti che pochi conoscono ma tutti imitano.

Se poi per simpatia intendi la brillantezza, la prontezza di spirito, l'autoironia, la leggerezza, l'umorismo, specie se nero e indiretto, beh... sì, può avere un peso. Ma è molto raro che due persone abbiano lo stesso senso dell'umorismo; non è affatto una cosa semplice, direi anzi che è tremendamente seria nonostante l'ossimoro.

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gypsy
7 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Per me non conta granché. 

Però la domanda è (tantissimo) vaga.

Per dire, se una è molto seriosa pubblicamente, arrivo a dire chiusa, e si apre nel privato rivelando lati di sé non percepibili immediatamente, per me diventa più attraente della simpaticona di turno. L'esempio tipico è nel vecchio adagio di circostanza usato per descrivere una donna (o un uomo) che non ci piace. 

D'altra parte, quasi chiunque tende ad apparire prima di tutto simpatico nelle conoscenze, quindi vuol dire che è un aspetto importante. E lo è. Ma è anche un'arma a doppio taglio. Perché sfido chiunque a voler stare al cazzo al prossimo deliberatamente, se l'intento è quello di provarci. Quindi spesso è una recita; siamo tutti simpatici all'inizio, poi dopo qualche tempo escono fuori gli aculei e, oh no!, com'è stato possibile? 

Insomma, è un buon biglietto da visita ma non è una qualità particolare. Anche perché viene confusa con l'affabilità e/o con la gentilezza, altre grandi doti che pochi conoscono ma tutti imitano.

Se poi per simpatia intendi la brillantezza, la prontezza di spirito, l'autoironia, la leggerezza, l'umorismo, specie se nero e indiretto, beh... sì, può avere un peso. Ma è molto raro che due persone abbiano lo stesso senso dell'umorismo; non è affatto una cosa semplice, direi anzi che è tremendamente seria nonostante l'ossimoro.

Si, ho capito e condivido il tuo pensiero. Mi piacerebbe molto incontrare qualcuno che abbia il mio stesso senso dell'umorismo, o perlomeno, lo accetti....e ne rida con me. 

E sarebbe il massimo, in un rapporto, anche di semplice amicizia, arrivare ad un livello di accettazione   degli "aculei" dell'altro, una volta caduta la maschera del primo primo periodo di conoscenza....

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Sensei10
9 ore fa, gypsy ha scritto:

Si, ho capito e condivido il tuo pensiero. Mi piacerebbe molto incontrare qualcuno che abbia il mio stesso senso dell'umorismo, o perlomeno, lo accetti....e ne rida con me. 

E sarebbe il massimo, in un rapporto, anche di semplice amicizia, arrivare ad un livello di accettazione   degli "aculei" dell'altro, una volta caduta la maschera del primo primo periodo di conoscenza....

Immagino che quasi tutti vogliano conoscere qualcuno che afferri al volo una battuta, specie se ironica o sarcastica. 

Purtroppo non succede. È, anzi, un campanello d'allarme, perché si può essere fraintesi e dover spiegare ciò che per noi è divertente facendolo diventare pesante. Senza contare che stare sempre lì a snocciolare il rapporto causa/effetto tipico del senso dell'umorismo è deprimente e noioso ("Ho detto X perché tu avevi citato Y e allora mi è venuto in mente che Z...". Che due palle). 

Riguardo agli aculei, è pressoché impossibile da accettare. A volte le persone si aspettano da te una sorta di perenne stato di anestesia emotiva. Per cui se ti rode per qualcosa, la loro impressione passa da completamente positiva a totalmente negativa. In pratica, sei l'addetto al buonumore (il loro), non ti è concesso avere anche giornate storte e del tuo buonumore frega un cazzo. A questo abituati. 

Non che sia sempre così, grazie al cielo, è pieno di gente che sa comprendere momenti e motivi. 

Credo che il "trucco" sia essere simpatici, dove con simpatici si intende leggeri e sereni, ma non troppo, non sempre; insomma, non essere dei cabarettisti ad ogni costo. A fare i fenomeni, puntando tutto su una sola capacità, si rischia di regalare perle ai porci e di passare più per mascotte che per partner.

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Seth44
Il 1/9/2023 at 18:57, gypsy ha scritto:

Quanto conta per voi la simpatia in un rapporto di amicizia o nel rapporto di coppia? È una qualità o come dice il gergo "il troppo storpia"?

Bisogna intendersi: cos'è la simpatia?

C'è chi la intende come la capacità di essere spiritosi, chi come la tendenza a scherzare su tutto e a fare molte battute, chi semplicemente come un atteggiamento aperto e sorridente. Io apprezzo molto le persone con uno spiccato senso dell'umorismo, così come quelle aperte e pronte al dialogo, e che magari sorridono spesso. Per me la simpatia è questa. Mi fa piacere che le persone con cui sto siano simpatiche, e credo che la maggior parte delle persone che frequento possieda, interamente o in parte, queste caratteristiche. Però non ne faccio un requisito essenziale.

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